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Racconti erotici sull'Incesto

Mamma a 4 stelle

By 8 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando iniziai a guardare quel film pornografico di mio cugino, non avrei mai immaginato che sarei finito in un episodio a luci rosse… con mia madre !!!
Ero all’ultimo anno del liceo a quel tempo, l’anno della maturità.
Tra un ripasso ed un altro non c’era tempo per vedersi con amici e amiche, i miei ci hanno sempre tenuto alle nostre medie scolastiche.
Era un venerdì notte di inizio giugno, ero stanchissimo e stressato e non riuscivo proprio a dormire.
Dopo essermi rivoltato per un’ora nel letto mi alzai e silenziosamente mi diressi in salotto, indossando la mia sola tenuta per dormire, i pantaloncini del pigiama.
Dopo essermi scolato un litro di latte non sapevo cosa fare.
Studiare non se ne parlava minimamente… uscire… papà era fuori per seguire una diga nel Malawi, mamma era andata ad un convegno per lavoro… se fossi uscito nessuno se ne sarebbe accorto, ma se mia madre fosse rientrata e non mi avesse trovato sarebbe successa la terza guerra mondiale.
Un momento… Giorgio… quel fanatico di mio cugino, che in quel momento stava svolgendo il servizio militare, mi aveva prestato una cassetta VHS, dicendo di vederla “in una notte sfigata e solitaria”… non mi aveva neanche detto di cosa si trattasse, ma conoscendolo non mi aspettavo granché.
Sfilai la cassetta dal fondo del cassetto delle mutande.
L’involucro, nero, era totalmente anonimo. Aprii curioso la custodia di plastica. “Francesca, la mano che ti rinfresca”… Soppressi la risata che mi contorceva le budella. Quel pippaiolo di Giorgio non solo aveva scelto un film pornografico, ma ne aveva scelto anche uno dal nome ridicolo.
Però le quattro stellette deponevano a favore, evidentemente era un prodotto di qualità.
Saccheggiai le patatine dalla credenza e infilai la cassetta nel videoregistratore, schierandomi comodo sul divano, a bassa voce per non svegliare la mia sorellina che dormiva dall’altra parte della casa.
Il film era iniziato da un quarto d’ora circa, e la scena si era fatta subito pesante.
Ero davvero preso dal film, ed eccitato come un panda. Ad un certo punto sentii un ticchettio che conoscevo molto bene.
Mia madre non era molto alta, e usava scarpe con i tacchi che secondo me vendevano con la polizza anti-casco tanto che erano alti. Ed avevano un rumore inconfondibile.
Ma non era il solito ticchettio veloce, bensì un ritmo lento… cadenzato… di chi aspetta qualcosa.
Alzai di scatto il viso verso la porta dietro di me.
Mia mamma appoggiata all’uscio aveva finito di fare tap tap col piede e come quando era pensierosa si strofinava con un tacco dietro all’altro polpaccio.
Mi gettai sul telecomando, ma mi scivolò di mano e cadde per terra.
Mamma guardava il televisore, osservando due ragazze che rendevano la vita meno amara ad un fortunato mortale.
Pensai tra me e me che oramai il danno era fatto, così rimasi seduto, cercando di nascondere la mai erezione e attendendo cosa avrebbe detto mia madre.
Per un paio di lunghi, interminabili minuti rimase dietro il sofà guardando il giochetto a tre diventare sempre più sensuale. Poi finalmente sospirò
– ma veramente ti piace questo tipo di roba !??! –
Potevo capire dalla sua voce che disapprovava la cosa su tutta la linea, così cercai meschinamente di scaricare la colpa su qualcun altro.
– Veramente questo film &egrave di Giorgio… – mugugnai a voce bassa.
– ma sei tu che lo stai guardando… ti piace ? – insistette mamma.
– beh sì… penso di sì… almeno credo… non riuscivo a dormire, così… era giusto per fare qualcosa. –
Mia madre improvvisamente scoppiò a ridere.
– E tu ti aspetti che io ci creda !!? Ecco un tipico adolescente eccitato che guarda un film pornografico, ed &egrave solo perché non riesce a dormire !??! –
Sorrisi timidamente. Sapevo che ero rosso come un peperone.
