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Racconti erotici sull'Incesto

L’officina di papà 02

By 26 Giugno 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
https://raccontimilu.com/viewuser.php?uid=843

Dedicato a Noemi. Una dolce fanciulla in fiore che vuole far parte del mondo anticipatamente.

NOTA:
leggete prima il capitolo precedente.
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=15430

Lisa così inesperta della vita, ma dai sogni di giovane donna. Decide di lasciarsi far aprire gli occhi al ragazzo che le fa battere il cuore.

L’officina di papà 02
Cap.02

Con una sensazione di incredibile sete, Lisa si sveglia e guardando il led dell’orologio, scopre che sono solo le 3:30. Con la bocca impastata, dapprima si reca in bagno dove espleta un bisogno urgente per poi scendere le scale e recarsi in cucina. Attraversa il salotto nel buio più completo e si ferma nel sentire qualcuno russare. Non era sorpresa che ci fosse qualcuno a dormire sul divano. Spesso avevano avuto ospiti sul divano-letto.

Cercando di fare il meno rumore possibile, entra in cucina e accende la piccola luce sopra i fornelli come è abituata a fare. Apre il frigorifero nell’intento di cercare di bere qualcosa che le possa togliere la sete e quel gusto infernale in bocca. Pensa che mai si era comportata come la sera prima e se questo erano gli effetti della sbornia, allora non avrebbe mai più bevuto alcolici. Beve un lungo sorso di Coka Cola e chiusa la porta del frigorifero, nota Daniele in piedi accanto alla porta che si sfrega gli occhi con in dosso solo un paio di stretti boxer che nulla nascondono anzi, evidenziano la forma maschile che il sottile tessuto cela.

‘Cosa stai facendo qui?’ Chiede spaventata e in apprensione Lisa, non sapendo se per aver parlato o per la sua insperata presenza.

‘Tuo padre mi ha permesso di restare a dormire sul divano con Tommaso.’ Risponde con naturalezza e come se niente fosse, si aggiusta la virile forza inserendo la mano al di sotto dell’elastico dei boxer per poi ritirarla come se nulla fosse.

Lisa è rimasta ipnotizzata dal gesto e una volta ritirata la mano, è restata a fissare la protuberanza e la forma che poteva intravedere. Anche Daniele è rimasto piacevolmente colpito dalla trasparenza del baby-doll. Poteva intravedere perfettamente la forma del seno e ancor meglio gli scuri piccoli capezzoli che via, via, si stavano inturgidendo.

Senza saperlo, Lisa si stava eccitando e i sensi sconvolti, le hanno fatto venire la pelle d’oca.

‘Mi dai l’impressione che hai freddo.- Le dice Daniele mentre l’abbraccia.- Vieni, andiamoci a sedere che ti scaldo un poco.’

Il cuore di Lisa era in subbuglio e le gambe sembravano non voler sorreggerla. Dalla tenue luce proveniente dalla cucina, ha potuto scorgere l’anziano meccanico Tom che dormiva sulla poltrona. Si sono seduti e immediatamente Daniele le ha messo un braccio sulle spalle e ha iniziato a darle lievi bacetti sul collo e sotto all’orecchio sinistro, facendole venire i brividi per tutto il corpo. Con le mani sempre più strette in quelle di lui per paura e timore, Lisa si è lasciata andare e ha iniziato a godere delle attenzioni del ragazzo e delle sensazioni che stava sperimentando.

Una mano ha iniziato ad accarezzare la spalla e a scendere lungo il braccio per poi avvicinarsi delicatamente al petto e al seno. Lisa ha iniziato ad ansimare e ad avere il fiato sempre più corto. Aveva paura che stesse sbagliando, che andasse contro i principi dettati dai genitori. Nella sua giovane e breve vita, questa era la prima volta che un ragazzo le stava toccando il seno. Il caldo tocco le procurava piccoli gemiti e le piaceva la sensazione intensa che stava sperimentando. Si sentiva inebriata dal piacere e desiderava che quella mano continuasse ad accarezzarla all’infinito quando una scossa la fatta sobbalzare.

