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Racconti erotici sull'Incesto

La sorpresa e l’incesto3

By 16 Marzo 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

LA SORPRESA E L’INCESTO 3 (una strana marchetta)

Salve,sono sempre io,Nadia da Roma. Come va? Spero i miei due precedenti racconti vi siano piaciuti. Non continuate a scrivermi nelle email’ma sono veri?’perché ora non vi risp più a questa inutile domanda. Si,sono veri,ecco la risposta.

Dopo quasi tre mesi dall’inizio del mio incesto con mio padre,mio e diciamo dalla scoperta dell’incesto che anche mia sorella per ottenere delle cose faceva con papà,in questo racconto non tanto narrerò dell’incesto,quanto di un cliente che un sabato sera di circa un mese fa &egrave venuto alla discoteca-pub ove lavoro. Questo cliente era speciale,più che speciale lui fu speciale quella situazione,che mi convinse che l’incesto non &egrave da pochi,e manco a farlo a posta &egrave toccato a me. Dio mio,la paura che fosse speciale non c’era ma tanto c’era in quanto credevo che fosse un altro parente,ma mi sbagliavo.

Era un sabato sera di fine febbraio. Come sempre ero a lavorare nella discoteca come ogni fine settimana,servivo ai tavoli,ballavo all’asta,sul cubo,per clienti particolari e poi,quando mi riposavo stavo al banco del bar a prendermi qualcosa da bere con delle amiche e amici. Come spesso accade,come ho detto,i padrone del locale viene da me o da altre mie amiche,ma specialmente da me e mi dice che ci sono clienti importanti e blà blà blà che vogliono qualcosa da me perché mi hanno notata e dicono che sono favolosa e cazzate varie.

‘Nadia vieni un attimo’

‘no vieni te Febo sono distrutta!’ero davvero stanca,erano l’1:30 e mi ero scatenata sul cubo e poi avevo anche fatto mille mansioni come servire ai tavoli che di norma non &egrave di mia competenza. Febo allora venne da me

‘senti,c’&egrave un cliente di la che ti ha notata e vorrebbe’passare un po’ di tempo con te. Hai a disposizione la sala 5!’
‘che palle!!!’
‘se non ti va fa niente,ci andrà Jessika oppure Elisa,però quello ha chiesto di te e non vorrei farci una figuraccia,capito piccola?! E poi questo signore paga molto bene’ a Febo voglio bene e mi tratta bene,anche se avvolte ci finisco al letto in maniera non proprio sentimentale,quindi accettai

‘se paga bene’digli di venire sopra intanto io vado a prepararmi!’mi alzai

‘aspetta Nadia!’
‘che c’&egrave?’
‘ti vuole vestita da scolaretta. Ti ho messo una minigonna scozzese e per la camicetta puoi prendere la tua con la quale sei venuta stasera!’
‘vabbene,a dopo’
‘ei’fai un filmatineJ’disse ridendo

‘ma vai a cagare scemo!’risposi ridendo anche io. Salii le scale a chiocciola della discoteca mentre Febo raggiunse l’uomo che avrebbe dovuto beneficiare di me. Salite le scale entrai nella sala ove c’era un armadietto rosso e un letto dello stesso colore. Mi misi la minigonna,mi misi le calze a rete color carne,scarpe con tacco non molto alto,ripassai il lucidalabbra,capelli sciolti,sbottonai un poco la camicetta’oddio,mica poco,la sbottonai molto direi,e poi mi misi ad aspettare sul letto. Dopo un poco sentii qualcuno salire le scale e dopo pochi secondi bussare alla porta. Mi alzai,cominciai a sorridere e andai ad aprire la porta. Sinuosamente e con sguardo dolce ma malizioso aprii e,una volta aperta mi trovai davanti un donna sulla quarantina che mi sorrise

‘sa’lve!’dissi io

‘salve signorina,le debbo parlare in merito al cliente che tra poco riceverà,posso entrare?’a me suonava tutto strano ma visto che aveva parlato di quel cliente accettai

‘si entri pure.’la feci entrare e chiusi la porta. Come donna era molto bella. Era mora,capelli fino alle spalle,portava una maglietta elegante e scollata,aveva dei bei seni pieni e truccata pesante ma con cura ed eleganza. Entrata si mostrò subito gentile ed affabile,mi prese dolcemente la mano

