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Racconti erotici sull'Incesto

Ricatti familiari

By 18 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Non volevo credere a quello che di nascosto stavo guardando.
Non volevo crederci perché al posto di mio zio avrei voluto esserci io da sempre.
Mi presento, sono Livio ho 19 anni, sono un ragazzo normale che come tutti fantastica e con i sogni scopa le donne più belle del mondo.
In realtà le mie esperienze sono limitate a un paio di esperienze e neanche tanto valide.
Mia sorella Tatiana &egrave una superfiga, e da sempre mi faccio delle gran seghe pensando a lei che mi fa morire in tutti i modi.
Ma i miei pensieri finivano in quel bagno, non ho mai pensato di farlo per davvero, sino a quel momento.
Tatiana &egrave veramente bella, alta 1,72, mora, con capelli lunghi, un viso pieno che assomiglia vagamente alla Bellucci.
Corpo da modella: infatti quello &egrave il suo lavoro .
I suoi 24 anni, sono ruggenti, come la sua vita, sempre in giro.
Mio zio &egrave sempre stato un fighettino pieno di soldi, devo dire che si tiene alla grande.
I suoi 39 anni li porta bene ed &egrave uno che sicuramente si diverte, brillante, gira con un porche, che sicuramente fa anche effetto su molte ragazze,ma cazzo proprio con Tatiana…inoltre sua moglie &egrave sempre a casa nostra.
Sono lì nella mia camera, adiacente a quella di Tatiana, non sono andato a scuola perché non mi sento molto bene, ho la porta socchiusa e quando sento dei rumori, alzo gli occhi e vedo loro due che si stanno baciando e lui che comincia a spogliarla, lì di fronte alla sua camera, come tante volte ho fatto io nei miei sogni più arditi.
&egrave ovvio che credono di essere da soli, vedo lui che le alza la maglietta e le tira fuorii suoi splendidi seni, sono piccoli ma belli duri, come i suoi capezzoli.
Le sue mani scendono sulla mini e veloci sfilano un piccolo slip, (sicuramente un perizoma)sento i gemiti di piacere mentre vedo Tatiana che allarga le gambe e si concede a mio Zio.
Io, nascosto dietro la porta, ho una erezione di quelle da spavento, vivere quella situazione così fantasticata dal vero, mi ha eccitato come un pazzo, tiro fuori il mio uccello e comincio a farmi una sega mentre mio zio, tira fuori il suo e lo mette nella fica di mia sorella, che subito lancia un sospiro di piacere e, poi, comincia a dimenare il corpo come fosse stata morsa da una tarantola.
La scena &egrave troppo eccitante per resistere e poco dopo sento il mio sperma schizzare da tutte le parti, imbrattarmi la mano, che continua a andare avanti e indietro, come il cazzo di mio zio che comincia a alzare il ritmo e spinge deciso mia sorella contro quel muro freddo.
Mi viene una idea perversa, prendo la macchina fotografica digitale e subito scatto alcune foto ai due, immortalando l’attimo fuggente.
Sento i loro sospiri crescere e poi li sento venire insieme, vedo le loro facce stravolte, poi, si infilano in camera e pur cercando di ascoltare…perdo il seguito.
Torno a letto e comincio a pensare al da farsi.
Il giorno dopo chiamo Tatiana in camera mia e le dico che ho visto tutto il giorno prima, lei cerca di negare e mi dice che sono un matto, allora apro il computer e le faccio vedere lei che attaccata alla parete gode come una matta e altre foto, dove si vede mio zio che lo tira fuori e, altre ancora dove lei &egrave in situazioni veramente indecenti
E inequivocabili…
‘Sei uno stronzo, eri qui e non hai detto niente’
‘Non sono io che sono uno stronzo, sei tu che sei una troia a scopare con tuo zio e, per giunta in casa nostra
Colpita dalla mia risposta decisa e sapendo che &egrave in torto, Tatiana mi guarda e mi dice
‘Non capisco cavolo vuoi, sono cazzi miei…’
‘Da oggi saranno cazzi tuoi in tutti i sensi, perché da adesso dovrai soddisfare anche me: se non vuoi che succeda un casino con i nostri e con la cara mogliettina dello zio’
‘Ma sei scemo?’
Io senza rispondere, mi abbasso i calzoni e gli slip e prendendo in mano il mio cazzo duro, le dico;
‘Ti sembra che sto scherzando?’
