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Racconti erotici sull'Incesto

Nuove esperienze con mamma

By 21 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Con mamma a casa

Successivamente agli eventi accaduti durante quella vacanza la situazione famigliare cambiò completamente, ci fu un periodo di forte tensione, i miei genitori si separarono nel breve periodo di pochi mesi, mio padre se ne andò di casa lasciandoci.
Il rapporto con mia madre riprese a funzionare splendidamente, ovviamente dovevamo usare molta cautela in quanto mia sorella Francesca era completamente all’oscuro della situazione, avevamo comunque abbastanza tempo per noi e, appena possibile, ci coccolavamo come durante la vacanza trascorsa.
L’intesa sessuale con la mamma aumentava sempre più, i giochi che facevamo diventavano sempre più eccitanti ed intriganti’.
Un pomeriggio del mese di febbraio Francesca era andata a casa di una sua compagna di università, io non mi sentivo bene, ero convalescente da un attacco influenzale e mi trovavo a letto nella mia camera quando la mamma entrò, la vidi piuttosto turbata con una rivista in mano a cui al momento non feci caso, ‘Marco, forse abbiamo un problema” disse la mamma, ‘cosa c’&egrave che non va?’, ‘guarda caro, guarda cosa ho trovato fra le cose di tua sorella” sedendosi sul letto e mostrandomi la rivista.
In un primo momento rimasi sorpreso, era una rivista pornografica dove si vedevano in pose sfrontatamente oscene delle splendide femmine che si accoppiavano tra loro tanto che, dopo un attimo, il mio cazzo si svegliò dal letargo ed iniziò a svettare completamente!
‘Mamma, dove l’hai trovata?’ ‘sono gran fighe queste qua!’, ‘l’ho trovata in camera di tua sorella, era nascosta tra suoi libri universitari’, ‘&egrave una rivista porno, capisci?’, ‘si mamma capisco, ma cosa c’entra?’
‘Marco, non ti rendi conto? Sono solo femmine queste, tua sorella’.’,’ma no mamma, &egrave una bella ragazza, cosa vuoi, chissà quanti maschi la corteggiano!’ ‘Marco, pensaci, non ci ha mai presentato nessun ragazzo, &egrave vero che non abbiamo molta confidenza tra noi ma’., quando ho cercato di indagare, scherzando con lei dei suoi ‘spasimanti’ mi ha sempre detto che ‘quelle cose’ non le interessano’.!’
‘mamma, forse &egrave meglio non allarmarsi, vedrai che una spiegazione c’&egrave, tu ti preoccupi ma credo non ci sia niente di male”, ‘sarà come dici tu, Marco, cercherò di starle più vicina, ora rimetto a posto la rivista e cercherò di capire”

La mamma si allontanò, per qualche minuto non ci feci caso poi, non sentendo alcun rumore provenire dalla casa, mi alzai dal letto, ero in pigiama’, mi indirizzai verso il bagno passando davanti alla porta della camera di mia madre, la vidi accostata, sbirciai dentro e ‘.rimasi sorpreso ed eccitato!, la mamma era sdraiata sul suo letto che, guardando la rivista, si stava masturbando silenziosamente!

Il mio cazzo ebbe un sussulto, non m aspettavo una scena simile, il mio amore si masturbava, le sue dita strofinavano il clitoride, allargavano le labbra, affondavano nella vagina calda e bagnata’, era dolcissima da guardare, la tentazione fu quella di entrare ma’,mi accontentai di segarmi’, fuori dalla porta stavo con l’uccello in mano, teso, duro allo spasimo, gustando l’immagine della mamma che godeva solitaria’.
venni dopo pochi minuti’.insieme all’orgasmo della mia dolce mammina’

Mi allontanai subito dopo, entrai in bagno per ripulirmi e per riprendermi dall’eccitazione, non volevo che la mamma si accorgesse di ciò che avevo visto fare da lei’
Ritornai a letto e sentii la mamma che usciva dalla sua camera, mi raggiunse dopo pochi minuti,’ Marco come stai?’ ‘ meglio mamma, molto meglio, credo che da domani sarò ancora attivo!’ ‘bene amore, mi fa piacere sentirti nuovamente pimpante!,’

Verso le 18.30 ricevemmo la telefonata di Francesca che chiedeva alla mamma di poter rimanere a dormire dalla sua amica Angela, sarebbe rimasta a cena con lei dato che i genitori dell’amica sarebbero rientrati a notte fonda e le avrebbe fatto compagnia, la mamma dubbiosa cercò di dire a Francesca che le avrebbe fatto piacere far venire Angela da noi, avremmo potuto cenare tutti insieme e poi si sarebbe potuta fermare a dormire, Francesca approfittò dell’idea della mamma per rispondere che ne avrebbe approfittato un’altra volta!

