Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

la prima volta con mia mamma

By 2 Aprile 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

La prima volta con mia mamma

Incestplatinum

 

Ciao a tutti, mi chiamo Mattia, ho 29 anni e abito in un paesino del nord Italia.

Quella che stò per raccontare e una storia realmente accaduta poche settimane fà e parla di mia mamma Anna.

 

Iniziamo inanzitutto col dire che personalmente non avrei mai creduto di praticare l’incesto anche se mi ha sempre affascinato, ma lo trovavo quasi impossibile pur aveno una sorella bona e una mamma non messa male, a volte le spiavo mentre si cambiavano o mentre si facevano la doccia, ma non era mai accaduto nient’altro neanche il più piccolo segnale che portasse a quello che accadde quel giorno.

Era un giorno come tanti, mio padre che si era svegliato presto per andare al lavoro, mia sorella idem per andare a scuola, io un pò più tardi di loro perchè inizio tardi a lavorare e infine mia madre che non lavorando si alzava per prepararci la colazione e poi se ne tornava a letto.

Mi vestii e lavaii e mi diressi in cucina per fare colazione, lì c’era mia madre che mi stava preparando il caffè, niente di strano però quella mattina era più bella di altre: (1 e 70 di altezza, formosa al punto giusto, una terza di seno e un culo da favola), che erano messe in risalto da una camicia da notte rosa che arrivava fino alle cosce, e il mio cazzo si indurì quasi subito a quella vista anche se era strano perchè l’avevo già vista altre volte con quel abbigliamento e non mi avevo fatto nessuna impressione. Comunque mi avvicinai gli diedi un bacio sulla guancia per augurargli il buongiorno e mi sedetti al tavolo per bere il caffè, una volta finito mi alzai e uscii di casa per recarmi al lavoro.

Mentre giudavo ricevetti una telefonata dal mio datore di lavoro che mi diceva che quel giorno non sarei dovuto andare al lavoro perchè avevano avuto dei problemi tecnici e che ci sarebbe voluta l’intera giornata per sistemarli, quindi feci inversione di marcia per tornarmene a casa.

Arrivai, parcheggiai l’auto ed entrai in casa,c’era un silenzio tombale, non fiatava una mosca e pensai che mamma fosse tornata a letto a dormire, mi diressi verso la mia camera al piano superiore e passai davanti la camera dei miei, la porta era socchiusa e si percipivano dei piccoli mogugni, mi fermai davanti la porta qualche istante e i mogugni si facevano sempre più forti, venni pervaso dalla curiosità e mi affacciai lentamente, quello che che si presentò davanti ai miei occhi era una scena che mai e poi mai avrei creduto di vedere:

Mia madre era sdraiata sul letto a gambe divaricate e leggermente tirate in sù, le mutande di pizzo nere, sfilate e appoggiate sul comodino,la camicia da notte tirata sù sino al seno e cosa più incredibile mia mamma che si masturbava con un cazzo di gomma enorme, venni preso dall’eccitazzione ed’istinto tirai fuori il cazzo dai pantaloni e incomincia a masturbarmi guardando quella scena mozzafiato, con il segarmi urtai con la mano la porta che si spalancò totalmente, di scatto mi tirai indietro nascondendomi dietro il muro ma oramai era troppo tardi, mia madre si era accorta della mia presenza, si riconpose velocemente si alzò dal letto nascondendo il cazzo di gomma nel cassetto del comodino e uscì dalla stanza:

–          Mattia ma che ci fai a casa a quest’ora?

–          E’ successo un problema al lavoro e oggi sono a casa

Mi feci più intrapendete:

–          Tu piuttosto che stavi facendo?

Mia madre si inbarazzò e mi accorsi che provava anche vergogna:

–          Ma ninete tesoro mio, stavo solo riposando un pò.

–          E tu quello mamma lo chiami riposare? Va che ti ho visto.

Lei continuava a negare:

–          Io non stavo facendo proprio un bel niente stavo cercando di dormire un pò.

Io scocciato da quel continuare a negare l’evidenza entrai nella sua stanza, mi avvicinai al comodino, lo aprii e tirai fuori il cazzo di gomma che lei ci aveva nascosto:

–          Mamma questo non serve a riposare, dai ti ho beccata.

Lei si avvicinò a me mi tolse con forza quel coso tra le mani e mi diede uno schiaffone:

–          E cosi che si parla a tua madre? Vergognati e poi che facevi mi stavi spiando?

