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Racconti erotici sull'Incesto

Le Storie di Romina

By 15 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Rominaaaa, Rominaaaa’ era Rosa, 50enne ben messa, che chiamava sua figlia dalla cucina mentre era intenta a preparare il pranzo della domenica. Dopo un po’ compare sulla soglia una bella ragazza, 28anni ben messa e con due tette veramente grosse, capelli neri lisci e occhi profondi e intensi color nocciola.
< cosa vuoi mà?> La ragazza un po’ scocciata non proferì parola e andò nella sua stanza per cambiarsi e scendere.
In cinque minuti aveva indossato un vestitino intero lilla che accentuava le sue forme ed evidenziava il seno grosso, < Maaà!!! Io vado, ci vediamo dopo> così chiuse la porta e si avviò verso la salumeria.
Appena entrata trovò Massimo, il salumiere intento ad affettare un grosso salame, lui era il classico omaccione di provincia,grosso e muscoloso con uno sguardo magnetico e due occhi neri come la pece.
il salumiere prese il salame che stava affettando e lo mostrò a Romina accarezzandolo come un grosso cazzo < Come lo gradisce,a fette o intero?> Romina lo guardò con fare interrogatorio, per poi far comparire sul suo volto un bel sorriso malizioso . Massimo posò il grosso randello sul bancone e disse < Venga nel retro le mostro uno ancora più grosso>.
Entrarono entrambi nel retrobottega tra scatoloni, bottiglie e quant’altro, Massimo liberò un piccolo tavolino da varie cianfrusaglie, cinse Romina per la vita e la baciò, limonavano veramente con gusto, le lingue si intrecciavano e contorcevano mischiando saliva e voglie.
Massimo la sollevò di peso e la mise a gambe aperte sul tavolino, tuffandosi a leccare la sua fighetta profumata e completamente rasata, la zoccola non portava le mutande e la figa era già piena e traboccante di umori che venivano asciugati dalla lingua assetata di porcate del salumiere.
Massimo ci sputa e bestemmia su quel clitoride gonfio all’inverosimile che all’improvviso esplode generando un primo e inteso orgasmo per Romina lasciando schizzare via un piccolo getto di liquido trasparente.
Ancora ansimante,viene presa per i capelli e costretta a ingoiare la grossa mazza di Massimo, che nel frattempo si era totalmente denudato sforgiando una mazza di tutto rispetto lunga almeno 22cm e doppia come una lattina di redbull. Un vero toro che affogava di cazzo quella puttanella viziosa, sbavando il filo del rossetto e lasciando che le lacrime le rigassero il volto. . La stava letteralmente scopando nella bocca, era una bambola nelle mani di una bestia eccitata, all’improvviso le toglie il cazzo da bocca le spalanca la bocca tenendola salda con le mani e ci sputa dentro per poi ri-sbattergli la mazza in gola.
Appena soddisfatto del trattamento,la fa stendere sul tavolo nuovamente,gli spalanca le cosce e con il cazzo pieno di saliva inizia a sfondargli la figa, Romina &egrave in estasi, quel porco le sbatte per intero il suo randello procurandole dei brividi indescrivibili, < Dai'sii ' siiii ' bastardooo!!! Scopami, spaccamela> parole che servivano solo a far infoiare di più il toro, che le ripeteva < tieni puttana,ti spacco, torni a casa da mamma con i punti sulla figa>. Presa dall’eccitazione si sputava sulle tette per leccarsele fino a dire Massimo sfilò il cazzo dalla passera e sputando 2 – 3 volte sul buco del culo, iniziò a introdurlo lentamente,mentre quel culo già sfondato se lo risucchiava senza porre resistenze.
Preso il ritmo, il maiale inizio a pestare quel culo in modo sconvolgente e come se non bastasse afferrò un grosso salame che teneva appeso e lo piantò nella figa sfondata di quella zoccola, Romina sembrava impazzita urlava di tutto godendo come non mai, e mentre scuoteva la testa incrociò lo sguardo di sua sorella più piccola, Natalina, 3 anni più piccola di lei, minuta ma con un culetto veramente fantastico, era ferma chissà da quanto sull’ingresso del retrobottega,aveva la gonna alzata e si stava masturbando.
Anche Massimo si accorse della presenza della ragazza e sfilando il cazzo dal culo di Romina, lo puntò verso Natalina, < Vieni a succhiarlo, lo so che ti piace> La ragazza, si avvicinò quasi fregandosene che sul tavolo c’era la sorella e inizio a succhiare emettendo mugugni di godimento Romina scoppia in una fragorosa risata, poi si avvicina alla sorella e iniziano a succhiare insieme quel bastone di carne dura, intrecciando con una maestria oramai consumata le loro lingue sull’enorme cappella di Massimo, < Siete due troie, mi state facendo impazzire'sto per sborrareee'> allora le sorelle aumentano ancora di più il ritmo fino a farsi schizzare in bocca una quantità enorme di sborra che poi si passano da bocca in bocca leccando i rivoli che colano lungo il mento e le guance. Massimo &egrave steso sul pavimento stremato dal trattamento ricevuto quando le due ragazze lo scavalcano e gli mettono le fighe a pochi centimetri dalla faccia, e così iniziano a pisciare mentre Natalina dice < Bevi porco, questo &egrave il nostro digestivo ahahahaaaaaaa> Massimo non riesce ad ingoiare tutto risputando sul pavimento parte del piscio.
Appena finito le sorelline si ricomposero,presero due salami interi senza pagare e andarono via dandosi un ultimo bacio saffico prima di uscire in strada.

