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Racconti erotici sull'Incesto

La zia Rina

By 10 Giugno 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Era il lontano 1962 , avevo 19 anni e come tutti gli anni si andava ad Agosto a Cesenatico, ma quell’anno avevo la patente e mio padre mi regalò una 1100 Fiat, comprata usata da mio zio Pino.
Al mare andavamo io , mia sorella di 3 anni meno di me , mio zio Pino di 40 anni e mia zia Rina di 44 anni , era la sorella di mia madre .
Io con mia sorella sulla 1100 e i miei zii su una Spider Innocenti.
Era una giornata molto calda e mio zio volle togliere la capote, ma mia zia aveva fastidio dell’aria che sentiva , preferi’ salire con me e mandare mia sorella sulla spider.
Come mia zia sali in macchina e partimmo, si tirò su la gonna sulle gambe fino alle mutandine per rinfrescarsi , faceva un caldo terribile e a quel tempo non c’era l’aria condizionata, alla vista delle sue mutandine mi si rizzò subito il cazzo, erano bianche con una striscia di umido proprio davanti.
Mia zia si appisolò e io facendomi coraggio le misi una mano sulle ginocchia e scesi fino all’interno della coscia, si svegliò sentendosi toccata e mi chiese se eravamo arrivati, le dissi che mancavano ancora 100 kilometri , e la consigliai di riposarsi ancora , del fatto che le tenevo la mano all’interno della coscia non mi disse nulla.
Mentre guidavo le massaggiavo l’interno coscia fino quasi a toccare le mutandine, mi accorsi che faceva finta di dormire e quando massaggiandola arrivai quasi a toccare le mutandine chiuse le gambe bloccandomi la mano ma senza farmela togliere, la mia mano era a contatto delle mutandine e lei stringendo e mollando si masturbava, era un movimento impercettibile ma lo sentivo , avevo a contatto il mio mignolo che lo sentii bagnarsi, poi dopo alcuni minuti si rilassò, aveva sicuramente goduto.
Sempre facendo finta di dormire si mise sul fianco girata verso di me , mi sbottonò i pantaloni , mise dentro la mano e mi tirò fuori il cazzo che era diventato duro all’inverosimile, a quel punto smise di fingere di dormire e mentre me lo scapellava e incominciava una sega mi disse ‘ Ti voglio restituire il piacere, tu pensa a guidare e stai attento alla strada, caro Marco lo sai che hai un bellissimo affare ?. Dimmi quando vieni che ti faccio godere nel mio fazzoletto ‘
Non ci volle poi tanto a godere , sborrai tutto nel suo fazzoletto che poi rimise in borsetta.
Mio zio con mia sorella erano davanti e non si erano accorti di niente, mia zia mi baciò sulla guancia e sussurrandomi nell’orecchio mi disse ‘ Caro il mio nipotino, se sei bravo a non farti accorgere dallo zio mi sa che noi in queste due settimane ci divertiremo un sacco , tu non sai la voglia che ho di divertirmi con te, vedrai che porcate faremo ‘
‘ Zia , ti amo tanto e oggi mi hai reso felice ‘
Arrivammo all’Hotel Cristallo alle undici circa , salimmo nelle camere assegnate e disfammo le valige, i miei zii erano nella parte centrale dell’hotel e io e mia sorella nella dependance, dormivamo in due letti separati, mentre i miei zii avevamo un letto matrimoniale.
Sistemate i nostri vestiari e indossati i costumi da bagno scendemmo in sala da pranzo, a tavola mia sorella era di fronte a mio zio e io a mia zia, era alcuni minuti che eravamo a tavola che sentii il piedino di mia zia che mi toccava la patta , la guardai e mi schiacciò l’occhio.
Nel primo pomeriggio andammo in spiaggia , ci sistemammo sotto l’ombrellone e mentre loro prendevano il sole dissi che volevo fare due passi sul bagnasciuga per sgranchirmi un po’ le gambe, si era rimasti in macchina per diverse ore.
‘ Marco , vengo anche io che ti faccio compagnia ‘
‘ Vieni pure zia , andiamo fino al porticciolo cosi mi offrirai una bibita ‘
Strada facendo non parlammo di quello che era successo, parlammo del piu e del meno, quando arrivammo al barattino del porticciolo , ci sistemammo sulla terrazza in un angolo , lontano da orecchie indiscrete e mi prese in mano le mie mani e mi disse ‘ Marco non pensare che io sono una poco di buono che va con tutti, se ti interessa non ho mai tradito lo zio, è che questa mattina in macchina non so cosa sia successo, è stato un improvviso bisogno di dare a avere amore, e poi devi sapere che io sono innamorata di te fin da quando andavi alle medie ‘
‘ Anche io zia ti amo, sei la mia zia preferita e ti desidero tanto ‘
Ritornammo al nostro bagno, non si vedevano ne mio zio ne mia sorella, ci tuffammo in mare , facemmo una bellissima nuotata e ritornammo sulla spiaggia.
‘ Marco , io vado a mettermi il prendisole, quando sono pronta ti chiamo cosi mi metti un po’ di crema sulla schiena ‘
Mi chiamò e entrai nella cabina, presi la crema e ne spalmai un po’ sulla sua schiena, mentre da dietro le spalmavo la schiena , la abbracciai da dietro e le presi in mano le tette, smaniava e mi fregava il suo sedere contro il mio cazzo, era duro al massimo, in quel mentre sentimmo che fuori era arrivato lo zio, ci staccammo e mia zia chiamò ad alta voce lo zio di entrare pure.
