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Racconti erotici sull'Incesto

la provocazione di zia Silvia

By 3 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

La storia che mi appresto a raccontare è realmente accaduta esegue di qualche mese gli incontri sessuali avuti al mare con mia zia Silvia.

Come detto era passato un po’ di tempo che non vedevo zia Silvia (sessualmente intendo), lei ritornata al suo lavoro, io preso dal primo anno universitario e da una nuova ragazza e il contorno familiare che non ci aveva dato l’occasione di stare soli.

Una mattina però, non resistetti e decisi di andare a trovare mia zia sul posto di lavoro, lei è agente immobiliare, gestisce in realtà la sua piccola filiale composta da altri 2 agenti  e 1 segretaria.

Arrivo in ufficio, mi accoglie Renata, la simpatica segretaria della zia –ciao Marco come stai?-

E dopo i soliti convenevoli con classiche domande e risposte di rito le chiedo se zia è libera, lei va a controllare che non sia al telefono con qualche cliente e  mi annuncia.

Poi mi dice che e libera e che mi sta aspettando.

Entro nel suo ufficio, la vedo come al solito bella ed elegante, tailleur nero con gonna fin sopra il ginocchio e camicetta generosamente aperta a mettere in mostra quanto madre natura le ha fornito, capelli ben raccolti e occhiali (che come le dico sempre la fanno sembrare ancora più porca).

Si alza e mi viene incontro per salutarmi –ah finalmente il mio nipotino preferito si ricorda di avere una vecchia zia, a cosa devo l’onere?- disse avvicinandosi sempre di più a me.

Appena si avvicinò per darmi i soliti bacetti, la placcai dal culo stringendola verso il mio corpo, come al solito sempre bello duro e baciandola in bocca la dissi in modo non tanto silenzioso –ho voglia di scoparti!-

Restò per qualche minuto immobile e in silenzio, forse stupita dal mio ardore poi – lo sento che hai voglia, ma non possiamo ora- mentre si divincolava, e guardandomi negli occhi girò dietro la scrivania come per mantenersi a distanza di sicurezza.

La guardai sorridendo e aprendomi i bottoni dei pantaloni tolsi il cazzo di fuori e brandendolo con il pungo intorno all’asta dissi  –ma hai visto in che stato sono?-  lei sgranò gli occhi, probabilmente non pensava fossi capace di cotanta iniziativa e tra il preoccupato e il divertito disse con un tono di voce medio –Marcoo! Dai non fare lo scemo qualcuno potrebbe entrare o sentirci, rimettilo dentro ci vediamo nel pomeriggio-

Nel frattempo sempre col pisello di fuori mi avvicinai a lei, mi chinai e la baciai di nuovo, ricambiò il bacio, poi spostandomi un po visto che lei era seduta, le piazzai il cazzo a pochi centimetri dalla sua faccia, lei prendendolo in mano e giocandoci a mo di sega disse –certo che deve avere proprio bisogno di cura per ridursi cosi eh!?-

Arretrai col bacino, liberandolo dalla sua mano, lo presi in mano io e la “schiaffeggia” col pisello, prima su una guancia poi sull’altra, poi lo scappellai e lo passai sulle sue labbra come se fosse un rossetto, quindi sussurrai –apri la bocca!- non si  oppose, cosi cominciai a metterglielo in bocca, muovendo lentamente il bacino. Sembrava in trance, non diceva nulla, riceveva il mio cazzo in bocca e basta.

Poi  destatasi, si alzò, prendendo il mio cazzo in mano, mi baciò e lo rimise nei pantaloni, abbottonandoli bisbigliò –non qui, è troppo rischioso, andiamo vieni con me!-

Prese la borsa, le chiavi dell’auto, e si diresse verso la porta, io la seguivo con una notevole erezione.

