Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

io e mia madre

By 14 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella mattina avevamo una convocazione dal Giudice per la sentenza definitiva di divorzio. Mio padre se ne era andato di casa quattro anni prima per andare con una polacca che dopo averlo lasciato a terra se ne era andata con un altro. Mio padre voleva tornare a casa e mia madre mi disse che di fronte al giudice si sarebbe opposta con tutte le sue forze. Io le dissi che avrei approvato qualunque sua decisione. Io, francesco, ho 18 anni, mia madre Paola 39. Viviamo da soli da quattro anni ormaie per fortuna, grazie ai miei nonni materni non abbiamo problemi economici.Con mia madre sono molto legato ed è normale che io abbia fatto pensieri erotici pensando a lei: castana chiara, occhi castani, 170, un gran bel seno e un bellissimo sedere. Molte volte mi sono masturbato pensando di fare l’amore con lei e lo faccio tenendo un suo reggiseno tra le palle e una sua foto in topless al mare . Abbiamo sempre dormito insieme ma senza che mai fosse accaduto nulla. Quel giorno, al ritorno dal Tribunale, ero su di giri. Mamma aveva rifiutato la conciliazione ed io l’avevo appoggiata. Adesso eravamo veramente soli. A casa ci abbracciammo a lungo, come per suggellare la decisione presa e fu allora che le chiesi se quella sera potevamo dormire insieme (come sempre del resto), ma NUDI. Lei parve non sorpresa dalla richiesta, disse semplicemente che andava bene. Io ero come impazzito……. Durante il giorno non successe assolutamente nulla. Pranzammo normalmente, uscimmo per andare a trovare i nonni e rimanemmo lì fino al dopo cena. Cominciavo a pensare di avere capito male o che lei avesse capito male e quindi ero teso e preoccupato. Verso le 23.30 uscimmo da casa dei miei nonni, che abitano a qualche centinaio di metri da casa nostra (sono villette a schiera) e ci incamminammo verso casa, parlando delle solite cose ma senza accennare assolutamente a quello che avevo chiesto la mattina. Giunti a casa io accesi la tv in salotto e mi misi a girare i canali senza sapere cosa fare.Mamma intanto era andata in bagno, e dopo qualche minuto mi disse se andavo a letto: era il momento tanto temuto; in genere tutte le sere da quando dormivamo insieme me lo diceva ed io ero preoccupatissimo, perché non capivo se lei aveva compreso quello che le avevo chiesto al mattino. Fu grande la delusione quando la vidi sotto le coperte, perché vedevo che aveva indossato il pigiama e stava guardando la tv. Ma appena mi sedetti sul letto per spogliarmi a mia volta, lei con mossa veloce si tolse il pigiama di sopra rimanendo a petto nudo. Il suo seno era splendido, grande e sodo, i capezzoli meravigliosi. Sorridendomi mi disse di spogliarmi e io come un automa lo feci , e poi completamente nudo la raggiunsi sotto le coperte. Sotto anche lei era già nuda. Ci abbracciammo’.la notte era appena cominciata’ Avevo tante cose da chiedere alla mia splendida mammina e mentre ci baciavamo abbracciati cercavo le sue mani per dirigerle sul mio uccello durissimo. Lei mi lasciava fare mordendomi il collo, le orecchie, il naso. Poi cominciò a menarlo piano piano mentre io gemevo. Allora mi sono lasciato andare e le ho chiesto la cosa che desideravo di più, il pensiero costante delle mie tantissime seghe sparate nei quattro lunghi anni in cui ero cresciuto accanto a lei: mettere il mio uccello in mezzo al suo splendido seno. La misi a pancia in su e le salii sopra, e subito glielo piazzai lì. Lei con la sua voce sensuale mi sussurrava che ero un gran porco, chissà dove lo avevo visto fare. Allora mentre lei lo faceva andare su è giù aiutandosi con le mani e stringendo il cazzo tra le tettone le raccontai che la desideravo da sempre, che avevo un suo reggipetto, una sua foto in topless al mare e non feci in tempo a finire di dirle come mi masturbavo che inondai il suo seno, il viso, i suoi capelli di sperma caldo.Poi iniziai a spalmarlo sulle sue grandi tette, mentre lei lo menava per far uscire tutto il mio seme. Poi mi sdraiai sopra di lei , per sporcarmi anche io. Abbracciati così cominciammo a baciarci di nuovo, lei mi infilava la lingua dentro la mia bocca mentre io le mettevo le mani dappertutto. Il mio cazzo era sempre duro, la desideravo da impazzire, volevo fotterla alla pecorina, come una vacca. Lei mi assecondò ancora, si girò, alzo il suo bel culo alto e sodo e accompagnò il mio cazzo verso la sua fica bagnatissima’.

Leave a Reply