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Racconti erotici sull'Incesto

Sogno, ossessione, realtà

By 13 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho 18 anni, vivo con mia madre e mia sorella in una appartamento di una media città di provincia del nord Italia .Siamo piuttosto agiati, mia madre non deve lavorare, oltre ad una cospicua eredità lasciategli dai genitori ha anche assunto la metà dei beni di mio padre quando hanno divorziato .Il rapporto con mia mamma è sempre stato assolutamente stupendo, quasi mai abbiamo litigato e mai lei ha dovuto punirmi .Con mia sorella è naturalmente diverso, non potevamo non avere screzi tra di noi ma comunque ci vogliamo bene .

Tutto iniziò quel giorno che in casa da solo e stanco dei soliti video porno e in cerca di qualcosa di nuovo che eccitasse la mia mente e il mio corpo mi imbattei per caso in un paio di mutande di mia madre Francesca .Donna bellissima e madre stupenda .Quarantenne mora con occhi scuri, sedere sodo e seno abbondante con gambe snelle e viso dolce .Io amavo mia madre come un figlio la può amare, ma quello che feci quel giorno fece cambiare il mio amore per lei, infatti non avendo nulla di meglio da fare raccolsi le culotte nere che stavano per terra vicino alla lavatrice e senza sapere perché le annusai .Il profumo che salii nelle mie narici mi fece rimanere mentalmente assente per almeno cinque minuti, non che non avessi mai sentito l’odore di una donna ma mai ne ero rimasto così colpito .Mi venne immediatamente voglia di rifarlo e così feci .Di nuovo e di nuovo ancora e tante altre volte rimanendo tutte le volte estasiato e incominciando a sentire il mio pene crescere nei boxer e pigiare con forza contro i pantaloni. Non riuscendo più a controllarmi dovetti passare all’azione e così dopo essermi seduto sul cesso,mi abbassai i pantaloni e incominciai a masturbarmi con foga tenendo con l’altra mano la sua lingerie premuta in viso .Venni piacevolmente e dopo essermi ripulito cercai di rimettere tutto come era prima .Tornai alle mie occupazioni ma non riuscivo minimamente a pensare ad altro se non a quello che avevo appena fatto e i sentimenti che sentivo dentro di me erano assolutamente contrastanti : da una parte continuavo a essere eccitato e a pensare a quel profumo che si era impadronito dei miei polmoni e sembrava non volersene andare .Dall’altra mi sentivo sporco per essermi masturbato con le mutande di mia madre, mi sentivo come un maniaco sessuale e pensavo che sarei finito in carcere dopo aver stuprato qualcuno .Per alcune settimane non ci pensai e tornai a masturbarmi con i cari e vecchi video ma un giorno impegnato in una disperata studiata del giorno prima, sentii un leggero stimolo e così andai verso il bagno e senza pensarci spingo la porta con un piede e non appena la visuale si apre vidi mia mamma seduta sul water intenta a depilarsi le gambe, in mutande .Chiesi scusa e me ne andai nell’altro bagno e così mentre stavo pisciando pensai all’immagine non troppo sexy, almeno in quel frangente, di mia madre e mi venne in mente che indossava esattamente le stesse mutande di quel fatidico giorno e senza neanche fare apposta mi ritrovai a fantasticare di nuovo su di lei e sul suo corpo, in breve mi ritrovai di nuovo con un’erezione e dovetti masturbarmi in fretta e furia per tornare il prima possibile allo studio .Non fu difficile infatti ero talmente eccitato che mi ci vollero pochi minuti, dopo essermi pulito ritornai sui libri promettendomi di non pensarci più almeno per quel giorno .Quella notte andai a letto e dopo essermi addormentato a fatica a causa dei tanti pensieri che mi giravano in testa, sentii qualcuno camminare nella stanza, aprii gli occhi e intravidi una figura femminile, che immediatamente identificai con quella di mia madre, avvicinarsi al letto e togliermi le coperte di dosso, io tentai una confusa protesta ma non appena lei si sedette al mio fianco sentii la sua mano passare sopra il mio pene .La poca luce che passava dalla porta mi rese possibile vedere sul suo viso un sorriso soddisfatto e mentre la sua mano entrava dentro al pigiama e afferrava il mio uccello, allungai una mano e iniziai a palparle un seno .Non appena lei sentì il mio pene sufficientemente duro mi abbassò il pigiama e iniziò con voracità a succhiarlo, sentii la sua lingua passare più e più volte sulla mia cappella e la sua mano calda avvolgere i miei testicoli e massaggiarli con delicatezza .Qualche minuto ancora e sentii dentro di me salire il piacere, sommessamente le annunciai l’orgasmo imminente e contemporaneamente il mio desiderio di vederla ingoiare il mio sperma .Capii che l’eiaculazione era vicina ma…..pufff!
Mi svegliai nel mio letto, nel silenzio totale della casa e nella stanza non c’era nessuno .Cazzo, era solo un sogno .Non appena mi resi conto di avere una erezione iniziai a masturbarmi lentamente e rimettendomi comodo tentai di tornare al sogno ma invano e così mi dovetti accontentare della fantasia, pochi minuti e consumai un altro orgasmo .Oramai la mia era un ossessione, non riuscivo a pensare a nulla che non riguardasse lei e avere un erezione pensando ad un altra donna mi era praticamente impossibile .Cercai qualche notizia su internet e venni a sapere che non è poi così raro avere pensieri impuri su un proprio familiare e ciò un pochettino mi tranquillizzò, tentai di dimenticare quel sogno ma non ci riuscii e tutte le volte mi ritrovai sempre più eccitato .Pensai che avrei dovuto smettere ma pensare al suo corpo nudo o vestito che sia, mi eccitava incredibilmente e così mi vedetti costretto a tornare a masturbarmi con le sue mutande per cercare di calmare la mia mente .Certe volte avevo la tentazione di venirci sopra ma c’era sempre la paura di essere scoperto che mi frenava e così mi concedetti da allora di tanto in tanto di strofinarmi la sua biancheria sul cazzo e venire copiosamente .

Parecchio tempo dopo, cresciuta ancora l’ossessione per mia mamma, verso l’ora di cena entrai in cucina per chiederle a che ora sarebbe stato pronto .Mi ritrovai davanti la scena di lei con addosso i calzoni della tuta attillati, che tanto mi piacciono, protesa sul tavolo intenta a posizionare le posate, fu la goccia che fece traboccare il vaso. Senza tanto rimanere a pensare mi avvicinai velocemente e appoggiai il mio inguine al suo didietro mentre con entrambe le mani le afferrai i seni .Lei reagì immediatamente cercando di togliersi dalla mia presa ma io glielo impedivo con la forza e così qualche secondo dopo con la mano destra scesi velocemente sul suo ventre fino ad arrivare in mezzo alle gambe ma appena un attimo prima di sentire sotto i polpastrelli la forma delle sue labbra lei riuscì a liberarsi .Allontanatasi qualche passo, rimase a bocca aperta con una espressione a metà tra il disgusto e il terrore e così si avvicinò e mi mollò uno schiaffo così forte che mia sorella, da camera sua, chiese che cosa fosse stato .Mia madre non rispose, rimase immobile a fissarmi e probabilmente a chiedersi cosa ci fosse in me che non andasse e non appena trovò le parole, mi ammonì :
– Cosa cazzo credevi di fare? Maniaco . –
Rimasi senza parole ancora un po’ colpito da quello schiaffo e intento a indagare le mille sensazione che avevo provato in quei pochi secondi in cui era stata mia .Lei continuò :
– Ma sei scemo? Perché mi hai palpata?…Rispondi! –
Abbozzai qualche verso messo lì a caso e poi finalmente presi il coraggio a due mani e le confessai tutto :
– Mamma sono innamorato di te ma non come un figlio dovrebbe esserlo di sua madre ma come un uomo è innamorato di una donna .Sei la cosa più bella che io abbia mai visto e voglio solo che tu lo sappia . –
A quelle dolci parole che però non sembravano mie nemmeno a me stesso, vidi il suo viso cambiare e diventare meno disgustato e a tratti comprensivo .Si avvicinò e abbassando il tono della voce mi chiese perdono per quello schiaffo e mi disse che io non potevo fare certe cose con lei, che tutto ciò era contro la morale e anche contro la legge .L’ascoltai senza smettere di fissarla negli occhi e immaginandola nuda di fronte a me .Qualche secondo ed ero eccitato di nuovo .Mi abbracciò, sentii la punta del mio pene premere contro il suo corpo, al che lei disse :
– Sei ancora eccitato? Dai vai in bagno, sfogati e dopo vieni che c’è pronto .Non azzardarti più a fare una cosa del genere, hai capito?. –
Non potei non accogliere il suo consiglio e così mi chiusi in bagno e diedi sfogo alla mia perversione, muovendomi per la stanza e muovendomi come se stessi facendo sesso immaginando che la mia partner fosse Francesca, non appena conclusi sentii mia madre chiamare mia sorella .Andai a tavola e come di consueto mi sedetti di fronte a lei mentre mia sorella si mise di fianco a Francesca .Iniziammo a cenare come se non fosse successo nulla e a parlare come al solito del più e del meno, ma io continuavo a essere eccitato come un porco e così facendo finta di niente allungo una gamba fino a incontrare quella di mia madre e iniziai ad accarezzarla come se le stessi facendo ‘piedino’ .Appena se ne rese conto mi guardò male, cercando di non farsi vedere da mia sorella ma io non smisi nemmeno davanti ai suoi continui rifiuti .
Finita la cena, mia sorella tornò in camera sua dove soleva restare ore intere, e così io e mamma potemmo parlare di quella situazione così spiacevole .Lei mi pose tante domande sulla mia ossessione, alle quali io risposi sempre vagamente e senza dire in pratica nulla quando ormai stanco di tutto quel parlare e con una voglia incredibile di lei mi alzai e lanciandomi sopra di lei tentai di tornare a toccarla mentre lei ancora più alterata e impaurita tentò di allontanarmi .Non riuscii più a resistere, mi abbassai i pantaloni e iniziai a masturbarmi, proprio come un maniaco, mentre lei mi guardava schifata ma allo stesso tempo curiosa, cercò di allontanare lo sguardo ma non poteva farlo e non riuscì a staccare gli occhi di dosso da me e dal mio uccello :
-D’altronde ho certi bisogni anche io . –
Mi sembrò che disse ad un certo punto, con un filo di voce, ma a me non interessò e continuai a far passare veloce la mia mano per tutta la lunghezza del mio pene e felice che lei mi guardi mi avvicinai all’orgasmo, che consumai nell’immenso piacere mentre guardavo il suo viso e sentivo lo sperma uscire da me e schizzare in ogni direzione .Rimanemmo qualche secondo in silenzio e ci guardammo, lei distolse lo sguardo e con un pizzico di vergogna, nervosamente disse :
– Ma guarda che cosa hai combinato, è dappertutto! –
Dicendo ciò si alzò e iniziò con una spugna bagnata a cercare le gocce di sperma ovunque fino a che sicura di averle trovate tutte si risedette e tornò a parlare della situazione mentre io rimasto con i pantaloni abbassati e con ancora i segni dell’erezione precedente ben presenti sul mio cazzo, non riuscivo ad ascoltare quello che dicesse ma pensavo intensamente a lei .Sembrò pensare affannosamente a qualcosa da dire fino a quando interruppe il silenzio dicendo :
– Non puoi più fare una cosa del genere, la devi smettere!Siamo madre e figlio non dovremmo fare certe cose!E se tua sorella fosse entrata? –
La sua frase non mi colpì più di tanto e di sicuro non mi fece cambiare idea, mi rivesto ed esco dalla stanza .La mia mente iniziò a pensare a quello che era successo e mi si piantò in mente l’idea che le se l’avessi rifatto, molto probabilmente non sarei stato trattato in quel modo perché in fondo in fondo sapevo che le era piaciuto guardare suo figlio masturbarsi .

