Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

Siamo cresciuti…

By 12 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Inaspettatamente il mio racconto/confessione ha raccolto molte critiche positive e, spinto da esse, scrivo la seconda parte in cui la fantasia prende il posto della realtà’ Ma spero non sarà meno divertente per voi’ :-)

Marinella è sempre nella mia testa. Questo il nome della mia cuginetta che fino a qualche anno prima giocava innocentemente con me nella nostra cameretta a casa della nonna. Non siamo più tornati con le parole ai nostri giochi infantili, ma con la testa, almeno da parte mia, ci sono tornato eccome’ tanto che il mio cazzo di 18enne, che già ha avuto le sue belle esperienze con un paio di compagne di scuola accondiscendenti, si mette in tiro come un soldatino non appena riaffiorano alla mia mente quei momenti vissuti tra l’innocenza e la malizia.
E’ un pomeriggio di inizio giugno, gli abiti primaverili iniziano a diventare troppo pesanti. Ricevo una telefonata da Marinella’ il mio cuore sobbalza in petto’ le serve in prestito la mia antologia di terza! Le dico di passare pure da casa mentre vado a recuperarla in cantina, dove giace nello scatolone con la scritta ‘libri – terza ragioneria’. La mia casa oggi è deserta, i miei lavorano entrambi e non torneranno fin dopo le 17! E sono le 14.30! So già che non accadrà, che non potrà accadere niente con lei, ma sono piacevolmente sorpreso ed eccitato da questa improvvisata.
Passeggio nervosamente per casa, quasi stessi aspettando la mia morosa (ci siamo lasciati 3 settimane fa)’ Che sto facendo? Devo solo prestare un libro a mia cugina’
DRIIIIN!!
Il campanello cazzo! Devo rispondere’ mani sudate’
‘Chi è?’ ‘Marinella’ apri?’ ‘Sali pure, ti apro!’. Premo il pulsante che fa scattare il portoncino di ingresso, apro la pesante porta blindata. Eccola’ E’ più carina di quanto la ricordassi’ Bionda, i capelli raccolti in una coda di cavallo, gli occhi verdi e splendenti, e quella ‘r’ arrotata così sexy’ Mio Dio, devo controllarmi. Marinella entra in casa e si dirige in salone, e così ho l’occasione di ammirarla da dietro’ Una minigonna di jeans, niente calze, due ballerine di vernice ai piedi e una canottina bianca rifinita con pizzo sangallo’ Decisamente sexy e femminile nonostante i suoi 16 anni. La faccio accomodare sul divano mentre le chiedo: ‘Vuoi qualcosa da bere? Fai pure con comodo, sono da solo fino alle 5 e non ho niente da fare oggi” ‘No grazie, sono venuta solo per il libro”
Un attimo di delusione mi riporta alla realtà’ ma certo, cosa mi aspettavo? Che fosse venuta per me? Ora le dò il libro e poi mi andrò a fare una bella pippa in bagno’
‘Ecco, questa è l’antologia che ti serve’ ‘Grazie, mi salvi proprio da un guaio’ La mia antologia fa schifo e mi servono dei dati sul Boccaccio”
Chissà cosa ne penserebbe il buon vecchio Giovanni dei nostri giochi di ragazzini’ PERCHE’ MI VENGONO IN MENTE ORA??? I pantaloncini del pigiama che ho indosso iniziano a tendersi’ Sono imbarazzatissimo’ Spero non se ne accorga altrimenti che figura ci faccio?
Intanto non sembra però se ne voglia andare subito, anzi si è accomodata sul divano accavallando le sue belle gambe già leggermente abbronzate’ Mi sorride e iniziamo a parlare del più e del meno’ Le chiedo se ha un ragazzo, mi dice che ha avuto qualche storiella ma niente di serio’ Io le comunico di essermi lasciato con Alessia da 3 settimane, come se lei potesse essere una possibile preda che sto informando del mio status di ‘single” assurdo’
