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Racconti erotici sull'Incesto

Mia sorella Lara ed io, Peter.

By 26 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Dunque, ieri era una giornata molto calda, i miei erano al lavoro e siccome proprio non avevo voglia di uscire, dopo aver girato per un po’ i canali TV alla ricerca di un programma decente, rassegnato, ero andato in cucina a prendermi dal frigo una lattina di Coke ed ero poi tornato a spaparanzarmi sul divano – così, come mi trovavo, in maglietta e boxer – a leggere un fumetto e ad ascoltare un CD con il mio lettore.
E’ stato così che – assorto nella lettura e nell’ascolto della musica – non mi sono reso conto fino all’ultimo istante di come mia sorella Lara (‘che fino a qualche istante prima sapevo essere di sopra, in camera sua!) mi stesse osservando, in piedi accanto al divano, con le mani sui fianchi e con un’aria – tra l’altro – non particolarmente soddisfatta per ciò che stava vedendo’certo, ai suoi occhi, un ragazzino brufoloso che non aveva niente di meglio da fare se non starsene spalmato sul divano a non fare niente.
Ero dunque pronto a sopportare (‘ed eventualmente respingere!) i suoi usuali attacchi verbali nei confronti della mia persona, allorché – dopo essermi tolto gli auricolari – ho costatato come mia sorella non fosse – in effetti – sul sentiero di guerra, come suo solito.

Curiosamente, invece, continuava a starsene lì, di fronte a me (‘una squinzia come tante altre’piuttosto bassa, fisico asciutto – ma grosse tette! – capelli rossi tagliati a spazzola, occhi verdi e labbra piene, pelle chiara spruzzata di efelidi’) con addosso una canottierina che le arrivava giusto sotto il seno (‘ed al di sotto del cui tessuto sottile rotondeggiavano le grosse mammelle dai capezzoli puntuti) – un paio di hot pants attillatissimi e che – accidenti! – rivelavano come sotto, quella troia di mia sorella non portasse neanche le mutandine (‘almeno a giudicare da come il tessuto sottile le si infilava nella’sì, insomma, nella fica) e’ – ah sì! – ‘naturalmente’le sue nuove scarpe da jogging della Nike.

– Ehi, fratellino’ti piacciono le mie scarpe nuove? – si è infine decisa a chiedermi mia sorella.
– Mm’sì’ – le ho risposto io, guardandola (‘ma apprezzando, per dire la verità, soprattutto il resto) – ‘belle!
– E’dì un po” – ha continuato lei, con voce fattasi improvvisamente suadente – ‘ti piacerebbe vedermi con addosso solo quelle’mm?
Domanda che (‘una volta assimilata!) mi ha fatto azzerare la salivazione’ed al contrario, impennare la sudorazione.
Mai e poi mai, infatti (‘nonostante mia sorella Lana fosse effettivamente in cima alla top ten delle mie pollastre preferite!) avrei immaginato di sentirmi fare da lei una domanda del genere, figuriamoci’con tutti i ganzi che certamente le facevano la ronda.

E’ stato quindi con un tono di incredula sorpresa che – a quel punto – raddrizzandomi (dopo aver messo da parte fumetto e lettore CD) le ho chiesto di confermarmi che avevo capito bene la sua domanda.
– Ti ho domandato se mi vuoi nuda! – mi ha ribadito allora lei, con un tono di leggera impazienza.
– Ma’e’per fare cosa? – le ho chiesto ancora io, attonito, non riuscendo ancora a capacitarmi di quello che mi stava accadendo.
– Bè’ma per fare sesso, Peter’ – mi ha sussurrato lei, sedendosi nel contempo anch’essa sul divano, ai miei piedi – ‘tu ed io, fratellino. Mm’cosa ne dici’ – ha continuato poi, fissandomi negli occhi – ‘ti va l’idea?

– Oh’ma’non possiamo farlo, Lara! – le ho bisbigliato io a quel punto, sentendomi però nel frattempo inturgidirmisi il pene sotto il tessuto sottile dei boxer.
– E perché no? – mi ha chiesto lei, facendomi nel contempo scorrere una mano lungo la coscia.
– Perché siamo fratello e sorella! – le ho risposto io, pensando di esporle un fatto lapalissiano.
– Oh! – ha fatto lei, raggiungendomi nel contempo il membro – E lui lo sa? – mi ha chiesto poi, cominciando quindi a farci scorrere sopra le dita – Mm?
– No’non lo sa! – le ho risposto io, sentendomi nel contempo il sangue andare alla testa – Ma’accidenti, sorellina’si può sapere cosa ti succede? – le ho domandato io a quel punto, assolutamente bisognoso di aver chiara la cosa.
– Mm’semplice, Peter’ – mi ha risposto lei, con voce fattasi improvvisamente roca – ‘ho voglia di fottere’ecco tutto!
– Ma’e’non puoi farlo con uno dei tuoi amichetti’insomma’ – le ho bisbigliato io, nonostante tutto ancora incredulo per ciò che mi stava succedendo.
– Alle tre del pomeriggio? – mi ha chiesto lei, sorridendomi – Mm’no, evidentemente! Quindi’ – ha continuato, con tono malizioso – ‘tu sei l’unico maschio’disponibile, ecco!