TO BE CONTINUED

Per qualsiasi commento, consiglio o domanda contattatemi…
”perchè in fondo in fondo sapevo che le era piaciuto guardare me, suo figlio, masturbarsi…’

Entrai in camera e mi sedetti sul letto e immediatamente nella mia mente incominciarono ad affollarsi i più strani pensieri .Pensai a quanto fosse stato eccitante masturbarmi mentre mia mamma mi guardava, a tutti le sue occhiate vogliose rivolte al mio pene e anche al fatto che quello che era appena successo potesse essere l’inizio della sua capitolazione, che la avrebbe finalmente portata tra le mie braccia .In pochi giorni non riuscii a trovare un’altra situazione anche perché Francesca non perdeva un occasione per invitare qualcuno a cena o per un caffè e quindi mi dovevo accontentare di poterla guardare e toccare di sfuggita .Non potendone più e dovendo sfogare la mia voglia di sesso e cercando un modo per compiacere la mia mente perversa, un pomeriggio la trovai a letto addormentata e così mi avvicinai .Bellissima come sempre con gli occhi chiusi e un leggero sorriso stampato sulle labbra così soffici e morbide che le vorrei baciare ma non posso .Cercai di trattenermi ma avevo bisogno di un qualsiasi contatto con il suo corpo altrimenti sarei impazzito .Decisi di scoprire che cosa indossasse e spostando con estrema attenzione il lenzuolo, la scoprii vestita solo con una vestaglietta nera, niente mutande né reggiseno .All’istante iniziai a eccitarmi e quando poi riuscii a sbirciare sotto la fine della vestaglia vedendo la sua vagina completamente rasata proprio come piace a me, per poco non mi lanciai a capofitto con la faccia tra quelle sue gambe così sensuali e sinuose per assaggiare finalmente quel frutto proibito che ormai da tempo popolava i miei sogni .Alzai la parte finale della vestaglia fino a che riesco a vederla anche in piedi, mi abbassai i pantaloni e incominciai subito a farmi una sega con così tanta foga che quasi mi feci male .Mi inginocchiai per starle più vicino e poter sentire il suo odore, con una mano le sfiorai i capelli, il viso e anche i capezzoli che istintivamente si raddrizzano diventando visibili anche attraverso il tessuto nero .Non potevo resistere ulteriormente e così continuai a toccarla e con un dito arrivai a toccare le labbra .Le sfiorai appena e le portai alla bocca, le leccai con gusto, la toccai ancora un po’ e notai che era leggermente bagnata, al che pensai con un pizzico di malizia che magari mi stava sognando .Decisi, quindi, di provare qualcosa di ancora più estremo e così con delicatezza appoggiai la mia cappella sulle sue labbra e per qualche secondo continuo a masturbarmi infatti pochi secondi mi bastarono per arrivare all’orgasmo che consumai sommessamente facendo defluire il mio sperma sul suo viso, sui suoi stupendi capelli .Non appena mi resi conto del danno che avevo fatto rimasi qualche secondo nel panico più totale e la prima cosa che mi venne in mente da fare fu cercare di togliere tutto con la mano ma non appena le mie dita sfiorarono il suo viso, Francesca iniziò a muoversi .Si stava svegliando, ne ero sicuro, dovevo andarmene e così feci, mi tirai su i pantaloni e corsi in camera lanciandomi nel letto e facendo finta di essere addormentato .Le bastarono giusto dieci secondi per svegliarsi, realizzare di avere qualcosa di appiccicoso in faccia ed entrare in camera mia urlando il mio nome ad alta voce .Con poca convinzione feci finta di essere stato svegliato dalle sue urla e la guardai con faccia interrogativa .Chiuse la porta per non farsi sentire da mia sorella, incominciò con tono dapprima calmo ma poi sempre più forte e deciso a chiedermi se fossi pazzo o solamente ritardato .Mi chiese a più riprese il perché della mia azione, non potevo parlare dall’imbarazzo che provavo e allora non trovai di meglio da fare se non rimanere fermo immobile e fissarla .Uscì dalla stanza e entrò in bagno, lo capii perché sentii l’acqua scendere nel lavandino .Mi alzai e con passo deciso irrompo a mia volta nel bagno, lei era piegata a novanta con la faccia direttamente sotto il getto d’acqua intenta a lavarsi il viso e i capelli .Le passai dietro senza perdere l’occasione per sfiorare il suo magnifico sedere e farle sentire il bozzo nei miei pantaloni. Mi abbassai i pantaloni e mi sedetti sul water a poca distanza dal lavandino e senza smettere di fissarla feci una lunga e liberatoria pisciata .Dopodiché noto che la fuga dopo l’orgasmo aveva lasciato evidenti tracce di sperma anche addosso a me e così mi sedetti sul bidet mentre, mentre mia madre ha finito e si sta asciugando .Finito mi asciugai senza naturalmente nascondermi ma mostrandomi fiero in tutta la mia nudità stando attento nel cercare di captare una qualsiasi sua reazione sia positiva che negativa .Non mi lanciò nemmeno una misera occhiata, lasciandomi un po’ deluso e titubante sul da farsi ma per la prima volta nella nostra malsana ‘relazione amorosa’ fu lei a prendere l’iniziativa e così senza nessuna parola o cenno, lasciò cadere ai suoi piedi la vestaglietta e rimanendo nuda davanti allo specchio iniziò a guardarsi come se si stesse preparando ad una serata bollente e così dopo aver controllato velocemente se la sua vagina apparisse al tatto pelosa incominciò ad aprirsi le labbra . Assolutamente inebetito di fronte a tanto splendore rimasi letteralmente a bocca aperta e non osai muovermi per non disturbarla, sembrava che lei si stesse comportando come se io non fossi nella stanza .Lei continuò a guardarsi la vagina e con sempre più malizia lasciò diventare i suoi movimenti sempre più sensuale e ritmati come se una presenza invisibile dietro di lei la stesse penetrando .Allungando una gamba all’indietro la appoggiò al bordo della vasca e inserendosi due dita dentro si masturbò come sotto l’influenza di un’onda erotica .Io continuai a non muovermi ma assaporavo ogni singolo istante in cui il suo corpo nudo rimaneva davanti ai miei occhi .Lei sempre più assorbita dal piacere, iniziò ad ansimare e a toccarsi il seno con dolcezza e allo stesso tempo decisione, le dita continuano ad entrare e uscire dalla sua vagina e ormai a occhi chiusi assapora ogni singolo istante di quello che si prepara ad essere uno stupendo orgasmo .Si tirò anche un piccolo schiaffetto sul sedere e cercando una posizione più comoda si sedette sul cesso e mentre le dita continuavano a correre sul suo clitoride, dopo essersi leccata l’indice dell’altra mano iniziò a massaggiarsi il suo buchetto di dietro e dopo qualche secondo lo penetrò .Il suo corpo sembrò pervaso da un piacere assoluto e così mentre sento il suo respiro aumentare sia di intensità che di profondità, ovviamente eccitato, penso a più riprese si farmi l’ennesima sega ma comprendo che questo è il suo momento e così mi sedetti di fronte a lei sul bordo della vasca e continuai ad osservarla fino a quando lei trattenendosi dall’urlare consumò l’orgasmo rimanendo spossata dalle contrazione del suo ventre .Le ci volle qualche secondo per riprendersi e non appena aprì gli occhi,cerca la mia persona e con sorriso strano sul viso mi chiese con la voce ancora tremolante di piacere :
– Caro adesso puoi andare! Spero che ti sia piaciuto il piccolo spettacolino . –
Completamente senza parole e non riuscendo a pensare a nulla che non fossero i suoi movimenti sensuali e al suo corpo nudo, annuii e in silenzio me ne andai .Convinto che dopo quello che era successo sarebbe bastato qualche altro giorno e qualche altra piccola azione ben congegnata e lei sarebbe capitolata e avrebbe lasciato i miei ormoni adolescenziali sfogarsi sul suo corpo .Per raggiungere il mio scopo iniziai una piccola maratona di dolcezza infatti mentre mangiavamo la sfioravo ad ogni opportunità, lei sembrò rimanere assolutamente indifferente alle mie lusinghe .La sera una volta che mia sorella andava a letto mi sedevo di fianco a lei sul divano, le baciavo il collo, le spalle e le accarezzavo i capelli e la pelle liscia delle braccia sperando almeno in un piccolo segno di consenso .Lei però continuò ad ignorarmi almeno che io non cercavo un contatto più diretto al che con indifferenza, visibilmente scocciata, allontanava le mie mani .Il suo comportamento mi mandava messaggi talmente contrastanti tra loro che con una confusione totale in testa me ne andavo a letto e mi addormentavo con nel cuore la speranza di sognarla un altra volta e di poter un giorno finalmente avere lei e il suo corpo perfetto .