Passarono due giorni senza che potessi stare da solo con mia zia, e avevo una voglia pazzesca, volevo vedere la zia nuda e palpeggiarmela un po’, non so quante seghe mi sparai, ma una sera dopo cena zia Rina mentre zio era andato in bagno e mia sorella stava parlando con una conoscente, mi disse ‘ Marco, stasera lo zio va con amici a vedere uno spettacolo con Noschese, se ti invita prendi una scusa e non vai , io glielo ho già detto che vado a letto presto , poi vieni in camera mia ‘
Come zio Pino andò con amici e con mia sorella allo spettacolo , andai subito dalla zia Rina, come entrai la trovai seduta sul letto ancora vestita, mi avvicinai a lei e la feci alzare, la abbracciai e la strinsi a me, avvicinai il mio viso al suo e la baciai , le nostre lingue si cercavano e limonammo per alcuni minuti, le sbottonai la camicetta e la buttai lontano, le sfilai la gonna che cadde a terra, le tolsi il reggiseno , stavo per togliere le sue mutandine che mi bloccò e mi disse ‘ Caro, tu spogliati e vai a letto che io vado a prepararmi in bagno , poi ti raggiungo ‘
Feci come mi disse e dopo alcuni minuti la vidi entrare , aveva ancora le mutandine , ma come la abbracciai mi accorsi che si era fatta un bidè, ci spogliammo nudi e ci sdraiammo fianco a fianco sul letto, e continuammo a baciarci, poi la feci sdraiare a pancia in su e mi misi di fronte a lei, le aprii le gambe , gliele sollevai per aprirle di piu e ammirai il panorama che avevo davanti ai miei occhi, una figa tutta rasata con un ciuffettino sopra il pube, con due dita se l’apri per farmi ammirare il suo interno, ero estasiato da tanta bellezza , non credevo ai miei occhi, finalmente avevo davanti a me la figa di zia Rina che era sempre stata il mio sogno.
‘ Dai Marco , infilami dentro la lingua e fammi godere’
Mi abbassai e con desiderio incominciai a introdurre la lingua in quel paradiso, non mi sembrava vero quello che mi stava accadendo, aveva una figa piccola , sapeva di pulito, mentre la leccavo mia zia si girò sotto di me e mi prese in bocca il cazzo, me lo succhiava come si succhia un lecca lecca, non passarono cinque minuti che le godetti in bocca, le riempii la bocca di sperma , mentre io avevo tutta la bocca impiastricciata dei suoi umori.
Ci abbracciammo e continuammo a limonare, avevamo i visi impiastricciati ma non ci staccammo fino a quando a forza di baciarsi ci trovammo i visi puliti.
Le salii sopra e sempre baciandoci senza staccarci, mi appoggiai ventre contro ventre, mi prese in mano il mio cazzo che era sempre duro e lo guidò nella sua patatina, non è stata un’impressione nel capire che aveva una figa stretta, era veramente stretta aveva anche la capacità di stringere e rilassare i muscoli vaginali, dentro di lei senza muovermi mi sembrava che avesse una bocca tanto mi strizzava il cazzo.
‘ Dai Marco , godimi dentro , non fermarti quando stai godendo, ah ah ahaaaaaaaa, senti come godo, sono la tua vacca da monta, dai scopami forte, spaccami ma fammi godere, ho come è bello sentirti godere , che bello amore, ma hai ancora sborra, mi stai allagando, non toglierlo lo voglio ancora sentire dentro, lo sento che si sta ammosciando, adesso te lo faccio diventare ancora duro , senti come ti mungo’
Be la forza dei miei 19 anni , mi venne cosi duro che mi faceva perfino male, continuai a scoparla, la scopai per non so quanto tempo, so solo che ad un certo punto mi disse ‘ Amore, ti prego sto quasi per sentirmi male, godo in continuazione e poi mi brucia tutta la figa, sei una macchina da sesso, devo farmi un bidè per rinfrescarmi.’
Lei seduta sul bidè con il getto contro la figa e io in fianco a lei con il cazzo ancora duro nella sua bocca, godetti ancora ma avevo finito la scorta di sperma e non eiaculai, quella notte ero cosi stanco che mi addormentai nel mio letto fino a quando mia sorella mi svegliò.
Mai sorella appena sveglio mi disse ‘ Marco, cosa credi, non sono mica una cretina, lo so che scopi con la zia Rina, lo zio è cosi stronzo che non si accorge nemmeno’
‘ Come fai a saperlo, non mi ha mai visto nessuno’
‘ Non ti ho visto, me lo hai detto tu stanotte, parlavi nel sonno e dicevi ‘ zia stasera mi hai reso felice, hai una figa che te la mangerei’
‘ Franca, ti raccomando , che nessuno venga saperlo, nessuno hai capito, non dirlo alla zia che sai tutto, se non addio scopate, sai , sembrava di essere in paradiso’
‘ Non preoccuparti , sarò muta, però il mio silenzio ti costerà caro ‘
‘ Dimmi cosa vuoi e farò il possibile per accontentarti’
‘ Voglio la mia parte di cazzo, qui a Cesenatico nessuno te la batte ‘
‘ Ma sei matta, sei mia sorella e hai 16 anni ‘
‘ Non me ne frega un cazzo se sono tua sorella, io voglio scopare, hai capito ? Perché quelle che hanno 16 anni non scopano ?’
‘ Senti Franca, adesso lasciamo perdere , questa sera ne parliamo con calma, e poi adesso sono ancora stanchissimo , ho scopato troppo ieri sera, la zia mi ha proprio munto, sapessi che scopate che abbiamo fatto’
‘ Va bene aspetterò , ma guarda che se no parlo, adesso che sono qui me lo devi far vedere, muoio dalla voglia di prenderlo in mano, dai tiralo fuori ‘
Spinsi indietro le lenzuola e le dissi ‘ Dai se vuoi vederlo tirami giu i pantaloni del pigiama.’
Non se lo fece ripetere due volte, mi tirò giu i pantaloni e il mio fratellino si drizzò in piedi, era già in tiro ma mi faceva ancora male, lei lo prese in mano e lo scapellò per poi ingoiarlo fino alla radice, lo succhiò e leccò e poi come se stesse parlando con lui disse ‘ caro il mio bel cazzo, stasera ti metto a posto io, ti distruggo e ti spolpo, mi sa che dopo per tre giorni stai a riposo ‘
‘ Franca , ti conviene prendere dei preservativi perché con me rischi di rimanere incinta di due gemelli, e se non farai la brava ti spacco il culo ‘
‘ I preservativi li prendi tu, ho vergogna ad andare in farmacia ‘
‘ Va bene , li prenderò io , e prenderò anche della crema perché mi sa che dietro sei stretta, ma a proposito davanti sei ancora vergine ?’
