Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

Il Grande Incesto

By 29 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

L’intesa andava perfezionandosi, sia con mamma che con lo zio, loro si vedevano come al solito in casa, ed io qualche volta facevo la gattina…, inserendomi…, e altre volte li lasciavo tranquilli. Mia mamma mi portò dal suo ginecologo, che mi riscontrò una piccola affezione di vaginismo, niente di grave, avevo la vagina poco elastica e ciò mi procurava dolore all’atto sessuale, mi diede una pomata da usare prima del rapporto e così potevo scopare normalmente senza trauma. Una sera col mio fidanzato, ci appartammo in macchina, io volevo essere chiavata e glielo feci capire, Luca, mi voleva bene, mi fece un sacco di coccole…., e mi baciò dappertutto…, ma quando gli toccai l’uccello…, non era duro come me lo aspettavo. Gli mostrai la mia passerina, per eccitarlo, lui la toccò e la baciò…., ma il suo cazzo rimaneva moscio…, provai per la prima volta in vita mia a prenderlo in bocca…, non ero una esperta ma il calduccio delle mie labbra fecero il miracolo, e il cazzo cominciò ad indurirsi e crescere dentro la mia bocca….! Felice dell’impresa…., mi tolsi completamente la mutandina, allargai le cosce e Luca mi venne sopra…, il suo cazzo mi scivolò dentro tranquillo, segno che la pomata faceva effetto. Anch’io volevo bene al mio fidanzato, lui era gentile con me, mi coccolava, ed io lo feci entrare tutto…, dentro di me, donandomi sinceramente…, ma il pensiero correva sempre verso mamma e zio…, anche scopando non riuscivo a scacciarlo.  Godetti con Luca pensando di essere scopata da mio zio Guglielmo…., ma lui non lo sapeva. Ormai non dormivo più nel mio letto,  mi trasferii in quello di mia madre, e quando non ci toccavamo.., parlavamo liberamente tra noi. Le dissi che avevo rapporti sessuali con il mio fidanzato, e che glielo prendevo in bocca…, facendogli dei bei pompini, lei disgustata…, disse : che schifo…, io non ho mai preso il cazzo di un uomo in bocca…! Mi venne spontaneo dire…, ma mamma…, per te è tutto uno schifo…., non lo prendi nel culetto…, neanche in bocca…, ma sai che ti perdi…? Lei, sai.., io godo con la fica…, e questo mi basta…., io, ma zio non te lo ha mai chiesto….? Lei, no…., lui è un vero uomo…., e poi glielo ho insegnato io a scopare……! Brava…., mamma ti sei…, fermata all’alfabeto…, prova anche con le parole….! Lei, io non sono una zoccola…., queste cose le fanno solo loro….! A quelle parole ammutolii, lei se ne accorse di avermi ferita…, e recuperò abbracciandomi e chiedendo scusa, io accettai, ma mi girai sul fianco, un pò offesa. Lei da dietro mi attirò a se, e mi strinse forte da sentire le sue tette premere con forza dietro le spalle…, e ancora…, il ventre e la sua passera sopra il mio culetto….! Le erano ricresciuti i peli sul pube…., me li sentivo sfregare sulle chiappe nonostante la mutandina…, maliziosamente misi una mano dentro il suo slip…, e le carezzai il “cespuglio!…, ma desideravo il contatto naturale…, mi abbassai la mutanda e anche lei fece lo stesso, e mi strofinai col sedere sul suo pube. Non contenta mi allargai le natiche con le mani…, e lo strofinio dei peli e delle labbra della fica, mi sollazzava il buchetto del culo e la passerina…, anche lei mi stringeva e pressava come se volesse penetrarmi…!  Mi toccavo la fica masturbandomi freneticamente…., poi mi girai e le dissi : ora tocca a me…, lei, a te…, cosa…! Te la devo mettere nel culo come tu hai fatto a me…, ehh…, non ti và…! Lei, si girò sorridendo, dandomi il culo.., e mi raccomandò….., ironicamente di non farle sentire troppo dolore……! Raccolsi la sfida, e le misi il mio pube sul suo culo…., ma benchè le allargassi le chiappe…, la mia passerina non riusciva a toccare il suo buchetto…, protetto dalle natiche più spesse e chiuse delle mie. Allora mi misi con l’intero corpo  contro il suo, lei al capo del letto e io alla sponda opposta, allargai le cosce e mi feci scivolare contro di lei, pure lei a cosce aperte finchè i nostri due sessi si toccarono…..! Lei spingeva io pure e le nostre fiche si sfregavano tra loro dandoci tanto piacere e felicità, peccato che non avevamo nulla da poterci mettere nella vagina….., sarebbe stato favoloso. Dopo aver sfogato…., ricominciammo a parlare, e le richiesi se effettivamente non desiderava altre…., cose del sesso.., pompini…, culo….., ecc…., lei, bonaria e suadente, mia cara zoccoletta…, era la prima volta che me lo diceva,  ma con amore,…. secondo te io vado a dire a Guglielmo, che è anche mio fratello,…… hooo…., mettimelo nel culo…., dai…., rompimi tutta….., oppure ora ti faccio un bel bocchino…., ma dai….., mi vergogno da morire…..! Ma dimmi se ti piace….., magari fosse un’altro a farlo….., lei, sii…, nelle fantasie…, sai mi piace, sempre nella fantasia, che io stò china…, e qualcuno dietro di me, uno sconosciuto, mi alza la gonna, mi abbassa la mutandina… e ne….., approfitta….., chiavandomi nella fica…, e anche nel culetto…., questo mi eccita…., ma nella realtà è diverso….! E tu.., che sembri cosi aperta…., l’hai dato….., dico…., il culetto….? Io…., balbettai, in verità non ancora…., ma penso di darlo…., via…, quanto prima…! E aggiunsi…., anche tu mamma lo devi…, dare….! Anzi ho un’idea …., perchè non proviamo…., a farcelo rompere assieme….? Credi…? ti farò sapere…, la sua melliflua risposta…, comunque non una chiusura totale. Durante una passeggiata in città, in compagnia di mia madre, Incontrai un mio collega di corso, che stava con un’altro ragazzo suo amico. Ci fermammo a chiacchierare, di conseguenza dovetti presentare la mamma agli amici,  che ricevette i complimenti per il suo aspetto giovanile, dopo a casa, lei si informò chi fossero…, compiaciuta delle gentilezze di cui era stata oggetto. Anch’io, contenta per lei, le dissi che il mio collega era un “mascalzone”….., con le donne…, faceva il galante, per portarsele a letto….., lei: è un bel giovane…., cosa vuoi…, se lo può permettere….! Tutta questa comprensione mi stupì, visto che era abbastanza tradizionalista, vuoi vedere che è rimasta….., “folgorata”….? Le chiesi a freddo : ma se corteggiasse te…, cosa faresti..? Ehhmmm…., non sò…, io non sono una ragazza…, cosa potrei dargli..? Risposi : non ti preoccupare…, da come ti guardava…., ti scopava già con gli occhi….! Lei : hooo…, allora sarà davvero un mascalzone…, visto che non ha rispetto neanche per le persone mature….! Mamma.., tu sei una bella donna…, e bona pure…, chi è che non ci farebbe un pensierino con te…? Ma…., rispose provocatoria, perchè non te lo fai…, tu…, sei giovane come lui….! Okey…., okey…., ho capito…, capii anche che se lo avrebbe fatto pure lei, ma non lo ammetteva. Lei aveva dedicato tutta se stessa al fratello, e non aveva avuto l’occasione di essere presa di “mira” da altri uomini…, tranne il marito. Fatto stà che nei giorni successivi, il mio amico Federico, mi chiamò sul cellulare, e tra tante chiacchiere non perse occasione di chiedere di mamma e di salutargliela…! Lo dissi a mamma, e lei si infiammò tutta…, sorpresa e contenta di essere “pensata” da un ragazzo molto più piccolo di lei. Federico sapeva che ero fidanzata con Luca, ma prepotente com’era non se ne preoccupava, infatti mi cercava e telefonava di continuo, mi ero convinta che si servisse di me…., per arrivare a mia madre. Non sono una stinca di santa…, e la situazione mi intrigava…., ma di una cosa avevo certezza…, che qualsiasi cosa ci fosse stata con la mia mamma, io…, e lo dico affermativo.., dovevo essere presente…, e partecipare…, scopando con lei. Ormai avevo capito e inquadrato la situazione, Federico voleva farsi la mamma.., non me, e lei pure ci sarebbe stata…, ma mai avrebbe acconsentito a parole…, bisognava portarla….., davanti al fatto compiuto…, come avevo già fatto al riguardo della sua storia con zio. Ebbi un’idea…, semplice e funzionale. Mi convinsi, che per indurre la mamma a fare l’amore…, cioè sesso, con più libertà…, bisognava superare l’idea di zio Guglielmo, lui non era adatto alle porcate…, si rispettavano molto, come disse lei, e mai si sarebbero confidati segreti e desideri interiori, quindi una persona estranea, è l’ideale per fare…., anche certe cose…, normali in una coppia, ma non tanto per mamma Maria. Le dissi se approvava, (per renderla partecipe) di far venire in casa amici per studiare insieme, lei : quando non ci sono io…, si certo, nulla in contrario…, completai il discorso dicendole che a scuola, avevamo un progetto comune di