– Sei una troia, Lara’lo sai? – le ho chiesto io a quel punto, solo allora comprendendo appieno l’enormità della porcheria che mia sorella ed io stavamo per commettere.
– Uhm’e se anche fosse? – mi ha domandato lei con nonchalance, passandomi e quindi ripassandomi – ormai senza alcun pudore – la mano a palma aperta lungo il membro – Ti dispiacerebbe, forse?
– Bè, no’non credo, ecco! – le ho risposto io, curiosissimo di vedere fino a che punto quella donna avrebbe osato spingersi.
– Mm’ma lo sai che hai proprio un bel cazzo grosso, fratellino? – mi ha chiesto lei, accarezzandosi nel contempo una mammella – E bello duro anche, accidenti! – ha aggiunto infine, alzando gli splendidi occhi verdi a fissarsi nei miei.
– Sei stata tu a farmelo diventare così’ – gli ho mormorato io – ‘la mia sorellina troia!
– Ehi’calma! – mi ha rimproverato scherzosamente lei, a quel punto – Non abbiamo cominciato a fare ancora niente!
– Potresti cominciare con il metterti nuda’ – le ho suggerito io, fissandole nel contempo i seni – ‘come mi avevi proposto.
– Sei davvero un porco! – mi ha bisbigliato lei, staccandomi nel contempo la mano dal pene per posarsela sull’altra mammella – Così’vorresti vedermi le tette, eh? E allora’ – ha soggiunto poi – ‘eccoti accontentato!
E, così dicendo, si è afferrata il bordo della canottierina e quindi, con un unico disinvolto movimento, se l’è sfilata al di sopra della testa, permettendo in tal modo alle sue grosse zinne di venire alla luce, rotonde e polpose!

– Wow’ – ho esalato io a quel punto, strabuzzando gli occhi di fonte a tutto quel ben di dio.
– Ti piacciono le mie tette, fratellino? – mi ha chiesto allora mia sorella Lana, facendosele ruotare tra le mani – Mm?
– Oh sì! – le ho risposto io, fissandole come ipnotizzato, palpandomi nel contempo il membro ormai sul punto di scoppiarmi nei boxer.
– Poi potrai anche succhiarmele se vorrai’ – mi ha sussurrato la troia, titillandosi i caporelli puntuti – ‘e se poi sarai bravo, ti ci farò anche scopare in mezzo’mm?
– Fantastico, sorellina’ – le ho bisbigliato a mia volta – ‘ma adesso togliti anche il resto, dai! – Cosa che Lara non si è certo fatta pregare per fare, dato che, alzatasi in piedi, non ha esitato più neanche un attimo ad infilarsi due dita negli hot pants ed a calarseli lungo le gambe, rimanendosene quindi del tutto nuda di fronte a me.
Subito dopo – poi – mentre io la guardavo esterrefatto, mia sorella Lana ha divaricato le gambe e quindi, allargandosene con le dita le labbra, mi ha esibito senza alcun pudore la fessa dalle pareti color rosa pesca e luccicanti a causa delle secrezioni che fino a quel momento le erano certamente colate lungo la vagina.

– Guardala! – mi ha bisbigliato poi, alzando di nuovo gli occhi a fissarsi nei miei – Non è splendida? Non ti viene voglia di ficcarci dentro la lingua’mm?
– Oh sì’ – le ho sussurrato io, mettendomi a sedere, elettrizzato da quella oscena vista – ‘e anche il cazzo’porca puttana!
– A-ah! – ha riso a quel punto mia sorella, tornando nel contempo a sedermisi accanto e ad allungare di nuovo la mano sul mio pene, strusciandomelo entusiasticamente al di sopra dei boxer – Ci sei arrivato, finalmente a dove volevo’eh? Dimmelo’porco che non sei altro’ – mi ha incalzato poi – ‘dimmelo che vuoi fottermi’che non vedi l’ora di ficcarmelo dentro il tuo grosso cazzo’dai, dimmelo!
– See! – sono esploso io a quel punto, allungando nel contempo una mano ad abbrancarle una tetta – Voglio fotterti sorellina’anzi sbatterti come meriti’troia che sei!
– Ne sarai in grado, Peter? – mi ha chiesto allora lei, con voce maliziosa, infilandomi la mano nei boxer ad impadronirsi del mio grosso pene e tirandomelo quindi fuori, congestionato ed anche già del tutto scappellato – Mm? Sai come si fotte una donna? Lo hai già fatto con qualcuna?
– Non preoccuparti, sorellina! – le ho sibilato io, facendole nel contempo scorrere la mano lungo il ventre e quindi – giù – tra le cosce che lei mi ha prontamente dischiuso – Vedrai che non resterai delusa, sai? – le ho sussurrato infine, giungendo nello stesso istante ad inzupparle la punta delle dita nella vulva ormai del tutto guazza.
– Ooohhh’ – ha gemuto lei, strizzandomi nel contempo il cazzo – ‘Peter’mettimi su due dita ‘dai, fratellino! – Cosa che io mi sono immediatamente prestato a fare, introducendole (‘peraltro senza nessuna fatica!) indice e medio nella vagina.