‘ Sono vergine sia davanti che dietro, ma il didietro te lo scordi , non voglio andare in giro a camminare a gambe larghe ‘
‘ Mi meraviglio che sei ancora vergine, lo zio non ti ha mai toccata ?’
‘ Se è per questo ha tentato , ma l’ho messo a posto subito, gli ho fatto un sega ieri sera quando siamo ritornati dallo spettacolo prima di entrare in camera ‘
Dopo cena , siamo andati tutti a mangiare un gelato al porticciolo, ritornati tardi siamo andati tutti in camera, mia sorella si spogliò subito , rimase solo con le mutandine, andò in bagno a farsi un bidè e quando ritornò mi disse che era pronta.
‘ Senti Franca, io non voglio sverginarti, non vorrei che te ne pentissi amaramente, quando farai il fidanzato che si accorgerai che non sei piu illibata , vorrà sapere il perché e ti troverai in una situazione difficile, dai retta a me conserva la verginità davanti, guarda che a fare l’amore dietro , se fatto bene , è altrettanto bello, basta usare cautela per non sentire dolore, io ho preso la crema proprio per fare l’amore dietro ‘
‘ Marco, mi sa che sei un pervertito, voglio darti retta ma guarda che se mi fai male smettiamo e non se ne parla piu, cosa devo fare ? ‘
‘ Ecco , appoggiati al comò e sporgi in fuori il culetto, al resto penso io.
Si appoggiò al comò , sporse in fuori il culetto e dopo averle fatto aprire le chiappe con le sue mani , mi avvicinai e con della crema le spalmai tutto intorno al buchetto e introdussi dentro piano il dito indice, come senti il dito dentro ebbe uno scatto in avanti, la rincuorai e si calmò .
‘ Lo senti Franca il mio dito ? Ti sto abituando e massaggiando, rilassati che ti infilo piano il dito.’
‘ Sono rilassata, continua pure, sto incominciando a provare piacere, ma riuscirà a entrare tutto il tuo affare ? Mi sembra che entri appena il dito a fatica.’
‘ Vedrai che te lo infilerò tutto dentro e sentirai poco dolore , forse un fastidio e vedrai che goduta ti farò fare, poi mi supplicherai di farlo altre volte ‘
Sentendo che il buco si rilassava, appoggiai la punta del cazzo al suo buchino e le dissi ‘ Stai ferma e spingi come per andare di corpo , che adesso pianissimo te lo farò entrare, lo senti ?, Dimmi se ti faccio male ‘
‘ Dai spingi , ah ah ahaaaa , sento che sta entrando, che bello, dai spingi, ah ah che male , ma non fermarti , adesso lo voglio tutto fino in fondo anche se sento dolore, che bello, sento allargarmi in modo esagerato, è dentro tutto ?’
‘ Si sorellina, è proprio dentro tutto, hai visto che non è poi impossibile farlo entrare tutto , adesso mi fermo qualche attimo per fare abituare la presenza del mio cazzo nel culo per poi scoparti alla grande’
Quando sentii che si era rilassata e non tentava di stringere lo sfintere , incominciai una galoppata, gli orgasmi che ebbe non li ho contati , smaniava in continuazione, spingeva indietro piu che poteva il culo come per volerlo sentire di piu in fondo, mi incitava a scoparla piu forte , diceva che l’avevo resa felice, non pensava che sarebbe stato cosi bello farsi inculare.
‘ Che bello Marco, senti come godo, toccami la figa , sta gocciolando , è troppo bello, dai sborrami dentro che sto godendo ancora, scopami dai scopami , sborrami dentro fammi male , che bello sentire dentro il tuo cazzo ‘
Stanchissimi ci staccammo, e ci sdraiammo sul letto a riposare.
‘ Marco, mi sambra di avere una caverna al posto del buco del culo ‘
‘ E’ tutto ok Franca, non preoccuparti il buco si è già ristretto, pronto per la prossima, sei contenta ? Hai visto che avevo ragione io, sei rimasta vergine e hai goduto, il mio cazzo fa miracoli’
‘ Avevi ragione , sono felice adesso dormiamo , però guarda che appena mi passa il dolore lo rifacciamo ancora ‘
‘ Se fai l’amore anale con una certa frequenza è piu bello che in figa, non senti piu bruciore e poi non rimani incinta, vi è un detto che dice ‘ cazzo in culo non fa figli ma solo erba per conigli’

Buonanotte

Di occasioni con zia Rina non ne ebbi per due giorni, nel frattempo dovevo tutte le sere accontentare mia sorella, lo voleva sempre e per piu tempo nel culo, il suo buco si era cosi abituato che il mio cazzo entrava come una calda lama di coltello che entra nel burro, godeva sempre di piu, non era mai sazia, incominciavo a pentirmi di averla abituata al sesso anale, non vedevo l’ora di ritornare a casa.
Due giorni dopo mentre ero in cabina a cambiarmi , mi vedo entrare mia zia Rina per poi chiudere la porta a chiave , mi guardò con fare minaccioso e disse ‘ Sono alcuni giorni che mi eviti quando sono sola, lo so che scopi con tua sorella, l’altra sera ero venuta da te e non sono entrata perché ho sentito dei rumori, ho origliato e ho sentito che ti sbattevi quella troietta, se non ho sentito male la stavi scopando nel culo, adesso lo voglio subito anche io, dai tira fuori quel cazzo che tieni nei pantaloni.’
