Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

La Playa

By 20 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Domenica pomeriggio, appena finite le partite, mi ritrovo per casa di mia nonna un po’ stanco, vista la tarda ora alla quale mi ero ritirato la scorsa notte, mi reco nell’altra stanza e c’&egrave mia cugina stesa sul divano.

Mia cugina si chiama Roberta, 20 anni, capelli biondi, fisico molto ben curato, e una quarta di seno niente male, &egrave stesa, come dicevo, con un giornale appoggiato sul suo davanzale, e legge interessata.

Ho un rapporto abbastanza buono con lei, mi avvicino e mi accorgo che &egrave una rivista di un’agenzia di viaggio e mi siedo vicino a lei.

“Dov’&egrave che si va?” Le dico Scherzando.

“Mah non saprei, son due ore che cerco, dammi una mano Marco…”

Misi lo sguardo sulla rivista e c’erano posti bellissimi, Lloret de Mar, i Caraibi, Ibiza, Formentera, tutti i posti più in voga del momento, alch&egrave le chiedo qualche informazione.

“Dov’&egrave che vorresti andare, cio&egrave europa, America…”

“A me piacerebbe andare in Spagna…”

“Ci sono tanti bei posticini lì, vedi un po’ Lloret de Mar…”

“Uh! Guarda qui c’&egrave un bel Camping, che ne dici?”

“Mi sembra perfetto, ma con chi vai Rob&egrave?”

“Eh… Purtroppo da sola… Non ho trovato nessuno che mi vuole accompagnare…”

“Oh quanto mi dispiace…” Le dissi.

“Un momento!… Ma perch&egrave non mi accompagni tu?”

Andare in vacanza con mia cugina… non l’avevo mai pensato, ma che benefici possono esserci, mi vergognerei di andare in Discoteca con lei, perch&egrave tanto alla fine, ci divideremmo, ma mentre mi prendon questi pensieri…

“Dai… Chiama tu qui c’&egrave il Numero del Camping, questo qui &egrave fantastico c’&egrave di tutto e i prezzi non sono niente male…”

Così prendo il telefono e chiamo…

“Pronto Villaggio Camping La Playa mi dica.”

“Salve, chiamo dall’Italia volevo sapere la disponibilita’ delle villette per Agosto”

“Guardi, ad Agosto abbiamo tutto pieno, tranne una villetta matrimoniale, se le puo’ interessare”

“Ah… va bene la ringrazio lo stesso arrivederci”

“Arrivederci”

Le comunicai la telefonata e lei quasi mi fece cadere dal divano…

“E che fa scusa? Prendiamola lo stesso che te ne frega…”

Se prima avevo dubbi sull’andare in vacanza con mia cugina ora figuriamoci se devo andarci anche nella stessa casa.

“Eh ma &egrave una matrimoniale, cio&egrave dovremo dormì nello stesso letto.”

“Dai non importa ti prego prendila…”

Mi guardo’ con degli occhioni dolci ai quali &egrave veramente difficile dire no, percio’ ripresi il telefono e comunicai la prenotazione, dicendo che l’indomani avrei fatto il Bonifico Bancario.

“Evviva sono troppo felice Marco!”

E’ così dicendo mi avvinghio’ a lei che era ancora stesa, aveva gettato la rivista all’aria e mi ritrovavo quasi completamente steso su di lei abbracciato, e il suo prorompente seno batteva sul mio petto, dovetti fingere in andare in bagno, per evitare che si accorgesse di un piccolo problemino tecnico più in giù.

To be Continued…

jeggy82@yahoo.it Arrivo’ così il gran giorno del viaggio, lei era ormai in spasmodica attesa e mi disse che la notte prima non era riuscita a chiudere occhio, comunque son andato a prenderla verso le 8 del mattino, per recarci a prendere l’aereo, e quando entriamo ci danno i due posti infondo.

“Roberta, scusami, vorrei farti una domanda, come mai hai chiesto a me di venire quando avresti avuto disponibile la fila dei tuoi ammiratori?”