-Renata mi assento per un po, passa le mie chiamate agli altri ok!- indossò gli occhiali da sole e arrivati alla sua macchina mi lanciò la chiavi –guida tu che sei più bravo!-

Mi misi al volante –allora dove andiamo?- lei sorridendo –andiamo dove scopavo da ragazza, è un bel posto vedrai!-  proseguimmo per un pezzo, poi prendemmo una stradina secondaria che portava verso una collinetta, ormai lontano dal traffico, le dissi –ma perché te ne stai con le mani in mano, non vedi come soffre la dentro!-

Si mise subito all’opera, lo tastò per bene poi sbottonò nuovamente i pantaloni ed ecco li svettare fra le sue mani –come mai sei venuto da me? Cos’è hai litigato con la tua nuova ragazza? O i pompini come te li fa la zia non è capace di farteli?- domandò maliziosamente mentre me lo menava e piano piano avvicina la sua bocca alla mia cappella già turgida.

Lo imboccò in un sol colpo era davvero una gran pompinara la zietta, cosi le risposi –semplicemente tu sei più porca!-.

Alzando la testa, con ancora gli occhiali da sole su, e stringendomi il cazzo con più vigoria –lo prendo come un complimento, fermati la fra quei 2 alberi.- parcheggiai, spendi il motore e passai subito al sedile passeggero.

Lei attaccò subito e dopo qualche altro colpo di lingua, mi cavalcò, era sopra di me, e dava il ritmo mettendomi in faccia quelle belle tette sode, che io mordicchiavo e ciucciavo.

Mentre lei mi cavalcava, io le alzai completamente la gonna e giocavo con le sue chiappe sode, le stringevo, le aprivo infilavo ora un dito ora due nel suo orifizio, le piaceva, mi incitava.

Reclinai completamente il sedile, volevo cambiare posizione, mentre la stavo girando per mettere quasi a pecora, notai che fuori quasi attaccati al finestrino c’erano due uomini, ebbi un sussulto preso dalla scopata non me ne ero accorto, e come se non bastasse uno stava succhiando il cazzo dell’altro.

Avevano entrambi sui 50 anni, bassi e robusti specie quello che si faceva spampinare aveva un pancione enorme, esclamai –ma sti porci, ora scendo e vi prendo a calci nel culo!-

Ma zia mi bloccò –lasciali perdere, ora finiscono e se ne vanno, continua a scoparmi, non ti curare di loro!-

Beh se andava bene a lei…. io dovevo comunque sborrare ne sentivo la necessità, cosi segui il suo consiglio e continuai a scoparla a pecorina, affondi decisi e frequenti e lei che mi incitava con –si !- oppure –ah ah!-

Stavo per venire, lo comunicai alla mia partner che prontamente si girò e cominciò a tirarmi un bel pompino, non si tolse il cazzo di bocca finche non mi svuotò completamente.

Ci risistemammo, e i sue erano ancora fuori che guardavano –ma che cazzo ci fanno ancora qua sti 2!-

-ma che te ne frega, ti sei divertito o no? – e indossando gli occhiali da sole, aprì leggermente il finestrino e rivolgendosi ai 2 – vi è piaciuto mi auguro!?- poi girandosi verso di me –andiamo Marco!-

Scossi un la testa e col sorriso sulle labbra –che troia che sei!- -non è cosi che ti piaccio!?- fu la sua secca risposta.

Mentre tornavamo verso il suo ufficio, le chiesi –ma lo avevi già fatto?- facendo la finta tonta –cosa?- -farti guardare da sconosciuti mentre scopi?-

-è successo-

-con lo zio?-

-ma sei pazzo, da ragazza, te l ‘ho detto ogni tanto venivo qua con qualche mio fidanzato, è risaputo che ci sono guardoni qua!- disse tutto ciò con nonchalance passandosi il lucida labbra.

