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Racconti erotici sull'Incesto

Segret Family .I.

By 7 Luglio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
http://www.iomilu.com/viewuser.php?uid=843

A tutti: Scusate per la lunga attesa ma con la bella stagione siamo impegnati col nostro lavoro e tempo da dedicare a scrivere ne abbiamo molto poco. Hai nostri amici che ci hanno detto e consigliato di scrivere un grazie particolare. Abbiate pazienza per gli altri racconti. Ci saranno seguiti ma non sappiamo quando potremmo dedicargli il tempo necessario per scrivere. Questo è stato iniziato a Maggio ma per divergenze e vedute differenti è stato finito solo ora.. Continuate a consigliarci e a correggere i nostri scritti. Non siamo onnipotenti e siamo aperti al dialogo.. Un abbraccio a tutti in particolare agli altri autori che hanno voluto condividere la loro passione di scrivere dei racconti..

Segret Family .I.

Ero giovane e ancora molte emozioni mi erano confuse ma già chiare. Spesso nella mia solitudine ricercavo le emozioni che tanto mi portavano non solo al piacere ma anche all’euforia anzi all’esaltazione. Questo nella mia testolina di allora mi faceva sentire grande, adulta..
Molte volte sdraiata sul letto o più spesso in preda a raptus incontrollabili ero presa dal desiderio di soddisfarmi. Questo poteva capitare ovunque, tanto a scuola come sull’autobus.. Più spesso a casa che aldifuori. Quando questo mi accadeva dovevo soddisfarmi, dovevo continuare finché non ero appagata.

Purtroppo ero stata scoperta alcune volte sul più bello ma che con la voglia in prossimità di arrivare non potevo fermarmi. Era capitato anche quel pomeriggio. Stò studiando e in modo incontrollato sono presa dalla voglia. Mi sento stuzzicare, prudere la patatina. Penso di poter resistere ma anche i miei capezzolini sono duri e turgidi. Li accarezzo leggermente da sopra la maglia. Sono super sensibili in questi momenti e mi aumentano la voglia. Resisto ma non riesco più a concentrarmi sui compiti.

Ok mi dico se devo farlo facciamolo e onde evitare di farmi scoprire da mio fratello mi reco in bagno così ne approfitto per liberami la vescica.
Come sempre la tengo fino all’ultimo quando oramai non riesco più farne a meno.
Di corsa mi lancio in bagno ma una volta aperto lo trovo occupato. Lui è li che si sta facendo il bagno. Panico.. Smarrimento.. Il suo sorriso mi scalda immediatamente..

‘Dai entra pure. Se devi farla vieni tranquilla che tanto è una cosa naturale che facciamo tutti.’ La sua voce calda mi rassicura..
Decido di non indugiare oltre e libero la vescica. Imbarazzata con le mutandine alle ginocchia ci guardiamo mentre lui continua a insaponarsi il petto e le braccia. Il collo e ancora il petto. Assorta com’ero ad osservarlo, non mi ero neppure accorta di aver finito di farla.

“Mi vuoi aiutare? Puoi lavarmi la schiena?” Mi chiede. Non ci penso due volte e senza neppure asciugarmi mi ricompongo e mi siedo sul bordo della vasca. Insaponata la spugna gli lavo la schiena partendo dal collo. L’eccitazione mi aumenta. Sento distintamente prudermi in mezzo alle gambe e solleticare i capezzoli. Accavallo le gambe e stringo cercando di alleviare la tensione. Provo a guardare se riesco a vedergli il cazzo ma c’è troppa schiuma proprio sul punto strategico e a malapena riesco a vedere un po di peli.

“Mi insegni come funziona l’idromassaggio? Ho sempre desiderato farlo ma non lo mai acceso.” Gli faccio vedere come si regola e l’accendo. Purtroppo incomincia immediatamente a formarsi troppa schiuma e sono costretta a spegnere. Ridiamo a crepapelle e incomincio ad asciugare per terra. Nel mentre lui cambia buona parte dell’acqua ma nel farlo riesco ad intravvedere il folto pelo che attornia il suo pube. Riccio, fitto e bruno come sul suo petto. Penso al suo cazzo e come potrebbe essere in questo momento. Mi sento avvampare le guance dall’emozione.

