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Racconti erotici sull'Incesto

La suocera in menopausa

By 19 Novembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo una coppia venticinquenne, felicemente sposata da qualche anno, non abbiamo figli e viviamo in una bella casa a solo e in campagna.

Entrambi lavoriamo e guadagnamo bene, tanto più che non avendo figli, ce la spassiamo perch&egrave possiamo toglierci più o meno ogni voglia.

Mia suocera cinquantenne, vedova, vive vicino a noi, nella casa che fu anche di suo marito e di mia moglie.

Ad un certo punto della nostra vita, però, vuoi la crisi internazionale, vuoi la sfiga, ci ritroviamo in ristrettezza economica, il mutuo da pagare e insomma la vita più difficile.

Una sera a cena dalla suocera, viene fuori il discorso e lei, premurosa, ci rimane male, &egrave dispiaciuta che sua figlia non possa più condurre la vita alla quale &egrave abituata.

Qualche giorno dopo, lei &egrave a cena da noi, parliamo del più e del meno e torna fuori il discorso, allorch&egrave lei ci fa una proposta:

– sapete ragazzi, vi dirò che anch’io nella mia vita sono sempre stata piuttosto bene, ma da quando sono rimasta sola, con la sola pensione di reversibilità, ho dovuto tirare un pò la cinghia. Mi &egrave venuta in mente una cosa e ve la vorrei proporre. Io abito da sola nella mia casa e devo sostenerne tutte le spese, inoltre sto invecchiando e mi fa fatica anche solo pulirla, quindi, visto che qui da voi c’&egrave abbastanza posto per tutti, potrei vendere la mia casa, ricavare un pò di soldi per cointestarmi la vostra estinguendo il vostro mutuo, condividendo con voi poi, tutte le spese di gestione e così potremmo ritornare tutti a fare una vita agiata. Che ve ne sembra? –

La proposta non faceva una piega, la mia fronte e le mi sopracciglia invece ne facevano parecchie.

Si sa, vivere da soli &egrave sempre meglio, ma effettivamente la proposta stava in piedi e la casa era più che sufficiente per tutti.

Ne parlai con mia moglie una volta soli e alla fine poi, decidemmo di accettare, era l’unica soluzione possibile.

Quindi facciamo tutto quel che serve e mia suocera torna con noi.

Per qualche anno, in definitiva, tutto ok, la convivenza era buona, lei era una donna che si faceva i cazzi suoi, noi altrettanto, quindi alla fine il rapporto con mia suocera rimase buono, anzi meglio di quello di prima.

Allorch&egrave mia suocera arrivò all’età della menopausa, senza rifarsi una vita perch&egrave non voleva sosituire il marito morto giovane, ne era ancora innamorata e gli era rimasta fedele per tutti quegli anni.

Insomma, dicevo, la menopausa ci sconvolse la vita, si ce la sconvolse a tutti e tre, i suoi valori ormonali rimbalzavano come schegge impazzite e la vita di mia suocera divenne un mezzo inferno.

Quando gli prendevano le così dette “vampate” diventava tutta rossa, sudava, si doveva spogliare, la pressione era alle stelle e rischiava conseguenze critiche per la salute.

Mia moglie e sua madre andarono dal dottore e appresero una sconvolgende diagnosi :

– vede signora, non so se posso parlare davanti a sua figlia –

– certo dottore, non si preoccupi, non ho segreti per lei –

– vede, le dicevo, lei come saprà già, &egrave in menopausa o meglio ci sta entrando, &egrave un periodo che può durare anche un anno o più ed &egrave sconvolgente per il suo corpo, a volte si manifesta senza tanti problemi, ma da quello che mi dice e dalle analisi, vedo che i suoi ormoni sono letteralmente impazziti. –

– e allora, dottore, che devo fare? –

– niente di particolare, le dò delle pillole, ma non faranno un gran ch&egrave, la cosa fondamentale sarebbe quella di tenere buoni gli ormoni, quindi sono costretto a farle una domanda un pò imbarazzante, ma &egrave la prassi : lei, ha rapporti sessuali? –

– be, no, da quando sono vedova non ne ho più avuti –

– ecco, &egrave quello che pensavo, lei &egrave rimasta vedova molto presto in età ancora fertile, inoltre non ha più voluto avere rapporti con altri uomini, ma vede, il suo corpo, invece, ne avrebbe avuto bisogno, &egrave un’esigenza fisiologica che con la sola masturbazione non passa. –

arrossendo in volto davanti alla figlia:

– masturbazione? ma che dice? –

– signora, non mi dica che non si &egrave mai masturbata, anche involontariamente, sotto la doccia, lavandosi, si sarà toccata un pò ? o no? –

– be, lavandomi, a volte, forse ho indugiato un pò di più, ma mai volontariamente. –

– ancora peggio, lei in tutti questi anni non si &egrave mai sfogata e i suoi ormoni ora sono al massimo della concentrazione. Non c’&egrave altro rimedio, signora, mi dispiace, ma lei, deve avere rapporti soddisfacenti, anche occasionali, ma almeno uno alla settimana. –

Salutano il dottore e vanno a casa, ne parlano in macchina, anche la figlia &egrave sconcertata, ma quella sembra l’unica cura da fare, se non vuole rischiare problemi più seri dovuti ai picchi di pressione.