Il discorso ora passa naturalmente dai ragazzi alle proprie esperienze’ Marinella mi confessa candidamente di aver già baciato qualche ragazzo e di essere andata anche oltre’ Di aver condotto alcuni giochi divertenti’ Non ne avrei mai dubitato, la predisposizione era innata in lei’ Col coraggio dell’incoscienza sento la mia bocca pronunciare le parole che non avrei mai pensato di dirle:
‘Sai Mari, io ogni tanto penso’ beh sì’ ai giochi che facevamo dalla nonna!’
Posso sentire che l’afflusso del sangue alle mie guance è aumentato’ sicuramente sarò arrossito’ è una cosa che ho mantenuto da quando ero bambino e ogni tanto mi imbarazza un po’, nonostante sia una caratteristica che mi accomuna col Piccolo Principe di Saint-Exupéry!
Lei tranquillamente mi risponde ‘Beh’ anch’io se è per questo’ Non si possono dimenticare certe esperienze piacevoli!’. Trasalisco. Cerco di diventare audace: ‘Però ora siamo cresciuti, siamo cambiati’ ‘Hai ragione cugino, siamo cambiati’ E sono un po’ curiosa di sapere come”. Era un sorriso malizioso quello che ho visto sul suo viso angelico? Deglutisco’ Lei continua a parlare: ‘Ti faccio una proposta” ‘Di..dimmi” ‘Beh, tanto ci siamo visti nudi molte volte no?’ ‘Certo Mari, ricordo perfettamente” ‘Beh, allora potresti soddisfare la mia curiosità’ Io mi spoglio per te e tu ti fai vedere nudo da me. Ci stai?’
Il mio uccello risponde per me’ diventa immediatamente di marmo e lei non può non vederlo’ Biascico un sì’ Lei è sempre stata quella che prendeva l’iniziativa e anche oggi non ha tradito le mie aspettative’ Almeno potrò vederla ancora nuda’
Marinella si alza dal divano, sfila le ballerine dai piedi e inizia a slacciarsi la camicetta’ Io sono in trance’ la appoggia sulla sedia’ si apre il bottone e la lampo della sua gonna si abbassa’ scivola giù fino ai piedi’ ora è davanti a me, indossa un completo intimo bianco semplice sopra una leggera abbronzatura’ ‘Ora tocca a te”
Meccanicamente obbedisco, mi tolgo la maglietta e abbasso i pantaloni del pigiama rimanendo solo coi boxer’ Istintivamente mi avvicino a lei’ Sento caldo’ Le dico ‘Però non siamo pari” ‘Perché?’ ‘Perché tu hai due pezzi e io uno solo” ‘Hai ragione’ Potresti aiutarmi? Questi ganci del reggiseno sono sempre duri”
Mi porto dietro la sua schiena, le mie dita a contatto con la sua pelle calda’ In un attimo le sgancio il reggiseno, in questo momento ringrazio la pratica fatta con Alessia.
Lei si toglie il reggiseno e lo appoggia sulla sedia. Torno davanti a lei. Le è cresciuta una bella terza! Ha i capezzoli con l’areola piccola come ricordavo, e rosa’ Sento che sto per impazzire dalla felicità’ Ma che fa? Si avvicina? Sì sì, si avvicina e’ MI ABBASSA I BOXER?
‘Ecco’ Così’ Ti avevo detto che volevo vederti nudo” Quel sorrisino dolce e malizioso mi farà impazzire!
‘Però Mari’ Ora non siamo di nuovo pari” Vuoi giocare? E giochiamo’ Mi avvicino, mi inginocchio davanti a lei e le abbasso gli slip’ Ora la sua passerina è davanti a me’ In questi 3 anni si è incorniciata di una peluria bionda e vaporosa, fine come la seta’ Posso sentire il suo profumo dolcissimo’ Mi alzo in piedi e le nostre labbra finalmente si avvicinano’ Un lungo bacio, non con le labbra premute fortissimo come allora’ La cuginetta ha imparato a baciare’ Le nostre lingue danzano insieme, nella sua bocca che sa di rose selvatiche’
Ci stacchiamo. Mi sento in dovere di dire qualcosa:’Ora è meglio che smettiamo’ Siamo cugini’ Non so cosa potrebbe accadere” ‘E tu non vuoi? Stiamo solo giocando’ Come allora”
La prendo per mano dicendole: ‘Allora andiamo a giocare in un posto più comodo”. Ci dirigiamo in camera dei miei, sul loro letto matrimoniale. Marinella mi segue senza battere ciglio. Gli ormoni sono impazziti, il sangue batte nelle mie vene a mille’ Decido di farle vedere cosa ho imparato in questi anni’