Per commenti,opinioni,bestemmie ecc.. irriverente81@yahoo.it
L’estate ruggisce tutto il suo afoso bollore in questa seconda settimana di luglio, Romina guarda dalla finestra la strada deserta da dove si irradiano onde di calore come invisibili disegni nell’aria.
il campanello quasi la fa solbazare, &egrave Lucia la sua migliore amica, ha un vestitino veramente carino, i fiori stampati sono ancora più rigogliosi, mentre soffici accarezzano quel corpo tonico, i suoi seni sodi ed enormi come colline nel pieno della primavera. Romina la guarda dal basso verso l’alto, quei sandoletti rosso fuoco , le gambe come fusi, la pelle dorata, i capelli lisci e gli occhi profondi color nocciola, sente una vampata e arrossisce dolcemente prima di baciarla sulla guancia e sussurrare < sono pronta, andiamo>.
In auto percorrono il torrido serpente di asfalto fino al mare, si parla del più e del meno, di uomini, scarpe e borse, un cinguettare felice che fa dimenticare il caldo e i problemi. Romina però si lascia trasportare anche da altri pensieri, più profondi e peccaminosi e guarda per un attimo l’amica con gli occhi del sesso, un brivido la stravolge, un pensiero troppo audace dirompe in tutta quella leggerezza, una voglia che inavvertitamente le lascia scivolare la mano sul seno. urla Lucia svegliando Romina dal suo peccato, scelgono un posto un po’ più isolato, posano borse,asciugamani e tolgono quel poco che copre i loro corpi giovani ma già maturi e dirompenti. Romina in tutta la sua sensualità la conoscete già, ma Lucia in costume &egrave qualcosa di sconvolgente, l’essenza stessa del viagra fasciato in un ridotto triangolino di stoffa bianca che copre i suoi frutti più prelibati. Anche Romina si blocca ad ammirare quella venere che sinuosa si sdraia sul suo asciugamano, e nuovamente viene travolta da un brivido ancora più intenso, carnale e voglioso di quello precedente.
Appena il sole inizia a mordere la pelle, le due amiche corrono in acqua come due bambine, si schizzano e ridono, si abbracciano e si immergono e proprio quello sfregare innocente dei loro corpi che accende ancora di più il desiderio di Romina. Ed &egrave un attimo, Lucia la blocca e la fissa, pochi millimetri separano le loro labbra, il tempo &egrave fermo e anche il mare sembra immobile, quiete prima di una dirompente tempesta. Un bacio come un fulmine, un intreccio di passione violento, le lingue saettano veloci, il sapore del sale, i piccoli morsi sulle labbra bagnate per poi bloccarsi nuovamente, il tempo ricomincia a scorrere e il mare ad agitarsi, rosse in viso sentono tutta la vergogna di quel gesto e silenziose ritornano ai loro asciugamani. Romina fissa il cielo, mille pensieri, sa che l’ha fatta grossa, ha paura di perdere Lucia e il rimorso le stritola i pensieri. Si gira verso di lei e incrocia nuovamente il suo sguardo, chissà da quanto la fissava, ora era tutto diverso, Lucia non sembrava preoccupata anzi, le accenna un sorriso si avvicina e la bacia nuovamente.
< Romina ti desidero, andiamo in un posto più tranquillo> Si alzarono raccogliendo le loro cose e si incamminarono mano nella mano verso la pineta sovrastante, per Romina quel breve cammino si trasformo in una danza dei ricordi, un sussultare di emozioni recondite del passato trascorso insieme a lei, l’infanzia, la turbolenza dell’adolescenza, fino ai primi amori e all’emozione di quel bacio saffico. Si fermano tra la loro auto e alcuni arbusti che coprono ogni visuale, stendono i loro teli da mare e si liberano di quel poco che hanno rimanendo completamente nude. Distese nel profumo inteso dei pini iniziano a baciarsi, le lingue scorrono veloci sul collo fino ai seni, disegnano con la saliva cerchi concentrici intorno alle aureole dei capezzoli che le manda in estasi, si mordicchia si bacia e si succhia per poi riprendere la rapida discesa fino al frutto ambito, la figa.
Romina solletica con un dito il clitoride oramai impazzito dell’amica, le fighe sono sempre più bagnate e le due si posizionano a 69 in modo quasi automatico e iniziano a gareggiare provando a far godere l’una più dell’altra. Rantoli di piacere puro vibrano nell’aria, sospiri e affanni, Romina ha la faccia affondata nella figa di Lucia e scava vorace con la sua lingua mentre le tiene ben saldo un dito nel culo che fa furiosamente entrare e uscire. Lucia non &egrave da meno, succhia il clitoride di Romina come se fosse un piccolo cazzetto, lo insaliva e lo tormenta con dita e lingua fino a farlo esplodere in uno spruzzo di liquido trasparente che avida lecca e ingoia. Anche Romina fa raggiungere l’orgasmo a Lucia, la sente contrarsi e poi esplodere in un urlo spaventoso che scuote la quiete estiva della pineta. Ancora nude si abbracciano e si baciano ancora, teneramente consapevoli che era finita l’amicizia ma era nato un amore.

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