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Racconti erotici sull'Incesto

La sberla di mio cugino.

By 25 Giugno 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

La sberla di mio cugino.

Erano anni che non ci vedevamo, i suoi erano emigrati in Australia, e da allora non erano più tornati.
Mi ha fatto piacere rivedere mio cugino, &egrave diventato un gran bel ragazzo, magrolino, ma con un sorriso simpaticissimo.
Anch’io mi sono fatta, non mi mancano certo i corteggiatori ed ho fatto già le mie seperienze. Non mi domentico però le sporcherie che avevo fatto da ragazzina con lui, mio cugino. Niente di speciale, ma mi aveva toccato molte volte la fichetta. Ora sono qui e rimangono alcuni giorni a casa nostra, ne sono felice .. e curiosa.
&egrave stao mio fratello a farmi incuriosire, tornavano dalla piscina e mio fratello in sreto mi ha confidato con occhi spalancati, ” Diomio che minchia che ha Corrado ‘ mammamia che roba, vedessi Sonia, &egrave da non credere! Non ti puoi immaginare che sberla!”.

Si dice che la curiosità &egrave femmina, ed io lo sono, e come! Ed ho aspettato il momento giusto!.
Mio cugino bussa alla porta mentre mi sto cambiando, sono con le tette scoperte al vento, ma pensando alle cose che avevamo già fatto, lo faccio entrare e notando la sua meraviglia, non riesco a trattenere un sorriso.
– Dai Corrado, non fare il timido ‘ ti ricordo quando mi toccavi la passerina?-
Lui &egrave leggermente imbarrazzato, ed io … sono curiosa da morire!
– Non sono una santa sai! E nemmeno tu lo eri! Ti piaccio ancora? ‘ Non … non vuoi spogliarti anche tu? –
Il suo collo si gonfia ‘ e non solo quello!
&egrave stupito, ma gli occhi gli brillano, abbassa i calzoncini e ‘
Cacchioo! Non &egrave possibile! Mio fratello aveva ragione! Diomio ‘ che sberla ‘

Il sorriso ebete che avevo si trasforma in una smorfia di meraviglia, un cazzo così non l’avevo visto mai, nemmeno nei giornaletti sconci di mio fratello!.
Un manganello impressionante!
Noto che Corrado &egrave leggermente imbarazzato, ma la velocità con la quale si &egrave levato i calzoncini mi fa capire che ci deve essere abituato alle esclamazioni stupide come la mia.
– Oh diomio’ santocielo che … –
Si accosta e mi sussurra emozionato.
– Sonia ‘ non ti spaventare, non morde ‘ Sonia ‘ diomio che bella che sei, sei diventata veramente bella!-
Mi scordo quasi di essere mezzo nuda, ed anche il suo complimento mi sfugge, sono troppo agitata dal mostro di carne che ha in mezzo alle gambe.
Mi sfugge ancora un “mammamia”, ma la voglia di toccarlo &egrave insostenibile. Lo prendo titubante in mano come se potesse mordermi e cerco di alzarlo.

Sento la carne calda riempirmi la mano, faccio fatica a tenerlo tutto, e nonostante io sia ancora allibita, sento che dentro tutta questa carne c’&egrave qualcosa di duro che mi fa gorgogliare il ventre.
Non so se sia paura o ‘ la mia fica comincia a pulsare senza pausa.
Corrado si corica e lascia che io mi occupi ansante del suo mostro, non riesco a togliere la mano e mi avvicino, attirata dall’odore buono di maschio.
– Bacialo se vuoi ‘ dai Sonia, bacialo ‘ non ti morde ‘ –
La cappella che ho vicino alla bocca sembra una mela, avvicino la bocca e con le labbra accarezzo la pelle calda e tesa.
Spinta dal pulsare della mia vagina sfacciata, mi faccio coraggio e cerco di prendere in bocca la cappella gigantesca, non &egrave facile, mi riempie la bocca senza entrare del tutto.