Arrivati a casa mia moglie mi racconta tutto quando rimaniamo da soli, io sorrido, incredulo, ma poi lei si incazza e capisco che la cosa &egrave seria.

Passa del tempo, la situazione non migliora, mia suocera insiste a limitarsi, non ha nessuna intenzione di andare per locali a fare la troia, l’unica cosa che si concede di più, &egrave la masturbazione di nascosto, anche se spesso me ne accorgo.

Le crisi e gli sbalzi di pressione aumentano di intensità, ora quasi tutti i giorni, mia moglie disperata e incazzata per la situazione si sfoga con me.

– non so più che fare, sono contenta che mamma non voglia andare a letto col primo che incontra rispettando mio padre, ma mi preoccupo perch&egrave sta sempre peggio, qui urge una soluzione-

– cerca di parlarci, di convincerla, se veramente vogliamo sapere se la cura del dottore &egrave efficace bisogna provarla, solo che non sappiamo dove trovare un uomo giusto per lei, certo che se va con uno di quei vecchietti della sua età, dubito che starà meglio –

mia moglie guarda in terra, poi lentamente alza la testa e mi guarda, le luccicano gli occhi, lo sguardo &egrave strano, come quello di chi ha avuto un’idea, ma che non ha il coraggio di esprimerla.

la guardo e gli faccio :

– che c’&egrave, cosa guardi? –

– nulla, pensavo una cosa, ma… non so…. però potrebbe essere –

– cosa? Suuu, dici quello che pensi no? –

– l’uomo ce l’abbiamo, però sarà dura fare accettare la proposta, sia a lei che a lui –

– e chi sarebbe? –

– bee, io, avevo pensato a … a te –

– cosa? Stai scherzando vero? –

– no, dai, mi sembra una buona idea, io per mia madre, sono disposta anche a condividere il mio uomo, tanto più, che quando abbiamo avuto bisogno noi, lei ce lo ha dato. No? –

– si ho capito, ma non mi sembra la stessa cosa, non che abbia qualcosa contro tua madre, ma ti sembra possibile che ti faccia le corna e per giunta con lei? –

– Lo so caro, lo accetto con fatica anch’io, ma non vedo altra soluzione migliore e poi comunque non sono corna, &egrave mia madre e te lo chiedo io, &egrave solo sesso, &egrave per il suo bene, ma tu non gli vuoi bene ? –

– si che gliene voglio, &egrave una brava donna, mi dispiace che stia male, ma come faccio, daii –

– dimmi solo di si, ti prego, se va bene a me, perch&egrave non dovrebbe andare bene a te, dimmi solo di si e a tutto il resto penserò io –

la richiesta era veramente supplichevole, stava quasi per piangere, lui non voleva, ma doveva accettare.

– ok, se ti fa piacere, ma non ti prometto niente, magari nemmeno lei vorrà, vedrai –

– grazie amore, ti amo tanto, vedrai che non te ne pentirai –

fine capitolo – il prossimo &egrave “Convincimenti” Il giorno successivo mia moglie era tesa, nella sua testa cercava il modo di affrontare sua madre e più che altro di convincerla, effettivamente la cosa non sarebbe stata facile, n&egrave da spiegare, n&egrave da far accettare.

Io al lavoro e loro sole in case, &egrave il momento giusto, sicuramente senza di me per casa si può aprire il discorso.

– mamma, come stai? sempre peggio mi sembra –

– eh, si, non va per niente bene, queste crisi ormai sono quotidiane e mi sento sempre più stanca –

– ma allora perch&egrave non vuoi accettare la cura del dottore? Magari poi starai meglio. Io sono contenta che tu rispetti tuo marito, mio padre, ma sono preoccupata di questa tua situazione –

– Lo so, ma non posso alla mia età andare per locali a cercare un uomo, si lo so che molte mie coetanee lo fanno, ma io no, preferisco patire, tanto poi sarà per un anno –

– si, ma per un anno rischi la salute, ti prego fallo anche per me, d’altronde sei ancora giovane, non ti lasciare andare così, non credo che mio padre avrebbe preferito questo –

– Lo so, lo so, ma non &egrave facile per me, nemmeno parlarne con te, lo vedi arrossisco, non so come fare –

– senti mamma, io avrei pensato ad una soluzione, però tu mi devi promettere di ascoltarmi e di pensare bene a ciò che dico perche, secondo me, &egrave la migliore soluzione possibile –

