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Racconti 69Racconti erotici sull'Incesto

Sofie e Erik

By 15 Maggio 2009Febbraio 9th, 2020No Comments

La storia che sto per raccontarvi è accaduta un paio di mesi fa, vivo in un piccolo paese nella provincia di Milano in una villetta un po’ isolata dal resto del paese.
Ho 24 anni e sono alto circa 1,76 un po’ magro e lavoro in un negozio di elettronica, oltre a me la mia famiglia è composta dai miei genitori entrambi cinquantatreenni e dirigenti in un’azienda, e mia sorella 19 anni circa 1,70 un bel fisico con uno splendido seno e studentessa universitaria.

Dato il loro lavoro i miei genitori stanno fuori tutto il giorno e spesso partono per viaggi di lavoro all’estero; la nostra villetta è modesta su 2 piani e con un giardino privato con piscina ed è proprio li che ho iniziato a vedere la mia sorellina sotto un punto di vista diverso’

Un venerdì con un permesso sono tornato a casa prima ed entrando ho chiamato la mia sorellina per sapere se c’era, ma nessuna risposta ‘ Strano oggi non aveva l’università, chi sa dov’è’ ad un certo punto noto la porta che da sul giardino aperta mi avvicino e sento dei gemiti, ciò che vedo mi sorprende ed eccita allo stesso momento’
Mia sorella nuda sulla sdraio che si stava masturbando, vedevo le sue dita che accarezzavano la figa e poi entravano dentro, per vedere meglio la scena salii in camera mia che dava proprio sul giardino; guardai dalla finestra e lo spettacolo era stupendo, con una mano si toccava le tette e con l’altra si masturbava vedovo il suo dito sparire dentro quella bellissima figa depilata e senza rendermene conto mi stavo toccando, mi spogliai e restai anche io nudo mentre le dita di mia sorella erano diventate due continuavo ad entrare e uscire con un ritmo sempre più veloce la vedevo contorcersi dal piacere passandosi la lingua sulle labbra e trillandosi i capezzoli, nel frattempo il mio cazzo aveva raggiunto l’erezione massima e avevo una mano appoggiata alla finestra per mantenere l’equilibrio, nella mia teste quelle dita erano le mie che violavano la sua intimità ad un certo punto la sentii urlare e nello stesso momenti venni prese e si tuffo in piscina.
Andai in bagno a farmi una doccia ma l’immagine di mia sorella continuava a ronzarmi in testa facendomi avere un’altra erezione solo la sua voce mi riporto alla realtà ‘Fratellone sei tu?’
‘Si, sono tornato da poco’; uscito dal bagno era li in costume e ci salutammo con il solito abbraccio e bacini sulle guance ‘Fai veloce che dobbiamo preparare la cena’.