–          Stavo andando in camera mia e siccome la porta non era chiusa ti ho vista e mi sono fermato a guardare.

Non disse più nulla anzi chinò il capo come in segno di resa.

–          Ma dai mamma non fare così non cè bisogno di provare vergogna è una cosa normale dare sfogo ai propri istinti ogni tanto.

Rialzò la testa:

–          Ma io sono tua mamma non dovrei farmi beccare a fare certe cose, scusami.

–          Mamma non cè niente da scusarsi anzi scusami tu per essermi fermato a spiarti.

Forse si sentì rinfrancata da quelle parole o forse perchè era ancora presa dall’eccitazione ma mi disse:

–          Mattia ti è piaciuto quello che hai visto?

Io non sapevo che rispondere anzi devo ammettere che quell’argomente mi stava mettendo un pò in imbarazzo e mi riproveravo di averlo iniziato ma ora mai c’eravamo e risposi:

–          Si mamma è stato veramente uno spettacolo stupendo, sei stupenda.

–          Dai almeno non sono uno spettaccolo orribile però adesso basta non è un’argomento che dovrebbero affrontare una madre e un figlio, dai vai in camera tua che io mi vesto e faccio un pò di pulizie.

Era rimasto veramente male da quelle paroe, pensavo che avesse in mente altro ma invece voleva solo poter chiudere il discorso, non volevo che finisse cosi e sapevo che dovevo inventarmi qualcosa:

–          Tutto qui?

–          Perchè che altro dovrebbe esserci?

–          Niente pensavo che lo spettacolo andasse avanti.

–          Ma che sei pazzo? Sono tua madre, scordatelo.

–          Dai mamma, te lo chiedo in ginocchio, era uno spettaccolo pazzesco e devo ammettere che mi ha provocato anche una certa eccitazzione, ti prego vai avanti.

–          No, non se ne parla nemmeno.

Mi avvicinai a lei e le presi una mano:

–          Dai mammina, fallo per tuo figlio? Non vuoi che il tuo bambino sia contento?

Non rispose per qualche istante epoi:

–          Mettiamo che ti dicessi ok, tu nel frattempo che faresti?

–          Guarderei e se la cosa mi eccita mi masturberei anche io.

–          E non toccheresti?

–          Non saprei, credo di si.

–          Se mi giuri che tu non toccherai me e io non toccherò te e sarà solo un masturbarsi reciproco ok va bene, cosi la pantiamo con questa storia.

–          Ok giuro.

Non disse più nulla, lanciò il cazzo di gomma che teneva ancora in mano sul comodino  poi appoggiò un ginocchio sul letto per poterci salire sopra ed io in quel momento la farmai:

–          Mamma aspetta

–          Che altro c’è ora?

–          Un ultima richiesta.

–          Dimmi. (disse un pò scocciata)

–          Potresti indossare delle autoreggenti e masturbarti solo con quelle addosso?

–          E perchè?

–          Perchè mi hanno sempre eccitato le donne con le autoreggenti.

–          E va beneasseccondiamo anche questa ulteriore richiesta.

Si rimise in piedi e si tolse la camicia da notte rimando completamente nuda, poi si avvicinò all’armadio si chinò in avanti mostrando la sua figa in tutto il suo splendore e aprii un cassettone per tirare fuori le autoreggenti, io ero quasi tentato dall’avvicinarmi e accarezzargli la figa ma avevo giurato din non toccarla e non lo feci, lei mentre tirava fuori le autoreggenti girò leggermente la testa per poter vedere che stavo facendo e quando vide che ero immobile si rialzò, chiuse il cassettone e si sedette sul letto per poter indossare delle magnifiche autoreggenti bianche, lo fece in maniera molto eccitante lentamente e platealmente, infilò prima il piede poi piano piano le tirò sù sino al ginocchio, allungo la gamba diritta e le portò sempre molto lentamente sino alla coscia e alla fine se le accerezzò per farle rimanere attillate.

Senza dire niente di niente su sdraiò sul letto spalancò d’inpeto le gambe mise due dita in bocca per umidirle le avvicinò alla figa infinalandole piano piano e prese a masturbarsi, il mio cazzo a quella vista si drizzò immediatamente, mi tolsi velocemente pantaloni e boxer e mi sedetti sul letto difronte a lei incominciando a segarmi immediatamente:

–          Mmmmmmm però che bel cazzone che ha il mio figliolo

Io non risposi ero troppo preso da quella vista.