Arrivati ci salutammo e lei –allora quando mi vieni a trovare di nuovo?-

-mi porti di nuovo in pineta?-

-chissa! Se a te va bene perché no!?- e mi diede un bacio a stampo sulla bocca –ora vattene devo lavorare!-

Passarono alcuni giorni per l’esattezza 4, era l’anniversario di matrimonio dei miei, e loro sarebbero andati a cena fuori, squilla il telefono è zia Silvia –ciao Marco, come stai? Dov’è tua mamma che le faccio gli auguri!-

-ancora non è tornata e dalla parrucchiera, stasera cenetta romantica con papà!-

Mi interruppe –beata lei!-

-beh se vuoi ti porto a mangiare una pizza, se zio non ha nulla in contrario o… si unisce a noi vedi tu!?- aggiunsi l’ultima parte della frase con un tono provocatorio, aveva capito che volevo lei!

-una pizza, valgo cosi poco!?, va beh accetto se no dovrò sorbirmi la serata di modellismo di tuo zio e suo fratello, meglio la pizza con mio nipote. Passo verso le 19 cosi do gli auguri a tua mamma va bene?-

-certo quando vuoi anche subito per me!-

Arrivarono in fretta le 19, ero in soggiorno su internet volevo fare una sorpresina alla zia, mamma indaffarata per casa, suonò (finalmente) il citofono. Era zia!

Entrò fece gli auguri a mamma e poi baciò me che ero seduto al tavolo, poi disse a mia mamma –stasera ho ricevuto un invito da un bel ragazzo! Sai io non sono monotona come te 27 anni sempre con lo stesso uomo!- e risero entrambe fragorosamente.

Mi stava provocando, lo si vedeva da come mi guardava e dalle posizioni che assumeva, si sedette su uno degli sgabelli stile bar, che abbiamo in cucina, poggiandosi alla penisola, e girando lo sgabello mi faceva vedere le sue belle gambe avvolte in delle autoreggenti neri! Con la gonnellina larga stasera!

Poi rivolgendosi a mamma – allora cosa indosserai stasera?- e mamma –ma che vuoi che indossi –jeans e camicetta!-

-ma non se ne parla nemmeno! Ti devi mettere un bel vestito oggi è festa!- aggiunse ridendo

Mi piaceva quando era di buon umore ( e lo era spesso) metteva di buon umore anche gli altri, era contagiosa, nel frattempo scese papà, anche lui con jeans e camicia.

Fece gli auguri anche a lui poi –ma ti sembra abbigliamento per una serata galante con una bella signora come mia sorella! Andate a cambiarvi subito vi voglio super eleganti!-

Stranamente papà che con i vestiti non ha mai avuto un buon rapporto l’assecondò –mi sa che tua sorella ha ragione cara, dai oggi vestiamoci eleganti!-

-mi sa che è proprio festa aggiunse mia mamma, se si vuole mettere il vestito, corriamo allora prima che ci ripensi-

E andarono entrambi su a cambiarsi.

Zia rivolgendosi a me –cosa c’è di cosi interessante su quel pc, è qualcosa meglio di me?-

-no di certo, un attimo è ho finito!-

-ma hai visto che ho messo per te le autoreggenti! Si!!?-

-certo!-

-allora molla quel coso e avvicinati che voglio darti un bacio-

Beh una richiesta del genere non può che essere soddisfatta, mi avvicinai la baciai calorosamente, mentre le lingue si intrecciavano, lei si staccò e vicino all’ orecchio bisbigliò –sai che ci ho pensato tanto all’altro giorno!-  intanto mi bloccava con le sue gambe e con la mano scendeva sulla mia patta!