“Non vuoi venire dentro anche te? C’è posto anche per tre qui e poi sei già tutta bagnata.” Non so che rispondere ma il suo sguardo magnetico mi scioglie e in maniera incerta incomincio a togliere prima la maglia, poi slacciati i jeans e riposti tolgo la maglietta. Ora mi stà osservando il mio petto appena formato con i due grossi capezzoli che risaltano. Sono emozionata, mi guarda con desiderio e non posso fare a meno di pensare che fra poco saremmo entrambi nudi. Mi giro di spalle, un po per pudore e un po per vergogna e abbasso le mutande. Nel farlo mi piego in avanti sporgendo il sedere sodo e prominente.

In questo modo può bearsi di vedere anche lo spacco della patatina con le due labbrine carnose. Mi volto rimanendo nuda di fronte a lui. La mia giovane fresca carne stà bruciando di desiderio. Mi sta osservando e vedo come guarda soffermandosi sulle mia intimità. è interessato alla mia coniglietta dove solo da poco sono cresciuti pochi peli biondi che nulla proteggono e anzi attirano maggiormente l’attenzione.

Ho il cuore che batte a mille e mi sembra che i capezzoli stiano maggiormente crescendo alla vista dei suoi occhi. Tremo per l’emozione e per l’imbarazzo ma immergo prima un piede e poi l’altro. Non mi accorgo ma lui in questo modo ha la visione completamente aperta della mia patatina.

Finalmente mi accuccio nel tepore dell’acqua. Intrecciamo le gambe hai nostri lati mentre le mie gambe si sovrappongono alle sue. Mi accarezza il dorso dei piedi e mi invita ad accendere l’idromassaggio. I getti ci colpiscono increspando l’acqua e spostando quel velo di schiuma che proteggeva alla mia vista il suo pube. Ora posso vedere abbastanza bene la sua erezione e questo mi eccita ulteriormente. Lui si allunga per stare più comodo immergendosi ulteriormente e io lo imito.

Ora un getto d’acqua mi colpisce in parte sul petto giocando con le mie gemme di seno rese appena visibili a pelo d’acqua. I nostri piedi sono praticamente sotto le ascelle dell’altro. Sento le sue palle al contatto con la mia micina e questo mi elettrizza. Ho il getto dell’acqua che mi stimolano le reni, i piedi, il petto.. Le sue mani che mi accarezzano ora le cosce, dalle ginocchia all’anca.. Io non so che fare, sono tesa, eccitata.. Se sapesse quante volte ho goduto facendomi eccitare dai getti dell’idromassaggio.. Non riesco più a stare ferma.

Ho delle contrazioni alle labbrine dovute hai peli delle sue palle che mi stanno solleticando. Lo guardo. Tiene gli occhi chiusi. Il suo petto virile è parzialmente in evidenzia. Distintamente intravedo i suoi capezzoli duri che fanno capolino fra le bolle. Distinguo a malapena il suo obelisco duro e grosso. Involontariamente mi sto strusciando la micia sulle sue palle. Le sue mani virili e morbide mi accarezzano ora l’interno coscia. Si fermano prima di arrivare dove vorrei che si insinuassero e questo aumenta in mè il desiderio e l’eccitazione. Mi sento calda. Ho le guance di fuoco. Continuo ora volontariamente a strusciarmi sulle sue palle ma il contatto non mi basta non è sufficiente.

Chiudo gli occhi e con due dita incomincio a masturbarmi il clitoride. Solo il clito può soddisfare velocemente la voglia irrefrenabile che è in mè. Con le sue mani che mi accarezzano e eccitata come sono, godo immediatamente gemendo scompostamente. Ansimo e mi inarco mentre un lungo gemito mi esce dalla bocca come se provenisse dalla mia profonda anima. Le sue mani non si fermano, continuano con quel gioco di carezze voluttuose che mi tengono costantemente eccitata fino allo spasimo. Si fermano. Si fanno largo da sotto alle cosce e mi sollevano avvicinandomi a lui. Mi guarda e mi sorride.

