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Racconti erotici sull'Incesto

Io e la mia cuginetta

By 26 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Questo è un ricordo-confessione, che ancora oggi a volte riaffiora nella mia mente, traendo dalle mie labbra un sorriso e, perché no, un rimpianto per quei tempi lontani e spensierati, dove bastava pochissimo per farti esplodere il cuore…

Io e mia cugina, di tre anni minore di me, ci vedevamo ogni fine settimana dalla nostra nonna comune. Passavamo insieme il sabato pomeriggio, dormivamo nella stessa stanza, e la domenica fino all’ora di cena. Ovviamente eravamo inseparabili compagni di giochi e, sebbene litigassimo molto, ci cercavamo ogni momento. Insomma, è stata la sorella che non ho mai avuto.
Giocavamo con tutto e, inevitabilmente, capitò di giocare coi nostri corpi.
Iniziò lei il gioco, eravamo piccoli, lei avrà avuto massimo otto anni: io ero il pirata che accendeva la televisione e guardava un programma con le donne nude; lei, ovviamente, in quel frangente era la donna che si spogliava… e infatti lo faceva, rimanendo completamente nuda davanti a me! Ripensandoci ora, la cuginetta aveva un bel po’ di spirito esibizionista!
Crescendo, perdemmo la necessità di avere un contorno alle nostre normali ed ingenue esplorazioni corporali, limitandoci a spogliarci a turno e a mostrarci vicendevolmente i rispettivi sessi. Ricordo la prima volta che lei si mise sul lettino senza gli slip e con le gambe completamente divaricate: io osservavo attentamente ma non riuscivo a capire bene quel sesso celato, per me assoluta novità. Ovviamente queste pratiche avvenivano sempre col cuore che batteva a mille ed un orecchio alla porta, per paura che irrompesse improvvisamente la nonna!
L’anno migliore fu quello dei miei tredici anni: lì iniziammo sistematicamente a giocare a ‘marito e moglie’. Avevamo già smesso da un po’ le nostre esplorazioni e, anzi, eravamo un po’ imbarazzati al ricordo. Però quel gioco risvegliò e amplificò i nostri sensi… L’iniziativa partiva sempre da lei, molto più smaliziata di me nonostante la differenza di età. Ci baciavamo a lungo, sulle labbra. Lei premeva le sue labbra sulle mie, fortissimo, e non traevo quasi piacere da quei baci, nonostante lei sia stata la prima ragazza che io abbia mai baciato! Sentivo solo il duro dei suoi denti e il dolore sulla mia bocca! Un pomeriggio ci stavamo baciando sul lettone dei miei nonni, e ad un tratto lei esplose con un: ‘Pensi anche tu quello che sto pensando io?’. Io riuscii a malapena a fare sì con la testa, che ci ritrovammo sullo scendiletto, dal lato nascosto del letto. Io mi abbassai i pantaloni del pigiama e lei lo stesso, e quando lei salì sopra di me toccò il mio pistolotto da sopra gli slip e, con un mormorio di disapprovazione, abbassò le mutandine liberandolo soddisfatta. A mia volta non potevo stare fermo, quindi abbassai le sue e infilai la mia mano tra le sue gambe… Mi stupii molto sentendola bagnata, non mi aspettavo che la farfallina delle bambine si bagnasse e forse pensai che non si fosse asciugata bene la pipì! Si stese su di me e io venni quasi subito. Fortunatamente non avevo ancora avuto la prima polluzione e non ci furono problemi per pulire!
Giocammo ancora per qualche tempo, finché i nostri imbarazzi ci impedirono di continuare. L’ultima volta fu a casa di mia zia al mare; in quell’occasione facemmo qualcosa di molto simile al petting. Fu l’ultima volta in cui ci baciammo.
Non ne abbiamo mai più parlato, io e lei, di quei giochi da preadolescenti, e le rare volte che ci vediamo ci guardiamo talvolta negli occhi con lo sguardo un po’ complice di chi sa ma non vuole dire. Chissà se M. leggerà questo racconto e mi scriverà per dirmi se i suoi ricordi sono rimasti vivi come i miei…

Per incentivi a scrivere altri racconti, e per ingiurie varie, potete scrivere a ‘aforest@freemail.it’

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