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Racconti erotici sull'Incesto

povera vedova sconsolata

By 23 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Con mia suocera ho sempre avuto un rapporto molto cordiale . In questi ultimi anni è anche migliorato’.quando capitava di essere soli le davo delle generose palpate sul culo . le prime volte faceva l’offesa , ma poi era lei che quando poteva cercava il contatto . mi ricordo che ad un pranzo in famiglia di qualche tempo fa si era seduta accanto a me . avevo il cazzo bello duro , le ho preso una mano appoggiandola sul mio pacco’se non la fermo in tempo ‘mi faceva sborrare . in un’altra volta per l’assenza di mia moglie era stata a casa nostra qualche giorno . una mattina l’ho seguita in bagno . l’ho abbracciata , palpata , esplorata e quando ha sentito il cazzo bello in tiro mi ha fatto sedere sulla vasca da bagno mi ha sbocchinato e quando il cazzo le sembrava abbastanza duro si è girata offrendomi il culo ed ha preteso che le venissi in culo . cosa che ho fatto con molto piacere .

La morte improvvisa per infarto di mio suocero , ha scioccato mia moglie ed ha lasciato mia suocera in uno stato pietoso . passava le sue giornate con lo sguardo perso nel vuoto piangendo e singhiozzando , altre volte invocando il marito’. Dopo un mese di questo strazio mia moglie ha parlato con il suo medico che ha ritenuto giusto darle dei tranquillanti che hanno ridotto gradualmente le lacrime per fare posto ad una serena rassegnazione . Questo stato di cose preoccupava non poco mia moglie che oltre al suo lavoro ed a nostro figlio , doveva occuparsi di sua madre , delegando a me i compiti più gravosi . quando potevo l’accompagnavo per fare acquisti , ci fermavamo a bere qualcosa . tutto questo per cercare di distrarla . un pomeriggio , dopo essere risalita macchina , mi ha abbracciato baciandomi su una guancia e ringraziandomi per quello che facevo . ho appoggiato le labbra sulle sue aspettando la sua reazione . mi ha messo una mano dietro la testa e quel bacio è diventato sempre più sensuale’ho messo una mano sotto la gonna accarezzandole le cosce ‘ gigi come sei premuroso era tanto che non sentivo una mano calda accarezzarmi ‘ il bacio è diventato sempre più sensuale e le ho accarezzato la figa’ha trattenuto il respiro le ho fatto scorrere un dito sulla figa ‘ ohh che bella emozione ‘ ed ha schiacciato la mia mano con il risultato che le ho fatto un lento e profondo ditalino fin a farla venire .era ad occhi chiusi si leccava le labbra e godeva , godeva ‘l’ho lasciata riprendersi e ci siamo avviati verso casa . avevo il cazzo duro e vibrante le ho preso una mano appoggiandola sul mio pacco ‘ ohh gigi com’è bello duro fermati per favore ‘ ho cercato un posto riparato e come mi sono fermato mi ha abbassato lo zip . guardava la cappella leccandosi le labbra poi con occhi imploranti ‘ posso ? ‘ e si è tuffata sul cazzo succhiandolo da gran bocchnara . vedevo la testa salire e scendere velocemente finchè una bella sborrata le ha riempitola bocca ‘e dopo averla ingoiata sensualmente ‘ quanto tempo gigi che non gustavo una bella sborrata . sai il mio povero marito era ormai impotente ‘
Da quella volta era passato diverso tempo ed una mattina mia moglie mi ha detto
” ci sarebbe da accompagnare la mamma dal dottore ..’ ed in un altra occasione ‘ dalla zia…’ e poi ancora ‘ a fare la spesa…” mia suocera preferiva vivere a casa sua . fu così che qualche tempo dopo mi venne affidato l’incarico di accompagnare la suocera al cimitero per sostituire una lampadina che illuminava la foto del defunto . Quel giorno mia suocera , che è certamente una donna piacente nonostante i suoi 55 anni, si vestì elegante come se dovesse andare ad un festa . solo la giacca nera e gli occhiali scuri nascondevano le lacrime e segnalavano il lutto . un paio di calze ricamate e delle scarpe con un tacco notevole ed una gonna elegante le davano un’aria molto affascinante . mi scoprii a fare questi pensieri mentre guidavo . seduta aveva accavallato le gambe e confesso di essermi soffermato a guardarle le cosce . poi mentre camminava in cimitero osservavo sbattere il culone sotto la gonna elegante.. ” che bel culo…” mi dissi . la vidi chinarsi per riempire d’acqua un vaso di vetro blu portato per l’occasione insieme ad un mazzo di garofani bianchi . Arrivati alla cappella di famiglia , ad aprii la porta di ferro ed una volta dentro individuai subito la lampadina da sostituire . Salito su una piccola scala sostituii la lampadina , ridiscesi soddisfatto della luce che ora illuminava il ritratto del defunto . Mia suocera singhiozzava le misi amorevolmente una mano sulla spalla e mi spostai di lato per consentirle di ammirare la fotografia del coniuge .
” lascia faccio io ” dissi a mia suocera nel vederla con vaso in una mano ed i fiori nell’altra tentare ( con quelle scarpe) di salire sulla scaletta di ferro . si limitò ad affidarmi la borsetta e proseguì sino a raggiungere la foto del defunto e darle una serie di bacetti’. il suo singhiozzare si fece progressivamente più forte fino a diventare una vera e propria crisi di pianto. Nonostante le circostanze ed il luogo mi ritrovai a cercare il punto migliore per spiare sotto le gonna . le gambe erano ben tornite e mi accorsi che indossava delle calze velate sorrette dal reggicalze . la visione della sua pelle candida oltre il reggicalze mi procurò una bella erezione .
