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Racconti erotici sull'Incesto

Mia sorella Giuseppina 44

By 8 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Giuseppina, così bella, così innocente, commette un errore. Pensa che sia tutto finito, ma è in agguato il fato..
Lui vede subito la possibilità di poter trarne vantaggio.
La storia si divincola nei giorni che si susseguono. La piccola giovane Giuseppina non sa cosa le accadrà..
Leggete e scoprirete..

i miei racconti
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***
Note: mi scuso per il rallentamento delle pubblicazioni, ma a causa dell’inizio della stagione estiva, il tempo da dedicare alla scrittura è notevolmente ridotto. Vi assicuro che i prossimi 4-6 capitoli sono impostati, con molti dei vostri suggerimenti che mi avete inviato. Pignolo come sono, cerco di renderli perfetti con meno errori possibili.
Tempo addietro ho corretto i numeri della serie Mia sorella Giuseppina dal 01 al 12 e in particolare il 12, vi invito a rileggerlo perché l’ho profondamente cambiato.

https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=6199

Con il cambio di server molti racconti già pubblicati li devo correggere modificandone il vecchi indirizzo. Portate pazienza.

Ricordate! Nei rapporti occasionali, usate il preservativo!
Saluti a tutti i porcellini.
***

Mia sorella Giuseppina 44

Seduta alla scrivania della sua camera, si sorregge la testa con entrambe le mani. è disperata e distrutta. Si sente stanca e abbattuta nell’animo come nel fisico. Le fanno male tutti i muscoli e i pensieri tornano sempre a quella parola ripetuta in continuazione per tutto il giorno. ‘Che troia…’

‘Tutti, ma proprio tutti oggi mi hanno chiamato troia. Fin dove potrò arrivare ancora?! Fin dove mi spingerà il Sig.X.?!’

Guarda lo schermo del computer e al resoconto che aveva scritto, sugli avvenimenti che si erano succeduti durante la giornata.

Rilegge e se ne vergogna. Senza neppure volerlo si passa una mano lungo il taglio della figa e raccoglie parte dello sperma e della sua ciprigna che fuoriesce ancora. Cerca di non guardare e si mette le dita in bocca per nettarle.

Torna a leggere quello che aveva scritto partendo dall’inizio della giornata e i pensieri e le sensazioni tornano vive, come se li stesse rivivendo ancora…

* * *

Si sveglia quasi di soprassalto. Si chiede che ore siano e vede subito la sveglia sul comodino: il led indica le 6:04.
‘è ancora troppo presto. Cavolo che notte.’

Pensa al sogno e si sente ancora tutta emozionata. Allunga una mano per spegnere la sveglia e involontariamente sfrega su un capezzolo. I brividi e, la scossa di piacere che si dipana per tutto il corpo la lascia boccheggiante. Ansima. Capisce che non può restare in quello stato di sovreccitazione. Deve fare qualcosa per calmarsi almeno un poco. Si alza dal letto tutta tremante e cerca di sistemare alla meglio le lenzuola. Sono ancora bagnate dalla notte appena trascorsa. Si sente le guance infiammate, stringe le gambe e, mentre si morde il labbro inferiore, percepisce chiaramente prudere là in mezzo, pensando al sogno fatto.

Ha il cuore che le batte a mille e stringe i pugni e si morde il labbro inferiore con più foga per non infilare la mano all’interno della tuta e iniziare a masturbarsi. Si sente stordita. La nausea la prende allo stomaco e ingoia un bolo di saliva e acido. ‘Che cosa mi sta accadendo…’ Si chiede pensierosa e preoccupata. ‘Devo andare assolutamente dal dottore al più presto.’