– Va bene, va bene mamma… mi dispiace… ora spengo tutto e vado a dormire. –
– Eh no !! – mamma disse beffarda – …mica ho intenzione di privare mio figlio appena maggiorenne del suo piacere. Vai avanti e guardatelo, se ti piace tanto… oh, cosa abbiamo qui !??! aahhh, patatine ! Bene, sono contenta di essere rientrata più presto… –
Si sedette sul sofà e allungò una mano nella busta formato gigante per afferrare una manata di patatine.
Notai che aveva gli occhi incollati al televisore, dove oramai c’era non stop attività sessuale. La osservai meglio. Osservava assorta la scena, gli occhi scuri, profondi ed il naso aquilino che la facevano sembrare un’aquila, specie ora che si era tagliati corti i folti capelli neri.
Aveva posato sul tavolino i vari anelli che aveva indossato, rimanendo solo con un braccialetto di diamanti, ed ogni tanto giochicchiava soprappensiero con la collana di perle che risaltava ancora di più con la carnagione scura.
Non sapevo cosa le passasse per la testa, se era arrabbiata con me oppure no, o se voleva solo prendermi in giro.
Il vestito che aveva era fatto a rete di canapa, aderente, e nel riflesso del televisore potevo vedere la biancheria intima nera.
Notai che i capezzoli facevano lievemente capolino tra i vari strati di stoffa. Per alcuni minuti rimanemmo seduti a guardare il film.
Mamma mangiava le patatine, ed io ero sempre più teso e nervoso. Non potevo immaginare che mia madre guardasse roba del genere.
Quello che mi aveva eccitato immensamente era diventato molto imbarazzante, sebbene il mio uccello era ancora teso e duro.
Poi mamma mi scioccò con un’altra delle domande
– ma tu di solito ti masturbi mentre guardi questi film ?!! –
Ero così scosso dalla domanda che riuscii a biasciare nient’altro che la verità
– beh… qualche volta… –
– bene, allora vai avanti, procedi se vuoi. Non voglio rovinarti il divertimento. Vedo pure io che il tuo… coso &egrave già pronto… – mi disse, scoccando un’occhiata in direzione della protuberanza nei pantaloni. ”
– ma… MAMMA !!! – esclamai, rimanendo fermo in stato di shock come una statua.
Mia madre fece un’altra risatina squillante.
– Oh, dai tesoro! Io so cosa fate voi ragazzi… &egrave perfettamente naturale e non c’&egrave niente di male, così non hai niente di cui vergognarti. –
Non avevo idea di cosa rispondere così rimasi lì imbambolato a guardarla. Mia madre rise di nuovo piano e si mosse più vicina me (attualmente sembrava molto divertita dalla situazione dal suo giochetto…)
– ti piacerebbe che te lo facessi io per te ?!?! –
E devo essere dannato se non posò la sua mano calda sulla mia coscia nuda a tre centimetri dal mio uccello!!!
Risucchiai, in un sospiro meravigliato, l’aria così velocemente che ne uscì un lungo sibilo sordo, e sentii mamma ridere di nuovo.
Non l’avevo mai sentita ridere in questo modo. Non era proprio una risatina idiota, giusto un allegro trillio, un suono molto dolce e delizioso.
Mamma allungò l’indice e toccò la punta del mio uccello molto leggermente, ma la mia asta fece un salto a quel contatto meraviglioso
– non stai facendo un buon lavoro nel rispondermi, stasera – sospirò – o può darsi che &egrave il tuo pene che risponde per te… allora vuoi che ti masturbi, oppure no !??! –
Come mia risposta ne uscì uno squittio, ancora meravigliato della natura di quel rendez-vous notturno.
– c… certo mmma, se veramente vuoi farlo… ? –
Mamma trillò la sua risatina di nuovo e mise la mano sul mio uccello, tenendolo gentilmente da sopra il tessuto dei miei shorts.
Iniziò solo a carezzarlo amorevolmente dapprima poi lo tirò e lo afferrò più saldamente. Dopo un po’ decise che non era abbastanza, così tirò giù i pantaloncini finch&egrave il mio oramai ingrossato arnese non svettò dall’apertura.
Poi vi avvolse la mano intorno e iniziò un bell’esercizio su e giù. Racchiuse a coppa i miei testicoli con l’altra mano e li massaggiò gentilmente mentre pistonava furiosamente con il mio joystick.