Daniele aveva preso ad accarezzare il capezzolo turgido e lei stessa poteva sentirlo duro sfregare nel palmo della mano di lui. Ogni remora in lei è scomparsa come la mano si è stretta al seno e ha gemuto chiudendo gli occhi dal piacere che turbinando in lei dovuto anche dai continui baci che riceveva sul collo. Quando la mano ha lasciato la forte presa al seno, Lisa ha gemuto di dispiacere e ha sentito poco dopo che si era posata sulla coscia. Non sapeva quanto tempo era passato, ma le piaceva sempre più stare con il suo principe.

Sorpresa, ha osservato in basso la mano bollente appoggiata sulla coscia. Era a pochi centimetri dalla figa che formicolava vogliosa. I baci continuavano sul collo, all’orecchio, alla guancia ed infine, sono arrivati alle labbra.
Dal principio erano solo un sfiorare di labbra contro labbra, ma presa da una voglia irrefrenabile, Lisa ha chinato la testa e l’ha baciato con passione e trasporto. Mai prima di all’ora si era comportata come in quel modo. Altre volte aveva baciato il fidanzatino di turno, ma mai con le lingue che si cercavano le une nella bocca dell’altro.

Lisa ha sentito la mano muoversi lentamente lungo l’interno coscia e non ha fatto nulla per fermarla, anzi, ha allargato le gambe per permettere un più agevole movimento. Ricordava bene le parole detta dalla madre a riguarda a certi comportamenti… A certi atti… Poteva sentire ancora nelle orecchie gli ammonimenti e le prediche e ora tutto era passato. Era tutto un lontano ricordo. Un’angoscia profonda le scuote le interiora. Sapeva bene che era tutto sbagliato. Quella mano a meno di un centimetro dalla figa non avrebbe dovuto esserci.

Ha sentito un rumore e aperti gli occhi ha visto Tom sveglio intento ad osservarli. Per paura aveva stretto le gambe e ora il contatto lo sentiva molto più forte e continui stimoli le venivano dalla figa come se ardesse sul fuoco vivo. Anche lei a sua volta ha iniziato a guardarlo e non ha smesso neppure quando ha percepito un dito della mano del suo innamorato Daniele, farsi largo sotto al leggero tessuto dei pantaloncini.

Non sapeva cosa pensare, cosa fare. Tom, l’anziano meccanico e da sempre amico del padre. Da piccola era cresciuta giocando sulle sue ginocchia in casa e in officina, lo seguiva come un’ombra e quando si annoiava era lui che la faceva ridere e giocare. Aveva preso per scherzo a chiamarlo ‘zio Tom’ e da all’ora è sempre rimasto con tale nome ogni volta che si vedevano. Stava sbagliando lo sapeva, ma non era in grado di fermarsi e lui la osservava fermo. Lisa aveva il cuore che le batteva sempre più forte e le gambe sempre più strette contro quella mano impudica. Si vergogna e vorrebbe scappare via.

Quando il dito ha iniziato ha sfregare lungo l’umida fenditura, Lisa ha pensato che avere la mano sulla tetta era stato emozionante fuori ogni misura, ma ha rispetto alle sensazioni che stava provando in quel momento era nulla al confronto. Si sentiva al settimo cielo anche se sapeva che quel dito stava accarezzando la sua piccola figa vergine. Come il polpastrello ha toccato il clitoride, ha sobbalzato e ha gemuto con una voce profonda e cavernosa che ha rimbombato per tutta la casa. Tremante, si è aggrappata al collo di Daniele, mentre cercava di poter respirare. Con un residuo di lucentezza mentale, ha bisbigliato nell’orecchio del suo bel principe: ‘Daniele ti prego… Non voglio andare fino in fondo… Ok?’

Lui si è discostato e la fissa negli occhi in attesa che anche lei aprisse i suoi meravigliosi occhi. ‘Sei ancora vergine?’

Senza avere il coraggio di incrociare il suo sguardo, chiude gli occhi e accenna una timida risposta alzando repentinamente la testa, mentre le guance le bruciano sempre più, sicura che fosse arrossita.

La mano di Daniele si sottrae da sotto hai pantaloncini e Lisa, mordendosi il labbro inferiore, grugnisce di disappunto. La mano non smette di correre e sale lungo il fianco sollevando la vestaglietta fino a toglierla di tutto. Brividi di eccitazione percorrono il corpo semi nudo e vergognandosi oltre ogni misura. Era la prima volta che mostrava le tette ad un ragazzo e peggio, con la presenza vigile dello ‘zio Tom.’ Si sentiva a disagio ad essere semi svestita alla sua presenza e cerca in tutti i modi di non guardare verso di lui.