studio…, e che s’erano formati dei piccoli gruppi di lavoro…! E che…., io, ero stata associata assieme a Federico e al suo amico…., (tutte balle), che lei per’altro già conosceva…, e che il lavoro si faceva di mattina, (quando lei stava a casa e suo fratello al lavoro). Quando sentì Federico…, si illuminò…, e seppur balbettando approvò…, non solo, si offrì anche di prepararci qualcosa. Non mi restava di completare “l’opera” con i due ragazzi…, non era difficile…., bastava invitarli a casa mia…, e il resto sarebbe venuto da se…! Dopo qualche giorno, vidi Federico, sapendo che era uno sporcaccione…, (aveva in passato tentato di farmi…., anche se ero fidanzata), non mi fù difficile…, gli dissi che non avevo capito bene il capitolo sul “Diritto romano”, e se poteva aiutarmi, mi venne a ridere, perchè lui ne sapeva meno di me.., ma era una scusa.., e lui capì subito. Gli dissi anche se portava il suo amico…., Damiano, ….lui, si allertò…, e franco e malizioso com’era…, disse : cos’è…., un’orgia…? Annuii…., maliziosa…..! Stabilimmo per il giorno successivo, la mattina alle nove doveva stare a casa mia. Informai mamma, che mi apparve entusiasta….., dentro…, solo dentro, fuori come al solito freddina, al pomeriggio, dopo che zio era andato via, le sistemai i peli della passera…, e con la ceretta, glieli tolsi dall’interno cosce e dalle natiche.., lasciandone pochini…, perchè avevano, dopo tutto un loro richiamo sessuale. L’indomani, puntuali, i due bussarono a casa mia, mia madre andò ad aprire la porta, li fece entrare e accomodare in salotto, poi venne ad avvisarmi, con una certa inquietudine…, come se presagisse…, dove si andava a parare…! Io misi la minigonna con maglietta, senza reggiseno…, sotto…., solo  il solito perizoma, mamma invece, sempre imbeccabile …, gonna al ginocchio, camicetta, reggiseno, calze e reggicalze…, perchè lei odiava il collant, infatti ne aveva pochissimi che usava in talune circostanze. Andai dagli amici e cominciai a chiacchierare con loro, la mamma se ne stava buona e zitta in cucina senza invadere il campo, mi resi conto…, che il lavoro….., sporco lo dovevo fare io…, altrimenti…, non si combinava nulla…, ma come….? Bee…, li feci accomodare nella mia cameretta, una sola sedia, dove si pose Damiano mentre io e Federico ci sedemmo sul lettino, che subito cominciò a smanettare sule mie cosce…, scoperte dalla risicata…, minigonna. Non avevo imbarazzo e ne vergogna, perchè tutti sapevamo che…., stavamo lì…, per certe…, cose…! Damiano seduto mi guardava tra le gambe, mentre Federico mi attrasse a se, e mi baciò in bocca…, scoprendomi tutta…, con la mutandina ben in vista. I due erano super eccitati…, lo si notava dal gonfiore dei pantaloni…, misi la mano sulla patta e tastai quel cazzo…., ansioso di uscire…, slacciai la patta e me lo trovai in mano…, turgido, grosso e prepotente…., cominciai a masturbarlo, Damiano si alzò dalla sedia e venne a sedersi affianco a me…, tirando fuori dai pantaloni il suo magnifico uccellone…., così in mezzo ai maschietti con i loro cazzi in ambedue le mani tiravo…, una splendida sega multipla….! Fù così che mi trovò mia madre quando entrò in camera per portarci il caffè…., con i due cazzi nelle mani…, guardò stupita la scena, poi arrossendo…., disse : scusate…, io…, non sapevo…, e uscì dalla stanza. Mi guardai in faccia con i ragazzi e ci mettemmo a ridere, Federico, ma tua mamma lo sa…., che….., siamo qui per lei…, ..io, un pò gelosa…, lo rassicurai….., poi mi alzai e mi recai in cucina da mamma, loro mi vennero dietro e si fermarono sulla porta. Abbracciai Maria, che dava le spalle ai giovanotti, lei imbambolata e remissiva.., non reagiva, le alzai lentamente la gonna fino ai fianchi mostrando ai ragazzi il culo di mia madre…, che spettacolo…, dalle smorfie sui loro volti…! Mamma aveva sotto…, le calze color carne…., montate sul reggicalze bianco.., e…, e una splendida coulotte trasparente e leggera a tono con le calze, trattenuta dal solco delle natiche…, e aderente al culo e al ventre,  che sembrava non l’avesse…, così morbida e eccitante…! federico le si avvicinò dietro…, e rispettoso di tanta grazia…, si chinò e le baciò il culo…, senza toglierle la mutanda…., Damiano eccitatissimo si menava da solo il cazzo. Lei…, si abbandonò tra le mie braccia, rilassata e contenta, consapevole che un estraneo stava frugando nelle sue intimità…! Dopo averla coperta di baci il sedere…, volle vederla davanti…, io cambiai.., mettendomi dietro di lei e Federico chino ai suoi piedi si estasiò davanti alla sua fica carnosa coperta dai peli castani.., con il leggero tessuto dell’indumento…, fin dentro le labbra della passerina…! Le trasparenze, non nascosero nulla…, facevano  intravedere…, con un alone di fascino e di mistero…, la carne…, viva e pulsante della fica di mia madre. Mano nella sua mano, la portai sul divano, dove ci sedemmo con i ragazzi in piedi davanti a noi, misi le mani sugli occhi di mamma, oscurandole la vista…, poi un sorriso malizioso a Federico che capìì…,  tirò fuori il cazzo…, duro all’inverosimile…, teso all’insù, bello e abbondante, si avvicinò…, glielo presi in mano e dolcemente lo posai sulle labbra asciutte e carnose di mamma. Al contatto…, tenne le labbra chiuse, e girò il viso come a rifiutarlo…, la tenni ferma con le mani davanti agli occhi…., e la sua verginèa bocca si aprì quel tanto da accogliere la punta della cappella…, pian piano le labbra si dischiusero…, accogliendo il favoloso cazzo vibrante di piacere. Lo teneva in bocca per la gioia di Federico, ma non si muoveva…, non sapeva spompinare…, le tolsi le mani dagli occhi…, in modo che vedesse il cazzo del giovane…, lo presi lentamente facendolo uscire dalla sua, e avendo il mio viso attaccato al suo me lo introdussi in bocca. Guardandola e vedendo che mi osservava, presi a muovere la testa serrando le labbra attorno al grosso “boccone”, e facendo un vero pompino a regola d’arte…., lei guardò e imparò…., perchè quando glielo rimisi in bocca…, seguì diligentemente le istruzioni ricevute. Damiano si avvicinò a me e me lo mise in bocca…, io e mamma scambiandoci occhiatine di approvazione sbocchinavamo i due ragazzi che gemevano dal piacere senza apostrofarci con parole oscene. Quando Damiano chiese il cambio…, Federico rifiutò….., non volle mollare mamma…, e se la tenne solo per se…, io con il cazzo in bocca.., non smettevo di guardare mamma…, che lo avvolgeva tra le labbra con una dolcezza a me sconosciuta…, si sà noi ragazze lo facciamo più sbrigativo…, intanto però da figlia…., avevo dovuto insegnare a lei come prenderlo in bocca….! Vidi Federico  chinarsi tra le sue cosce, allargarle e baciarle la fica…, da sopra l’indumento…, era così impalpabile da non sentire la necessità di toglierlo…, o forse era molto più eccitante così…! Espulsi dalla bocca il cazzo di Damiano per prendere fiato…, e dissi al gruppo : andiamo di là.., sul letto…! Ancora una volta Federico mi sorprese…, prese mia madre in braccio…, come una sposa alla prima notte di nozze…, e la portò sul talamo…, mentre io e Damiano seguivamo come due paggetti….! Mi sdraiai sul letto a fianco avendola di fronte, Federico si posizionò dietro di lei e l’altro dietro di me…, tutti e due con fare diverso ci liberarono dei pochi indumenti. Federico tolse la coulotte a mamma con calma e perizia…, poi la prese in mano, e prima di lasciarla cadere a terra la annusò nella parte intima…, estasiandosi dei profumi…, che emanava, completò togliendole la gonna e la camicetta e slacciandole da dietro il reggiseno….! Damiano, mi tolse prima la maglietta…, e subito mi toccò e strizzò le tettine….., poi la mini e il perizoma che gettò bruscamente per terra.., a sua volta sfilò pantaloni e slip, e subito si piazzò dietro mettendomi il cazzo tra le cosce. Invidiavo mamma che subiva una leccata magistrale alla fica e al culo…., poi anche Federico sfilò tutti gli indumenti, rimanendo nudo e facendo sentire sul culo la potente “mazza” vibrante e nodosa….! In quella posizione a quattro.., io e mamma eravamo  privilegiate, mentre i ragazzi ci lavoravano da dietro…, noi ci toccavamo e ci baciavamo.., presi la tetta materna in bocca e cominciai a succhiarla…, mentre con la mano toccandole la passera m’accorsi che aveva tutto il cazzone di federico dentro.., e così le strizzai il clitoride.., seguendo col dito l’andarivieni del randello che la percuoteva le carni con tanto ardore. Damiano mi chiavava in fica.., dilatandomela.., a dismisura…, c’è l’aveva grosso…, più di