Caspita!!! chi se l’aspettava!!!! Non mi ero mai sognato niente di così inatteso… ed eccitante.
Fissai le mani di mia madre sulle palle e che mi lavoravano l’uccello. Incredibile!!!
Il braccialetto rifletteva la luce del televisore in modo irreale, ipnotizzandomi.
Poi notai che il modo in cui mamma si era seduta per lavorare i miei genitali felici con entrambe le mani aveva portato il suo petto giusto sotto il mio mento e io potevo vedere nella scollatura del vestito, potevo ammirare i suoi grossi seni morbidi con i capezzoli che oramai premevano impazziti sul reggiseno.
Il film pornografico di sottofondo aggiungeva ancora più pepe alla scena.
Poi notai che mamma mi stava fissando negli occhi e poteva vedere che stavo ammirando i suoi seni meravigliosi, Mi sorrise con calore.
– Ti piace !??! –
– Oddio Mà, mi piace !! mi piace moltissimo !!! –
Il mio uccello era in fiamme per le sue manipolazioni. Sapeva proprio farci. E caspita!! Le stava piacendo!!!!
Potevo capirlo dal suo sorriso e dalla sua risatina allegra. Avrei voluto mettere le mani sui suoi seni, e mi ci sarebbe voluto giusto il coraggio per allungarmi verso di lei.
Dopo tutto se lei stava giocando col mio uccello, non potevo fare lo stesso con le sue tette !??!
Sullo schermo nel frattempo una tettona bionda (può darsi Francesca…) aveva iniziato a succhiare l’arnese mostruoso del protagonista maschile, che gemeva “Succhiamelo piccola, succhialo tutto!!!”.
Mamma osservò la scena per un momento poi disse:
– ti piacerebbe che facessi la stessa cosa, tesoro!??! –
Visto che poteva oramai succedere qualsiasi cosa, risposi con voce roca come il protagonista del film.
Può darsi che non avevo così tanto da succhiare come lui, ma non ero neanche così piccolo e mamma mi faceva sentire davvero come una pornostar.
Mamma rispose di nuovo con il suo dolce trillio e si inginocchiò sul pavimento tra le mie gambe.
Abbassò la testolina adorabile e si portò alle labbra il mio membro turgido.
Lo baciò sulla cappella un paio di volte prima, poi leccò leggermente la punta. Gradualmente
s’infilò sempre di più il mio uccello in bocca e la sua lingua vorticava intorno al sensibile anello. Allungai le braccia e iniziai a palparle i grossi seni.
Era grandioso… soffici ma molto fermi, potevo sentire da sopra il vestito i capezzoli, tanto che erano lunghi e duri.
Mi sarebbe piaciuto palparli senza nessuna barriera di stoffa, torcere i capezzoli e stuzzicarli amorevolmente.
La testa di mamma saettava su e giù sul mio uccello, e le sue labbra e la lingua mi stavano mandando ai matti. Sapevo che non potevo resistere ancora a lungo.
– Oh mamma !!! – gemetti – …&egrave così bello …che sto… per veniiree!!! –
Mia madre si limitò a grugnire e a succhiare ancora più forte sulla mia verga.
Quella calda, pungente sensazione divenne sempre più impellente, dilagando nel mio ventre, irrigidendomi il corpo, arricciandomi gli alluci.
Poi eruttai come una pentola a pressione, ansando e muovendo il bacino verso la bocca di mia madre.
Lei si ancorò al mio bacino e continuò a succhiare mentre il mio seme le schizzava in bocca. Potevo sia ascoltarla che sentirla fisicamente mentre ingoiava ogni singolo getto, come se non ne volesse perdere neanche una goccia.
Finalmente mi accasciai, per il momento distrutto.
Mamma diligentemente mi ripulì l’uccello con la lingua prima di rimettersi a sedere vicino a me, la sua mano che ancora teneva il mio uccello semi-duro.
– hey, piccolo – disse scherzosa – sei proprio buono… e anche molto nutriente… –
La sua bocca era ancora umida e appiccicosa. Mi baciò proprio sulla bocca, leccandomi le labbra con la lingua.