E’ stato quindi così che – seduti l’una di fianco all’altro sul divano del salotto di casa – approfittando del fatto che i nostri genitori non sarebbero rientrati prima di diverse ore – mia sorella Lara (‘mia sorella, ci pensate!) ed io abbiamo cominciato a masturbarci vicendevolmente, lei facendomi scorrere lentamente la mano lungo tutta l’asta (‘dai coglioni su fino al glande paonazzo e quindi di nuovo giù!) ed io facendole appunto scorrere indice e medio nella vagina guazza, entrambi ansimando eccitati mentre ci rivolgevamo oscenità – io dicendole che era una sgualdrina e lei che ero un porco voglioso ‘ e tutto ciò fino a quando mia sorella, evidentemente esasperata, non si è alzata e quindi, dopo essersi inginocchiata per terra, ai miei piedi, mi ha afferrato con decisione l’elastico dei boxer e quindi – mentre io nel contempo mi dimenavo per agevolarla – me li ha calati lungo le gambe, liberandomene infine con mio grande sollievo, considerato che (finalmente!) solo in quel momento il mio povero membro ha potuto venire completamente alla luce, in tutta la sua oscena nudità!
Subito – allora – Lara è tornata ad impadronirsene, tenendoselo quindi ben diritto davanti, mentre – dopo essersi chinata – me lo slinguava, facendoci scorrere sopra la lingua, dapprima lungo l’asta e quindi anche tutt’intorno alla cappellona turgida, mentre – sollevati gli occhi a fissarsi nei miei – mi guardava.
– Mm’hai proprio un bel nerchione, fratellino’sai? – mi ha sussurrato poi, ricominciando nel contempo a menarmi il cazzo, approfittando a quel punto della sua scivolosità.
– Sono contento che ti piaccia, sorellina’ – le ho risposto io a quel punto, eccitatissimo – ‘ma cosa ne diresti di ciucciarmelo un po’ adesso’mm?
– Alza bene le gambe, allora! – mi ha esortato lei con voce roca, ordine che io ho immediatamente eseguito, sollevando le gambe ed appoggiando i talloni sul bordo del divano, così da lasciarle completo campo libero.

Un istante dopo, evidentemente soddisfatta, mia sorella ha cominciato a darsi da fare, dapprima chinandosi per leccarmi e succhiarmi i testicoli (‘ormai grossi come due uova sode!) e quindi sollevandosi quanto bastava per infilarsi il mio pene in bocca – lentamente, centimetro dopo centimetro – iniziando poi un avvolgente massaggio di labbra e di lingua che mi hanno fatto gemere di piacere.
– Ti piace’eh, porco? – mi ha chiesto lei a quel punto, dopo essersi fatta sgusciare il membro dalla bocca ed aver ripreso a segarmelo – Ti piace come ti succhio il cazzo, eh?
– Oh sì’oh sì! – le ho risposto io, infoiato – Dai, sorellina, continua’go on’suck my dick’succhiamelo!
Al che Lara, evidentemente infervorata dalle mie parole, dopo essere tornata ad infilarsi di nuovo tutto il mio pene in bocca, ha iniziato a pomparmi alla grande, andando aventi ed indietro con la testa – all’andata giungendo ad ingoiarmelo fino ai coglioni ed al ritorno lasciandoselo quasi scappare fuori’to and fro’avanti ed indietro, nel corso di un eccitantissimo viavai che mi ha fatto letteralmente ululare!
Glub’glub’glub’era l’osceno rumore che produceva la bocca di mia sorella, scorrendomi lungo il membro…e certo non avrei resistito a lungo a quel suo implacabile blow-job se lei stessa – ad un tratto – non si fosse acquietata, dapprima rallentando il ritmo del suo pompino e quindi interrompendolo addirittura.

– Adesso voglio fotterti! – mi ha bisbigliato poi, guardandomi negli occhi mentre si teneva il pene ritto davanti al naso, sempre più congestionato e lubrico della sua saliva – Mm’cosa ne dici, fratellino?
– See’ – le ho risposto io, con il cuore che mi martellava nel petto – ‘dai, Lara’mount up me’montami sopra! Cosa aspetti’mm?