Naturalmente la lasciai fare e chiesi –ti piaceva più essere scopata o guardata?-

Guardandomi negli occhi, e contemporaneamente togliendomi il cazzo di fuori, si avvicinò a me restando sempre seduta alla sgabello, aprendo ora le  gambe, si infilzò il mio cazzo nella sua figa bagnata –tu cosa dici?-

Cominciammo a muoverci vorticosamente, poi lei aggiunse –hai un cazzo perfetto per la mia figa! Mi riempie, sai che quando glielo succhio a tuo zio penso che sia il tuo di cazzo!?-

La scopai ancora più freneticamente, ormai ero al culmine in meno di 5 minuti era riuscita a farmi venire, scese dallo sgabello, si inginocchia di fronte a me, mentre lo lecca per tutta la parte esterna, mi sega, ormai sto x venire, indirizza il mio pisello verso una pianta, lei intanto si alza e continua a segarmi posizionandosi dietro di me.

Era come se stessi pisciando con lei che mi teneva il cazzo in mano, e segava, davvero bello, infatti non resistetti molto a quel trattamento, e cominciai a schizzare nel terriccio della pianta!

Lei sempre col pisello in mano che aumentava sapientemente il ritmo, finii stavo per richiudermi i pantaloni preoccupato dal ritorno dei miei, ma lei mi bloccò –ehi non vorrai mica uscire con me col cazzo sporco?!-

Si chinò di nuovo e ripulì il tutto come soleva fare durante i nostri incontri.

Ci ricomponemmo, i miei erano tutti belli tirati e pronti per uscire, le solite raccomandazioni e poi mamma che dice –divertitevi! Eh non ci aspettate eh!- aggiunse sorridendo

Zia rispose –certo, fate i bravi che a Marcolino ci penso io – e mi fece l’occhiolino.

Uscimmo anche noi, appena in auto zia mi domandò –allora dove mi porti? La pizzeria dove vai con i tuoi amici di solito non mi pare indicata, se vuoi ne conosco una io appena fuori città!-

-e chi ti ha detto che ti porto in pizzeria!-

-beh.. non dirmi che mi porti al ristorante!? Sono cosi brava a letto da meritare il livello superiore?-

-ma quale ristorante, hai cosi tanta fame?-

-no, però non pensare nemmeno di cacciarmi con un panino!!- disse facendo finta di essere scandalizzata.

-stasera niente cena! Ho in mente qualcosa di più divertente!- le dissi mettendole una mano sulla coscia

-allora mi godrò la sorpresa, penso che mi piacerà!-

Nel frattempo dopo quasi 40 minuti di macchina, arrivammo in un piazzale bello ampio già occupato in alcuni suoi posti, comincia a girare nel piazzale molto lentamente e venivo abbagliato da diverse auto ferme.

-Marco cos’hai in mente? Perché ti abbagliano!?- tra il preoccupato e il curioso

-ti fidi di me zia?-

-mah! Non so fino a che punto posso fidarmi, mi stai diventando pericoloso nipotino mio!- e mi strusciò la mano sulla patta quasi di nuovo in tiro.

Tra le tante auto che mi abbagliarono, scelsi una monovolume, mi accostai, il tipo alla guida abbassò il finestrino, era un ragazzo sui 25 26 anni – ciao sono Daniele! E lei è Marica!- indicando una biondina a sua fianco più o meno della stessa età che nel frattempo si era avvicinata al finestrino.

-io sono Marco e lei è…. Non importa chi è lei..-

Il ragazzo rispose –va beh non importa, salite cosi parliamo meglio?-

Io –ok!-

Mia zia mi prende il braccio, -ma che hai in mente Marco?- ora sembrava davvero preoccupata.

-zia tranquilla, è tutto sotto controllo! Fidati e ci divertiamo-

-mah che cazzo di situazione va beh dai facciamo come dici tu!- in tono quasi rassegnato.

Scendemmo dalla nostra auto e salimmo sulla loro.

Marica aveva già il cazzo del fidanzato in mano e lo segava, incurante della nostra presenza, poi lui per metterci a nostro agio cominciò a parlarci di loro, mentre la ragazza ora cominciava a fargli un pompino.

