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Racconti erotici sull'Incesto

In treno con mia sorella Francesca

By 4 Marzo 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa storia è anbientata su di un treno, un vecchio treno a scompartimenti col quale io e mia sorella Francesca ci stavamo recando qualche estate fa giù in Calabria, esattamente a Tropea, per raggiungere i nostri genitori al mare. Io e lei eravamo rimasti a Bologna qualche giorno in più prima di scendere per le vacanze estive, per terminare gli ultimi esami universitari (io ho 22 anni e studio scienze politiche, lei ha 19 ed è al primo anno di filosofia). Mia sorella mi ha sempre attratto, sin da quando eravamo piccoli e io dicevo a scuola che lei era la mia fidanzatina. Lei è abbastanza alta, fisico molto asciutto, capelli lunghi, castani e viso da cattivella, che ne sa una più del diavolo, culo rotondo e una seconda e mezzza, terza di seno.

Per fare il viaggio indossava una cortissima gonna di jeans, una magliettina rossa e delle converse bordeaux. Abbiamo scelto di fare il viaggio col treno di notte in modo tale che avremmo dormito e l’indomani saremmo andati belli riposati, diretti in spiaggia. Almeno queste erano le intenzioni. Avevamo preso i due posti centrali in scompartimento ed eravamo seduti uno accanto all’altro, al mio fianco c’era un nero che forse andava a cercar fortuna in qualche posto di mare del Sud, vendendo braccialetti o cappelli. Dall’altro lato c’era un anziano signore sulla sessantina al cui posto di fronte aveva seduta la moglie. Mia sorella Francesca aveva quindi da un lato la moglie del signore anziano e dall’altro non era seduto nessuno. La mia intenzione sarebbe stata quelle di leggere un paio dei miei amatissimo fumetti del giapponese Masakazu Katzu, mangiare qualcosa e poi cercar di chiudere un po’ gli occhi. Tutto questo mi fu impossibile visto che dai primi km di viaggio mia sorellla metteva in bella mostra le sue sexy mutandine trasparenti nere con il bordo e un fiocchettino rosso sul davanti, io le conoscevo bene; ultimamemente infatti avevo preso ad incuriosirmi per il suo cassetto della roba intima. Più di una volta inoltre mi ero segato con la sua biancheria intima usata nel bagno. Sentire l’odore della sua fregna impregnato nelle sue mutandine usate per un intero giorno è divino ed estremamente eccitante.

Tornando al nostro viaggio in treno, nonostante facesse di tutto per evitarlo, capitava spesso che, anche a a causa delle vibrazioni del treno in corsa, le sue gambe si aprissero involontariamente e un spettacolo molto eccitante si dischiudesse agli occhi miei e dei mie compagni di viaggio. Il nero in particolare lo vedevo giocherellare con la tasca nei pantaloni e fissare tra le cosce mia sorella. Il vecchio italiano era invece più discreto e d’altronde aveva anche la moglie di fronte che lo assillava con pallosi problemi dei figli e delle loro famiglie, ma non esitava a lanciare occhiatacce arrapate tra le gambe di mia sorella. Io facevo finta di leggere ma facevo cadere spesso e voletieri il mio occhio tra le cosce di mia sorella. Quello che si intravedeva era una poesia: mia sorella era chiaramente depilata e visto che le sue mutandine era (troppo) trasparenti, si vedeva benissimo, nonostante la luce nello scompartimento non fosse fortissima, il taglio della figa e le due grosse labbra, con una accenno di clitoride schiacciatocontro le mutandine. Francesca ascoltava musica e passava tutto il tempo a scrivere messaggini sul suo iphone, probabilmente chattando su what’s up con le sue amiche oche e non rendendosi conto di quanto stava facendo eccitare me e i nostri compagni di viaggio.

