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Racconti erotici sull'Incesto

Mascherina. Una commedia in tre atti

By 18 Giugno 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Francesco Foscari era un giovane nobile in attesa che l’età gli aprisse le porte della politica e nel mentre si godeva i vizi più pregiati che Venezia aveva da offrire ai suoi concittadini ricchi e prestigiosi. In quel momento sedeva su un ampio letto di piume in attesa che la ragazza che aveva scelto lo raggiungesse.

La padrona di quel raffinato bordello, Rosanna Dell’Argine, era una nobile decaduta, sua conoscenza da lunghissimo tempo e selezionava per lui le ragazze con talento per la recitazione per la sua piccola perversione.

Tra quelle quattro mura non si contavano le nobili spagnole che Francesco aveva posseduto, non s contavano neanche le principesse russe o le marchese francesi e neanche le contesse inglesi che malgrado il lignaggio avevano aperto le gambe davanti a lui come le ultime delle prostitute.

Quel giorno però Francesco era lì per noia. La ragazza l’aveva scelta a caso senza pensare solo perché era nuova. Quando entrò gli disse:

-Buonasera signore. Chi volete avere davanti? Caterina De Medici forse? O magari la famigerata Maria la sanguinaria qui per il vostro piacere?-

Francesco la squadrò. Aveva un aria famigliare ma non riusciva a capire come. Non che gli importasse.

-Scegli tu- le disse -Interpreta chi vuoi-

– che ne dite di Giulia Foscari? Una nobildonna veneziana?- disse la meretrice -alcuni dicono che le somiglio-

La mente e il corpo di Francesco ebbero un guizzo. Ecco perché era famigliare. Eh si la somiglianza c’era. Vaga ma c’era. Ma possedere una ragazza che interpreta la propria sorella è sbagliato. O no?

-Si va bene lei. Ma bada di farla bene perché la conosco- disse in un impeto di perversione

La prostituta smise i suoi modi sottomessi e provocanti e acquistò una posa più altera.

– Signore! Che fate qui nelle stanze di una fanciulla? – disse “Giulia”

Francesco sorrise. Proprio come la vera Giulia.

-Aspettavo voi ovviamente. Amici informati mi hanno detto che è doveroso farvi omaggio.-

-Dovete andarvene subito! Altrimenti chiamerò i servi e vi farò bastonare!-

-Sì ma i servi parlano. E sarebbe assai sconveniente se tutta la repubblica sapesse che sotto al vostro letto spuntano uomini.-

-Ah! Siete una persona terribile! Cosa volete per tornarvene da dove siete venuto?-

-Giusto un po’ del vostro tempo. E della vostra virtù.-

“Giulia” si finse scandalizzata

-Come osate?- strillò

Francesco si allungò e trascinò la ragazza sul letto con sé.

-Signore! Ciò è indecente!- protestò “Giulia” quando Francesco affondò la faccia in mezzo ai suoi seni. Con le mani intanto slacciava il vestito della sua “sorella” per scoprire completamente quel ben d’iddio. Quando furono completamente scoperti ne succhiò i capezzoli provocando l’ennesimo strillo.

Intanto “Giulia” aveva deciso di collaborare e aveva slacciato i pantaloni del suo “molestatore” e ne aveva impugnato il sesso che si stava dispiegando in tutta la sua virilità.

Francesco riemerse dalla scollatura della ragazza.

-Signorina Giulia, mi avete concesso il vostro tempo ma è ora di ottenere la vostra virtù.-

“Giulia” spalancò gli occhi e serrò le gambe

-No, ve ne prego. Fareste questo ad una fanciulla inerme?-

Francesco le stuzzicò le gambe

-Non sarei ne il primo ne l’ultimo a quanto ho sentito.-

La ragazza raccolse l’imbeccata.

-Siate gentiluomo almeno.- disse sollevandosi le gonne e scoprendo il proprio sesso

-Certamente.- rispose Francesco sistemandosi in ginocchio tra le cosce spalancate di “Giulia”

Se la tirò appresso entrando completamente dentro sua “sorella” mentre la “poverina” gemeva e si aggrappava alle lenzuola

-Signore! Ah… signore! Avete goduto ah … delle mie ah … grazie ah … dovete andarvene ah … ora!- disse ansimando “Giulia”

-E privarvi del piacere ah … della mia visita? –

“Giulia” ansimò più forte

-No … oh … non smettete ora. Ahh … sta arrivando … ahhh ahhh … oh-

La ragazza si afflosciò ma Francesco non smise di montarla

-Ti è piaciuto ah … piccola intrigante … ah … apri bene le gambe … ah … adesso … –

L’uomo le riversò dentro una copiosa quantità di seme, ben più del solito e poi si gettò sdraiato sul letto

-Sono stata brava?- gli chiese la prostituta smettendo i panni di Giulia

-Molto-

Quella sera Francesco lasciò una generosa mancia alla ragazza e chiese per la volta successiva che Rosanna trovasse una ragazza quanto più simile a Giulia Foscari potesse.

 

 

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