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Racconti erotici sull'Incesto

LA CASA DEI PROFUMI

By 29 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

TUTTO INIZIO’ QUEL GIORNO!
Il fatto accadde quando ero ancora adolescente e ancora adesso mi porto dentro ed ogni volta che ci penso, mi eccito da morire tale da far sfociare il tutto in un a ricca masturbazione!

Avevo da poco preso la patente e mi divertivo a andare in giro e sperperare il GPL dell’auto di mio padre.Quel giorno decisi di andare a prendere a casa il mio cuginetto Vito S. di 15enne e scarrozzarmelo in auto!
Uscito di casa nel primo pomeriggio,mi reco a casa sua e dopo avere insistito al citofono, sento la voce assonnata di Vito che mi apre la porta!
Appena entro in casa ho un brivido di piacere e un accenno di erezione, solo al respirare il profumo di quella casa che Giovanna (la mamma di Vito) si cimenta a tener con cura proprio come lei gran bella figa.
Giunto in stanza, Vito si ributta a letto tutto assonnato e mezzo nudo solo con boxer che risaltano le sue chiappette e il suo fisichetto da adolescente glabro.
Gli urlo: Dai Vito vestiti che andiamo a farci un giro in auto,
Lui: No Giu’, ho sonno e poi i miei sono fuori e quando tornano vorrei essere in casa per non ricevere rimproveri!
Io:dai andiamo un attimo all’ Auchan e torniamo!
Lui:Ok ma torniamo prestissimo’cmq devo farmi una doccia
Io:Ok ma ci vado io prima in bagno a fare pipì.
Entro in bagno e già mi viene un cazzo durissimo per via dei profumi, faccio pipì mi sgrullo e sporco la tavolozza, cerco la carta igienica per pulire e mentre pulisco scopro nella cesta dei panni sporchi un bellissimo perizoma di Giovanna.
Preso ancora dall’ eccitazione , lo afferro e lo odoro’, lo passo sulle guance, quel bellissimo cimelio di lycra nero con il profumo di donna matura, una libidine (ho sempre provato piacere a pensare a Giovanna) scopro una macchia di umore femminile e me lo ciuccio come un chupa chupa, il tempo di sfiorare la cappella e subito copiosamente sborro.
Giusto il tempo di godere e Vito mi grida ed incita ad uscire, io con il cazzo ancora in tiro, stando attento a non essere scoperto esco dal bagno.
Giungo in cameretta e osservo Vito sfilare in accappatoi e passandomi radente va a chiudersi in bagno.
Sono solo in cameretta e i profumi di quella casa fanno ancora brutti scherzi.Vedo i boxer di Vito, li afferro li odoro e subito il cazzo mi si irrigidisce, non resisto, inizio una leggera masturbazione ma senza arrivare in fondo; come un porco eccitato decido di andare a spiare Vito.Sono dietro la porto, eccitato ed incuriosito mi abbasso e spio: Eccolo quel bronzetto di Riace tutto nudo bello, lucido, liscio’.con foga si insapona e si sofferma sul suo bel cazzo con piccoli cenni di masturbazione,io non ci sto capendo più nulla,troppo eccitato sto per sborrare sulla porta del bagno, ma come d’incanto mi risveglio dai fumi della luxuria e mi ricompongo.
Vito mi raggiunge in cameretta, si priva dell’ accappatoio e rieccolo nuovamente nudo..gli dico: We non ti vergogni a farti vedere nudo da un maschio? E lui mi dice:Ma va scemo sei mio cugino, e poi in palestra facciamo tutti la doccia insieme.
Io:Ok Ok ma non ti scaldare.
Lui: ma chi si scalda piuttosto mi metteresti la crema sulle spalle per sta maledetta acne?
Io: Certo tesorino..,, basta che ci sbrighiamo per uscire.
Si piega a 90′ per prendere la crema dal comodino, ed ecco le sue bellissime natiche aprirsi e lasciano intravedere il suo buchetto e lo splendido scroto; il mio cazzo si rifà vivo, prontamente cerco di sdrammatizzare.
Afferro la crema dalle sue mani e inizio a spalmarla sulla schiena scendendo fino ai glutei, mentre lo massaggio mi accorgo che Vito è troppo rilassato e estasiato dal mio lavoro.