L’ha visto avvicinarsi e senza sapere cosa stesse per fare, ha gemuto incredula quando le labbra di Daniele si sono posate sul capezzolo turgido. Ha cercato di non urlare quando le labbra si sono strette attorno al piccolo bottoncino di carne e hanno succhiato facendola impazzire di desiderio e piacere. Più il tempo passava e più forte succhiava e leccava Daniele e Lisa stringeva sempre più forte le mani sulla testa del suo principe. Al colmo del piacere abbatte la testa all’indietro e un gemito sordo echeggia per la casa. Si sentiva tanto bene e stava provando un tale piacere, che desiderava che tutto questo non avesse mai fine.

Per lei il mondo iniziava e finiva sopra quel divano. Tutto quello che la circondava non era più importante o l’aveva completamente dimenticato come i genitori che dormivano al piano superiore o per la presenza dell’anziano amico del padre, Tommaso.

Lisa non si era per niente accorta che le dita che stavano accarezzando l’interno coscia e la membrana interna della sua vergine vulva non erano di Daniele. Tom si era stancato di essere solo uno spettatore eccitato e passivo. Spostati di lato i pantaloncini, aveva infilato agevolmente le dita all’interno grazie agli abbondanti succhi vaginali. Sapientemente, stava masturbando con ampi movimenti circolari e con un dentro e fuori nella vagina della piccola Lisa. Esperto, aveva inumidito le dita in bocca e si era un poco meravigliato nel trovarla tanto calda e zuppa di ciprigna al punto che si è lui stesso stupito. Con le dita rese fradice, ha iniziato a stuzzicare il duro e prominente clitoride e Lisa ha gemuto fortemente. Spaventato e in apprensione, per paura che il padre e amico potesse svegliarsi, le ha spinto la testa in avanti e i due giovani si sono baciati, mentre lui ha continuato senza mai fermarsi a muovere le dita dentro a lei in una sapiente masturbazione. Lisa ha emesso un lungo lamento per poi sobbalzare e tremare incontrollatamente.

Per la piccola Lisa era giunto il momento di godere. L’orgasmo tanto intenso le aveva sconvolto le viscere e la mente. Per lei era la prima volta che provava piacere provocato da mani che non erano le sue. Ansante e felice, apre gli occhi e vede che le dita non erano di Daniele, ma dell’anziano amico di suo padre. Tanto più vecchio di suo padre. Senza forze e con le gambe spalancate, gemeva ancora nel sentire quelle dita che la stuzzicavano nella vulva. Con quell’orgasmo, aveva perso ogni reticenza e ogni inibizione. I due uomini sapevano che Lisa era nelle loro mani e sarebbe stata disposta a fare qualsiasi cosa per continuare a provare piacere.

Con un minimo di lucidità, ha aiutato i due uomini ha farsi spogliare. Ha sollevato le braccia per permettere al suo bel Daniele di finire di toglierle la vestaglietta e all’anziano vecchio ‘zio Tom’ di sfilarle i pantaloncini con una chiara macchia umida fra le gambe. Successivamente ha avuto due serie di bocche e lingue e due serie di mani che le hanno percorso tutto il corpo per soffermarsi a succhiare avidamente i capezzoli e a palpare le tette.

Mentre Tommaso era intento a continuare a baciare e a leccare i seni, Daniele ha iniziato a far scivolare un dito all’interno fra le piccole labbra vaginali, rese sempre più viscide e umide dagli abbondanti umori.

Lisa era nuovamente in estasi. Nella sua giovane e breve vita non aveva mai sperimentato tanto piacere in così poco tempo. Avrebbe dovuto impedire che quelle dita si insinuassero all’interno e in profondità. Ha tremato e ansimato ha quel contatto tanto intimo e profondo.

‘Come sei calda piccola…’ Le ha sussurrato all’orecchio Tom, facendola tremare ancora. Lentamente si è spostato in basso, facendo scorrere la lingua e le labbra lungo tutto il corpo e aperte le gambe ancor di più, si è messo in ginocchio dove Daniele, intuito cosa volesse fare il suo anziano maestro, ha tolto la mano. Insieme a Lisa sono rimasti ad osservarlo, mentre scrutava in mezzo alle gambe della giovane ragazza.