– Eccomi! – mi ha sussurrato lei a quel punto, dopo di che – sollevatasi – mi si è avvicinata e quindi, mentre io mi tenevo il cazzo in mano per favorire la sua penetrazione, mi è montata a cavalcioni, tenendosi nel contempo aperte con le dita le ninfe, così da potersi più facilmente introdurre il mio glande nella fessa – Ooohhh’ – ha gemuto infine, allorché, dopo essersi fatta scivolare verso il basso, se l’era trovato introdotto tra le valve – ‘cazzo, Peter! Ooohhh’spingi, dai’ficcamelo dentro!
Cosa che io ho provveduto a fare subito, afferrandola per i fianchi e sollevando le pelvi così da andarle incontro, infilandomi quindi in lei – centimetro dopo centimetro – fino a quando, cioè, mia sorella Lara non si è praticamente venuta a trovare seduta sopra di me, con il mio palo di carne saldamente infisso nel ventre!
– Ouhhh’ – ho gemuto io a quel punto, fuori di testa dall’eccitazione nel sentirmi il cazzo immerso nella fica di mia sorella.
– Aaahhh’ – ha esclamato invece lei, posandomi nel contempo le mani sulle spalle e sbattendomi in tal modo le tette in faccia’grosse, tonde e burrose – …porca puttana, Peter’mmm’se ce l’hai grosso fratellino! Uuuhhh’mi sento piena, accidenti!
– Sì’te l’ho ficcato dentro tutto! – le ho confermato io, subito prima di infilarle naso, bocca, labbra e lingua nel solco tra le mammelle, meravigliosamente odoroso di femmina.
– Oh sì’lo sento! – mi ha mormorato lei a quel punto, ruotando nel contempo languidamente il bacino intorno al mio albero della cuccagna – Ooohhh’è il più grosso che abbia mai preso, sai fratellino?
– Davvero? – le ho chiesto io, orgoglioso, sentendomi a quel punto enorme dentro di lei.
– Mmm’davvero! – mi ha risposto Lara – Tanto che ho una voglia matta di fottermici sopra.
– Cosa aspetti, allora? – le ho domandato io, abbrancandole le mammelle e quindi strizzandogliele fino a farle quasi schizzare i capezzoli – Fottiti, sorellina…fatti una bella cavalcata’DAI!

Non aspettando altro, a quel punto, mia sorella Lara ha cominciato a darsi da fare, molleggiandosi sulle ginocchia in modo tale da sollevarsi dapprima quanto bastava per farsi quasi sgusciare il mio cazzo dalla fica per poi lasciarcisi di nuovo cadere sopra per riprenderselo dentro fino ai coglioni’all’inizio lentamente, con metodo, ma poi (‘man mano che le sue pareti vaginali si adattavano all’intruso!) con sempre maggior trasporto, mentre io la guardavo e la lasciavo fare, allibito da tanta lussuria.
Oh’avreste dovuto vederla, mia sorella Lara, mentre si impalava sul mio cazzo! Mai avevo visto una ragazza con una tale libidine dipinta sul volto’giuro, sembrava nata per fottere!
– Ah’ah’ah’ – rantolava mentre si impalava sul mio cazzo, sollevandosi e quindi riabbassandosi, ancora e poi ancora, fino a quando – cioè – mia sorella ed io non ci siamo ritrovati ad accoppiarci come due animali in calore mentre ci guardavamo in faccia, mugolando e gemendo nel contempo!

Improvvisamente – però – la mia bella sorellina ha cominciato a perdere colpi, evidentemente affaticata dalla performance condotta fino a quell’istante.
– Fammi sdraiare! – mi ha sussurrato allora, ad un tratto, cosa che io – a quel punto – ho provveduto a fare subito, disarcionandola e facendola poi adagiare sul divano – piano piano – per non correre il rischio di scivolarle fuori dalla vagina!
E’ stato così, quindi, che al termine di quella manovra, mi sono ritrovato sdraiato sul sofà di casa con mia sorella sdraiata a gambe spalancate sotto di me e con il mio cazzo profondamente conficcato nella fica. Cosa può desiderare uno di più dalla vita?
– Fottimi, fratellino! – mi ha esortato dopo qualche istante Lara, subito prima di protendersi verso di me per leccarmi e quindi morsicarmi le labbra – Dai’fuck me so hard’fottimi ancora!

