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Racconti erotici sull'Incesto

Mia nipote prende in mano la situazione

By 10 Novembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
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– Tratto da una confessione.-

Mia nipote prende in mano la situazione

Svegliarsi in un tiepido giorno di primavera il sabato mattina nella vecchia terra natia calabrese era fantastico. Vivere la vita da single in un piccolo residence rinchiuso in una altrettanto piccola comunità turistica ha molti vantaggi. Ho un bel appartamento su due livelli; mi posso tenere in una fantastica condizione fisica attraverso la mountain bike, il trekking, il tennis e le partite di calcetto e il nuoto. Troppe attività? Non vi ho detto che ancora che ballo presso il circolo e gioco ovviamente a carte!
Essendo un metro e 83 centimetri, del peso di un solido 90 chilogrammi, con gli occhi verdi e i capelli biondicci, non ho alcun problema con lo spirito libero delle locali quanto fugaci signore. I turisti non si fanno problemi a dimenticare il fidanzato e/o il marito per un giorno e questo era proprio quello che desideravo. Era perfetto per il mio stile di vita e non potevo chiedere di più. Non mi chiedete delle medicine! Non fumo e non ho bisogno di surrogati per le funzioni vitali! Sono perfettamente attivo!!!

Gabrielle è entrata nella mia vita come un temporale estivo con tanto di tromba d’aria al seguito. Chi è? è la figlia di 19 anni di mio fratello e a preso tutto da sua moglie latino-americana, meglio dire messicana che non ha nulla da invidiare alle donne della nostra terra natia. L’ho vista ben poche volte negli anni se non nelle classiche foto di ogni anno che mi mandavano ed era diventata di una stupenda bellezza. Snella, dal fisico molto ben costruito ed era dimagrita parecchio dall’anno prima e si era trasformata un una stupenda donna. Ciò che la contraddistingue da sempre è la sua folta capigliatura e il suo stupendo sorriso esaltato per via della carnagione scura. I suoi genitori, visto la sua propensione alle belle arti, hanno ben deciso di mandarla in Italia e dato che sono il parente più prossimo, eccomela scaricata sulle mie spalle come un pacco postale.

Certo che da casa mia alla università c’è molta strada, ma visto che non ha mai visto nulla dell’Italia e del paese dove è nato suo padre, questa è l’occasione principe per imparare, per conoscere.

Come al solito mi sono svegliato semi rigido, ogni mattina la pressione idraulica, la necessità di pisciare mi fanno sembrare sempre arzillo e devo dire che a volte quando qualche fortunata passa la notte nel mio letto al mattino la rendo felice e i lamenti non sono certo di dispiacere. Comunque, come ogni mattina cammino sulla soffice moquette per poi entrare nel bagno. Sollevo il coperchio, ho pescato il cazzo dal boxer indossato specificatamente per lei visto che dormo nudo, e comincio a liberare la vescica. Ahh un vero piacere dell’anima!

Proprio in quel momento, mi accorgo di un movimento al mio fianco e vedo Gabby entrare. Come d’abitudine non ho chiuso la porta e lei non poteva certamente immaginare che fossi lì. La prima cosa che i miei occhi hanno notato, erano i capezzoli duri che spingevano e deformavano la maglietta di cotone viola molta grande e larga e poi le mutandine anonime che si erano incuneate nella figa e cui potevo distinguere chiaramente la sagoma del suo pube.

Con gli occhi assonnati, e ancora i capelli scompigliati da letto, Gabby è restata immobile a guardarmi pisciare. Anche se l’avessi voluto, una volta che incomincio non posso smettere.

Ho visto come ha spalancato gli occhi sorpresa e poi come si è passata la lingua sulle labbra. Il movimento rotatorio che ha fatto ha calamitato il mio sguardo e pensieri lussuriosi mi sono passati per la mente. Le dita che trattenevano il pisello hanno percepito chiaramente un guizzo lussurioso e di vivo piacere per la situazione che si è creata. L’imbarazzo si è trasformato in lussuria e mi sentivo un poco in colpa.

Quando ho finito, ho mosso la mano avanti e indietro per stillare le ultime gocce e in tutto il tempo che lei è rimasta immobile ad osservarmi lei non ha detto una parola e io non le ho tolto gli occhi da dosso immaginandomi le sue forme giovani e perfette sotto quei vestiti. Eccitato per la situazione, ho voluto osare e la mano non si è fermata ed ha continuare ad andare avanti e indietro. Più la guardavo, più il mio sguardo indugiava sul suo corpo e più mi si induriva il cazzo. Lei non ha mai distolto lo sguardo ed è rimasta immobile come se fosse ipnotizzata a fissarmi il cazzo.