Mia mamma continuava a masturbarsi ed infilò anche un terzo dito inizando a gemere più forte:

–          Ahhhhhhhhhhhhhh.

Dopo poco smise si girò prese il cazzo di gomma e sempre molto lentamente se lo infilò ed incominciò a masturbarsi con quello, la vista di quel coso che entrava nella figa di mia madre mi provocò ancora più eccitazzione ed aumentai l’intensità dei movimenti della mano:

–          Ahhhhhhhhh siiiiiiiiii mamma sei stupenda, vengo vengooooooooooooo

Dal mio cazzo uscì una quantità enorme di sperma, mia mamma smise di masturbarsi si rialzò leggermente e entrò in fissa sul quel liquido bianco e caldo che usciva dal mio cazzo, allungo un mano e sfiorandomi la cappella con un dito ne prese un pò per poi portarsi il dito sulle labbra, passò il dito su quelle labbra come se il mio sperma fosse un rossetto per poi leccarlo con la punta della lingua ed infilarselo tutto in bocca, continuava a succhiarlo, poi smise mi fissò e mi disse:

–          Quello che stò per fare non devi dirlo a nessuno.

Non mi diede neanche il tempo di rispondere che si inginocchiò sul letto, si chinò verso di me, prese il mio cazzo con una mano e dopo aver dato qualche colpo aprì la bocca e se lo infilò interamente incominciado a spompinarmi per poter bere tutta quella sborra che ricopriva il mio cazzo:

–          Ahhhhh mamma siiiiiiiiiiii che bello.

Continuava e lo tirava fuori solo per dargli una leccata con la punta della lingua, io allungai una mano verso la sua figa ma proprio in quel momento squillò il telefono e mia mamma smise di spompinarmi:

–          Ti prego mamma non andare a rispondere e continua.

–          Tesoro devo rispondere per forza potrebbe essere papà, ti giuro che dopo continuo.

–          Ok.

Mia mamma andò nell’altra stanza a rispondere al telefono ed io rimasi sdraito sul letto attendendp con trepidazione il suo ritorno, non ci volle molto però mi disse una cosa che non mi fece piacere:

–          Mattia rivestiti che papà sta tornando che deve pranzare prima che oggi deve andare in trasferta e deve partire presto

–          Ma mamma?

–          Niente ma, non possiamo andare avanti dai sbrigati,

Mi alzai dal letto contrariato e sbuffando e incomincia a rivestirmi, lei si avvicinò a me e dopo avermi preso la testa con una mano mi baciò in bocca e poi mi disse:

–          Dai che quando se ne và ricominciamo da dove eravamo rimasti, tanto tua sorella sta fuori a pranzo e torna solo stasera.

A quelle parole mi tornò il sorriso e mi rivestii velocemente per poi andare in camera mia, mi buttai sul letto e chiusi gli occhi facendomi ritornare in mente quelle meravigliose immagini.

Dovevo essermi addormentanto perchè l’orologio sul comodino segnava l’una e mezza, stavo per alzarmi dal letto quando la porta della mia camera si spalancò, davanti ai miei occhi uno spettacolo mozzafiato, mia madre con una mia camicia addosso che le faceva da vestititono, delle autoreggenti questa volta nere, delle mutande di pizzo anchesse nere e mi accorsi che non aveva indosso il reggiseno perchè la camicia era sbottonata e le fuoriusciva un seno:

–          Mamma sei bellissima

Lei senza dire niente si ingnocchiò sul pavimente e gattonando si avvicinò al mio letto, una volta lì si alzò leggermente e guardandomi negli occhi con la mano prese ad accarezzarmi il cazzo da sopra i pantaloni:

–          Mmmmmmm si è svegliato subito

Il mio cazzo era duro come il marmo. Si alzò in piedi, si sedette accanto a me sul letto e mi diede un bacio in bocca, le nostre lingue si attorcigliavano una all’atra poi si staccò:

–          Tuo padre è andato via ora sono tutta per te.

A quelle parole non resistetti le strappai la camicetta e glie la tolsi poi mi fiondai sul suo mmagnifico seno ed incomincia a leccargli quel suo cappezzolo enorme, mamma quanto era grosso, lei godeva e mi pregava di continuare:

–          Si piccolo mio, ancora.