Deciso con le buone o le cattive ad ottenere ciò che volevo, aspettai il momento più opportuno e provai l’ennesimo approccio .Mia madre era in bagno per farsi la doccia ma non sentivo ancora la doccia scorrere, probabilmente si stava struccando e allora in un baleno mi fiondai in bagno da cui avevo temporaneamente tolto la chiave per evitare di restarne chiuso fuori .Entrai e chiusi a chiave la porta alle mie spalle, lei era nuda davanti allo specchio che si stava struccando proprio come immaginavo e mi guarda senza quasi neanche curarsi della mia presenza mentre io mi spogliai in un attimo e le andai dietro toccandole immediatamente il seno e baciandole il collo e le orecchie che sapevo essere il suo punto debole ma lei sembrò sempre impassibile, stuzzicai per un po’ i suoi capezzoli ma di nuovo lei non reagiva e così deciso ad avere soddisfazione, passai al livello successivo e facendo scorrere le mani sul suo ventre arrivai a sfiorare le sue labbra e dopo averle toccate un po’ lei, si lasciò andare e si fece scappare un gemito di piacere .Non riuscii più a controllarmi e la penetrai con l’indice e il medio iniziando a masturbarla con forza, lei rimase con le mani appoggiate al lavandino guardando il mio viso di fianco al suo riflesso nello specchio mentre sente il mio pene crescere tra le sue chiappe .Era ben disposta e così pensai di approfittarne, pochi secondi dopo le afferrai un mano e la portai al mio uccello .All’inizio la ritirò istintivamente poi convinta dal piacere che le mie dita le davano, lo afferrò e lo massaggiò per qualche minuto, accarezzandolo quasi fosse un peluche .Si girò e mi guardò dritto negli occhi, allora allungai la testa per baciarla sulle labbra ma lei muovendo la testa si ritrasse lasciandosi baciare una guancia, un po’ preoccupato di questa sua reazione tornai a toccarla mentre lei aveva entrambe le mani sul mio pacco e lo guardava vogliosa .Si girò di scatto rimanendo stavolta con il viso a pochi centimetri del mio, nel frattempo io non avevo smesso di farle il ditalino e lei mi stava ancora toccando .Con l’altra mano intanto le toccavo nuovamente il seno perfetto mentre i nostri sguardi rimanevo incollati tra di loro .Si spostò e si sedette sul water chiuso proprio dove mi ero masturbato la prima volta con il suo intimo e mi fece cenno di sedermi sopra di lei .Ci siamo pensai, sentivo che qualcosa di estremamente eccitante stava per accadere e infatti non appena fui in posizione le sue mani non mi toccarono più con delicatezza precedente ma con decisione .A quel punto ero io a emettere gemiti di piacere mentre le toccavo il seno .Qualche minuto e iniziai già a sentire le primissime avvisaglie di un orgasmo cercai di approfittare della situazione per farla divertire ancora un po’ in modo che magari tutto quello si fosse ripetuto in futuro .Allungai le mani e tornai a toccarla con tenacia e tutto l’impegno di cui ero capace. Sentire le mie dita dentro di lei e il suo calore attorno ad esse mi lasciava in estasi, qualche minuto e lei mi mise le mani sul sedere e iniziando a toccarlo con foga mi chiese di alzarmi in piedi, non appena esegui lei estrasse la lingua dalla sua bocca e la avvicinò lentamente alla punta del mio uccello .Mentre pensavo che finalmente il mio sogno si stava per avverare, non riuscivo a non pensare a quelle settimane di assoluta pazzia che mi avevano condotto a fare così di cui mi vergognavo solo a pensarci .In quel momento stavo però per raccogliere il frutto di tanta tenacia .Non appena la sua lingua sfiorò il mio glande una sensazione mai provata prima si impadronì di me con una forza tale e provocandomi talmente tanto piacere che quasi le mie gambe cedettero .Quando mi ripresi Francesca aveva già iniziato a succhiarlo con capacità e con la mano mi massaggiava i testicoli, spingo in avanti il bacino per affondare ancora di più dentro la sua accogliente bocca e lei senza troppi problemi lo accolse .Le appoggiai una mano sul capo e le accarezzai i capelli lisci fino a che sentii i miei testicoli spingere lo sperma verso l’alto e a bassa voce le accennai che ero pronto ad eiaculare e così lei lo estrasse dalla bocca e tornando a fissarmi finì con la mano quello che aveva iniziato e lasciò defluire tutto sul suo magnifico seno .Mentre per qualche altro secondo continuò a toccarmi e a togliere i rimasugli di sperma dalla punta del mio pene, ancora eccitato pronunciai la fatidica frase : – Ti amo . –
Così diretto, senza fronzoli e giri di parole .Lei mi guarda non appena capisce che sono sincero al cento per cento allungando le mani afferrò il mio viso e lo portò verso il suo e portò le sue labbra sulle mie per poi lasciare la sua lingua giocare con la mia per qualche indimenticabile ma troppo breve secondo .Quando le nostre labbra si staccarono lei rispose alla mia frase precedente con le stesse identiche parole : – Ti amo . –
Al culmine della felicità la baciai ancora e raccolti i miei vestiti ancora nudo scappai in camera mia .Qualche minuto dopo sentii l’acqua scorrere e mentre lei faceva la doccia io legittimamente pensai che lasciando comunque tempo al tempo ma non mancava molto a quando sarei riuscito a entrare dentro mia mamma .

TO BE CONTINUED

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”non mancava molto a quando sarei riuscito a entrare dentro mia mamma”

La settimana che seguì fu come vivere in un sogno, a più riprese io e mia madre ci lasciammo andare ad effusioni più o meno spinte anche in posti pochi protetti .C’erano le prime giornate di sole e Francesca, grande cultrice dell’abbronzatura, come suo solito prendeva il solo in topless sulla terrazza di casa .Spesso l’avevo spiata in precedenza ma ora potevo starle davanti senza che lei dicesse niente .Mi sedetti di fianco a lei in mutande con un erezione evidente .Mi avvicinai e le baciai i capezzoli, mi abbassai le mutande e iniziai a masturbarmi con foga .Presto la sua mano si sostituì alla mia e così mentre me lo menava io infilai una mano dentro al suo perizoma e le sfiorai la vagina .Venimmo in breve tempo entrambi .Il mio sperma finì su tutta la sua mano e in parte sulla mia pancia .Ci baciammo qualche minuto poi me ne andai .Il mio compleanno si avvicinava e Francesca mi promise una regalo indimenticabile .Speravo che fosse finalmente arrivato il momento di fare l’amore e così per qualche giorno con enorme pazienza aspettai .La sera prima del mio compleanno, andammo fuori a cena con la famiglia .Tornammo presto, mentre eravamo sull’ascensore io avevo davanti mia madre, senza farmi notare da mia sorella le afferrai il sedere, lei mi assicurò che la sorpresa stava per arrivare .Mi disse che appena scattata la mezzanotte sarei dovuto andare in camera sua a ritirarla .Non stavo più nella pelle, ero sicuro che finalmente me la sarei fatta .Andai a letto e cercai di non pensarci ma mi era assolutamente impossibile, sapevo che continuare a guardare l’orologio sarebbe stato peggio ma non potevo non farlo .Non appena vidi sulla schermata quattro zeri, mi alzai andai a chiedere la porta della camera di mia sorella e con un erezione già evidente mi infilai in silenzio sotto le coperte .Abbracciai Francesca da dietro e le diedi qualche tenero bacio sul collo .Si girò e mi diede un bacio a stampo sulle labbra poi mi sussurrò :
– Buon compleanno, amore mio . ‘
Io non resistivo più ci baciammo per diversi minuti fino a che io infilai una mano nelle sue mutande, lei si bloccò e mi disse all’orecchio :
– Aspetta, prima ti devo far vedere una cosa . ‘
Sentii il clic dell’interruttore della luce e non appena mi resi conto di quello che avevo davanti non potei non esclamare :
– Cazzo mamma, sei bellissima . ‘
In effetti quella sera era assolutamente perfetta .Truccata e pettinata come piaceva a me .Con indosso calze autoreggenti nere, e lingerie nera di pizzo, di classe ma estremamente sexy .Mi si sedette sopra l’inguine e iniziò a muoversi in modo sensuale, non che servisse, ma tutto quello mi faceva eccitare ancora di più per quanto fosse possibile .Mi accarezzò il petto e gli addominali, sentivo i suoi umori passare attraverso la stoffa del suo perizoma e bagnare i miei boxer .Mi baciò con grande passione per qualche altro minuto poi si tolse il reggiseno e mi invitò con lo sguardo a gettarmi sul suo seno .Infilai il viso tra i due seni baciando tutto quello che mi capitava a tiro, il profumo di lei mi inebriava completamente .Furono minuti di pura passione fino a che lei alzandosi in piedi si tolse anche il perizoma .Rimanendo in piedi si avvicinò a me invitandomi stavolta ad occuparmi del suo sesso perfettamente depilato .Immediatamente insinuai la mia lingua tra le sue labbra iniziando a muoverla su e giù .La osservavo dal basso ed era chiaro che le piaceva .Avevo acquisito una buona tecnica in quel genere di cose e sapevo giocarmi le mie carte .Nel frattempo con le mani le accarezzavo le gambe .Per qualche minuto la situazione fu davvero piacevole fino a che sentii il suo respiro diventare via via più affannoso e sempre più contratto .Stava per venire, non appena lo fece sentii chiaramente l’odore che avevo sentito per la prima volta quando avevo annusato le sue mutandine .Ne fui talmente ubriacato che per qualche secondo rimasi inerme .Non potevo credere di essere in quella situazione .Doveva essere un sogno, per fortuna invece non lo era e ora era il suo turno di usare la bocca .Non era più a cavalcioni sopra di me, stava in mezzo alle mie gambe e mi stava abbassando i boxer .Immediatamente svettò il mio uccello, duro e fiero .Le sue mani iniziarono con lo sfiorare le mie cosce salendo pian piano fino a sfiorarmi i testicoli .Il suo sguardo era incollato al mio e voleva solo una cosa .L’avrebbe avuta di li a poco, infatti non appena iniziò a succhiarmelo la sentii esclamare qualcosa del genere :
– Mi piace succhiartelo, amore . ‘
Io ero eccitato come un riccio e non ci feci caso ma continuai a godermi quei momenti assolutamente perfetti .La sua bocca lavorava magistralmente coadiuvata dalle esperte mani che accompagnavano il gesto della bocca, dandomi un piacere assolutamente indescrivibile .Pochi minuti di quella goduria e sarebbe tutto finito ancora prima di iniziare .Non potevo sopportare l’idea di esserci arrivato così vicino e non averne poi approfittato, allora le concessi ancora qualche secondo per mostrarmi le sue capacità dopodiché la feci spostare e mi gettai sopra di lei, facendola cadere con la schiena sul letto a gambe aperte pronta per essere posseduta .I nostri sguardi si fermarono qualche secondo incollati l’uno all’altro .Sentivo solo il suo respiro, avevo il cazzo puntato verso la sua vagina pronto a farsi spazio tra le sue labbra .Aspettavo quasi un segno di assenso da parte sua e così proprio mentre le nostre labbra si congiungeva un’altra volta, per la prima volta entravo in lei .Iniziai lentamente e sensualmente, il nostro non era sesso fine a se stesso, il nostro era amore .Piano piano lei iniziò a mugolare soprattutto mentre le leccavo il seno .Qualche minuto dopo fui io a ritrovarmi con la schiena appoggiata al letto e lei sopra di me .La veduta che mi si parò davanti fu per lunghissimo tempo l’immagine più bella che potessi immaginare.
Francesca era sopra di me e dava con i movimenti di bacino dei piccoli colpetti che le davano piacere, nel frattempo lei si toccava il seno, si mordeva il labbro inferiore e si scompigliava i capelli in preda ad un nuovo imminente orgasmo .Come da previsione qualche minuto e lei già ampiamente soddisfatta si lascia andare e mi confessa :
– Amore, prendimi da dietro . ‘
Nessun problema .Cosa detta cosa fatta, non appena fummo entrambi in posizione, mettendole le mani sui fianchi iniziai a scoparla sempre con estrema dolcezza e sensualità .Le tastai per bene il culo e la mia vista venne attirata dal suo buchetto posteriore, ci giocai qualche secondo con un dito, quando lei mi invitò :
– Sì amore, infilalo . ‘
Per qualche secondo smisi di penetrarla, mi chinai e con la lingua lubrificai il più possibile la sua entrata per cercare di crearle meno fastidio possibile .Tornai nella posizione di prima e con calma e cominciai a infilarle il mio dito dentro .Le piaceva e sembrava non essere nuova a questo genere di cose, la cosa mi stupì e non poco, insomma immaginare la propria madre avvezza al sesso anale non è mai facile .Non mi rimaneva molta autonomia, pochi secondi e sarei esploso e così mi sedetti con la schiena appoggiata alla testiera del letto e aspettai la sua mossa .Si avvicinò e mentre mi baciava con la mano destra mi portò ad uno dei più bei orgasmi della mia vita .
Mi schizzai su tutta la pancia e non appena ripresi il respiro normale non potei fare a meno di dire :
– Grazie mamma, il più bel regalo di compleanno della mia vita . ‘
Sorridemmo e ci addormentammo nudi e abbracciati .Dopo tante notti insonni passate a pensare mia madre finalmente dormii tranquillamente .

