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Racconti erotici sull'Incesto

Ilenia la cugina troia

By 19 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti sono Mario, sardo verace. Vi racconterò una storia vera che mi capitò anni fa.

All’ epoca avevo 22 anni, sportivo fisico super atletico e come sempre non mi facevo mancare belle fighe da scopare in tutti i modi possibili ed immaginabili. In quegl’ anni mi scopavo una troietta niente male, Ilenia, 24 anni, bionda, 1.65, un culo a mandolino e due tette rifatte (bene) una 3^ che portava con fierezza. Ilenia, quanto a porcaggine era una maestra, sempre pronta a farsi sfondare culo e fica in ogni momento, la sua faccia da gran troia quale era, attirava oltre che un’ innumerevole quantità di sguardi maschili, anche e soprattutto quelli femminili. E’ stata lei ad introdurmi nel mondo delle orge tanto che con lei a distanza di anni continuo a tenere sempre un’ ottimo rapporto dovuto all’ intesa sessuale. Allora Ile, era una studentessa universitaria e come tutte le ragazze di quella età oltre a divertirsi pensava solo a scopare a più non posso. La conobbi ad una festa in casa di amici mentre si faceva scopare dal padre della sua migliore amica in preda ai fumi dell’ alcol. Per tutti era una fuori di testa proprio per le sue performance sotto gli occhi di tutti senza accennare al minimo senso del pudore. In quell’ anno d’ estate decidemmo di organizzare una gita sulla mia barca a vela. Io, lei ed una coppia di amici. Io invitai Ester una bella figa 21 anni, castana, due tettoni tutti naturali messi ancor più in evidenza dal resto del corpo, minuto con una vita molto sottile ed un culetto paragonabile a quello di Ilenia, Ester era la ex di un’ amico che ancora era in crisi dopo essere stata mollata, mentre Ilenia invitò suo cugino Alberto, un ragazzo di 18 anni, grassottello un po’ impacciato che era giunto in Sardegna da noi per le vacanze. Non mancava occasione in cui Ilenia correva al mio fianco per decantarmi all’ orecchio quanto fosse bona ed attraente la mia amichetta, ‘ mi prude la fica al solo vederla portare quelle tettone su e giù per la barca’, io la avvisai che non doveva assolutamente provarci, secondo me Ester non era certamente la tipa che si prestava a certi giochetti. Alberto sempre timido ed impacciato stava sempre in disparte e partecipava poco alla vita di bordo, immerso nella lettura di un grosso libro. La prima giornata trascorsa tra bagni e mangiate a più non posso non faceva presagire niente di scandaloso, anche se io controllavo tutti i movimenti di quella gran zoccola di Ilenia che continuava a ronzare intorno a quella meraviglia di Ester, che però non sospettava le voglie nascoste della mia ragazza. La sera sistemammo Alberto e Ester in due cuccette singole separate, affianco alla cabina amatoriale dove stavamo io e Ilenia. Quando aprii la porta della mia cabina quella troia di Ilenia era già partita per la tangente e si stava martoriando il clitoride come un’ ossessa. Figuriamoci, era rimasta tutta la giornata a fantasticare su Ester, una come lei che non &egrave mai paga, non vedeva l’ ora di prendersi la sua razione di cazzo. Ile amante dei grossi calibri, in me aveva trovato l’ uomo perfetto, infatti la mia mazza era già rinomata tra le sue amiche troie, 30 cm con una cappella grossa come una pesca. Lei ne andava matta e mai e poi mai si sarebbe persa una scopata con il suo uomo. Infatti non mi diede neanche il tempo di entrare che mi strappò letteralmente i boxer di dosso, iniziando un superbo pompino che ben presto ebbe i suoi frutti da farmelo diventare talmente duro che trovava difficoltà ad inghiottire la mia maestosa cappella. Senza perdere un’ attimo di tempo le infilai in un solo colpo tutta la mazza fino alla radice dei coglioni, tanto da farla venire al primo affondo. ‘Ahhhhh siiiiii che cazzone, ogni giorno mi sembra sempre più grande, sfondami amore mio ti prego’ la pompai a dovere per un’ ora in tutte le posizioni senza badare agl’ospiti, presi dalla foia della mega trombata, non mi resi conto delle urla di godimento di Ilenia . Finii scaricandole sul viso e sui cappelli una quantità di sborra enorme e lei come al suo solito, solerte mi ripulì tutta l’ asta fino all’ ultima goccia. ‘ Ci avranno sentiti, che ne dici ? ‘ esordì Ilenia dopo essere sprofondati sul letto . ‘ Sei la solita troia lesbica, volevi farti sentire apposta e penso proprio che ci sia riuscita, comunque lo vedremo domani dai loro sguardi e dai loro atteggiamenti se hai colpito nel segno’ . All’ indomani di buon ora ci svegliammo tutti e quattro all’ unisono, per la verità io fui l’ ultimo a salire in coperta. Alberto era nella dinette che guardava la tv e accennò ad un timido saluto, probabilmente imbarazzato