– ok, sentiamo –

– io avrei pensato ad un uomo, che già conosci e di cui siamo sicure, uno che non approfitterà della situazione e che sarà dolce con te –

– ah, sii, e chi &egrave? –

– be, io avrei pensato… insomma non &egrave facile per me, ma… avrei pensato a mio marito –

– cosa, stai scherzando, vero? –

– noo, ci ho riflettuto bene e voglio che tu faccia altrettanto prima di dire di no, anche a me costa un pò fatica, sono un pò gelosa, ma meglio con te che con un’altra e lo stesso per te, preferisco che tu vada con lui che non con un estraneo che poi magari ci girerebbe anche per casa, per non parlare dei discorsi che potrebbe fare in giro con i suoi amici –

– rimango allibita, ma come hai fatto a pensare una cosa del genere? Figurati se voglio andare a letto con tuo marito e poi sarebbe anche un incesto, ti sembra possibile? –

– non &egrave un incesto, non siete consanguinei, &egrave tutto in famiglia si, ma &egrave un parente acquisito –

– senti mia cara, ci penserò, ma non credo che accetterò –

– non ti voglio forzare, ma decidi presto, prima che ci ripensi, non &egrave facile nemmeno per me proporti questo –

Ognuna riprende ciò che stava facendo, mia moglie ha un magone dentro, non sa se ha fatto bene, si sta quasi pentendo e inoltre non &egrave mai stata così imbarazzata davanti a sua madre.

Mia suocerca pensierosa, non si vede proprio a letto con me, anzi si sta convincendo di perseguire la sua convinzione

Io rientro a casa, l’atmosfera &egrave strana, le donne parlano poco, sono molto a disagio, a cena poche frasi, poi all’improvviso, vedo mia suocera arrossire paurosamente, un’altra crisi molto forte, si alza e va verso il bagno, vi si chiude dentro e apre la doccia fredda, cerca di raffreddare i bollenti spiriti, sfoga la sua voglia masturbandosi insaponandosi, non la vedo, ma lo so perch&egrave durante le crisi la sua eccitazione va al massimo e non può fare altro per calmarsi.

Mia moglie mi guarda:

– non possiamo andare avanti così, sono ancora più convinta che non possiamo fare altro –

Mio malgrado, mi rendo conto che effttivamente non c’&egrave soluzione migliore, sono l’unico uomo disponibile, già in casa e prestante sessualmente, ma non voglio assolutamente fare niente se non costretto, anche nel rispetto di mia moglie.

Mia suocera esce dal bagno, dopo assersi calmata in accappatoio, ci saluta e va a dormire.

Andiamo a letto anche noi, mia moglie mi abbraccia, mi bacia, ha voglia di me, iniziamo a scaldarci, facciamo l’amore in silenzio ( come sempre, per non farci sentire dalla mamma ) mentre lei mi sussurra all’orecchio sottovoce:

– ohh, amore, ti amo, mi fai godere, sto per venire, sii, ahhh –

veniamo insieme, ormai siamo in simbiosi, ci abbracciamo, ci accareziamo, mi guarda con gli occhi luccicanti:

– amore, sei l’uomo perfetto, dolce, premuroso, ti amo ed &egrave per questo che voglio che mia madre provi le mie stesse sensazioni, con te sarà molto soddisfatta, andiamo sul sicuro –

– cazzo, che c’entra tua madre ora, &egrave il nostro momento, smettila con questa idea assurda, io amo solo te e non voglio altre donne, sono soddisfatto così –

– Lo so, ma voglio che tu lo faccia, ma attenzione, non ci prendere gusto, tu sei mio, solo mio, ricordatelo –

ci addormentiamo così, poi, nel cuore della notte sentiamo dei gemiti dalla camera di mia suocera, ci alziamo per andare a vedere, io sono nudo e mi metto l’accappatoio, mia moglie una vestaglia da notte, la porta &egrave socchiusa, mia suocera si &egrave scoperta, spogliata di tutto, sta bollendo e si tocca paurosamente, poi, mentre noi guardiamo dallo spiraglio, si calma, &egrave venuta, ha goduto.

ce ne andiamo prima che si accorga di noi, una volta in camera mi tolgo l’accappatoio e mia moglie mi fissa sorridendo beffardamente, io non capisco e lei mi fa cenno di abbassare lo sguardo, &egrave la fine, il mio cazzo &egrave dritto come un’alza bandiera, porca troia, non me ne sono accorto, ma la vista di mia suocera che godeva me lo ha fatto drizzare.

rimango lì, zitto, incredulo, non pensavo che una signora molto più vecchia di me, potesse farmi quell’effetto, però a pensarci bene, non era nemmeno tanto male, qualche ruga sul viso e sul collo, ma un corpo ancora abbastanza tonico, vista l’età e dato anche un leggro sovrappeso.