La mattina dopo mi svegliai guardai la sveglia e capii di essere nel bel mezzo della mattina e pensai ‘Cazzo, ma io dovrei essere a scuola non mi sono alzato’ .
Saltai giù dal letto ma proprio in quel momento la porta della camera si aprì, era mia madre ancora nuda che avvicinatasi, dopo avermi dato un bacio, mi spiegò :
– Caro, non ti ho svegliato, dormivi così bene .E poi così abbiamo tempo stamattina di divertirci ancora un po’ . ‘
Non sapevo cosa dire, la afferrai e la lanciai sul letto, mi misi sopra di lei e iniziai a baciarla con tutta la passione di cui ero capace .Andammo avanti per quasi mezz’ora poi andammo in bagno e al che mi accorsi di avere ancora la pancia sporca di sperma dalla sera prima e notai anche alcune tracce tra i peli del mio pube .Chiesi a Francesca se fosse il caso di depilarmi, lei acconsentì e così qualche minuto dopo avevo il pube completamente depilato .Ero felice e fiero, così depilato, il mio cazzo sembrava più grosso .Francesca volle subito tastare la situazione e mi fece un pompino assolutamente indimenticabile e così le venni addosso .Come me lo succhiava mi mandava letteralmente in estasi e dovetti fargli i complimenti :
– Certo, mamma, che nessuno me lo ha mai succhiato così bene .Sei fantastica . ‘
– Lo so che nessuno te lo ha mai succhiato così, le ragazzine che ti scopi tu non hanno mica la mia esperienza . ‘
– E neanche le tua bellezza . ‘
Lei sorrise mi baciò e dopodiché mi invitò a dividere con lei la doccia .Ci lavammo a vicenda come due piccioncini e dopo esserci vestiti passammo il resto della mattinata cercando di non saltarci addosso continuamente .All’una e qualche minuto tornò mia sorella da scuola, mi baciò e mi fece gli auguri ma quel giorno notai qualcosa in lei di diverso .Mentre mangiavamo c’era un imbarazzo immenso tra me e mia mamma e mia sorella se ne accorse cercando di capire cosa fosse successe .Vidi mia mamma più di una volta pronta a confessare tutto per fortuna resistette e così la discussione cadde in un niente di fatto .Sapevo che sarebbe stato difficile, soprattutto nei primi tempi, per Francesca non rivelare nulla .Per qualche giorno andò tutto perfettamente, io e mia madre lo facevamo di nascosto ad ogni occasione e più volte al giorno .
Eravamo degli assatanati basti pensare che mentre mia sorella era in bagno a farsi la doccia, noi due lo facemmo per terra davanti alla porta .Ci piaceva rischiare e più lo facevamo vicino a lei più ci eccitavamo .Un pomeriggio mentre mia sorella era a danza lo facemmo addirittura sul suo letto .Il fatto di doverci nascondere però fece crescere in me un differente sentimento per mia sorella, mentre prima era solo affetto, ora quando la sentivo chiacchierare con le amiche di ragazzi e cose del genere cresceva in me la rabbia .Immaginarla con un ragazzo mi dava rabbia, ero geloso di mia sorella .

TO BE CONTINUED

Per commenti, suggerimenti o qualsiasi altra domanda contattami senza problemi…

”ero geloso di mio sorella”

