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Racconti erotici sull'Incesto

Mia sorella e la storta alla caviglia

By 24 Luglio 2018Dicembre 16th, 2019One Comment

Iniziò con uno scambio di favori, lei mi concedeva l’alibi di non andare a scuola e in cambio io avrei badato a lei, così dopo che nostro padre esce di casa per andare a lavoro, da bravo fratello minore preparo la colazione per entrambi, finito di fare colazione l’aiuto a camminare fino a stendersi sul divano poi mi dedico alle faccende domestiche sotto le sue indicazioni tra cui il bucato, nonostante fosse mia sorella devo ammettere che armeggiare con la sua biancheria nella cesta dei panni sporchi da lavare sopratutto nel notare tanga e perizoma mi ha fece un certo effetto, comunque in attesa che la lavatrice completasse il ciclo di lavaggio andai a sedermi sul divano affianco vicino ai suoi piedi, fu proprio lì che scherzando mi chiese di massaggiarle la caviglia, stetti al gioco ma non sapendolo fare presi il cellulare e feci una ricerca veloce, la mia attenzione fu attirata da un sito dove illustrava come fare dei “massaggi erotici sulla pianta del piede” secondo la medicina cinese sotto pianta del piede sono collegati tutte le parti del corpo se toccate con precisione e con la giusta pressione &egrave possibile stimolare tutte le parti del corpo sia maschile che femminile, ricordo di aver riso scettico quando tra le parti del corpo illustrate c’erano anche le parti erogene, ma vista la noia del compito perch&egrave non provare, così slacciai le scarpe e tolsi i calzini a mia sorella su entrambi i piedi lasciandola in jeans e maglietta, sollevai la gamba dove le faceva male la caviglia ed iniziai a massaggiargliela “che puzza!” dissi io per prenderla in giro “smettila scemo!” commentò lei, poco alla volta le mie mani passarono dal massaggiarle la caviglia a massaggiarle la pianta del piede, così iniziai a provare e proprio come indicava il sito massaggiandola in un preciso punto avvertia un formicolio alla spalla, poi spostai le dita verso il basso scoppiò a ridere accusando formicolio al polso destro, per un pò smisi di stimolarle quei punti massaggiandole la pianta del piede in maniera generica, intanto lei era distratta a guardare la tv, poco alla volta curioso di scoprire se fosse vero iniziai a massaggiarle la pianta del piede in corrispondenza di un punto molto particolare, la vidi arrossire un pò e diventare stranamente silenziosa “sei bravo..” mi dice timidamente mentre continua a fissare lo schermo della tv, noto i suoi capezzoli duri sotto la maglietta stava funzionando davvero? intanto le muovo la gamba facendole notare che il jeans bloccava i movimenti “perch&egrave non lo togli?” lei smise si guardare la tv e mi fissò per qualche secondo, ricordo di essere arrossito pensando che avesse intuito qualcosa “perch&egrave dovrei togliermi i jeans per farmi massaggiare una caviglia?” io continuai a muoverle la gamba “vedi? &egrave scomodo..” lei sbuffa “anche volendo da sola non riesco” non ci credevo stavo per convincerla, anche se era mia sorella per qualche motivo volevo vederla in mutande “sbottonali, ti aiuto io” così dopo averla osservata mentre li sbottonava afferrai i suoi jeans per i fianchi e iniziai a farglieli scivolare via, quasi immediatamente mi blocca “così non mi togli solo i jeans” abbassai lo sguardo notando che stavo per sfilarle anche gli slip l’idea me lo fece diventare inspiegabilmente duro, “scusa non l’avevo notato” dissi io “si, si certo..” borbottò lei mentre si tenava gli slip e si lasciava sfilare i jeans. Tolti quelli mia sorella aveva un semplice paio di slip gialli, l’avevo vista in costume un sacco di volte ma vederla in slip e il pensiero di cosa c’era sotto quegli slip mi aveva eccitato “vuoi un paio di mutande gialle anche tu?” disse lei per provocarmi notando che le fissavo con insistenza, scossi la testa arrossendo e tornai a concentrarmi sulla sua gamba, dovevo ammettere che aveva delle belle gambe, non riuscivo a staccare lo sguardo dall’interno coscia, era arrrivato il momento di fare sul serio! iniziai a massaggiarle la piata del piede in tutti i punti che potevano darle piacere in lunghi e lenti preliminari, nonostante mi ignorasse guardando la tv notavo il suo viso diventare sempre più rosso e le sue espressioni quando chiudeva gli occhi rimanendo a bocca aperta mi facevano capire che stavo andando veramente bene, i capezzoli le erano diventati così duri che ormai si vedeva la forma nonostante la maglietta, “sei veramente bravo!” mormora lei vittima di quel piacere, decisi di osare oltre quando notai una macchiolina di bagnato sui suoi slip, prima non c’era si stava eccitando al punto di