‘ Zia , scusami ma sono stato ricattato da mia sorella, sapeva tutto, sapeva che ero venuto a letto con te e voleva fare sesso con me, è stata dura a convincerla a farlo dietro, se no sarebbe rimasta incinta, e poi lo sai che ha fatto una sega allo zio ?’
‘ Non me ne frega niente , io voglio te , ti amo , come devo dirtelo ? Ti amo da impazzire e voglio fare l’amore con te , davanti e dietro, dai scopami ‘
‘ Zia, adesso no, stasera vengo io da te, anzi , con la scusa che vado a Rimini a trovare Alberto ti porto con me, sempre che non venga anche mia sorella, ci fermeremo in qualche campo che ti voglio scopare sull’erba, porta anche la crema che te lo faccio provare dietro’
Io e mia zia quella sera stessa andammo a Rimini a trovare un amico d’infanzia che si era trasferito con i genitori a Rimini città, strada facendo mia zia mi fece uscire il cazzo dalla patta , mi fermai, abbassai il ribaltabile, si abbassò e mi prese in bocca il cazzo e come una indemoniata me lo succhiò fino a farmi eiaculare nella sua bocca, poi la feci sdraiare , le alzai le gambe e le feci un ditalino nel buco del culo, godeva cosi tanto che dalla figa scendevano i suoi umori lubrificando il dito nel culo, ebbe vari orgasmi, le presi in bocca il suo clitoride e lo succhiai facendolo diventare ancora piu lungo.
Scendemmo dalla macchina , la feci appoggiare sul cofano motore, le alzai la gonna , le abbassai le mutandine ,le spalmai un po di crema sul buco e la infilai, aveva il buco del culo cosi grande che entrò meglio che in figa, le chiesi del perché l’aveva cosi grande che disse’ Io godo piu di culo che di figa, e cosi mi inculo con zucchine e cetrioli , dai non fermarti che voglio godere, sfondami , sborrami dentro , fammi male ma non toglierlo sto già godendo, se scopi ancora con tua sorella non ti do piu ne culo ne figa, hai capito ?’
A Rimini non ci andammo, perché rimanemmo per piu di un’ora a scopare e a limonare, ritornammo a casa e inventammo che siamo ritornati perché vi era un camion ribaltato e non si poteva proseguire.
Il mattino dopo zia Rina non venne in spiaggia accusando un forte mal di testa, andammo io, mia sorella e mio zio Pino, non avevo voglia di prendere il sole e mi incamminai sulla battigia, al ritorno non trovai ne zio ne mia sorella , ma gli asciugamani erano ancora sotto l’ombrellone, dov’erano finiti ?
Li vidi da lontano che dietro le cabine si dirigevano in un boschetto , li segui stando a debita distanza, si inoltrarono nella macchia , io mi avvicinai piu che potevo e vidi mia sorella che stava succhiando il cazzo allo zio, dopo che lo zio le sborrò in bocca si tolse lo slip , si girò e si appoggiò ad una pianta, lo zio si mise dietro di lei e le infilò il cazzo nel culo, lei smaniava e godeva, ero a dieci metri da loro e la sentivo come a guaire, il cazzo dello zio era grosso come il mio ma piu lungo, penso che in quei giorni mia sorella si sia fatta inculare da me e zio per almeno 10 volte.
Si separarono, ognuno prese una strada diversa, io precedetti mia sorella e quando arrivò le chiesi perché arrivava dal boschetto.
‘ Sono andata a fare pipi nel bosco, mi andava cosi ‘
‘ Franca, quelle gocce di pipi che ti scendono dalle gambe mi sa che assomigliano a dello sperma, magari dello zio Pino ‘
Sbiancò e quasi svenne,mi supplicò di non dirlo alla zia, l’avrebbe uccisa’
La tranquillizzai e ritornammo in Hotel , quella sera mia sorella usci con un amico conosciuto in Hotel , mia zia andò al cinema con zio e io come un imbecille mi sedetti in giardino su un dondolo.
Stavo quasi per addormentarmi che la sorella del proprietario, si chiamava Olga 38 anni , era l’incaricata della cantina, la conoscevo bene in quanto abitava nel mio stesso paese , noi andavamo in quel Hotel perché ci facevano degli sconti sulla pensione, arrivò e si sedette vicino a me.
‘ Ciao Marco, è un sacco che non ci vediamo, a casa tutti bene ? ‘
‘ Si si tutto bene a casa, anzi mamma mi aveva detto di salutarti’
‘ Ringraziala da parte mia, come mai sei qui solo ?’
‘ Sono andati fuori e io non ho compagnia’
‘ Dai che andiamo a fare il bagno, cosi ci rinfreschiamo’
‘ Vado a prendere il costume ‘
‘ Lascia perdere, non serve il costume , lo facciamo nudi ‘
In spiaggia ci spogliammo nudi, io avevo un po’ di vergogna ma lei non aveva nessun problema a farsi vedere nuda da me, le vedevo il boschetto di peli neri e due tette da strapazzare.
Entrammo in acqua e nuotammo verso una piattaforma al largo dove ci si poteva tuffare, salimmo su di essa e ci sdraiammo a riposare, eravamo tutti e due a pancia all’aria, mi venne vicino e mi prese il volto a due mani per poi baciarmi, l’attirai a me e ci trovammo abbracciati pancia a pancia su un fianco, sollevò la gamba e mi prese il cazzo durissimo e lo portò in messo alle gambe , ma senza farlo entrare in figa.
‘ Marco , sta fermo , non farlo entrare, voglio sentirti godere , dai palpeggiami un po’ , toccami le tette e il sedere, mi piace sentirmi palpeggiata, la senti la mia patatina che ti solletica il glande ?’
‘ Si Olga , sento la tua fighettina che mi stuzzica il cazzo, mi viene voglia di scoparti, lo sai che mi piaci tanto ‘
‘ Lo so , ti vedo quando mi guardi le tette e il culo, dai fallo entrare un pochino, ma solo un pochino, e non muoverti che mi muovo io, questo momento è tanto che lo desidero, e voglio che duri ancora di piu’
Stavamo cosi per alcuni minuti, ma la carne carne e lei non resistette a tenerlo dentro poco, mi girò e mi venne sopra impalandosi sul mio cazzo, lo sentivo dentro tutto e stavo per godere.