I miei succhiotti maldestri alla cappella fanno ansimare Corrado, e i suoi gemiti fanno aumentare i tremiti nella mia fica.
Mi sto scaldando in modo impressionante, il cazzo gigantesco che tengo inconsciamente stretto nella mano con la sua carne morbida, mi sta stregando, non ha niente di violento e di minaccioso, &egrave come un bambino grassoccio con una cappella enorme ed un buchetto che attira la mia lingua.
&egrave talmente carnoso che stenta a rimanere diritto, dondola in qui e in là come un salsiccia, ma l’effetto che mi fa &egrave miracoloso.
I miei pensieri si riempiono di cazzo e la mia bocca tradisce la mia libidine.
– Diomio che cazzo ‘ che cazzo ‘-
Ormai non riesco a controllarmi, lecco e succhio senza ritegno, le mani di Corrado che mi accarezzano il culo s’insinuano fra le mi cosce ed io le allargo come una troia in calore.

Mi sta frugando la fica con delicatezza, la sento pulsare e diventare scivolosa, non posso fare a meno di mugolare e di menare su e giù il bestione di carne che tengo imprigionato nella mano.
Non lo posso imboccare, ma la mia lingua affamata lo lava da cima a fondo, con vampate di calore che mi scoppiano nel ventre, sento che riesco a fare indurire il mostruoso bastone di carne.
Succhio come una sanguisuga la cappella gonfia e aspiro dal buchetto le prime gocce di unto che escono.
Ho già succhiato un paio di cazzi e ne ho provato sempre piacere, ma questo mi sta drogando, non riesco a trattenere gemiti e scuotimenti di bacino, non mi rendo conto che sto facendo un pompino non solo con la bocca, ma con tutto il corpo e tutta la libidine che ormai ha rabbuiato il mio cervello.

I gemiti di Corrado si fanno disperati, nella mia foga non mi rendo conto che gli sto stringendo il suo cazzo maestoso con forza incredibile. Sentendo che sta indurendosi, ho aumentato i movimenti in su e giù facendo stirare la pelle del suo bastone fino a farla diventare bianca sugli orli.
Per di più la mia bocca &egrave diventata vorace, succhio a tutta le forza la cappella che sembra voler scoppiarmi in bocca.
Lui geme disperatamente ed ha fermato la mano che stava manovrando sulla mia fica, ma ci pensa il mio culo a far strofinare la fica impazzita sulla sua mano, si muove da solo, ondeggia e sussulta e preme le labbra gonfie e umide sulla sua mano inerte.
Lui &egrave disteso gemente e ansimante, solo il suo bacino e le sue cosce sussultano ad ogni succhione e menata che dò al suo cazzone. Il suo sussultare non fa altro che aumentare il subbuglio che sento dentro la fica.

I sussulti di Corrado si fanno frenetici, il suo bacino dà scatti improvvisi che fanno insinuare pezzi enormi di cazzo nella mia bocca, mi manca quasi il respiro, anche perché coll’aumentare del suo parossismo, aumenta anche il temporale che si sta scatenando nella mia fica.
Lui comincia a ruggire “sborroo, sborro”, ed io col cuore in gola che mi soffoca (o &egrave il suo cazzo?) sento scoppiare la fica proprio nel momento che una sborrata enorme mi sta riempiendo la bocca.
I miei guaiti vengono soffocati dagli schizzi violenti che mi colpiscono il palato, ma come una pazza rimango incatenata al cazzo che pompa sperma ed ingoio tutto quello che posso per non soffocare.
Sembra quasi che ci sia stato un accordo fra il suo cazzo e la mia fica, sto spremendo sugo ad ogni contrazione del mio ventre impazzito con un’intensità che mi fa quasi svenire.

L’ orgasmo violento ed intenso mi ha tolto le forze e la sborra che ho ingoiato mi ha letteralmente fatto partire il cervello.
Quando recupero un po’ di forze ed il cervello si schiarisce leggermente, mi trovo sudata e distesa ansimante come una locomotiva.
Corrado mi sta accarezzando una tetta dal capezzolo indolenzito e strofina il suo cazzone semiduro sul mio culo intriso di sugo.
Sono sotto choc libidinoso, ma un po’ di panico mi assale ‘ se me lo infila mi squarcia!
– Ti prego Corrado ‘ non ‘ ho paura!-
Mi bacia la schiena sudata e mi tranquilla.
– Diomio Sonia ‘ mi hai distrutto, sei ‘ sei bellissima ‘ se non vuoi ‘-
Io vorrei, cacchio se vorrei, ma ‘ diomio, come si fa a farsi sventrare senza provare timore ‘