Con una mano posizionata sotto alle mie chiappe mi accarezza col pollice l’ingresso della mia patatina, l’altra da sopra, mi accarezza anche lei col pollice il clitoride. Lo sento durissimo. In breve riesplode in me la voglia di godere. Sono tesa come una corda di violino e grido per il sopraggiunto secondo orgasmo. Per la prima volta delle dita che non sono le mie mi portano al settimo cielo. Sento in mè il pollice che mi fruga all’interno con un movimento di dentro e fuori. L’altro non si è fermato e continua a compiere piccoli giri sul clitoride.

Voglio dire basta ma non riesco a emettere nessun suono come non riesco a muovermi. Le gambe sono bloccate sotto alle sue ascelle mentre mi sostengo coi gomiti appoggiati al fondo della vasca per tenermi a galla. La testa appoggiata al bordo con i getti che mi accarezzano tutta. Non riesco più a stare ferma. Ora incomincio nuovamente a tremare tutta. Qualcosa in mè sta nuovamente montando. Non voglio ammetterlo ma è la continuazione dell’orgasmo di prima. Questa volta è diverso. Più intenso e sconvolgente. Il pollice in mè, lo sento penetrarmi tutto e questo mi porta alla conoscenza di un nuovo tipo di piacere. Non reggo oltre e godo!

Inconsapevolmente per le contrazioni porto le ginocchia al petto mentre spingo in avanti il pube permettendo che il pollice mi penetri ancora più profondamente. Urlo forsennatamente scossa tutta come sono. Continua ancora un po a masturbarmi in questo duplice modo fino a smettere lentamente. Appagata e sfinita mi rilasso allungandomi su di lui. Esce da dentro di mè il pollice. Mi guarda e mi sorride. Non so se sono sudata o bollente.. Non capisco più nulla. Le sensazioni in questo momento sono in un totale turbinio di emozioni.

Ci rilassiamo abbandonandoci hai piacevoli getti dell’idromassaggio per lungo tempo. Mi scuote riportandomi alla realtà. Mi fa alzare ed asciugare sempre costantemente sotto al suo sguardo vigile. Non mi vergogno più, anzi mi sento in qualche modo sua e vorrei in qualche modo ripagarlo ma mi fa allontanare adducendo al fatto che in casa non siamo soli e che fra poco potrebbe arrivare mia madre. Mi sento le gambe molli e paga mi allungo con l’accappatoio addosso sul letto. Sento premere sulle coperte il seno. Come se di colpo mi fosse tutto cresciuto. Insinuo le mani fra le cosce e sento la mia micina calda, bollente e bagnata. Cerco di asciugarla e così sdraiata, ascolto i battiti del mio cuore ancora impazzito.

Penso che avrei dovuto avere il coraggio di allungare le mani per toccargli il cazzo. Non lo mai toccato prima, qualche volta l’ho spiato ma desidero ardentemente poter aiutare a soddisfare la sua voglia di godere. Il solo pensiero di poterlo fare mi erotizza come penso che si stia segando pensando a mè e come mi ha fatto godere con le sue mani. Non me ne accorgo ma mi appisolo. Vengo svegliata da mio fratello e delicato com’è mi scuote facendomi quasi cadere dal letto.

‘Sei il solito stronzo.’

‘Non fare la bambina e muoviti che fra poco arrivano mà e pà. Non credo che vorresti farti trovare con le mani mentre ti stai ravanando la figa. Che ci provi poi, ancora non ho capito. Non hai nemmeno i peli!’ Mi parla mentre mette a posto i libri sulla scrivania.

‘Guarda che li ho i peli! Poi sono fatti miei su quello che provo. Capito?’
Faccio per avventarmici addosso ma mi si apre l’accappatoio. Mi guarda e scoppia in una sonora risata mentre cerco di ricompormi.

‘Ridicola!’
Ed esce dalla camera.

Quando si comporta così vorrei strangolarlo. Che rabbia che mi fa! Solo perché è più grande si crede il padrone sulla terra. Mi rivesto velocemente perché arrivano i miei e li vado incontro per salutarli e per aiutare mà a preparare la cena. In cucina avvampo solo a vederlo. Ho le gambe molli e penso a quel che abbiamo fatto in bagno. Credo di essere nel panico e non so che fare visto che il tavolo è già preparato e lui ha anche fatto da mangiare. Mi scuote la risata di Paolo mio fratello.