Era passata ormai qualche oretta di viaggio ormai, i due ai miei fianchi sbavavano sempre di più così decisi, a malincuore, che era ora di dire a mia sorella di chiudere le gambe. La cosa mi dispiaceva molto, avevo il cazzo in tiro da ore, mi sarebbe piaciuto andare in bagno a tirarmi un bel segono come immagino abbiamo fatto i miei compagni di viaggio visto che gli ho visti uscire dallo scompartimento e rientrare un paio di occasioni col volto rilassato, ma mi sono trattenuto e invece ho fatto cenno a Francesca di alsarsi e seguirmi nel corridoio del treno. Sono ormai quasi le 11 di sera, il treno va spedito e mentre fuori è ormai totalmente buio, il corridoio del treno è semivuoto e molti scompartimenti hanno la luce spenta perchè la gente già dorme. Appena usciti dal corridoio mia sorella preoccupata mi dice: “allora fratellino, successo qualcosa? cosa mi devi dire”. Io inizio a prenderla un po’ alla lontana, le dico che mi andava di fare due chiacchere, le chiedo se si stesse annoiando e se non era stanca. Lei invece mi sorprende e mi fa: “no, no va benissimo. E’ il viaggio più divertente della mia vita. Mi sono accorta che il nero e il vecchio bavoso stanno tutto il tempo a guardarmi tra le gambe e mi diverto stuzzicarli, socchiudendole ogni tanto. Ah anche tu ogni tanto mi guardi tra le cosce, va bè ma tu sei mio fratello per cui penso che tu lo faccia perchè ti cade l’occhio per caso, vero?”, io molto imbarazzato e con la faccia rossa come un peperone: “si si certo, effettivamente ti volevo parlare anche di questo. I due bavosi accanto a me un altro po’ svengono, chiudi le gambe!”. Lei con aria maliziosa risponde: “ma dai, io mi sto divertendo un sacco, faccio finta di giocare col mio iphone e invece di sottecchi guardo voi tre…. ups mi correggo, quei due maiali che mi guardano bavosi.. ahahah!” e inizia a ridere nel corridoio del treno molto divrtita. Io ero allibito, mia sorella si divertiva a farsi guardare le mutandine, che sapeva essere trasparenti, quindi la figa, da due sconosciuti arrapati e dal fratello!

Prima di rientrare nello scompartimento, dandomi una pacca sulla spalla mi dice: “tranquillo fratellino gelosino, faccio la brava!”, così rientriamo e ci mettiamo a sedere. Mia sorella si rimette a giocare col suo iphone, questa volta però accavalla le gambe e sembra più contenuta di prima, forse le mie parole hanno avuto il loro effetto. Dopo poco tempo, era ormai circa mezzanotte, vedo che posa il suo cellulare in borsa e chiude gli occhi. Io tranquillizzato non faccio in tempo a pensare che forse lo spettacolino sexy era finito che improvvisamente, mentre mia sorella sembrerebbe dormire, le sue gambe si spalancano piano pinao. L’immagine è veramente oscena, mia sorella si è addormerntata e ora, non rendendosene conto, ha le gambe divaricate con la sua gonna di jeans corta, di fronte a noi tre che all’interno dello scompartimento del treno siamo seduti di fronte a lei. Abbiamo tutti e tre gli occhi sbarrati, il nero alla mia destra si sta chiaramente smanettando il suo grosso cazzo perchè la sua mano è in tasca è la muove furiosamente su e giù, mentre il vecchio alla mia sinistra è in stato confusionale e se si continua così va a fineire che gli viene un infarto e ce lo giochiamo! Siamo così tutti e tre in trans, catturati dall’interno delle cosce di mia sorella Francesca addormentata a gambe aperte e in minigonna davanti a noi, quando ad un certo punto la vecchia, moglie del vecchio non ci risveglia bruscamente dal sogno assestando un forte colpo in testa a suo marito con un giornale arrotolato nella sua mano destra ed esclamando: “allora, cosa guardi vecchio porco?!”. Io e il nero ci mettiamo a ridere in maniera sguaiata, tanto che mia sorella si risveglia e si ricompone velocemente chiudendo le gambe. La vecchia signora, guardando mia sorella esclama: “anche lei signorina! Ma cosa avete in mente voi giovani di oggi?!! si copra un po’ per piacere!”.