Capii i dubbi di mamma, se non avesse scoperto la ‘rivista’ sarebbe stato tutto normale ma così i dubbi aumentarono!

Mi sentivo molto meglio, dopo cena io e mamma ci sedemmo sul divano, alla televisione non trasmettevano alcun programma interessante quindi avevo acceso lo stereo con della buona musica, ero immerso nella lettura di un buon libro quando”Marco, sto ripensando alla rivista di tua sorella’, ‘mamma, se ci penso io’mi eccito, meglio lasciar perdere!’ ‘Marco, dobbiamo capire’, si allontana dal divano e due minuti dopo la vedo rientrare con la rivista in mano, si siede accanto a me, ‘guarda amore, guarda che foto’ , ‘mamma, sono eccitanti, sono delle gran fighe, mi piace guardare due donne che si danno reciproco piacere’, ‘anche a me amore stanno facendo un certo effetto queste immagini’, ‘oh mamma, mi sto eccitando, ho il cazzo duro’ , la mamma mi prende una mano, la accompagna sotto la sua gonna’, ‘senti amore della mamma’, con la mano guidata dalla sua sento’., sento che &egrave senza mutandine, ‘sento mamma, sento che sei bagnata” ‘ohhhh si caro, sono eccitata, &egrave da questo pomeriggio che sono così, in queste condizioni!’
‘mmmm, Marco amore, ho voglia di sesso’, mi alzai dal divano, mi inginocchia di davanti a mamma, iniziai a baciarle le gambe, le accarezzavo le cosce, la sua pelle era morbida, vellutata’, le feci sollevare il bacino, alzandole la gonna, vedevo ora la sua figha quasi completamente depilata, le sollevai le gambe appoggiandole sulle mie spalle, aveva la figa leggermente aperta, le grandi labbra già gonfie da cui spuntava il clitoride inturgidito, la feci allargare maggiormente avvicinando il mio viso alla sua intimità, sentivo il dolce aroma dei suoi succhi vaginali, iniziai a leccarla, lentamente’,molto lentamente’
‘ahhhh Marco, &egrave bellissimo, com’&egrave dolce sentire la tua lingua, m stai eccitando da impazzire!’
‘si mamma, voglio eccitarti, voglio sentire il tuo piacere, bere il tuo nettare”
‘mmmm caro, caro bambino mio, siiiii, fammi godere”, continuavo a leccarla, sentivo le sue mani accarezzarmi la testa, mi schiacciava il viso sul suo sesso, si accarezzava, si strizzava i capezzoli, passava le mani sul suo inguine, si apriva le labbra per farsi penetrare con la lingua, intanto con le mie dita bagnate dai suoi umori le sfioravo il buchino del culo appoggiandomi leggermente all’orifizio, poi mi allontanavo bagnandole nuovamente per titillarlo ancora’
‘caro amore, siiii piccolo mio, sei fantastico”.
Iniziava a muovere il bacino per farsi prendere meglio, sentivo chiaramente che quando con il mio indice le sfioravo la rosellina anale spingeva per farsi penetrare’., appoggiai due dita intrise di umori al buchetto, aspettai la mamma, la guardai negli occhi’, ‘si caro’si..’, ‘lo vuoi mamma?’, ‘si amore, si lo voglio”
Allontanai le dita dal buchino, le infilai nella figa fino a sentirle il collo dell’utero, le estrassi bagnate, colme di umori’.le appoggiai all’orifizio tanto agognato, guardai nuovamente la mamma negli occhi aspettando un suo cenno, socchiuse le palpebre sospirando un ‘siiii’ dolcissimo, affondai le mie dita, inesorabilmente fino in fondo’
‘ahhhh Marco’., sssiiiiii,, siiiii, nel culo!, ahhhhh’
iniziai a muovere le mie dita senza incontrare alcuna resistenza, il buchetto aveva ceduto senza alcun problema, ero dentro il culo della mamma con le dita e con la lingua leccavo, con le labbra succhiavo il clitoride’.
‘si Marco’. si, così vengo’, si vengo, godo’amore vengoooo!’
la mamma venne con una serie di spasmi anali e vaginali incredibili, mi riempì la bocca dei suoi umori bagnandomi completamente il viso’, estrassi le dita dal suo culo, erano odorose, bagnate’un po sporche, le portai in bocca e le leccai completamente, la mamma vedendo il mio desiderio di sentire i suoi sapori mi fece sdraiare sul tappeto, ‘desideri davvero sentire tutto? Tutto il mio odore? Tutto il mio sapore?’, ‘oh si mamma, lo voglio, ti desidero tutta’, ‘vieni caro, sdraiati a terra’, si mise sopra di me, avevo la sua figa ed il suo buco del culo sul mio viso, si era accovacciata tenendosi le natiche allargate con le mani, ‘ahhhh mamma, sei bellissima così’ la vedevo aperta totalmente, cercavo di leccarla mentre vedevo i muscoli dello sfintere dilatarsi, ‘mamma &egrave stupendo!’, ‘si caro, voglio riempirti’ ‘ohhh mamma, mamma!’ iniziai a sentire un getto caldo che mi bagnava il viso, ero sotto a leccare e mi riempii la bocca del suo piscio odoroso, ‘si caro amore, lecca, lecca tutto!’, poi’dal suo buco del culo usci una scoreggia ed in rapida successione vidi spuntare la testa di uno pezzo di cacca, ‘mamma, ti stai svuotando!’ ‘si caro, voglio riempirti, &egrave da quando mi hai confessato che mi spiavi mentre cagavo in cesso che avevo questa idea, questa voglia di farmi vedere e farti sentire tutto!’, vedo che spinge ancora di più’., l’orifizio si dilata al massimo, ecco’.si richiude’, lo stronzo che esce dal suo buco del culo &egrave pesante, abbastanza grosso, odoroso e caldo, mi sfiora le labbra e si appoggia tra il mento ed il torace’. ‘mamma sono eccitatissimo’, ‘ lo vedo figlio mio’ , appoggiiò il suo ano alla mia bocca e mi fece ripulire tutto con la lingua mentre, dolcemente, iniziò a spompinarmi, sentii la sua calda bocca avvolgermi, mi allargò le natiche e, dopo aver inzuppato le dita dei suoi umori vaginali mi riempì il culo, la sentii spingere e profanarmi il buchetto ancora vergine, il mio orgasmo arrivò in un lampo, ‘mamma vengooo, godooo, sborro!’ sentiii la mamma mugolare, era impegnata a bere tutto il mio seme, non voleva perderne una goccia!