Federico…, (meno male che usavo la pomata, altrimenti non l’avrei sopportato) i suoi possenti colpi mi schiacciavano prepotentemente sul seno di mamma…, che amorevolmente subiva e attutiva come un salvagente. Cambiammo posizione, io con i piedi a terra e le mani sul letto,alla pecorina me lo sentivo in corpo con una goduria straordinaria…., mai assaporata prima….., chiusi gli occhi  per la forte intensità del piacere, li aprii e vidi mamma che s’era messa sopra Federico ed era lei che lo chiavava ancheggiando con il bacino, facendo apparire e scomparire il cazzo dentro di lei e mostrando il buchetto del culo…, anch’esso chiudersi e schiudersi benchè non violato. Mi feci uscire il cazzone di Damiano dalla vagina, spostandomi, provando sollievo…, e mi avvicinai al culo di mamma per leccarle quel…., buchino…, così malizioso e…., voglioso, glielo lubrificai.., con la saliva, e poi non resistetti alla tentazione di infilarle il dito medio nel culo…! Si girò verso di me, a denti stretti cercando di comunicarmi chissà cosa…, io la tenevo la schiena arcuata su Federico per meglio visualizzare il  buchetto e…, e aperta…., com’era le misi un’altro dito in culo…! Lo sfintere cedevole…, si lasciava perforare agevolmente…., le diedi una ulteriore leccata fin dentro l’ano…, poi, spontaneamente, mi misi a cosce aperte sopra la testa di Federico facendomela leccare e succhiare. Avendo mamma, di fronte, china sul torace dell’uomo, le stesi le braccia sui fianchi, e con le mani le dilatai ancora di più le natiche…, il suo buco del culo si dilatò ulteriormente…, e Damiano che stava dietro di lei….., ne approfittò…! Il ragazzo in piedi sul letto, puntò il cazzone sul buco e tenendosi ancorato ai fianchi di mamma.., glielo schiaffò….., in culo…, di brutto…., al primo colpo.., facendole un pò male. Una smorfia di dolore si stampò sul viso…, e il ritmo si bloccò di colpo…., la baciai in bocca per lenire il bruciore della penetrazione anale…, le sussurrai, se sentiva dolore e.., farlo smettere…., mi sentii dire con voce flebile….., nò…, nò…., lascia stare……, povero.., ragazzo…., dove…., lo metterà…, poi…? Ehh…, le mamme sono mamme….., sempre pronte al sacrificio…, per il bene dei loro ragazzi….! Intanto io…, con i due…, buchini vuoti…, e lei…, a pieno carico, con un cazzo in fica e un’altro in culo. La coccolavo e accarezzavo con dolcezza…., beandomi di vederla …, posseduta da due baldi giovanotti…, che se la chiavavano, veramente con gusto….., mi chiedevo cosa avesse lei in più…, da essere preferita a me…, certamente più fresca…, e soda…, bella come lei….? Damiano gemendo.., e stringendola sulle natiche, fino a lasciarle i segni…., la sborrò nel culo….., il povero Federico che da sotto s’era visto limitato nei movimenti, aspettò che si liberasse dell’altro…, per sottrarsi da sotto di lei.., poi deciso…, trascurandomi completamente….., si distese sopra mia madre….! Sotto il peso del giovane anche lei si distese completamente sul letto….., serrando le chiappe, ma questo non impedì al giovane di farsi spazio con le mani, allargandogliele….., e mettendolo pure lui nel suo bel e dilatato culetto…., che lo accolse con vera…., ospitalità. Mamma , con gli occhi chiusi…., e un leggero sorriso stampato sul volto.., si godeva quella inculata come se fosse la cosa più bella della sua vita…., suscitando invidia…, in me…, che mi toccavo e menavo la passerina.., per procurarmi piacere…., visto che l’altro col cazzo moscio s’era andato di là a fumarsi una sigaretta. Federico, la martellava il culo con tutto la forza e la virilità dei suoi ventanni…., spegnendosi….., poco dopo…, e riversando…., o aggiungendo sborra a altra sborra già “custodita” nell’ano, dalla precedente inculata. Anche lui, soddisfatto ci lasciò sul letto e si mise a fumare in compagnia dell’amico, ebbi modo di scambiare qualche chiacchiera con mamma…, che sembrava mezza intontita…, con la faccia da ebete appagata e senza forze.  Ti è piaciuto…? chiesi, ….. sìì.., molto…., non credevo che fosse così bello…, quei ragazzi sono fantastici….., mi hanno fatto sentire giovane…., come loro…..! Poi mi disse che si sentiva piena…, piena…, e di voler andare in bagno…, cosa che fece con fare stanco e molliccio. Andai dai ragazzi, Federico in cucina che si preparava qualcosa, Damiano seduto.., sfatto…, sul divano, li guardai…, e loro pur notandomi non sembravano interessati a me…, provocatoriamente mi avvicinai a Federico, col quale avevo più confidenza…, e toccandomi il culetto gli dissi : Lo sai che sono ancora vergine…, quì…., che fate…? ci pensi tu…’ o devo chiamare uno per strada…, per farmelo rompere….! lui mi sorrise…, dicendomi : non ti preoccupare il servizio…., lo facciamo pure a te.., poi aggiunse : ma mamma tua, era vergine oppure no…., sai  le è entrato senza lamentarsi…! Per forza gli risposi…, dopo che l’era entrato quello di Damiano…, che è molto consistente…., il tuo…, ha trovato…, la “via” già fatta….! Lui, : quel bastardo (riferendosi all’amico) le ha rotto il culo…., mentre io stavo sotto…, e non potevo muovermi…! Poverino…, pensai non se ne era accorto…..! Questo lo incitò ad interessarsi di me…, infatti, si stava preparando un toast…., lo ripose sul tavolo.., prese il tubo della maionese e mi disse perentorio…..: girati…, io incredula…, ma non più di tanto, ubbidii….., appoggiandomi con i gomiti sul tavolo…, pronunciando il bacino e allargando le gambe. Federico premette sul tubo e fece colare la maionese nel solco delle natiche…, poi la spalmò…., sul buco…, introducendolo svelto…, anche dentro l’ano.., facendomi un pò male con l’unghia del dito, brusco e deciso…, ma soprattutto con quel cazzo all’insù…, irsuto e duro, lo appoggiò sullo sfintere…, e nemmeno il tempo di prendere fiato……, me lo ficcò dentro…., rompendomi di fatto il culo….! Un forte bruciore…, all’ano mi diede lo spunto per ribellarmi e apostrofarlo con un : brutto stronzo…, fai piano…., animaleee….! Ma lui incurante spingeva forte facendomelo entrare tutto…., praticamente fino alle palle, che sentivo sbattere sulle chiappe…, in più…, lo strano “mormorio” della maionese…, pressata tra il suo pube e le mie chiappe…! Neanche il tempo di abituarmi e godere con quel cazzo in culo…., Federico, me lo toglie…, e chiama Damiano…., al quale dice : dai…, mettiglielo in culo….., è già pronto…, l’ho preparato io….! Si era vendicato dell’amico facendolo…., ehhmmm…, entrare dopo di lui….! Altra maionese…, altra introduzione…., stavolta più capace…., e per la verità…, più gradita…., perchè…., sembrava che il cazzo di Damiano…, mi facesse più bene…..! Finalmente godevo pure io…., e per averne di più…., dimenavo il culetto…, spingendolo sul bacino…,  e sentendomi…, oltre che “piena”  gratificata e goduriosa. Federico, poco distante riprese a preparare i toast…, ebbe un’idea…, disse all’amico che mi stava inculando così bene…, di non sborrarmi nel culo….! Mi chiedevo perchè mai…., a lui che gliene importava…? Lo capii…., quando anche lui me lo tolse dal culetto….., sul tavolo stavano due fette di pancarrè…, con una fettina di prosciutto sopra…., loro indirizzarono i cazzi sulle fettine…, e cominciarono a masturbarsi. Io incuriosita…, a bordo tavolo li osservavo mentre  mi carezzavo il culo, inzaccherato di maionese, che cominciava a bruciare…, li vidi sborrare….., sui toast…, due belle colate di sperma…., biancastro e flaccido si spalmavano a getto…, continuo….! Ecco…, disse Federico….., la maionese l’abbiamo messa noi….., sono pronti potete mangiarli…..! Venne mia madre…, con calze e reggicalze….., lordate dalle precedenti sborrate…., che dopo aver fatto i bisognini…., e ripulite le parti intime, ci guardò tutti con uno smagliante sorriso…, e quando Federico le disse che avevano preparato i toast dopo tante fatiche…, lei buona e contenta ringraziò…, pure….! Io…, che sapevo la verità, per’altro gradita e eccitante…, le ricambiai il sorriso.., e presi uno dei toast e glielo porsi…, l’altro lo presi io e cominciai a mangiarlo…, seguita da mia madre….! A metà pasto, lei chiese perchè per i  ragazzi niente tramezzini…, Damiano rispose che già l’avevano mangiato……, e già…., dissi io…., poi aggiunsi . come è buono…, questo tramezzino…., vero mamma….! Non volli dirle che si trattava di un toast al prociutto…, annaffiato…., con sperma…, puro e di qualità….! i ragazzi prima di andare via vollero dare un ultimo bacio sul culo e sulla passera di mia madre…., dandomi così una ulteriore mortificazione….! Ehh…., che vuoi farci….., brava la mamma…..!