‘lo so che per le questo lavoro non deve essere molto gradevole,ovvero quello che fa in queste stanze”
‘signora,io cerco di soddisfare il cliente,poi alla fine ho i soldi,non sono marchette diciamo ma come se sono affari,se vogliamo metterla così,quindi cerco di non scandalizzarmi di nulla,infondo &egrave un lavoro’sorrise

‘bene,mi fa piacere sentirla parlare così. Anche io alla sua età mi divertivo e molto,però poi,la famiglia,la posizione ecc mi hanno costretto a frenarmi”

‘signora,ma lei cosa ci fa qua?’

‘vede”
‘ma ha chiesto lei di me?’rise

‘no’no no io no’
‘e chi?’
‘io sono venuta per una chiacchierata preliminare assicurandomi la sua dolcezza e cura nei confronti del cliente’
‘si ma lei chi &egrave?’
‘io sono una parente di questo cliente. Vede,il cliente che deve entrare &egrave mio figlio,&egrave minorenne”
‘ma se &egrave minorenne non dovrebbe entrare. Lo sa questo?il padrone della discoteca glie lo ha detto?’
‘si certo ma ho pagato una somma direi un po’ alta quindi’ha accettato’
‘come mai avete scelto me?’
‘in realtà l’ho scelta io,non mio figlio perché l’ho vista avvenente e spregiudicata nel ballare,quindi la scelta &egrave caduta su di lei’
‘la ringrazio’

‘di nulla’
‘si ma non capisco. Come mai lei accompagna suo figlio a’a fare del sesso diciamo’

‘ecco vede’mio figlio non sta molto bene e’&egrave costretto su di una sedia a rotelle per un incidente a cavallo e’non &egrave più lo stesso,ovviamente’
‘mi spiace signora,davvero’chiusi le mie mani sulla sua in segno di dispiacere. Ero realmente dispiaciuta perché a me queste notizie hanno sempre fatto effetto.

‘Ho cercato in tutti i modi di farlo riprendere,in tutti,tutti i modi ma niente. Una sera poi l’ho trovato verso le 3:00 del mattino su quei canali alla tele,quei canali erotici’e ho capito cosa voleva,cosa gli mancava. Cio&egrave lui si sentiva emarginato e alla fine’non mi giudichi ora”
‘ma no signora mai!’
‘alla fine ho praticato incesto con mio figlio in maniera minima,non sesso completo per farlo sentire meglio,per aiutarlo e ci sono riuscita,ma non del tutto. E ora l’ho portato qua perché credo che oltre ed una presenza materna ha bisogno anche di una presenza giovanile,con me vicino’
‘cio&egrave io dovrei fare sesso con suo figlio”
‘no,non sesso,qualcosa,non molto’
‘ok,e con lei davanti?’
‘si,esatto signorina’ci pensai sopra

‘vabbene si,vabbene se può aiutare suo figlio’
‘si certo,credo che lo aiuterà. Allora’vado a prenderlo,l’ho lasciato appena fuori la porta. Signorina’lui &egrave molto timido”
‘non si preoccupi,assolutamente’dissi sorridendo. Mi sentivo imbarazzata dalla situazione. Infondo anche io praticavo l’incesto,ma quell’incesto di questa madre era molto diverso,era per amore,non per ottenere alcune cose come macchina ecc.

‘comunque prima che lo vado a prendere,io sono Marina!’disse dandomi la mano

‘piacere,io sono Nadia,ho 23anni’
‘e io 42’detto ciò con un sorriso aprì la porta e la lasciò socchiusa. Sentivo farfugliare qualcosa e dopo poco la porta si riaprì ed entrò dentro Marina con suo figlio,sulla sedia a rotelle. Il ragazzo era carinissimo,dolcissimo a prima vista e mi riempii di tenerezza

‘ma che carino questo ragazzo,proprio carino!’
‘sentito Nadia? Ha detto che sei carino e te che dice sempre di no!’ Marina chiuse la porta a chiave. Io mi sedetti sul letto con il ragazzo davanti che mi guardava

‘ciao,sono Pietro’
‘Pietro,sono Nadia,piacere. Quanti anni hai Pietro?’
’15’