Litighiamo come al solito e naturalmente mio padre ci prende per le braccia separandoci e sgridandoci. Ci punzecchiamo per tutta la cena e oltre ma ogni qualvolta che incrocio il suo sguardo avvampo. Mi sento ancora umida fra le gambe e anzi penso di aver bagnato la tuta.. Spero che non si veda. Dopo cena cerco di studiare ma in testa mi frulla la voglia di sapere come e dove si è sfogato segandosi. Controllo la mia patatina che trovo sempre umida e calda. Non riesco a concentrarmi per studiare e all’ora decido di mettermi a dormire. Forse il sonno mi aiuterà a calmarmi.

Mi apro la zip della tuta e abbasso i pantaloni. Rimango nuda e mi ammiro davanti allo specchio. Mi accarezzo i fianchi e controllo la grossezza dei seni e i capezzoli si inturgidiscono immediatamente. Decido di indossare solo la giacca del pigiama e mi metto a letto. Chiudo gli occhi e rivivo le emozioni di questo pomeriggio. Le miei dita scorrono sul mio corpo raggiungendo immediatamente i luoghi del piacere. Con una mano accarezzo leggermente i capezzoli già duri, con l’altra indugio sulle labbrine. Sento strusciare tutta la mano sul clitoride e questo mi fa tremare tutta di piacere. Ho la pelle d’oca. Inserisco leggermente il medio e lo faccio scorrere fra le labbra avanti e indietro premendo costantemente sul clitoride. Ad ogni passaggio il dito è sempre più bagnato.

Non riesco più a resistere. Ho il cuore che batte a mille e il respiro affannoso. Piego leggermente le ginocchia per favorire l’apertura delle labbrine e preso il clitoride durissimo fra due polpastrelli mi lascio andare. Incomincio una forsennata masturbazione di ‘giro-giro’ sul clitoride e vengo tremando tutta. Mio fratello entra in questo frangente ma non mi importa nulla. Voglio solo godere e assaporare le sensazioni di questo istante.

Ho la mano fradicia e provo ad inserire leggermente il dito all’interno trovando le pareti della vagina calde, umide e carnose. Mi piace questo massaggio interno ma sono stanca e sento il respiro già affievolirsi. Mi sento sudata, non solo bagnata. Lo guardo che mi osserva il sornione e mi sorride capendo la mia situazione e una volta tanto non dice nulla. Io tremante, allungo le gambe, mi volto dall’altra parte del letto e mi metto a dormire felice e appagata. Spero in cuor mio domani, di rivivere le stesse emozioni con mio zio.

Da un altro punto di vista la situazione si presenta diversa.
Certo non discuto che essendo un grande segaiolo non mi mancano anche le occasioni di uscire con qualche ragazza ma in fatto di sesso credo che nessuno possa dirmi qualcosa. Anche se forse per la mia giovane età molti bigotti avrebbero da ridire. Sono qui che studio con la radio accesa quando sento la vasca ad idromassaggio accendersi e spegnersi. Le risate mi incuriosiscono perché sento le voci sia di mia sorella che di mio zio. Mi alzo e piano, piano mi avvicino alla porta a vetri del bagno. Intravedo la figura di Sara che stà asciugando per terra mentre sento l’acqua scorrere. Capisco che lei è vestita perché si vede bene ma mio zio in vasca deve essere per forza nudo. Sento che dice:

‘Non vuoi venire dentro anche te? C’è posto per tre qui…’

Mi avrà visto che fare entro? Apro la porta? Che faccio? Intravedo lei che incomincia a spogliarsi e mi viene subito il cazzo duro. Penso alla situazione che si stà formando li dentro con entrambi nudi nella vasca da bagno. Si volta verso di mè e per istinto mi ritraggo. Non mi ha visto, infatti si è voltata solo per togliersi le mutande.

Ora distinguo bene il solco delle sedere e il contorno del suo corpo. Scavalca il bordo della vasca e vi si immerge. Mi ingegno per spiare meglio ma anche se avvicino l’occhio al vetro zigrinato non si riesce a vedere che solo un contorno confuso di quello che c’è dentro. Sento il motore della vasca entrare in funzione e la mia voglia di osservare cosa stà accadendo aumenta.