“Ma dai io preferisco venirci con te e poi lo sai che non ci tengo a ste cose… Anzi…”

Che stava a significare quest’anzi: significa che le faceva piacere, sinceramente ho sempre più dubbi l’idea di farci la doccia nella stessa casa ecc. non &egrave proprio il massimo o forse si?

“Marco cavolo!!”

“Cosa c’&egrave?”

“Mi sono scordata la valigia con l’intimo e i vestiti da casa, fortuna che almeno i costumi li ho in questa valigia…”

“E ora come farai?”

“Eh di certo non posso mettermi i vestiti da sera, o consumare i costumi che già ne ho pochi per casa… percio’ significa che dovro’ stare… ehm… nuda se non ti dispiace.”

A quel punto sobbalzai…

“Ma dai Rob&egrave siamo cugini, lo sai che mi metteresti in Imbarazzo…”

“Eh proprio per questo, visto che siamo cugini non ci stanno problemi, almeno il pezzo di sopra non farmelo usare…”

“Roberta dai non mi sembra una buona cosa…”

“Uuuh e come sei pesante non preoccuparti”

E così dicendo mi diede un bacino sulla guancia.

E secondo voi io ci credo che lei se l’&egrave scordata la valigia e non l’ha rimasta a casa volontariamente? Era un segno provocatorio, io dovevo fare il mio gioco non farmi trascinare troppo.

Arrivammo così al Camping…

To Be Continued

jeggy82@yahoo.it

Arrivati, ci recammo subito alla reception, e mi feci dare le chiavi della villetta, il campeggio era enorme, seppur ad una stella, Roberta, non vedeva l’ora di vedere la camera, io no invece, sapendo già cosa mi aspettava.

La loro villetta era un po’ isolata dalle altre, girai la chiave ed entrammo, c’era il lettone matrimoniale, un angolo cucina quasi attacato al letto e una porta che portava a un bagno, veramente minuscolo, l’unica cosa positiva era un piccolo balcone che affaccia sulla natura, veramente nella terra di nessuno.

Roberta, pensava di trovare un po’ più di lusso, ma alla fin fine la cosa non le dispiaceva visto che trovarsi rintanata così, con il suo bel cuginone le piaceva.

Ci mettemmo a disfare le valigie, e Roberta si rammarico’ ancora una volta di non avere portato la valigia degli abiti da casa, percio’ si tolse subito quella maglia tutta sudata, e rimase in reggiseno.

Quasi sobbalzai, non ero mai andato a mare con lei, il reggiseno era piccolissimo e il seno a momenti le usciva fuori, cosicch&egrave rimase in short, e continuo’ a fare quello che stava facendo, e ogni volta che si abbassava per prendere un vestito, non nascondo che buttavo un occhio al seno, ma non uscì proprio nulla.

Messo tutto nell’armadio, posammo le valigie a terra e ci stendemmo entrambi sul lettone matrimoniale, che non era nemmeno poi tanto grande, ed eravamo molto vicini, io mi misi subito un costume di quelli a boxer, e vuoi per il relax, vuoi per la vista che avevo accanto, mi eccitai senza accorgermene, e notavo che Roberta d’un tratto mi guardava fissa verso il mio boxer.

Allora capii il problema, e timidamente:

“Dai Rob&egrave non mi guardare così mi imbarazzi…”

“Ah beh, allora devo intimarti a non guardarmi più le tette?”

Cavolo, mi ha scoperto pensai…

“Dai Marco, tanto ormai viviamo qua che fa che ci guardiamo…”

“Si ma mi imbarazza un po’…”

E Roberta mi tranquilizzo’ dicendo che era una cosa normale, e che per lei non faceva nessun problema se ci guardavamo a vicenda, per spezzare la situazione dissi:

“Che ne dici se scendiamo un po’ in spiaggia?”

“Ottima idea!”

E lei si preparo’, e con una naturalezza prese uno dei due due pezzi che aveva, si tolse il reggiseno, spalle a me pero’ e se lo mise, si stava togliendo lo short, e rimase in perizoma e allora le dissi:

“Se vuoi vai in bagno eh…”

“Tanto &egrave già tutto fuori”

E così dicendo si tolse il perizoma e si infilo’ il costume sempre a perizoma, riuscii a vedere un po’ del suo ano che era abbastanza dilatato, ma non riuscii a vedere la vagina.