Mia zia guardava ormai divertita la scenetta, finche Daniele disse –è la prima volta per voi vero? Volete solo guardare o fate qualcosa anche voi?-

Zia anticipandomi nel rispondere –vuoi vedere come glielo succhio? Va bene ma a patto che io lo faccia solo con lui!-

Daniele –certo, di solito non facciamo scambi di coppia noi!-

Rassicurata dal ragazzo, la zia si sciolse e ritornò ad essere la donna focosa che conoscevo bene.

Cominciò a toccarmi, a togliermelo di fuori e a succhiare, nel frattempo i 2 avevano completamente disteso il sedile anteriore in modo da toccare quasi quello dove eravamo noi, e mettendola a pecorina la stava scopando, finche Daniele venne nelle figa della ragazza con un grido strozzato.

Ora toccava a noi, zia mi salì di sopra nella posizione in cui si esprime meglio e cominciò a cavalcarmi, io intanto le alzavo la gonna per mettere in mostra il suo bel culo, poi anche loro 2 ripresero a fare sesso orale in una strana 69.

Ad un tratto togliendosi il cazzo del fidanzato dalla bocca Marica disse –beh non volevo dirlo prima perché mi sembravate un po’ tesi, ma Marco che bel cazzo che hai! Quanto è lungo?-

Immagino che fosse una domanda retorica, invece zia che era sdraiata sul sedile e aveva il mio cazzo nella figa ormai fradicia di umori rispose -27 cm!-

Marica – l’hai misurato personalmente?- disse mentre segava il cazzo del fidanzato con un sorrisino malizioso.

-perché tu non l’avresti fatto? Mi devo prendere cura del mio nipotino!- replicò con aria da  troia zia.

-Cosa?- esclamarono quasi contemporaneamente i 2 ragazzi

-si sono sua zia, perché che c’è di strano, Daniele non dirmi che non ti sei mai segato pensando ad una tua zia?-

Senti un – CAZZOOO!!- esclamato a denti stretti da Daniele e poi Marica che aggiunse –me lo hai fatto venire di nuovo, ora ci vorrà un po’ per riprendersi!-

Allora zia afferrandomi il cazzo in mano e svettandolo, lucido dei suoi umori disse – ne vuoi un po’ qua ce né per tutte e due- e rise segandomi!

-Dani ti dispiace?- chiese super eccitata al fidanzato, -mah fai pure!-

Non se lo fece ripetere, balzò dietro con noi e si divise il cazzo con la zia.

Era carina di viso, un pò minutina per i miei gusti con una seconda scarsa di seno, i capelli non troppo lungi lisci che le finiva sul viso mentre succhiava e rendevano il modo in cui lo spostava dietro le orecchie davvero sexi!

Zia non mollava la presa, lo teneva in mano come a mettere in chiaro i ruoli, era lei a comandare, ma con altruismo alternava la sua bocca a quella della biondina.

Conscio di non poter durare a lungo e che comunque ormai che ero in ballo volevo ballare e alla grande, dissi –Dany hai un preservativo?-

Il tipo pensò di aver capito le mie intenzione e mi passò il profilattico, in realtà avevo altro in mente! Me lo misi guardai negli occhi zia che penso intuì dove volessi arrivare.

Marica aveva intuito che mi stavo preparando per lei e si sdraiò sul sedile aprendo le gambe, ma le dissi –non cosi, mettiti a pecora!-

Ubbidì, strofinai piu volte il cazzo fra le sue labbra belle umide e fra le chiappe poi chiesi – lo fai sesso anale?-

Si girò quasi esterrefatta dalla mia domanda –beh..si ma non col tuo coso, scopami in figa, non te lo do il culo, mi farai malissimo!

-va beh..allora in questo caso mi scopo la figa della zia che e bella accogliente!- fu la mia risposta e mentre  già stavo baciando zia Silvia, intervenne Daniele – dai Marica prova, se non riesci smette subito ci da la sua parola vero Marco?-

Annui con la testa, mentre mi zia rincarava la dose con –dai ti do una mano io- accarezzandole il culo.