Lei ha arrossito di vergogna nel vedersi nuda ed esposta in quel modo all’uomo che la vista crescere. Per un attimo ha pensato che ci fosse qualcosa che non andava e che fosse imperfetta o troppo immatura. L’ha osservato chinarsi lentamente, incuriosita di vedere cosa volesse fare. Ha sentito la punta della lingua scorrere lungo l’interno coscia e questo le ha fatto venire i brividi per tutto il corpo. è giunto fra le calde ninfee e come ha sentito la lingua scorrere, ha trattenuto il respiro con tutti i nervi tesi che tremavano. La lingua ha percorso tutto il taglio interno della figa fino a raggiungere il nocciolo duro di carne che tanto spesso era stato manipolato dalle sue dita e da poco, dalle sapienti dita dell’anziano. L’ondata di piacere la sovrasta facendola gemere e senza forze si accascia contro lo schienale del divano. Mai prima di all’ora qualcuno le aveva fatto provare un tale piacere e per tutto il tempo, Lisa era rimasta con tutti i nervi tesi e in apnea.

Trascorso un tempo indefinito, la lingua si solleva e con gli occhi semi chiusi, vede che lo strumento che le procurava piacere si allontana. I muscoli e i nervi tesi fino a quel momento si afflosciano e geme. ‘Ohhhhhh!’
Al contempo si riempie i polmoni d’ossigeno e senza volerlo spinge i fianchi verso l’alto inseguendo la bocca del suo meraviglioso amante.

‘Alla piccola Lisa piace avere il suo clitoride leccato, eh?’ Ha detto sorridente e sarcastico Tom.

Finito lo spettacolo, Daniele non ha indugiato a lungo e ha iniziato a baciarla nuovamente e inserendo questa volta la lingua per quanto ha potuto, fino in fondo alla bocca di lei.

Le mani le stavano martirizzando i capezzoli e palpando i seni. Con tutti i sensi sconvolti, Lisa ha cercato di divincolarsi e a respirare e appena ha avuto la bocca libera, ha gemuto ancora e quasi urlando ha detto: ‘Siiì!- Ha fatto ancora alcuni respiri profondi.- Mi sento così beneee…’

Oramai il tempo e lo spazio non esisteva più. Desiderava godere e provare ancora quella magnifica lingua sul clitoride.

Tom si è nuovamente abbassato e appoggiate le labbra sul prominente clitoride, ha iniziato a solleticarlo con la punta della lingua per poi leccarlo voracemente. Presa dalle scosse di piacere, Lisa ha gettato la testa all’indietro gemendo ancora, mentre i fianchi li spingeva contro la faccia di lui. All’apice del piacere, ha infilato le mani sulla testa semi calva dell’anziano meccanico e l’ha spinto contro il proprio pube, irrigidendo dapprima tutti i muscoli e i nervi. L’orgasmo è scoppiato facendola sussultare come se fosse stata presa dalle convulsioni.

Dopo un tempo infinito passato con gli occhi chiusi cercando di respirare e trovare un poco di intelletto, ha aperto gli occhi e ha visto che i due uomini era nudi. Distoglie gli occhi da ‘zio Tom’ vergognandosi di vedergli il cazzo in erezione e osserva il suo amato, dal fisico perfetto che si stava inginocchiando fra le gambe ancora oscenamente aperte. Lo guarda con aria stranita e appagata, mentre lui impugnato il cazzo, fa scorrere la cappella fra le calde e umide labbra vaginali. Lui stesso si meraviglia e si stupisce nel percepire come queste stessero ancora pulsando e fremendo per l’intenso piacere provato.

La realtà della situazione le illumina la mente come un fulmine a ciel sereno e spalancati gli occhi cerca di parlare, ma le parole le escono solo come un leggero sussurro. Cerca di stringere le gambe, ma non le è rimasta sufficiente forza e sente la pelle calda di lui.
‘No… Ti prego Daniele. Non voglio arrivare fino a questo punto!’

‘Ma io ti amo Lisa’ Le ha risposto baciandola ancora sapientemente e a lungo.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

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Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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