‘ Olga, sto per godere, non vorrei metterti incinta’
‘ Ti voglio dentro, sborrami dentro, non mi importa un fico se rimango incinta, ma non voglio rinunciare a sentirmi riempire da te , lo desidero troppo, ah aha ahaaaaaa sento che stai godendo, che bello dai godi godi godi, ah ahaaaa ma quanta me ne metti dentro, speriamo di rimanere incinta di te e speriamo che sia bello come te.’
Non ci staccammo nemmeno dopo che avevamo goduto, continuava a baciarmi e abbracciarmi, ero cosi in tiro che senza toglierlo mi venne ancora duro, la scopai ancora e lei venne urlando, ma cosi lontano non la sentiva nessuno.
Non so come facemmo a ritornare nuotando, eravamo stanchi morti.
Il giorno dopo mancando un cameriere, Olga oltre che occuparsi della cantina , serviva anche in tavola, mentre mi serviva mi sussurrò in un orecchio che voleva parlarmi e mi disse di scendere in cantina.
Terminato di pranzare scesi di nascosto in cantina, vi erano dei filari di bottiglie, una scrivania per registrare le comande e in fondo dietro le casse vi era un lettino.
Mi prese per mano e mi portò vicino al letto, mi disse di spogliarmi che voleva fare l’amore ancora con me, perché il giorno dopo sarebbe arrivato e sarebbe rimasto per alcuni giorni, il suo fidanzato, era un dentista del mio paese.
Be , quel pomeriggio dovetti dare il meglio di me, di scopate ne avevo fatte cosi tante che non sentivo piu il cazzo, lei aveva goduto cosi tanto che mi disse che le bruciava la figa, le sembrava di avere infilato dentro un peperoncino, ma mi ringraziò di averla resa felice come non mai.
‘ Olga, vorrei passare la notte con te, voglio farti godere ancora, ma ti farò una sorpresa’
‘ dai , dimmi che sorpresa mi vuoi fare ‘
‘ Tu rinfrescati la tua patatina che stasera ti farò godere come non mai, ricorderai questa sera per tanto tempo’
Quella sera mi presentai nella sua camera con l’intenzione di sorprenderla e farla godere, come entrai lei spense la luce ma io le dissi che durante il rapporto la volevo vedere in faccia mentre godeva.
Presi la crema e come lei la vide disse ‘ Non è per caso che tu me lo vuoi mettere nel culo ?’
‘ Si amore, stasera ti faccio godere come non mai, tu rilassati che faccio tutto io’
Non stò qui a raccontare tutti i particolari, ma sta di fatto ch quella sera rimarrà nella sua memoria come la sera che ha goduto di piu, alla fine si trovò con la figa e con il culo infiammati.
Seppi in seguito che per una settimana non scopò con il suo fidanzato adducendo scuse a tutto spiano.
In seguito alcuni giorni dopo finite le vacanze quando tornai a casa mi telefonò e quando sentii la sua voce mi ghiacciai, ma lei mi rassicurò dicendomi che non era incinta.

Quelle due settimane per me sono state le piu belle settimane della mia vita”

L’anno successivo andai con mia sorella ma senza gli zii ancora a Cesenatico , nello stesso Hotel ma Olga si era sposata e non voleva piu essere responsabile della cantina, ma arrivò al suo posto la sorella piu anziana con la figlia Rosangela, 20 anni alta come me un po’ in carne con due tette da sballo e una faccia da troia, la madre invece 48 anni piu magra , era il tipo di donna di casa e chiesa, ma a me questi tipi mi arrapano.
Era arrivata il mio stesso giorno una copia , lui 63 anni e lei 60 , il marito non lo descrivo nemmeno ma la moglie anche se molto piu vecchia di me mi attirava, mi guardava con uno sguardo come a volermi spogliare , si chiamava Ottorina.
La vacanza continuava come al solito , grandi nuotate e grandi dormite ma di scopate nessuna, mia sorella usciva con un tizio di Cesena conosciuto appena arrivati e non voleva piu scopare con me.
Una mattina vado a nuoto alla piattaforma dove ci si poteva tuffare, dove avevo scopato Olga la prima volta, e guardando al largo vidi distante circo 100 metri un materassino con appoggiata un donna, mi era sembrato che era in difficoltà e mi tuffai per raggiungerla e aiutarla, come fui vicino mi accorsi che era la signora Ottorina.
‘ Signora , è in difficoltà ? ‘
‘ Si ragazzo, sono stanchissima e questo materassino mi porta sempre piu al largo, dammi una mano che forse in due raggiungiamo la riva ‘
Il vento si calmò e non si andava piu al largo, io ero da una parte con le braccia sul materassino e lei dall’altra parte, senza volerlo l’acqua ci faceva alzare le gambe che andavano a toccarsi le mie con le sue, fu una cosa naturale togliermi gli slip , come s’accorse che mi ero levato gli slip mi guardò negli occhi e se li tolse anche lei , apri le gambe e le sollevò sotto il materassino, io feci lo stesso , mi prese il cazzo in mano e se lo infilò nella figa, non mi era mai capitato di scopare una donna in cosi breve tempo, non erano passati 10 minuti da quando ero arrivato al materassino.
Era infoiata ,minimo suo marito erano mesi che non la scopava , ed io vedendola cosi mi arrapai ancora di piu, mentre scopavamo ci guardavamo negli occhi , aveva orgasmi in continuazione , le eiaculai dentro due volte, ma fu un errore scopare cosi, nella fretta di scopare avevamo perso gli slip , pensate un po’ come ci siamo spaventati.
Un bagnino da lontano ci vide e venne con un motoscafo in aiuto e lo pregammo di portarci dove nessuno ci conosceva, rimanemmo sul motoscafo fino a quando ci portò degli slip.
