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Racconti erotici sull'Incesto

Nonna Lea

By 12 Luglio 2007Dicembre 16th, 2019One Comment

Era un estate afosa, calda e appiccicosa. Erano un paio di settimane,ormai, che mia nonna, una donna di 58 anni, mi chiedeva puntualmente di massaggiarle i piedi e io, che l’ho sempre rispettata e riverita non mi ero mai sottratto a questa richiesta. Tutte le mattine, appena alzato, dovevo andare nella sua camera da letto e svegliarla massaggiandole delicatamente i piedi. Mia nonna &egrave una donna abbastanza robusta,con delle tette enormi e una gran culone. Quella mattina, nonostante il caldo torrido e senza neanche far colazione, andai nella sua stanza e la trovai già sveglia. Forse per il gran caldo ma indossava solo il reggiseno e i mutandoni che, essendo sudaticci lasciavano trasparire il folto pelo della figa.
“B&egrave, come mai oggi sei arrivato tardi eh? Non vedi che sono già sveglia? Ti avevo chiesto di svegliarmi con un massaggio mi pare, o no?”
“Sì nonna, hai ragione, scusami ma ho fatto tardi”
“Non mi interessano le scuse” rispose, con tono autoritario,”hai mancato e per questo stamattina anzich&egrave massaggiarli li lecchi, capito? “.
Feci cenno di sì con la testa, e mi avvicinai un pò intimorito al letto iniziando a baciarli le dita,scendendo fino al tallone.
“Ahh, si, continua così” disse mia nonna con aria soddisfatta allargando leggermente le cosce e socchiudendo gli occhi.
Era già una decina di minuti che leccavo senza sosta, quando, forse a causa della piega un pò perversa che il massaggio aveva preso, iniziai a salire lungo le sua cosce dandogli dei piccoli baci ma, arrivato alle ginocchia lei disse:
“B&egrave, come ti permetti razza di maiale? Io sono tua nonna e certe cose non le devi neanche immaginare!
Ma poi, forse anche lei un pò eccitata dalla situazione, corresse il tiro dicendo:
“Forse posso fare un eccezzione ma devi sottostare attentamente altrimenti te ne faccio pentire.Capito?”
“Sì nonna” risposi.
“Bene” fece lei e, togliendosi il grosso reggiseno liberò il suo seno enorme e, tenendoci premuta la mia testa, disse:”Succhia bene ogni capezzolo ma mi raccomando con dolcezza”
Inizia a fare quanto ordinatomi, ma forse preso dalla situazione ciucciai troppo forte il capezzolo destro facendole scappare un gemito, di dolore purtroppo.
“Razza d’incapace mi hai fatto male!” tuonò. “Il seno non lo sai leccare, fai bene la prossima altrimenti ti arriva uno schiaffo che te lo ricordi!”. Si abbassò i mutandoni e allargò le cosce, mettendo allo scoperto una fica e un culo ricoperti da una pelo tanto folto quanto nero.
“Forza, non mi sono ancora lavata stamattina. Provvedi tu al bid&egrave”.
Inizia a leccarle la fica sudata e piena di umori ma, infastidito dai peli, allargai le grandi labbra con le dita tentando di infilarci la lingua quando mi arrivò un ceffone che ricordo ancora oggi.
“Vedo che non ci siamo capiti” tuonò,”la fica la lecchi senza metterci le mani e se necessario lecchi anche i peli!”.
“Ma nonna…” accennai.
“Niente lamentele, continua e basta” riprese, sempre più autoritaria. Continuai e leccare e baciare senza sosta quando a un certo punto, allontanadomi la faccia da lì, mia nonna disse:
“Mi hai fatto eccitare e ora devi provvedere. Vediamo un pò cos’hai lì sotto.” Con fare violento mi abbassò i boxer e con aria stupita e un pò infastidita gridò:
“Complimenti sembra il cazzo di un cavallo. Meno male che sono abbastanza larga per st&egrave cose”
La nonna mi fece sdraiare sul letto e iniziò a spompinarmi con un esperienza inimmaginabile
Eccitato al massimo dalla calda lingua di mia nonna iniziai a gemere sempre più forte.
“Zitto maiale!” mi interruppe lei “io sono tua nonna e così mi fai sentire una puttana.
Appena il cazzo fu completamente in tiro, mi ordinò di stendermi sul letto.Dopo di che si posizionò sopra e iniziò a cavalcarmi selvaggiamente, con le enormi tette che ballonzolavano a destra e manca, e stringendo sempre più la fica, grondante di umori e completamente bagnata di sudore.
Dopo circa vanti minuti venne in un orgasmo fortissimo, bagnando le mie cosce dei suoi umori e sporcando persino le lenzuola. Io, non essendo ancora venuto, mi alzai porgendo le mie palle vicino alla sua bocca,iniziando a masturbarmi.
“Come ti permetti, schifoso? Che, devo essere io a farti venire? A me, poi, lo sperma fa schifo, quindi dimentica una cosa del genere e vai a finire in bagno. E’ la prima e ultima volta che ti faccio questo discorso.Al contrario tu dovrai soddisfarmi sempre da ora, anzi non solo me ma anche qualche mia amica.Ricorda che sono gli uomini a sottostare alle donne.”
Un pò deluso mi avviai verso il bagno. “Vedremo” sussurai sottovoce…..

One Comment

  • fabio tiussi fabio tiussi ha detto:

    ciao,so che e vecchio il racconto ma è fantastico.. per favore potresti continuarlo mettendo appunto pure le amiche della nonna magari andando anche più sul estremo tipo includendo pissing scat spitting. grazie e spero in una risposta

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