Io continuavo leccando, succchiando e mordicchiando prima uno e poi l’altro seno, smisi, mi inginocchiai davanti al letto, la feci tirare un pò più in sù e le aprii le gambe, iniziai col dargli dei piccoli baci su un piede coperto dalle autoreggenti, poi sempre sbacciucchiando salii fino alla coscia e lì iniziai a leccargli l’interno coscia, mia mamma mi prese la testa tra le mani e mi accarezzava i capelli, passai sulla sua figa dandole un bacio per poi incominciare e barciale l’altra coscia, mia madre emetteva dei piccoli gemiti:

–          Mmmmmmm

Poco dopo tornai sulla sua figa bagnatissima e incominciai a baciarle il clitolide per poi leccargliela con vemenza infilandole anche la punta della lingua all’interno della figa, lei tolse le mani dalla mia testa e le attaccò al lenzuolo errigidendosi di piacere, infatti e piccoli gemiti fecero posto a vere e proprie urla:

–          Ahhhhhhhh ancoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa continua, dai lecca la fica della tua mamma.

E non continuavo sempre più forte e con sempre più vemenza infilandole anche due dita all’interna della figa, poi mi indicò di smettere, me lo fece capire spostandomi delicatamente la testa con le mani, si alzò in piedi facendo sedere me sul letto, questa volta fù lei ad inginocchiarsi per poi prendere il mio cazzo con tutte e due le mani ed iniziando a massaggiarlo, poi mentre con una mano mi segava con l’atra mi accarezzava le palle, non avevo mai provato così tanto piacere:

–          Mamma, mio dioooooo sei divina.

Smese di segarmi si avvicinò con le labbra ed prese a baciarmi con leggeri tocchi delle labbra la cappella ed ogni tanto qualche piccola leccatta, per qualche minuto mi baciò solo la cappella senza infilarlo più di tanto all’interno della bocca per poi però infilarselo tutto fino in gola, era meraviglioso, mio dio che pompino:

–          Mamma non smettere sei grande.

Sempre col cazzo leggermente all’interno della bocca mi disse:

–          E’ brava la tua mamma?

–          Si sei meravigliosa è grandioso.

A quel punto smise si alzò in piedi per poi salire sul letto e dopo avermi dato un bacio sulle labbra si mise a cavalcioni su di me, con una mano prese il cazzo e se lo portò alla fica poi lentamente e delicatamente lo fece penetrare, era cosi delicata che sentivò le pareti della figa scorrere sul cazzo e potevo sentire anche quanto era calda e umida, una volta penetrato tutto iniziò prima a muoversi circolarmente e poi lentamente su e giù aumentando di intensità man mano che passavano i secondi, mi sentivo in paradiso e lei urlava di piacere, prese le mie mani e se le portò alle tette facendosele stringere più che potevo:

–          Ahhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiii godoooooooooooooooo, ti piace figlio mio, ti piace scopare la tua mamma?

–          Siiiiiiiiii e stupendò mamma quanto godooooooo

Andammò avanti cosi per un poi lei si scostò si girò che la faccia rivolta verso il muro riprese di nuovo il cazzo tra le mani facendolo penetrare nuovamente nella sua figa, poi si chinò in avanti fino a poter appoggiare le mani sul letto e infine riprese a muoversi, io a quel punto vedevo benissimo il mio cazzo che entrava e usciva da quella meravigliosa figa e vidi che la figa di mia mamma grondava di umori.

Dopo qualche minuti la scostai e la feci a mettere a percorina sul letto, mi misi dietro di lei e presi a penetrarla con vemenza, poi poco dopo la feci sdraiare sul letto e mettendomi sopra di lei rianiziai a penetrarla, lei strinse le gambe sulla mia schienae con esse detteva la velocità dei miei movimeti, stavo quasi per venire:

–          Mamma stò per venire.

–          Amore indondami la bocca di sperma

Uscii dalla sua figa lei si chinò verso di me e aspettò che io segandomi le vennì in bocca, lei la bevve tutta e la ingoiò per con la lingua mi ripulì il cazzo dalle ultime goccie di sperma che mi erano rimaste.

Ero sfinito, non avevo mai goduto così tanto in vita mia e mi sdraiai sul letto a braccia spalancate e con l’affanno, mia madre si sdraiò anche lei con la testa sul mio petto e rimase cosi qualche minuto per poi alzarsi:

–          Io amore vado a farmi una doccia, comunque è stato meraviglioso

Poi mi salutò con un bacio e se ne andò.

 

Per chi incesta come me questa è la mia email: incestplatinum@hotmail.it

 

Leave a Reply