Mentre le cose tra me e mia mamma si facevano sempre più infuocate e le notte di passione spesso dovevano essere prolungate per tutta la mattina appena mia sorella se ne andava, in me cresceva sempre di più uno strano sentimento verso mia sorella .Era una ragazza bellissima, l’avevo sempre apprezzata fisicamente nonostante fosse piuttosto magra .Per mangiare mangiava, proprio non riusciva a prendere peso .Aveva un corpicino magro e slanciato ed era piccola di statura .Sedere ben modellato anche se un po’ scarno, viso angelico perfettamente contornato dai capelli corti castani .L’unico difetto era la quasi totale mancanza di seno .Non mi spiegavo il perché visto che Francesca era piuttosto fornita da quel punto di vista lì .Anche lei ci stava male, spesso i ragazzi non la consideravano perché era piatta .Faceva di tutto per farle sembrare più grandi, si imbottiva il reggiseno e tanto altro ma proprio non volevano crescere nonostante ormai l’età dello sviluppo fosse quasi già finita per lei .Ci volevamo bene anche se spesso litigavamo per niente .
Ma da quando la mia mente e le mie energie erano concentrate tutte su Francesca e la nostra relazione segreta non avevo più avuto niente a che dire con lei .I rapporti erano migliorati ed eravamo entrati anche in maggior confidenza .Parlavamo spesso di sesso e delle nostre relazioni e tutte le volte che lei mi confessava il suo interesse per un ragazzo, diventavo paonazzo in viso e irritabile .Capii tutto il giorno del suo compleanno .Mia mamma aveva preso una torta con su scritto il suo nome, Alessandra, e inoltre le aveva regalato un vestitino delizioso .Quella sera aveva organizzato la sua festa e volle metterlo subito .Mi chiese di accompagnarla in macchina e così quando uscì dalla camera tutta in ghingheri, rimasi folgorato dalla sua bellezza .Il vestitino nero, corto era assolutamente perfetto per le sue gambe slanciate, i capelli erano una favola così come il trucco .Scarpe con il tacco e il gioco era fatto : mi ero innamorato di mia sorella .Rimasi qualche secondo colpito mentre lei mi incitava ad andare vista l’ora .La segui, era veramente bellissima, le feci i complimenti e lei mi stampò un bacione sulla guancia con il rossetto .Quando la lascia davanti al locale dove doveva incontrarsi con gli amici, rimasi qualche secondo a guardarla, camminava sapendo di essere guardata e vedevo in lei una sorta di piacere in questo .Vedevo uomini di ogni età lanciarle occhiate cariche di piacere .Decisi che dovevo averla .Non potevo pensarla nelle braccia di un altro uomo, doveva essere mia e mia sarebbe stata .Tornato a casa decisi di parlarne con Francesca :
– Mamma, devo confessarti una cosa .Credo di essere innamorato di Ale come lo sono di te . ‘
– Immaginavo che primo o poi sarebbe successo, d’altronde se sei innamorato di me lo sei per forza di cose anche di lei .Dopotutto è sempre mia figlia.-
– Oggi veramente mi sono reso conto di quanto sia una ragazza bellissima . ‘
– Lo so .Ma non puoi .Non puoi farle una cosa del genere, la sua vita ne rimarrebbe indelebilmente segnata .Non vuoi questo per lei, vero? ‘
– No, no .Però non so quanto ancora potrò resistere .Incomincio a diventare veramente geloso e poi con il vestitino che le hai regalato tu’ –
Avevo talmente tanto sesso addosso che nonostante aspettassimo ospiti per la serata dovetti soddisfare le mie voglie, così presi mia madre sul tavolo della cucina tra le stoviglie da lavare .Fu sesso selvaggio ma comunque immensamente piacevole .Facemmo appena in tempo a sistemare tutto che arrivarono gli ospiti .Andai a letto piuttosto tardi ma Ale non era ancora rientrata, sapevo che sarebbe andata in discoteca lì vicino ma non potevo pensarla attorniata da ragazzini mezzi ubriachi e arrapati .Finalmente mi addormentai ma non fu un sonno tranquillo, sognai a più riprese la sua figura fino a che mi ritrovai steso in soggiorno al buio, completamente nudo .Sentivo un rumore ma non riuscivo a distinguere ne da dove venisse ne quale fosse la sua natura .Sentii una presenza avvicinarsi, tentai di muovermi ma non riuscivo a muovere un singolo muscolo, ero come paralizzato .Due mani mi afferrarono la testa e sentii all’improvviso una voce nell’orecchio che disse :
– Ti amo, fratellone . ‘
A quel punto si accesero le luci e lei mi stava davanti completamente nuda con la vagina rasata che mi esortava ad alzarmi e a scoparla lì .Non potevo muovermi, tentavo con ogni forza di anche solo staccare le gambe da terra, ma era tutto inutile .Volevo veramente avere un rapporto con lei ma non potevo e poi all’improvviso mi svegliai .Ero nel mio letto, sudato fradicio con un erezione enorme .Cercai di tornare a dormire ma ogni volta che chiudevo gli occhi mi si presentava davanti agli occhi l’immagine di Alessandra che mi chiedeva di scoparla .Non potevo resistere e così mi diressi verso camera di mia mamma .Mi misi sotto le coperte e senza dire niente mentre lei dormiva di lato, le abbassai i pantaloni del pigiama e glielo misi dentro .Lei tentò di parlare e di accendere la luce ma gli chiesi di non farlo .Scopammo per la prima volta al buio e così mi fu più semplice immaginare che la vagina che stavo penetrando non fosse quella di mia madre ma quella di mia sorella .Venni in breve tempo dentro di lei e subito me ne andai molto confuso, senza rispondere alle domande di Francesca anche lei enormemente confusa .Il giorno dopo mentre mia sorella ancora dormiva sento mia mamma svegliarmi .
Appena mi rendo conto del suo stato d’animo, le chiedo scusa per quanto successo la sera prima e le prometto che mi farò perdonare in un modo o nell’altro .Poi le confesso tutto :
– Ho fatto un sogno stranissimo ieri sera su di Ale e quando mi sono svegliato ero eccitatissimo .Dovevo farlo con lei e così sono venuto da te per cercare di calmarmi però devo dirtelo, non pensavo di farlo con te, pensavo di essere con Ale . ‘
Lei dopo aver fatto un respiro profondo mi abbracciò e mi stampò un bacio sulla fronte come non ne ricevevo da tanto tempo, non da amante ma da mamma e così dopo parecchio tempo mi resi conto nuovamente che Francesca fosse mia madre .Ne parlammo a lungo e arrivammo alla conclusione che un eventuale relazione tra me e mia sorella sarebbe dovuta solo essere frutto del caso e non cercata .Nel frattempo Francesca avrebbe pensato a calmare i miei bollenti spiriti verso di lei e così quel pomeriggio si presentò con indosso il vestito di mia sorella della sera prima e si fece scopare sul letto di mia sorella .Una scopata piuttosto indimenticabile, anche perché lei mi chiamava fratellone e non si tolse mai quel vestitino sexy e alla fine non si fece problemi a farmi venire senza controllo sul vestito .Sembravo un feticista ma non potevo farne a meno, ero innamorato di mia sorella e sempre più infatuato di lei .Incominciai a spiarla .La guardavo cambiarsi, lavarsi e spesso la spiavo anche nel sonno .Avevo perquisito più e più volte la sua camera alla ricerca di qualche cosa di strano ma non avevo trovato mai niente tranne un file sul computer protetto da password a cui però non riuscivo ad accedere .
Allora dopo una infinità di tentativi mi decisi a chiedere ad un amico che aveva molta più dimestichezza di me con l’informatica .Mi spiegò come craccare il sistema e scoprire la password .Per giorni rimasi indeciso sul da farsi, non sapevo se infrangere la sua privacy rischiando di trovare qualcosa che non mi facesse piacere .Alla fine mi decisi e così scoprii la password, non appena entrai mi fu subito chiaro che si trattava di una specie di diario dove però erano annotati solamente certi aspetti della vita .Si parlava solo di cose riguardanti il sesso o affini .Lessi qualche intervento a caso ma vista la mole rinunciai a farlo in quella sede .Copiai il file su una chiavetta e mi trasferii in camera mia a leggerlo con più calma .Scoprii un infinità di cose, da dove nascondesse il suo vibratore a quando aveva fatto la sua prima sega, a quando aveva ricevuto il primo ditalino .Non lessi mai però di un vero e proprio rapporto sessuale, ciò mi confortò e non poco, mi piaceva pensare che fosse ancora pura .Gli ultimi interventi riguardavano però me, infatti raccontava di quando ci sentiva fare sesso nella camera di fianco .Per qualche secondo il mondo sembrò crollarmi addosso, sarei voluto sparire, cazzo ci aveva scoperto, e se lo avesse detto a qualcuno? .Furono momenti di panico ma andando avanti a leggere mi rassicurai visto che a più riprese giurava di non aver alcuna intenzione di parlarne con nessuno .Nei primi interventi diceva di essere disgustata all’idea di noi due che facevamo sesso, poi però i commenti cambiarono lentamente fino a diventare a tratti comprensivi diceva, infatti, che se ci amavamo davvero era giusto stessimo insieme .
Nell’ultimo periodo però era successa un’altra cosa che mi fece crollare il mondo addosso, aveva iniziato a masturbarsi sentendo i nostri ansimi di piacere .
Diceva di provare un piacere indescrivibile nel farlo e di non poterne più fare a meno .Ipotizzava addirittura di venire da me a parlarne e sognava di andare a letto con me .In quel momento era talmente felice che sarei potuto morire talmente mi sentivo al settimo cielo .Io volevo scopare con mia sorella e lei voleva farlo con me .Era puro caso, come diceva Francesca, avremmo potuto farlo senza che dovessi infrangere la promessa fatta a mamma .Non stavo più nella pelle .Pensai che però fosse meglio non dirlo a Francesca avrebbe potuto rovinare tutto .
Allora passai all’azione per prima cosa doveva metterla ad agio con la mia nudità e così mi feci vedere di proposito nudo in modo che si incuriosisse .Bussai alla sua porta e facendomi appena dentro le chiesi dove fosse una cosa, lei prima imbarazzata dalla situazione mi rispose distogliendo però lo sguardo .
Tante piccole cose e leggevo nel suo diario sempre più commenti inneggianti alla possibilità di una relazione .Osannava il mio sedere e le misure del mio uccello e ora si masturbava pensando a me e non solo quando mi sentiva fare sesso con nostra madre .L’avrei fatta capitolare e l’occasione mi si presentò proprio qualche giorno dopo .Mia madre sarebbe rimasta fuori per la notte con alcune amiche visto che si trovava in vacanza .Noi eravamo abbastanza adulti da cavarcela da soli .Io feci trovare ad Alessandra una nostra vecchia foto di noi due che facevamo la doccia insieme quando eravamo piccoli .
Ci mettemmo a parlare della nostra infanzia felice nonostante l’assenza di un padre e così arrivai a chiederle di ripetere quel particolare piacevole in memoria dei vecchi tempi :
– Cosa ne dici se lo facciamo adesso? Dai facciamo una doccia insieme, non ti vergognerai mica del tuo fratellone eh? ‘
Lei parecchio titubante si trovò costretta ad accettare e così la presi in braccio e la portai in bagno, mentre mi spogliavo senza vergogna leggevo nei suoi occhi tanto imbarazzo e allora tentai di rassicurarla :
– Dai non preoccuparti, non essere imbarazzata .Non vergognarti del tuo fratellone, non sarò mica il primo ragazzo che vedi nudo . ‘
– No, no però mi vergogno a farmi vedere nuda . ‘
– Eh che sarà mai, anche io ne ho viste di donne nude non è che mi faccio problemi .Dai che l’acqua è calda . ‘
Entrai e lasciai la porta aperta come per invitarla dentro, al che vedendomi così disinvolto oppure avendo lei capito dell’imperdibile occasione che le si presentava per realizzare il suo sogno, iniziò velocemente a spogliarsi .Per la prima volta la vedevo nuda davanti a me con il suo consenso per di più .
Entrò nella doccia mentre io facevo finta di niente e non la guardavo giusto per cercare di metterla a suo agio e così incominciammo a scherzare amorevolmente e i contatti sempre pudici non mancavano .Io avevo i segni di un erezione in vista ma non temevo alcuna sua reazione spropositata visto quello che avevo letto nel suo diario .Era impari come cosa ma non potevo farci nulla, la desideravo più di ogni altra cosa al mondo .Dopo aver consumato un po’ d’acqua uscimmo e io presi al volo la situazione e le diedi uno schiaffetto affettuoso sul sedere .Lei a metà tra lo scandalizzata e l’eccitata mi disse:
– Oh ma cosa fai, tocchi il sedere di tua sorella? Sei un porco . ‘
Vedevo che lo diceva ridendo e così continuai a farlo qualche altra volta .A quel punto attuai il mio piano fino in fondo e cercai con un po’ di malizia di aumentare l’intimità tra di noi, stimolando un discorso sul sesso o per lo meno suggerendolo .E così dissi :
– Cazzo, mi sono dimenticato di depilarmi . ‘
Lei mi guardava insistentemente il pacco e poi i miei occhi .Continuai :
– Ale, non è che mi daresti una mano, che se faccio da solo ci metto una vita .Sai la mia ragazza non vuole peli . ‘
Tra l’imbarazzo generale lei accettò con un cenno di assenso e prese il necessario e si mise inginocchio nella vasca aspettando che mi sedessi sul bordo e le lasciassi via libera .Non appena fui in posizione lei un po’ rossa in viso incominciò e mentre lei lavorava toccandomi, chiaramente per essere agevolata nei movimenti, le proposi di parlare un po’ di sesso e così le chiesi :
– Sei brava lo sai, hai la mano delicata, depili anche il tuo ragazzo? ‘
– No, non ho un ragazzo .Ma sai depilandomi dappertutto ormai ho una certa dimestichezza con rasoi e robe del genere . ‘
– Ma ti piace di più depilato o non fa differenza? ‘
– Mah sinceramente non è che ne abbia visti tanti e quindi non sono sicura di sapere come lo preferisco . ‘
Oramai si era sciolta, avrei potuto chiederle di succhiarmelo in quel momento e probabilmente sarei riuscita a convincerla ma volevo che fosse una sua completa scelta .Aveva quasi finito e così le chiesi, con un erezione ormai quasi del tutto manifestata :
– Scusa la domanda, ma ti piace il mio cazzo? Sai un parere femminile fa sempre piacere, alla mia ragazza piace molto ma quella che avevo prima diceva di no .Boh non so, a me piace il mio cazzo . ‘
– No, perché? E’ un bel pisello, dai .Anche se non ho molti termini di paragone . ‘
– Magari non sarà il cazzo più bello del mondo ma per lo meno non è piccolo, almeno quello concedimelo . ‘
– No, no .Per carità, devo ammettere che è il più lungo che ho visto e anche il più grosso, credo . ‘
– Come credi? ‘
– Dovrei prenderlo in mano per vedere . ‘
– Fallo, non mi scandalizzo mica . ‘
A quel punto Ale non aveva nessun freno inibitorio, me lo afferrò con presa forte e provò a chiudere la mano intorno alla base del mio uccello .Le dita si toccava a malapena .Allora confermò :
– Si è veramente grosso, chissà alla tua ragazza quanto piace . ‘
– Eh insomma, le piace parecchio . ‘
– Non stento a crederlo .Devo ammetterlo, fratellone, hai veramente un gran bel cazzo . ‘
– Grazie .Però vedo che sei sincera . ‘
Infatti stava forse inconsciamente, forse no, massaggiandolo delicatamente mentre parlavamo .Non appena si rese conto, tolse la mano e chinando la testa, per nascondere l’imbarazzo, mi chiese scusa .Io non potevo non cogliere l’occasione e così le dissi cercando di essere più rassicurante e convincente possibile :
– Ma se vuoi continuare fai pure, a me non da fastidio . ‘
– Posso? ‘
– Certo .Che fratellone sarei se togliessi il divertimento alla mia bellissima sorellina . ‘
Sorrise e rimise la mano dove era prima e così piano piano mentre prendeva confidenza iniziò con la mano a farmi una vera e propria sega .Ne doveva aver fatte veramente tante, ci sapeva fare con la mano .Mi ci vollero poco più di cinque minuti e poi le dovetti annunciare a malincuore :
– Sto per venire, Ale .Vengo . ‘
Lei non si mosse di un centimetro ma anzi aumentò leggermente il ritmo e mi lasciò sfogare, i miei getti potenti le caddero addosso senza che lei se ne curasse troppo .Spossato ma felice, mi congratulai con lei per le sue capacità ma lei forse resasi conto di quello che aveva fatto, corse in camera sua piangendo .Io la raggiunsi e mi sedetti di fianco a lei sul letto e incominciai a calmarla, facendole capire che non aveva fatto niente di male .Le dissi che era solo una dimostrazione di affetto nei miei confronti e che non c’era nulla di male .Le accarezzai i capelli a lungo fino a che smisi di piangere .La riportai in bagno e ci ripulimmo .Poi come se niente fosse ci mettemmo sul divano a guardare la televisione .Aveva la testa appoggiata alla mia spalla e presa la mia mano e stringendola tra le sue la appoggiò sulla sua pancia .Girai la testa e lei fece lo stesso, ci guardammo per qualche secondo e sorridemmo entrambi e lei mi diede un bacio sulla guancia, poi tornammo al film .La giornata continuò così, tra continue dimostrazioni di affetto di una sorella per il fratello maggiore o forse di qualcos’altro .
”la giornata continuò così, tra continue dimostrazioni di affetto di una sorella per il fratello maggiore o forse di qualcos’altro”