– penso che la cosa sia ancora più facile di quello che pensavo –

– noo, ma che dici cara, non &egrave come credi, insomma, lo sai, lui &egrave autonomo, fa sempre quello ch gli pare –

– si lo so e so anche che lui ha deciso per te –

si avvicina, me lo prende in mano e lo strizza quasi a farmi male, poi :

– allora caro, ti tengo in pugno, sei convinto di darmi retta? –

e strizza di più facendomi male

– ahi, ma che fai? –

– da domani tu dovrai essere disponibile con mia madre, se ci sarà bisogno tu farai quello che ti ho detto! –

Sono la sua preda ormai, mi tira per il cazzo e mi porta vicino al letto, si siede, inizia a spompinarmi, cerca di corrompermi forse, sto per venire, se ne accorge, si gira si mette a pecora con le ginocchia sul letto e il viso giù, girato appoggiato su una guancia, con le mani si allarga le chiappe sode e mi fa:

– sborrami sul culo! –

non capisco, ma obbedisco, schizzo di voglia nel mezzo alle chiappe, cola tutto sul buco del culo e sulla fica

– non volevi il mio culo da tanto tempo? Ora che &egrave lubrificato &egrave tuo, Prendilo pure! –

Non ci credo, non me lo aveva mai voluto dare prima, o meglio, me lo aveva promesso per qualche occasione speciale.

Sono arrapato, ma il mio cazzetto &egrave ancora mezzo sgonfio, ma ci voglio provare lo stesso, lo appoggio in quel guazzabuglio che cola, provo a spingere, ma si piega, allora ci infilo un dito, piano per non farle male, entra bene, viscoso com’&egrave, Poi ne infilo due e mia moglie inizia a gemere, piano piano tre, ora stanno un pò strette, ma lo sto dilatando, lei gode ancora di più:

– mmhh, mi piace, goodoo, continua così, sii –

Il cazzo ora svetta di nuovo, &egrave il momento, lo appoggio, la cappella entra abbastanza bene, poi lentamente lo faccio entrare tutto, lei gode, io pure, mi fermo in fondo, muovo il bacino, glielo faccio sentire bene in fondo:

– ohh, sii, mi piace, ma fai piano che sono ancora un pò stretta –

La comincio a pompare piano, poi sentendo che gode, aumento il ritmo, ora me lo sto sbattendo di brutto, &egrave tutto ben lubrificato, fa quasi la schiuma, non ce ne accorgiamo, ma stiamo facendo casino, ci siamo scordati di sua mamma:

– ehi, facciamo piano se no tua madre ci sente –

– oohh, non me ne frega niente, voglio godere liberamente, da quando &egrave qui non lo faccio più e poi chi se ne frega –

Io rimango sorpreso e continuo

Chiaramente &egrave impossibile che la donna non ci senta, anche se dormisse, ma chi se ne fotte, forse ha ragione mia moglie

Non ce ne accorgiamo, ma come avevamo fatto noi prima, ora c’&egrave lei dietro la porta, ci spia, io pompo di brutto e mia moglie gode da impazzire

Veniamo entrambi, in bagno ci puliamo e poi via a letto, questa notte non abbiamo dormito un cazzo.

– amore, ti ho dato anche il culo, era un tuo desiderio, quindi ora sta a te accontentare il mio –

Non potevo più ribattere, aveva vinto

L’indomani andiamo a lavoro come sempre, ci ritroviamo a cena tutti e tre, mia moglie sa che ora io non sono più nell’incertezza:

– mamma, hai pensato a quella proposta? –

Mia suocera diventa rossa, quella domanda imbarazzante di fronte a me, come poteva rispondere?

– Be si ci ho pensato –

– e allora, dimmi, accetti o no? –

– non sono ancora sicura che tu abbia ragione –

– male, molto male, ora basta, si fa come dico io. Voi diventerete amanti perch&egrave io non voglio n&egrave sentire e n&egrave vedere nulla, quindi vi incontrerete quando non ci sono. Ok? tutto chiaro? –

– ma che dici …-

– zitta, si farà così! –

Io zitto in un angolo della tavola, mia suocera allibita, ma di fronte all’imperativo della figlia incazzata non reagisce, mia moglie, soddisfatta, sorride con aria di superiorità, continua a mangiare e ci guarda.

Anch’io guardo mia suocera, ci fissiamo negli occhi, la conosciamo bene, sappiamo che &egrave meglio tacere.

fine capitolo – continua con “La cura” La notte non sono riuscito a dormire bene, avevo sempre in mente quella cosa, come potevo fare, non sapevo veramente che pesci prendere, chi avrebbe fatto la prima mossa?

La mattina vado al lavoro, come sempre, ci riuniamo all’ora di cena.