Dopo aver aperto la finestra, si reca in bagno, si lava i denti e la faccia e poi, mentre si spoglia per entrare nella doccia, un rigurgito la obbliga a vomitare. L’assale un malessere ben conosciuto, purtroppo: e così, dopo alcuni sforzi che le fanno rimettere solo saliva, si reca in cucina barcollando, per farsi un tè caldo. Si accorge di essere nuda solo dopo aver messo il pentolino dell’acqua a scaldare sui fornelli. Non sa cosa fare e resta immobile a guardare l’orologio.
‘è presto. – Si dice.- Loro non si alzeranno che fra molto tempo…’ Scrollate le spalle resta così com’è e prepara la tazza con zucchero e limone.

La bevanda la fa sentire decisamente meglio. Si massaggia la pancia e sente nuovamente i brividi di desiderio percorrerle tutto il corpo. Stringe le gambe, ma una scossa partita dalla vulva, la obbliga a piegarsi in avanti. Ansimante osserva le tette ballare libere sfiorando la superficie fredda del tavolo. Quando si piega ulteriormente, con malcelata curiosità e bramosia, il contatto la fa tremare tutta. Geme sommessamente mordendosi il labbro inferiore, mentre il respiro è accelerato come il suo battito del cuore…

Stordita, si avvia verso la propria camera, ma arrivata davanti alla porta nota poco più avanti quella di suo fratello. Si ferma, mentre un’idea folle le invade la testa. Cerca di riflettere, ma le pulsazioni provenienti dalla vulva non la lasciano, anzi si accentuano e non le permettono di ragionare. Ogni passo che effettua verso la porta di Michele, la rendono ancora più pazza di voglia. Quando accosta la mano sulla superficie levigata della porta, ha il cuore che le batte a mille e il respiro corto. Tremando vistosamente, la mano gira la maniglia ed apre piano, per non fare rumore. Si sente sfinita e le gambe le tremano.

Muove i piedi pesantemente come se avesse del piombo che li tenesse attaccati a terra. Socchiude la porta dietro di lei e nel silenzio, sente il suo respiro. Il suo cuore rimbomba nel petto e ha paura che si possa sentire anche in tutta la stanza. Si avvicina e ora che i suoi occhi si sono abituati alla penombra, nota distintamente la sagoma del corpo del fratello. Si inginocchia al fianco del letto e cerca di trovare un poco di pace.

Delicatamente solleva la coperta e il corpo nudo compare di fronte a lei. Nota perfettamente il pube scuro, dei peli ricci e il cazzo pendulo adagiato lungo la gamba. Un brivido la percorre tutta. Sente distintamente l’umido dei suoi umori bagnarle la vulva. è eccitata e il pensiero di quello che vuole fare, le fa venire l’acquolina in bocca. Si china in avanti e può percepire il calore del corpo di Michele. Ha paura che il suo respiro, appesantito, la possa tradire e lui, svegliandosi, possa fare un rumore e svegliare i suoi genitori appena al di là del muro.

Si avvicina trattenendo il fiato. Allunga la lingua e da un piccolo colpo alla punta del cazzo. Rimane immobile ad osservarlo, mentre il cuore batte come se fosse impazzito. Dopo un tempo che le sembra infinito, riprende il coraggio e ricomincia a leccare. Come si discosta, nota che la lunghezza del membro è notevolmente aumentata e anche se non è ancora completamente duro sorride compiaciuta. Respira profondamente cercando di trovare un certo equilibrio interno. Tutti i sensi sono allo spasimo e può sentire i capezzoli farle male, per quanto sono duri.

Torna a lavorare con più decisione, imbocca il cazzo, lo aspira e succhia. In poco tempo è duro, ma sente il fratello gemere e si ferma. Lui si gira effettuando una mezza rotazione e il cazzo le scappa dalla bocca. è in preda al panico. Le gambe le tremano, ma è così eccitata che sposta ulteriormente il lenzuolo per poter operare più agevolmente. Non riesce ad arrivare al cazzo, per come è posto, ed allora decide di salire sul letto per porsi in ginocchio al fianco del ragazzo. Si prende i capelli avvolgendoli in una sorta di coda di cavallo e contorcendosi, riesce in qualche modo a recuperare, con la bocca, la cappella.