-ok- fu il responso di tanta opera di convincimento, e dopo una bella leccata del buchino da parte del suo fidanzato si posizionò di nuovo a pecora di nazi a me.

Impugnai il mio cazzo e lo poggiai al buchino, era davvero più stretto di quello della zia, ma ne avevo profanato qualcuno ancora più stretto, cosi piano piano cominciai a spingere per entrare con lei che ripeteva come una cantilena –piano!-

Mentre ero intento nell’operazione di incula mento, notai che zia si stava sditalinando, cosi dissi –Dany, non sei per niente ospitale, non vedi che la mia donna sta facendo da se!-

Zia Silvia sgranò gli occhi e con una faccia severa si rivolse a me –Marcooo! Ero stata chiara, non voglio!-

-e su concedigli una leccatina almeno, lei mi sta dando il culo! Non siamo per niente gentili!-

Dicendo ciò entrai con un colpo secco nell’ano della biondina che subito replicò con  un  -AHI!!-

Quella scena dovette eccitare parecchio mia zia perché esclamò –va beh..ma solo una leccata, non farti strane idee giovanotto!-

Non ebbe il tempo di concludere la frase che il ragazzo era gia fra le sue cosce.

Andava peggio a me la sodomizzata ragazza continuava a lamentarsi del dolore, vani erano i miei tentativi di farla abituare con movimenti lenti, cosi diedi degli affondi decisi, pompate secche, durante le quali sentivo la sua carne quasi aprirsi, finche alla quarta o quinta botta lanciò un urlo straziante quasi, cosi tolsi immediatamente il cazzo dal culo, e lo passai in figa, mentre zia eccitata spingeva la testa del suo nuovo amichetto giù nelle sua figa.

Bastarono pochi colpi nella figa di Marica per sentire l’orgasmo ormai al culmine, uscii e cacciandomi il preservativo, mi avvicinai alla bocca di zia, che con la sua consueta maestria forse accentuata ancor di più da quella lingua fra le cosce, mi face sborrare in un secondo.

Rivolgendosi poi a Marica ancora provata dalla scopata e dall’orgasmo che ebbe quasi in simultanea con me, le disse – vuoi assaggiare? – in tono ironico mostrandole il mio cazzo ancora colante di sperma.

La biondina si sedette e –non dovrei visto che mi ha fatto davvero male! Ma ormai che ci siamo!-

E dandomi prima uno schiaffo sulla coscia,e sorridendomi poi aiutò di nuovo zia a ripulire il mio bastone.

Ci ricomponemmo, salutandoci, e zia disse –Ah ovviamente non è mio nipote sul serio, l’ho detto solo per far venire il signorino!- e fece l’occhiolino alla ragazza!

Zia era soddisfatta si vedeva, così durante il tragitto ruppi il silenzio con –allora che ne dici! Bella serata?-

-brutto stronzo, che ti è venuto in mente!? Volevi che mi scopassi quel tipo?-

-no assolutamente, ma volevo che facesse qualcosa anche per te!-

-io so soddisfare le mie esigenze!-

Non capivo perché si fosse incazzata tanto, poi per rendere l’atmosfera meno tesa  aggiunsi –comunque io avrei ancora voglia di un bel culo, che dici!?-

Mi guardò male e mentre mi stinse con una mano il cazzo –no! Non so nemmeno se te lo darò mai più! Trovatene un altro!

