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Racconti erotici sull'Incesto

La mia dolce mamma 2

By 2 Dicembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

La mia dolce mamma 2
(il continuo)
Dopo quello che era successo nel pomeriggio, io mi sdraiai sul letto e continuai a pensarci, ed ogni volta che mi venivano in mente le immagini del sesso con mia mamma il mio cazzo andava in tiro.
Mentre pensavo successe che mi addormentai.
-Mattia, è pronto. Vieni tesoro che è ora di cena.
Furono queste parole che mi svegliarono, mi girai e guardai la radio sveglia posta sul comò accanto al letto, si erano fatte quasi le otto ed io dopo essere andato in bagno a rinfrescarmi un po’ raggiunsi i miei in cucina.
Entrai e vidi mia madre vestita con una gonna di jeans e un maglietta scollatissima.
Mi sedetti accanto a mia madre che non mi guardava mai negli occhi ed incominciai a mangiare, dopo poco però mia madre mise senza farsi accorgere da mio padre e mia sorella la mano sotto al tavolo ed iniziò a massaggiarmi il cazzo che subito diventò duro, era sublime ma dovevo cercare di trattenermi per non farmi accorgere, mia madre vide che quasi non riuscivo più a resistere e tolse la mano, ero eccitantissimo, misi anche io la mano sotto al tavolo ed incominciai ad accarezzare le gambe di mia mamma, poi le allargai le cosce e avvicinai la mano alle mutande le scostai e infilai un dito nella sua fica già bagnatissima e presi a sditalinarla, lei per non farsi accorgere non fece una smorfia ma mi accorsi che le piaceva perche tirò fuori il mio cazzo dai pantaloni e incominciò a segarmi, la situazione si stava facendo insostenibile, smisi di sditalinarla le tolsi la mano dal mio cazzo mi sistemai e mi alzai recandomi in camera mia.
Dopo poco arrivò anche lei:
-Amore ma perché te ne sei andato?
-Non resistevo più e non potevamo farci beccare.
-Poverino.
Mia madre chiuse la porta a chiave,si inginocchiò e gattonando si avvicinò a me:
-Ora ci penso io.
Mi tirò giù i pantaloni, le mutande e fissandomi negli occhi iniziò ad accarezzarmi l’uccello, poi prese a segarmi e a farmi un meraviglioso pompino:
-Ahhh, si mamma come sei brava.
Mia mamma continuò a sponpinarmi guardandomi negli occhi:
-Figlio mio, scopami?
Mi alzai, la presi, la feci appoggiare con le mani al muro un po’ piegata in avanti, le tirai su la gonna e giù le mutande, mi sputai sulla cappella, glie lo appoggia sulla fica e lo spinsi all’interno, mia mamma ansimò, poi si voltò a guardarmi, ad ogni mio colpo la sua faccia si riempiva di piacere, ma io non mi accontentavo di quello, se gli piaceva doveva urlarmelo:
-Mamma urla?
-Mattia, ma in casa ci sono tuo padre e tua sorella?
-Se ti piace devi farmelo capire.
Aumentai il ritmo e la forza delle mie prenotazione, e mia madre iniziò ad urlare:
-Siiiiiiiiii ancora, ancora.
Poi, con voce più bassa per non farsi sentire, dal resto della famiglia mi disse:
-Si, Mattia, scopami, sfonda la figa della tua mamma.
Inizia a penetrarla con violenza, e più violenti erano i colpi più lei godeva, mi accorsi che stavo per venire, uscii dalla meravigliosa fica di mia madre, la voltai e la feci inginocchiare davanti a me, poi presi a segarmi sino a quando non le venni copiosamente sulla faccia, lei prese tutta la sborra con le mani poi se le mise in bocca e le leccò per benino, poi riprese il mio cazzo in mano lo rimise in bocca e lo ripulì dalla sborra, poi si rialzò e mi guardò:
-è stato bellissimo, stanotte verrò a trovarti ed hò una cosa da farti vedere che hò comperato apposta per te.
Mi diede un bacio e se ne andò.
Mi feci una doccia e mi misi a dormire.
Mi svegliai perché qualcuno bussò alla porta, mi alzai a vedere chi fosse anche se potevo già saperlo, comunque aprii la porta e davanti a me si presentò uno spettacolo magnifico, mia madre indossava una vestaglia bianca semitrasparente dalla quale si potevano intravedere un reggiseno in pizzo bianco, un tanga anche esso di pizzo bianco e delle autoreggenti bianche; stavo in piedi a fissarla:
-Mattia, che cè ti sei bloccato? Dai fammi entrare.
La feci entrare e mia madre si mise a gattoni sul letto e si toccava il culo mentre io la guardavo:
-Dai piccolo mio vieni qui e fammi impazzire.
Mi avvicinai alla mia mamma, salii sul letto ed incominciai a toccarle il culo, poi tirando su leggermente la vestaglia incominciai a baciarle il culo:
-Si bravo cosi.
Scostai leggermente il tanga ed con un dito presi ad accarezzarle la fica che era già bagnata, poi mi avvicinai con la bocca ed iniziai a baciarla per poi prendere a leccarla, mia madre ad ogni movimento della mia lingua ansimava e mi pregava di continuare, poi dopo alcuni minuti fu lei a fermarmi, mi fece sdraiare sul letto e mi spoiò completamente, poi si chinò su di me ed incominciò a baciarmi, dapprima mi diede un splendido bacio in bocca, usando la lingua perfettamente, poi mi baciò il collo e continuando a baciarmi arrivò sul petto, sulla pancia ed infine sul cazzo, una volta lì prima prese le palle ed incominciò a leccarle poi salì prese in bocca il cazzo e iniziò un meraviglioso pompino, prima giù tutto in gola poi se lo tirava fuori dalla bocca per leccarlo, io volevo di nuovo la fica della mia mamma:
-Mamma spogliati, poi una volta spogliata mentre mi continui a spampinare mi metti la figa sulla faccia ed io te la leccò.
-Porcellino, va bene.
Si spogliò e mi mise la fica sulla faccia per poi riprendere a spompinarmi, ed io presi a leccargliela e mentre gli e la leccavo gli infilai dentro prima una poi due e alla fine tre dita:
-Ahhh, siiiiiiiiiiii, cosi bravo, ancora, siiiiiii ancoraaaaaaaaaa.
Mia mamma non riusciva più a resistere, tolse il cazzo dalla bocca, si alzò e voltò, appoggiò la fica al mio cazzo ed con un colpo secco se lo mise dentro, iniziò a muoversi velocemente e con violenza e ad ogni colpo le sue grosse tette sobbalzavano ed io preso da una voglia irrefrenabile le presi ed incominciai a leccarle e ciucciarle intento che lei continuava a dimenarsi, poco dopo la presi e la spostai la misi a novanta appoggiata al letto e incomincia a scoparmela:
-Figlio mio mi fai impazzire è meraviglioso, continua cosi.
Quelle parole mi diedero il colpo di grazia, stavo già per venire e quelle parole mi fecero venire nella fica di mia mamma:
-Siii mamma.
Mi spostai da lei e la voltai, lei mi guardò in faccia e mi disse di non preoccuparmi:
-Mattia, ti devo dare una bellissima notizia, tua sorella dopo domani parte per una gita scolastica e tuo padre lo stesso giorno parte per una settimana per lavoro, quindi abbiamo una settimana tutta per noi e giuro che ti farò impazzire, ora torna a letto che io tornò a dormire, vedrai che passerà in fretta.
Mi diede una bacio, un’ultima toccatina al cazzo e se ne andò, ed io mi rimisi a letto.

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