Così lei prese la borsa da mare e ci avviamo.

Sulla spiaggia era il deserto, nessuno proprio, manco il bagnino visto che era spiaggia libera.

“Oh quanto mi piace stare sola a prendere il sole…”

“Ehm sbrighiamoci che tra un’ora tramonterà” Le dissi.

Così dicendo lei si tolse la magliettina rimanendo con quel ridicolo costume, ridicolo, perch&egrave se qualcuno la vedeva pensava che non aveva soldi per comprarne e ne usava di vecchi che non le andavano, ma non sapevano che lei lo faceva apposta.

Percio’ si mise sul lettino e mi disse:

“Ma non &egrave un po’ troppo lungo quel costume?”

“Eh, magari domani ne metto uno più corto.”

“Senti… Marco… Ti và se ci spogliamo così prendiamo un po’ di buon sole?”

“Ma sei pazza? Qui all’aperto e poi sei mia cugina dai…”

“Che importa…”

“Al massimo spogliati solo tu io mi vergogno…”

“Enno’ caro, ci spogliamo entrambi, mica solo i tuoi occhi voglion vedere qualcosa di bello”

E così facendo si alzo’, si tolse il reggiseno, e rimase in topless, non avevo mai visto un seno così scolpito, perfetto, grande, alto e sodo e inutile dirvi la reazione nel mio boxer, poi lei mi intimo’ ad alzarsi e mi sfilo’ il boxer e io rimasi a bocca aperta e per congedarmi me lo sfioro’.

Si stese poi sul lettino a prendere il sole, e io per nascondere l’erezione mi girai dall’altro lato…

“Non c’&egrave bisogno che ti giri ormai ho visto tutto”

Mi disse, e così mi decisi.

Tramontato il sole rincasammo.

jeggy82@yahoo.it
Tornammo pian piano, al nostro appartamento, lei un po’ sfinita si teneva sulla mia spalla, arrivati a casa decidemmo di farci due docce: entro’ prima lei che non chiuse nemmeno la porta, e la invitai a farlo visto che la doccia era nel bagno, senza un separ&egrave, si sarebbe allagato il letto.

Fu una doccia abbastanza veloce, dopodich&egrave Roberta usci’ e con l’accappatoio ando’ fuori al terrazzo che avevano, io entrai in doccia, il bagno era piccolo, e cominciai a farmi scorrere l’acqua addosso, volevo un po’ rilassarmi, e pensavo a tutto quello che stava accadendo…

Le svariate provocazioni di Roberta: il chiedere di stare nudi in casa, il prendere il sole nudi, il volermi guardare, chissà dove sarebbe andata a finire questa storia, ma mentre pensavo a questo mi insaponavo, e notai un erezione, finì anche di farmi lo Shampoo, ma non potevo tornare di là in queste condizioni, percio’ decisi di masturbarmi.

Roberta dopo un po’ chiese se andava tutto bene, non vedendomi tornare, e le dissi di non preoccuparsi; non riuscivo a venire, allorch&egrave cominciai a fantasticare: chiusi gli occhi e pensavo che lei mi stesse masturbando, quel seno magnifico, quella pelle vellutata, insomma il massimo, finalmente venni, mi pulii e tornai in camera.

In Accappatoio, andai fuori al balcone con lei, ma appena misi piede fuori, un tuono ci annuncio’ il temporale, e tornammo subito dentro chiudendo il balcone, una fittissima pioggia batteva su Lloret, era impossibile uscire, la pioggia avrebbe trafitto anche un ombrello, percio’ decidemmo di non uscire la sera.

Ancora in accappatoio, ci asciugammo, Roberta fu più lesta, e asciugatasi, si tolse l’accappatoio che ripose nell’armadio, e si stese sul lettone, nuda… Ora le vedevo anche la figa… Aveva un filino di peli sul monte di venere, e ce l’aveva proprio curata, chi se lo immaginava… E che dovevo fare? Stendermi nudo sul letto? Sarà meglio di no… percio’ mi misi uno slip bianco…

Era impossibile mangiare, non c’era spazio, dovevi farlo sul letto, e questo non mi andava tanto a genio, il balcone? Tutto allagato dal temporale era inagibile, visto che la pioggia cadeva incessante, allora cominciai a preparare comunque qualcosina da mangiare.

