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Racconti erotici sull'Incesto

LA CURA3

By 28 Marzo 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

LA CURA3 ( fellatio e seno)

Inutile dire che quel giorno quando andai a scuola mentre insegnavo la mia lingua madre non riuscivo a stare attenta alle risposte che mi davano i miei alunni,non riuscivo a connettere nulla. Vedevo solamente le poche ore prima,vedevo solamente me accanto a mio figlio seduta sul letto ed io che lo masturbavo. Mi domandavo se quello che stessi facendo,quello che avevo appena iniziato fosse giusto o meno. Mi domandavo se sarebbe guarito il mio Gustave,se quello che stessi facendo sarebbe servito. E se non serviva a nulla io e Gustave alla fine come ci saremmo trovati?incestuosi e basta,non potevamo più guardarci in volto. Al momento non mi importava nulla,perché avevo fiducia che mio figlio sarebbe guarito poich&egrave era stato infondo lui a dirmi che sarebbe guarito se io avrei concesso a lui i suoi desideri su di me.
Tornai a casa all’ora di pranzo conscia di due cose: che sorpassata la porta di casa mio marito Amilcare non c’era e che dovevo mantenere la promessa fatta a mio figlio la mattina stessa,ovvero che avrei concesso al suo pene la mia bocca. A dire il vero non volevo farlo per nulla,in auto mi dicevo che sarei andata a casa e avrei detto a mio figlio Gustave che non potevamo’ma alla fine la ragione ha il sopravvento e per il bene di mio figlio mi costrinsi ad accettare e fargli questo fellatio,anche se a buon diritto credevo che non sarebbe stato il solo,era sicuramente il primo ma non l’ultimo. In garage parcheggiai la mia auto e,messo l’allarme mi diressi su casa. Arrivata danti alla porta aprii ed entrai
‘Amilcare! Gustave!’
‘sto qua mamma,in cucina’
‘sono tornata’
‘si lo so ti ho sentito’ posai la borsa all’attaccapanni e mi diressi subito verso mio figlio che si trovava appunto in cucina. Appena entrai lo vidi in tuta a sedere che guardava la televisione,gli sorrisi
‘allora amore. Come va?’si alzò e mi venne a dare un bacio sulla guancia,poi mi guardò
‘bene,benissimo ora che sei tornata’gli sorrisi con garbo essendo un po’ nervosa e non volendolo dare a vedere
‘che carino il mio bambino’e lo abbracciai stringendolo a me
‘mamma”cominciò lui
‘si amore’dissi mentre eravamo ancora abbracciati
‘ti’ti ricordi”
‘si amore,ricordo la promessa che ti avevo fatto stamattina,non ti preoccupare piccolo,lo sai che voglio che guarisci,me le ricordo le mie promesse,combatteremo assieme,non temere. Assieme!’si scansò da me adagio e mi guardò in volto
‘mamma hai’un rossetto’una bocca che’scusa mamma se ti dico questo io’non so cosa mi stia succedendo’
‘ma’amore calmati piccolo mio”lo presi per le mani”mamma ha detto che ti aiuta e lo farò. Quello che pensi dillo. Pensi che io abbia un bel rossetto?delle belle labbra? Bene,dillo amore’mamma &egrave contenta di essere belle per te che sei mio figlio. Amore mio,stiamo vivendo da ieri una situazione strana che non si dovrebbe vivere,ma &egrave capitata. Non l’abbiamo voluta noi. Te hai avuto da quando hai sviluppato delle attenzioni su mamma tua. Io non lo sapevo ma se avessi saputo che t’avrebbero portato ad ubriacarti,ad avere problemi con l’alcol e sapevo che la cura ero io,mamma t’avrebbe aiutato da anni. Abbiamo cominciato un incesto amore,non voluto e che io sinceramente non voglio. Però so che &egrave per il tuo bene e lo porteremo a termine finch&egrave non guarirai’
‘si ma dopo?io ho paura che’che dopo che guarisco poi ricado nell’alcol perché te”gli presi il viso tra le mani
‘amore, quando sarai guarito smetteremo ciò,questo te lo dico subito. Ma ti prometto che,ogni qual volta vorrai perché ti sentirai male o perché vedi che ti starai avvicinando di nuovo all’alcol,te me lo dici e mamma esaudirà ogni tuo desiderio’