Rimasi stordito per qualche minuto, la mamma si era girata, ora mi stava coccolando e ripulendo dai suoi escrementi, baciandomi il viso mi disse ‘amore, sei il mio bambino adorato, voglio esser ancora più tua, voglio vivere nuove emozioni, nuove sensazioni, voglio condividere ogni fantasia, ogni desiderio anche il più sconcio e perverso!’

La nostra vita si riempi di nuove fantasie’, lasciando parecchie indelebili tracce!
Prima parte

Il tempo passava ed il rapporto tra me e mia madre continuava nel migliore dei modi consolidandosi sempre più, i giochi si facevano più spinti e coinvolgenti anche al di fuori delle mura domestiche, una svolta ulteriore nei rapporti famigliari si ebbe il giorno in cui mia sorella Francesca’. ma’. racconto i fatti come li abbiamo vissuti.

Ero al secondo anno di ingegneria, Francesca &egrave più grande di medi circa due anni, frequentava il terzo anno di giurisprudenza con risultati ‘alterni’, mia madre aveva cercato di entrare maggiormente in confidenza con lei soprattutto da quando avevamo intuito che la sua ‘passione’ era l’amica Angela.

Avevamo in programma da trascorrere tutti e tre insieme un fine settimana ‘allungato’ in montagna, quell’anno avevamo preso in affitto per la stagione invernale un piacevole appartamento ad Ortisei e, trattandosi della metà di marzo, avrebbe potuto essere uno degli ultimi prima della fine della stagione sciistica.