Quando Francesca tornò le raccontai tutto e lei disse che avrei dovuto lasciare le cose al caso, se fosse risuccesso avrei potuto approfittarne altrimenti avrei dovuto accettare la decisione di Ale di non fare più nulla del genere .Io cercavo di riproporre una situazione di intimità simile ma non era facile, Francesca sapendo di questa cosa rimaneva di più in casa e quindi le occasioni si riducevano molto .Poi un giorno lessi sul suo diario, su cui non c’era nulla riguardo quello che era successo in bagno quel famoso giorno, e lessi che le sarebbe piaciuto essere una modella, la eccitava l’idea di rimanere seminuda davanti a qualcuno e mettersi in pose sexy .Io così presi la palla al balzo e facendo finta di niente, feci finta di aver vinto una fotocamera ad una lotteria e di volerla provare, in realtà me la ero fatta prestare in modo da ingannarla .Entrai in camera sua e le chiesi di farsi fare una foto .Scattai e poi riguardandola le dissi :
– Guarda come sei bella, sembri una modella . ‘
– Davvero? Sai non mi dispiacerebbe fare la modella . ‘
– Sì, a me sta foto piace tanto .Dai se vuoi fare la modella allora ti scatto qualche foto . ‘
Lei era molto combattuta sul accettare o meno la mia proposta .Ma alla fine un po’ il suo esibizionismo, un po’ la sua voglia di me la fece accettare .Le feci prima qualche semplice primo piano, e qualche foto artistica, niente di trascendentale .Alcune era belle altre meno ma ad un certo punto, la feci sedere sul letto, mi misi inginocchio davanti a lei e con una mano le abbassai la maglietta da un lato per fare uscire la spalla e conseguentemente la spallina del reggiseno .Pian piano la situazione divenne sempre più calda, lei faceva la maliziosa e accettava tutte le mie proposte .Una volta rimasta in lingerie la feci stendere sul letto e io mi misi in piedi sul letto per farle una foto dall’alto .Lei ci sapeva fare, sapeva come muoversi e come guardare la macchina .Cazzo quanto era sexy .Era perfettamente a suo agio .Ad un certo punto, con già una erezione piuttosto evidente, scesi dal letto e mi spogliai mentre dicevo :
– Certo che fa parecchio caldo oggi eh? Non trovi? ‘
Lei annuì e mentre stavo per tornare in posizione lei mi fermò facendomi mettere in ginocchio sopra di lei .Ce lo avevo talmente duro che se facevo una foto in quel momento, metà del viso non sarebbe comparso nella foto .Si fece fare qualche altra foto mentre però le sue mani non stavano ferme, anzi. Incominciò a farmi una sega mentre avevo ancora su le mutande .Non persi l’occasione e scattai qualche altra foto .Anche in quella situazione lei era bellissima .Non me ne resi nemmeno conto e mi ritrovai sotto di lei, in posizioni invertite .Scattai qualche altra foto e poi le abbassai una spallina del reggiseno, lei se lo tolse e iniziò a muoversi con il bacino sopra di me, non potevo resistere a tanto splendore .Nonostante non ci fosse alcuna penetrazione, ne tantomeno contatto tra i nostri due sessi, stavo godendo come mai nella mia vita .Ad un certo punto, dopo qualche altra foto le dovetti dire :
– Ale, fermati .Se continui così mi fai venire . ‘
– E chi ha detto che non sia quello che voglio fare? ‘
Sorrise maliziosamente e piano piano continuò con sempre maggiore sensualità .Ancora foto e poi scoppiai .Mi venni nelle mutande godendo tantissimo .
Un altro paio di foto e poi lei mi chiese :
– Fratellone, che ne dici di farci una doccietta insieme? ‘
– Perché no? ‘
Mi tolsi le mutande e le misi direttamente il lavatrice sicuro che Francesca non avrebbe chiesto nessuna spiegazione .Ci infilammo sotto l’acqua calda, mi diedi immediatamente una pulita poi mi concentrai nell’aiutare Ale a lavarsi .La accarezzai dappertutto, ad un certo punto rimanemmo per qualche secondo con il viso a pochi centimetri l’uno dall’altro e alla fine scattò il bacio, non uno di quelli normali, uno speciale pieno di sentimenti e di amore sia fraterno che carnale .Un bacio piuttosto indescrivibile, decisi in quel momento che dopo lo spettacolino precedente anche lei si meritava un premio e così con molta discrezione e delicatezza incomincia a toccarle le cosce poi sempre più verso l’interno, qualche secondo e le stavo facendo un ditalino .Lei teneva le gambe leggermente divaricate come ad invitarmi, continuavamo a baciarci .Forse la situazione, forse la sua inesperienza ma non mi ci volle molto a farla venire .Nel momento in cui sentivo il suo ventre contrarsi sotto il piacere lei mi afferrò il collo e mi guardò dritto negli occhi .In quel momento capii che non potevo più fare a meno di lei, del suo sguardo, del suo sorriso, del suo profumo, del suo corpo .Dovevo farla mia, non solo perché volessi scoparmela dovevo unire il mio corpo al suo quasi in un indissolubile legame .Appena ne ebbi occasione mi misi a pensare un po’, conclusi che la prospettiva di una rendere sia mia madre, sia mia sorella partecipi della mia relazione con entrambe non erano troppo lontana, visto che a quanto pare Ale sapeva già di me e Francesca e io le avevo confessato tutto o quasi .Quando lessi il diario di Ale dopo il piacevole incidente non potei rimanerne che felice .
Era sempre più convinta che prima o poi si sarebbe lasciata alle mie forti braccia e io avrei potuto prendere la sua verginità .Quello che mi stupiva di più oramai, non era il fatto che lei volesse avere un rapporto con me, ma che fosse vergine .Una ragazza così bella che non lo aveva ancora fatto mi pareva strano ma le credevo e non potevo fare altrimenti .Sarei stato felice di poter essere il primo a violare il suo posto più intimo .Francesca non doveva saperlo, me lo avrebbe sicuramente impedito .Avrebbe detto che non potevo lasciare che mia sorella legasse per sempre il sesso a suo fratello .In effetti non era una bella cosa, ma ad un certo punto realizzai che non avrei potuto resistere fino a che avesse deciso di perderla di sua spontanea volontà .Cosa ne sapevo se sarebbe rimasta dell’idea di farlo con me? No, no, assolutamente mia madre non sarebbe mai dovuta venirlo a sapere e nel frattempo mi dovevo organizzare per convincere Ale .Fino ad allora ero stato io più o meno a provocare le situazioni che avevano portato a quella nuova intimità tra di noi, ma all’improvviso un giorno ero comodamente steso a letto con il computer in grembo a guardare un film quando sento la porta della mia camera aprirsi, alzo gli occhi dallo schermo e vedo Ale che si avvicina a me, facendomi segno di fare silenzio .Ha indosso un paio di mutande e un top .Si chiude la porta alle spalle e si avvicina a me .Prende il computer e lo appoggia al comodino e abbassandomi i pantaloni dice :
– Questo è per ringraziarti dell’altro giorno nella doccia . ‘
Si mette a quattro zampe sopra di me e inizia a farmi un pompino con i fiocchi, sarà ancora vergine ma sono sicuro che di porcate ne ha fatte anche lei .
Anche se sente il rumore dei passi di mia mamma avvicinarsi, non smette, rimane lì e anzi sembra voler rallentare quasi a sperare di essere beccata .
A stento trattengo gli ansimi di piacere, lei non se ne cura ma anzi continua .Le accarezzo un paio di volte la testa e poi vengo, senza dirle niente .Lei, in effetti rimane un po’ sorpresa ma non troppo, segno che l’ingoio non le è estraneo .Ne ingoia gran parte ma non tutto, parte mi cade sulla pancia .Lei lecca via e poi se ne va velocemente e in silenzio come era venuta .Rimango con i pantaloni abbassati qualche minuto, quasi incapace di reagire a tanta audacia .
Per qualche tempo andammo avanti così, a fugaci incontri o strusciate pesanti senza mai avere un vero e proprio rapporto .Mia madre notò qualcosa di diverso rispetto al solito, non litigavamo più .Se qualcuno si arrabbiava puntualmente si faceva perdonare soddisfacendo l’altro .Non potevo rimanere arrabbiata con chi mi faceva un bocchino, era contro la mia natura .Probabilmente Francesca iniziava a sospettare qualcosa ma non poteva essere sicura .
Sapeva che qualcosa era successo ma credeva fosse un caso isolato, in realtà ora preferivo quasi non fare sesso con mia sorella piuttosto che farlo con mia madre .Mi scatenava i sensi come nessuno prima d’ora, tutte le volte che entravo in intimità con lei era come la prima volta, tutto sembrava ripetersi continuamente e ne ero contento talmente tanto che non mi dava fastidio più di tanto il fatto che non volesse scopare, mi accontentavo di quello che avevo, cosa che non avevo saputo fare con Francesca e con lei, l’impazienza aveva pagato alla fine eccome ma con lei non volevo forzare le cose forse era perché dal suo diario traspariva quasi una sua felicità innaturale da questa situazione che non volevo rovinare tutto, facendomela .Aspettando però anche in lei incominciò a nascere un desiderio che leggendo il suo diario mi pareva chiaro fosse pronta o perlomeno intenzionata a lasciarsi cadere tra le mie braccia .L’occasione ci fu proprio quando oramai non ci speravo più, nostra madre era fuori di nuovo per due giorni con le sue amiche, lo faceva spesso soprattutto adesso che sapevamo badare a noi stessi, e tutto quello che mi aveva fatto era un pompino a cui tra l’altro l’avevo quasi costretta, facendogli capire non senza difficoltà quanto ci tenessi .Era già passato un giorno e mezzo, quella sera Francesca sarebbe tornata in casa e io non avrei ricavato nulla da quei due giorni di libertà .Avevamo appena finito di mangiare e stavamo caricando la lavatrice, in silenzio, quando mi fermai a guardarla .Rimasi immobile qualche secondo e capii quanto le volessi bene e quanto desiderassi solo il meglio per lei .Sentendosi fissata, si fermò e mi guardò, le sorrisi e lei fece lo stesso .Mi avvicinai e la abbraccia forte, non mi ricordavo l’ultima volta che lo avevo fatto e mi chiesi il perché non lo facessi più spesso, molto più spesso .Un abbraccio dato con il cuore è una delle sensazioni più belle del mondo .Le dissi :
– Sorellina, ti voglio bene più di quanto tu possa immaginare . ‘
– Lo so, fratellone .Anche io ti voglio bene . ‘
Ci separammo un istante, e poi scattò il dolce bacio, le nostre labbra dapprima si toccavano appena poi iniziarono a premere con forza su quelle dell’altro. Ci baciammo a lungo che persi quasi la cognizione del tempo, rimanere in piedi mi aveva stancato le gambe e così la presi per la mano e lasciando tutto così come era, la condussi sul divano, ci mettemmo comodi e continuammo per un altro bel periodo poi finalmente ci staccammo, ci fissammo a lungo e poi senza che io dicessi o facessi niente, lei iniziò a sfilarsi la maglietta, poi si tolse il reggiseno, si abbassò i pantaloni, mentre io rimanevo inebetito a guardarla e a pensare a quanto fosse bella .Rimase qualche secondo a farsi ammirare poi si stese di fianco a me aspettando, non so cosa di preciso ma non mi feci di certo attendere, mi tolsi la maglietta e i pantaloni .Sapevo che stava per succedere, sapevo che sarebbe successo .Ora toccava a me renderlo indimenticabile, non sapevo cosa fare di preciso, insomma non era la prima volta che ero con un ragazza e la situazione si metteva bene, ma di sicuro era la prima volta che lo facevo con mia sorella e non sapevo come affrontare la cosa e per di più era vergine .Non ero sicuro di come mi dovessi comportare, se prendere in mano la situazione e gestirla a modo mio o lasciare a lei decidere se e quando avrei potuto farla mia .Non riuscivo a pensare, ero troppo felice di essere lì con lei e non potevo pensare a quanto le volessi bene .Ci baciammo ancora per qualche tempo mentre ci limitavamo ad accarezzarci. Nonostante questo, avevo quella che si può definire una mezza erezione, il mio uccello premeva contro la sua gamba e lei se ne era accorta di certo, sapevo per certo che le piaceva questa cosa, l’avevo letto nel suo diario .Diceva che le piaceva l’idea di eccitare un ragazzo così tanto, senza nemmeno infilargli una mano nelle mutande .Improvvisamente sentii la sua mano scorrere lentamente sulla mia, tentai di stringerla ma lei la prese e con delicatezza se la portò tra le gambe e mi disse :