‘Stenditi e lascia fare a me”. Lei obbedisce divertita. Ho mia cugina nuda sul lettone dei miei! Inizio a baciarla, dai piedi, dolcemente, e poi salgo su con lievi bacetti a fior di pelle. Le bacio i polpacci, salgo sulle ginocchia, uso la lingua dolcemente sull’incavo del ginocchio’ Sento che la ragazzina inizia ad ansimare, e la cosa non può farmi che piacere’ Salgo sulla coscia ma riesco a fermarmi prima dell’inguine’ Lei divarica istintivamente le gambe offrendomi il delizioso spettacolo della sua fichetta rorida di luccicanti umori’
Con un notevole sforzo di volontà mi stacco da lei dedicandomi al suo collo, che bacio e stuzzico, poi scendo sul suo seno ancora acerbo usando questa volta la punta della lingua sui capezzoli che sono diventati duri come il marmo’ li lecco, poi li succhio e li mordicchio, piano, come se stessi mordendo del ghiaccio. Ora la porcellina è decisamente eccitata, sta ansimando senza ritegno’ So cosa vuoi’ Scendo con la lingua nel solco tra i seni e poi giù giù’ piano’ Quando arrivo all’ombelico mi ci tuffo dentro, fino ad arrivare al limite dove i peletti mi solleticano il naso. Cambiando di nuovo posizione vado con la testa tra le sue gambe, e finalmente mi decido a baciarla lì’ il suo miele dolcissimo mi bagna le labbra’ La mia lingua golosa va quindi a raccogliere tutto quel ben di Dio’ Marinella inarca il bacino e trattiene il respiro, e una nuova cascata di umori riempie la mia bocca, decisa a non perderne neanche una goccia.
Continuo questo trattamento per un tempo indefinito, finché decido di risalire. Mi stendo sopra di lei, e ci baciamo appassionatamente’ La sua bocca ora può conoscere il suo sapore intimo’
‘Mari’ Hai mai fatto l’amore?’ ‘No’ Ma lo vorrei” ‘Siamo cugini’ Non si può” ‘Ma io voglio che il mio primo uomo sia tu’ Lo voglio da quando eravamo piccoli”
Il mio cuore potrà reggere a questo colpo? Il mio cazzo durissimo certamente sì, in quanto è già posizionato sulla sua apertura’ Ancora un flebile tentativo di restare incollati alla realtà: ‘Sei sicura che è questo che vuoi cuginetta?’ ‘Sì’ Dammelo ora’ Lo voglio!’
Con un movimento dolce entro dentro di lei’ Vinco una breve resistenza iniziale, finché non mi ritrovo completamente dentro il suo corpo, dentro la sua micina’ Stiamo scopando! Sto scopando mia cugina ed è bellissimo! I nostri corpi trovano istantaneamente il ritmo comune, ci muoviamo in una danza lenta e sensuale, nella danza che scandisce la vita dell’uomo fin dai primordi della vita’ Guarda che cazzo vado a pensare mentre scopo mia cugina! Ma lo faccio per allontanare il piacere che, inevitabile, sta pulsando per uscire’ Resto dentro di lei più che posso, poi esco fuori e deposito il mio piacere sul suo pancino ansimante, gemendo e morendo sul suo corpo’
Guardo il suo viso, i suoi occhi sono più verdi e splendenti che mai, le sue gote leggermente arrossate, la sua bocca impertinente che reca il solito sorriso malizioso e che pronunciano un: ‘E’ stato bellissimo”
Mi stendo al suo fianco, la felicità è tale che fa comparire una lacrima sui miei occhi’ ‘Grazie a te cugina, mi hai fatto il regalo più grande che una donna possa offrire ad un uomo, e non lo dimenticherò mai’ E’ stato straordinario”
Un abbraccio interminabile suggella e sancisce il nostro patto segreto e proibito, e, dopo deliziosi attimi di complicità e tenerezza, ci alziamo per andare a fare una doccia insieme’ Durante la quale torniamo bambini, giocando e spruzzandoci l’acqua addosso!
Che pomeriggio meraviglioso’ Mi sa che mia cugina verrà spesso a casa mia per farsi aiutare in italiano’ e ho intenzione di assecondarla e di godermela finché potremo! In fondo, cosa c’è di più bello?

Vi è piaciuto il racconto? Ditelo ai vostri amici! Non vi è piaciuto?… Fatevi i cazzi vostri! :-P
aforest@freemail.it

Leave a Reply