Le risposi prontamente, leccando a mia volta le sue labbra e assaggiando il mio sperma ancora appiccicoso. Aveva ragione… non era affatto male.
– Mio Dio, mamma !! Sei…sei meravigliosa !!! –
Le risposi colmo di gratitudine. Mamma rise di nuovo felice. Poi notai che la scena in televisione era cambiata.
Le carte in tavola erano cambiate, e ora la tettona bionda si faceva divorare la passerina dallo stallone. Anche mamma se ne accorse, e disse sorridendo
– Oho !!! Ora osserva bene cosa devi fare… –
Sollevò i fianchi e si alzò il vestito a maglia leggero fino alla vita.
Con una mossa lenta ma decisa infilò i pollici ai lati degli slip di pizzo neri e facendo perno sui tacchi con un solo movimento aggraziato rialzò i fianchi e abbassò le mutandine fino a terra, gettandole via.
Poi si appoggiò sullo schienale del sofa e divaricò le gambe, presentandomi la sua splendida vagina fitta di peli neri e ricci.
Di nuovo la sua risata gentile e poi disse:
– Bon appetit, mon cheri !!! –
Dio !!! Che notte che stavo passando !!!
Non persi tempo a mettermi in ginocchio tra le gambe di mamma.
Feci scorrere avidamente le mani risalendo le sue cosce piene e lisce, palpandole e carezzandole. Risalii baciando le gambe e tutta la zona intorno il triangolo peloso mentre gentilmente stuzzicavo con un dito le labbra umide. Poi portai la bocca all’apertura fragrante, aprii bene le labbra vaginali con i pollici e iniziai a leccare e stuzzicare le labbra. I suoi succhi abbondanti mi sembravano nettare !!!!
Cominciai a leccare più vigorosamente, poi trovai il piccolo clitoride e lo punzeccchiai con la lingua.
Mia madre mi afferrò la testa e mi faceva sapere dall’intensità della sua presa dove le piaceva di più essere passata.
Iniziò a mugolare molto sommessamente e a muovere i fianchi avanti e indietro.
Feci del mio meglio per dare piacere a mia mamma con una bella leccata di fica, e penso che ci riuscii abbastanza bene.
Lo stavo adorando pure io, il delizioso odore, il sapore, la sensazione dei suoi genitali interni sulla mia lingua e i peli ispidi contro il mio naso, la dolce consistenza del suo sedere rotondo che io avevo afferrato per tenerla più stretta a me, la sensazione delle sue
mani affusolate sulla mia testa, tirando con desidero e passione.
Poi mamma iniziò ad agitare i fianchi così velocemente che non riuscivo a stare a tempo con lei, ma io tenni duro e continuai a lappare mentre lei andava in convulsione di movimenti estremamente rapidi col bacino, e notai un improvviso incremento dei suoi umori vaginali.
Poi si fermò e mi tenne la testa molto stretta a sé mentre il suo corpo immobile tremava violentemente.
Dopo alcuni lunghi momenti, Mamma tirò un enorme sospirò e si accasciò all’indietro sullo schienale.
Sollevai la testa dal suo monte di venere a alzai lo sguardo verso di lei.
Mi fece un altro immenso sorriso e con voce rauca mi disse:
– grazie amore. Questa &egrave stato il più bel banchetto che ho mai servito… oddio… non sono mai stata così bene… spero che non sia stato troppo spiacevole per te.-
– spiacevole… mio dio Mamma !! Era bellissimo… lo rifarei ogni notte. –
Mamma sembrò sorpresa. Disse che papà lo faceva una volta ogni tanto, ma sapeva che in realtà a lui non piaceva un granch&egrave, sebbene lui amasse avere il suo arnese succhiato e questo piacesse anche a lei.
– Beh, mamma – aggiunsi – …ogni volta che tu desideri un entusiasta leccatore di fiche sai dove venire. Quando vuoi. –
Lei sgranò gli occhi e poi scoppiò a ridere, baciandomi di nuovo, stavolta leccando lei via i suoi umori vaginali dal mio volto.
Ci accorgemmo che il film era finito mentre noi eravamo oltremodo… distratti.
Rimanemmo seduti a baciarci per un po’ mentre io giocavo con le sue tette e la sua vagina e lei mi trastullava il mio uccello di nuovo duro.