‘io 23,ti piaccio’sorrise

‘abbastanza,anzi,molto’risi

‘b&egrave,meno male no?’
‘b&egrave’si. ti ha scelta mamma’
‘sono contenta e ringrazierò sempre tua madre perché ho conosciuto pochi dolci come te e la tua mamma’. La signora poi si mise a sedere accanto a me. Il ragazzo ci era di fronte e ci guardava

‘visto Pietro che bei seni che ha questa signorina’disse ed io sorrisi guardando sia lei e lui

‘si’sono grossi! Però io preferisco i tuoi mamma’quella frase mi fece sorridere di tenerezza

‘ti piacciono quelli della mamma?’gli domandai

‘si,molto’Marina si mise in ginocchio accanto a suo figlio,al lato sinistro di lui e destro mio

‘grazie amore’sorrise il figlio’vuoi vedere quelle di Nadia Pietruccio?’

‘si,si ok’

‘servitoJ’dissi io. Mi sbottonai di più la camicetta e me la tolsi completamente lasciando vedere al ragazzo i miei seni prosperosi

‘wow’visto amore di mamma che tette che ha Nadia?’il ragazzo era compiaciuto ma non mostrava una frenesia eccitativa,ma era visibilmente attratto dai miei seni

‘sono belli Nadia!’

‘grazie piccoloJ’gli sorrisi e gli presi una mano ‘vieni,poggiala sul seno’dissi e feci poggiare la sua mano destra sul mio seno sinistro. Intanto Marina allungò le mani verso la cerniera dei jeans di suo figlio e gli sbottonò i pantaloni. Io stavo vedendo e la cosa mi interessava,giacch&egrave volevo vedere fin dove si spingeva nell’intimità quella madre,fin quanto l’amore materno per suo figlio l’avrebbe spinta e la spingeva nella loro intimità di casa

‘sono belli Nadia,sono sodi!’

‘ti piacciono amore mio?’chiese sua madre

‘si mamma’sorrisi

‘sono meglio i miei o quelli di mamma tua?’
‘di mammaJ’sorrise vergognato

‘ah allora la mamma deve avere dei seni bellissimi’

‘amore,facciamo vedere a Nadia il tuo pisellino?’
‘si dai voglio vederloJ’dissi con voce dolce. Marina aveva sbottonato la cerniera ma non lo estraeva,rimaneva vicina a suo figlio aspettando la risposta

‘si,però mamma devi essere te”
‘si amore,come vuoi,solo come vuoi tu’

‘io cosa faccio?’chiesi al ragazzo

‘te stai così,poi se mai fai qualcosa Nadia’mi rispose la madre

‘vabbene’capirai,avrei preso molti soldi senza fare nulla,era il massimo. Marina introdusse la mano nelle mutande di suo figlio,gli calò i pantaloni ed estrasse il membro del suo ragazzo. Il pene non era molto grande,era fino e circa sui 16cm,ma molto carino

‘che bel passero che hai!’dissi io

‘grazie Nadia!’

‘lo facciamo toccare anche a Nadia amore?’
‘si,si toccalo’disse Pietro. Allora allungai la mano sporgendomi verso di lui e presi il suo pisello in mano,era caldo,bollente. Marina mi guardava compiaciuta e serena. Presi leggermente a giocarci

‘vuoi che ti faccia una pipetta?’
‘no,dallo a mamma ora’
‘ok piccolo’

‘vieni da mamma tua amore’diceva Marina nel mentre prese di nuovo il pene di suo figlio in mano tenendolo stretto nella morsa del palmo. Marina spostò la sedia a rotelle verso la sua direzione ed io la aiutai. Era in ginocchio con avanti a lei il membro di suo figlio ch’ella stava dolcemente masturbando. Io ero curiosa di ciò che stava succedendo,eccitata un poco perché queste &egrave stata sempre una sorta di perversione. Andai dietro la sedia e quindi dietro Pietro e presi a fargli un bel massaggio sulle spalle

‘ti piace Pietro?’
‘si Nadia,grazie’
‘di nulla piccolo. &egrave brava la mamma vero?’chiesi e Marina guardandomi mi sorrise dolcemente

‘si’si molto brava’

