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Racconti erotici sull'Incesto

INVECE DELLA PARTITA DI CALCIO….

By 28 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Con mio padre in casa le occasioni per sbattermi mamma erano praticamente nulle e quindi ero tornato al sano rito della sega, anche se stavolta avevo materiale su cui fantasticare, oltre che un bel reggipetto sul quale sborrare.

Uscivo con gli amici, con qualche ragazza della mia età, ma non riuscivo mai a dare sfogo ai miei istinti e mi limitavo a farmi una scopata e via.

Mi rendo conto che mi ero abituato male: avere un letto a disposizione tutto il giorno mi aveva fatto passare la voglia delle scopate in macchina o in qualche albergo.

E poi mia madre era veramente una gran bella troia, che a letto mi faceva impazzire. Da quando poi mi aveva detto che avevo il cazzo molto largo, specie la mattina appena sveglio, non resistevo dalla voglia di metterglielo in bocca. Spesso lei ridendo mi diceva che a succhiarmelo la mattina gli faceva male la mascella da quanto avevo la cappella larga.

Per due mesi non riuscimmo ad avere rapporti perché mio padre lavorava in casa al computer, anche se una volta siamo riusciti ad avere una mezz’ora tutta per noi, e, penetrandola mentre stavamo affacciati alla finestra per non rimanere sorpresi dal rientro di mio padre che era andato a fare alcune veloci spese, sono riuscito a scaricare un poco le mie palle sempre gonfie e doloranti.

Devo dire però che mi ha fatto più male che bene, essendo io abituato ormai a chiavare per ore. E poi non eravamo nemmeno nudi. Solo avevo potuto sganciarle il reggiseno che aveva sotto il largo maglione, mentre da dietro la impalavo, per palparmi quelle tettone meravigliose.

La mia vita pertanto riprese il solito tran tran:università, a spasso con gli amici e la passione per il Milan.

Mi ero organizzato per vedere con i miei amici la partita di coppa campioni e quindi ero andato allo stadio, tutti in motorino, con sciarpe, bandiere e cappellini: almeno non pensavo per qualche ore al mio uccello sempre in tiro’.

Ricordo che era appena iniziata la partita quando mi squilla il telefonino: &egrave casa mia, mamma mi dice a che ora torno”..io gli dico che non so, dopo la partita che finirà per le 23, volevamo andare tutti a mangiare una pizza”.’ Ok’ mi dice lei”” non fare tardi’tuo padre sta per partire per una decina di giorni’..ti aspetto ‘capito?”’ ‘no mamma aspetta, che mi frega della partita, invento una scusa e vengo via di corsa.!!!!che bello, stasera dormiamo insieme””si, però parla piano che tuo padre &egrave ancora in casa”certo che si’..’

Lei voleva che rimanessi a vedere la partita, ma sentivo dalla sua voce che le faceva piacere che stavo per precipitarmi a casa e alla fine disse sottovoce che ero un porcellone e che mi aspettava’.come volevo io’..

Inventai ai miei amici che i miei erano rimasti fuori di casa e dovevo andare a portare le mie chiavi perché mio padre doveva partire ”.. Feci l’incazzato nero, loro mi prendevano in giro, ma in cuore mio ero già nel bel lettone matrimoniale con mamma”..chissene della partita.

Presi il motorino e arrivai a casa in tutta fretta, anche se dallo stadio ci vuole almeno mezz’ora di strada. Così per le nove e mezza ero già nel garage. Posai il motorino e entrai in ascensore.

Per strada mamma mi aveva mandato un sms dove mi confermava che il marito era partito con il volo delle 21.30 da Malpensa.

Già in ascensore il cuore mi batteva a mille”.entrai in casa, era completamente al buio, solo la luce del bagno era accesa”’mia madre era nella vasca, avvolta dall’idromassaggio..senza parlare mi sono spogliato e mi sono immerso con lei”’abbiamo cominciato a baciarci dappertutto”erano due mesi che non stavamo così, nudi, soli, con tutto il tempo che volevamo davanti a noi”.