Senza farmelo ripetere due volte – allora – mi sono dato da fare, cominciando a muovere le pelvi, avanti ed indietro, all’inizio lentamente e quindi sempre più velocemente man mano che prendevo pratica, dapprima sfilandole quasi il pene dalla vagina e poi tornando a ficcarglielo dentro fino ai testicoli’to and fro’avanti ed indietro, mentre quella troia di mia sorella piagnucolava di piacere, abbarbicandosi nel contempo a me – cingendomi il torace con le braccia ed allacciandomi le gambe intorno ai fianchi.
– Oh sì! – mi incitava la zoccola, muovendosi all’unisono con me, spingendo verso l’alto il bacino ogni volta che affondavo in lei, tappandole il canale vaginale – ‘sì’oh yeah’fuck’fuck me’fottimi’FOTTIMI PIU’ FORTE’DAI!
Invito che io ho prontamente accolto, rifilandole nel ventre una serie di bordate che alla fine l’hanno fatta quasi singhiozzare.
Ad un tratto, poi – mentre Lara mi conficcava le unghie nella schiena e mi piantava i talloni nelle natiche, ho sentito lo sperma ribollirmi nei testicoli. Subito allora, non sapendo come comportarmi, ho rallentato il mio andirivieni nella vagina di mia sorella, avvertendola nel contempo che stavo per venire’accidenti!
– Uuummm’anch’io’anch’io Peter! – è stato tutto quello che mi ha risposto lei – Dai’dai’ mi ha ringhiato – ‘veniamo insieme, brutto porco!
– Ma’e’posso’posso venirti dentro? – le ho chiesto io a quel punto volendo essere ben sicuro di quello che avevo sentito.
– Siii’siii’ – mi ha risposto lei, baciandomi e quindi baciandomi ancora, mentre io nel frattempo riprendevo a fotterla – Dai’dai che vengo, bastardo! Oooohhhh’ecco’ecco che vengo’ooohhh’Peter’GODOOO!
– Oh sì’anch’io’anch’io! – le ho ringhiato a mia volta, giusto un attimo prima di sciogliermi in lei, sborrandole nel ventre’una, due’tre volte, fino a svuotarmi completamente!

Per un po’ – quindi – ce ne siamo stati lì, mia sorella ed io, l’uno infisso nell’altra, a crogiolarci nel rispettivo piacere, fino a quando – cioè – il mio membro, perdendo consistenza, non ha cominciato a ritrarsi.
– Escimi, Peter’ – mi ha sussurrato a quel punto Lara – ‘altrimenti va a finire che colo tutto sul divano, dai!
Lentamente, allora mi sono sfilato da lei, sedendomi quindi – sfinito – a riprendere un po’ fiato.
Mia sorella invece ha dovuto subito correre in bagno tenendosi una mano tra le cosce per evitare che la mia sborra le colasse giù per le gambe’ed è stato proprio lì (‘mentre – seduta sul bidet, si stava sciacquando le parti intime) che – cinque minuti dopo – l’ho ritrovata, allorché l’ho raggiunta per lavarmi a mia volta.

– Certo che sei proprio un gran porco! – mi ha sussurrato lei, girandosi a guardarmi, mentre – semplicemente oscena – se ne stava nuda a cavalcioni del bidet.
– Mm’senti chi parla! – le ho risposto io, un attimo prima di liberarmi del tutto della maglietta (zuppa di sudore) ed infilarmi – a mia volta completamente nudo – nella doccia, sotto il cui getto, poi, sono rimasto per cinque minuti buoni – lavandomi, sciacquandomi e soprattutto rilassandomi.
Quando però sono uscito dal box, mia sorella Lana era ancora lì ed ancora del tutto nuda’solo che si era spostata, sedendosi sopra il W.C.
– Ehi’non ne hai avuto abbastanza, sorellina? – le ho chiesto io a quel punto, frizionandomi nel contempo con un asciugamano, mentre la guardavo’tremendamente bella ed arrappante.
– Mm’e tu? – mi ha sussurrato lei, facendomi nel contempo un eloquente segno con la mano di avvicinarmi a lei – Ti è bastato quello che hai avuto’eh?
– Non avrei mai pensato che un giorno mi sarei fatto mia sorella’ – le ho risposto io, asciugandomi ostentatamente il pene, mentre lei mi guardava con aria apparentemente vogliosa – ‘ecco tutto!
– Ehi’ne vorresti ancora? – mi ha domandato allora lei, adagiandosi all’indietro contro la parete piastrellata e schiudendomi nel contempo le gambe – Mm?
– Non credo che ce la farei, sai sorellina? – le ho mormorato io a quel punto, indicandole eloquentemente il membro barzotto che mi pendeva inoffensivo tra le gambe.
– Oh’sciocchezze! – mi ha risposto lei, sorridendomi maliziosamente – Sei giovane e forte’no? – mi ha chiesto quindi la baldracca, divaricandosi nel contempo con le dita le labbra della vulva – E poi’
– Sì? – le ho domandato io, cominciando nel contempo ad eccitarmi di nuovo, nonostante tutto.
– Be”ci penserei io a fartelo ringalluzzire, no? Cosa credi’ – mi ha chiesto, iniziando a masturbarsi, mentre mi guardava negli occhi – ‘che non riuscirei a fartelo tornare duro’mm? Ma dai’ – mi ha mormorato poi, facendosi scorrere un dito lungo la fessa – ‘leccami la fica, invece, fratellino’fammi sentire la lingua, forza!

