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Racconti erotici sull'Incesto

La partita di Poker di Papà

By 8 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Io sono Misty, una ragazza di 20 anni e abito con mio padre in provincia di Roma.
Fino a poco tempo fa la nostra relazione di padre figlia era quella che c’è in tante famiglie, ma una sera è cambiato tutto.

Io sono una ragazza che risalta all’occhio, alta 177 cm, capelli castani chiaro, fisico normale e una bella 5 abbondante di seno, che è la prima cosa che risalta, e che a quanto pare non è sfuggita all’occhio attento degli amici di mezza età del mio papone.

Una sera erano venuti a casa Paolo, Marco e Giuse per una partita di Poker con papà, ed io ovviamente mi ero chiusa in camera con Giorgy, la figlia di Marco nonché mia grande amica.
Gli abbiamo portato verso metà serata qualche bicchiere di varie cose da bere anche se in effetti avevano già bevuto per conto loro, e siamo rimaste a fargli un po’ di compagnia tra il fumo del salotto e gli apprezzamenti che Giuse e Paolo hanno iniziato a fare sul mio seno e sulle labbra molto pronunciate di Giorgy.

Inizialmente mio padre e Marco erano un po’ imbarazzati anche se non sembravano infastiditi, e si sono lasciati andare quando hanno visto che noi rispondevamo col tipico atteggiamento sfacciato e un po’ malizioso alle battutine e alle allusioni.
Già’ forse ci siamo spinte un po’ oltre però, tanto che ad un certo punto, visto che la coppia dei papà stava perdendo tutto e Paolo fa :
‘Perché non vi giocate le vostre due figliole?’

Ovviamente io e Giorgy siamo trasalite, e mio madre, che si chiama Max si è incavolato non poco. Marco invece ci guarda e ci fa ‘su ragazze, non sarà mica la vostra prima volta, e poi così abbiamo una possibilità in più di riprenderci i soldi che abbiamo perso, questa volta abbiamo buttato davvero Troppo.’

Giorgy e Papà lo hanno guardato come se stesse dicendo la cosa più assurda del mondo, io invece mi sono alzata dal divano e mi sono avvicinata al tavolo mettendomi in mezzo a Marco e Paolo e stringendo le braccia in modo da far risaltare le tette mostrate dall’ampio scollo della magliettina.
‘ Vedete di non perderci almeno’.
Nemmeno avevo finito di parlare che Marco aveva buttato giù la sua carta dando così il via al continuo della partita.
Giorgy mi si è avvicinata chiedendomi se fossi impazzita, mentre io l’ho presa e portata in bagno tra gli sguardi ammiccanti dei due uomini che stavano vincendo e a cui iniziavano a vedersi rigonfiamenti nella patta dei pantaloni.
‘tra poco te la faccio usare io quella bocca da bocchinara’

Probabilmente l’alcool aveva disinibito completamente Giuse che nel frattempo ce ne diceva di ogni, e continuava a dire che a breve saremmo state al suo volere.
Io nel frattempo mi sono chiusa in bagno con Giorgy in bagno e ho iniziato a truccarla e a sistemarmi, reggiseno che risaltava, unito al tanga nero in pizzo con dei laccetti rossi davanti. Rossetto e capelli sistemati in due lunghi codini da lolite per me e per Giorgy.
Non abbiamo fatto in tempo a finire di sistemarci che sentiamo Giuse bussare alla porta.

‘Troiette, i vostri papà hanno perso, e a noi tocca riscuotere la vincita!’
Il suo tono era divertito ed eccitato, si vede che non stava più nella pelle. Abbiamo aperto la porta e ci ha afferrato con le sue braccia piuttosto forti, e trascinate senza tanti complimenti in salone, ancora in intimo. I nostri papà ci guardavano colpevoli, Giorgy sembrava un po’ incerta, io invece non stavo più nella pelle.

Giuse è stato ovviamente il primo che tra un sorso di birra e l’altro ci si è fiondato contro.
‘baciala, fammi vedere cosa fare la piccola Giorgy con quelle labbra’

Oramai aveva capito l’antifona e la mia amica ha iniziato a baciarmi prima sulle labbra, lentamente, poi sentendo le mie mani che le afferravano le cosce ha preso a scendere sul collo fino al seno, lasciandomi sbavature di rossetto lungo il percorso.

Dopo un po’ alle mie mani si sono aggiunte quelle di Giuse e di Paolo che hanno iniziato a tastarci il culo mettendosi dietro di noi.
Non avevo dubbi che Giuse avrebbe scelto me, erano mesi che mi fissava le tette con desiderio, e infatti ci sono voluti pochi minuti fino a che non mi mettesse addosso le mani.
‘allora stronzetta, ti diverti a provocarmi? Adesso vediamo se ti diverti mentre te lo schiaffo dentro.’

Più mi parlava in quel modo e più mi eccitavo’ le sue mani mi palpavano stringendo i capezzoli prima, forte , e poi tutto il seno scendendo infine lungo i fianchi fino alla mia fighetta già bagnata.
‘Max tua figlia è proprio una troia, vieni a sentire qua!’