Frequentavo il secondo anno ginnasio, all’istituto Tasso, quel giorno, me lo ricordo
bene, a causa di una assemblea di istituto, le lezioni finirono prima del previsto, non
avendo voglia di partecipare all’assemblea, anche perchè le questioni riguardavano
di più le classi superiori, me ne tornai a casa. Avevo sedici anni e un fidanzatino che
frequentava un istituto tecnico, il quarto anno, per la precisione, ma lui, quel giorno
stava a scuola come di solito, tornata a casa, apro la porta con le chiavi che mia
madre mi aveva dato, perchè sarebbe uscita per il lavoro, prima che terminasse la
scuola, alle 13,30. Appena in casa, come faccio sempre, chiamo la mamma per
avvisarla della mia presenza, non ottengo risposta, però sento degli strani rumori,
credendo che lei stesse in casa, mi avvicino alla stanza da letto, la porta semiaperta,
guardo dentro e la vedo sul letto, nuda che “cavalca” un uomo, sotto di lei, che di
sicuro non è mio padre, essendo morto qualche anno prima. Stupore e meraviglia
nel vederla così in casa nostra, non avendo lei un fidanzato ufficiale…., subentrò
anche tanta curiosità, chiedendomi chi poteva essere quel fortunato che si beava
delle grazie di mia madre….! Lei mamma Rosa era una bella donna di quaranta anni,
e essendo rimasta vedova, prematuramente, poteva anche starci che frequentasse
qualcuno, nel fiore degli anni non si poteva pretendere di rinunciare all’amore e al
sesso. Un pò scioccata dalla visione, tornai sui miei passi e decisi di uscire di casa per
non metterla in forte imbarazzo. Fuori al portone di casa mia c’è un bar, mi recai
dentro e presi una coca cola, in lattina, poi mi sedetti fuori al tavolino e guardavo
distrattamente in giro. Dopo circa mezz’ora vedo uscire dal portone mio zio
Guglielmo, che con passo svelto si allontana nella direzione opposta dov’ero io, avrei
voluto chiamarlo, perchè siamo in confidenza ed ho un ottimo rapporto con lui, ma
s’era già allontanato. Mio zio aveva trentasei anni, quattro meno della sorella, cioè
mia madre, e sposato con due bambini piccoli, un buon lavoro in banca e un’ottima
rispettabilità. Ebbi delle strane sensazioni, pur senza fare “collegamenti”, decisi di
tornare di nuovo a casa sperando di trovare solo lei. Infatti, la trovai in vestaglia,
non ancora vestita, sebbene fossero le undici del mattino. Mi chiese come mai così
presto, le dissi dell’assemblea, lei annuì e continuò le sue cose. A proposito…, dissi
ingenuamente…, ho visto zio Guglielmo uscire dal palazzo, non ci siamo incontrati….,
andava di fretta…., ma è stato qui…, da te…? Non mi rispose subito, anzi la vidi
bloccarsi di colpo e rimanere ferma…., poi lentamente si girò verso di me, e
accompagnandosi coi gesti delle mani, un pò stizzita…, rispose: certo….., certo…, è
passato di quì a salutarmi….., prima di andare in banca….! Avevo notato, un tono di