Al che io, gettato da parte l’asciugamano, mi sono inginocchiato sul pavimento, ai suoi piedi, tra le sue gambe aperte e poi – mentre mia sorella si scosciava all’inverosimile per farmi spazio – ho cominciato a dedicarmi alla sua micia – polposa e completamente depilata.
Dapprima – quindi – dopo averle allargato con le dita le labbra della vulva, mi sono chinato su di lei ed ho cominciato a farle scorrere la lingua lungo tutta la fessa colante di umori – avanti ed indietro, più e più volte, lappandogliela golosamente, dopo di che (‘mentre lei gemeva e mugolava, di nuovo eccitata!) mi sono dato da fare – dopo avergliela messa allo scoperto – a slinguarle la clitoride turgida, grossa come un fagiolo, infiocchettandogliela con la punta della lingua – tutt’intorno – fino a quando, cioè, mia sorella – infoiatissima – non ha cominciato a dimenarsi scompostamente sopra il W.C. pregandomi per l’amor di dio di smetterla perché non sarebbe resistita ancora al piacere che le stavo dando!

Immediatamente, allora – soddisfatto – staccatole il muso dalla fica guazza, sono tornato a rimettermi in piedi, giusto in posizione tale da metterle davanti agli occhi (‘dato che anche Lara nel frattempo si era raddrizzata, rimettendosi a sedere) il mio nerbo tornato prepotentemente turgido.
– Mm’bentornato, cazzone! – mi ha sussurrato mia sorella a quel punto, tornando a prendermelo in mano ed a stringerselo tra le dita, mentre sollevava lo sguardo su di me.
– E’ tutto tuo, sorellina! – le ho bisbigliato io, spingendo nel contempo in avanti le pelvi, in un muto quanto esplicito invito.
Subito, allora, Lara si è protesa in avanti, infilandosi dapprima sotto il mio batacchio e cominciando poi a slinguarmelo, da una parte e quindi dall’altra, passandoci e ripassandoci la lingua e passando poi a lavorarmi la cappellona già abbondantemente lubrica di liquido seminale – frullandomela con la lingua – sopra, sotto e tutt’intorno, lubrificandomela abbondantemente, dopo di che – soddisfatta – se l’è presa tra le labbra ed ha cominciato a succhiarmela, tenendomi nel contempo il pene delicatamente stretto tra le dita ed alzando gli occhi a fissarsi nei miei, come a cercare la mia approvazione.
– Dai, troia’ – l’ho incoraggiata allora io – ‘ciucciami il cazzo, forza!
Cosa che mia sorella Lara si è subito apprestata a fare, prendendosene in bocca una notevole porzione e cominciando quindi, dopo avermi appoggiato le mani sulle cosce, a pomparmelo – andando avanti ed indietro con la testa – ma facendoselo poi sgusciare fuori dalla bocca, ad un certo punto, per segarmelo – invece – approfittando di quanto fosse scivoloso per farci scorrere su e giù la mano, dalla base dell’asta fino al glande ormai congestionato.
– Ehi, fratellino’ – mi ha mormorato infine, sorridendomi – ‘hai visto che te l’ho fatto tornare duro’mm?
– Oh’Lara’tesoro’ – le ho sussurrato io a quel punto, allungando nel contempo una mano ad accarezzarle la guancia – ‘adesso sono di nuovo pronto per te, sai?
– Allora’ – mi ha chiesto lei – ‘cosa stiamo aspettando? Dai’ – mi ha incitato poi, tornando nel frattempo ad adagiarsi all’indietro contro la cassetta dell’acqua del W.C., dischiudendomi le gambe – ‘torna a mettermelo su, fratellino’dai, sbattimi come uno straccio!

Immediatamente allora io mi sono apprestato a fare quanto quella sgualdrina di mia sorella mi aveva chiesto.
Presomi il pene in mano, quindi, mi sono piegato sulle ginocchia quanto bastava per appoggiargliene la sommità tra le labbra della vulva, dopo di che – mentre Lara ansimava eccitata – sono tornato ad introdurglielo nella vagina, ficcandoglielo dentro fino all’elsa.
– Ooouuuhhh’ – ha gemuto mia sorella, una volta resasi conto di cosa fosse tornato ad invaderle il ventre – ‘mmm’Peter’oh’che nerchia che hai!
– Ti piace, eh’troia? – le ho chiesto io a quel punto, fissandola negli occhi, mentre, ruotando il bacino, le rimestavo per bene il membro nella pancia, così da riprenderci confidenza bene,
– Ooohhh’sì! – mi ha risposto lei, puntellandosi nel contempo all’indietro, pronta a subire il mio assalto – Ma dai, fratellino’ – mi ha ringhiato poi – ‘fuck me’fuck me now’fottimi adesso, DAI!
Al che io – flettendomi sulle gambe – ho ricominciato a scoparla, muovendo avanti ed indietro le pelvi, all’inizio lentamente e quindi con sempre maggior foga, man mano che le sue pareti vaginali si adattavano al mio pene – avvolgendomelo – dapprima ritraendomi fin quasi ad estrarglielo dalla fica e quindi tornando a spingerglielo dentro fino a rimanermene fuori solo con i coglioni’to and fro’avanti ed indietro, ancora e poi ancora, fino a quando – cioè – Lara non ha cominciato a gemere pressoché ininterrottamente, dimenando nel contempo la testa da una parte all’altra, fuori di sé dalla foia!