Mentre tornavamo in Hotel mi disse ‘ Guarda che adesso che ti ho conosciuto non ti mollo piu, io sono di Milano e tu ?’
‘ Abito in un paese in provincia di Bergamo ‘
‘ Senti , mio marito si assenta a volte per una settimana, vienimi a trovare , ti farò dei regalini, se mi scopi almeno una volta a settimana ti regalo una moto ‘
‘ Vedremo , adesso non facciamo programmi , ne parleremo domani con calma , ma guarda che io assolutamente non voglio regali ne soldi, se ti scoperò lo farò solo perché mi andrà di farlo , sta solo a te essere sempre disponibile e appetibile, niente musi o scenate di gelosia , e poi sappi che sono un po’ porco , mi piace anche il culetto ‘
‘ Ma il culo non lo ho mai dato neanche a mio marito e a nessun’altro, ho paura ‘
‘ Se fai la preziosa non se parla proprio, restiamo amici e basta ‘
‘ Dammi tempo di pensarci, ne parliamo domani ‘
La vidi a tavola, era raggiante, molto sexy , aveva una camicetta bianca quasi trasparente , una gonna al ginocchio che seduta si tirava su e dal mio tavolo riuscivo a vedere le mutandine rosse, le aveva messe per me e ogni tanto quando la guardavo apriva leggermente le gambe, non si sarebbe detto che aveva 60 anni, era troppo desiderabile, e pensare che alcune ore prima l’avevo scopata in alto mare, al solo pensarci mi veniva duro.
Dopo cena mentre suo marito era nel bel mezzo di una partita di ramino me la trovai vicino e mi disse ‘ Senti Marco, ho pensato a quello che mi hai detto in merito , se mi prometti che non mi fai male possiamo anche provare, adesso che mi hai messo un grillo nella testa lo devo provare, quando ci possiamo trovare ?
‘ Qui in Hotel è sconsigliabile, ci potremmo trovare nella dependance, conosco un cameriere e mi faccio dare la chiave di una camera libera , facciamo domattina mentre tuo marito esce a pesca con i Rossigni , l’ho sentito io che si mettevano d’accordo per le otto, tu vieni poco dopo ‘
‘ Dovrei andare anche io , mi hanno invitata’
‘ All’ultimo momento fingi di non stare bene e rimani a terra, se non ti vedo arrivare per le nove vuol dire che sei andata a pesca ‘
Alle otto e mezza la vedo arrivare ed entrare velocemente in camera.
‘ Sei in ritardo ,ti aspettavo subito partiti’
‘ Mi sono recata in camera per farmi un clistere , sai a pensare che ci potevamo sporcare non mi andava proprio ‘
In un attimo fummo nudi, ci mettemmo a letto e iniziammo un po’ di petting, non era romantico incominciare a incularla, ci baciammo e limonammo lingua in bocca, baciava terribilmente bene, si vedeva che aveva una voglia incredibile, le succhiai le tette , la leccai tutta cosa che fece anche lei con me , poi la girai pancia sotto con tre cuscini sotto la pancia per alzarle il culetto, le dissi ti aprire con le mani le chiappe , cosa che fece e io incominciai a leccarle il buchetto, stringeva e mollava i muscoli rettali , introdussi anche un po’ la punta della lingua.
‘ Che bello Marco, come mi piace, non fermarti che è troppo bello, dai infilami anche la lingua nella figa, adesso sento la lingua che entra un po’ nella mia figa, che bello, non avevo mai provato il sesso cosi , sei un amore ‘
Poi le spalmai un po’ di crema sul buco massaggiandolo, col dito indice spalmavo la crema fuori e dentro il buco, come sentiva il dito dentro aveva degli scatti di libidine, mi incitava a farlo andare avanti e indietro.
‘ Sia amore che sto quasi per godere, dai scopami col dito che mi piace, non fermarti.’
Poi la girai , presi le sue gambe e le portai sopra le mie spalle, cosi avevo la visione della sua figa colma di umori e sotto il suo buchino palpitante, aggiunsi nel buco ancora un po’ di crema e puntai piano ma deciso il mio glande che era paonazzo dalla voglia nella sua rosellina.
‘ Piano amore, fai piano, hai hai sento che è entrato un po’ , piano che mi fa male, fermati un attimo , fallo adattare , ecco adesso spingi che lo sento che è quasi dentro tutto, che bello amore , dai muoviti e scopami voglio godere, sbattimi, fammi godere, ah ah ahaaaaaaaaaa che goduria che ho , se lo sapevo prima mi facevo inculare, è troppo bello , senti amore come godo, sborra dai fammi sentire il tuo sperma nel culo, ho che bello , ti sento godere , godi amore ti amo.’
‘ Amore non toglierlo, è troppo bello sentirlo dentro, sentirsi il cazzo nel culo è una cosa che dovevo provare prima, sono stata una stupida a non farlo prima, fortuna che ho conosciuto te, dai ho voglia di sborra nell’intestino, sborra dai sborra, ha aha aaaaaaaa senti come godo , sono una vacca la tua vacca troiona ma sono una vacca felice , adesso pianto mio marito lo stronzo che non mi scopa e incula mai, adesso che ho provato te il cazzo in culo lo voglio tutti i giorni , stanotte non voglio dormire con mio marito, dormo con te cosi al risveglio scopiamo come ricci, al solo pensiero mi sto bagnando, fanculo mio marito ‘
‘ Ottorina, questa sera mi hai reso felice, sei una donna da letto, per te ci vorrebbe un toro, hai una figa strizza cazzi , un culo succhia uccelli e una bocca per fare pompini, saresti la mia donna ideale, la donna per essere donna deve essere una vacca troiona , solo cosi un uomo è felice’
‘ Amore , non togliere il cazzo dal mio culo, è troppo bello sentirlo dentro, sono felice di aver trovato te, mio marito è un coglione, queste cose non se le sogna nemmeno, ho scoperto di essere donna da quando ho conosciuto te, amo troppo il tuo cazzo ‘
‘ Lo sai che hai un buco del culo fatto per ricevere cazzi ?’