voce diverso…, quasi balbettava…, e poi i movimenti…., lenti ed imprecisi ed il
rossore che all’improvviso l’era apparso sulle gote. Non dissi più nulla e mi ritirai
nella mia stanza un pò confusa…., la matematica anche se non è la materia
preferita….., sò…, con esattezza che due più due fà quattro….! Se meno di un’ora
prima…, avevo visto un uomo che scopava con lei, nel letto matrimoniale, e sapendo
con certezza, l’aveva detto lei, che mio zio era stato a casa…., bee……, quell’uomo
che chiavava con mia madre…., non poteva che essere…., zio Guglielmo, dunque i
due “amanti” erano fratello e sorella……! Un profondo turbamento e un senso di
inquietudine si impadronì di me…., quella verità mi feriva nell’animo…, mi
chiedevo…, com’è possibile…., ed ora che farò…? che succederà…? Il pianto mi
venne spontaneo e il singhiozzo che non riuscivo a trattenere…, allertò mamma, che
subito mi venne vicino abbracciandomi e confortandomi senza saperne ancora le
ragioni….! Credeva che avessi litigato a scuola…, o…., rotto con il fidanzato che lei
sapeva e conosceva…, non immaginava che l’avessi scoperta…, nel pianto
continuavo a dire….: e…, adesso…, che facciamo….., stiamo…, così bene assieme…!
Lei…, arciconvinta che avevo litigato con il fidanzato, mi liquidò in fretta dicendomi:
heeee…, che diamine…., tutto passerà…, vedrai che tornerà…! Passata l’incredulità
dei primi giorni, cominciai a vedere e valutare la situazione da un punto di vista
diverso, più consono a quella che è la realtà della mia famiglia. Sapevo che tra i due,
cresciuti assieme c’era molto….., ma molto affetto, lei Maria (mia madre),
praticamente l’aveva allevato lei, per via dei genitori sempre fuori casa per lavoro.
Non aveva frequentato l’università, fermandosi alla maturità, proprio per stare
vicino al fratello che aveva completato l’intero ciclo di studio. Per quasi due anni ho
spiato le loro perfomance amorose, non più turbata, ma eccitata nel vedere quanta
passione…, ci mettevano entrambi…, roba…., più che amanti…, una specie di fusione
totale di corpi e anime…! Prossima anch’io alla maturità scolastica, avendo anche
superata i diciotto anni, e sempre più attratta dall’incestuosa relazione di mia madre
con lo zio, decido di entrare anch’io in “campo”…., portando con me una dote molto
preziosa……, la mia verginità….! Sìì…., volevo…., desideravo…, donare questo bene
prezioso, ma spesso trascurato dalle nuove generazioni, al mio caro e amato
zietto….., doveva essere lui, solo lui e nessun altro a “rompere” la mia giovane fica.
Naturalmente dovevo fare i conti con mia madre…, che gelosa e possessiva com’era
del fratello, me lo avrebbe impedito…, magari cacciandomi da casa. Cominciai a
parlare con mia madre, partendo da lontano, facendole capire gradualmente che io,
sapevo del suo rapporto incestuoso con il fratello, non volevo tradirla…, cercando di
sedurre mio zio Guglielmo a sua insaputa…, esponendomi poi ad una serie di