Ad un tratto, poi, cominciando a sentirmi affaticato dalla posizione, mi sono sfilato dalla sua vagina e quando lei poi si è raddrizzata rimettendosi a sedere, mi sono avvicinato, posandole il glande sulle labbra, forzandola quindi ad aprirmele, cosa che mia sorella ha fatto immediatamente, tornando ad inghiottirmi il pene per l’ennesima volta.
A quel punto, allora, ho cominciato a farglielo scorrere in bocca, muovendo avanti ed indietro le pelvi, come in precedenza avevo fatto con la sua fica!
– Mmbb’mmbb’ – faceva Lana, mentre io – tenendole le mani appoggiate alla testa, la scopavo, godendomi quella che sembrava una fornace, tanto era calda ed avvolgente’ed ancora avrei voluto continuare a possederla in tal modo se – ad un tratto – mia sorella, spingendomi via, non si fosse sottratta all’ingoio, facendosi sgusciare fuori dalla bocca il mio membro congestionato, tirandosi dietro in tal modo una lunga scia di bava schiumante.
– Cazzo’Peter’ – mi ha biascicato poi – ‘cosa vuoi fare? Soffocarmi?
– Mm’no, sorellina! – le ho risposto io, tornando nel frattempo a farmi avanti, strusciandole la cappellona sulle labbra – Figurati’mi piace troppo fotterti!
– Allora diamoci da fare! – mi ha proposto lei, a quel punto, accennando ad alzarsi – Dai’ – mi ha esortato poi, una volta rimessasi in piedi – ‘vieni, spostiamoci! – E, così dicendo, dopo avermi impugnato il pene, come se fosse un manico, mi ha rimorchiato verso la parete piastrellata, alla quale – infine – si è appoggiata, con le mani a palme aperte, voltandomi le spalle – Dai, Peter’ – mi ha incitato subito dopo, voltandosi a guardarmi – ‘fottimi da dietro, adesso’dai!
Al che io, entusiasta della prospettiva, a quel punto l’ho afferrata per i fianchi, facendola retrocedere e facendole nel contempo allargare bene le gambe così che – alla fine – mia sorella è venuta a trovarsi proprio come volevo io – cioè messa a novanta gradi, con le gambe aperte a compasso, le grosse mammelle penzoloni ed il culo alla mia portata, con le sue natiche rotonde e polpose, tra le quale – bruno e grinzoso – mi occhieggiava maliziosamente il suo forello anale, appena appena dischiuso!

– Adesso ti fotto, sorellina! – le ho bisbigliato poi, facendomici sotto quanto bastava per tornare a strusciarle il glande tra le labbra della vulva.
– See’ – mi ha sibilato lei, girandosi appena per guardarmi – ‘dai, Peter’fuck m’ – ha tentato poi di proseguire, dovendosi però interrompere bruscamente, dato che nel frattempo – a sorpresa! – io mi ero spinto in avanti, penetrandola nuovamente, tanto da arrivare a spingerle tutti i miei venti centimetri nella fica con un solo incredibile affondo – fatto del tutto naturale – considerando come la fica di mia sorella fosse a quel punto divenuta il fodero adatto per il mio spadone! – Uuuaaahhh’ – ha urlato mia sorella, allorché alla fine, sono arrivato a toccarle l’utero – ‘ooohhh’Peter’porcooo! Ooohhh’cazzo’me lo sento in gola, porca puttana!
– Si’si’si! – le ho sibilato io a quel punto, cominciando a pomparla, avanti ed indietro, tenendola saldamente per i fianchi – Ooohhh’che vacca che sei, Lara’mmm’ – le ho ringhiato poi, continuando imperterrito a sciabordarle nel ventre, dapprima estraendoglielo quasi e subito dopo tornando a sbatterglielo dentro fino alle palle – ‘mmm’hai un forno al posto della fica!
– Aaahhh’sì’sì’ – mi ha risposto lei, a sua volta spingendo all’indietro il sedere, come per venire incontro ai miei colpi – ‘è vero’I’m your cow’sono la tua vacca’dai, fratellino, dimmelo quanto ti piace montarmi’DIMMELO!
– See’ – le ho ringhiato io – ‘mi piace’mi piace da morire!
E così dicendo, ho cominciato a fotterla con violenza, facendole sbattere le pelvi contro le natiche – ancora e poi ancora – fino a farla gemere di dolore! Ciaf’ciaf’ciaf’era l’osceno rumore che producevano le nostre carni sbattendo l’una contro l’altra nel furore del coito mentre i nostri stessi sessi si surriscaldavano, cominciando nel frattempo anche a spargere il loro afrore nella stanza.
– Ooohhh’sto per venire, Peter! – mi ha sussurrato mia sorella ad un tratto, smettendo nel contempo di muovere il sedere ed accontentandosi quindi di subire il mio incessante viavai – Ooohhh’dai’dai’fammi godere di nuovo’oh Gesù’godo ancora!
– Sì’sì’godi, sorellina! – l’ho esortata allora io, continuando a fotterla ed eccitandomi a mia volta – poi – nel guardare il mio palo della cuccagna (‘tumido, paonazzo e lubrico di secrezioni vaginali!) uscire quasi del tutto dalla fica di mia sorella per poi tornare a penetrarvi, incessantemente, senza posa.
– Ooohhh’ Peter’ – ha strillato ad un tratto Lana, raddrizzando il busto – ‘ooohhh’ecco che vengo’ooohhh’VENGOOO’SI’SI’SIIII! – ha urlato infine, tremando come una foglia, mentre le gambe le cedevano.