Poi mamma disse
– perché non riavvolgi il nastro e lo ricominci di nuovo. Penso di aver visto due che ci davano dentro quando sono entrata a casa. Può darsi e solo può darsi, che questo ci può dare qualche altra idea… –
Feci prontamente quello che aveva suggerito.
Il film non ci mise molto ad arrivare alla parte pesante, e poco dopo c’erano due persone che scopavano furiosamente, in realtà due coppie.
La scena continuava a spostarsi da una coppia all’altra, scambiandosi di continuo.
Avevo di nuovo in quel momento il dito nella tana di mia madre e lei stava spingendo il ventre contro la mia mano mentre mi massaggiava l’uccello.
– Allora mamma – le chiesi prontamente – che te ne pare !??! Questo mi sembra divertente… –
– Lo &egrave certamente – rispose lei piano – ma naturalmente &egrave un po’ più serio. Può darsi che quello che abbiamo fatto finora può essere definito giusto divertirsi un po’, ma scopare tra madre e figlio &egrave incesto. –
– Non ci vedo niente di male, mamma. E’ vero che in questo momento ti desidero e vorrei fare l’amore, ripeto fare l’amore, con te più di ogni altra cosa al mondo. Ma ti rispetto e ti voglio bene più di ogni altra persona al mondo e mi piacerebbe mostrarti il mio amore in ogni modo possibile, anche questo. E anche se ho voglia di rientrare da dove sono uscito qualche annetto fa, penso che non ci sia niente di morboso o di illegale, ma che anzi sia la cosa più naturale possibile per dimostrare il mio affetto per te… –
Mamma mi sorrise molto affettuosamente e mi baciò dolcemente.
– grazie tesoro sei stato molto corretto e hai detto proprio ciò che volevo sentire e anch’io sento le stesse cose per te. Chi dovrebbe fare l’amore più naturalmente che una madre ed il suo adorato figlio ?? Voglio che tu mi scopi, piccolo mio. –
Alzò il busto e si sollevò il vestito leggero sopra alla testa. Poi slacciò il reggiseno e lo butto via, lasciando ciondolare libere le sue tette.
La guardai per un attimo così nuda solo con le scarpe con i tacchi a spillo ed il filo di perle, fece per levarselo la bloccai con un cenno del braccio.
Poi si stese supina trascinandomi con se. Appoggiò una gamba sopra lo schienale del sofà.
Mi rialzai sopra di lei mentre lei allargava le cosce per farmi entrare dentro di lei.
Mamma afferrò il mio uccello con una mano e si aprì le labbra vaginali con l’altra. Poi con lentezza guidò la sommità del mio arnese dentro di lei, mentre io la infilavo lentamente affondando la mia asta sempre più dentro, nel suo tunnel ben lubrificato.
Alla fine ero tutto dentro, i miei testicoli contro il suo sedere e la nostra peluria
pubica che si confondeva assieme.
– ora sei dentro di me, piccolo mio… – mi sospirò nell’orecchio.
Mamma mi tirò giù la testa in modo tale da poterci baciare mentre scopavamo, la fissai felice, gli occhi scuri che brillavano umidi alla luce del televisore.
Entrambi volevamo che durasse il più a lungo possibile, così all’inizio ci muovemmo molto lentamente.
Io uscivo molto lentamente finch&egrave era quasi tutto fuori, poi riaffondavo ancora lentamente dentro di lei.
Potevo sentire ogni millimetro del suo passaggio umido, ed ero sicuro che lei sentisse tutte le sensazioni del mio uccello felice.
Per tutto il tempo ci baciavamo e io giocavo con le sue tette ed il suo sedere, mentre lei si trastullava con le mie palle o il mio culo.
– ti piace allora, tesoro !? – mi chiese dolce guardandomi negli occhi – E’ bello fare l’amore con tua mamma !!? Non &egrave meglio questo che guardare un film porno ?!? –
– certo mamma! – risposi ironico – Specie quando si ha una mamma brava come una pornodiva… una mamma a quattro stelle !!! –
Rise piano ispirando ad occhi chiusi
– però…. – aggiunse – ho una carriera pronta e non lo sapevo…. –
Le stuzzicai un capezzolo dopo un affondo
– questa non &egrave una carriera… questa &egrave …passione. –
Lei annuì sorridendo e carezzandomi il viso
– hai proprio ragione piccolo mio. –
Era proprio una lenta scopata molto affettuosa, romantica e domestica allo stesso tempo, madre e figlio con tutto il loro amore familiare ma ora anche due amanti.