‘capriccio direi’disse sorridendo
‘capriccio si’mi abbracciò forte
‘mamma”
‘dimmi’
‘ma a te fa schifo toccarmi li?ti fa schifo aver cominciato l’incesto?’io respirai a fondo. Credevo di ferirlo dicendo che ne ero spaventata e un po’ naturalmente schifata
‘amore,non si dovrebbe fare ma se &egrave per te lo faccio volentieri e no,non mi fa schifo’in realtà un po’ schifo mi faceva mesi fa. Ovviamente &egrave stato un colpo duro,ma come oggi io volevo e voglio la sua felicità. ‘Ora amore”dissi togliendo l’abbraccio e prendendolo per le mani”ora siediti’
‘perché?’
‘non fare domande. Siediti Gustave’dissi sorridendogli dolcemente’te devi solo pensare che qualsiasi cosa mamma ti chiede di fare &egrave per il tuo bene,quindi siediti amore di mamma’
‘vabbene mà’e si sedette dov’era prima e mi guardò
‘ora vengo,cinque minuti’
‘si ok’e mi sorrise. Andai in camera mia e presi il rossetto passandomelo sulle labbra più volte avendo capito che mio figlio smaniava per le mie labbra. Ritornai in cucina da mio figlio che appena mi vide mi regalò uno dei suoi magnifici sorrisi (il bello &egrave che lui sorride sempre e ciò giova a tutti e due). Prendo il telecomando e spengo la televisione
‘manteniamo questa promessa al mio bambino’dissi e mi slacciai i lacci che mantenevano la scollatura della maglia di jeans e mi tolsi quest’ultima liberando i miei seni,direi i miei grandi seni. Mio figlio si agitò subito cominciando a tossire (quando &egrave nervoso comincia a tossire)
‘calmo amore di mamma calmo,sono tue ora,basta che stai calmo’
‘mamma sono’immensi io’non li avevo mai visti’
‘non &egrave normale che una madre mostri i seni ai figli,ma nel tuo caso &egrave un eccezione’dissi e mi misi in ginocchio davanti a lui allargandogli le gambe’amore toglieti i pantaloni della tuta’mio figlio non se lo fece ripetere due volte e si tolse immediatamente i pantaloni e,avendo capito anche le mutande in maniera molto veloce. Era visibilmente eccitato e ciò un po’ mi disturbava anche se capivo che era normalissimo. Il suo pene era quasi tutto dritto
‘mamma e’se entra papà?’
‘ho chiuso la porta a chiave amore e le chiavi le ho lasciate attaccate,quindi deve suonare’dissi e gli presi il pisello in mano,pisello che al mio tocco subito diventò dritto e di marmo
‘mamma che’sei nervosa?’lo ero
‘no amore’non ti preoccupare non lo sono’
‘a me sembra di si’
‘be amore,sei mio figlio non un estraneo,&egrave normale che un po’ lo sia’intanto continuavo a masturbarlo dolcemente
‘hai delle tette bellissime mamma’
‘adulatoreJ grazie comunque piccolo. Amore ti avverto,io &egrave da anni che non assaggio un pene quindi se non sono all’altezza dimmelo’
‘mamma per me sarai all’altezza…davvero!’
‘speriamo. Dai su,cominciamo allora’dissi e mi avvicinai con la testa al pene eretto di mio figlio. Mi avvicinai,lo guardai un poco,era lucido e molto pulito. Guardai per un istante Gustave e poi con gli occhi ritornai sul suo pene. Mi avvicinai di più e cacciai la lingua e cominciai a leccargli l’asta. Il cuore mi batteva a tremila ma dovevo restare calma,aveva bisogno di calma Gustave,quindi dovevo stare io per prima calma. Gli leccai l’asta tenendo gli occhi chiusi per la vergogna. Sentii mio figlio respirare a fondo,quasi un gemere soffocato. Aprii un poco gli occhi,tanto basta per vedere il pene e poi mi diressi verso il glande. Aprii la bocca e mi misi il pene di mio figlio in essa ingoiandolo fino alla fine dell’asta e al congiungimento con i testicoli. Stetti ferma per un attimo mentre sentivo mio figlio gemere soffocatamene. Aprii gli occhi e cominciai a fare sue giù con molta calma ogni tanto guardando Gustave che aveva gli occhi chiusi. Cominciai a lavorare di bocca facendo su e giù come meglio potevo e con più passione che avevo. Avevo entrambe le mani posizionate sulle ginocchia di mio figlio che tremava un pochino,forse per l’eccitazione,forse per la vergogna o non so perché,forse anche per la felicità. Il sapore del suo pene era gustoso debbo dirlo ma a me quello che interessava maggiormente era la sua guarigione,quindi cercavo di dare il meglio di me stessa facendo tutto bene