Subito – a quel punto – allora, l’ho fatta raddrizzare – piano piano – in modo comunque da non uscirle dalla vagina, dopo di che, mentre mia sorella riprendeva fiato, io ho ripreso a scoparla, volendo raggiungere a mia volta il piacere.
– Mm’ce l’hai ancora duro da far paura! – mi ha bisbigliato lei, dopo qualche istante, mentre io – continuando nel contempo a fotterla – le sprimacciavo le mammelle, riempiendomene le mani.
– Ti gusta il mio nerchione, tesoro? – le ho chiesto allora io – Mm’ti piace come ti ho fottuta!
– Oh sì! – mi ha risposto lei – Anzi’sai cosa ti dico? – mi ha sussurrato poi – Che da oggi in poi ti farò scopare ogni volta che vorrai! Ehi’cosa ne dici?
– Dico che è un’idea fantastica! – le ho risposto io, rallentando istintivamente nel contempo il mio andirivieni nella sua vagina – Ma’e come facciamo con i vecchi? – le ho domandato poi, riferendomi ai nostri genitori.
– Oh’non preoccuparti! – mi ha risposto lei – Avremo un sacco di occasioni, vedrai’ Lascia fare a me! Ma adesso datti da fare, Peter’ – mi ha incitato – ‘che la fica comincia a farmi un po’ male, poverina! Dai, dacci dentro’come one’vieni anche tu!
– Ti sborro in fica, sorellina! – le ho ringhiato io a quel punto, avvertendo nel contempo lo sperma ribollirmi nei testicoli.
– Oh no’ – mi ha sussurrato lei, guardandomi con i suoi splendidi occhi verdi – ‘ti voglio in bocca! – mi ha imposto – Voglio sentire il sapore della tua sborra, fratellino mio!
– Mm’okay! – l’ho accontentata io – Tienti pronta a prendertelo tutto, allora! Aspetta’aspetta’ – le ho mormorato, rifilandole nella fica gli ultimi due colpi – ‘ecco’ECCO!

E, così dicendo, sentendo il liquido seminale corrermi lungo la canna, mi sono sfilato velocemente dal suo pertugio, preparandomi quindi a sprizzarle addosso, come Lana (‘che nel frattempo, veloce come un fulmine, si era girata, inginocchiandosi quindi ai miei piedi!) mi aveva chiesto.
Una, due’tre volte poi – tenendomi il membro in mano ed ululando come un lupo alla luna piena – ho eiaculato in direzione della bocca che mia sorella teneva spalancata, riempiendogliela di sperma ma lordandole anche il naso, le palpebre, le guance ed il mento’ed il tutto mentre la troia, mulinava la lingua di qua e di là, come impazzita, come se della mia sborra non volesse poi perdere neanche una stilla!
Una volta cessata l’eruzione – quindi – mi sono spinto in avanti, approfittando (‘da gran porco, lo ammetto!) della sua bocca spalancata per tornare a rimetterglielo dentro, cosa che a Lana non è sembrato dispiacere affatto, almeno a giudicare da come ha ripreso subito a succhiarmelo, tenendomi le mani appoggiate alle cosce e lavorando quindi solo di bocca – ficcandoselo in gola fino alle palle – fino a quando, cioè il mio povero membro non ha cominciato (‘anch’esso esausto!) a perdere consistenza.

Fattoselo sgusciare fuori, a quel punto, mia sorella se l’è preso tra le dita e quindi, mi ha slinguato il glande, con delicatezza, ripulendomelo accuratamente, mentre – alzando gli occhi – mi guardava per scrutare le mie reazioni.
– Mm’è buona la tua sborra, fratellino, sai? – mi ha sussurrato quindi, subito prima di alzarsi in piedi – Sentila!
E, così dicendo, abbracciandomi, mi ha attratto a sé, costringendomi a schiudere le labbra e ficcandomi quindi tutta la lingua in bocca, mulinandomela poi dentro a lungo, facendomela correre sui denti e lungo le gengive, togliendomi il fiato.

– Sei una vera troia’sai, Lana! – le ho ripetuto poi per l’ennesima volta ieri pomeriggio, allorché – infine – ci siamo staccati per respirare.
– M-mm’- mi ha ribadito lei, strusciandomi nel contempo il ventre contro il pene barzotto – ‘la TUA troia, fratellino’d’ora in poi!

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