Per prima cosa le ho preso le tette in mano e ci ho fatto scivolare l’uccello in mezzo, tutto insaponato, e ho cominciato a fare su e giù”’.’ Ti mancava eh? Che porco che sei’.Di la verità, quante seghe ti sei fatto pensando a questo?”’..’tantissime mamma, ma adesso lo sto facendo, mi sto divertendo tantissimo.’

Poi ci siamo insaponati a vicenda’.Lei si &egrave messa a pecora sulla sponda della vasca ed io l’ho penetrata nella fica e nel culo, alternativamente, un po’ fica e un po’ culo”..Lei si dimenava e gemeva e mi diceva ‘Che cazzo largo che hai, come &egrave bello”’..e continuava ad ansimare. Io la ammiravo sullo specchio di fronte, mi godevo il suo petto immenso che ondeggiava e quando lei stava per avere il suo orgasmo, sono entrato nel culo e mi sono preparato a venire pure io: le ho stretto le tettone e ho cominciato a dirle’ mamma, che bella vacca che sei, che troia meravigliosa’ da chi ti fai inculare eh?’ e lei ‘da te amore, dai sborrami dentro, non ti fermare” Io allora urlando l’ho riempita bene bene, ho sentito il mio schizzo potente insinuarsi in fondo al suo culo.

Poi sono sceso da quella pecora meravigliosa e ci siamo abbracciati e baciati a lungo sulla bocca, mentre con le mani le massaggiavo le tette esagerate.

Poi, visto che era ormai mezzanotte passata, siamo usciti dalla vasca, ci siamo asciugati a vicenda ( e asciugandomi lei mi ha fatto venire nuovamente il cazzo durissimo), e siamo passati in camera da letto, dove, completamente nudi, ci siamo sdraiati nel bel letto matrimoniale e ci siamo abbracciati.

Poi mamma complice mi ha chiesto ‘Chissà che stanno facendo in questo momento Jasmine e Marcel?’

Io ridendo le ho detto ‘ e secondo te? Sono soli a casa, da prima di noi, almeno da stamani’.pensa che cavalcate’.comunque ora telefono a Marcel’ ‘e cosa gli dici? Dai lascia perdere, mi vergogno” ‘ ma no, mamma, vediamo come la prende, lascia fare a me”

Sempre stando nel letto sdraiato chiamai Marcel a Biserta’..’ Pronto Marcel, tutto bene? Scommetto che so che stai facendo in questo momento?’ Lui disse che non potevo indovinare”’.Allora io di getto gli dissi che secondo me lui era nel letto di jasmine e stava nudo insieme alla madre”..Lui stette in silenzio”’.’non preoccuparti, anche noi quaggiù siamo nella stessa posizione…’ allora si sciolse , si mise a ridere, sentivo che Jasmine rideva anche lei e chiedeva cosa stava succedendo’..sentivo che Marcel le diceva in francese che anche noi due eravamo a fare sesso”’Parlammo per un po’, Marcel mi disse che pure io ero fortunato perché mia madre era una gran bella donna”..poi sentii la sua voce cambiare e capìì che Jasmine stava lavorando di bocca”..allora presi la testa di mamma e la avvicinai al mio uccello in tiro. Lei cominciò subito a sbocchinare”’.’Ciao Marcel, ci sentiamo un’altra volta’ ‘ok’ rispose lui. ‘buona scopata’ e chiuse la comunicazione.

Posai il telefono, e cominciai a leccare la fica a mamma”..un sessantanove stupendo”’poi la sdraiai sul letto le aprii le cosce e iniziai a penetrarla. Lei cominciò a gemere”.La mia testa era come al solito in mezzo alle sue tettone”’La prima scopata della notte era appena cominciata””.

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