Francesca propose a mamma di far venire con noi la sua amica Angela, la cosa non ci sorprese ma la mamma portò delle obbiezioni, la casa era appena sufficiente per noi tre, avevamo soltanto le due camere da letto, il bagno unico, l’ingresso con soggiorno e angolo cottura’

La casa così composta ci permetteva di utilizzarla in tre con mamma che dormiva con Francesca mentre, se eravamo soli io e mamma, o io e Francesca non si ponevano problemi di sorta, lo spazio era più che sufficiente.
In quattro ci saremmo dovuti dividere diversamente gli spazi’
‘mamma, non ti preoccupare, per queste quattro notti potresti dormire tu con Marco ed io con Angela!’ fu l’affermazione di Francesca’, mamma provò ad obiettare che non poteva essere una buona sistemazione, che con me non ‘poteva dormire’, ‘ non abbiamo i letti adeguati!!’ disse la mamma’
non ci fu altra possibilità che accettare quando Francesca disse che ‘se non c’&egrave posto andate voi, io resto a casa!’

Ci adattammo, Angela era una ragazza molto piacevole, frequentava spesso casa nostra condividendo con Francesca lo stesso corso universitario, quindi non ci fu alcun problema di creare la ‘confidenza’ giusta per condividere lo spazio piuttosto limitato che la casa di Ortisei ci offriva.

La prima giornata trascorse tra viaggio, arrivo, sistemazione dei bagagli, e approvvigionamenti, ci dividemmo i compiti, io e mamma andando a fare gli acquisti necessari per i giorni successivi e Francesca con Angela a predisporre la casa.

Le sistemazioni per la notte prevedevano che io dormissi in un ‘letto di fortuna’ sistemato nella camera singola che avrei condiviso con la mamma mentre Francesca e Angela avrebbero condiviso il letto matrimoniale della camera principale.

Cenammo allegramente bevendo anche del buon vino rosso, l’atmosfera che si era creata era molto piacevole, poi verso le 23 decidemmo di andare a dormire’

Trovarsi in quattro a condividere lo stesso bagno fece si che i tempi si allungassero molto, ad Angela concedemmo il ‘primo turno’ poi Francesca io e mamma che , quando arrivò in camera mi trovò quasi addormentato nella mia ‘cuccia’.

‘Marco, sei sveglio?’
‘Mamma, sono quasi crollato, che c’&egrave?’
‘Francesca e Angela si sono chiuse in camera’
‘Mamma, ma cosa avrebbero dovuto fare, lasciare la porta aperta?’
‘mah, forse hai ragione, ma io non sono tranquilla!’
‘Mamma, non ti preoccupare’., purtroppo sono io che non posso dormire insieme a te!’
‘Marco, amore, porta pazienza, anch’io ti vorrei accanto a me ma’ non possiamo, con Angela e Francesca nell’altra stanza potrebbero sentirci’

Fu così che ci addormentammo anche se il sonno durò pochissimo’

‘Marco, Marco,’ mi sentii chiamare dalla mamma che si era alzata dal suo letto e si era avvicinata a me
‘Marco, senti anche tu?’
‘Cosa mamma, cosa devo sentire?’
‘ascolta’

