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Racconti erotici sull'Incesto

Marta e Silvio

By 3 Marzo 2022No Comments

Marta finì il turno di lavoro in una cooperativa di pulizie alle ore 20, quel giorno il caldo era insopportabile.

Marta aveva 50 anni, era una donna normale, separata, in carne, una terza di seno, capelli raccolti, timida e di poche parole, onesta e seria, mai una parola fuori posto, sempre educata e gentile, con un aria rimessa, indossava ancora la sua divisa di lavoro, con quelle scarpe antinfortunistica e quella t shirt sudata e maleodorante, salutava le sue colleghe mano a mano che uscivano con un sorriso dolce.

Dopo circa 10 minuti arrivo a bordo della sua Panda di seconda mano Silvio, suo figlio, 26 anni vestito da cantiere, sporco di calce ed anche lui sudato e maleodorante, spettinato con gli occhi stanchi.

Senza dire una parola sei salì nella vecchia auto e partirono.

Dopo qualche minuto di silenzio…
Marta “è arrivato il bonifico?”
Silvio “Si mamma, oggi alle 18:20 precise”
Marta “Bene e il pacco?”
Silvio “E’ già a casa””
Marta sospirò “Ok”

Arrivarono nella casa popolare assegnatagli dal comune Silvio si fece la doccia mentre Marta aprì il pacco che giaceva al centro della sala.

Dentro c’erano degli zoccoli trasparenti, quelli che usano le ballerine di nightclub, uno smalto rosso da 150euro e un intimo nero di marca costosissimo, roba che loro, non avevano mai potuto permettersi.

Quando Silvio uscì dalla doccia due i guardarono e si diedero un lieve bacio a sfiorarsi le labbra, poi Marta disse.
Marta: “vado a fare la doccia”
Silvio: “ok mamma ti aspetto”

Marta entrò in doccia, lavò capelli e si cosparse di una crema profumata alla vaniglia e cocco, si mise lo smalto alle mani ed ai piedi dopo anni, si asciugò velocemente, indossò l’intimo e mise quegli zoccoli trasparenti che la slanciavano e che mai avrebbe sognato di indossare.

Tornò in sala, Silvio era già nudo sul quel vecchio divano, la guardava con eccitazione ma profondo affetto, di lei eccitava anche l’alluce valgo che si intravedeva dagli zoccoli traspatenti, si avvicinò a lui e si mise in ginocchio e senza dire una parola, chinò la testa e prese il suo pane in bocca, Silvio poggiò la testa all’indietro mentre quella calda bocca insalivava la sua asta dura, alternando succhiate veloci a dolci colpi di lingua.

Paolo la fermò dicendogli “ti voglio” lei sorrise timidamente e si alzo avanti a lui e gli salì a cavalcioni, il pene di Silvio si infilò perfettamente in quella fessura bagnata e calda, lui l’afferrò per il culo e insieme si spingevano l’uno contro l’altro, mentre l’asta scivolava perfettamente in quella figa lubrificata.

I due non si staccarono mai gli occhi di dosso durante l’insolito amplesso, ad un certo punto Silvio allungò le mani sulla sua destra e prese un mucchio di foglio di carta, erano tutte le bollette insolute o arrivate ma comunque non pagate, le mise avanti alla bocca di Marta che ad una ad uno l’afferrava con i denti e le strappava, sputando i pezzi rimasti sul pavimento.
Marta guardò Silvio e gli disse “sto per venire” al che lui cominciò a spingere con vigore il pene della figa, sempre più veloce ma sempre fissandosi negli occhi, sempre più veloce e sempre più tenaci, fino al momento che entrambi, insieme vennero, lui eiaculò dentro, fino all’utero, ci fu solo qualche lieve gemito per non far sentire i vicini di casa, poi un altro dolce bacio e restarono abbracciati per oltre un ora.

L’indomani in città si sparse la voce che alcune settimane prima qualche sconosciuto aveva vinto il superenalotto, quasi 90milioni di euro.

Ne Marta ne Silvio si presentarono più a lavoro, ma tutte le colleghe di Marta, dopo qualche mese ricevettero a casa un pacco proveniente dal Messico con un paio di zoccoli trasparenti ed un biglietto con scritto “grazie e buona fortuna”

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