Il sabato e la Domenica fino a cena passarono tranquilli, mentre mangiavamo nostro padre ci disse che la settimana dopo era a Ginevra per un affare e che quindi dovevamo fare i responsabili specialmente io che ero il maggiore.
Lunedì mattina esco di casa con i miei genitori, io vado a lavoro e loro a prendere l’aereo; avevo ancora per la testa la mia sorellina che si masturbava e ciò mi eccitava anche se non era corretto.
Arrivato a lavoro chiesi a tutti i miei colleghi se potevano coprirmi per un’ora, volevo scoprire se lo faceva per abitudine; alle 15 in punto Sali in macchina direzione casa, questa volta entrai senza far rumore ma la porta del giardino era chiusa allora salii al piano di sopra e avvicinandomi alla sua porta sentii dei gemiti che non riconobbi per fortuna aveva dimenticato la porta semi aperta e potei sbirciare dentro; la mia sorellina stava facendo un pompino al suo prof di ripetizioni di biologia mentre lui gli palpava le tette dalla camicetta aperta non averi immaginato che lei fosse cosi maiala e per di più mi sta eccitando, il prof scende e le leva gli short di dosso rivelando un mini perizzomino da urlo che scosta per leccarle la figa, vedevo la faccia di mia sorella contorcessi per l’eccitazione mordendosi le labbra nella mia testa le immaginava intorno al mio cazzo in un pompino fenomenale, la vedo mettersi a 90 sul letto e lui metterglielo dentro in un solo colpo pompando a + non posso i suoi gemiti riempivano la stanza, io nel frattempo l’avevo tirato fuori e mi masturbavo pensando che la mia mano fosse la sua, ora era lei a cavalcarlo alternando colpi lenti a colpi veloci mentre lui gli succhiava i capezzoli, io non c’è la facevo più corsi a chiudermi nella mia stanza mi spogliai e continuai a masturbarmi immaginando di scopare con lei.
dopo una mezz’oretta sento la mia sorellina salutare il prof e la porta di casa chiudersi,
poco dopo che la porta si era chiusa io stavo ancora in camera mia a finire di masturbarmi mentre sentivo un orgasmo pazzesco che m saliva su lungo la schiena proprio mentre stavo venendo la porta di camera mia si è aperta ed è entrata la mia sorellina con indosso solo gli short ancora umidi dei suoi umori quella scena bastò per farmelo svuotare completamente sul suo corpo che m si era parato davanti così all’improvviso in tutta la sua proibitività la sporcai sul seno turgido e un pò sul mento lei era rimasta pietrificata ovviamente non si sarebbe mai aspettata di trovarmi li credendomi ancora al lavoro e soprattutto non in quelle condizioni davvero imbarazzanti in pochi istanti il suo viso cambiò si passò un dito fra il seno sporco di sperma e lo guardò un attimo incuriosita poi se lo mise in bocca pulendolo per bene poi con la lingua si ripulì il resto dello sperma dal mento e mi guardò con uno sguardo che non m aveva mai riservato era misto di piacere e voglia i suoi occhi scesero giù fino al mio membro che in pochi istanti a quella scena era tornato bello gonfio e ritto
“mmh buono fratellone…..” io la guardai esterrefatto non m sarei mai sognato che la mia dolce sorellina fosse in realtà una gran porca, ero quasi riluttante all’idea che potesse succedere qualcosa ma allo stesso tempo eccitato e desideroso non sapevo come comportarmi se avvicinarmi e soddisfarla come chiedeva con quegli occhi da gatta o scappare il più lontano possibile
fu lei a fare la prima mossa si avvicinò lentamente e si inginocchiò di fronte a me ero quasi spaventato e doveva averlo capito perchè mi disse
“non avrai mica paura della tua sorellina?lo so che in fondo è quello che vuoi perchè sei un pervertito…lo so cosa fai e cosa tieni nascosto sul computer…ma ora non dovrai più preoccuparti perchè sarà la tua adorata sorellina a farti sentire meglio tutte le volte che vorrai…….”
e detto questo iniziò a leccarmelo lentamente finché non lo ingoiò tutto fino alla radice, era veramente brava e la sua lingua vorticava sulla mia cappella velocemente inducendomi presto a degli spasmi le scaricai tutto in bocca e lei bevve lo sperma fino all’ultima goccia pulendosi le labbra con la lingua la tirai su e la bacai in bocca scesi e inizia a ricambiare il favore leccandola la sentii ansimare allora presi 2 dita e le introdussi nella sua figa grondante di umori, per non farla cadere l’appoggiai sul letto scesi verso di lei e con la lingua inizia a leccarla, mi riempiva la bocca con i suoi umori con la mano inizia a stuzzicargli il clitoride mentre la mia lingua la penetrava
sentivo i suoi gemiti di piacere mentre con una mano mi spingeva la testa verso il suo sesso e con l’altra si toccata le tette decisi di cambiare posizione non poteva godere solo lei, quindi mi posizionai per fare una 69 sentivo le sue labbra e la sua lingua succhiare e turbinare sul mio cazzo
mentre io la leccavo e masturbavo con 3 dita dentro era sempre + bagnata, e anche io stava per venire… ha inarcato la schiena e mi ha riempito la bocca con i suoi umori lei me l’ha tirato fuori e si è fatta venire sulla faccia e mia ha sorriso, poi ci siamo stesi e ci siamo addormentati.
Sentivo uno strano calore nel basso ventre, apprendo gli occhi vedi la mia sorellina alle prese con un favoloso pompino tirandosi su mi disse ‘ Ora lo voglio provare Fratellone’ inizio a scendere su di me mettendoselo dentro, sentivo le parenti della vagina aderire al mio cazzo e prese a fare lentamente su e giù, mi alzai per succhiare i suoi capezzoli mentre lei aumentava il ritmo la sentivo ansimare, la guardai accarezzandole il volto e bacciandolo con passione, la feci uscire ‘Sorellina dai mettiti a 90′ mi posizionai dietro di lei e gli e lo misi tutto dentro afferrandola per i fianchi inizia a scoparla con foga, sentivo i suoi umori bagnarti lei inizio a tremare e venne, anche io ero al limite lo tirai fuori appena in tempo venendogli sul culo e la schiena, ci abbracciammo e ci addormentammo.