in effetti si sentivano dei sospiri e dei gemiti molto soffocati pervenire dalla camera accanto, la mamma era già sveglia da un po’, ‘Marco, sono Francesca e Angela’ mi disse, ascoltammo attentamente ed in silenzio, ora si udivano distintamente i gemiti di piacere, la cosa mi eccitò notevolmente immaginando mia sorella e Angela unite nei loro amplessi saffici, fatto che notò anche la mamma’
‘Marco, ti stai eccitando?’
‘si mamma, sentire questi gemiti di piacere mi eccita molto’
‘Oh caro, anche a me eccita sentire i loro sospiri, sentimi’, la mamma accompagnò la mia mano sotto la camicia da notte appoggiandola sulla sua intimità.
‘mamma, sei tutta bagnata’
‘si Marco, sono fradicia di umori, immagino Francesca e Angela abbracciate in un 69, mi piacerebbe assaporare la loro figa’
‘mamma, voglio assaggiarti ora’
‘si caro, anch’io voglio succhiarti’
si, accovacciò sul mio viso iniziando a succhiarmi il cazzo, eravamo uniti in un 69 strepitoso, nella penombra della camera vedevo distintamente la figa della mamma ed il suo buchino del culo teso, cercavo di leccarla a fondo, riuscivo a penetrala con la lingua.
‘siii amore della mamma, scopami con la lingua’
‘mamma, sei bravissima, mi succhi in un modo fantastico’
‘mmm, caro voglio sentirti di più!’
infilai tre dita nel suo solco profondo, sentivo la figa della mamma completamente bagnata e allargata.
‘mi stai eccitando caro, ho voglia di godere, di sentirmi piena’, riempimi di più!’
ci eravamo coricati sul fianco, sempre avvinghiati lei continuava a succhiarmi mentre io le penetrai la figa con quattro dita’
‘ahhha amore, mi stai sfondando, mi piace, mi sento presa’.’
‘mamma, sono dentro di te con quattro dita, solo il pollice &egrave fuori!’
‘mmm, caro, ti sento, &egrave bellissimo, ti voglio, ti voglio ancora di più!’
‘mamma, ho aura di farti male’
‘riempimi di più amore, voglio che entri tutto’
la mamma era parecchio aperta ormai, vedevo le sue labbra tese allo spasimo, la mia mano era quasi tutta dentro, estrassi le dita, la vidi dilatata, iniziai a penetrarla ancora introducendo delicatamente tutte le dita della mia mano, la resistenza era notevole ma la mamma mi incitava a riempirla ‘spaccami Marco, voglio essere piena dite!’
cercai di spingere di più fino a quando, superano con le nocche il suo imbocco dilatato, riuscii ad entrare con tutta la mano nella figa della mamma.
‘ahhhh Marco!’
‘si mamma, tutta la mia mano &egrave dentro di te, sono affondato fino al polso’
‘mmmmm, ti sento!’
Anch’io la sentivo, muovevo le mie dita dentro la sua figa, sentivo distintamente il suo utero, mentre mi incitava a scoparla dentro e fuori’

Non rimasi dentro di lei molto a lungo, dopo qualche minuto, mentre la scopavo con la mano affondata e le leccavo il clitoride esplose il suo incontenibile orgasmo’., mentre la sentivo godere mi incitò a sborrare, venni nella sua calda ed accogliente bocca riempendola completamente, inghiotti tutto il mio succo fino all’ultima goccia.

Quando ci fummo ripresi ci accorgemmo che dalla camera di mia sorella non arrivavano più i sospiri ed i gemiti che tanto ci avevano eccitato, ci coccolammo per qualche minuto ancora poi ci addormentammo abbracciati l’un l’altra.

Cap. 3 secondo giorno

La mattina ci svegliammo a tarda ora, dopo la notte trascorsa nessuno di noi aveva avuto il coraggio di alzarsi presto per andare a sciare, quando sentii i rumori provenire dal soggiorno mi alzai dal letto, la mamma stava preparando la colazione per tutti, mi avvicinai e la baciai dolcemente, ‘grazie mamma’ fu il mio buongiorno, ‘grazie a te Marco, &egrave stato molto bello”.
Eravamo da pochi minuti seduti al tavolo quando arrivarono Francesca e Angela, erano entrambe bellissime, la loro espressione era di felicità assoluta.
‘buongiorno care’ disse la mamma sorridendo, ‘ciao mamma, ciao Marco’ ci salutò Francesca, ‘buongiorno signora, ciao Marco’ fu il saluto di Angela’
‘Angela, non darmi della signora, mi chiamo Lisa, chiamami per nome, anzi ragazzi, anche voi due chiamatemi per nome’
‘ma come facciamo mamma, non &egrave così facile, non siamo abituati’
‘bhe, vi abituerete, ormai siete grandi ed io non vorrei sembrare più vecchia di quello che sono’
Angela intervenne ‘ Lisa, non sei affatto vecchia, non sembri la loro mamma, dall’aspetto potresti essere la loro sorella più grande!’
‘Angela, tu mi lusinghi, non esagerare!’
Angela, guardando Lisa direttamente negli occhi ‘Lisa, sei molto bella, mi piacerebbe molto essere tua amica!’
La mamma arrossì, io guardai Francesca che ebbe un sussulto poi, passato un attimo di imbarazzo si sedettero con noi a prendere la colazione’..

Finita la colazione ci preparammo tutti e quattro per andare a sciare, era una splendida giornata di pieno sole primaverile, per sciare tranquilli ci ‘avventurammo’ all’Alpe, con le piste facili ci divertimmo tutti e la mamma fu molto felice di stare in nostra compagnia.