Arrivammo a casa sua, -scendi vieni a salutare tuo zio, voglio che ti veda, se no poi comincia!-

Entrammo in casa, zio Carlo era in garage, con suo fratello a fare il modello di un vecchio galeone, cosi affacciandomi insieme alla zia alla porta, salutai, e presi in giro zio –mah! Preferisci una vecchia nave alla zia? Guarda che io non te la portò più in giro, vedi di starci attento a fatto girare la testa ad un sacco di miei amici!-

– Beh allora la prossima volta porti me cosi vedrai che figurone ti faccio fare con le tue amiche! E poi lei ormai è una vecchietta anche lei, non vedi quante rughe ha! Chi vuoi che la guardi!?-

La risposta della zia fu un dito medio alzato all’indirizzo del marito, poi guardandomi in modo severo –prima di andartene vieni e prenderti il cellulare cosi mi saluti- e Sali in camera sua

Io parlai ancora un po’ con mio zio poi –vado a salutare zia ormai e tardi, ma te ne hai molto ancora?-

-beh finche non finiamo ormai siamo alla fine, va su e poi riscendi cosi facciamo l’alba insieme!-

Sali, chiamai – Zia!?-

-sono in camera vieni Marco!-

Entrai in camera si era sciolto i capelli e stava strofinandosi una qualche crema tra le mani, mi avvicinò per salutarla, ma lei all’improvviso mi afferra per i passanti dei pantaloni e mi bacia sulla bocca

-non volevi il mio culo?- sbottonandomi ancora una volta i pantaloni e strofinando quella crema sulla mia asta risvegliata da quelle parole!

La girai subito con la schiena rivolta a me, la poggiai sul mobile del vicino a letto , piegandola un po’ in avanti, le cacciai del tutto la gonna.

Restò solo col tanga nero, che risaltava quel culo perfetto di donna quarant’enne qual’era, scosto il filino dell’intimo che copriva il buchino mi bagno due dita e mentre le poggio al buchino, mi anticipa

-non ce ne bisogno!- mi sfida lei girando la testa e divaricando leggermente le gambe.

Era chiaramente una sfida, accetto un colpo e sono dentro, la sento stretta, ma voglio farle male!

Il primo colpo lo assesto bene fino in fondo, poi inizio subito senza farla abituare a pompare con forza e fino in fondo, il cazzo entra tutto, spesso non riesco a contenere lo slancio e inevitabilmente il rumore della mie cosce contro le sue natiche echeggia.

Continuo incessante la cavalcata, la sto scopando nel culo come se fosse in figa, e lei asseconda i miei movimenti, girandosi verso di me e guardandomi negli occhi con faccia soddisfatta fa- se pensi che ti implora  di fermarti come ha fatto quella puttanella poco fa, scordatelo!-

Ancora più eccitato l’afferro per i capelli e pompo più forte, mi fanno male le gambe, senza uscire dal suo culo, mi stendo sul letto, ora mi siedo sul bordo, lei sopra di me, comincia a cavalcarmi, ritmo incessante, lo prende per intero nel culo, ormai me ne accorgo sta per avere un orgasmo.

Cosi la fermo e la stendo su un lato, io sempre dietro assesto dei colpi profondi ma col mio ritmo, la porto all’orgasmo, si mette le meni nella figa ormai e in estasi,viene! E poi mi dice –hai avuto paura che non te lo dessi più il mio culo heh!-.

Senza risponderle la faccio girare ancora un po, non completamente con la pancia sul letto, ma quasi, ora mi inginocchio sul letto e col cazzo che non ha mai lasciato il suo culo, entro ed esco!

Lo tolgo completamente e poi lo rimetto tutto dentro, per la mia cappella è paradisiaco, ma sono al culmine, affondo e sborro, qualche fiotto nel culo della zia, che prontamente dopo i primi fiotti si sposta,e inizia il solito sapiente lavoro di bocca dicendomi a bocchino concluso –ma perché lo sprechi, lo sai che mi piace!-

Con lei inginocchiata fra le mie cosce che gioca col pisello, sbattendoselo in faccia come avevo fatto io qualche giorno prima in ufficio le chiedo –allora mi perdoni?-

-per questa volta passi! Ma se mi fai incazzare di nuovo il mio culo non lo toccherai più, ti ci potrai soltanto fare le pippe come facevi da ragazzino!.

 

Per tutti i vostri commenti ormai lo sapete sempre graditi scrivetemi a:

                                                   rrmartin8@gmail.com

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