Allora io per evitare che la situazione diventi sgradevole e fuori controllo, esclamando “vabè ora dormiamo tutti un po'”, mi alzo in piedi e propongo di spegnere la luce dello scompartimento, visto anche l’orario (era orami l’una di notte) in modo tale che non si sarebbero avuti altri problemi e scenate del genere. Prima di spegnere la luce però tutti uniamo i nostri sedili con quello di fronte, come si poteva fare un tempo con i vecchi treni pendolini. Cosicchè il nero, da un lato, ha tutti i due sedili su cui allungarsi e dormire mentre io e mia sorella e il vecchio e sua moglie (dall’altro lato) dobbiamo condividere i nostri sedili. Cerco di chiudere un po’ gli occhi, sono stanco, sovraeccitato e l’indomani voglio dormire per andare a mare. Tutto scorre tranquillo fino a che, nel cuore della notte sono svegliato da dei rumori, a parte i due vecchietti che russavano in maniera evidente, sentivo infatti come dei lievi gridolini, dei rantolii di piacere che provenivano dalla direzione di mia sorella Francesca. Sicchè io mi preoccupai e le chiesi a bassa voce: “Francy, Francy tutto bene?” ma lei non rispondeva, anzi quando sentiva la mia voce, sembrava accentuasse gli urletti di piacere “uhm sii sii..ahh dai.. così..”, capii allora che erano dei versi di piacere: mia sorella per un qualche motivo, a me ignoto, stava godendo. Capii tutto subito dopo, mi accorsi infatti, con la flebile luce della luna, che il nero accanto a me faceva solo finta di dormire, in realtà aveva un piede (senza scarpa naturalmente allungato e posizionato tra le gambe di mia sorella). Quel porco stava stimolando la figa di mia sorella con il suo piedone destro e lei sembrava apprezzare. Non feci in tempo a dare una gomitata al nero che ad un certo punto vidi un piede nudo di Francesca (mia sorella per dormire aveva tolto sia le scarpe che i calzini) che si posizionò sul mio cazzo. Io ero immobile, senza respirare non sapevo più che pesci prendere. Il piede di Francesca iniziò a fare su e giù ritmicamente sul mio cazzo, che era separato dal suo piede solo da un paio di boxer e da sottili pantaloncini di cotone estivo. Il fare su e giù diventava sempre più frenetico, mentre allo stesso tempo sentivo lei godere per il piede di quel porco che la stimolava da sotto la gonna. Non mi sarei stupito se quel porco le avesse infilato l’alluce nella figa e la stesse stimolando penetrandola fuori e dentro con il suo ditone. Tutti questi pensieri mi avevano fatto venire un bel cazzo duro sotto i pantalocini e sono sicuro che mia sorella se ne fosse accorta. Pensavo inoltre che probabilmente mia sorella pensava di essere stimolata da me e non dal nero, perchè ogni tanto tra un mugolio di piacere e l’altro la sentivo dire “uhm sii fratellino, continua così, ti prego, umh…. siii…ahhh.. dai dai..”. A certo punto presi in mano il piede di mia sorella, iniziai ad accarezzarlo e lo baciai, volevo ringraziarla per il godimento che mi stava dando. Lo misi in bocca e le succhiai l’alluce, la cosa mentre con la sinistra me lo tirai fuori dai pantaloni e iniziai a sbattermelo lì in mezzo a tutti, col buio che mi proteggeva. Non so perchè iniziai a leccare e baciare il piede di mia sorella, la cosa fu così istintiva che non me ne resi conto e fece godere molto! Non passarono troppi minuti che infatti ebbi un eruzione di sborra, abbassai velocemente il piede di mia sorella sotto il mio cazzo e le venni copiosamente sul piede. Mia sorella sembrava gradire, aumentò infatti i gridolini e poggio il piede pieno della mia saliva e della mia sborra tra le mie gambe e così rimase immobile per i minuti a seguire. Intanto anche il nero sembrava essersi calmato, forse tutti a quel punto si erano rimesssi a dormire e avevano goduto a loro piacimento..

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