Io sciavo molto più speditamente, Francesca mi seguiva quasi ‘a ruota’ mentre Lisa e Angela avevano una
sciata più lenta della nostra tanto che ad un tratto, fermandomi con Francesca, commentai ‘ capisco che mamma sia lenta, mi sembra che Angela però non sia alla tua altezza’ tanto che Francesca mi rispose ‘strano per Angela, lei gareggia nei campionati universitari”.

Ci raggiunsero dopo alcuni minuti ‘tutto bene Lisa?’ ‘si Marco, tutto bene, però mi sento un po’ stanca,&egrave meglio che mi fermi, al prossimo rifugio faccio una pausa’ , ‘mamma, sono solo due ore che sciamo’ reclamai, ‘si Marco, non ti preoccupare, voi sciate tranquillamente io mi fermo a prendere il sole’
‘bene , allora ci fermiamo tutti al bar per prenderci qualche cosa’, ‘ chi arriva ultimo paga pegno’ agiunsi’

Arrivammo in fondo alla discesa e’Angela fu la prima, io secondo, poi Francesca e Lisa’
‘bene ragazzi, tocca a me offrire’ disse mamma, ‘ no Lisa, tu devi pagare pegno, ma lo decide chi ha vinto!’
disse Angela, io ci cascai e aggiunsi, ‘si &egrave giusto mamma, deve decidere Angela quale &egrave il tuo pegno da pagare’ e scoppiammo in una sonora risata!
‘ditemi allora, cosa devo fare?’ ‘senza fretta Lisa, mi verrà in mente qualche cosa’ aggiunse Angela.

Ci sedemmo al sole, finita la consumazione mi preparai per ricominciare a sciare, Francesca si allacciò gli scarponi ma Angela disse ‘ragazzi, continuate voi, io mi fermo un po’ con Lisa, le faccio compagnia, ci rivediamo tra poco’, ‘si andate ragazzi, Angela rimane con me, così non resto sola’, ‘ok mamma, ci rivediamo tra un po’, io e Francesca facciamo il giro dell’Alpe, ciaoooo’

Ci ritrovammo tutti dopo circa un’ora, io e Francesca eravamo piuttosto stanchi, Lisa e Angela sembravano molto rilassate, ‘bene ragazzi, cosa ne dite se rientriamo verso casa?’ disse mamma, ‘va bene, sono quasi le 16.45, tra poco gli impianti chiudono, risaliamo e prendiamo la funivia’

Ci avviammo verso casa, durante il tragitto notai che la confidenza tra mamma e Angela era cresciuta tantissimo, continuavano a scherzare, ridere tra loro, ammiccare a un’intesa particolare’

Cenammo prendendoci scherzosamente in giro poi, finalmente andammo a dormire’Lisa ed io nella nostra camera e Francesca e Angela nella loro’