– ciao, amore, com’&egrave andata oggi? –

– come sempre, soliti problemi, solita routine –

ceniamo, l’aria continua ad essere tesa, qualche parola qua e là poi a fine cena, mia moglie:

– senti caro, domani &egrave sabato, ti vedo un pò stanco, perch&egrave non rimani a casa mentre io vado a fare spese? –

lo sapevo, cerca di scaricarmi a casa con sua madre

– no, non ti preoccupare, non sono stanchissimo, posso venire –

– no, davvero, ogni tanto mi fa piacere uscire a fare shopping senza di te che mi rompi i coglioni –

la mamma la guarda, &egrave esterefatta dall’intrapendenza della figlia, non l’aveva mai vista così.

Arriva la mattina dopo, sono a letto, mia moglie non mi ha svegliato ed &egrave andata da sola, mi sveglio e mi alzo, vado in cucina per la colazione, ci trovo mia suocera, mi sorride ed io altrettanto, mi serve la colazione, non sempre lo fa, si siede e mangiamo insieme:

– ti sei svegliato bene? –

– si, grazie e tu? –

– si, anch’io. Ascolta, ora che siamo soli, ti posso parlare apertamente, insomma, per quella storia di mia figlia, io non sono molto d’accordo, non so tu? –

– effettivamente, nemmeno io, perch&egrave la cosa &egrave un pò forzata, ma sopratutto mi sembra una follia –

– bene, vedo che siamo d’accordo, penso proprio che il nostro imbarazzo finisca qui. Non diciamo niente a lei, tanto ha detto che non lo vuoleva sapere, no? –

– ok, però, non &egrave giusto mentire, lei ci tiene, forse &egrave meglio dirglielo –

– meglio di no, se no ci fa un’altra parte come l’altra sera –

non sono contento di disattendere gli ordini di mia moglie, però sono un pò sollevato dal fatto di poter guuardare nuovamente negli occhi mia suocera

così prosegue la mattinata, mia moglie non torna, ci mette molto di più del previsto, lo fa apposta, io guardo la tv, mia suocera fa pulizie e mi passa spesso davanti, devo ammettere che ora la guardo con occhi diversi, la vedo anche come donna e a dire la verità, per l’età che ha, &egrave ancora molto attraente.

improvvisamente arriva una delle solite belle crisi, si dirige verso il bagno, ma cade in ginocchio, la testa le gira, la afferro e la aiuto ad alzarsi, si tiene a me, questa volta &egrave dura davvero, la porto in camera, la sdraio, lei tiene gli occhi chiusi, poi mi fa:

– ti prego, aiutami ad andare in bagno –

la porto in bagno

– apri l’acqua fredda, per piacere –

mentre apro l’acqua lei inizia a spogliarsi per fare la doccia, ma non ce la fa, si appoggia al lavabo

– ti aiuto io, non ti preoccupare –

inizio a spogliarla, &egrave tutta un bollore, sento che emana calore come quando uno ha la febbre, &egrave tutta arrossata, non solo in volto, ma anche addosso, ora &egrave nuda, davanti a me, la pelle liscia, lucida, sta sudando, ora che la vedo con la luce mi accorgo che &egrave ancora bella, la aiuto ad entrare nel box, l’acqua fredda la inzuppa e la calma un pò

– ahh, oddioo, mamma mia che botta questa volta –

il sollievo che l’acqua le da, sembra farla godere, si volta, mi guarda, ora sta meglio, si rende conto che &egrave nuda davanti a me, ci guardiamo negli occhi, vedo una certa lucenza, ha voglia di sesso, ma la reprime, un carattere di ferro, le porgo l’accappatoio e lei se lo infila, si appresta ad uscire dal bagno per andare in camera, io la seguo, barcolla ancora un pò, si siede sul letto, ma la vampata non &egrave ancora passata ( perch&egrave data la mia presenza non si masturbata )

Si toglie l’accappatoio, rimane di nuovo nuda davnti a me, mi guarda

– scusami, ma non posso tenere niente addosso, sto bollendo –

– certo, figurati, anzi ti lascio sola, così puoi fare i tuoi comodi –

– no, non mi lasciare, non sto ancora bene, mi gira la testa, aiutami a vettermi almeno l’intimo –

così faccio, le prendo le mutande e il reggiseno, nel cassetto ne ha solo col pizzo, audaci per la sua età, mi giro, la guardo, si &egrave sdraiata con le gambe un pò aperte, cazzo vedo la sua fica, umida, luccica come tutto il corpo sudato, ansima senza motivo, forse &egrave l’eccitazione e la fatica di trattenerla, mi avvicino, le faccio vedere quello che ho preso dal cassetto, ma non mi accorgo che il uccello &egrave dritto, si vede, ho solo la tuta, per la seconda volta, l’automa mi sorprende, mia suocera apre gli occhi per vedere gli indumenti, ma vede solo un enorme gonfio sotto la tuta.