Lei riposava beata sul letto con le sue grazie all’aria, non osai ribattere, e cercai di non guardarla per non far partire l’amichetto quaggiù, dopodich&egrave il cibo fu pronto, e lei non si degno’ a mettersi qualcosa addosso.

Ci sedemmo e mangiammo, io cercai di guardare fisso il mio piatto per non guardare la mia cuginona che non si fece pregare, a chiedermi il perchè le risposi che mi imbarazzava la situazione, e poteva succedere qualcosa che non doveva. Lei capì l’allusione all’erezione, e mi disse che non dovevo preoccuparmi, che era normale.

Finimmo di mangiare e sfinito, decisi di lavare i piatti, una critica a mia cugina, sul piano organizzativo devo farla, era un po’ una scansafatiche… Comunque entrambi eravamo veramente stanchi, ci stendemmo a letto, e lei mi diede il bacino della buona notte, così facendo il suo seno tocco’ contro il mio corpo, ma feci finta di niente.

In pochi minuti ci addormentammo…

To be Continued—

jeggy82@yahoo.it Il mattino seguente, mi svegliai, erano le 7, avevamo prefisso di svegliarci alle 8, per andare successivamente in spiaggia, percio’ decisi di rimanere un altro po’ a letto ma lei non era accanto a me, ma in bagno, io chiusi gli occhi fingendo di dormire…

Ero pancia in su, lei entro’ nella stanza, avevo già finto di russare, percio’ non potevo tornare indietro, quando purtroppo ci fu un grave problema tecnico, ero in erezione, come ogni mattino… Ma lo slip? Era come non averlo… Tutto il glande e un altro po’ di pene erano fuoriusciti.

Lei mi vide, e si fermo’ a fissarlo, successivamente si stese, io la vedevo con la coda dell’occhio aprendo quanto meno possibile, non potevo districarmi, ormai lei mi vedeva, era ancora nuda…

Tutt’a un tratto si mise la mano sotto e comincio’ a masturbarsi fissando il mio pene, prima lentamente poi velocemente, non potevo guardarla fissa, dovevo fingere di dormire, anche se lei non mi guardava mai in volto, l’eccitazione fece uscire tutto il pene fuori lo slip, e lei potevo ben vederlo all’aria.

E ora cominciava ad ansimare, stava quasi per venire, infatti venne, e sporco’ tutto il letto di umori, dopodich&egrave si reco’ in bagno si lavo’ si mise un costume, e asciugo’ tutto, io nel frattempo mi girai dall’altro lato, rimisi l’arnese dentro e dopo che lei entro’ in bikini nella stanza entrai.

Pazzesco… Si era masturbata a pochi centimetri da me guardandomi il pene, e io non avevo fatto niente, quasi quasi mi volevo mangiare le mani, ma era troppo rischioso, non volevo che lei poi rifiutasse, perch&egrave la masturbazione ci sta, il naturismo pure… Ma non potevo sapere se lei avesse accettato un rapporto.

In ogni caso mi servì lei a letto la colazione dicendomi che lo slip mi stava molto bene, eh… immagino si era potuta masturbare guardandomi… Le chiesi com’era il tempo e mi disse che era tutto nuvoloso, anzi che pioveva, percio’ chiuse il balcone, poso’ il vassoio finito della mia colazione su un mobiletto, si tolse il bikini e si stese a letto… Nuda…

Voleva sicuramente farmi avere un erezione, che mi avrebbe portato a farlo uscire dallo slip, così decisi di fare la prima mossa, e le dissi:

“Pero’ &egrave un po’ scomodo”

E me lo tolsi, lei mi sorrise, si alzo’ e abbasso’ a zero la temperatura del condizionatore, io gli chiesi di abbassarla, ma non volle pensarci…

“Pero’ sento freddo ora, mi riscaldi tu?”