‘Dai non fare il pervertito…sono tua sorella, &egrave contro natura’
‘Faremo anche qualcosa contro natura, ma con calma…per adesso fammi un bel pompino’
Tatiana mi guarda e vede nei miei occhi la decisione che solo la voglia di sesso può dare e, sconfitta si avvicina a me e mettendosi in ginocchio,l o prende in mano, lo accarezza e mi dice;
‘Dai…ti faccio una sega’
Io la guardo e gli rispondo;
‘Prendilo in bocca sorellina, che non ne posso più…&egrave un casino che aspetto questo momento’
La vedo sconfitta e finalmente sento il caldo delle sue labbra che dischiuse accolgono il mio cazzo e cominciano a assaggiarlo, vedo i suoi capelli che mi coprono la visuale e allora, li sposto per guardarla mentre sento che si spinge a cercare la base del mio uccello,
‘Accarezzami le palle ‘
E lei ormai succube, prende le mie palle e le tocca con modo sapiente .
Sono completamente perso in quel pompino paradisiaco e apprezzo la sua esperienza, mentre con la lingua gioca attorno alla mia cappella e piano sale per poi ridiscendere, tenendo ben stretta la bocca, in modo che sembri una figa calda.
Quella sensazione dura poco perché improvvisamente sento il mio sperma irrorarle la bocca, lei stupita dalla mia venuta, esce veloce e sputa per terra dicendo;
‘Ma allora sei proprio un figlio di puttana’
Io sorrido ironico a quella battuta pensando che siamo fratelli e le rispondo;
‘Pensa cosa mi dirai quando avremo finito di fare tutto il resto’
E così dicendo le faccio vedere che il mio cazzo pur essendo venuto, &egrave ancora durissimo come se niente fosse avvenuto e allora alzandole la mini, la faccio mettere sopra le mie gambe e la faccio impalare spingendole le spalle verso il basso.
Lei cerca di resistere solo qualche secondo, poi, una volta sentito il caldo della mia cappella come se quello fosse un segnale, la sento gemere, poi, sospirare infine comincia a cavalcarsi da sola senza più parlare.
Si muove sinuosa sopra di me, dandomi colpi decisi e riempiendosi del mio uccello come una divoratrice affamata.
La guardo mentre mi guarda.
I suoi occhi sono fieri e pieni di passione, penso a come &egrave bella quando sfila sulle passerelle e, a come mi sta scopando e penso a che fortuna ho in quel momento a essere dentro la sua fica calda.
Le metto le mani sul sedere e furtivamente vado a metterle un dito nel suo culo.
Il gridolino che emette alla mia intrusione, non &egrave di dolora, direi di sorpresa per la sfrontatezza del mio gesto, questo mi eccita subito di più, se questo &egrave possibile.
In quella posizione, la sento venire per la prima volta e capisco che da oggi, le mie giornate saranno molto più piene e divertenti e che quando sentirò le mie palle piene, saprò come scaricarmi.
Quel pensiero di potere, mi avvicina all’orgasmo, lo dico a lei con una voce carica di sensualità, lei mi dice che non posso venirle dentro, che non prende niente e allora io alzandola veloce, la faccio stendere sul tappeto e mettendomi sopra di lei, le prendo una mano e mi faccio venire, finendo una sega mai iniziata e le spruzzo addosso tutto il mio piacere.
‘Sei proprio un bel porco: peggio di tuo zio’
‘Oh…sorellina…molto peggio e nei prossimi giorni te lo dimostrerò’ E con quelle parole mi accascio al suo fianco accarezzandole le natiche e, fantasticando di quando il suo culetto stretto sarà mio.
Lei stesa di fianco a me, mi mostra senza volerlo, la sua fica ben dilatata dalla mia penetrazione, i pochi peli che ha lasciato, sono una decorazione ben fatta, si capisce che ha usato un taglia peli, mi avvicino per guardare meglio e lei, prendendomi il viso, me lo spinge decisa tra le sue gambe, obbligandomi a sentire il sapore delle sue grandi labbra e poi a entrare in lei assaporando i suoi umori.
‘Visto che hai iniziato questo gioco perverso, finiscilo come si deve’
A queste parole, io prendo il suo sedere e mi attacco alla sua fica cominciando a masturbarla con la bocca come un matto, lei mi dice di andare piano e mi dice cosa fare e con che tempi, in quel momento capisco che lei non &egrave più mia sorella ma la mia partner in amore, o almeno mi illudo che sia così per lenire i miei sensi di colpa, che in verità sono molto latenti.