reazioni e incomprensioni che avrebbero di sicuro distrutto, l’intera famiglia.., e
quella di mio zio stesso. Lei cominciò a capire e non potendolo negare, perchè avevo
le prove…, mi disse che io non c’entravo nulla in quella storia e che ne dovevo stare
alla larga. Quando le dissi…, piangendo…, che anch’io sangue del suo stesso sangue
desideravo stare in “mezzo” a loro…, perchè “ero” come loro…, dapprima mi
squadrò di brutto, poi avendole buttate le braccia al collo, stringendola a me…, si
commosse e si sciolse, cercò…, con fatica di comprendermi. Da quel giorno, potetti
confidarmi con lei e soprattutto ricevere le sue “confidenze” senza litigare. Mi disse
che lei aveva seguito il fratellino in tutte le fasi della crescita, e che spesso, lui
piccolino avendo paura del buio, di nascosto dai genitori, lo portava nel suo letto…, e
quì scoprì le sue prime erezioni…! Lo toccava e si faceva toccare da lui…, fino a che a
diciannove anni, anche lei con un fidanzato di facciata, una notte tenendoselo
stretto vicino.., vicino con il cazzo in erezione tra le cosce…, scostò il lembo della
mutandina, mettendo a contatto con la fica il cazzo del fratello…! Si fece penetrare
nella vagina guidando lei l’introduzione…., avvertì un calore inconsueto…, e un
piacere immenso, indescrivibile fino alla copiosa eiaculazione del ragazzo nella sua
fica, poi si addormentarono…, felici e contenti. La mattina Maria, toccandosi la
passerina avertì un umido appena fuori dalla vagina…., intuì subito.., di che si
trattava…, con il dito raccolse un pò di liquido lo vide ed era sangue, ebbe
conferma…, quella notte aveva perso la verginità…., l’aveva donata al fratellino…,
ma ne era contenta e felice, e scoprì sempre quella mattina vedendo il cazzo di
Guglielmo lordo di sangue.., che anche lui aveva perso qualcosa……! a quindici anni.

A LETTO CON MIA MADRE

Vidi mia madre nella sua stanza che si vestiva, mi avvicinai a lei, aveva appena
indossato le calze velate, non autoreggenti…, quelle che si fermano con il reggicalze,
le stendeva sulle morbide cosce con una sensualità che era tutto un programma, poi
accennandomi un sorriso, prese la mutandina nera e la indossò sopra, per poi
levarla, rapidamente…, se dovesse capitare di…., scopare. Mi avvicinai di spalle le
cinsi la vita con le mani e poggiandole il mento sul collo le sussurrai: come sei bella
mamma….! lei se ne compiacque e si voltò guardandomi in faccia a poca distanza….,
dicendomi : ti voglio bene amore mio….! Mi schioccò un bacio leggero sulla bocca, lo
accolsi calorosamente, lei mi si scostò un pò…, e io la ribaciai sulle labbra
tenendomela stretta e prendendo tra i denti il suo carnoso e sensuale labbro
inferiore. Tentò di sottrarsi…, ma desistette allorchè si rese conto con quanta
passione la stavo baciando. Le nostre lingue si incontrarono e attorcigliarono dentro

la bocca di lei…, ci scambiammo umori, sensazioni, saliva e soprattutto tanto…, ma
tanto amore…! Uscì di casa leggermente turbata dalla mia irruenza…, misi a
studiare, pensando al suo ritorno e immaginando…., chissà…, che bella scopata, si
sarebbe fatta. Tornò verso le nove di sera, avevo già preparato la cena, non le chiesi
nulla, consumammo il pasto, guardammo la tv e poi alle undici mi disse che andava a
letto. Anch’io mi cambiai, misi il pigiamino col pantaloncino corto e mi stesi sul letto,
non mi addormentavo…, avevo voglia di stare vicino a mamma…, per chiacchierare
un pò…! Andai in camera sua, lei con gli occhialini, a letto, leggeva il libro, mi guardò
e chiese : cosa c’è…? risposi : posso mettermi sul letto vicino a te…? Con la mano
fece cenno di sì…, mi tuffai sul letto e subito mi accucciai vicino a lei, sotto le
lenzuola. Le appoggiai la testa sul ventre, mentre con il braccio le cingevo la vita, lei
mi mise una mano sulla nuca e mi carezzava i lunghi capelli facendo scorrere le
lunghe dita affusolate tra essi, continuando, tuttavia a leggere. Mia madre indossava
sempre la camicia da notte, ne aveva tante, e sotto solo la mutandina, senza il
reggiseno che poggiava sulla sedia, il seno florido e proporzionato le si stendeva sul
petto, dandole un aspetto…, pacifico…, rilassante, ma sensuale e dolce. Le toccai
una mammella guardandola in viso, per vederne la reazione, incrociammo gli sguardi
senza dirci nulla, poi con voce flebile chiesi : sei stata con zio..? Lei . sì…, ti dispiace?
nò…., così…., per curiosità…! Hai fatto l’amore con lui….? Pose il libro sul comodino,
mi prese tra le mani il viso e guardandomi disse . ma perchè ti interessi tanto…, te
l’ho già detto che tra me e mio fratello c’è un rapporto speciale…, e…, se anche
scopiamo…, permetti che lo facciamo qui…., in casa…, con comodità e discrezione…!
Già…, risposi…, va bè…., io vi voglio bene.., così come siete, e non ho nulla da
rimproverarvi…, però…., mi interruppe, però cosa..? Vorrei che tu mamma..,
comprendessi anche me…., io…, io sono.., sono innamorata di voi due…, e non c’è
niente che non farei…, per voi e con voi…! Ma allora che cerchi…? vuoi pure te
scopare con mio fratello…, che per’altro è anche tuo zio..? Io veramente…., non
vorrei…, offenderti o tradirti…, ma ho pensato di…, donarmi a zio…, magari in tua
presenza….! ho da dargli qualcosa di importante…, che penso…., solo lui potrà
apprezzarla…, come merita…! Cosa…? La mia verginità…! Sei ancora vergine e…, e
vuoi fartela rompere…., da mio fratello…? Continuando, ma se è questo il
problema….., hai il ragazzo.., nò…, lo puoi fare con lui…! Nò…., è un frutto
prezioso…, e desidero ardentemente che a coglierlo sia lui…! Mamma : mi metti a
disagio…, vorrei non coinvolgerti in questa storia…, che non è normale…, capisci….!
Io : è un fatto nostro…, perchè mi lasci fuori…? Lei : vabbè…., vedremo…, con
calma…, ora dormi….! Rincuorata.., dalle sue dolci e comprensive parole…, le saltai