Disse, e mi abbraccio’…. Non potevo pensare di avere una cugina così troia, i nostri corpi erano praticamente appiccicati, e il mio pene le sfiorava la gamba…

“Sembra duro…” Disse lei, con un aria di provocazione….

“Si pero’ non toccarlo dai… non esageriamo ora…”

Le dissi serioso…

Mi mise la testa sul petto, un po’ rassegnata, non se l’aspettava, avrebbe voluto, forse agguantarlo, masturbarlo, leccarlo, chissà che idee aveva, ma io dovevo resistere un altro po’, tanto sapevo che lei sarebbe tornata all’attacco…

Lei si alzo’ dopo un po’ apri’ il balcone visto che era cessata la pioggia e la sentii parlare con un’altra nostra cugina… Marie…

To Be Continued…

Jeggy82@yahoo.it Torno’ in stanza e le chiesi che si erano dette, lei disse che si erano salutate, e si erano scambiate un saluto… anzi, disse…

“Ehm… l’ho invitata a venire con noi!”

“Ma dai Rob&egrave se già non c’&egrave spazio per me e per te, figuriamoci per Marie…”

Dissi cio’, e Roberta aveva già capito che avevo accettato, percio’ la richiamo’ e gli disse di prendere il primo volo, la sera sarebbe stata da noi.

Marie era una ragazza abbastanza simile a Roberta, capelli castani, fisico asciutto ma sodo, e per il seno non vi saprei dire, giù di lì era come quello di Roberta grande… Ma non avevo mai indagato, pero’ ora che stavo avendo un po’ più di “intimità” con Roberta, arriva lei e spezza tutto, vabb&egrave forse sarà meglio così…

Così rimasi sdraiato nudo sul letto, col coso perennemente in erezione, lei rientro’ e mi chiese se stava sempre così, e io gli risposi che la cosa di stare con lei in casa nuda mi stimolava parecchio, lei mi guardo’ maliziosa e si stese accanto a me…

Mi sorrise… E mi diede due bacetti sulle labbra… Io ero molto indeciso, lei stava per condurre il gioco, ci guardammo, dopodich&egrave lei mi salto’ addosso, cominciammo a baciarci l’uno sull’altro, lei per comodità si infilo’ il mio pene dentro la sua figa, e si mise accovacciata, io gli vedevo il seno che era veramente enorme e glielo massaggiai, lei cominciava a muoversi leggermente, e io le stringevo e accarezzavo i seni e ogni tanto anche qualche palpata dietro.

Dopo un po’ incredibile ma vero, mi sveglio’ lei… mi ero addormentato e avevo sognato tutto questo… mi disse che il pranzo era quasi pronto, e che Marie arrivava alle 20:00 circa… Così ci mettemmo a mangiare, dopodich&egrave lei mi chiese se invece di prendere il sole in spiaggia, lo prendevamo fuori al balcone, così si poteva stare più liberi, e in caso di pioggia rincasare subito, io accettai.

Fuori al balcone c’erano due lettini, e ci stendemmo eravamo sempre nudi, ormai l’imbarazzo, era scomparso, lei poi mi chiese di spalmargli l’olio gli chiesi innocentemente dove e mi disse un po’ ovunque.

Lei si sdraio’ prima pancia in su, e io comincia a spalmarglielo sulle gambe, erano molto lisce, e nel frattempo già ebbi un’erezione, lei se ne accorse e rise.

Poi salii pian piano sulla pancia, e gli domandai se dovevo spalmarla anche sul seno, lei mi fece cenno di si, così toccai i suoi capezzoli ed ebbi un brivido, il pene mi stava scoppiando, gliela passai, lei mi disse che a momenti il seno gli scivolava giù talmente ch’era diventato unto, forse mi ero soffermato un po’ troppo, così’ lei si giro’ e gliela passai sulla schiena, e anche sul culetto.

Ormai avevo la libido a mille, non ce la facevo più dovevo scaricare, percio’ le dissi che era meglio se andavo a farmi una doccia, e lei mi disse che potevo benissimo masturbarmi davanti a lei, tanto non c’era problema.