poi cominciò a scendere i gradini all’indietro,con una mano appoggiata sul culo la sorreggevo dicendo ” piano , piano , fai attenzione ” e nel tentativo di assicurarle la discesa le misi una mano sul culo e l’altra le tenevo un fianco . scesa a terra non potei fare a meno di stringerla ma lei continuava a piangere ripetendo ” dario… dario mio… perchè mi hai lasciata sola ? ed io ” non sei sola…” provai a consolarla ” ci siamo noi…” ma nel frattempo nel tenerla stretta sentivo il cazzo alzare la testolina ‘forse lui pensava a quelle belle cosce bianche coperte dalle autoreggenti , ed il cazzo mi venne bello duro . Mi spostai di fianco per evitare di scandalizzare quella povera vedova che nel pieno della crisi di pianto si appoggiò su di me , reggendola per evitare la caduta . sebbene le accarezzassi la testa con affetto filiale, i miei pensieri erano un film a luci rosse . all’ennesimo ” dario… dario mio… ” mi abbracciò i fianchi e non saprò mai con quanta consapevolezza , si ritrovò a piangere proprio sul mio cazzo duro… Potevo sentire l’umido delle sue lacrime inumidirmi la patta. Dopo aver inviato una serie di baci al defunto uscimmo dal risalimmo in macchina .
Dopo quell’ insperato e conturbante abbraccio di mia suocera, sentii una sua mano raggiungere lo zip e con fare deciso lo abbassò liberando il cazzo dalla costrizione dei calzoni . mi guardò con il viso triste e tenendo il mio cazzo in mano alzò la testa e con un filo di voce “…posso ?” Non ebbi il tempo di risponderle che aveva già la cappella bocca . mentre con una mano lo massaggiava , con l’altra mi palpava i coglioni. Non volevo crederci . di fianco c’era mia suocera , vedova inconsolabile , la madre di mia moglie, la nonna di mio figlio che stava facendomi un pompino con consumata abilità e maestria .
Le tenevo tutte e due le mani ai lati della testa assecondando le sue belle succhiate muovendomi nella sua bocca ,ogni tanto davo un colpo di reni come se me la stessi chiavando..” Ti prego,…fottimi… Vuoi ? ” mi disse ad un tratto . pensai che troia ‘ certo che ti fotto… se vuoi ci fermiamo a casa tua . saremo più tranquilli e lontano da occhi indiscreti ‘ si sedette accavallando le gambe e mostrando le cosce nude . gliele accarezzai salendo a sfiorare le mutandine con il pizzo . appena entrati in casa la strinsi baciandola , palpandole il culo . le strappai le mutandine che volarono per terra .
Le divaricai le gambe e puntai il cazzo all’ingresso della figa e con soli due o tre colpi le fui dentro completamente . finalmente sorrideva felice , mi baciava a lingua in bocca palpando il cazzo e “… fottimi… fottimi…” continuava a ripetere come una ossessa intercalando la richiesta con numerosi “… Dario perdonami… Perdonami…” iniziai a stantuffarla come un forsennato passanco con le mani dalla figa al culo, alle tettone , morbide ma belle piene.
” dai… dai… sbattimi , riempimi…. sborrami dentro…. Fammi quello che vuoi scaccia la mia pena ” e io davanti a quell’ennesimo invito mi fermai bruscamente , tirai fuori il cazzo grondante di umori e dopo essermi sputato nella mano ed averla passata sulla cappella , glielo puntai fra le chiappe usando il dito come guida per il buco del culo . ” si dai… ma fai piano è ancora vergine ‘ mi disse , e mi sembrò che un sorriso comparisse finalmente sul suo viso’ma quel buco vergine non lo era di certo ‘
Cominciai a spingere prima piano ma poi quando sentii che la cappella era tutta nello sfintere o spinsi dentro con un colpo deciso le sussurro in un orecchio ” ti ho fatto male vuoi ancora che ti rompa il culo.. troia…” mi scappò e subito mi venne da pensare a mia moglie’ mia suocera assatanata ora continuava a ripetere “..si fottimi nel culo, dai sborrami dentro dai dai…” la pompai con tutta la forza e quando capii che ero al limite . con delle ultime e potenti penetrazioni accelerai il ritmo dei colpi e sentii che finalmente venivo e quanto venivo ‘
Lentamente rallentai il ritmo fino a fermarmi restando però avvinghiato ai suoi fianchi . lei si allontanò piano sfilò fuori dal suo culo il cazzo e accovacciatasi cominciò a leccarlo e baciarlo fino a quando non si ritrovò con il cazzo molle tra le mani . a quel punto che si alzò in piedi e coprendosi con il lenzuolo come un’educanda mi disse “grazie ‘ dopo esserci lavati tornammo a casa nostra ma prima di scendere si tolse gli occhiali scuri mostrandomi i suoi begli occhi azzurri un poco arrossati dalle tante lacrime e ” Grazie gigi ” giunti a casa parlottò con mia moglie e poi mi disse di riaccompagnarla a casa ‘ fermati a cena a casa mia ‘ dopo una cena frugale mi spogliò , mi smanettò il cazzo lo strinse in mano ‘ questo dovrà consolarmi ogni volta che sarò triste ‘ Quando tornai a casa mia moglie era tutta sorridente ” ho sentito la mamma che era molto contenta per la lampadina… Ha detto che sei stato bravissimo…” .
Da quel giorno non ho più visto mia suocera piangere e quando vado a trovarla , dopo avermi baciato , spesso china sul mio cazzo a spompinarlo o a novanta gradi mentre me la scopo davanti e dietro. Mi sento come un medico che ha individuato una buona medicina e si preoccupa che la paziente segua con scrupolo la cura.

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