Il sapore che sento &egrave molto gustoso, la lecco tutta e mi accanisco sul suo clitoride durissimo e gonfio, la sente fremere e lanciare piccoli urli sottovoce, poi sento esplodere il suo orgasmo e sento il suo corpo tremare e, stringersi attorno alla mia testa.
Io non mi fermo, anche se lei mi dice di smettere, questa mia scelta di continuare, permette a mia sorella di prolungare il suo orgasmo.
Se c,&egrave una cosa che nella mia giovane età ho capito, &egrave che non sempre i “NO” detti in certi momenti, sono veri.
Lei comincia a dirmi di continuare e io allora, cambio il metodo e le lecco anche il secondo buchino pensando ai miei desideri prossimi, lecco quel culetto ben fatto e perdendomi dentro di lei, immagino già il mio cazzo che apre quello stretto varco e in quel momento sento che mia sorella si riappropria del mio cazzo con la sua bocca e comincia a farmi un secondo pompino.
Inizia un 69 da favola che finisce con un orgasmo infinito che letteralmente mi stravolge e mi mette al tappeto.
La mia voglia di sodomizzarla &egrave solo rinviata, appena sentirò la possibilità di potere combattere a armi pari con quella ragazza…comincerà il mio ricatto familiare…

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Dopo quella giornata di sesso passato in camera mia, mia sorella Tatiana &egrave partita per delle sfilate in america e, ho dovuto aspettare parecchie settimane prima che tornasse a lenire la mia voglia del suo corpo.
Nel frattempo le mie voglie erano molto forti e la mia depravazione cresceva.
Adesso avevo puntato gli occhi sulla moglie di mio zio.
Sapevo che era una donna molto gelosa e che molte volte aveva detto davanti a tutti noi, che se avesse mai saputo di un suo eventuale tradimento, gli e l’ avrebbe fatta pagare con la stessa moneta, ma mille volte più superiore come tradimento.
Questa idea mi frullava in testa e così, un giorno che le palle mi scoppiavano dalla voglia di venire, chiamai Barbara.
Barbara &egrave una stupenda ragazza di 36 anni, che fa un casino di palestra per sentirsi all’altezza del suo maritino.
Senza figli, ha sempre dedicato il suo tempo alla casa e a curarsi.
Bionda, occhi azzurri, viso delicato, con due labbra troppo carnose in proporzione, di quelle labbra che ti fanno subito pensare a come sarebbe bello metterci in bocca un bel cazzo.
Alta 1,65, seno ben dritto per merito anche di una operazione fatta e un sedere che parla.
Insomma per me che ho 19 anni &egrave il massimo della libidine riuscire a farci sesso.
La chiamo e le dico che devo farle vedere una cosa, organizzo un incontro il giorno dopo, dicendo che suo marito &egrave coinvolto e che non deve sapere niente.
Lenisco la sua preoccupazione dicendo che &egrave una questione che riguarda mia sorella .
Lei mi da appuntamento per le sedici del pomeriggio del giorno dopo e io puntuale mi presento alla sua porta.
Dopo i soliti saluti, vado al dunque e gli racconto della tresca di mia sorella con suo marito, lei trasecola, ascolta e poi mi dice che sono pazzo e che per qualche motivo voglio farle del male,io tiro fuori le foto e buttandole sul tavolino, le dico;
Si sono pazzo di te e credo che questo sia l’unico modo per farti togliere dalla testa tuo marito, se come hai sempre detto, ti saresti vendicata…’
E lascio cadere la frase .
Lei apre la busta, guarda le foto, sbianca e per un minuto non parla.
Mi guarda e non parla, poi, mi dice con un aria decisa;
‘Cosa vuoi’
Io che tremante aspettavo quella domanda, rispondo;
‘Te’
Lei si alza e mi viene vicino, &egrave vestita con una tuta ma &egrave sempre molto sensuale e mi sussurra;
‘sono qui…fai quello che vuoi’
A quelle parole sento il mio uccello drizzarsi sull’attenti, come se avesse avuto un ordine, la pressione che sento &egrave pari alla mia voglia;
‘cambiati: mettiti qualcosa di sexy, fallo davanti a me’
Lei mi guarda con aria sorpresa per la mia determinazione, vedo passare nei suoi occhi un lampo di soddisfazione e poi mi dice;
‘Cosa devo mettermi?’