Papà era indeciso ma si vedeva che era eccitato dalla situazione, ed un gemito di Giorgy che intanto veniva leccata lungo tutte le labbra della figa spezzò l’ultimo velo di timidezza dei due genitori che si fiondarono su di noi.
Papà e Giuse presero a toccarmi e leccarmi ovunque e lo stesso Paolo e Marco con la mia amica che intanto si ritrovava con le gambe aperte davanti a Paolo che le infilava con foga un dito nel Culo dopo averglielo leccato per bene.
Le urla della mia amica riempivano l’aria piena di fumo di sigarette del salotto. ‘Godi Maiala, guardatela come faceva la timida questa puttanella. Ti piace il culo eh? Tra poco lo sfondiamo per bene’ ed ancora ‘Alla faccia della figlia troia che mi ritrovo, Giò quanti ne hai presi fino a ora?’

Non sentiva nemmeno più tanto era presa, io dal canto mio avevo Giuse che aveva preso a succiarmi i capezzoli, cercando di avvicinarmeli il più possibile e passando svelto la lingua tra i due, mentre papà coi pantaloni slacciati mi aveva afferrato le codine e mi costringeva a piegarmi per raggiungerlo li seduto sul vicino divano; tanto che alla fine mi sono ritrovata a pecorina e Giuse si è dovuto spostare, mettendosi dietro di me.

Non credevo che papà avesse un affare così grande, quasi mi dava fastidio mentre entrava in bocca costringendomi ad allargarla al massimo, in più lo stronzo non si accontentava ma cercava di spingerlo sempre più a fondo nella gola.

‘dai troietta, vediamo se oltre alle tette hai altre qualità, a saperlo prima che mia figlia era una tale puttana sai quante volte ti avrei scopato eh vacca che non sei altro?’

Più mi parlava così e più avevo voglia di farmi usare, ad un tratto ho sentito che i sottili lacci del perizoma venivano strappati via e mentre io continuavo a ingoiare il cazzone di papà Giuse prendeva a bagnarmi il buchino del sedere leccandolo. La stessa cosa stava facendo il papà di Giorgy a lei mentre Paolo Già cercava di impalarla sdraiandosi sotto di lei.
La mia amica ansimava e urlava piano mentre Paolo la costringeva a andare su e giù su di lui, continuando a ripeterle quanto fosse troia.
Ma non potevo continuare a guardarla in quanto ad un certo punto ho sentito la punta del cazzo di Giuse spingersi contro il mio buchino che ahimè era ancora vergine.

Ho sentito un bruciore immenso nonostante continuasse a spingere con un certo Garbo almeno inizialmente.
Intanto papà aveva preso a scoparmi la bocca fermando la mia testa e cominciando a muoversi lui verso di me, Spingendo a fondo la sua mazza e quasi soffocandomi.
Non era mio padre in quel momento, era un uomo con un grosso affare che mi scopava la bocca.
Ad un tratto ho visto una specie di occhiolino che faceva probabilmente a Giuse, tutto è successo in un secondo. Ho fatto appena in tempo a rendermi conto che papà mi aveva tolto il cazzo dalla bocca e me lo sbatteva contro il viso e che gli altro due si erano fermati qualche istante, prima di sentire le parole dell’uomo che mi spingeva contro il sedere.

‘Adesso si che iniziamo a divertirci con te, cagna sei e da cagna vai trattata zoccola che non sei altro!’ La voce era alta, quasi da far paura e poco dopo ho sentito un enorme bruciore al buco che si era allargato con un solo colpo di cazzo.
Quello stronzo aveva prima giocato un po’ e poi improvvisamente mi aveva penetrato tutto insieme.

Ho lanciato un urlo fortissimo, che è stato in breve soffocato dalle risate dei quattro e dai lamenti di godimento della mia amica che era ben più abituata di me a esser inculata.
Mentre lei veniva scopata davanti e dietro io continuavo a esser inculata e nel frattempo cercavano di spingermi avanti, in modo che potessi avvicinarmi a Giorgy che a pancia in più veniva riemepita.

Il padre continuava a incularla dicendo che coppia di troiette eravamo e intanto Giuse mi ha spinta verso di lui che ha iniziato a leccarmi e mordermi i capezzoli.
Papà intanto aveva preso a scoparsi la bocca della mia amica, che non la smetteva più di gemere e godere.

Che Meraviglia! Hanno continuato a scoparci per diverso tempo ancora, papà ha iniziato poi a entrare in me, dando finalmente qualcosa anche alla mia fighetta che era rimasta senza nulla fino ad allora, mentre Giuse con un ansimo spezzato ha iniziato a riempirmi il sedere di sperma caldo, proprio come Marco con Giorgy.

Paolo Invece era uscito e aveva preso a masturbarsi facendoselo leccare da lei e venendole in faccia, cosa che papà ha deciso di fare successivamente con me.
E così, sporche e prese in ogni buco, abbiamo capito che il rapporto con i nostri papà non sarebbe più stato lo stesso, per nostro sommo piacere!

Se la storia vi è piaciuta e avete commenti da fare di qualsiasi genere, se volete dirmi qualsiasi cosa sono disponibile a rispondere! Baci a tutti e spero che il racconto sia piaciuto.

sensual.tech@hotmail.it

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