Il mio piccolo ometto me lo sentivo ben teso anche se non perfettamente in erezione e devo dire che vado ben fiero del mio gioiello che una volta duro, supera i 20 centimetri. Non so come mi sia uscita, ho detto una frase infelice e stupida.
‘Agitare più di tre volte, si stà giocando con se stessi.’

Lei mi ha fatto un leggero sorriso cui ho visto le gote arrossate e a bassa voce mi ha risposto.
‘I like jerking off guy’ (Mi piace guardare i ragazzi segarsi)’ Si volta e se ne è andata lasciandomi guardare il suo sedere che mi è parso ancheggiare più del solito e dove sulle mutandine compariva una scritta gialla, BABY GIRL.

Anche se non parlo molto bene l’inglese, me la cavo meglio con il tedesco, ci intendiamo perfettamente anche perché nelle frasi che ci scambiamo inseriamo parole miste delle due lingue madri, inglese e italiano.

La mattina vola e Gabby quando arriva in piscina, lascia tutti a bocca aperta. Tolto il pareo, resta con un mini bikini viola trattenuto solo da sottili quanto minuscole stringhe. Posso sinceramente dire che lei ama il viola e da quel che vedevo, mia nipote si era rasata la figa o con quel micro costume si sarebbero visti. Per tutto il tempo in cui è restata in piscina, il mio cuore batteva come se stessi facendo una corsa mentre per quanto mi sforzassi a bere tè freddo, restavo perennemente con la bocca secca.

Tralascio di raccontarvi le occhiatacce che mi hanno mandato le villeggianti o gli sguardi di invidia di molti uomini.

Rientrati in casa, lei si è chinata in avanti infilando la testa nel frigorifero per prendere una bottiglia fredda e nel farlo, ho potuto distintamente osservare come un labbro della figa fosse distintamente visibile. Lo spettacolo che mi si è offerto ai miei occhi era magnifico! Il sedere era perfetto, sembrava una perfetta ciliegia con il filetto di tessuto che tagliava a metà il piccolo scuro buchetto.

Rendendomi conto che quelli che mi affollavano in testa non erano buoni pensieri, mi sono recato in bagno anche a causa dell’eccesiva bevuta di tè che ho fatto per tutta la mattina. Ancora una volta ho sollevato la tavoletta e ho abbassato eccessivamente il costume da bagno anche per alleviare la pressione alle palle mentre con l’altra mano ho impugnato il cazzo per dirigerlo contro la tazza.

Mi ero limitato ad accostare la porta senza chiuderla quando l’ho vista spalancarsi e Gabby è entrata nell’esatto istante in cui lo scroscio di urina colpiva la tazza. Ho respirato con fatica ingoiando sorpreso per la sua venuta anche se speravo che ciò potesse accadere nuovamente. Ho cercato di sorriderle, ma non mi ha lasciato il tempo. Differentemente della volta prima in cui si è limitata a restare ferma sulla soglia della porta, questa volta però, ha continuato a camminare per venire a porsi alle mie spalle.

Ho potuto sentire le sue calde tumescenze morbide appoggiarsi contro la schiena e un brivido mi ha percorso per tutta la colonna vertebrale. La sua calda figa si è appoggiata al sedere e posso dire che il suo calore mi ha contagiato. La sua mano ha seguito il mio braccio fino a raggiungere la mia per poi afferrami il cazzo saldamente con tutta la mano. Al mio orecchio, mi sono arrivate le sue dolci parole. Erano più un sussurro, ma che mi ha fatto rizzare i capelli della nuca.
‘I help you”

La pipì continuava a scorrere mentre il cazzo iniziava ad irrigidirsi sempre più e io respiravo con affanno. Non mi era mai capitata una situazione del genere.

‘Realy, davvero se muovi la mano più di tre volte si gioca con se stessi?’

Le parole sono giunte in un sussurro appena percepibile e la sua mano al contempo ha iniziato a muoversi avanti e indietro lentamente mentre lo ha impugnato saldamente.

Il movimento che ha fatto è stato molto lento e ampio. Ha continuato per molto tempo anche dopo che oramai ero completamente in erezione. Dovevo ammettere con me stesso che non mi sentivo così eccitato da molti anni e potevo percepire chiaramente le palle diventarmi sempre più dure. Stringo i denti per non aver voglia di godere velocemente quando lei allenta la morsa della mano e mi sposta.