‘Quello che pensi ti stia meglio…col corpo che hai e con la voglia che ho io di te, non rimarrà addosso per molto’
Così, lei sparisce in camera e torna poco dopo con della lingerie.
Io mi siedo sul suo divano e la guardo spogliarsi.
Lei con calma si mette davanti a me e delicatamente con movenze sensuali, toglie la tuta, rimanendo con uno slip bianco a tanga e reggiseno appropriato, poi si sfila il reggiseno mostrando un seno veramente ben fatto, mi viene in mente che forse &egrave rifatto e aspetto che si tolga lo slip.
Le sue mani scendono ai bordi della stoffa in un modo che &egrave difficile spiegare a parole, comincia a farlo scendere piano piano.
Vedo subito il suo pelo sottile, un piccolo ciuffo chiaro che cerca di coprire una fica estremamente curata.
‘Toccati prima di rivestirti’
Lei apre piano le gambe mostrandomi due labbra vaginali gonfie e, piano, si accarezza guardandomi negli occhi per vedere la mia reazione, io comincio a spogliarmi e tiro fuori il cazzo duro e aspetto.
Lei mi vede nudo e spinge le sue dita dentro di se, vedo la sua testa she si butta leggermente indietro e che per un attimo chiude gli occhi, poi, la vedo tremare e sento i suoi sospiri.
Non riesco a aspettare che si rimetta i suoi vestiti sexy, allora la prendo per un braccio e violentemente la faccio salire sopra le mie ginocchia serrate, lei allargando le gambe apre gli occhi e, con un sorriso diabolico si lascia andare.
Sento il suo culo appoggiarsi completamente sulle mie palle e capisco che quel calore che sento e la sua fica che mi sta prendendo tutto.
Il piacere sublime che mi trasmette ogni volta che riparte nel movimento, &egrave indescrivibile, per accentuare il mio piacere, quando arriva in fondo alla mia asta, comincia a roteare il culo e a stringermi le cosce.
La sensazione di stretto che sento, &egrave inebriante, come l’aumento del mio piacere.
Quando lei percepisce che sono molto vicino, comincia a aumentare il ritmo e, ben presto sento il mio sperma entrare nel suo corpo, mentre le sue grida mi fanno capire che siamo venuti insieme.
Aspetto che lei finisca di tormentare il mio cazzo, non ho fretta di averla, lei esce e guarda soddisfatta la mia erezione ancora bella e dura .
‘Adesso vestiti sexy per me’
&egrave lei prende un reggicalze nero, con calma mettendosi a sedere davanti a me, tira su il suo desiderio.
Una volta messe sopra l’inguine le allacciature, prende le calze e comincia a coprire le sue stupende gambe con quel filo vellutato e io ipnotizzato aspetto che finisca.
Prende un perizoma nero e lo fa passare sopra le calze e va a coprire la sua voglia, poi un reggiseno a balconcino che lascia alte le sue tette ma le lascia fuori.
‘Vieni qui e fammi un bocchino’
Lei si alza e sculettando si mette in ginocchio davanti al mio cazzo, senza dire niente apre le sue stupende labbra e poi sento il caldo che accarezza la mia pelle, subito il mio pensiero vola a mia sorella e al pompino che mi ha fatto e comincio a fare confronti.
Barbara &egrave più delicata e non ha fretta, le sue mani sono subito sulle mie palle e inoltre lei gioca anche con il mio culo e mi mette dentro un dito che mi fa spingere il mio cazzo ancora più dentro in lei.
Questa volta mi devo ricordare di non venire, voglio il suo culo dopo e, so che dopo che vengo la seconda volta, poi faccio fatica a riprendermi.
Sono deliziato dalla sua lingua e da come mi succhia l’anima, tanto deliziato che mi accorgo troppo tardi che sono vicino al mio piacere, apro gli occhi per fermarla, ma quando vedo il suo culo che si dimena sotto quel completino che porta, metto le mie mani sulla sua testa e mi lascio andare al mio piacere.
Stringo forte le gambe mentre spruzzo il mio sperma nella sua bocca e vedo che Barbara al contrario di Tatiana, continua imperterrita a leccarmi e continua anche dopo che le dico di smettere e continua sino a che per la prima volta in vita mia, ho una terza erezione,
Sono estasiato e felice, capisco che ha bevuto il mio sperma e questo già mi eccita di suo, in più guardarla &egrave veramente delizioso.