‘ Ho conosciute te da poco ma ho scoperto che sono una troia che vuole solo godere, tu hai tirato fuori il mio lato da troia, forse lo sono sempre stata, stanotte ho sognato che mi scopavi e inculavi e io ti supplicavo di farmi godere, al mattino avevo le mutandine fradice, avevo goduto nel sonno’
Quello che mi preoccupa è che adesso che ho scoperto il mio lato sessuale, ho paura che se non scopo tutti i giorni starò male, ho bisogno del cazzo tutti i giorni, mio marito queste cose non le capirà mai’
A malincuore la consiglia di tornare e di dormire ancora con suo marito, se no le cose si sarebbero complicate e a rimetterci sarebbe stata solo lei.
Uscita lei me ne andai in spiaggia a riposarmi sotto l’ombrellone, mentre lei si sedette sul dondolo aspettando che il coglione ritornasse dalla pesca.
Un mattina alzandomi decisi di andare a Rimini a trovare Alberto e Paolo che gestivano un bar in Rimini città, come arrivai lo trovai chiuso e dato che non sapevo dove abitavano decisi di ritornare, mentre mi avviavo alla macchina mi sentii chiamare, mi girai e vidi la signora Lisa , la loro madre, che ritornava dalla spesa.
‘ Marco , ma cosa fai qui, i miei figli non ci sono, sono a Pesaro , abbiamo acquistato un piccolo Hotel e sono andati a controllare, oggi per noi è giorno di chiusura, dai vieni su in casa che ti offro una bibita’
Salii da lei, mi fece entrare in un bellissimo appartamento, mi fece accomodare in salotto e poi dopo avermi offerto una coca mi disse di aspettarla che si sarebbe messa in libertà.
Ritornò dopo alcuni minuti, indossava una leggera vestaglia, che mentre camminava si apriva sul davanti mostrandomi le sue gambe.
Parlammo del piu e del meno, mi chiese come stavano i miei e poi incominciò a parlare di lei.
‘ Marco, ho bisogno di parlare con qualcuno, sono molto giu, i rapporti con i miei figli sono tesi,ci litigo in continuazione, con mio marito non c’è piu intesa sessuale, dice che non è piu attratto da me, secondo te sono da buttare ?’
Si alzò e apri la vestaglia, era in mutandine e reggiseno neri, bellissima, un corpo ancora perfetto, aveva la pelle color latte, si vedeva lontano un miglio che non andava mai in spiaggia, ai lati dello slip si vedevano dei peli biondi, era una gran figa anche se aveva 46 anni.
Mi alzai e le andai vicino ‘ Signora, mi sa che suo marito è uno stronzo, lei è molto bella, ha un corpo perfetto, un bel seno , vorrei essere io suo marito’
I guardammo negli occhi e ci avvicinammo di piu, le misi le mani sulle spalle e le feci cadere per terra la leggera vestaglia, poi mi avvicinai con la bocca alla sua e le diedi un bacio a labbra chiuse che lei immediatamente apri la bocca baciandomi e introducendo la sua lingua cercando la mia, baciava divinamente, si sentiva dal suo ardore che aspettava questo momento.
‘ Sei bella Lisa, essere tra le tue braccia è come essere in paradiso, stringimi forte’
Le misi le mani dietro al sedere e le infilai dentro le sue mutandine, poi scendendo con un dito lungo le natiche le toccai il buco del sedere, ebbe uno scatto di libidine ma non disse nulla, si strusciava contro di me per sentire il mio cazzo.
‘ Ti piace se ti tocco il sedere ?’
‘ No , toccamelo pure mi piace essere toccata, palpami anche il seno ‘
‘ Non c’è posto piu bello per amarci ?’
Senza rispondermi mi prese per mano e mi portò in camera da letto, ci spogliammo nel corridoio e salimmo sul letto tutti e due nudi, non mi sembrava vero quello che stava succedendo e per di piu con la mamma dei miei amici d’infanzia.
Era bello essere a letto con lei e palpeggiarci a vicenda, era una donna molto disponibile, si faceva toccare e leccare dappertutto ma dopo un po’ mi disse.
‘ Marco , basta giocare adesso voglio essere scopata come una troia, dai vienimi sopra che non aspetto altro.’
Le salii sopra e mentre ci baciavamo le infilai tutto dentro il mio cazzo, era come entrare nel burro, bagnata fradicia , aveva una figa molto larga e il fatto che era cosi lubrificata non mi dava un contatto con le pareti della vagina, a me piacevano le fighe strette.
‘ Che bello amore , ho già goduto 2 volte, aspetta a godere , muoviti piano piano che ti gusto di piu, ah ah ahaaaaaaaaaa che bello , mi sembra di essere in paradiso, senti come sono bagnata, godo in continuazione, dai vienimi dentro’
Uscii da lei , le sollevai le gambe e le misi sopra le mie spalle, guardai la sua figona era aperta e sembrava una caverna, sotto la figa vedevo il suo buchino con le sue grinze, le puntai il cazzo sul buco che intanto si bagnava con i suoi umori , sembrava che stesse pisciando.
‘ Cosa vuoi fare ? Non mettermelo dentro dietro , sei matto , li sono vergine e poi è molto stretto’
‘ cara la mia Lisa, la tua figa è una caverna ,non mi sembrava di averlo dentro , io voglio un buco piu stretto, non preoccuparti non ti farò male , vedrai che godrai di piu anche tu ‘
‘ Hai , mi fai male , fai piano, fermati che sento che mi apre, continua ma fermati ogni tanto, lo sento dentro, è dentro tutto ?’