Sbarra gli occhi, incredula

– oddio, ma non mi vorrai mica dire che ..-

– scusa, non volevo, &egrave stato l’istinto, ti ho visto nuda e lui ha fatto tutto il resto –

– sono lusingata, non pensavo di fare ancora questo effetto su uno della tua età –

– scusami, se vuoi vado via, ma ti confesso che per la tua età non sei niente male –

lei tira su il busto, si siede sul letto girandosi verso di me, continua a guardare il mio gonfiore poi

– si quelle vanno bene, me le infili per piacere? –

mi chino per infilarle le mutande ai piedi, il mio viso ora &egrave davanti alla sua fica umida, sento l’odore intenso, il cazzo mi fa male, punta sulla tuta, alzo lo sguardo e vedo lei che chiude gli occhi, la testa all’indietro, naso all’insù, mentre io la sfioro per risalirle le gambe con le mutande, inizia a gemere

– oddio, non mi toccare cosìì, non ce la faccio più –

mi fermo, la guardo, lei abbassa la testa mi guarda, mi prende la testa con le mani, mi stringe i capelli e mi tira a se

– oddio quant’&egrave che non abbracciavo un uomo –

il mio petto contro le sue tettone, il mio cazzo che punta sul bordo del letto

– non ce la faccio più, queste crisi mi stanno distuggendo, non so cosa fare, ma non ce la faccio più –

inizia a baciarmi il collo e a sospirare nel mio orecchio, si trattiene con una forza di volontà mai vista

– scusami, scusami, devo smettere, non possiamo, no, non con te –

non ne posso più nemmeno io, mi devo sgonfiare, abbasso la tuta, mi fa troppo male, le prendo la mano e la metto sul cazzo, lei lo tocca, lo afferra e lo strizza

– oddio, com’&egrave duro, com’&egrave gonfio, non me lo ricordavo più così bello, non resisto più, ti prego, anche solo per una volta, dammelo, fammi godere –

si lascia cadere sul letto, io sopra di lei che mi aiuta a togliermi i pantaloni, sono arrapatissimo, la passione ci assale, ci muoviamo freneticamente, abbiamo fretta di scopare, sono nudo, le prendo le gambe sotto alle ginocchia, le alzo e le mando in avanti appoggiando i suoi polpacci alle mie spalle, in questa posizione le si apre la fica e le si alza il culo dal materasso, la punto nella fica

– fai piano ti prego, &egrave da tanto che non lo faccio –

appoggio la cappella all’entrata della vagina già abbondantemente unta, faccio piano, ma il cazzo va giù che &egrave un piacere, fino in fondo

– ahhh, ssiiii, che bello, non me lo ricordavo più cosìì bellooo –

inizio a pompare sù e giù, poche volte, poi già se ne viene, sbroda, urla, &egrave in estasi, mi fermo

– oddio, come godooo, non ti fermare daii, ancora, di più, daii –

ora capivo di chi era figlia mia moglie, tale madre, tale figlia, sarà stato il lungo digiuno, ma quella donna aveva una carica sessuale esplosiva

mi rimetto a pompare bene, in profondità e poi tutto fuori, poi di colpo tutto dentro, ancora pochi minuti e via con il secondo orgasmo, penso che sia soddisfatta, anche se io sono ancora a zero, talmente viscida la fica, sono anche soddisfatto, mi sembra d’aver fatto un buon lavoro, ma no

– ancora, ti prego, ancora –

mi rimetto giù con impegno e lei lascia andare ogni freno

– si così, bravo, si, scopami, dai, sbattimi, sbattiti questa vecchia troia, falla godere, così, oddio, sii –

nessuna mai me ne aveva dette tante così tutte insieme, cazzo che scopata e io che neppure volevo accettare

la pompo ancora un pò accompagnato da rumori inconfondibili di guazzabuglio “cha, cha, cha” facevano le mi palle sbattendo sul suo perineo e sul culo fradicio di liquido colante, lo estraggo, faccio per ributtarlo tutto dentro di colpo, ma sbaglio e la cappella scivola verso il culo, mi fermo appena all’entrata, lei mi guarda e mi fa:

– mi vuoi fare la festa come a mia figlia l’altra sera, brutto porco, basta che fai piano, anche li &egrave da tanto che non entra nulla –

rimango allibito, non chiedendolo, mi ha concesso pure il culo, che troia la mammina

lo punto, entra bene, ormai &egrave tutto unto, faccio piano, ma scivola bene, sono in fondo accompagnato da

– ahhh, siii, ohh, mamma mia come godo, che bello, fammi il culo porco, sbattimi, ma che mi fai dire stronzo? –

non me lo faccio ripetere, le piace sfidarmi e io l’accontento, inizio a pompare il culo, forte, la sbatto bene, qui c’&egrave un più di attrito e sento che sto per venire

– che culo magnifico che hai, te lo volgio spaccare, mi fai sborrare, ti riempio, troia che non sei altro –

le riempio il culo e mi accascio su di lei, anzimiamo entrambi, lei &egrave venuta 3 o 4 volte, io una sola, ma vale per 3, mi abraccia e mi stringe

– grazie, mi sento molto meglio, sei stato un tesoro –

– scusami per quello che ti ho detto e scusa per i modi bruschi, ma mi arrapavi tantissimo –

– non ti preoccupare, caro, &egrave stato bello così –

fine capitolo – il prossimo &egrave “Effetti collaterali” Ci alziamo, mia suocera va in bagno a farsi la doccia, io aspetto il mio turno, poi vado anch’io.