– Corrado, ti prego ‘ non offenderti, sei un amore, ma ‘ –
– Sonia, non ti preoccupare, se non vuoi ‘-
Madonnamia, ha sborrato come un mulo, mi ha fatto bere più sperma lui che tutti gli altri messi assieme, &egrave mai possibile che ‘
– Se vuoi ti succhio ancora ‘ mi piace da impazzire il tuo ‘ il tuo cazzone!-
E per fargli vedere la mia buona volontà ( e la mia voglia! ) mi metto fra le sue cosce e prendo il suo manganello di carne coraggiosamente in mano e me lo ficco in bocca.
Meno male che si &egrave rammollito, duro del tutto non lo era nemmeno prima, ma riesco ad imboccarne un bel po’.
Riesco persino a lavorare di lingua sulla sua cappella prigioniera nella mia bocca e sento Corrado guaire come un cagnolino ferito.

Mi sto scaldando ancora, sentire in la carne calda e unta di sborra e la cappella che si sta ingrossando gonfiandomi le guance &egrave come un segnale per la mia fica smaniosa.
Mi tengo attaccata al suo bastone e me lo tengo infilato in bocca anche se il mio corpo ha già cominciato a sussultare di nuovo.
L’orgasmo struggente che ho appena avuto ha lasciato una scia di spasmi che mi fanno sobbalzare fremere il culetto.
Le gambe si sono aperte da sole, ho la fica che boccheggia e che cola, sento il caldo del mio sugo scendere lungo le cosce e bagnare anche il buchetto del mio culo.
Deve essere uno spettacolo eccitante anche per Corrado che col suo cazzo imprigionato nella mia bocca si gusta i miei contorcimenti.
– Diomio, Sonia come ciucci ‘ e come ti piace ‘ ti piace ciucciare il mio cazzo vero? –

Non posso rispondere, sono partita ancora e mi tengo in bocca disperatamente tutto il cazzo che sono riuscita a far entrare, si sta ingrossando e se lo lascio uscire non riuscirei di certo ad imboccarlo nuovamente.
Gli rispondo con menate forsennate, stringo e mungo il suo serpente e cerco di lappare con la lingua la testa enorme che ho in bocca, ma non ci riesco.
La sua cappella enorme mi sta otturando la gola e riesco a respirare solo col naso in modo indecentemente rumoroso.
Il vulcano che sta covando ancora nel mio ventre aumenta il suo bollire e m’impedisce d’essere cosciente della mia smania sconfinata, nel mio cervello sta ritornando il buio illuminato solo da stelle filanti, e il mio culo ha cominciato a sobbalzare in modo indecente.
Ho la vagina che bolle e che freme gonfia come una pesca, il sangue che ho nelle vene sembra finito tutto nella mia fica, gonfiandola da scoppiare.

Sono costretta ad infilarmi due o tre dita nella vagina per aiutarla a sopravvivere, sono talmente bagnata che riuscirei ad infilarci tutta la mano, ma distesa ed aggrappata al cazzo enorme di Corrado non riesco ad inarcarmi come vorrei.
La sditalinata violenta fa il suo effetto, mi scoppia la dinamite nel ventre e con un gorgoglio soffocato dal cazzo infilato, comincio a sborrare come una vacca.
Il cervello diventa buio e il mio corpo sobbalza come colpito da un fulmine, le mie dita si muovono da sole e s’infilano freneticamente nella mia fica diventata una pozzanghera.
Chissà chi &egrave che grida da lontano ‘
– Sborra Sonia, sboraaa ‘ diomio, sei bellissima ‘ godi cara, godi!-
Sto sborrando anche l’anima, mi esce liquido dappertutto, anche dal naso che fa fatica a recuperare l’aria che mi manca nei polmoni.

Sono talmente incosciente che solo la fica &egrave la parte viva del mio corpo, la mente &egrave scoppiata in mille pezzi, mi trovo bocconi con la bocca aperta che rantola in cerca d’aria.
Mi trovo con le gambe aperte per aria senza rendermene conto, le mie ginocchia mi stanno premendo le tette gonfie e schiacciando i polmoni che ansimano come mantici, mi sta uscendo bava dalla bocca e moccoli dal naso.
Un affare enorme mi sta squarciando la fica ancora gonfia, mi sento aprire da un bastone che cerca di incunearsi nel mio bacino con forza.
Non sento dolore, sento solo che mi sto allargando in due, le mani che sorreggono il mio culo impediscono che io cada in due pezzi e la carne che mi sta lacerando il ventre spinge il mio utero fino in gola.
Ho la fica talmente intrisa che il bastone riesce ad incunearsi per almeno mezzo metro e comincia scanalarmi come un martello pneumatico.