Succhia e lecca, pur essendo messa in una posizione che non l’agevola nel lavorio che si è messa in testa di fare. Succhia, lecca e muove la testa avanti e indietro lungo l’asta oramai dura. Lui si muove ancora mettendosi perfettamente supino sul letto, per cui lei ora può operare agevolmente. Lappa lungamente e succhia il cazzo con passione. Si sente tutta un fuoco e la vulva le pulsa facendola gemere.

Il ragazzo, sorpreso, si sveglia e la vede inginocchiata sul letto e al suo fianco. è nuda e gli sta succhiando il cazzo in un sublime lavorio di lingua e labbra. Si gira e messo più comodo, si gode le sensazioni meravigliose che si diffondo per tutto il corpo suscitate dalla bocca calda e vorace della sorella. Allunga una mano, appoggiandola su quel bel sedere tanto vicino a lui, scende lungo il taglio e trovata l’ingresso della figa la penetra. Le dita sono come risucchiate nel caldo ventre di lei che imperterrita, continua a lavorare di bocca.

Fermatasi, trema e respira profondamente, sentendo il piacere che le dita del fratello le stanno dando: è decisa a prenderselo sino in fondo quel piacere e non vuole aspettare oltre. Lo guarda mordendosi il labbro, sente le guance bruciare ed allora, si solleva in ginocchio abbandonando il cazzo per porsi a cavalcioni su quel corpo tanto desiderato.

Sorpreso per la mossa che ha appena fatto sua sorella, la mano è stata costretta ad abbandonare l’antro del piacere per agguantare una chiappa serrandola fortemente.

Giuseppina, preso il cazzo con una mano, lo guida verso l’ingresso della figa in mezzo alle piccole labbra vaginali e vi si cala su di lui, restando senza fiato. I secondi passano inesorabili mentre lei resta immobile sopra di lui con il cazzo piantato profondamente nel suo corpo. è consapevole di quello che sta facendo, ma la voglia è tale e, il piacere è tanto intenso, che come apre la bocca per respirare, geme. Tremando lo guarda e vede che le sorride.

Sente le sue mani accarezzarle i fianchi, e come raggiungono i seni, li impastano facendola tremare di piacere. I capezzoli vengono serrati dai polpastrelli del suo amante, e lei geme e trema ancora più vistosamente.

Inizia a spingersi leggermente in avanti sentendo come il cazzo scorra in lei e prima che esca completamente, ridiscende su di lui ancor più lentamente mugolando per ogni centimetro che il pene di suo fratello percorre nella sua vagina.

Folle di piacere, comincia a cavalcarlo selvaggiamente fino a venire e cadere su di lui vinta dall’orgasmo che la lascia svuotata di ogni forza. Il silenzio che ora regna nella camera, è rotto solo dal suo respiro e dai battiti impazziti dei loro cuori.

Sentendosi sull’orlo dell’orgasmo, Michele, la prende per i fianchi, la sollevata un poco ed incomincia a scoparla. La posizione non è agevole e questo forse rallenta il suo orgasmo, ridestando subito il piacere in lei che resta eccitata ed al limite della sopportazione.
Grugniti e gemiti risuonano dando il ritmo della scopata, mentre lui continua senza remore e senza riposo a penetrarla profondamente. Imperterrito prosegue a scoparla in quella posizione anche dopo aver goduto svuotando tutto il carico delle palle nel ventre di sua sorella.

Giuseppina gode sentendo lo sperma bollente invaderle l’utero. Ogni spinta è accompagnata da uno schizzo di sperma ed ogni volta, questa cosa, le provoca un orgasmo repentino. Smette di gemere e godere quando, sfiniti, si fermano abbandonandosi lungo distesi sul letto, uno sull’altro. Sono accaldati e sudati e, Michele sente lo sperma che fuoriesce dalla figa per scorrere lungo l’asta ancora piantata in lei per poi arrivare a solleticagli le palle. La spinge di lato e quando lei si discosta, sentono entrambi l’aria fresca accarezzarli sulla pelle, lenendo il calore eccessivo.