‘Mamma, cosa &egrave successo tra te e Angela oggi’?
‘niente di particolare amore mio, abbiamo parlato molto e siamo entrate in confidenza, Angela &egrave una cara ragazza, molto piacevole e stimolante!’
‘mmm, capisco ma’per la scorsa notte? Ti sei fatta dire cosa’?’
‘Marco, se ti racconto poi’ti ecciti!’
‘dai mamma, raccontami, spiegati’
‘Angela mi ha confessato di essere la ragazza di tua sorella, che sono amanti dai primi mesi dell’università e che con Francesca sta molto bene, ci terrebbe molto a frequentarci per stare di più con noi”
‘strano mamma, se fossi in lei cercherei di stare di più con Francesca e non con la madre ed il fratello!’
‘Mah, forse per lei &egrave un modo per sentirsi più vicina a Francesca”
‘Mamma, vorrei venire nel tuo letto, ho voglia di toccarti’
‘Vieni cucciolo, vieni dame, senza fare rumore però, altrimenti Angela e Francesca si accorgono di noi’
Entrai nel letto della mamma, il suo corpo caldo era molto eccitante, iniziai ad accarezzarle le spalle, poi il seno, la mamma mi offrì un capezzolo da succhiare, leccavo e mordevo il suo seno, mentre, con la sua mano destra mi iniziava una lenta sega’
‘mamma, sei bravissima, mi stai eccitando’
‘anche tu caro, anche tu mi ecciti molto, mi piace sentire la tua bocca che mi succhia, la tua lingua, mmm’
iniziai ad accarezzarle le cosce, poi lentamente salii verso le natiche, erano fredde’
‘girati mamma che ti scaldo’
‘si, Marco, ora mi giro, scaldami’
la mamma si girò sul fianco voltandomi le spalle, le sollevai la camicia da notte fino a scoprirle la schiena, vedevo il suo morbido culo, mi appoggiai con il cazzo durissimo, la mamma si mise in modo da poter afferrare la mia asta turgida ed appoggiarla all’imbocco della sua vagina.
‘Marco, sono eccitata, ho la figa completamente bagnata’ così dicendo si mosse per farmi affondare la cappella dentro di lei.
‘ahh mamma, sei caldissima, hai la figa bollente!’
‘scopami Marco, fottimi, fammi sentire il tuo cazzo fino in fondo!’
Iniziai a scoparla, era una femmina vogliosa di godere ed io volevo solo soddisfare la sua fame di uccello, volevo soddisfare il suo desiderio di farsi montare da me.
‘mamma, ho un desiderio’
‘dimmi amore, tutto ciò che vuoi, farò tutto quello che desideri’
‘mamma, non te l’ho mai messo nel culo, lo vorrei tanto!’
‘oh amore, non l’ho mai preso così’, anch’io lo voglio, fai piano però”
Si mise a pecorina appoggiando il viso sul cuscino, con le mani si teneva le natiche allargate in modo che io potessi vedere bene il suo buchino, era roseo con tutte le pieghine ben tirate, lo leccai voluttuosamente, sentivo che la mamma apprezzava molto la mia lingua, ‘si Marco, leccami, leccami anche dentro!’, io mi davo da fare con la lingua mentre con le dita masturbavo la figa allargando le labbra e strofinando il clitoride.
‘Marco scopami’, ti prego mettimelo dentro, non ne posso più di aspettare!’
Affondai per un poco il cazzo nella vagina della mamma in modo da bagnarlo bene dei suoi umori poi’lo appoggiai al buchetto posteriore, la mia cappella, pur non essendo enorme era abbastanza grande per quel buchino violato fino a quel momento soltanto dalle dita”Marco, &egrave grosso, non credo di riuscire a prenderlo’
‘oh mamma, farò piano, aiutami tu a farlo scivolare dentro’.
Spingevo la mia cappella sul buchino, la mamma mi veniva incontro tenendosi aperta, lentamente il buchino cedette, lo vidi dilatarsi intorno alla cappella che sparì dentro l’antro desiderato’
‘ahhh Marco, fai piano, mi riempi tutta, mi sento bruciare!’
‘mmm, mamma, sei stretta, mi fermo dentro di te’, ‘ohhh, amore della mamma, &egrave la mia prima volta, sono felice che sia tu a rompermi il culo!’
‘Ora esco mamma, poi rientro’ scivolai fuori poi, dopo aver nuovamente bagnato il cazzo con gli umori della mamma, spinsi nuovamente l’asta dentro il culo, questa volta scivolò più facilmente tanto che entrai fino alle palle, ‘ahhhh Marco sei tutto dentro, mi piace , mi eccita da impazzire!’ ‘si mamma, sono tutto dentro al tuo magnifico culo, sono eccitatissimo’, ‘anch’io tesoro, sono eccitatissima, muoviti dentro, fammi sentire il tuo cazzo dentro di me, riempimi, sono tua’fottimi bene il culo, rompimi tutta!’
Iniziai a pomparla dentro e fuori, purtroppo però la mia eccitazione era alle stelle e durai poco”mamma, sto per venire, non vorrei ma sono eccitatissimo sto per godere’.”siiii Marco, non ti preoccupare, godi, vieni pure, riempimi l’intestino di calda sborra!’
‘ahhhhh mamma vengooooo!’, ‘si caro, si, si, siiii, godi dentro di me!’
Rovesciai nell’intestino della mamma un grande quantità di liquido seminale, rimasi dentro di lei fino a quando il cazzo non uscì da solo’ ero sfinito.
‘Scusami mamma se ho goduto troppo presto!’, ‘non importa amore, sono felice che tu sia venuto dentro di me, sono felice di averti dato il culo’, e aggiunse ‘ la prossima volta durerai di più ed io verrò con te!’
Ci addormentammo ancora una volta abbracciati come teneri amanti sentendo distintamente i gemiti di piacere che giungevano dalla camera accanto.

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