Una volta rivestiti, ci guardiamo sorridendo, lo sguardo &egrave più complice, ognuno riprende le proprie attività

Torna mia moglie, ha lo sguardo interrogativo, io non faccio trasparire nulla, d’altronde &egrave lei che ha imposto di non voler sapere nulla, gira per casa, scruta la mamma, cerca di capire cos’&egrave successo.

Il sabato trascorre come sempre, mia suocera non ha nessuna crisi, quindi mia moglie chiede:

– oggi, mamma, ti vedo bene, come mai?-

– si. oggi, mi sento meglio, grazie –

mia moglie vorrebbe sapere, &egrave curiosa, si mangia dentro

La sera a letto si struscia, &egrave calda, ha voglia di me

– sai caro, mi &egrave piaciuto molto l’altra sera, perch&egrave non riprendiamo da dove abbiamo lasciato? –

– certo, amore, perch&egrave no? –

iniziamo a toccarci e dopo un pò di preliminari scopiamo, quando sto per venire, lei si gira, mi porge il culo, io le ci schizzo sopra, lo ungo, inizio ad infilare le dita, lo allargo, mi sembra il remake dell’altra sera, il cazzo torna duro, lo appoggio, ma lei improvvisamente si sposta

– eh, no, caro mio, prima voglio sapere cos’hai fatto stamani in casa con mamma –

– ma che cazzo, non puoi fare così. E poi, non ha detto di non voler sapere nulla? –

– be, ho cambiato idea, ora lo voglio sapere –

– ma cosa vuoi che dica? Io preferisco soprassedere –

– se vuoi ancora scopare con me, sputa il rospo, se no niente di nulla –

– mi ha rotto i coglioni, con questa storia, hai detto che non avrebbe interagito con la nostra storia, invece ora mi ricatti –

– ora mi va di fare così –

mi alzo e vado in bagno, mi lavo e torno a letto, mi giro e dormo

la mattina mi sveglio, mia moglie non c’&egrave, &egrave uscita presto, mi alzo e vado a fare colazione, mia suocera &egrave li, amorevole me la serve, si siede e mangiamo

– vi ho sentiti ieri sera, che problemi ci sono? –

– niente, tua figlia ora vuole sapere tutto e io non mi sento di raccontare nulla, sono un gentiluomo e non ho mai raccontato le mie avventure –

– capisco, così io, sarei un’avventura? grazie –

si alza incazzata e se ne va in camera sua

porca troia di quella vacca, ora ho le mie due donne contro, dopo che mi sono prodigato per loro, mavaffanculo

vado in camera di mia suocera, &egrave lì che piange in un angolo, mi soffermo

– che hai, perch&egrave piangi? –

– lo sapevo che non dovevo accettare questa follia, in questa casa non c’&egrave più pace –

– ma dai calmati, sai com’&egrave tua figlia, ora s’&egrave messa in testa di fare il generale e vuole che noi obbediamo, ma poi, vedrai le passerà –

la abbraccio per consolarla, la stringo, lei piange sulla mia spalla, poi inizia a stringere anch lei, mi bacia il collo

– srtingimi forte, ti prego, ho bisogno di un uomo come te, che mi capisca, che mi consoli –

– certo, non ti preoccupare, sono qui con te adesso –

lei continua a baciarmi, non sono di marmo e poi mi ricordo com’&egrave calda quella donna, l’uccello preme sulla tuta, la stacca dal mio ventre, lei lo vede, smette di piangere e mi guarda negli occhi da vicino, la vedo già rossa in viso, &egrave accaldata

– si lo so che sei qui con me e non sei solo, anche lui ha bisogno di consolarsi –

me lo tira fuori, lo strizza, si china su di lui e me lo prende in bocca, mi fa una pompa che nemmeno la meglio delle puttane, mi sa tanto che i miei suoceri ai loro tempi si sono divertiti parecchio, godo, cazzo come godo, ha un’esperienza collaudata e una voglia repressa di anni, sto per venire, non faccio niente e le sborro in bocca, mamma mia che schizzo, lei ingoia tutto, succhia ancora e lo spreme fino all’ultima goccia, si alza e mi bacia, sento il sapore di sperma, lei mi limona da paura, la sua lingua fa traiettorie impossibili, si stacca mi guarda