Continuo il massaggio ma avvicino il cazzo già in tiro al suo culetto nudo, lui non batte ciglio, allora approfitto e passo le mani sui suoi capezzoli da tempo turgidi, scendo sugli addominali e arrivo al suo cazzo.Non credevo alle mie mani, era in erezione avanzata, non perdo tempo e inizio a masturbarlo e intanto gli lecco lobi e collo e subito il suo respiro si fa più pesante.
Continuo la masturbazione, ma per Vito ho altri progetti; stringendo il suo cazzo nella mano, lo volto e ci baciamo naturalmente come due bravissimi Gay appassionati, non sto più nella pelle, mi strappo i vestiti di dosso, spingo Vito sul letto e iniziamo una danza di sfregamenti dei nostri corpi e delle nostre verghe vogliose.
Lo bacio,lo lecco inizio la discesa sul suo corpo e dopo aver contato i suoi addominali con la lingua, mi avvento sul suo bel cazzo e con una maestria da troia inizio un bel pompino.Vito ansima, mi accarezza la testa, mi incita a fare più forte, ha voglia di sborrare, ma come dicevo prima ho altri progetti per lui. Mi stacco dalla sua verga, e dopo aver leccato il suo splendido scroto, mi avvento sul suo bellissimo ano, che ancora odora di felce azzurra.Lavoro quel buchetto mai violato che sento aprirsi e chiudere intorno alla mia lingua,intanto la mia Vittima si contorce dal godimento e mi esorta a farlo sborrare, continuo a scoparlo con la lingua e nel mentre gli massaggio la cappella da dove prontamente fuoriuscire la tanto desiderata calda sborra del mio Bronzetto.Qualche schizzo mi cola sulle labbra ed io assaporo compiaciuto del lavoro eseguito.
Vito si risveglia dall’ estasi lussuriosa ma non sa quello che ho in serbo per lui.
Mi ringrazia dicendomi: Giù sei stato fantastico e bravissimo, mi hai fatto godere come non mai, vorrei tanto ricambiare in qualche modo.
Gli ribadisco che non deve preoccuparsi perché di li a poco mi avrebbe rimborsato con gli interessi.
Non gli do nemmeno il tempo di ribadire e di capire quello che succede e subito lo sbatto sul letto mettendolo a 90′, non prova nemmeno a liberarsi ne si dimena mi asseconda sapendo che quello che stavo per fargli era si il mio rimborso ma significava per lui nuova goduria.
Mi riavvento su quel buco ancora pulsante, lo insalivo per bene e dopo aver bagnato la mia cappella mi accingo a penetrarlo.Abbrccio ancora quel corpo tremante dal godimento, gli sussurro all’ orecchio:Non temere tesoro sarò dolcissimo, so che sei vergine ma voglioso,lui già ansimante mi dice: Giù non temere sono tutto tuo e a dire il vero ti desidero fortemente,anzi sbattimi come una troia in calore.
Ignaro del male che poteva procurarsi, il piccolo Vito mi esorta a scoparlo, ma io lo penetro dolcemente, gli lecco il collo i lobi e gli accarezzo i sui splendidi glutei.
Comincio ad aumentare il ritmo della danza, ho la bellissima idea di masturbare Vito mentre lo penetro,ma mi accorgo che lui è già a lavoro così prontamente lo sostituisco.Sento le vene che pompano sangue a quel muscolo voglioso di riposo, e quel buchetto che sembra mungere la mia verga voglioso di quel liquido che avrebbe spento le sue fiamme e che sicuramente avrebbe espulso la verga ormai stanca.
Riesco a sincronizzare penetrazione e masturbazione, i respiri si affannano sento i battiti dei nostri cuori che di li a poco avrebbero goduto con noi.Ancora 3 colpi ben assestati e sento Vito urlare :Vengoooooo, Giùùùù’..sei un porco bastardo mi fai impazzire ‘.ohhhohhhohh”. Siiiiiiiii”godooooooooo. E copiosa sborra esce della prima verga.
L udire quelle parole aumentano la mia pazza voglia di sborrare e subito aumento il mio ritmo, chiudo gli occhi pensando che il culo che stavo penetrando fosse quello di Giovanna, 1, 2, 3 colpetti ma non riesco ad uscire da quel buchetto e farcisco Vito di calda sborra.
Lo stringo a me e gli dico: scusami, non volevo venirti dentro, e lui ancora ansimante mi sussurra: Non preoccuparti Giù sei stato fantastico’.. Ora potrò dire a mamma che sai fare benissimo quello che ha sempre desiderato che tu gli facessi.
IL RESTO è UN ALTRO RACCONTO.

Per esprimere consigli e critiche cuccioliame@hotmail.it

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