addosso dalla gioia…., e mi distesi per intera su di essa…. ventre contro ventre…,
seno contro seno e bocca contro bocca….! Stavolta, fui io a prenderla il viso tra le
mani, e…., chiudendo gli occhi la baciai…, lei mi strinse le mani dietro la nuca e
rispose al bacio mettendomi la lingua in bocca. Un bacio lungo e voluttuoso…, ci
teneva unite…., mentre posizionavo la mia gamba sinistra tra le sue cosce…,
strofinando il ginocchio sulla sua calda e morbida fica…, ci staccammo per
respirare…, e , intanto con le mani le carezzavo le mammelle soffici, le spostai la
spallina della camicia, liberando il seno…, e subito mi attaccai al suo capezzolo
succhiandolo avidamente, con ingordigia…! Lei si lasciava fare…, e rilasciava dei
piccoli lamenti di piacere…, cosa fai.., piccola mia…., è peccato…., non si fà…., io…, io
sono tua madre….., haaa……, gemendo aumentava la pressione delle mani sul mio
capo. I capezzoli…, induriti…., straziati dai miei denti, mi sembravano piccoli cazzi…,
dentro la mia bocca…., la mano…., la mia mano sinistra si insinuò tra le sue cosce….,
alzò la sottana al bacino…, e furtiva e decisa…., vincendo la pressione dell’elastico
della mutandina, toccò…, la fica di mia madre. La sentivo morbida e soffice…, con
tutti quei peli sul pube e intorno alle grandi labbra…, avvertivo col dito la fessura…
della vagina…., da dove un giorno, di diciannove anni fà uscii…, io. Volli vederla da
vicina la “grande” passera…, mi posizionai con la testa tra le cosce, abbassandole la
mutandina bianca, e delicatamente scostai le labbra esterne, molto pronunciate, mi
apparve il “foro” di ingresso…, non molto grande per la verità, e sopra di esso il
clitoride…., piccolino, maestoso e guardingo “controllava” tutti i possibili ingressi…,
esigendo sempre la sua parte…! Come resistere…..! gliela baciai con ardore..,
cominciando dalle labbra…, che non resistetti alla tentazione di prenderle tra i
denti…, senza farle del male, la lingua spaziava fuori e dentro la vagina, che s’era
aperta di più…, furtivi tocchi di punta di lingua al clitoride, infine con l’intera bocca
mi incollai alla fica aperta e cominciai a succhiare ed aspirare a casaccio…!
Mamma…., mi teneva sempre le mani sul capo…, assecondandone i movimenti,
gemeva e si dimenava senza strafare…, nessuna parolaccia usciva dalla sua bocca…,
solo gemiti e garbati quando sensati rimproveri……! mi diceva : cosa mi fai fare…..,
non si può…., haaaa….., ma le piaceva…., e sì le piaceva che sua figlia le leccasse la
fica con tanta passione. Quando avvertii sulla lingua umori asprigni e densi…, capii
che mia madre aveva goduto…, aveva avuto il suo orgasmo sborrandomi in bocca il
suo dolce, afrodisiaco e familiare nettare.., che raccolsi con la lingua senza farne
disperdere neppure una goccia. Dopo averla ben ripulita e riscaldata con il mio alito
caldo, mi riportai sù e la baciai di nuova in bocca…, essendo ben ricambiata le
trasmisi parte dei suoi umori…, che lei non poteva conoscere. Ci

addormentammo…., così…, avvinghiate e attorcigliate…, come un solo e unico
corpo. L’indomani, mamma mi portò la colazione a letto, cosa che non aveva mai
fatto, non andai a scuola, e anche lei prese alcuni giorni di ferie, così passammo tre
giorni da sole in casa…, facendo l’amore al mattino, al pomeriggio e alla sera….!
Giravamo in casa solo con la mutandina addosso, le dissi che aveva troppi peli sul
pube e che doveva un pò…, sistemarli…., le dissi anche che glieli aggiustavo io….! E
così fù.., al pomeriggio si sedette sul bordo della vasca da bagno con le cosce bene
aperte…, e armata di forbicine e pettinino le sfoltii il pube, accorciando tutti i peli,
tagliandoli anche nell’inguine e vicino alle labbra della fica, poi, avevo già notato che
alcuni, con le punte uscivano dal solco delle natiche…, che pur avendo belle strette,
si vedevano. Lei mi disse di no…, quella è una parte del corpo che nessuno vede..,
quindi non è necessario…, obiettò…! Insistetti, dicendole che è una questione di
estetica.., e lei annuì facendomi contenta. Poggiò le mani sul bordo e in piedi,
curvata mi diede il posteriore.., io china dietro il suo bel culo le aprii le natiche e vidi
che aveva effettivamente molti pelini attorno all’ano e all’interno del solco, glieli
recisi alla radice uno per uno…, lasciando solo pochini attorno al buco del culo…,
perchè mi pareva più eccitante…! Notai, altresì che il suo buchino, stretto e chiuso a
riccio…, pulsava ogni qualvolta lo toccavo…, premetti un pò con la punta del dito,
sopra e si strinse ancora di più…, chiesi curiosa a mia madre se mai avesse avuto
rapporti…, anali…., e, stizzita e fiera mi disse : che nel suo culo neanche uno spillo
c’era mai entrato….! e perchè chiesi di rimando…, perchè non mi piace….., nel culo!!!

LA VERGINITA’ PERDUTA

Al terzo giorno di clausura…, venne a trovarci zio Guglielmo, andai ad accoglierlo così
come stavo…, con una magliettina e la mutandina, anzi il perizoma.., che mi lasciava
scoperto tutto il sederino. Preoccupato, chiese subito di mamma senza neppure
guardarmi, si diresse in cucina e la baciò sulla bocca, chiedendole come stava. Non
l’aveva sentita per alcuni giorni, e.., e il fratellino s’era preoccupato…., per la sorella
amante…! Mia madre gli chiese se aveva pranzato.., caso mai gli avrebbe preparato
qualcosa…, proprio come se fosse suo marito….! Dopo un po si appartarono nella
stanza da letto, dove poco prima stavo io, ci rimasi male.., ma accettai e andai nella
mia stanzetta. Confesso…., non c’è la feci, il pensiero che quei due stessero
scopando di là…, mi tormentava.., e cosi silenziosa come una gatta andai a spiarli dal
buco della serratura…., sissignore…, proprio così…! Guardai ed ascoltai, lui seduto
sul bordo letto solo con lo slip, lei davanti, in piedi gli mostrava la fica…, e gli diceva :
ti piace…, mia figlia mi ha accorciato i peli…., più bella vero…? Quelle parole mi