Entra ed esce con crescente facilità, la mia fica deve essere diventata una galleria, una galleria che strappa sugo dalle viscere e lo fa uscire a fiotti ad ogni contrazione.
Corrado sta ruggendo come un leone e tenendomi il culo aperto s’infila con colpi di bacino che diventano mano a mano pericolosi.
Non pericolosi per lui, ma per me.
Sicuramente &egrave pratico di queste cose, perché invece di spaccarmi, si sfila e mi lascia libera con la fica spalancata.
Si adagia e mi prende il culo in mano, mi alza e appoggia con una mano la cappella al buco che ha fatto fra le mia gambe.
Il sugo che cola dalla mia fica strappa fitte da tutte le mie viscere, ho l’impressione che anche il cuore mi stia uscendo.
Gemendo come una disperata mi massaggio istintivamente il petto dalla parte del cuore per sentire se &egrave ancora al suo posto, trovo solo un capezzolo duro che brucia acidamente.

Sento salire il bastone nel ventre e nel mio delirio sento che sto infilandomi con facilità, anzi, la carne che s’infila e che mi allarga, aumenta il carosello di luci nel mio cervello, e non smetto di gemere sborrando.
Corrado mi aiuta a salire e scendere sul suo bastone, le mie cosce non ce la fanno più, tremano e mi devo sostenere per non cadere svenuta.
Mi alzano e mi scuotono solo i colpi che dà Corrado, anche lui deve essere con la mente oscurata dalla libidine, scuote il bacino con colpi violenti, non &egrave certamente il modo migliore per calmarmi, i colpi sordi che schiacciano l’utero mi strappano grida e cervello.
E le sue grida strozzate graffiano i miei timpani e le mia ragione ormai a brandelli.
– Sì Sonia, sborraaa ‘ riempimi ‘ sborra ancoraaa ‘ –

La sborrata che mi ha fatto bere poco prima lo deve aver prosciugato, continua a martoriare la mia fica e non smette di scuotermi come un fuscello.
Io ormai sono al limite, sono vicina ad un collasso sborroso, sento che il fiato comincia a mancare e che il cuore mi sta per scoppiare.
Anche gli ultimi lumi nel cervello si stanno per spegnere e la fica indolenzita non ce la fa più a mandarmi scariche elettriche.
Mi accascio di schiena mezzo morta su di lui, e subisco passivamente i colpi di cazzo che lui sta menando ancora, la mia fica &egrave ormai un buco insensibile dilatato e scivoloso che non reagisce e si lascia trafiggere.
Sono supina e distesa con le gambe inerti spalancate, un pezzo di cazzo non può entrare, ma ce n’&egrave ancora un bel pezzo nel mio ventre che continua a percuotere.

I colpi di Corrado si fanno insistenti ed i suoi grugniti si fanno rabbiosi, con un colpo di reni mi disarciona e mi trovo distesa con una caverna fra le gambe spalancate. Dei colpi di martello mi colpiscono la fica e strapazzano il clitoride sensibile come una ferita, facendo sobbalzare il mio corpo morto, ed una ondata di sperma caldo si cala sulla mia pancia, i primi schizzi mi arrivano fino sulle tette, e l’urlo che sento mi lacera i timpani.
Quando rinvengo mi trovo piena di sperma ed il corpo ancora fremente di Corrado attaccato al mio, mi sta accarezzando il ventre e spalmando la sua sborra su tutta la pelle.
– Diomio ‘ Sonia, che bella che sei ‘ mi hai fatto morire ‘ ho sborrato anche l’anima ‘-
Lui! Lui ha sborrato l’anima! Ed io?
Sono talmente morta che mi ci vorranno giorni per rimettermi ‘ e speriamo che la mia fica ritorni a dimensioni normali.
Però il voluttuoso benessere che mi ha invaso il corpo e la mente mi ripagano del buco che mi sento fra le cosce ‘ e posso svenire nelle sue braccia felice come una pasqua.

( La mia confessione continuerà prossimamente. )
Dinosaurio
Mi piacerebbe sentire cosa ne pensate del racconto.
dino@dinoerotico.net
oppure visitate il mio sito dinoerotico.net

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