Un sordo rantolo mi esce dalla gola; ero sul punto di esplodere. Apro gli occhi deluso e vedo Gabby chiudere il coperchio del WC e una volta voltatomi mi fa sedere.

Mi divarica le ginocchia e il cazzo duro punta dritto verso l’alto e resto ad osservarla incapace di parlare mentre l’osservo inginocchiarsi fra le mie gambe per poi guidarsi il cazzo in bocca.

Ora, devo dire che nella mia vita di pippe ne ho avute tante e forse fatte con più arte e maestria, ma questa era speciale. Era mia nipote che stava andando su e giù con la testa e ogni volta sparivano un paio di centimetri sempre più e lo faceva con gusto; questo lo si capiva dai mugolii che faceva.
Aveva bisogno di imparare di più circa l’uso della lingua e dentro di me pregavo di avere la possibilità per insegnarglielo.

Ha proseguito a lungo e senza dire nulla, ho irrigidito ogni muscolo del mio corpo per resistere il più a lungo all’apice del piacere e quando il primo fiotto di sperma l’ho sentito correre lungo il cazzo ho iniziato a respirare e a gemere. I primi fiotti sono stati sparati in bocca e mentre la mano si è stretta a pugno sul cazzo, è poi stata mossa velocemente facendomi una sega meravigliosa.

Sentivo il mio seme zampillare imbrattandole il viso e il petto e poi, le dita della mano. Sentivo lei ripetere in continuo ‘Si! Si! Si! ” mentre io non ero capace di far altro che mugolare e rantolare. Come l’apice del piacere ha iniziato a scemare, entrambi eravamo ansanti e con il fiato corto. Ho visto che ha dato lunghe e lente leccate sulla testa del cazzo per pulirlo e come si è sollevata in piedi, mi ha sorriso e senza dire una parola è andata poi nella sua stanza.

Inutile dire che la mia mente e il mio cazzo erano euforici. Era come se fossi restato perennemente erotizzato e bastava un pensiero verso di lei che subito sentivo inequivocabili segnali di vita nel basso ventre. Tutto il pomeriggio l’ho passato al club dove ho ballato di volta in volta con le villeggianti e ho scambiato qualche parola, ma la mia mente era fissa su quello che era accaduto in casa con la mia bella nipotina. Diversamente dalle volte precedenti che facevo di tutto per conquistare le donne per poi portarmele a letto non ero molto galante eppure un paio di loro erano ansiose di provare l’ebbrezza di incamminarsi con il ‘lupo cattivo’.

Ho eluso gli approcci e gli inviti adducendo a stanchezza e al fatto che l’indomani mattina mi sarei dovuto alzare presto e a cena, ho rivisto la mia dolce e favolosa nipotina. Sembrava che non fosse accaduto nulla e si comportava in maniera normale ed educata. Mi ha lasciato al quanto perplesso il suo comportamento e una volta che è uscita con delle amicizie fatte nel pomeriggio in piscina, ho poi trascorso anche io la serata al club a ballare occasionalmente. Non ci sono restato molto. Non ero dell’umore adatto e i miei pensieri erano sempre concentrati sulla mia nipotina e ogni volta che il cazzo si muoveva, i pensieri tornavano alle sensazioni provate con la sua bocca.

Ho trascorso la notte in maniera agitata. Il cazzo era perennemente duro e al mattino quando mi sono svegliato era perfettamente in verticale. Sono restato a letto fintanto che non mi si è un poco ammosciato in modo che potevo andare in bagno ed espletare le funzioni primarie. Come ogni mattina, silenziosamente sono sgattaiolato in bagno pronto per pisciare. Mentre ero li immobile che mi godevo l’attenuazione della pressione alla prostata, con la coda dell’occhio l’ho vista entrare. Devo dire che ogni cellula del mio corpo sperava che accadesse un’evenienza del genere solo che questa volta ero completamente e interamente nudo! Anche lei lo era e ho dovuto resistere dal voltare la testa per guardarla e ho potuto constatare che avevo ragione. La mia intuizione sulle donne non sbaglia mai e lei era completamente rasata.

Sinuosamente si è messa alle mie spalle e cingendomi come la volta precedente ha poi afferrato il cazzo che era restato sempre semi duro e ora che la sua mano lo stava trattenendo, mi pareva che si stesse irrigidendo velocemente.
‘Questa è la mia responsability.’ Mi ha sussurrato.