fecero salire il sangue alla testa…, anche lui sapeva…., che io sapevo…! E perchè
dovevo stare da parte…? Meccanicamente, presi la maniglia ed aprii la porta,
cogliendoli di sorpresa…, mia madre cercò di minimizzare, dicendo che lo zio.., era
stanco e voleva appisolarsi un pò….! La guardai nuda…, e questo fù sufficiente a
spiegare che li avevo colti sul fatto. Dopo un minuto di imbarazzo generale, parlai e
dissi a mio zio, che l’avevo preparata per lui…, perchè mia mamma è bella e tale
deve essere in tutti i punti del corpo…! Maria arrossì…, vistosamente e lo zio chinò il
capo per rassegnazione alla nuova situazione. Notai il gonfiore dentro lo slip…, il
cazzo doveva essere già…, bello pronto…., ma non mi mossi, anzi chiesi timida e
indifesa…, se potevo restare lì…, assieme a loro. Non ebbi risposta, pensai chi tace…,
acconsente, e mi avvinai a mia madre sperando che….., non sò…, cosa, ma che si
facesse qualcosa. Tutti fermi…, pensai le parole non servono più…, è il momento di
agire…., guardai negli occhi mia madre e lentamente mi sedetti sul bordo letto a
fianco di mio zio. Feci cenno a mamma di sedersi anche lei…, colsi nei suoi occhi.., un
desiderio di andar via…, mi alzai e la presi per mano.., lei si lasciò guidare poco
convinta, avevo voglia di stringere in mano il cazzo di mio zio, ma non potevo per
rispetto di mia madre…, la quale fissando negli occhi il fratello come a chiedergli..,
che si fà….? Guglielmo era l’unico che poteva sbloccare la situazione, infatti, si alzò
prese delicatamente mia madre, la sorella, in braccio e la poggiò sul letto, poi si
sdraiò al suo fianco e cominciò a carezzarla con bacini e toccatine. Mia madre si girò
a pancia in giù perchè si vergognava di vedere che io la osservassi, il suo maestoso e
morbido culo, con quelle natiche così strette, con il solco da formare un’unica linea,
con l’attaccatura delle cosce. Zio Guglielmo si sfilò lo slip.., e mostrò un cazzone…,
pieno e vigoroso…., mezzo coperto di peli…, e si sdraiò sopra la sorella, baciandola
dietro la nuca ma soprattutto facendole sentire sul sedere nudo, tutta la sua potente
virilità. I peli era una cosa di famiglia, lei ne aveva tanti sul pube…, lui sul petto, sulla
pancia e sulle cosce…., tanti, davvero tanti. Dopo alcuni minuti, che mia madre
subiva i baci e le carezze, più lo strofinamento…, sul sedere, ebbe un sussulto…, si
girò verso di me, mi sorrise e mi allungò la mano, la presi, e mi attrasse a se, zio
Guglielmo fece posto…., e mi trovai tra loro due…, che mi coccolavano…!
Sentendomi beata e felice…, allungai le mani a destra e a sinistra, toccando i genitali
di entrambi.., carezzavo con la destra la fica…, nota e burrosa, di mamma e con la
sinistra, presi il cazzo di zio, non noto…, che mi riempì tutta la mano….! Non c’era
fretta…, di scopare subito…, procedevamo con sincronia…., esplorandoci con le
mani, la mamma mi baciò sul collo infiammandomi tutta…, lo zio mi palpò il seno da
sopra la magliettina.., ad un certo punto mi misi sul fianco dando le spalle allo zio…!

Abbracciai mia madre, che mi strinse a se e cominciammo a baciarci sulla bocca, sul
collo …, di nuovo in bocca…, mentre lo zio mi aveva sensualmente conficcato il
suo…., arnese tra le cosce, mentre mi palpava i capezzoli, stavolta sotto la
magliettina. Toccai la fica di mamma…, e mi parve quasi “bollente”, il taglio dei peli
permetteva un più carnale contatto…, le misi il dito nella fessura.., ancora asciutta…,
lo roteavo nella vagina, mentre con il pollice tastavo il clitoride che dava segni di
indurimento…! Lo zio…., con l’altra mano mi massaggiò il pube…, delicatamente…,
seguendo col dito, da sopra lo slip la linea della fessurina…, premendo leggermente
da farmi sentire il tessuto dell’indumento tra le labbra della fica…! Stavo così bene
tra i miei congiunti…, che potevano farmi ciò che volevano…., ma mi volevano bene
tutti e due…, che niente mi avrebbero fatto, se non lo desiderassi io. Così…, per
istinto, seguendo alla perfezione l’esperienza di mia madre, scostai col dito il
perizoma, che già copriva ben poco, su di una natica, e permisi allo zio di “accedere”
con i suoi strumenti al “fiore” immacolato…., che maturo e pronto…, andava colto….!
Lui sapeva che ero vergine, glielo aveva detto mamma, prima con il dorso della
mano.., poi con il dito aprì le grandi labbra della fica e saggiò l’orifizio che gli apparve
troppo stretto per il suo arnese…, perse più tempo a carezzarmi la passerina
aspettando che si umidificasse un pò….! Quando.., percepì la giusta elasticità..,
benchè io ero tesa, tutt’altro che rilassata, mi pose la punta del cazzo sulla fica e
sollevandomi la gamba sinistra per facilitare l’introduzione, cominciò a premere con
il bacino. Mia madre, anche lei toccò la passerina e il cazzo che stava per entrare, fu
lei a tenere con la mano la giusta direzione…, e a permettere allo zio con un
semplice colpettino di entrare dentro di me…..! La violacea cappella…, frantumò
l’imene, posto a guardia, lo superò e con il resto del cazzo vi si alloggiò non proprio
comodamente….! Anch’io, come mamma avevo avvertito, un pizzicotto e un intenso
calore alla vagina, non dolore fisico, ma la mia fica era stretta e quel cazzo dentro mi
faceva male…, forse perchè le pareti vaginali non erano abbastanza elastiche….., chi
lo sà….! Una smorfia sul viso, convinse mamma a dire al fratello di fermarsi…, zio
Guglielmo che non se n’era accorto della mia sofferenza, mi tolse subito il cazzo dalla
passerina…, e mamma si chinò tra le mie cosce per valutare il “danno”…., ma quale
danno….! un pò di sangue…, che subito mi asciugò…, poi mi strinse a se forte forte
dicendomi parole dolci, anche zio, preoccupato mi chiese : ti ho fatto male…? feci
cenno di no con la testa e mi allungò una carezza sulla guancia, io gli misi la mano sul
petto villoso in segno di affetto e gratitudine, poi mi feci coccolare da tutte e due
rimanendo per un pò in mezzo a loro. Mi alzai, per andare in bagno lasciandoli soli, e
dargli il tempo di farsi una scopata in santa pace. Quella notte dormii tra le braccia di

mia madre che mi offriva una sorte di protezione di cui avevo disperatamente
bisogno.

Leave a Reply