bagnarsi! così mi feci coraggio e le dissi “spostali, voglio vederla” lei apri gli occhi rossissima in viso “spostare cosa?” rispose lei non capendo “gli slip, voglio vederti la figa” dissi io tutto d’un fiato arrossendo a mia volta “smettila, non fare il fratellino arrapato!” rispose lei, così continuai a toccarle la pianta nei punti giusti e le chiesi “sei sicura che vuoi che smetta?” lei si morse il labbro inferiore guardandomi male, non rispose ma la sua mano scese fra le cosce passò le dita sotto lo slip e li spostò tutti da un lato mostrandomi la sua patata pelosetta, “contento ora?” chiese lei indispettita, io rimasi a bocca aperta mi ero lasciato trasportare della mia eccitazione ma non mi aspettavo di riuscirci, ripresi a massaggiarle la pianta ma non riuscii a staccare lo sguardo dalla sua figa, i peli formavano un triangolo sul pube e ricoprivano anche le grandi labbra, ero così eccitato che misi fuori anche il mio pisello eccitatissimo, lei fece finta di non accorgersene anche se notai che sbirciava con la coda dell’occhio, con la mano libera iniziai lentamente a segarmi su quello che stavo vedendo, fu allora che tornò a coprirsi con lo slip, “che fai?” chiesi io “rimettilo dentro i pantaloni” disse guardandolo, io ero eccitatissimo provai a dissuaderla ma senza successo alla fine le proposito “lo tengo nei pantaloni ma tu togli gli slip” all’inizio era un pò restia ma alla fine accettò così dopo averlo rimesso nei pantaloni duro come una pietra si lasciò sfilare gli slip, la vista era ancora più eccitante, continuai a massaggiarle il piede e di tanto in tanto le muovevo la gamba in modo da divaricarle, notai che iniziava a gemere sottovoce e il suo boschetto bagnarsi fu allora che decisi di osare oltre, allungai la mano sinistra fra le sue cosce iniziando a palparle la figa, “togli la mano!” disse lei a bocca aperta e ad occhi chiusi mentre pizzicava la mia mano per costringermi a toglierla, riusci a resistere continuando a toccarle la figa con la mano notando quando si stesse bagnando, fu allora che ruotando la mano decisi penetrarla con il dito medio, lei trasalì aprendo gli occhi e facendosi sfuggire un gemito, io sentii il calore della sua figa avvolgere il mio dito, poggiai la sua gamba sulla mia spalla e mi dedicai alla sua figa con entrambe le mani, mentre con una le massaggiavo il pube con l’altra la penetravo con un dito “smettila subito!” disse lei che pose immediatamente le sue mani sulle mie ma la resistenza che oppone era molto debole permettendomi di continuare, quando le infilai il secondo dito e iniziai a penetrarla più velocemente la sentii gemere forte, lei arrossi nell’accorgersi che stava perdendo il controllo e usò una mano per tapparsi la bocca “basta, basta.. per favore!” disse lei iniziando a seguire i movimenti della mia mano con il suo bacino, era chiaro che la stavo portando all’orgasmo, le sollevai ancora di più la gamba e andai continuai con più foga, lei arrossì esclamando un secco “No!” bloccandomi la mano, sentii qualcosa avvolgere le mie dita, vidi il suo sguardo arrendersi chiudendo gli occhi e la mano che mi sbloccava accompagnare i miei movimenti facendomi rallentare, avevo appena fatto un ditalino a mia sorella, lentamente tolsi le mani dalla sua patata osservando il risultato del suo orgasmo sulle mie dita, lei aveva il fiato corto e quasi le sentivo il cuore battere, attesi qualche minuto per farle riprendere fiato poi mi alzai e andai a sedersi vicino alla sua testa, lei si voltò a pancia in giù mostrandomi il suo sedere bianco, mentre le fissavo il culo dove si notava il segno del costume tirai fuori il pisello durissimo proprio davanti alla sua faccia, lei mi guardò con fare interrogativo poi scosse lievemente il capo intuendo “massaggiamelo” dissi io, “non te la faccio una sega” sentenziò lei, avevo il pisello così vicino al suo viso che potevo sentire il suo respiro, “dai solo qualche minuto” dissi io prendendolo in mano e strofinandolo contro il suo viso facendola arrossire violentemente, lei me lo prese in mano per toglierselo dalla faccia, fissandolo e notando quanto fosse duro “solo qualche minuto..” propose lei, annui subito eccitato all’idea. Inizia a segarmi lentamente, io la guardavo incredulo che stesse accadendo davvero, fissava il mio pisello troppo imbarazzata per incrociare il mio sguardo, le presi il polso guidandola per farle muovere la mano più velocemente, ora si che mi stava masturbando veramente! mentre mi godevo la sega che mi stava facendo il cellulare inizia a squillare, sul display vedo il numero di nostro padre, di sicuro voleva sapere come stava mia sorella, “Rispondi” dice lei, “Va bene, ma tu continua” risposi io prima di rispondere, così