– Voglio che tu senta quanto mi fai bagnare . ‘
Sconvolto ma eccitato allo stesso tempo, lasciai che la sua mano guidasse la mia e così mi ritrovai con la mano appoggiata sopra il suo basso ventre che in breve divenne umida .Non mi aspettavo una cosa del genere da lei, la conoscevo bene e l’avevo sempre creduta timida e pudica su certi argomenti. L’avevo vista arrossire perché il nostro cuginetto di 2 anni si era spogliato in mezzo alla stanza .Ancora più eccitato per questo, inizio lentamente a strusciare la mia mano sul suo ventre e poi infilo la mano sotto le mutande, immediatamente sento le sue condizioni, non avevo mai sentito una donna così bagnata, a rigor di logica mi sarebbe bastato qualche tocco nel punto giusto e sarebbe stata mia, non avrebbe potuto rifiutarsi di continuare .Le sfioro le labbra, poi il clitoride, sento già le sue mani stringermi, le piace e vuole che io lo sappia .Non appena il mio dito medio inizia a farsi spazio tra le sue labbra, la sua presa si fa più stretta, ora ho smesso di baciarla e la sto fissando intensamente .Come faccio entrare il secondo dito, lei si lascia andare ad una smorfia di piacere lunga e profonda, piano piano inizio con convinzione a masturbarla .Il suo piacere sale, e in me sale la voglia di assaggiarla, così le sfilo le mutandine e finalmente posso sentire sotto la lingua il suo sapore .Credo che sia la prima volta che un uomo fa questo per lei, mi guarda con sguardo interrogativo ma non appena si rende conto di quanto sia piacevole, si lascia andare e mi accarezza la testa .Mi piace rimanere così, quando la guardo, vedo perfettamente il suo sorriso perfetto e i suoi splendidi occhi, vorrei continuare ma ad un certo punto, sorprendendomi di nuovo disse :
– Che ne dici, se adesso te lo succhio? ‘
Non credo neanche che ci sai bisogno di dire quale fu la mia risposta, nessun uomo al mondo ad una domanda del genere può dare una risposta negativa .
Mi sedetti normalmente e stavo per togliermi le mutande, ma lei mi fermò .Volevo farlo lei, mi alzai, lei si mise in ginocchio davanti a me, addentò l’elastico delle mutande e me le abbassò alle ginocchia, fino al punto in cui caddero da sole .Mi appoggiò le mani sulle cosce e si infilò la punta in bocca, muoveva la lingua lentamente e nel frattempo mi guardava dritto negli occhi .Ero imbambolato a guardarla senza alcuna possibilità di staccare lo sguardo dal suo, lei iniziò con più decisione a succhiare e ogni tanto me lo leccava per tutta la lunghezza, io le accarezzavo i capelli e accompagnavo leggermente con un gesto del bacino .Chiusi gli occhi per un secondo, come per meglio assaporare quelle sensazioni, erano paradisiache .Mi afferrò con la mano destra la punta e la spinse verso il mio ventre e si mise a leccarmi le palle .Francesca non lo aveva mai fatto ma avevo sempre pensato che potesse essere bello, ed era così, era bellissimo .Ero depilato e quindi non c’erano problemi, sentii i miei testicoli entrare nella sua bocca una alla volta e poi entrambi .Ecco un’altra cosa che non mi sarei mai aspettato da Alessandra, mi piacevano queste sorprese e anche tanto .Mi reputavo soddisfatto da quello che aveva fatto e non vedevo l’ora di entrare dentro di lei, quindi mi sedetti e gli feci segno di sedersi sopra di me, picchiettando con la mano sulla mia coscia .Si sedette, sentivo il mio pene spingere contro il suo corpo, le misi le mani sul sedere e le dissi :
– Sorellina, sei pronta? ‘
Non le chiesi se fosse pronta a farsi possedere, le feci una domanda generica .Lei non rispose ma si scostò da sopra il mio corpo stendendosi di fianco a me a gambe aperte, non mi serviva altro .Mi avvicinai e mi misi in posizione in un batter d’occhio, la guardai negli occhi l’ennesima volta e proprio mentre con la mano guidavo la mia cappella verso il suo sesso umido, la sentii pronunciare :
– Ti amo, fratellone . ‘
La guardai, e sorrisi, mi avvicinai, la baciai dolcemente e poi dissi mentre incominciavo la penetrazione :
– Anche io ti amo, sorellina . ‘
Per qualche secondo il suo respiro si fece difficile, quasi lo stesse trattenendo a forza .Potevo quasi sentire battere il suo cuore, poi si rese conto che non era successo niente di eclatante, solo non era più vergine, io suo fratello l’avevo deflorata .Non sapevo esattamente come comportarmi e decisi che la delicatezza sarebbe stata la cosa migliore da fare, quindi iniziai a scoparla lentamente, senza fare movimenti veloci o strani .Andavo per quanto mi fosse possibile, solo avanti e indietro .Lei si guardava tra le gambe alla ricerca di un po’ di sicurezza, non appena la trovò e si accorse che alla fine non era poi così doloroso, incominciò a lasciarsi andare e ad interagire nuovamente con me .Mi accarezzava e mi incitava molto sommessamente a non fermarmi .Decisi allora di cambiare un po’ l’angolo di penetrazione, portai il busto all’indietro, appoggia le mani sul divano dietro la mia schiena e spinsi il bacino in avanti e continuai sempre lentamente .Guardavo il mio uccello entrare nella sua vagina e pensai che magari un po’ di aiuto, le sarebbe piaciuto e così allungai una ma no e iniziai a stimolarle con decisione il clitoride .Le piaceva, si teneva il piccolo seno e iniziava a mugolare .Decisi che era giunto il momento di dare la scossa finale al nostro prima rapporto .La feci mettere su un lato e con qualche movimento mi infilai dietro di lei, tra il suo corpo e lo schienale del divano.
Le alzai la gamba, non era un problema per lei, era parecchio snodata grazie alla danza e sapevo che questa cosa mi sarebbe piaciuta ancora di più nelle settimane a venire .Il ritmo era sempre calmo e cercavo di fare movimenti rotondi, non volevo farle male e di certo non volevo che non le piacesse, quindi cercavo di controllarmi e non di fare come facevo con Francesca, alla quale a dir la verità piaceva molto essere posseduta con forza .Le misi le mani intorno al corpo e con la mano che passava sotto il suo corpo, le afferrai un seno mentre lasciavo l’altra mano stretta alla sua .Le baciavo il collo e le spalle mentre non potevo fare a meno di pensare che non sarei potuto durare per sempre, avevo notato che ogni volta che stavo con lei, i tempi delle mie prestazioni si accorciavano rispetto a quelli con Francesca .Forse era il fatto di farlo di nascosto e di non volerlo fare sapere a mia mamma .Ero indeciso sul da farsi ma non riuscivo a rinunciare all’idea della pecorina .Sempre con movimenti difficoltà, mi riuscì di mettermi dietro di lei mentre lei era a pecora .Qui, nonostante la mia buona volontà, i movimenti si fecero più secchi e veloci, e non notando nessun segno di dolore in lei continuai imperterrito .Non potevo credere di star facendo questo, dopo mia mamma mi era riuscito anche di andare a letto con mia sorella .Mi sentivo l’uomo più felice del mondo .La presi per i fianchi e tirai il suo corpo verso il mio, lei si aggrappò con le mani al mio collo mentre continuava a darmi la schiena .Le baciai di nuovo il collo e poi la lasciai girarsi, e qui scattò di nuovo un lungo bacio mentre le sue mani accarezzavano il mio pene come se fosse un cucciolo .Mi fece coricare e si mise sopra di me, ora era lei che poteva dettare i ritmi e così le piaceva .Tenevo le mie mani sui suoi fianchi e osservavo i suoi movimenti sensuali sopra di me .
Senza rendermene conto, qualche minuto dopo mi ritrovai a pronunciare il suo nome e la frase :
– Ale, sto per venire . ‘
Lei aspettò qualche secondo e quando poi si accorse che non potevo più resistere, giusto un momento prima che il mio uccello iniziasse a spruzzare sperma dentro di lei, lei si tirò su e così schizzai sulla sua pancia, e sulla mia .Lei si chinò ci baciammo e poi probabilmente ci addormentammo uno nelle braccia dell’altro .Mi ricordo solo che quando riaprii gli occhi, vidi mia madre che con una faccia mista tra stupore e rassegnazione farmi segno di andare di la .Mi spostai, stando attento a non svegliarla, andammo in cucina e immediatamente Francesca mi chiese :
– Da quanto è che va avanti questa cosa? ‘
– Da mai, oggi è stata la prima volta . ‘
Ancora non mi capacitavo del perché mia mamma era già a casa, guardai l’orologio appeso alla parete e segnava le otto meno dieci .Avevo perso completamente la cognizione del tempo .Vedendola un po’ delusa per averle disobbedito, continuai :
– Mamma, non c’è alcun problema, lei lo voleva e io non potevo non accontentare la mia sorellina .E poi lei sa che facciamo sesso, lo sa .L’ho letto nel suo diario .Si masturba pensandomi a letto con te .Era inevitabile . ‘
– A questo punto credo proprio di si, non potevo dirvi di no, altrimenti l’avreste fatto solo per disobbedirmi . ‘
– E poi guarda il lato positivo, adesso che facciamo sesso, possiamo pensare di fare la cosa a tre che tanto ti piacerebbe, no? ‘
– Sì, in effetti, sì .Meglio mia figlia che un estranea . ‘
– Appunto, stai tranquilla, non è successo niente di male . ‘
Mi avvicinai, la baciai e le dissi che mi era mancata in quei giorni, e che quella sera la sarei andata a trovare .Le dissi di uscire di casa e di tornare fra una decina di minuti, in modo da poter svegliare Alessandra e fare finta di niente, per la cosa a tre ci sarebbe stato tempo .La svegliai e la mandai a farsi una doccia, le dissi che la mamma era arrivata e così tutti facemmo finta di niente .Nei giorni seguenti, passai momenti indimenticabili .Mi capitava al pomeriggio di farlo con Ale e alla sera di soddisfare Francesca .Era solo questione di tempo prima di riuscire ad avere un rapporto con entrambe contemporaneamente .E infatti non mi ci volle molto, prima del grande evento però ci fu un lasso di tempo in cui la casa divenne un’unica grande camera da letto dove farlo, non riuscivamo a trattenerci e quindi lo facevamo dove capitava, sia con Francesca sia con Alessandra .Non era raro che mia madre entrasse in camera di mia sorella per chiederle una cosa e mi trovasse intento a farmela da dietro sulla scrivania e ovviamente era altrettanto normale che Alessandra ci trovasse nella stessa situazione sul tavolo della cucina .Era una gran bella situazione, non avevo nemmeno bisogno di cercare continuamente ragazze con cui uscire e soddisfare i miei bisogni, mi bastava rimanere in casa, abbassarmi i pantaloni e aspettare qualche minuti che una delle due mi trovasse .In quelle paradisiache prime giornate calde, la nostra intesa a tre incominciò a svilupparsi fino a quando una sera qualsiasi mi trovai a farmele entrambe nel letto di mia madre .Arrivò la piena estate e all’improvviso mia madre e mio zio dovettero andare via per qualche giorno causa impegni di famiglia a cui non ero invitato e contemporaneamente mia sorella sarebbe stata con la scuola di danza in vacanza chissà dove .All’improvviso da avere due scelte, mi ritrovai solo o perlomeno senza nessuno con cui darmi da fare anche perché avrei dovuto passare quei due giorni a casa di mio zio a tenere compagnia al mio piccolo cuginetto ma soprattutto alla mia zia acquisita .
”avrei dovuto passare quei due giorni a casa di mio zio a tenere compagnia al mio piccolo cuginetto ma soprattutto alla mia zia acquisita .’