Mi faccio coraggio e decido di allungare la mano alla maniglia e aprire lentamente. Riesco ora a vedere bene spiando fra lo stipite e la porta. Sono entrambi semi sdraiati e sommersi. A entrambi l’acqua gli ribolle tutto attorno. Percepisco che lui stia muovendo le braccia ma non capisco per far cosa e dove. Lei mi è di profilo e subito noto i suoi capezzolini eretti. Anche lei si è messa a muoversi. è appoggiata con la schiena al bordo della vasca e si muove tutta. Trema, si inarca e persino urla. Capisco che ha goduto.

Io non resisto più e mi slaccio i jeans e abbassati gli slip incomincio a masturbarmi. La vedo che ora lui la solleva avvicinandola a se. Lei è come sdraiata su di lui e le sta facendo qualcosa con le mani. Non riesco a vedere bene ma intuisco che la stia masturbando. La conferma di quello che stia succedendo è il vedere lei che si allunga buttando indietro la testa e muovendosi tutta. Come se stesse tremando. Ora si muove tutta in modo scomposto e urla. Comprendo che ha avuto nuovamente un orgasmo ma vedo che i due non si fermano, anzi ora i movimenti di lui si fanno più frenetici come le mie mani lungo il cazzo.

Alza le gambe e ulula il suo orgasmo. Il mio cazzo giunto allo spasimo e duro come non mai erutta tutto il piacere trattenuto nelle palle. Copiosi e violenti schizzi fuoriescono incontrollatamente andando ad imbrattare buona parte della porta a vetri. Non mi importa nulla del casino che sto facendo. Continuo a muovere le mani lungo l’asta finché non mi sento appagato e svuotato. Mi sono mosso troppo e ora sono praticamente del tutto dentro al bagno. Lui mi guarda e mi sorride compiaciuto.

Scappo prima che lei si accorga della mia presenza e socchiudo leggermente solo la porta. In cucina mi ricompongo e mi pulisco con lo scottex con cui poi pulisco anche la porta e il pavimento del bagno. Finisco appena in tempo perché lei ne esce con l’accappatoio in dosso e si sdraia sul letto.

Entro in bagno e lo guardo mentre mi sorride.

‘Piaciuto lo spettacolo? Hai una sorella che è tutta da scoprire. Calda e vogliosa. Forse è pronta per giocare insieme a noi. Che ne dici?’

Non so cosa rispondergli ma il suo cazzo eretto chiede di essere soddisfatto. Mi avvicino e allungo la mano accarezzandolo. Incomincio con una lenta sega come piace a lui. Mi inchino e lo ingoio voracemente. Tenendolo per la base incomincio un velocissimo pompino. Lo sento mugolare di piacere mentre le mie labbra scorrono sul suo cazzo. Sulla sua pelle liscia e morbida. La lingua gioca con la cappella e gli solletica il meato.. A volte esagero con il pompino e sento che mi tocca le tonsille. Ecco, si irrigidisce.

Il cazzo incomincia a tremare e con 2 colpi di lingua aiutato dalla mano che lo sega esplode riempiendomi la bocca. Ingoio velocemente per non fermarmi col pompino. Quando sento che gli spasmi del cazzo incominciano a rallentare riprendo col pompino più velocemente di prima. Lo sento mugolare e ansimare. Le sue mani ora mi prendono la testa e mi aiutano col movimento fino a che sfinito e svuotato non mi obbligano a fermarmi.

‘Sei grande. Non capirò mai come fai a essere così bravo.’

Mi obbliga a sollevarmi in piedi e mi bacia sulla bocca dove la sua lingua si insinua per assaporare e catturare gli ultimi schizzi del suo sperma.

Stordito ma ancora erotizzato mi accingo in camera di lei. Ha lasciato la porta aperta e la osservo sdraiata sul letto. Mi raggiunge alle spalle e mi dice bisbigliando:

‘Scommetti una sega doppia che si è addormentata con le dita sulla sua patatina?’

Mi scavalca e si inchina su di lei. Solleva leggermente l’accappatoio, e con il sedere che risalta, si vede distintamente le dita umide fra le sue gambe. Non dico nulla. Mi limito ad osservare la scena. Lui piegato sopra di lei, che le soffia fra e sulle dita, mentre lei per riflesso riprende ad accarezzarsi.

Il movimento è leggermente percepibile ma si vede chiaramente che si sta masturbando. Si avvicina a mè e immediatamente mi abbassa i jeans. Siamo li, sullo stipite della porta con lei che la vedo con le sue chiappe all’aria. Ora anche io sono mezzo nudo. Anche le mutande sono state abbassate e preso il mio cazzo ancora barzotto me lo incomincia a leccare e succhiare. Contemporaneamente mi accarezza e palpa le palle. Sa bene che è le parte che mi piace..

Il cazzo non è ne duro ne mollo e le sensazioni che provo le trovo eccezionalmente eccitanti. Continua a succhiarmi il cazzo in un misto fra leccata e succhiata mentre le mani mi accarezzano ovunque. Cosce, sedere, cazzo.. Ora la destra si è fermata nel solco delle mio sedere e un dito si fa strada premendo nel buchetto. Con il cazzo completamente in erezione e un dito nel culo non c’è la faccio a resistere a lungo. La mia visione è concentrata sul sedere di lei e vengo nuovamente.

Bevuto tutto mi osserva tenendo ancora il cazzo in bocca mentre il dito continua a muoversi dentro di me, regalandomi ancora piacevoli stimoli. Quando lo estrae mi lascia come una sensazione di vuoto anche se ora lappa vistosamente il cazzo per raccogliere ogni stilla di sperma finché non si ammoscia nuovamente. Si solleva e mi saluta con un buffetto sulla guancia mentre si lecca il dito che era infilato nel mio sedere.

Lei non si è minimamente accorta di nulla. è rimasta nella stessa posizione di prima. Mi ricompongo e vado ad aiutare lo zio a preparare tavola. Fra poco arriveranno i miei dal lavoro e cerchiamo di aiutarli. Mentre lui cucina io metto tutto a posto, prendo la mia roba e vado in camera dove sveglio mia sorella. Ha ancora il culo scoperto e le dita sono artigliate sulla sua patatina e mi scappa da ridere. Se entrassero ora i miei genitori chissà cosa direbbero. La prendo in giro come al solito. Da quando si è messa in testa di essere una donna non perdo occasione di punzecchiarla. Si alza di scatto dal letto per avventarsi contro di mè ma si apre l’accappatoio lasciandola completamente nuda alla mia vista. Non posso non notare i suoi peli biondi e le sue tette. Mi eccito ma vedendo la sua faccia mi scappa ancora da ridere. Esco lasciandola arrabbiata a mangiarsi il fegato.

In cucina saluto i miei che sono arrivati e finisco di aiutare a cucinare. Quando arriva lei continuiamo a beccarci. Anche se mio padre ci minaccia e ci divide continuo a punzecchiarla per tutta la cena. Dalla tuta si intravedono i capezzoli duri che spuntano prominenti. Ha anche le guance arrossate, come se fosse ancora eccitata. Finito di sparecchiare noto una macchia scura sul sedere della sua tuta. Penso che è la sua ciprigna che cola per l’eccitazione.

Senza donne e solo noi maschi di casa seduti in salotto, passiamo la serata a guardare e a commentare la partita delle coppe alla tele. Finita, poi vado in bagno a lavarmi i denti per prepararmi ad andare a dormire. Giunto sulla porta, nella penombra, vedo lei che si sta masturbando nel letto. Resto fermo un attimo perché non so che fare, infine decido di entrare per non destare sospetti da parte dei miei cui devono andare anche loro in bagno.

L’osservo mentre si masturba e sento distintamente il suo ansimare e il suo sciacquettio delle sue dita. Mi guarda con uno sguardo sognante. Il mio cazzo si indurisce immediatamente e penso alla sua calda figa. Alle sue dita bagnate che strofinano un altrettanto clitoride duro e viscido di umori.. Ha aperto a malapena gli occhi. La vedo irrigidirsi, contrae gli occhi e gode. Le sue dita non si sono fermate. Continua a muoversi ancora un po poi si gira da un lato e si mette tranquilla mentre respira affannosamente.

Mi metto anche io a letto con il cazzo durissimo. Come la testa tocca il cuscino, parto in quarta e mi addormento come un sasso. Altro che farsi una sega liberatoria..

A tutti buona lettura
maxtaxi
Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli..
Modifiato il 05-01-2007

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