Per commenti, critiche e qualunque altra cosa scriveteci a sofia.erik@yahoo.it Giorno 2′.

Mi svegliai ancora tra le braccia di mio fratello… quasi non potevo credere a quello che era successo, era da quando l’avevo visto per la prima volta uscire dalla doccia senza addosso nulla che lo bramavo e la notte mi masturbavo pensando a lui, sapevo che era sbagliato eravamo fratelli non si poteva ma era lui così irraggiungibile che me lo rendeva ancora più desiderabile.
E invece quel giorno era successo davvero, ero entrata in camera x caso giusto x cercare un paio di cose che m servivano per un progetto scolastico non che sentissi il bisogno di scopare, avevo appena finito di farmi il mio prof di biologia nonché uscente, ma la visione di mio fratello che si masturbava presumo pensando a me era stato il via di un passionale pomeriggio all’insegna del proibito’
Il solo ricordo di quel folle pomeriggio mi mandava a mille ma non sapevo se fosse stato solo il caso o fosse un evento ripetibile, sta d fatto che sentivo ancora più voglia e bisogno di darmi a mio fratello come se solo lui potesse soddisfarmi completamente, decisi di lasciar correre le cose e aspettare. Mi alzai e preparai la colazione dopo poco scese anche lui portava solo i boxer con il cazzo bello in evidenza e leggermente umidi attorno alla cappella’mi venne voglia di fiondarmi su quei boxer avida ma m trattenni, mi si avvicinò e come se niente fosse, mi diede un bacio sulla guancia dandomi il buon giorno e chiedendomi come avevo dormito, rimasi un po’ delusa non so cosa mi aspettassi gli risposi un po’ seccata e si offese.
La mattina passò senza nulla di speciale a parte che Erik continuava a entrare e uscire da camera mia con mille scuse a volte molto stupide nel pomeriggio decisi di staccare dal mio progetto x andare a rilassarmi un po’ in piscina, era il giorno libero di entrambi così gli chiesi se volesse farmi compagnia e lui accettò.
‘ti fa nulla se m tolgo il reggiseno?se no poi m rimane il segno delle spalline”lui fece un cenno e tornò a immergersi nel suo libro non permettendomi di sentire quella frase che borbotto quasi più a se che altro’
M tuffai in acqua… quando uscii Erik era senza addosso nulla il libro poggiato sul tavolino in parte alla sdraio mi guardò con fare malizioso e mi fece cenno di avvicinarmi feci come diceva e mi accomodai sul salviettine che avevo steso di fianco al bordo della piscina, Erik mi raggiunse e m si sdraio di fianco, si mise a giocare con i laccetti del perizoma finché il costume non si slacciò poi passò dai lacci sul tessuto fino a sfilarlo completamente.
La mia testa girava già per l’eccitazione e in quel momento decisi di infischiarmene che fosse o no mio fratello se era quello che voleva l’avrei accontentato in tutto e per tutto. Iniziai a giocare con il suo cazzo che era già bello turgido e pronto, Erik si mise a baciarmi sul collo e pian piano si mise a scendere soffermandosi sul seno a tormentare i miei capezzoli poi sulla pancia fino ad arrivare a farmi impazzire baciandomi il linguine, sempre più verso la figa dove già torturava il clitoide con le dita leccava avidamente i miei umori che ne uscivano mentre io mi sentivo scoppiare di piacere. Decisi di ricambiargli il favore anche se di staccarsi da me non ne aveva intenzione così m posizionai per una sessantanove e intanto che lui me la leccava iniziai a succhiare la cappella fino a prenderlo completamente in bocca. Continuammo così per non so quanto ma improvvisamente suonò il campanello’ Mi ero completamente dimenticata che quel giorno avevo un appuntamento con la mia migliore amica per un bagno rilassante in piscina dopo gli ultimi esami, Chiara era una ragazza alta con un bel seno sodo capelli rossi e occhi chiari, molto particolare caratterialmente con una grande voglia di parlare di sesso e farlo sia con uomini che con altre ragazze, specialmente aveva una gran passione per me che non m nascondeva per nulla e per un periodo ci eravamo anche frequentate di nascosto e tuttora ogni tanto continuavamo a darci piacere all’insaputa degli altri. Quando seppi che era lei mi avviai alla porta indossando solo gli short senza sotto nulla lei era provocante come al solito una micro gonna tutta pieghe e un costume che quasi non le copriva i capezzoli m guardò ammiccante ‘Sei sola?’ io e lei ci eravamo sempre dette tutto