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Racconti erotici sull'Incesto

Mia madre in vacanza

By 13 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Come ogni estate ci apprestavamo ad andare in ferie, meta questa volta era la Grecia. Io avevo 18 anni appena compiuti e lei 39, bella gnocca, sempre tirata e vestita provocante. Avevo qualche sentore che fosse una porca e che facesse cornuto mio padre e quello che successe quell’estate me lo confermo’. In Hotel avevamo due stanze comunicanti, da una parte dormiva mio padre e mia sorella, dall’altra io con mia madre. La seconda notte verso l’alba mentre dormivo sentivo dei rumori strani al mio fianco, come un tintinnio,mi girai e aprendo gli occhi vidi che il tintinnio era la catena al collo che portava mio padre che stava cavalcando mia madre. Lui non si accorse che ero sveglio, mentre mia madre con la coda dell’occhio mi guardo’ e sorrise. I colpi che le dava erano poderosi e lei gemeva e ansimava fino a quando fu riempita e tutto fini’. Mio padre se ne torno in stanza mentre mia madre ando’in bagno a rinfrescarsi e pulirsi. Io avevo il cazzo duro, non capivo piu’niente e decisi di sollevare il lenzuolo e far vedere la mia asta dura e nodosa. Mia madre usci’ dal bagno nuda, uno spettacolo, la terza di tette e la figa rasata, si appoggio nel letto e sembro’ addormentarsi. Io avevo l’uccello duro e in bella mostra, inizia a menarlo, ma duro’ poco perche’ lei prese il mio posto ed inizio’ a toccarmi. Non persi tempo e senza dirle niente le balzai sopra infilzandola subito senza preamboli, davo colpi secchi e decisi, lei mi mordeva il collo e le labbra mentre mi dava la lingua come una forsennata. Io intanto le dicevo quello che pensavo di lei, ovvero che era una gran fica, che i miei amici mi dicevano che era una troia da monta, tutto questo non faceva che eccitarla ancora di piu’ fino a quando venne copiosamente e dovetti tapparle la bocca perche’ non urlasse. Poi mi misi dietro di lei ed inizia a prenderla per dietro, come uno stantuffo e la tiravo per i capelli. Alla fine mi misi a cavalcioni sopra di lei e le sborrai in faccia senza ritegno. Era l’inizio della festa….. Il giorno dopo mi sveglia con mia madre che era in bagno che si preparava per scendere a fare colazione. Uscita dal bagno era splendida come sempre,sensuale ed eccitante. Aveva indossato un bikini leopardato molto ridotto ed il suo sorriso mi fece subito eccitare. Mi avvicinai a lei ed inizia a toccarla, era gia’ bagnata la porca, il brivido che ci scoprissero aumentava l’eccitazione perversa di quei momenti. Mi misi in ginocchio, lei si appoggio ad una scrivania ed iniziai a leccarla per dietro, la fica ed il buco del culo…era bagnata marcia pertanto non persi tempo, il cazzo era duro e penetrai facilmente in quella posizione. Stantuffavo veloce per paura che mia sorella o mio padre facessero capolino, la situazione eccitante mi fece venire dopo poco eruttando dentro mia madre una bella quantità di sborra bollente che le colava per le gambe. Ci ricomponemmo e scendemmo assieme agli altri a far colazione. A tavola si parlava del piu’ del meno ed io mi ero messo a fianco di mia madre, la toccavo a ripetizione e si vedeva che la porca aveva ancora fame di sesso. La mattinata scivolo’ tranquilla anche se vedere mia madre in topless con la sua terza prorompente e con il tanga mi faceva imbizzarire. Verso mezzogiorno mia madre si avvio con fare troiesco verso i bagni sculettando come una maiala in calore, decisi di seguirla e venni premiato. S’infilo’ nei bagni degli uomini e io dietro di corsa ci mettemmo in un angolo, lei si inginocchio’ ed inizio a tirarmi un poderoso pompino, io la incitavo dandogli della vacca e puttana e piu’ la insultavo piu’ risucchiava. Le sborrai in faccia senza ritegno mentre lei con la lingua cercava di leccare tutto. Finito il servizio uscimmo dal bagno e vidi la sagoma del bagnino greco che ci osservava e rideva. Mia madre per nulla intimorita lo saluto’ strizzandogli l’occhio, era veramente la troia che avevo sempre sognato…. La sera dopo cena ci preparavamo per andare a fare una passeggiata e a bere qualcosa. Vedere mia madre vestirsi mi portava al massimo dell’eccitazione. Indosso’ con fare troiesco delle autoreggenti nere ed un perizoma microscopico e sopra una mini nera con spacco laterale. I tacchi alti erano il suo forte oltre al trucco pesante che la rendeva una vera e propria porcona. Uscimmo e per la strada molti si giravano a guardarla e questo la eccitava come una scrofa, arrivati al bar ci sedemmo ed anche il cameriere notai che sbirciava le sue tette messe in risalto dalla scollatura abbondante. Dopo circa un’ora, finalmente mio padre decise di andare verso l’albergo assieme a mia sorella, e noi rimanemmo soli con la scusa di sentire ancora un po’ di musica. Non persi tempo e misi subito la mano sotto la gonna iniziando a menarle la fica, era bollente, fradicia pronta per essere presa. Uscimmo dal locale e durante il tragitto fino alla porta le appoggiavo il cazzo sul culo. Ci dirigemmo verso la spiggia ed entrammo in un boschetto, la misi a pecora contro un pino alzai la gonna ed inizia a chiavarla con vigore. Mugolava come una cagna in calore, io davo colpi secchi e decisi ed ogni tanto lo tenevo fuori sbattendolo dulle chiappe. Continuavo il trattamento insultandola, chiamandola puttana,troia e vacca e lei m’incitava ad entrarle piu’ forte. Decisi che era il momento giusto per aprirle il culo, bagnai bene il buco, che perarltro mi sembrava gia’ usato e d appoggiai la cappella sul culo. Entrai senza molto fatica nel culo rotto di mia madre che dopo un urlo strozzato ritorno a gemere godendo. Me la stavo inculando come avevo sempre sognato…prosegui il trattamento con colpi sempre piu’ decisi fino a quando scaricai un bel po’ di sborra nel suo intestino. Ci ricomponemmo e ritronammo all’albergo; in camera andammo a dormire ed io la pregai di rimanere con le autoreggenti addosso, lei mi diede un bacio e si corico’. Verso le 2 arrivo’ mio padre come la sera precedente ed inizio a montarla anche lui, con una mano pero’ mia madre cercava il mio cazzone che pero’ non risuciva ad afferrare. Anche mio padre svuoto’ i coglioni dentro di lei e se ne ritorno’ contento nella sua stanza. Mia madre si misi di schiena e capii’ che la zoccola voleva un altra razione di sesso, puntai il buco del culo e pian piano le entrai dando poi pero’ un colpo secco che la fece quasi urlare. Me la inculai di brutto cercando veramente di spaccarle il culo e sborrandole dentro ancora un bel po di sborra bollente.

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