da ciò che aveva sentito la notte. Quando arrivai in coperta rimasi di sasso nel vedere una scena talmente arrapate che il mio cazzone si marmificò di colpo. Quella troia di Ilenia era accovacciata con la testa sulla figa di Ester che si contorceva e si stringeva i capezzoli con la bocca spremendosi dei tettoni mai visti sul viso. ‘Siiiii sei una gran puttana, dai continua, hai una lingua meravigliosa’ Ester esternava tutto il suo piacere sotto i colpi di lingua di quella lesbicona di Ilenia. Scesi correndo in coperta e con un cenno feci capire ad Alberto di venir fuori. Titubante ma curioso venne fuori e vide la cuginetta a carponi che leccava la fica di Ester che mugolava come una cagna in calore. ‘ Dai Alberto’ gli dissi ‘ &egrave arrivato il momento di mettere a frutto la tua vacanza, tira fuori la tua mazza e vai a dare un po’ di sollievo a quella troia di tua cugina’ Alberto aveva un’ erezione evidente sotto il costume che sicuramente era frutto oltre che della visione che aveva davanti, anche delle urla della sera prima. Inizialmente indugiò ma dopo che gli diedi il consenso con una pacca sulla spalla, si fecce coraggio e si avvicinò con il cazzo in mano verso la fica posta alla pecorina di Ilenia. Non era certo un granché di arnese sui 18 cm quello di Alberto, rispetto al mio, ma non era niente male. Si posizionò in ginocchio col cazzo in tiro dietro la cugina e puntò la cappella all’ entrata della fica fradicia di Ilenia. ‘ Si dai mettimelo tutto cuginetta’ esclamò quella troia ‘ si cosiiii , slurp, fammi godere tesoro’ . Alberto le cinse i fianchi con le mani e iniziò a pomparla, con foga e con una certa resistenza, certo, Ile era abituata a ben altra consistenza ma non disdegnava di certo il cazzo del cugino diciottenne . Dopo una decina di minuti Ilenia sfilò il cazzo di Alberto, si spostò e lo introdusse nella fica ornai fradicia di Ester. ‘ Siiiiiiii così siiiii mettimelo tutto dentro dai sfondami la fica siiii continua si’ la libidine di Ester era tale che la esternava a gran voce tanto da far sborrare dopo un paio di pompate il povero Alberto che mai sicuramente si era goduto due figone troie come quelle tutte e due nello stesso momento. Io nel frattempo mi godevo lo spettacolo sdraiato comodamente nel divano del pozzetto raggiunto da Ilenia e con fare da gran puttana chiamò Ester. ‘ Dai bella tettona, vieni che ti faccio provare il tuo amichetto, vedrai che non ti pentirai’ Ester in pochi secondi ci raggiunse ed Ilenia mi sfilò la mazza dagli slip. ‘Woww, mai visto un cazzone simile, &egrave enorme, e grossissimo, che meraviglia’ disse Ester con gl’occhi sgranati, Ilenia avvicinò la mia mazza all’ altezza della bocca della tettona che non perse tempo a introdursi con non poca fatica l’ enorme cappella in bocca. Un pompino con i fiocchi, Ester sembrava fatta a posta per succhiare cazzi ‘ &egrave meraviglioso, Mario, hai un cazzo da favola, non ne avevo mai visti di così grandi’ staccò la bocca dal mio arnese e mi venne sopra impugnando l’ asta introducendola pian piano dentro la fica rasata. ‘ohhhhh siiiiii che meraviglia, &egrave enorme questo palo siiiiiii’ intanto Ilenia si diresse a ripulire il cazzo mezzo moscio del cuginetto che ancora incredulo si era accasciato su in coperta . Ester inizia a cavalcare il mio cazzone ficcandoselo tutto dentro fino alla radice ‘ siiii dai sfondamela sono tutta tua’ le allargai la fica per una mezzora facendola venire in continuazione ‘ lo voglio nel culo, ti prego fottimi’ la distesi a pancia in su nel tavolino del pozzetto e iniziai a leccarle l’ orifizio, subito dopo le puntati la mia grossa cappella e in tre spinte le penetrai dentro le budella senza far caso ai suoi lamenti di dolore iniziale che pian piano si trasformarono in urla di piacere. Alberto nel frattempo era tornato in tiro e stava inculando la mia Ilenia che nonostante avesse altre abitudini godeva come una pazza. Continuai a dare colpi secchi al culo di Ester aggrappandomi a quelle tette enormi che sobbalzavano ad ogni affondo che le facevo nel culo ormai sfondato. ‘ Sborroooo siiiii vengo brutta troia tettona’ esclamai al culmine del mio piacere ‘ ormai non avevo più via di scampo mi stavo apprestando a scaricare la sborra dentro la pancia di Ester ‘ siiiii godo, sborrami l’ intestino siiiii vengooooo’ Scaricai nel suo intestino tanta di quella sborra bollente che quando estrassi il mio cazzone fuoriuscii una quantità enorme di liquido dal suo culo oscenamente dilaniato e aperto. Continuammo la vacanza per altri quattro giorni, scopando e scambiandoci le donne insieme ad Alberto e per la felicità di quelle gran troie di Ilenia ed Ester.

Mi piacerebbe ricevere e scambiare commenti nausicasarda@tiscali.it

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