iniziai a parlare al telefono con nostro padre mentendo su quello che stessimo veramente facendo e rassicurandolo che la caviglia le faceva meno male, ad un tratto sento il calore avvolgere il mio pisello restando a bocca aperta nel vedere mia sorella prendermelo in bocca, aveva iniziato a succhiarmelo di proposito per mettermi in difficoltà e ci riusciva benissimo, inizio a rispondere in maniera confusa a nostro padre mentre il mio pisello diventa sempre più duro piacevolmente tormentato da mia sorella ad un tratto mio padre mia fa “passami tua sorella” così le passo il telefono sogghignando per come mi sarei venditato! durissimo inizio a strofinarglielo sulla faccia lottando con lei per infilarglielo in bocca, capendo di non riuscire a tenermi testa con una sola mano si mette seduta sul divano, a quel punto decido di vendicarmi allo stesso modo così mi inginocchio davanti a lei e le sollevo le gambe costringendola a divaricarle mostrandomi così nuovamente la figa, la vedo arrossire ed imbarazzarsi mentre inizio a leccargliela, lei mi fa segno di smetterla mentre parla a telefono con nostro padre cercando di non farsi scoprire per sua fortuna sembra avere più controllo di me dovevo rincarare la dose, così mentre con la lingua le leccavo il solco fra le grandi labbra con l’indice inizio a penetrarla, il suo viso diventa immediatamente rosso come un peperone facendomi capire che era molto sensibile alla penetrazione, così smetto di usare la bocca e inizio a giocare solo con le dita, alterno uno poi due, momenti lenti e veloci, godendomi le sue espressioni imbarazzate e la sua figa bagnatissima mentre inventava scuse per chiudere la telefonata, lei si volta cercando di scappare dal divano ma riesco a bloccarla e mentre con una mano le cingo il bacino con l’altra la penetro con foga, sentendo il calore del secondo orgasmo avvolgere le sue dita e un gemito che giustifica per telefono dicendo di aver sbattuto il piede, la lascio ora che si accascia sul divano, con le mani le apro il sedere guardando il suo buchetto, lei si volta immediatamente arrossendo nel capire cosa stavo osservando, ho il cazzo durissimo ed inizio e mi poggio dietro di lei facendoglielo sentire bene sul sedere, lei cerca di spostarsi ma &egrave costretta a tenersi quel contatto, inizio a muovere il bacino su e giù emulando il movimento di una sega ma fra le sue chiappe, vado più veloce afferrando con entramble le mani le sue chiappe e facendoci strofinare il mio uccello nel mezzo, lei mi guarda imbarazzata cercando di fermarmi con l’unica mano libera che ha, di risposta inizio a sculacciarla immediatamente lei mi fa segno di fare silenzio, il rumore degli schiaffi era così forte che l’aveva sentito anche nostro padre per telefono, “No niente, sto sistemando delle cose!” dice lei mentendo, mi fermo notando il suo culo rosso per gli schiaffi ma sopratutto che &egrave bagnata fino alle cosce, a quel punto decido di essere veramente bastardo, punto il pisello fra le sue labbra e la penetro fino in fondo, &egrave così bagnata che non trovo nessuna resistenza ma la sento caldissima, lei si agita in silenzio allarmatissima nel sentire il mio cazzo che le entra fino in fondo, le riprendo il culo fra le mani e tenendola così inizio a scoparla, lei &egrave così sconvolta che le cade il telefono di mano, si allunga per prenderlo ma non ci arriva “fermati, fermati! il cellulare papà ci sente!” escalama tra un gemito e l’altro cercando di recuperare il cellulare per chiudere la telefonata, e mentre lei si sbilancia per allungarsi e chiudere la telefonata io decido di fare una follia, esco dalla sua figa durissimo e bagnato con una mano le tengo il sedere e con l’altra guido il mio pisello nel suo culo, lei cerca immediatamente di rimettersi in equilibrio ma &egrave troppo sbilanciata e io sono sopra di lei, la gravità e l’eccitazione fanno il resto, lei mi dice di toglierglielo dal sedere che non l’aveva mai preso lì, intanto io continuavo a penetrarla eccitatissimo, lei passa alle minacce mentre io inizio ad incularla, lei continua a minacciarmi intanto io noto che si &egrave messa la mano fra le cosce, la cerco con la mia mano beccandola a masturbarsi nel mentre, &egrave proprio questa scoperta che mi fa venire nel suo culo, di tutta risposta sentendo che le sto venendo nel sedere si masturba con più foga gemendo forte e venendo ancora una volta, le tolgo il pisello dal sedere, ancora mi parte qualche schizzo che le imbratta il culo, lei sta ancora a pecorina con le gambe leggermente divaricate lasciandomi vedere la sua patata pelosa e bagnata, finalmente riesce ad allungarsi per chiudere la telefonata.

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