‘vuoi che la mamma te lo prenda in bocca amore?’chiese Marina a suo figlio

‘si mamma si!!’rispose Pietro in modo un po’ affannato

‘ok amore’vado eh!!’rispose Marina e subito introdusse dentro la sua bocca il pene eretto di suo figlio che scomparve letteralmente in essa. Marina cominciò a succhiarlo ed io nel mentre ero li,intontita a guardare tutto ciò con ormai un dito nella vagina intenta a trastullarmi. Marina intanto faceva su e giù dolcemente sul pisello di suo figlio e Pietro aveva il respiro affannoso nel godersi quel pompino eseguito da sua madre. Marina continuava a fare il pompino a suo figlio mentre io continuavo a sditalinarmi,ora con dolcezza ora con foga

‘Pietro,posso fartelo anche io? Così ti faccio vedere come sono brava?’dissi a Pietro. Lui si girò e mi sorrise

‘ok,se vuoi e se vuole mamma’non ce la facevo più,l’eccitazione mi aveva completamente rapita,dovevo prendere un pisello in bocca entro poco se no sarei scoppiata. Marina,la madre si staccò dal pene di suo figlio e,sorridendomi mi invitò a prender posto vicino a lei. Andai accanto a lei e mi posizionai tra le gambe di quel ragazzo e gli presi in bocca il pisello e cominciai a succhiare di santa raggione come una forsennata. Il ragazzo cominciò a gemere per la veemenza delle mie succhiate. Impugnai dalla basa quel piselletto e spinsi prepotente con il capo verso il suo membro e ingoiai tutto con foga

‘piano Nadia gli fai male!’disse sua madre

‘noo’no mamma!!’rispose suo figlio eccitato. Mi tolsi da quel piselletto e cominciai a masturbarlo

‘no,non voglio fargli male non si preoccupi’disse a Marina mentre lei sorrideva e carezzava il volto di suo figlio. Mi rituffai a capofitto su quel piselletto e cominciai a leccarglielo e poi a succhiarglielo a dovere

‘mamma’mamma sto venendo mamma!!!!!’Marina allora venne vicino a me in ginocchio

‘Nadia aspetta’disse ed io mi tolsi sorridendo al piccolo ragazzo che era vivamente eccitato. Marina abbassò la testa e riprese il pisello di suo figlio in bocca nel mentre io gli toccavo i testicoli. Ai lati della bocca di Marina la saliva colò e si fece strada verso i pantaloni del ragazzo come quando glie lo succhiavo io pochi istanti prima. Dopo pochissimo Marina si fermò e il ragazzo si irrigidì dal bacino in su

‘mammaaaa’.aaaahhh aaaa mammmaaaaaa!!!!’io mi fermai ed incuriosita restai a guardare: Marina accoglieva il succo di suo figlio che,come la saliva,colava copiosa ai lati della sua bocca truccata. Non si muoveva,era lì,ferma. D’un Pietro si accasciò sulla sedia stessa liberando il bacino dalla rigidità qual’era e Marina deglutì tutto lo sperma che aveva preso nella sua bocca. Pochi istanti così e io lì ferma a guardare. Marina si tolse il pene ormai moscio di Pietro e si ripulì. Il ragazzo era lì fermo che pian piano si riprendeva. Mi alzai dalla posizione qual’ero e mi ricomposi. Pochi minuti di silenzio e poi fu Marina a parlare

‘grazie Nadia,grazie mille’io sorrisi

‘ma di nulla,avete pagato. E poi &egrave un ragazzo simpatico’dissi nel mentre li accompagnavo alla porta d’uscita della saletta. Il ragazzo mi guardò

‘potremo rivederci?’

‘ma certo,io sono qua’Marina allora cacciò un biglietto con il suo numero di telefono

‘questo &egrave il mio. Dammi il tuo così almeno quando avremo bisogno di te ci verrai a trovare,ovviamente varrai pagata molto bene’disse. Sentendo che sarei stata pagata,e pure bene le diedi il mio cellulare e poco dopo ci salutammo. Chiusi la porta e mi misi a ridere per l’accaduto,ma oltre alle risate presi anche a masturbarmi furiosamente,sempre per l’accaduto.

PS se volete scrivermi scrivete pure a nadiucciabona@libero.it

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