La proposta mi imbarazzo’ ma avevo l’arnese così in tiro che non potevo non farlo, così cominciai a potenza massima, lei mi guardo’, dopo un po’ venni, e corsi in bagno a sciacquarmi, e vidi lei, sulla soglia del bagno che aspettava, così le chiesi cosa aspettava e mi disse che doveva sciacquarsi anche lei visto che si era bagnata tutta sotto.

Andai subito fuori sul lettino e mi stesi finalmente con il pene a riposo, lei pure si stese non curandosi pero’ di me. Il Pomeriggio passo’ tranquillo, e si fece sera, ci vestimmo per accogliere Marie, che non tardo’ ad arrivare, subito ci salutammo cordialmente con degli abbracci, che mi fecero notare subito che il seno di Marie era molto simile a quello di Roberta.

Pensai: vuoi vedere che me le faccio tutte e due in una sola volta… ma poi tornai alla realtà, non doveva succedere, chissà come sarebbero andate poi le cose…

Si rese subito conto che il letto era piccolo, e disse che se volevamo lei poteva dormire fuori al balcone, ma senza pensarci su dissi:

“Macch&egrave stai con noi nel lettone”…

Mi volevo mordere la lingua, ma lei comunque ne ebbe piacere, andammo a mangiare fuori al balcone, lei aveva un top azzurro molto scollato, e una gonnellina bianca, molto piccola, con un tacco a spillo, del quale gli feci privare per stare più comoda, il pavimento in parquet, della stanza permetteva lo stare a piedi nudi.

Dopo mangiato decidemmo di uscire, per andare magari in discoteca, e infatti la trovammo, Roberta fece un po’ la troietta con qualche sconosciuto, e io e Marie ballavamo vicini, lei amava provocarmi, mi dava le spalle e si strusciava contro di me, e il contatto con il suo seno mi eccitava particolarmente, fattasi una certa ora rincasammo.

E le due andarono a farsi una doccia, nel frattempo, decisi di alzare la temperatura del condizionatore, per provare a far denudare Marie, comunque io mi sedetti un po’ sul letto a leggere un giornale, ed avevo addosso solo un pantaloncino, senza slip, e le due andarono fuori a fumare: Roberta in bikini, Marie in una camicia da notte molto sexy…

Le sentivo parlottare, poi si avvicinarono, Roberta si tolse il bikini e si denudo’ completamente, mentre Marie si sedette al mio fianco e mi disse che la cugina l’aveva informata della loro intimità, e disse che voleva immischiarsi anche lei, così dicendo si tolse la camicia da notte, e potei constatare che sotto non aveva nulla, n&egrave un reggiseno n&egrave uno slip.

Il suo seno era ancora meglio di quello di Roberta, e la figa completamente depilata, cercai di mantenere la calma e ci riuscii, le due si stesero sul lettone, alle due estremità, io mi spogliai e vi entrai e mi collocai in mezzo, avevo il pene a riposo, ma mi basto’ un complimento di Marie per farmelo alzare…

Si scuso’ dell’effetto avuto, dopodich&egrave quasi abbracciandomi si addormentarono entrambe, ma io come facevo a dormire, ero a contatto di due fighe pazzesche, anche se erano mie cugine, lascio immaginarvi quanto lo avevo in tiro, così decisi di non pensarci, e mi addormentai…

Mi svegliai verso le 3 della notte, Marie per sbaglio aveva messo la mano sul mio pacco a riposo che balzo subito zampillante in aria… era il colmo… mi alzai mi chiusi in bagno e mi masturbai… Tornai così a letto e mi rivolsi verso Roberta per non guardare Marie che mi eccitava forse un po’ troppo.