così un po’ arrossendo gli dissi che c’era anche Erik di la in piscina. Capì al volo e sul suo volto si disegnò un espressione eccitata, anche mio fratello le piaceva non poco, le era capitato di vederlo mentre sgattaiolava dal bagno in camera sua dopo una doccia sempre con indosso solo i boxer o a volte nemmeno quelli’ m chiese se potevamo andare prima in camera mia senza dire nulla a mio fratello, era da molto che non avevamo più certe occasioni e oltretutto ero ancora eccitata da prima così la condussi per mano su dalle scale urlando a Erik di non disturbarci perché avevamo un paio di cose importanti di cui parlare. Feci sedere chiara sul letto chiudendo la porta ma non a chiave dato che in un certo senso speravo quasi che c sentisse e arrivasse a controllare; mi sedetti a mia volta e lei mi fu addosso’ci baciammo con trasporto mentre le nostre mani indugiavano sul corpo dell’altra le sfilai il pezzo sopra del costume iniziai a succhiarle i capezzoli mentre lei infilava una mano nei miei short dopo averne abbassato la cerniera..iniziai a masturbarla anch’io mentre avevo la faccia completamente affondata nel suo seno la penetravo con due dita mentre lei torturava il mio clitoide, finché la tortura non divenne insopportabile inizia allora a scendere con la lingua sempre più in basso arrivata alla pancia la feci stendere sul letto, le alzai la microgonna e spostai il perizoma del costume iniziando a leccargliela con gusto chiara però mi fermò mi alzò un attimo e si sistemò in modo da avere anche lei la bocca sulla mia figa e dopo avermi tolto gli short ci prolungammo in una favolosa sessantanove bevendo ciascuna gli umori che cadevano copiosamente dalle fighe grondanti’Erik era sempre stato un ragazzo curioso e doveva aver sentito in lontananza i nostri gemiti ed era salito di corsa fuori dalla camera aveva accostato la porta e si era messo a guardare quel meraviglioso spettacolo menandosi l’uccello a più non posso, lo intravidi e gli feci cenno di entrare ero con la figa verso il fondo del letto e gli feci cenno di unirsi a noi’ non se lo fece ripetere si avvicinò al fondo del letto, chiara aveva già intuito la situazione e si staccò dalla mia fessura per leccarle il cazzo turgido di mio fratello poi lui me lo infilò mentre lei gli leccava le palle e a tratti tornava a torturarmi il clitoide con la lingua, era la mia prima esperienza con una ragazza e un ragazzo contemporaneamente e per di più mio fratello e la mia migliore amica, stavo godendo da paura,la schiena inarcata per accogliere tutta l’asta di Erik e la bocca incollata alla figa di chiara.. venimmo tutti e tre contemporaneamente un orgasmo potente e copioso che riempi la mia bocca degli umori di lei e quella di chiara dei miei umori e dello sperma di mio fratello poi ci alzammo e io e chiara c baciammo mescolando i nostri liquidi e ingoiandone fino all’ultima goccia, il cazzo del fratellino era ancora turgido e pieno e richiedeva di essere svuotato completamente, stavolta mi misi sotto io e mentre riprendevo a leccare il clitoide di chiara reso ancora più dolce dall’orgasmo Erik la penetrava con la stessa foga di prima facendo uscire e entrare il cazzo lentamente per lasciarmelo leccare tutto fino alle palle m accorsi che chiara godeva molto da come mi leccava e succhiava il clitoide infilando a volte la lingua in profondità nella figa odorante di sperma poi ad un mio cenno estrasse un vibratore e incominciò a giocarci nella mia fessura spingendolo sempre più a fondo e leccando con più foga. Continuammo per tutto il giorno a giocare tra noi in un miscuglio di liquidi e umori il cazzo di Erik sempre nelle nostre fighe bagnate mentre io e chiara ci stimolavamo masturbandoci e leccandoci a vicenda. Venimmo più volte sempre in contemporanea accompagnati da lunghi brividi di piacere. Si era ormai fatto tardi e dopo una breve cena proposi a chiara di rimanere da noi a dormire dato che l’ultimo autobus per il suo quartiere era ormai passato da un pezzo, dormimmo tutti e tre insieme nel grande letto matrimoniale che mi ero fatta mettere in camera qualche hanno prima avvinghiati e completamente nudi poco importava chi eravamo l’uno per l’altro ma quello che avevamo condiviso in quel pomeriggi odi pura follia.

Per commenti, critiche e altro sofia.erik@yahoo.it

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