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Racconti erotici sull'Incesto

La Mamma “attempata” 1

By 17 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Carlo e ho 46 anni, vivo a Genova, da circa 13 anni mi prendo cura di mia madre Francesca di anni 68, inferma. Praticamente l’accudisco io tutto il giorno tutti i giorni da quando mia moglie si è stufata della situazione e mi ha lasciato. Francesca è una donna in carne, alta 1,70 capelli grigi, 4° di seno gonfio e cadente, con due grosse aureole scure e grossi capezzoli. Cosce carnose, sedere grosso ma bello sodo, due labbroni burrosi coperti da rado pelo grigio. Visto che non può muoversi da sola sono costretto anche a lavarla, inoltre ha un secondo problema che mi obbliga a lubrificarle la vagina con olio di vasellina tutte le sere. Voglio raccontarvi di quello che è accaduto due settimane fa.
Mia madre è nella vasca da bagno, la insapono per bene mentre lei canticchia, i suoi 68 anni si vedono tutti sul suo corpo, quando arriva il momento di sciacquare il sapone, come faccio sempre, le lavo le grosse mammelle, le sollevo, le sposto e le massaggio per bene. Poi passo a sciacquare la vagina, la massaggio , la pulisco e come sempre infilo anche due dita per pulire l’interno… e qui accade qualcosa che non è mai successa prima, Francesca geme! Mi afferra il braccio che uso come appoggio alla vasca e presa come da scosse mi guarda, diventa rossa in viso e geme. Io faccio finta di nulla le dico di stare ferma e di tenersi bene per non scivolare, ma quello che è successo mi ha lasciato come un senso si inquietudine. Vado avanti a sciacquarla e ripeto la stessa cosa con il sedere, allargo le sue natiche e con il dito le pulisco bene l’ano, che subito si stringe attorno al mio dito e come prima piccoli gemiti escono dalla sua bocca. Resto perplesso, la tolgo dalla vasca e inizio ad asciugarla e prepararla per la notte. Spostata sulla sedia a rotelle, la porto in camera da letto, la stendo sul suo lettone e mi preparo per lubrificare con l’olio di vasellina. Una strana sensazione mi assale, e se mentre lubrifico accade ancora? Non so che fare esito per qualche minuto, ma è mia madre a chiedermi cosa aspetto, così mi avvicino, le sollevo la camicia da notte, le allargo le gambe e stendo la salvietta proprio sotto le grandi labbra. Mi lubrifico due dita con la vasellina e inizio a lubrificarle la vagina… e come le due volte prima ancora gemiti, piccole scosse le solcano la pancia, le mani stringono le coperte. Io imbarazzato ed eccitato allo stesso tempo vado avanti per qualche minuto non mancando

di penetrare più a fondo con le dita. Poi di smetto, pulisco con la salvietta, tiro giù la camicia da notte a mia madre, le rimbocco le coperte e la saluto. Lei mi guarda rosso in viso ed ansimante e mi da la buona notte.
Io vado in soggiorno a guardarmi la tv, ma non riesco a togliermi di mente quello che era successo quella sera, alla fine sono un uomo solo da più di 10 anni, e certe fantasie che mi sono apparse nella mia mente mi eccitavano e mi spaventavano allo stesso tempo. Il giorno dopo è passato come se nulla fosse successo, Francesca non diceva nulla io tanto meno, pensando e sperando fosse solo un episodio. Anche quando il pomeriggio sono venute a trovarla le sue amiche del club del Bridge, non ha fatto una piega, nulla di nulla. Mi stavo convincendo che fosse stato solo un episodio, arrivata la sera alle 21 la porto in camera sua, la preparo per la notte, ma prima di metterle la camicia da notte il mio occhio cade su quel corpo di donna, i seni, i fianchi, le cosce… scuoto la testa e le faccio indossare la camicia. La stendo sul letto e come la sera prima devo lubrificarla. Le alzo la camicia da notte, le allargo leggermente le game ed iniziano a tremarmi le mani. Prendo l’olio di vasellina, sistemo la salvietta sotto le grandi labbra e mentre mi lubrifico le dita… lei mi guarda. Cuore a mille, non sapevo cosa fare, le mani che tremavano, un gesto ripetuto per anni e anni ora quasi mi spaventava. Mi sedetti su letto e cominciai lentamente a lubrificare la vagina. Ecco ci risiamo, le mani di Francesca serrano le coperte, la sua pancia è percorsa da brividi, dalla sua bocca escono piccoli gemiti, cerco di fare in fretta e non pensarci, o quasi finito. Ma all’improvviso sento la voce di mia madre che mi dice “Carlo non ti fermare ancora”, il sangue mi gela nelle vene, “ti prego Carlo non ti fermare ancora”, ormai non capisco più nulla, vivo la situazione come se la vedessi da fuori, ma come mi ha chiesto Francesca vado avanti. Massaggio e lubrifico la sua vagina, con le dita penetro più a fondo, prima una… poi due… tre, non mancando di massaggiarle le grandi labbra. Mia madre si contorceva sul letto, paonazza in viso gemeva e ansimava ormai senza preoccuparsi, io riprendo il controllo, cosciente di quello che stava accadendo, libero 10 anni di repressione con una erezione imponente, i jeans quasi scoppiavano quando nell’impeto del momento tutta la mano destra scivola all’intendo del corpo di mia madre. La stavo masturbando e la cosa piaceva ad entrambi, dopo poco lei venne in un getto di umori che finirono sulla salvietta, mentre io mi ritrovai una grossa macchia sulla patta dei jeans. Sfinito e tremante estrassi la mano colante e dopo essermi ripulito, ripulii lei che ancora ansimante e sudata, mi guardava e mi ringraziava. La misi sotto le coperte le diedi un bacio sulla guancia ancora bollente e ci salutammo. Quella notte non chiusi occhio e mi masturbai più volte rivivendo nella mente quello che era accaduto.
Continua?

naturelle1980@virgilio.it

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