La mattina quando mi svegliai, le due erano in piedi fuori al balcone già a prendere il sole, e vidi che c’era un altro lettino, che probabilmente una delle due aveva comperato, così’ le salutai, e sgranchiendomi le spalle non mi accorsi di rivolgere alle due il mio pene in erezione…

Marie chiese a Roberta se era un invito, e lei gli disse che era normale, io mi scusai e mi accomodai sul lettino, categoricamente al centro, i lettini alla fine erano pressoch&egrave attaccati, percio’ eravamo tutt’e tre vicinissimi, Marie era già bell’e unta, mentre Roberta mi chiese di ripassargli l’olio, e lo feci subito…

Marie mi fece subito una strana proposta:

“Sai lo vedo molto duro, non &egrave che me lo faresti toccare…”

“Ma dai Marie, siamo cugini…”

Lei non volle sentire scuse e lo afferro’, andai al settimo cielo pensando che tra un po’ me l’avrebbe masturbato, ma si limito’ a palparlo per bene per accertarsi se era duro, dopodich&egrave distolse lo sguardo rivolgendolo al sole…

Mi ritenni un po’ deluso…

jeggy82@yahoo.it La sera, Roberta, ci disse che aveva conosciuto un amico e che sarebbe andata fuori con lui, pensai che era un’ottima occasione per fare qualcosa con Marie…

Dopo mangiato mi stesi, sempre nudo, sul letto spalle alla porta, e lei venne da dietro e mi diede un bacio sul collo, allorch&egrave stavo impazzendo, le sorrisi, e le toccai il seno, quanto l’avevo desiderato…

Lei poi si giro’ e lascio’ a me avvicinarmi cosicch&egrave il mio pene sfregasse contro il suo sodo culetto, ci baciammo un po’ defilati, e le toccavo sempre il seno, proprio mentre stavo facendo cio’ ci rivoltammo verso la finestra.

Non mi ero accorto che la porta era socchiusa, così continuavo a baciare intensamente Marie, e cominciai anche a metterglielo un po’ timidamente dietro, lei gradì, dopodich&egrave, entro’ nella stanza Roberta, che inizio a spogliarsi, e si stese accanto a noi, le due, che avevano me in mezzo, si baciarono con la lingua, poi io che continuavo a metterlo dietro a Marie, toccavo anche un po’ il seno di Roberta.

Poi ci mettemmo sul letto in ginocchio, e ci leccavamo a vicenda, alle due piaceva questo gioco, e si toccavano a vicenda, poi le feci stendere, presi Roberta, le alzai le gambe e decisi di metterglielo davanti, mentre lo facevo energicamente, Marie la baciava…

Palpavamo insieme il seno a Roberta, eravamo tutti al massimo dell’eccitazione, Roberta tremeva, nel provare tutte queste sensazioni, e prima di venire, lasciai la presa, feci stendere Marie sul letto pero’ con la testa fuori da esso, così’ mi alzai e glielo misi in bocca così, lei succhiava energicamente seppur a testa in giù, anche Roberta dava qualche leccata, e non le dispiaceva se si incontrava con la lingua di Marie.

Poi mi stesi a letto e le due continuarono a leccarmelo, dopodich&egrave Marie prese iniziativa, se lo prese tutto e comincio’ a masturbarlo con le labbra, quando venni, entrambe beneficiarono del mio nettare, e lo ingerivano…

Era la prima volta che una donna… che dico… Due Donne! Ingoiavano il mio sperma, le altre erano sempre state remissive, e gli faceva un po’ schifo, poi quando il mio arnese crollo’ loro continuavano a leccarlo per ripulirmi…

Dopodich&egrave, si misero una alla mia destra e una alla mia sinistra, dicendomi di far divertire anche un po’ loro masturbandole, così infilai due dita di qua e due di là, muovendole sempre più energicamente, quando vennero, io trovai anche la forza di farlo rialzare, così Roberta si divertì anche a farmi una sega spagnola, ma non riuscii a venire, forse per la vicinanza dall’ultimo orgasmo…

Ci stendemmo sul letto, e decidemmo di farci la doccia insieme…

Il bagno era piccolissimo, e stavamo attaccati, il mio pene era ancora in tiro, così le due ne approfittarono per leccarlo un’altro po’…

Ci mettemmo poi sul letto e ci addormentammo…

Mi svegliai al mattino ancora con le due tra di me, esauste, io mi alzai e mi feci un caff&egrave, e mi misi fuori al balcone…

E io che non ci volevo manco venire…

Jeggy82@yahoo.it

Leave a Reply