‘mamma’mamma bravaaaa’mi piace mamma’mamma ssiiii!!!’la saliva usciva dai lati della mia bocca visto che continuavo senza posa. Abbandonai la presa del pene e mi liberai di lui guardando mio figlio che a sua volta mi guardò con un grande sorriso
‘amore’come vado?ti piace?’
‘mamma sei stupenda’sei bravissima perché dici che non lo eri?’
‘era da tanto che non lo facevo. Continuo vado bene?’
‘si si mamma ti prego continua’
‘vabbene amore’ritornai sul pene aprendo la bocca e rimettendomelo dentro di essa continuando a succhiare con trasporto. Cercavo di ingoiarlo il più possibile fino all’asta e una volta che vi arrivavo stavo un po’ ferma per poi continuare a fare su e giù. Continuai ancora per un poco poi di nuovo mi tolsi il pene di Gustave dalla bocca
‘amore’per ora basta di bocca’
‘perché?!’mi chiese rimanendoci ale
‘mamma ti fa un altro regalino visto che ami tanto i seni di mamma tua’
‘quale?’
‘questo amore,e questo mamma lo sa fare bene’dissi sorridendo. Mi spinsi molto vicino al suo membro con il petto e presi il pene di mio figlio e lo misi tra i miei seni stringendolo in una potente morsa tra di essi e anche li,come con il fellatio cominciai a fare su e giù
‘aaaahhh mamma’&egrave caldissimooo’aaaahhh bello mamma’
‘si amore’sono contenta che ti piaccia piccolo’il suo pene era sparito tra i miei seni ed io continuavo a fare su e giù stringendo forte
‘come sei dolce piccolo mio!’sorrise nel mentre guardava i miei seni e il suo glande che faceva la sua mini comparsa ogni qual volta io andassi giù con i seni. I miei seni facevano rumore sbattendo sulle sue gambe e sul suo pube. Apparte i piccoli gemiti soffocati di Gustave in casa si sentiva solo il rumore del contatto seni pube. Il pene bagnato di saliva di mio figlio mi bagnava a sua volta l’attaccatura dei miei seni e i miei seni stessi. Era caldo,bollente per dirla tutta e sinceramente provavo piacere non essendo una macchina
‘mamma mi sa che sto per venire’mamma!!!’
‘si amore non ti preoccupare,vieni così tra i seni dopo mi pulisco’
‘mamma’mammmaaaa aa mamma mamma mammaa aaaahhhh’..aaaaaaaaaaaaaaahahhhh!!!!!!’Gustave eruttò completamente in un orgasmo immenso tra i miei seni impregnandomeli tutti in maniera a dir poco copiosa. Liberai il suo pene dai miei seni dopo alcuni secondi e lo sperma colò come una cascata a terra colpendomi prima la gonna
‘accidenti amore’tutta la gonna guarda!!!’presi un fazzoletto,uno poi due poi tre e mi ripulii completamente pulendo anche il pene di mio figlio che ebbe un po’ di difficoltà ad ammosciarsi. Era rilassato come non lo vidi da anni e ciò mi fece diede al mio cuore un enorme gioia. Pulito,decidemmo di andare sul divano a rilassarci visto che mio marito sarebbe tornato di sera per l’ora di cena. Andati sul divano Gustave si rilassò e si mise con la testa sui miei seni nudi e,come quand’era piccino ci trovammo io ad allattarlo e lui a succhiare i miei seni dolcemente. Fu una cosa meravigliosa,si mescolava piacere e maternità. Vedevo che era il primo giorno e tutto stava andando benissimo.

Continua’
Se volete delucidazione o scambi di opinioni scrivete alla mia email: marievassal@libero.it

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