Appena sento che sono pronto per lei, la faccio alzare e la faccio poi mettere in ginocchio verso il divano e aprendole il sedere, vedo il suo piccolo foro, capisco subito che non sarà difficile entrare in quel tunnel già frequentato: mi metto in ginocchio anche io, metto due dita dentro la sua fica che risulta fradicia e poi uscendo, le metto deciso nel suo sedere e comincio a lubrificarla.
Sento i suoi gemiti mentre mi muovo e i suoi gridolini, vedo che si apre ancora di più e con le mani divarica le natiche, aspettando di essere sodomizzata.
Il perizoma che &egrave al lato della natica, mi eccita un casino, come quel reggicalze e quei seni liberi che vado a stringere, nel momento della mia penetrazione anale.
Appoggio la mia cappella e stringendo forte le sue tette, mi spingo deciso dentro, il suo orefizio crea un poco di attrito solo all’inizio, poi, la carne si allarga e il gemito accompagna il mio cazzo che va a cercare il suo piacere.
Comincio a scoparle il culo, metto una foga che mi cresce con l’atmosfera, vederla china con quelle natiche favolosamente aperte, mi fa pensare al culo di mia sorella che ancora non ho avuto e quel pensiero, fa aumentare i miei colpi dentro mia zia Barbara.
Lei sospira e non sono sospiri di dolore, vedo una sua mano che si tocca la fica e segue il mio ritmo, il suo culo si spinge verso di me ogni colta che io spingo verso di lei, questo accresce la penetrazione al massimo e presto sento che sto per venire di nuovo.
Mi incurvo al suo corpo e divento una cosa unica e facendola urlare nella stretta dei capezzoli, spargo il poco seme rimasto dentro il suo intestino.
Rimango in quella posizione sino a che non sento il mio cazzo rimpicciolirsi, poi soddisfatto esco e vedendo quel culo ancora così aperto, vado con la mia lingua a leccarlo, un paio di slinguazzate dolci per ringraziarla del suo regalo, poi, subito entro nella sua ficaa per ricambiare il piacere.
Comincio a leccarla e lei si muove per farsi leccare dove più le piace.
Io eseguo e per dieci minuti mi perdo in lei, nei suoi godimenti che diventano sempre più frequenti.
Ormai &egrave completamente partita, potrei veramente farle quello che voglio, ma adesso sono soddisfatto: ho scaricato le mie voglie su mia zia mentre il mio obbiettivo &egrave mia sorella Tatiana e il suo culetto che per ora ho visto e accarezzato, ma che ancora non ho provato.
Tatiana torna oggi dall’america e io ho bisogno di riposare, se voglio essere all’altezza di quello che mi sono prefissato

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Guardavo le scene scorrere davanti ai miei occhi e mi sembrava impossibile che la protagonista principale di quella scopata fosse Sara.
Era lei sicuramente, ma, quello che stava facendo con Palmieri, era ben oltre a del sesso obbligato: inizialmente, mentre si spogliava, si capiva l’imbarazzo e l’inquietudine, ma poi, dopo qualche minuto di preliminari ben fatti da parte dell’uomo, la ragazza si era lasciata andare e aveva mostrato quanto fosse portata e, le piacesse, fare sesso.
Per la prima volta dopo tanti anni, mi masturbai guardando Sara accogliere tra le labbra carnose il sesso di Palmieri.
Lui le aveva promesso di chiudere tutti i suoi debiti se lei lo avesse soddisfatto; pensavo alle parole che gli aveva proferito;
– Fammi un pompino fatto come si deve e io rompo il contratto’
Fu un attimo: il tempo di guardarlo con odio e già le mani erano sulla cerniera dell’uomo.
L’ultimo rumore che mi rimase in presso nella memoria visiva, fu il rumore dello zip dei calzoni di lui, poi, vidi le sue labbra aprirsi e la testa muoversi in un movimento naturale.
Guardavo affascinato le mani rozze del maschio che davano una cadenza alla piccola testa di Sara, vedevo Palmieri stringere i capelli della ragazza ogni qual volta la obbligava a succhiarlo per tutta la sua lunghezza, aspettava di sentire la ragazza mugolare per la difficoltà a respirare e a quel punto la lasciava libera.