‘ E’ dentro solo la cappella, adesso te lo metto dentro tutto, senti che sta entrando ‘
‘ Si lo sento , ha che bello, mi brucia un po’ ma non fermarti, lo sento tutto adesso, dai scopami fammi godere, è troppo bello sentirlo dentro il culo, mi sembra di essere una puttana ma mi piace scopare con te, dai dai dai che stò già godendo , che bello che bello senti come godo, ah aha aaaa sento che mi sta sborrando dentro amore, che bello , non fermarti spaccami di piu il culo, vaffaculo mio marito , questo è scopare, troppo bello, che vacca che sono’
Lo tolsi dal suo culo e mi sdraiai in fianco a lei, si girò verso di me , mi venne sopra e lingua in bocca continuammo a baciarci, il mio cazzo era diventato molle, ma continuando a sfregarsi su di me mi divenne improvvisamente duro, come si accorse che era resuscitato si alzò e se lo infilò nuovamente nel culo,entrò fino in fondo senza fare nessun sforzo, era slabbrato al massimo, si inculò per bene fino a quando stanca per i continui orgasmi si appoggiò sul mio petto sfinita.
Ci svegliammo che era quasi mezzogiorno, facemmo la doccia assieme e pranzammo, dopo pranzo ci sedemmo sul divano e parlammo della nostra vita e del nostro paese, mi disse che gli mancava tanto, gli amici e le amiche.
Mentre parlavamo le misi la mano sotto la gonna e le titillavo il clitoride, smise di parlare e si chinò prendendomi in bocca il cazzo , diventò subito duro ma mi faceva male, non riuscii nemmeno a godere.
Ritornai stanco a Cesenatico , mi sdraiai sul letto e mi addormentai , mi svegliai all’ora di cena, dopo cena feci una camminata fino al molo ripensando a quello che era successo oggi, al solo pensiero mi venne duro, bevvi una coca al barettino e me ne tornai in Hotel con l’intenzione di farmi una nottata di riposo assoluto.
La sera dopo mentre passeggiavo sul lungomare, davanti a me vi erano due ragazze che mentre camminavano discutevano animatamente, una spinse l’altra che inciampò e cadde slogandosi un caviglia, corsi in suo aiuto mentre la sua amica se ne andava borbottando.
Come fui vicino a lei la riconobbi, era la cameriera che faceva le camere si chiamava Ester, 20 anni mora alta 1,65 , con un bel culetto e due belle tette, con una camicetta bianca e una minigonna rossa, l’avevo vista varie volte ma non mi era parsa cosi appetibile,
l’aiuti a rialzarsi ma non riusciva a camminare, la feci sedere su un panchina e dato che eravamo lontani dall’Hotel la pregai di non muoversi che sarei andato a prendere la macchina per accompagnarla all’ospedale.
Arrivai con la macchina e la portai all’ospedale, che con una fasciatura le sistemarono la caviglia, ma non riusciva a camminare, la portai al dependance dell’Hotel dove alloggiava, come entrò in camera mi salutò e ringraziò, me ne tornai nella mia camera e mi coricai, feci fatica ad addormentarmi, pensavo a lei e alla stronza della sua amica.
Non la vidi per due giorni, la sera prima che partissi me la trovai davanti sul lungomare proprio seduta sulla panchina che si era seduta la sera dell’incidente.
‘ Non dirmi che ti sei fatta ancora male’
‘ No non mi sono fatta male, anzi la caviglia si è messa a posto , a dire la verità speravo proprio di vederti , l’altra sera ero cosi dolorante che non ti ho ringraziato a sufficienza’
‘ Non devi piu ringraziarmi, ho fatto solo quello che una persona normale avrebbe fatto, anzi farò di piu, adesso sono quasi le 11 e a dire la verità mi è venuta voglia di una pizza, se mi vuoi ringraziare accetta l’invito, vuoi venire ?’
Mentre mangiavamo le chiesi dove abitava, a Crema mi disse, a 18 kilometri da me, cominciavo a farmi un pensierino.
Tornammo all’Hotel mano nella mano, ma non l’accompagnai al dependance ma in camera mia.
‘ Senti Marco, non so se è giusto che io entri in camera con te’
‘ Ester, non preoccuparti , tu non sei obbligata a fare nulla se non vuoi, è solo che stasera è successa una cosa straordinaria, non ci crederai ma mi stò innamorando di te, dai entra che parliamo un po’.’
Entrò , parlammo tanto ,le tenevo le mani nelle mie, non la costrinsi a fare nulla’
‘ Vuoi rimanere con me stanotte ?’
‘ Solo se mi prometti che ti comporti bene, io sono ancora vergine, l’amore lo farò solo quando sarò sicura di amare una persona, se mi sposo è per tutta la vita e solo se sarò innamorata, la verginità è il dono piu grande che possa donare a mio marito, il tradimento è la cosa piu brutta che non riesco ad accettare’
Dormimmo nello stesso letto, forse è meglio dire che parlammo per conoscerci meglio, con la luce accesa la guardavo mentre dormiva, mi sembrava un angelo, stavo innamorandomi pazzamente di lei, per me chiavatore come un toro è stata dura trattenermi ma non volevo rovinare tutto.
Il giorno dopo lei al lavoro e io al mio paese.
Volete sapere come andò la cosa ?
Da quella volta non scopai piu con nessuna donna, frequentavo solo lei e non mi fu difficile resistere al richiamo del sesso, non la tradii mai come sono sicuro che anche lei non mi ha mai tradito, queste cose si sentono.
Be, quando ritornò ci rivedemmo e incominciammo a frequentarci, la sposai e mi donò la verginità la sera stessa, non finirò mai di ringraziarla del dono che mi aveva fatto, divenni padre di una bambina e di due maschi, adesso sono 40 anni che siamo sposati e va tutto a meraviglia.
Abbiamo anche tre nipoti, che cosa vuoi di piu dalla vita ????????

Un consiglio vorrei dare ai lettori:

Se amate una donna non traditela mai, resterete solo con l’amaro in bocca e non avrete piu il coraggio di guardarla in faccia, il tradimento è solo viltà”’..

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