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LA PUNIZIONE DI ZIA ENZA
Lucio si fermò a pranzo a casa del fratello. Anna disse che era andata a trovare il padre al lavoro. Sopportò con pazienza i motteggi dei fratelli che le facevano domande cattive. “Allora Anna, come andiamo con il fondo schiena?” E l’altro:” Ma fatti i fatti tuoi, una che prende due nella versione, può sopportare un culetto che brucia” Il fratello più piccolo era il peggiore:” Ma che dici, che colore saranno le natiche di Anna?” Alla fine il padre li fece smettere. La moglie non era venuta a tavola, nessuno non andò a salutarla, il padre disse: “Stasera Anna viene con me, la zia Enza vuole parlarle prima di cambiare scuola” I fratelli si misero a scherzare:” Forse vuole sculacciarla fuori del suo balcone, dal nostro già lo ha fatto. A proposito, la signora del piano di sopra mi ha fermato, rideva come una pazza al pensiero di aver visto il culetto nudo di Anna.” Pino fu duro:” Ho detto basta. Stasera siamo a cena da Lucio e Enza. Se ha dato quella punizione, lo ha fatto in buona fede, vuole bene a Anna, la consiglierà per il meglio. Il nonno disse:” Il preside del liceo ha detto, che non dovevamo aspettare tanto per cambiarle scuola e che l’alberghiero è un’ottima scuola, troverà subito lavoro.” La nonna confermò: ”Non tutti possiamo essere medici o avvocati, magari farà più soldi di un professionista. L’importante è che trovi la sua strada.” Il nonno doveva dire la sua:” Se non va neppure questo indirizzo, sa cosa l’aspetta” e mise le mani in alto ridendo. I fratelli pure si misero a ridere: e il più piccolo aggiunse: “ Anna ci pensi che vergogna stare nuda fuori della terrazza, con le mani in alto, vista da tutti, non solo il bel culetto, ma le tette, la bella cosina” E con il fratello scoppiarono a ridere. Pino fece un cenno a Anna e andarono nella stanza da letto. La madre era nel dormiveglia. Pino si avvicinò al letto, la moglie era nuda dalla vita in giù, solo una camicina la copriva fino all’ombelico. Si avvicinò e scostò il lenzuolo. Ada per sopportare il dolore era distesa sul lato. Anna si avvicinò e vide il bel culo grosso della madre, pure lei lo aveva piagato. Entrò il suocero “Io e la nonna andiamo a fare una passeggiata” Entrò pure la nonna, si avvicinò al letto e guardò il culo della nuora. “Quanti segni le abbiamo lasciato!” Ada si svegliò e si seccò a vedere i suoceri nella stanza. La nonna la motteggiò:” Non è mica un mistero il tuo culo per noi – Ridendo si avvicinò a Anna “ Come non è un segreto nulla di questa ragazza, culetto, fica, buchino… proprio una bella visione” Pino disse:” adesso andate via, ci vediamo domani. Stasera io e Anna siamo a cena da Lucio. Lucio li aspettava in sala da pranzo. Fecero una lunga passeggiata, verso le otto di sera, andarono a casa li aspettava Enza con una sontuosa cena.. Dopo un po’ arrivò l’amico di Lucio, era un signore molto distinto, ben vestito che guardò con grande curiosità Enza. La cena era buonissima, poi Lucio fece un cenno a Pino. Si avvicinarono a Enza e senza che lei potesse ribellarsi, si trovò fra le mani di Pino e Lucio, il signore guardava curioso, ma non osava avvicinarsi. Enza gridò:” Che cosa volete?” Lucio si mise a ridere, “chi la fa l’aspetti” Enza disse” che cosa vuoi dire?” Anna era stata ferma e zitta fino a quel momento, si avvicinò alla zia e le tolse la gonna, ignara dei suoi calci. Rimase con le calze autoreggenti, il reggicalze e le mutandine. Pino le tirò dalla testa il maglione e il marito le strappò il reggiseno. L’amico di Lucio disse: ”Io credevo che scherzassi, lasciala stare” Lucio lo guardò con astio: “ Sono mesi che mi chiedi di vedere mia moglie sculacciata, ho preparato tutto, organizzato e ora ti tiri indietro. L’uomo sorrise prendendo coraggio, si avvicinò e tolse il reggicalze, portandosi dietro le autoreggenti. Enza era disperata, era