La mia dolce mamma 2
(il continuo)
Dopo quello che era successo nel pomeriggio, io mi sdraiai sul letto e continuai a pensarci, ed ogni volta che mi venivano in mente le immagini del sesso con mia mamma il mio cazzo andava in tiro.
Mentre pensavo successe che mi addormentai.
-Mattia, è pronto. Vieni tesoro che è ora di cena.
Furono queste parole che mi svegliarono, mi girai e guardai la radio sveglia posta sul comò accanto al letto, si erano fatte quasi le otto ed io dopo essere andato in bagno a rinfrescarmi un po’ raggiunsi i miei in cucina.
Entrai e vidi mia madre vestita con una gonna di jeans e un maglietta scollatissima.
Mi sedetti accanto a mia madre che non mi guardava mai negli occhi ed incominciai a mangiare, dopo poco però mia madre mise senza farsi accorgere da mio padre e mia sorella la mano sotto al tavolo ed iniziò a massaggiarmi il cazzo che subito diventò duro, era sublime ma dovevo cercare di trattenermi per non farmi accorgere, mia madre vide che quasi non riuscivo più a resistere e tolse la mano, ero eccitantissimo, misi anche io la mano sotto al tavolo ed incominciai ad accarezzare le gambe di mia mamma, poi le allargai le cosce e avvicinai la mano alle mutande le scostai e infilai un dito nella sua fica già bagnatissima e presi a sditalinarla, lei per non farsi accorgere non fece una smorfia ma mi accorsi che le piaceva perche tirò fuori il mio cazzo dai pantaloni e incominciò a segarmi, la situazione si stava facendo insostenibile, smisi di sditalinarla le tolsi la mano dal mio cazzo mi sistemai e mi alzai recandomi in camera mia.
Dopo poco arrivò anche lei:
-Amore ma perché te ne sei andato?
-Non resistevo più e non potevamo farci beccare.
-Poverino.
Mia madre chiuse la porta a chiave,si inginocchiò e gattonando si avvicinò a me:
-Ora ci penso io.
Mi tirò giù i pantaloni, le mutande e fissandomi negli occhi iniziò ad accarezzarmi l’uccello, poi prese a segarmi e a farmi un meraviglioso pompino:
-Ahhh, si mamma come sei brava.
Mia mamma continuò a sponpinarmi guardandomi negli occhi:
-Figlio mio, scopami?
Mi alzai, la presi, la feci appoggiare con le mani al muro un po’ piegata in avanti, le tirai su la gonna e giù le mutande, mi sputai sulla cappella, glie lo appoggia sulla fica e lo spinsi all’interno, mia mamma ansimò, poi si voltò a guardarmi, ad ogni mio colpo la sua faccia si riempiva di piacere, ma io non mi accontentavo di quello, se gli piaceva doveva urlarmelo:
-Mamma urla?
-Mattia, ma in casa ci sono tuo padre e tua sorella?
-Se ti piace devi farmelo capire.
Aumentai il ritmo e la forza delle mie prenotazione, e mia madre iniziò ad urlare:
-Siiiiiiiiii ancora, ancora.
Poi, con voce più bassa per non farsi sentire, dal resto della famiglia mi disse:
-Si, Mattia, scopami, sfonda la figa della tua mamma.
Inizia a penetrarla con violenza, e più violenti erano i colpi più lei godeva, mi accorsi che stavo per venire, uscii dalla meravigliosa fica di mia madre, la voltai e la feci inginocchiare davanti a me, poi presi a segarmi sino a quando non le venni copiosamente sulla faccia, lei prese tutta la sborra con le mani poi se le mise in bocca e le leccò per benino, poi riprese il mio cazzo in mano lo rimise in bocca e lo ripulì dalla sborra, poi si rialzò e mi guardò:
-è stato bellissimo, stanotte verrò a trovarti ed hò una cosa da farti vedere che hò comperato apposta per te.
Mi diede un bacio e se ne andò.
Mi feci una doccia e mi misi a dormire.
Mi svegliai perché qualcuno bussò alla porta, mi alzai a vedere chi fosse anche se potevo già saperlo, comunque aprii la porta e davanti a me si presentò uno spettacolo magnifico, mia madre indossava una vestaglia bianca semitrasparente dalla quale si potevano intravedere un reggiseno in pizzo bianco, un tanga anche esso di pizzo bianco e delle autoreggenti bianche; stavo in piedi a fissarla:
-Mattia, che cè ti sei bloccato? Dai fammi entrare.
La feci entrare e mia madre si mise a gattoni sul letto e si toccava il culo mentre io la guardavo:
-Dai piccolo mio vieni qui e fammi impazzire.
Mi avvicinai alla mia mamma, salii sul letto ed incominciai a toccarle il culo, poi tirando su leggermente la vestaglia incominciai a baciarle il culo:
-Si bravo cosi.
Scostai leggermente il tanga ed con un dito presi ad accarezzarle la fica che era già bagnata, poi mi avvicinai con la bocca ed iniziai a baciarla per poi prendere a leccarla, mia madre ad ogni movimento della mia lingua ansimava e mi pregava di continuare, poi dopo alcuni minuti fu lei a fermarmi, mi fece sdraiare sul letto e mi spoiò completamente, poi si chinò su di me ed incominciò a baciarmi, dapprima mi diede un splendido bacio in bocca, usando la lingua perfettamente, poi mi baciò il collo e continuando a baciarmi arrivò sul petto, sulla pancia ed infine sul cazzo, una volta lì prima prese le palle ed incominciò a leccarle poi salì prese in bocca il cazzo e iniziò un meraviglioso pompino, prima giù tutto in gola poi se lo tirava fuori dalla bocca per leccarlo, io volevo di nuovo la fica della mia mamma:
-Mamma spogliati, poi una volta spogliata mentre mi continui a spampinare mi metti la figa sulla faccia ed io te la leccò.
-Porcellino, va bene.
Si spogliò e mi mise la fica sulla faccia per poi riprendere a spompinarmi, ed io presi a leccargliela e mentre gli e la leccavo gli infilai dentro prima una poi due e alla fine tre dita:
-Ahhh, siiiiiiiiiiii, cosi bravo, ancora, siiiiiii ancoraaaaaaaaaa.
Mia mamma non riusciva più a resistere, tolse il cazzo dalla bocca, si alzò e voltò, appoggiò la fica al mio cazzo ed con un colpo secco se lo mise dentro, iniziò a muoversi velocemente e con violenza e ad ogni colpo le sue grosse tette sobbalzavano ed io preso da una voglia irrefrenabile le presi ed incominciai a leccarle e ciucciarle intento che lei continuava a dimenarsi, poco dopo la presi e la spostai la misi a novanta appoggiata al letto e incomincia a scoparmela:
-Figlio mio mi fai impazzire è meraviglioso, continua cosi.
Quelle parole mi diedero il colpo di grazia, stavo già per venire e quelle parole mi fecero venire nella fica di mia mamma:
-Siii mamma.
Mi spostai da lei e la voltai, lei mi guardò in faccia e mi disse di non preoccuparmi:
-Mattia, ti devo dare una bellissima notizia, tua sorella dopo domani parte per una gita scolastica e tuo padre lo stesso giorno parte per una settimana per lavoro, quindi abbiamo una settimana tutta per noi e giuro che ti farò impazzire, ora torna a letto che io tornò a dormire, vedrai che passerà in fretta.
Mi diede una bacio, un’ultima toccatina al cazzo e se ne andò, ed io mi rimisi a letto.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono