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Racconti erotici sull'Incesto

Senza tabù

By 4 Giugno 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Gianmarco, ho 24 anni e abito in provincia di Napoli. Sono figlio unico di una famiglia di discreto ceto sociale: mio padre &egrave un notissimo professionista, mia madre gestisce in società cinque negozi dei dintorni del nostro paese. Ed &egrave proprio di lei che voglio parlarvi: premetto che io ho una ragazza fantastica, bella e bona, che fa girare la testa a tutti (soprattutto a me!!); ma ho un debole particolare per mia madre: una donna fantastica, non ha un fisico da pin-up, ha 49 anni e ad Agosto festeggerà i 50. Ma vi assicuro che gli uomini se la mangerebbero con gli occhi, lo noto da come la scrutano’E proprio questo suo avvicinarsi in un’età che forse la fa sentire in secondo piano, la sta rendendo molto più lasciva e disponibile; faccio solo una piccola descrizione fisica: alta 1,68 ma costantemente su tacchi altissimi, persino le sue pantofole di casa sono alte, dei piedi (poi lo scoprirete…) curatissimi e secondo me bellissimi, delle gambe dove stranamente non &egrave affiorato nemmeno un segno dell’età e un paio di cosce carnose ma sode, che vanno a stringersi verso quella che io chiamo “la foresta nera”, un malloppo di peli che nasconde un tesoro immenso… Il culo, anche se un po’ sceso, &egrave comunque, anche se non proprio a mandolino, molto bello e pomposo. Infine la cosa più bella che ha sono le tette: una misura 38D (per chi non se ne intende specifico che si tratta di una 5 abbondante) con due areole così grosse che sembrano due palline da tennis.
Dopo questa piccola ma intensa descrizione cerco di spiegarvi le mie emozioni: lei &egrave sempre stata molto sexy nel vestire, le piace apparire ed essere guardata, indossa sempre intimo molto femminile, mai vista indossare un reggiseno o una mutandina che non siano spregiudicate o comunque molto arrapanti; ma la cosa tragica &egrave che lei, nonostante io non sia più un bambino, continua a comportarsi come se lo fossi, e questo mio padre spesso glielo fa notare, anche se lei non se ne frega più di tanto; se deve spogliarsi davanti a me non ci pensa due volte, se deve farsi la doccia o andare in bagno a fare la pipì lo fa tranquillamente anche se ci sono io, per lei &egrave normale come lo &egrave sempre stato per anni.
Ma in tutto questo c’&egrave una piccola differenza: negli anni sono cambiato io e ho cominciato a vederla sotto un occhio diverso: non più come una mamma, ma come una donna, anche perché, per gli attributi che ha, &egrave davvero difficile non guardarla. So che a questo punto qualcuno mi giudicherà perverso o qualcosa del genere, ma io sfido tanti bigotti a dare la loro valutazione dopo averla vista girare sempre per casa mezza nuda, o con completini sexy, o con autoreggenti, o sotto la doccia quando si insapona, o quando si spoglia e mostra le tettone un po’ cadenti ma che sembrano due palle da bowling. Comunque io vado aldilà di eventuali commenti che potrebbero fare quelli che non la pensano come me, ognuno ha nel suo subconscio dei desideri che spesso non riesce ad ammettere solo perché la mente e soprattutto i tabù lo impediscono.
Noi abbiamo un rapporto splendido, e quando, da un paio di anni a questa parte ho cominciato a guardarla sotto una luce nuova, ho avuto paura di intaccarlo; ma le cose tra di noi si sono evolute col tempo, non &egrave stato un passaggio fatto da un giorno all’altro. Come anticipavo, lei ha dei piedi stupendi ed io, che sono un grande adoratore di piedi femminili, non ho potuto fare a meno di farmi tantissime seghe, soprattutto dopo averli visti infilati in un bel baio di autoreggenti color carne o un paio di collant neri a microrete: starei ore e ore a leccarglieli, e quindi, ho cominciato a masturbarmi sentendo il profumo delle sue scarpe, delle sue pantofole, delle sue calze. Ma quello che ha avuto un fattore determinante in tutto questo &egrave la cura che lei ha per i suoi piedini: sempre smaltati, lucidi e profumati e, soprattutto, con una grande voglia di farseli massaggiare: quando me lo chiedeva anni fa che si stendeva sul letto o sul divano affinché io glieli massaggiassi, io quasi mi scocciavo, poi col tempo qualcosa &egrave cambiato.
Ho cominciato a farle dei massaggi e sentivo il mio cazzo che cresceva, una reazione che all’inizio mi sembrava vergognosa, e che poi ha cominciato a farmi andare fuori di testa: lei, essendo molto sveglia, sicuramente ha notato queste mie reazioni e mi lasciava fare, senza interferire, e soprattutto provando anche un certo piacere soffuso (alcune reazioni non c’&egrave bisogno di essere uno psicologo per rendersene conto’). E così da tutto questo &egrave nata una sorta di complicità occulta, dove lei cominciava sempre più a mostrare le sue bellezze fisiche a me che, puntualmente, andavo nel bagno a segarmi; non c’&egrave voluto molto affinché lei si accorgesse di queste mie voglie, lei sentiva di essere spiata e soprattutto guardata con occhi differenti, non più di un figlio, ma di un uomo che voleva a tutti i costi scoparsela. Forse sono stato anche io che ho fatto di tutto per farmi scoprire, era troppo evidente il mio pensiero per nasconderlo e soprattutto perché lei non se ne accorgesse; e allora, quando la massaggiavo, cercavo di appoggiare i suoi talloni sulle mie cosce portandoli piano piano verso il cazzo per farle sentire tutta la durezza del mio missile che stava in quella situazione solo per lei. E lei, non faceva niente per impedirlo; sapeva che mentre cercavo di allargarle leggermente le cosce, cercavo di sbirciare per vedere la sua figa che &egrave molto più arrapante ammirarla in quella situazione che mentre si spoglia o si lava. E da qui &egrave iniziata una vera e propria malattia per lei; non mi bastava più accarezzarla, guardarla e segarmi per lei: ho cominciato a spiarla di notte, nei suoi momenti di sesso con mio padre perché, poi vi spiego, sono riuscito ad individuare tutti gli ammiccamenti che si fanno e che preludono ad una notte di sesso intenso: e a questo punto, mi sono dimenticato di qualsiasi rapporto di parentela. Non mi ero mai sognato di spiarla mentre scopava ma quando l’ho fatto sono rimasto a bocca aperta: una foga e una vitalità che una ventenne nemmeno si immagina; l’ho vista fare certi pompini e certi giochini che nemmeno nei film porno si vedono: quando ha il cazzo nella figa, si masturba con le sue mani come un’assatanata di sesso, quando succhia il cazzo lo fa con una voglia tale che sembra quella di una verginella; ma la cosa che mi ha shockato e quando l’ho vista che lo prendeva in culo; a me il rapporto anale non &egrave mai piaciuto tanto e mai immaginavo che mia madre fosse così perversa a quasi 50 anni, pensavo fosse solo una prerogativa delle giovani cagnette in calore. Invece, vederla godere con quel cazzo di un diametro bello grosso nel culo, mi ha reso ancor più voglioso di lei e ora, nonostante come già detto ho una ragazza che mi invidiano in tanti, le mie attenzioni sono tutte per la mia mammina; non so a quante persone possa interessare ciò che ho detto: io dovevo solo raccontare quello che ho provato e che sto provando perché avrei bisogno di parlare con qualcuno che abbia i miei stessi desideri e soprattutto vorrei sapere con estrema sincerità se quest’avventura possa interessare a qualcuno, perché ho tanti particolari da raccontare e non volevo assolutamente essere noioso e ripetitivo. Se qualcuno fosse interessato a qualche foto di lei vi premetto che mai metterei una sua foto in rete, nemmeno per un miliardo. Se vi basta la mia descrizione o se volete sapere qualcosa in più su lei sono pronto a fornirvi ulteriori particolari, se non vi basta immaginarla e vorreste vedere per quale tipo di donna ho messo da parte tutti i tabù, cercate sul web le foto di una certa Lady Barbara, le assomiglia tantissimo, soprattutto piedi, cosce, culo e viso anche se con le tette molto più grandi (sarà per questo che ho un archivio pazzesco di questa donna, mi ricorda troppo la mia mamma’.). Dopo qualche parere, sarò felice di continuare a raccontare le mie voglie. Grazie.
Ho avuto un numero inaspettato di risposte positive che quasi non ci credevo che un argomento così tabù potesse essere tanto trattato e desiderato dai ragazzi , e vi assicuro sono tanti, che provano le mie stesse voglie. Sarà anche una cosa contro natura ma per quanto mi riguarda &egrave una sensazione così bella e indescrivibile che vorrei augurare di trovarsi nei miei panni per un solo pomeriggio a tutti quelli che non condividono le mie idee.
Ed &egrave a tutti coloro che desiderano leggere queste avventure e condividere con me tutto ciò che vogliono che dedico di raccontare i particolari della mia storia.
La mattina spesso siamo soli a casa, e nel frattempo che viene la signora delle pulizie (che detto tra di noi, se riuscissi a conciliarmi con i suoi orari farei di tutto per scoparmela’) la vedo sempre stare in casa mezza nuda o con abitini molto succinti: lei ha una passione (come me del resto’) per le calze autoreggenti color carne e i collant che spesso indossa senza mutandine; anche quando fa un discreto caldo continua a metterli perché dice che le sue gambe diventano più belle; a volte mi capita di uscire presto di casa e quando vado a salutarla nel suo letto (perché &egrave una gran dormigliona) la trovo quasi sempre mezza nuda perché le sue tettone fuoriescono dai pagliaccetti o babydoll che di solito mette per dormire; ho fatto in passato per farmi vedere col cazzo di fuori, soprattutto quando era bello in tiro ma non sono mai riuscito a trovare l’occasione per scoparmela. Quando mi ha trovato in passato nudo e arrapato non ha disdegnato di lanciare delle occhiataccie abbastanza compiaciute lasciandosi andare anche a qualche commento (tipo come sei cresciuto o cose del genere’) che io continuavo ad attribuire a quella sorta di rapporto di complicità che ci ha accompagnato negli anni. Ma come dicevo io negli anni ho cominciato a cambiare parere su di lei e ho insistito sempre più nel farmi vedere nudo e soprattutto nel vedere lei; ho cominciato a provare una voglia pazzesca dei suoi piedi e delle sue gambe perché mi eccitano da morire: e così i miei massaggi diventavano sempre più lunghi e più interessati fino a quando un giorno, parlando con un amico in chat abbiamo deciso di prendere gli oggetti intimi delle nostre madri che più ci facevano eccitare e abbiamo cominciato a segarci entrambi fino a quando non abbiamo deciso di accendere la cam e io ho visto che non ero il solo ad avere certe fobie per la propria madre; la situazione in cui ci trovavamo mi ha fatto perdere un po’ il controllo e lo stato di eccitazione non mi ha fatto accorgere che mia madre stava rincasando. Quando me ne sono reso conto era troppo tardi e allora ho cercato di nascondere tutto riuscendoci solo in parte: mi sono rimasti sul tavolino un paio di sandali suoi con un tacco vertiginoso e la cerniera del pantalone leggermente aperta ed &egrave stata la prima cosa dove si sono soffermati i suoi occhi mentre la mia faccia diventava di mille colori; avendo avuto la conferma già in precedenza della mia passione per i suoi dolci piedini, &egrave rimasta un po’ incerta su cosa chiedermi, poi mi ha chiesto del perché avessi vicino le sue scarpe e di cosa provavo a sentire il suo profumo: letteralmente esordì così: ‘ Ma che fai? Ma perché hai questa manìa dei miei piedi? Ma tanto che ti piacciono?’ e io, con una voce quasi strozzata:’Si, mi fanno morire” e lei un po’ compiaciuta e un po’ altezzosa:’ Ma come? Con una ragazza così bella e giovane che hai e pensi a queste cose?’ e io:’ Guarda mamma, ci sono dei desideri nascosti che una ragazza di 22 anni non riesce a soddisfare’. La discussione &egrave finita lì con qualche altro commento poco importante e che sinceramente non mi ha fatto nessun effetto, visto lo stato confusionario in cui mi trovavo. Le nostre giornate proseguivano regolarmente, o quasi, con lei che si comportava sempre più da troia (almeno &egrave questo che pensavo io), e con me che in ogni occasione cercavo di scrutarla, di spiarla, di toccarla, fino ad un bel giorno in cui le cose hanno cominciato a prendere una piega diversa. Un giorno &egrave rientrata a casa vestita in un modo più arrapante che mai, o forse ero io che ero in una condizione di eccitazione al di sopra della norma: si toglie il giubbino e la vedo con una maglia bianca aderente e una gonna nera corta e subito il sangue comincia a ribollirmi nel corpo; &egrave stanca e si lascia cadere sul divano del soggiorno sfilandosi gli stivali e dicendo:’vieni qua tesoro, fammi un bel massaggio come solo tu sai fare’, così si stende e accavalla le gambe tenendo quella destra alta verso di me, quasi a invitarmi ad andare verso di lei. Io non me lo faccio ripetere due volte, mi avvicino e la butto lì:’ Posso baciarteli?’; e lei:’ Hai sempre questa voglia?… va bene, baciameli così forse ti passa sta voglia (parole testuali’). Io la prendo per la caviglia mentre allo stesso tempo non riesco più a controllare il mio cazzo che sta per esplodere e anziché darle un bacio sui piedi tiro fuori la lingua e glieli lecco dal tallone fino alle dita; &egrave lì che, conoscendo il suo piacere nel farsi leccare ogni parte del corpo e soprattutto gambe e piedi, la sento ritrarre la gamba e emettere un leggero mugolio di godimento. Poi qualcosa ha il sopravvento su di lei e dice:’ Non fare il malato, sono sempre tua madre, ricordalo’ con una voce che dà l’impressione di desiderare ciò che sta succedendo ma con una forza interiore che le dice di non farsi tentare dalle debolezze della carne. Allora io mi limito al solito massaggino e le puntuali sbirciatine tra le cosce consapevole di aver fatto un piccolo passo avanti verso quello che potrebbe essere il sogno della mia vita: avere una donna così bella e conturbante ad un passo dalle tue mani, anche se &egrave tua madre, ti crea uno stato di eccitazione così profondo che pensi di essere un privilegiato perché ti rendi conto di essere invidiato da tanti uomini che vorrebbero stare al mio posto e che purtroppo per loro si limitano solo a mangiarsela con gli sguardi.

Jam

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