fra le mani di tre uomini e Anna, non poteva liberarsi. Pino rideva, lui poteva fare del tutto a Anna, ma non gli piaceva che le facessero del male. La sculacciata a culo nudo fuori al balcone, l’aveva disturbato parecchio. Ora Enza era solo con le mutandine, abbastanza castigate. Il signore si avvicinò e prese l’elastico delle mutandine. Fu molto cattivo:” Allora bella signora, le togliamo?” Enza aveva cominciato a piangere e Anna pensò che anche lei aveva pianto quando l’aveva svergognata fuori al balcone. Si avvicinò e prese l’elastico delle mutandine, tirandolo fino alle caviglie, un piccolo sforzo e le tolse del tutto. Pino e Lucio ridevano a vedere Anna così spigliata. L’amico di Lucio che si chiamava Enrico, guardò la donna nuda e le toccò i peli della fica. “ Che bel boschetto -disse – giratela, voglio vedere il culetto. ”Pino e Lucio lo accontentarono subito. Lucio si sedette in poltrona, mettendosi, con l’aiuto di Pino e Anna, Enza a pancia in sotto, sdraiata sulle gambe. Apparve il culo bello grassoccio. Enrico si avvicinò e aprì le natiche, ridendo alla vista del buchino. La sistemò meglio e sotto il culetto comparve la fica spalancata. Pino diede qualche colpo sulla fica, poi la spalancò, apparve un grosso batuffolo di peli. Enrico rise, ma Anna si avvicinò e le aprì le labbra, comparve una rosa patatona, con il clitoride ben in vista. Enrico disse: “ E queste sculacciate, quando arrivano?” Pino e Anna la tennero ferma, era sulle gambe del marito che cominciò a sculacciarla con forza. “Visto come è vergognoso stare con il culetto nudo a prendere sculacciate? E tu perché lo hai fatto?” Enza ora piangeva:” Ti prego Anna perdonami, ma è troppo vergognoso stare così davanti a una persona che non conosco, a tuo padre. Ti prego basta: Lucio rideva e disse “ Non è finita, preparati a un’altra sorpresa” Sentirono suonare alla porta. Lucio disse a Anna: ”Vai a aprire” Anna obbedì e aprendo la porta, sentì pena per la zia, erano due ex alunni che entrarono e si fiondarono a guardare la loro ex insegnante rovesciata sulle gambe del marito, completamente nuda a prendere sculacciate. Era proprio una situazione vergognosa, quando Enza poté girare la testa e vide i suoi ex alunni, si sentì svenire. Pino andò in cucina e tornò con una spatola di legno. Lucio fece l’atto di prenderla, ma Pino la colpì per prima lui, con molta rabbia, poi la diede al fratello. Enza era stravolta, con tutte le sue intimità scoperta davanti a un estraneo e ai suoi ex alunni. Una vergogna indicibile, era così stravolta che neppure sentiva il dolore. Enrico si impossessò della spatola, ma prima a aprì le natiche, poi scese per guardare bene la fica e la toccò senza ritegno, “ Ma che labbra cicciotte, ha la professoressa, e che bel clitoride, Lucio mi dispiace dirtelo ma è bagnatissima” Lucio a sentire che la moglie si stava eccitando, la sculacciò ancora più forte. “ Troia dilla la verità, quando hai sculacciato Anna poi ti sei masturbata, ti sei eccitata, non ti importa nulla di come va a scuola la ragazza, ti eccita vedere una donna in difficoltà, una donna che si dispera e si vergogna. Ora hai avuto la stessa sensazione” Enrico diede pure lui qualche sculacciata, poi si avvicinarono gli ex alunni. Tutti approfittarono di dare sculacciate su quel bel culo cicciotto. Enza pensò che era la situazione più vergognosa che aveva subito nella sua vita. Lucio si alzò facendo cadere la moglie a terra. L’aiutò a rimettersi in piedi, il culetto era rosso con l’impronta delle mani. Lucio la portò in un angolo della sala e la mise lì faccia al muro, dandole colpi sulle natiche perché cercava di scappare:” Non mi dire che vuoi andare così nuda fuori a balcone. Pure noi possiamo adottare il tuo metodo e chiamare i nostri condomini. E rise vedendo la moglie che sbiancava al solo pensiero.

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