Respirano affannosamente finché, una volta calmati, lui la guarda negli occhi e sorridente le dice: ‘Che gran troia che sei.’ Poi la scavalca, riesce a mettersi in piedi e, data una ulteriore palpata ad una tetta, le succhia un capezzolo facendola gemere nuovamente. ‘Alzati troia, o mi macchierai il letto.’

Michele esce dalla camera lasciando Giusy piacevolmente soddisfatta ed ebbra di piacere. Sente la vulva pulsare e gode per le sensazioni che ne ricava. Quella mattina, finalmente, per la prima volta da molto tempo, si sente soddisfatta e pronta ad affrontare serenamente una nuova giornata di scuola.

Suo fratello entra in camera e la vede ancora sdraiata sul letto nella stessa posizione in cui l’aveva lasciata. ‘Troia. Ti avevo detto di alzarti o pure no?’

Lo guarda infastidita e decide di alzarsi. Un volta seduta, sente che la testa le gira. Il contatto delle fredde lenzuola contro le calde labbra della figa, la fanno tremare e gemere sommessamente. Si alza e si aggrappa sorreggendosi alla scrivania. ‘Oh, dio…’ Sussurra.
Le gira la testa e le gambe non la reggono, oltre a tremare vistosamente.

Suo fratello la guarda interrogativamente e nota una certa preoccupazione velare il volto di sua sorella. ‘Ti senti bene? Vuoi sederti?’

Lei lo guarda a sua volta e con una smorfia causata da un rigurgito che ha trattenuto in bocca cerca di sorridere. ‘Tranquillo. Fra poco passa.’ Trema ancora, a causa del piacere che si diffonde in lei nel sentire il liquido caldo che scorre all’interno delle cosce. Si riprende sufficientemente e percorre i pochi passi che la separano alla porta con evidente difficoltà.

Giunta in corridoio, pone una mano sotto al vulva per fermare gli umori che sente colare lungo le gambe. Non vuole rischiare di macchiare il tappeto. Apre la porta del bagno e vi si getta dentro, restando congelata all’ingresso. Lì, davanti a lei, suo padre la sta osservando con gli occhi sgranati.

Solo un nuovo impulso provenire dallo stomaco la riporta alla realtà e la sprona a muoversi.
‘D… Devo… Devo andare in bagno.’

Un grugnito come al suo solito e si pone di traverso lasciando libero il passaggio per la figlia.

Tremante, riesce a fare i primi passi passando di fronte a lui con gli occhi bassi per non incrociare il suo sguardo. Si sente bruciare dalla vergogna. Sobbalza quando sente la porta chiudersi alle sue spalle. Sedendosi sul water, toglie la mano e la vede sporca del bianco lattice dello sperma di suo fratello. è tutta imbrattata anche lungo l’interno delle gambe, ma inesorabilmente, il pensiero corre a suo padre. ‘Cosa le dirà, ora che la vista nuda per l’ennesima volta? Cosa le dirà, quando si siederà a tavola in cucina?’

Trema e si dispera. Lo sguardo e gli occhi di suo padre hanno corso ripetutamente lungo il suo corpo nudo e con le cosce sporche della sborra di suo fratello. Piangendo sommessamente, entra nella doccia e aperta l’acqua, sobbalza gemendo e quasi cadendo nella vasca da bagno.
Il getto dell’acqua fredda la colpisce riportandola alla realtà e ha ragionare sui passi che deve fare.

Maxtaxi
Un grazie particolare a Gianfranco per i suoi suggerimenti.

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it ‘ mail e msg nelle poche volte che sono collegato.

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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