Sembrava un patto tra i due: appena lei tornava a respirare, lui riprendeva i capelli e tirandoli, la obbligava di nuovo a farlo entrare in lei: l’unica cosa di diverso, era che adesso gli occhi di Sara avevano una luce diversa e i suoi movimenti non erano più passivi;
– Basta così per adesso, se no, vengo troppo in fretta:
Palmieri era uscito dalla sua bocca e con tutta la sua eccitazione al massimo, la fece girare verso la parete: Sara, era ancora vestita, in realtà la piccola gonna nera copriva ben poco;
– Mi avevi promesso che ti saresti accontentato di un pompino’
– Si dicono tante cose’rispose Calmieri, mentre le spostava il perizoma.
Vidi chiaramente la ragazza aprire le cosce per riceverlo meglio e in quel momento ebbi la certezza che lei stesse partecipando attivamente.
Cominciò a penetrarla selvaggiamente da dietro tenendola attaccata alla parete: si vedeva poco, ma si capiva molto, poi, come se lui avesse avuto la mia stessa percezione, la fece piegare a carponi verso una telecamera nascosta e tirandole fuori i piccoli seni, spinse tutto il suo ardore in lei ringhiando il suo piacere; all’improvviso ricordandosi dell’obbiettivo nascosto, sorrise tronfio di quello che stava facendo, poi, mentre lei gli diceva di non venirle dentro perché non usava nessuna protezione, lui incurante, prese i suoi capelli e tirandoli forte la obbligò a guardare inconsciamente verso la telecamera, proprio mentre le esplose dentro fregandosene delle sue paure.
Venne lui, urlò lei, e venni anch’io’
Con le gambe tremanti per il piacere appena avuto, guardai la coppia, lei era ancora piegata quando lui alzandosi da dietro di lei si andò a sedere sulla sua poltrona con le rotelle.
Appena vidi il suo sguardo, capii che Sara non aveva ancora finito di dare piacere a Palmieri, quel giorno
Lui si mise in modo che si potesse vederee perfettamente quello che lei avrebbe dovuto fare;
– E adesso vieni qua a finire quello che avevi iniziato all’inizio, poi, avrai il tuo contratto indietro.
Prese il sesso semi rigido in mano e sorridendo continuò;
– Non ti puoi lamentare, non sono molto le puttanelle che prendono diecimila euro in qualche ora.
Quando vide che lei rimaneva attonita nel suo angolo, lui si spostò con la poltrona pensando bene di non coprire la scena, arrivò a dieci centimetri dal viso di Sara;
– Datti da fare ragazza, o l’accordo salta!
Solo qualche secondo passò, prima che il sesso di Palmieri scomparisse tra le calda labbra di Sara, poi,di nuovo quel movimento di avanti e indietro che ricordava tante cose.
Passò qualche minuto di quasi silenzio, solo leggeri gemiti da parte di lui e respiri affannosi da parte di lei;
– Penso proprio che mi darai grosse soddisfazioni’
Furono le uniche parole che disse, mentre per la seconda volta scaldava e riempiva, anche se in modo diverso, il corpo di lei.
Lei lasciò che lui sfogasse il suo desiderio tra le sue labbra e rimase bloccata dalle mani di lui, quando cercò di scappare dal suo liquido vischioso, poi, rassegnata, cominciò a deglutire sconfitta.
Furono le ultimi immagini di quel filmato.
Tutto tornò silenzioso e lo schermo apparve nero.
Il cuore batteva ancora violentemente, mentre mi ricomponevo, era passata solo mezzora, ma le mie percezioni sul rapporto sessuale che avevo guardato, erano decisamente cambiate.
Mi aspettavo una violenza carnale, o qualcosa di simile, invece, avevo visto una scopata, una gran bella scopata.
Mi ritrovai a essere geloso di Palmieri e della fortuna che aveva avuto nel stare con quella ragazza così fresca e appagante.
Certo, il modo che aveva usato per raggiungere il suo scopo, era disgustoso, ma poi, lei si era trasformata in una donna completa e alla fine, si capiva che anche lei aveva avuto il suo piacere.
Quella ragazza mi ricordava qualcosa di prorompente che io avevo provato nel mio passato: sua madre Elena!
Tornai indietro nel tempo e naufragai sui miei ricordi sopiti’

Continua’forse

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