Una volta terminato il mio dovere mattutino, lei non lo ha lasciato andare e il movimento della mano si è fatto sempre più veloce e il pugno sempre più stretto. Questa volta mi sono voltato e l’ho abbracciata. Potevo sentire la presenza del duro cazzo fra noi che spingeva contro il suo stomaco e chinatomi, ho iniziato a baciarla appassionatamente.

La sua risposta non si è lasciata attendere e devo dire che la lingua la sapeva usare molto bene. Dalla risposta che mi ha dato, sapevo che non sarebbe passato molto tempo prima che quella lingua sarebbe stata usata altrettanto bene anche sulla cappella del cazzo, ma il mio desiderio era un altro e la mia dolorosamente in erezione chiedeva misure particolari e la bocca di Gabby ha dovuto aspettare.

L’ho presa in braccio e lei mi ha cinto i fianchi con le gambe. In quella posizione in cui le nostre bocche non hanno mai smesso di baciarsi, l’ho guidato a terra sul tappeto e come l’ho guardata fissa negli occhi le ho detto.
‘Hai esperienze?’

‘Non molta.’ Ha risposto ridacchiando.

Serio la guardo e con un mezzo sorriso.
‘Ho intenzione di insegnarti molte cose.’

La volta successiva che ho rivisto il suo sorriso, è quando ci siamo sdraiati nel letto. Avevo intenzione di fare tutto con calma e mi sono gustato la sua dolce figa riempiendomi la bocca del suo gusto e gli occhi delle sue forme. Ho immerso le dita per saggiarne la strettezza e il calore umido che si dipanava. Ho poi deciso di esplorare anche il secondo canale per vedere quanto fosse stretto e ricettivo e vedendo che lei provava piacere ho continuato a masturbarla nel piccolo buchetto del sedere mentre la lingua continuava la leccare e a succhiare il clitoride.

Dopo l’ennesimo orgasmo, anche io e il mio cazzo avevano bisogno di godere. Oramai era in un lago ed era tanto bagnata che grondava come una cascata e divaricate le gambe, ho guidato la cappella all’ingresso della figa.

Lentamente, centimetro dopo centimetro ho infilato la cappella del cazzo in lei e poi anche buona parte del cazzo. Ero intenzionato questa volta a provare quanto era capiente e profonda e ad ogni spinta lei riceveva sempre più cazzo al punto che i nostri pubi si scontravano rumorosamente. Le spinte hanno iniziato a succedersi sempre più rapidi e ho scoperto in lei una donna capace e vorace. All’apice del orgasmo, ha urlato il suo piacere e non solo in quel momento, ma lo ha fatto anche per tutto il tempo della chiavata; mugolii e rantoli di piacere le fuoriuscivano dalla bocca come se provenissero da lontano mentre la testa andava da un lato all’altro con gli occhi chiusi o con le palle degli occhi rivoltati all’indietro.

Con i suoi talloni saldamente incuneati nel mio sedere, ad ogni spinta il suo bacino si muoveva in modo da ricevere più cazzo possibile mentre andava incontro al mio pube. Nell’estasi più totale, non ho mai perso il controllo. Pur essendo prossimo a godere, ho ritardato quanto mi era possibile e pur cercando di liberarmi, non sono stato capace e le ho riversato tutto il mio sperma nella sua insaziabile figa.

Dopo molto tempo, quando oramai il cazzo aveva perso di volume, ho potuto rilassarmi sdraiandomi sul letto a canto a lei. Gabby mi ha sorpreso una volta di più. Sempre con le gambe aperte, in cui non ha mai smesso di mugolare sommessamente, ha fatto scorrere una mano lungo la figa e con le dita si è raccolta i suoi succhi e quanto sperma le usciva. Ogni volta che ripeteva il movimento per portarsi la mano alla bocca la leccava con avidità, ripeteva una sola parola che mi faceva impazzire di desiderio.
‘MMMMHHHHHH!!!!’

Dopo quella magnifica chiavata, pensavo alle mie donnine e per qualche giorno avrebbero sofferto della mancanza dei miei servizi.
Avendo una sexi nipote in casa disposta ad aiutarmi in ogni mio viaggio in bagno e che lo avrebbe pulito succhiandomi il cazzo con tutti i rischi che ne consegue, non potevo lasciarla sola.

La vita per lei in Italia non poteva che iniziare nel migliore dei modi’ Per me e per lei!!!

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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