– sei un bel porco, fammi godere, maiale –

l’uccello si drizza all’istante, la afferro, la butto giù, le strappo la vestaglia, inizio a leccarle la fica, minchia come cola, sono tutto appiccicato in viso, mi intrufolo anche col naso e con le dita, poi lei viene, urla e gode, la giro, la prendo da dietro e me la sbatto di voglia, le scopate con lei me le godo di più perch&egrave non devo essere amorevole, ma &egrave solo sesso sfrenato e mi lascio andare a tutta l’irruenza che provo, la pompo nella fica, lei mi incita, poi anche nel culo, la giro come un calzino in tutte le posizioni

– sii, bravo, sbattimi così, come la peggiore delle puttane, sii, sborrami dentro, sii, fammelo sentire –

le riempio la fica di sperma. tanto non c’&egrave pericolo di gravidanza, mi accascio stanco su di lei che mi abbraccia

Abbiamo goduto ancora insieme, ci sto prendendo gusto, non ce ne siamo accorti, ma mia moglie &egrave tornata, ci ha spiati, ora &egrave in camera nostra, piange, la sento, vado da lei, spero che non sia arrivata in tempo, ma temo di si

– che hai, perch&egrave piangi –

– perch&egrave tu preferisci mia madre a me, perch&egrave lei &egrave più troia –

– non dire cazzate, non &egrave vero e poi non &egrave quello che volevi? –

– si, per il suo bene, ma non credevo che scopasse così, vi ho visti, ho visto quanto eri arrapato e come te la sbattevi di voglia, con me non l’hai mai fatto –

– dai, non dire così, sono due cos diverse, io ti amo, con lei invece &egrave solo sesso –

– be, sono gelosa, gelosissima, voglio anch’io godere come lei –

con violenza mi prende il cazzo, io ero ancora nudo, lo succhia, assaggiando anche il sapore della madre, mi pompa in bocca, io non ce la faccio più, queste due donne, con le loro crisi, mi stanno spompando sul serio, dopo un pò ancora non vengo perch&egrave sono scarico, mi fa male il cazzo, lei si alza, si spoglia e mi fa:

– visto che ho ragione, ti piace più lei che di me –

– ma no, non &egrave vero –

– allora dimostramelo, voglio godere come lei, forza –

mi sfida, cazzo non ce la faccio davvero, ma come posso rifiutare

– ah, sii, bene, ora vedrai –

mi ha fatto proprio incazzare, l’adrenalina mi ridà la forza, la prendo con violenza, la sbatto sul letto, le allargo le gambe, le sputa sulla fica, due patte, un colpo secco e la sfondo

– ahh, ma che fai? –

– ti sbatto come una troia, come tua madre, siete due puttane da pagamento, tieni troia, lo vuoi? bene prendilo tutto –

con violenza la pompo non preoccupandomi di farle male o di farla godere, devo sfogare la mia rabbia, la mia repressione &egrave finita, ora comando io, decido io con chi scopare e quando

la tengo sotto mezz’ora, non riesco a venire, mi sono un pò scaricato e sono veramente stanco, lei invece, inerme sotto di me, &egrave venuta diverse volte, rallento, esco, la prendo per i capelli

– tho, puppa troia e ingoia tutto –

mia moglie sottomessa esegue, me lo puppa di voglia, vuole la sborra in bocca ed ecco uno schizzo liquido, quasi acqua, più che goduria quasi dolore, mi butto sul letto, sono stanco morto, lei si sdraia accanto a me, mi bacia

– amore, ti amo, scusami per quello che ti ho imposto –

passiamo tutto il pomeriggio a letto, poi mi sveglio e sono solo, mi alzo e vado in cucina, le mie donne sono li, mi guardano, sorridono

– sai, abbiamo parlato ed abbiamo deciso che quando vorrai potrai scegliere fra me e mia madre, non ti vogliamo più forzare –

le guardo, capisco che sono veramente due fuori di testa, ma sono le mi donne ora ed &egrave mio compito accontentarle

nei mesi successivi e l’anno dopo, non posso dire che mi sia mancata la fica, non ho fatto altro che scoparmele tutte e due, chiaramente separate, come essere un bigamo, anzi, fecero a gara a chi era più porca e come se fosse una sfida si inventarono nuove mosse e posizioni e nuovi giochi, ero dimagrito, tonificato e gratificato, si contesero il maschio di casa a colpi di conquista, insomma fecero la gara a chi era più troia.

Poi a mia suocera passò il momento critico e la sua carica sessuale calò, le bastava un colpetto ogni tanto e nemmeno tanto intenso, era invecchiata, con mia moglie riprese la normale vita, felici di aver fatto quella scelta, di aver aiutato la mamma in difficoltà e di aver spezzato così la monotonia del matrimonio

Fine

Vi voglio entrare nella mente – Bellestorie

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