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Racconti erotici sull'Incesto

oh mamma

By 24 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Come vi ho detto in precedenza, ero arrivato a casa. Chiamai mia madre e le dissi come avevo brillantemente superato l’esame. Lei mi abbracciò e mi sfiorò le labbra con un bacio.

Poi mi disse che era contenta per me perch&egrave dopo cena ci sarebbe stato il premio che meritavo.

Solita cena, soliti argomenti di conversazione (com’era l’esame, hai avuto paura di non farcela, pensavi di non sapere qualcosa ecc) senza mai alludere a cosa mi spettava dopo.

Dopo la cena mia madre si mise a riassettare la cucina e la sala da pranzo, non volle essere aiutata (io volevo fare alla svelta); mi disse di guardare un po’ la tv.

Io ero su di giri”..e chi ascoltava quello che dicevano alla tv? Non ricordo nulla di quello che trasmettevano”..

Dopo circa un’ora (mia madre &egrave molto meticolosa), spense la luce della cucina e si diresse verso di me che stavo sul divano nel salone e mi disse con voce molto sensuale””Dai, vai in camera mia, e mettiti a letto”

Io mi precipitai”..il lettone di mamma”..quante seghe mi sono fatto pensando di sbattermela nel suo letto, mettere il mio cazzo in mezzo a quelle tettone enormi, esagerate, stupende’.

Mi spogliai nudo e mi misi sotto le coperte’dopo una mezzora arrivò anche lei’..mutandine nere, reggiseno nero trasparente con ferretto (misura decima coppa D, come appurai successivamente) e si infilò nel letto’..

Non scopammo come speravo, ma ottenni il permesso di metterle le mani dappertutto, ma cosa per me favolosa, dopo un’ora che giocavamo (mi stava sparando un segone magnifico) mi permise di sganciarle il reggipetto.

Alle quattro del mattino, dopo che le avevo succhiato a più non posso i suoi grandi capezzoli, sborrai a più non posso sul seno, sulla pancia e un po’ sul viso. Ci addormentammo abbracciati.

Prima che il sonno mi prendesse mi sussurrò:’Hai visto che se studi con profitto quante cose puoi avere”’se ci saprai fare questo sarà solo l’inizio. Non deludermi”..’però non ti montare la testa’.martedì sega normale, il sabato qualche giochino in più ed a ogni esame fatto bene il superpremio’..e stavolta per invogliarti di più ti anticipo che al tuo prossimo esame brillante prima di andarcene a letto a giocare ci faremo un bel bagno insieme per rilassarci, che ne dici? Ti va l’idea?””Io risposi in estasi’..’Oh mamma, ti amo’ e mi addormentai, stanco, ma strafelice.

AL mattino quando mi svegliai lei si era già alzata ed era andata a lavoro al suo ufficio postale, ma stavolta mutandine e reggiseno che indossava a letto me le aveva lasciate in bella mostra sul cuscino”

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