Era una sensazione meravigliosa avere il mio uccello nella fica della mia bellissima mamma e
sentire il suo piacere stremo nella nostra unione.
E naturalmente c’era in aggiunta l’eccitazione che qualcuno, mia sorella o mio padre che rientrava all’improvviso potesse prenderci in flagrante.
Visto che eravamo entrambi venuti una volta, non avevamo fretta di raggiungere l’orgasmo rapidamente.
Per un bel po’ – direi una buona mezz’ora – continuammo il nostro lento fare l’amore, qualche volta rimanendo fermi e congiunti, altre volte scopando lentamente, con calore. Naturalmente l’intensità iniziò gradatamente ad aumentare, ed entrambi sentimmo l’urgenza allo stesso tempo di incrementare il ritmo.
Mamma me lo fece capire alzando le ginocchia e aprendosi ancora di più ai miei colpi. Iniziò a rispondere lentamente col bacino, forzandomi a pompare un po’ più forte.
Poi a poco a poco come una locomotiva a vapore che prende gradatamente velocità Mamma ed io cominciammo a scopare sul serio.
I miei affondi divennero più forti e più veloci, i suoi fianchi si muovevano più vigorosamente.
Le lingue divennero più insistenti nei baci.
Mamma iniziò ad ansare e a gemere di tanto in tanto.
Iniziai pure io a grugnire con i miei affondi. Quando raggiungevo la fine di un affondo, lo sfregavo forte dentro per un momento, e mia madre rispondeva agitando il sedere per spingere contro quella pressione.
Poi mamma mi sospirò nell’orecchio
– ok tesoro !! Ora dacci dentro !!! Scopami forte !!! Dacci dentro più che puoi!!!! –
Non avevo bisogno di farmelo dire due volte.
Immediatamente iniziai a chiavarla, infilando il mio uccello dentro di lei quasi violentemente.
Lei si tenne al mio tempo, rispondendo col bacino per incontrare colpo su colpo.
Su e giù su e giù….tenevamo oramai un ritmo veloce e molto duro, perfettamente coordinato, scopando appassionatamente, con rabbia con avidità cercando la piena misura dell’estasi nostra e del partner.
Mamma iniziò ad ansimare ed i suoi soffici gemiti si trasformarono un sostenuto urletto smorzato.
Allo stesso tempo il suo culo iniziò a rimbalzare fuori dal sofà con assoluto abbandono.
Ci diedi dentro più che potei stoccandola forte, affondando dentro di lei con ogni grammo di forza che avevo.
Poi con un alto gemito iniziai a schizzare il mio seme dentro la vagina avvolgente di mia madre.
Lei ci diede ancora più forte, poi, spasmodicamente, fuori controllo venne anche lei.
Lei era rigida e tremava violentemente di nuovo, mentre stavo venendo con l’ultimo dei miei getti dentro il suo ventre.
Ci tenemmo l’un l’altro appassionatamente, bagnati di sudore, umori e saliva, gloriosamente bagnati, e carichi di amore profondo e gratitudine.
Il mio amore e il mio rispetto per la mia preziosa madre erano cresciuti molto più di prima. E sapevo che il suo amore per me era stato dimostrato nel modo più esplicito possibile.
Quella notte meravigliosa era solo l’inizio di un rapporto che dura tuttora.
Ora ho 26 anni e lei 49. Siamo stati molto discreti, e nessuno sospetta che il mio affettuoso attaccamento per lei &egrave in realtà una relazione sessuale.
Mamma &egrave ancora un bel pezzo di gnocca e adora ancora il mio uccello.
Lei e papà vanno sempre d’amore e d’accordo, ma so che sono importante per lei.
Ah, mi sono sposato e amo mia moglie teneramente.
Lei &egrave una favola a letto, ma ho paura che nessuna sarà brava mai come mamma.
Nessuna potrà mai esserlo.

Per qualsisi commento scrivete a incest32@gmail.com

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