Non mi aspettavo che un weekend diverso, rilassante nei limiti del possibile visto che mio cugino mi avrebbe assillato continuamente, il primo weekend senza sesso da parecchio tempo .Le mie prospettive cambiarono rapidamente, non appena arrivai alla loro grande casa in mezzo alla campagna ad un ora di macchina da me .Parcheggiai e vidi la porta aperta, entrai, mi feci sentire ma in casa non c’era nessuno .Dovevano essere in giardino, attraversai la casa ed uscii .Non appena mio cugino mi vide, saltò fuori dalla piscina e mi corse incontro ad abbracciarmi .Non appena lo lasciai andare, mi chiese se volevo fare il bagno con lui, non potevo non accettare .Lui tornò di corsa da dove era venuto e a quel punto la mia attenzione si spostò su Anna che mi stava venendo incontro .Non appena la vidi con addosso solo un attillato bikini bianco, occhiali da sole e cappello di paglia per poco non mi squagliai .Non l’avevo mai vista così sexy .I suoi capelli castani erano accarezzati da un brezza leggera e per di più il suo fisico statuario era valorizzato dalla sua abbronzatura perfettamente dorata .Il suo sedere sodo fino all’inverosimile, le lunghe gambe lisce e il seno piccolo ma sodo .Aveva delle labbra assolutamente perfette e un viso delicato e poi con il suo accento latino la rendeva ancora più sexy .Non nascondo di averci fatto qualche pensierino in passato, ma non l’avevo mai vista come quel giorno .Altre volte l’avevo vista in costume o in abiti sexy ma quel giorno mi sembrava perfetta .Non appena mi fu vicino, mi diede due baci e mi diede il benvenuto poi anche lei mi invitò a raggiungerli in piscina, così andai in bagno per indossare il costume .La finestra del bagno dava sul giardino, dopo aver fatto la pipì, mi tolsi tutto e mi infilai il costume .Guardai dalla finestra e la vidi, stesa sulla sdraio a prendere il sole .Pensai che sarebbe stato bello avere una relazione più intima con lei, non eravamo molto uniti e questo avrebbe complicato le cose .Mi guardai allo specchio e mi sistemai un po’, mi abbassai il più possibile il costume a boxer quasi in modo da attirare il suo sguardo verso il mio bassoventre .
Li raggiunsi, per prima cosa mi rinfrescai, nonostante fosse metà mattina faceva già un gran caldo .Giocai un po’ con mio cugino cercando di captare qualche sguardo insolito da Anna, ma non notai niente fino a che decisi di uscire, mi appoggiai al bordo e mi sollevai con le braccia, non appena fui in piedi alzai lo sguardo e notai che mi stava guardando con interesse .Presi un asciugamano e mentre mi asciugavo sommariamente, lei disse :
– Lo sai che hai proprio un bel fisico? ‘
– Mah, insomma .Un po’ di pancetta . ‘
– Sì, è vero, ma la pancetta è sexy . ‘
Notai che mi stava ancora guardando .Presi l’altra sdraio e mi stesi di fianco a lei, cercando di farmi notare ma senza farglielo capire .Stava sudando e quindi fece un tuffo pure lei .Qualche minuto e anche lei risalì, stessa scena, io la guardavo e la scena mi sembrava rallentata come nei film dove la bonazza di turno esce dalla piscina o dal mare quasi alla Ursula Andress .Non appena fu vicina, anche io feci apprezzamenti sul suo fisico, lei ringraziò gentilmente e con un pizzico di imbarazzo fece cadere il discorso .Mangiammo qualcosa di fresco e poi io e Anna tornammo sotto il sole nonostante non fossi un fan dell’abbronzatura ma pur di starle vicino e di guardarla, mi sarei pure ustionato .Mentre mio cugino guardava un cassetta e faceva un sonnellino, io e Anna rimanemmo sotto il sole .A quel punto per un momento fui sul punto di credere di star sognando di essere in un film porno .Lei disse :
– Ti da fastidio se prendo il solo nuda, perché non mi piace che ci sia troppa differenza di abbronzatura, quando c’è tuo cugino non lo faccio mai . ‘
– No, non c’è nessun problema . ‘
Risposi in fretta in modo da non far trasparire un po’ di imbarazzo che mi stava assalendo .Pensai veramente di essere in un film porno ma mi resi conto che era la realtà quando la vidi in piedi di fianco a me, completamente nuda intenta a risistemarsi sul lettino .Cercavo di non pensarci ma sembrava che non mi fosse possibile, continuavo a guardarla e così in breve sentii le avvisaglie di una possibile erezione, mi tuffai nell’acqua fresca cercando un po’ di refrigerio e per sbollire un po’ .Non appena però il mio sguardo cadde di nuovo su di lei, non potei che tornare nella situazione di prima .Mi calmai di nuovo e finalmente uscii dalla piscina e mi rimisi di fianco a lei, cercando di non pensarci .Quando ormai ero sicuro di riuscire a controllarmi, ecco che lei mi chiese :
– Mi daresti una mano a spalmarmi un po’ di olio abbronzante? ‘
– Certo . ‘
Non potevo rifiutarmi, sarebbe risultato perlomeno sospetto .Mi avvicinai e mentre lei si girava a pancia in giù, io mi sedetti di fianco a lei, presi l’olio e ne sparsi una bella dose sulla sua schiena .Delicatamente iniziai a spanderlo per farlo assorbire nella maniera uniforme .Aveva una pelle veramente liscia e mi piaceva toccarla, la spalmai dal collo fino giù all’osso sacro stando sempre molto attento a non toccare posti più intimi .Avevo finito il mio lavoro e stavo per tornare al mio posto quando lei disse, con un pizzico di malizia :
– Certo che con le mani, ci sai fare eh? Chissà quante ragazze te lo avranno detto . ‘
– Beh a dir la verità qualcuna me lo ha detto . ‘
– E ci credo .Devo ammettere che mi hai provocato dei bei brividi solo toccandomi la schiena, chissà se mi avessi toccato in altri posti’ –
Lasciò volutamente la frase in sospeso quasi lasciandomi l’opportunità su un piatto d’argento di prendere l’iniziativa .Stavo per risponderle ma in quel momento sentimmo mio cugino arrivare urlando pronto per buttarsi in piscina di nuovo .Lei si rivestì e poi mi lanciò un occhiata carica di voglia che sembrava solo dire che la cosa era rimandata .Ci buttammo tutti e tre in piscina e ci divertimmo un po’, nessuno dei due perdeva l’occasione di farsi bello agli occhi dell’altro e così mentre iniziava a farsi scuro, rientrammo in casa .Andai a lavarmi, più che altro a togliermi il cloro di dosso e una volta uscito, mi infilai un paio di mutande .Stavo terminando di asciugarmi e la porta si aprì e entrò Anna che aveva addosso solo un asciugamano, mi vide ma non uscì, entrò si chiuse la porta alle spalle e senza dire niente mi si avvicinò .Ero davanti allo specchio che mi stavo asciugando i capelli, lei si mise dietro di me, fece cadere a terra l’asciugamano e entrò in doccia .Vedevo la sua silhouette perfetta dietro la tendina e pensavo al suo corpo nudo .Stavo per girarmi, abbassarmi le mutande e raggiungerla quando fu di nuovo il mio cuginetto ad interromperci .Entrò di corsa nella stanza, chiedendomi di andare a giocare con lui, non potevo non farlo così uscii dalla stanza .Mi vestii con un paio di pantaloncini e una maglietta e giocai con mio cugino mentre Anna finita la doccia e vestita, si mise ai fornelli .Dopo cena, guardammo qualcosa alla televisione ma non successe niente se non qualche sguardo anche perché mio cugino non ne voleva sapere di allontanarsi da me .Quando finalmente riuscimmo a portarlo a letto, era quasi mezzanotte .Stavo per fare lo stesso e andarmene a letto e mentre mi dirigevo verso la camera degli ospiti, Anna uscì dalla sua camera, con addosso il suo bikini bianco e mi passò di fianco senza dire assolutamente niente .Mi girai per guardarla meglio, il suo sedere era veramente ben fatto, me lo sarei fatto più che volentieri .Lei arrivata alle scale, si fermò, voltò la testa, mi vide intento a guardarla e mi fece l’occhiolino .Poi scese le scale, andai in bagno, guardai dalla finestra e la vidi, accendere le luci dentro la piscina e buttarcisi .Mi cambiai, in fretta e furia e la raggiunsi cercando di non sembrare un assatanato .Non appena lei mi vide, le dissi sorridendo :
– Vuoi un po’ di compagnia? ‘
– Certo . ‘
Saltai anche io dentro, per qualche minuto rimanemmo a distanza e parlammo un po’ della giornata, fino a che lei fece ricadere il discorso su quanto fossi bravo con le mani, piano piano ci avvicinammo fino a essere praticamente a contatto .Lei si slacciò il reggiseno e lo lanciò via, mi mise le mani sul petto e mi accarezzò un po’ mentre io la tenevo per i fianchi .Mi chiese :
– Vuoi che mi tolga anche gli slip? ‘
Io a quel punto era già piuttosto eccitato e stavo per avere un erezione, naturalmente le risposi senza pensarci due volte :
– Certo . ‘
– Ok, però devi fare lo stesso tu . ‘
Annui, lei si tolse gli slip e li lasciò fluttuare nella piscina, mentre mi accingevo a fare lo stesso lei mi prese le mani e morsicandosi leggermente un labbro aggiunse :
– Lascia che ci pensi io . ‘
Per prima cosa, sciolse il nodo del laccio poi aprì lo strappo e mentre poteva iniziare a scorgere qualcosa, con le mano destra iniziò ad accarezzare la zona interessata .Avevo già un erezione enorme e nel frattempo lei avvicinò il suo viso al mio e mi guardava a tratti negli occhi per poi riabbassare lo sguardo per vedere se riusciva a scorgere qualcos’altro .Continuò per qualche altro secondo poi mi denudò completamente .Spalancò la bocca istintivamente guardando attraverso la superficie dell’acqua le mie dimensioni .Sapeva che quello che vedeva rappresentava una esagerazione del reale, la rifrazione dell’acqua tende ad ingrandire le cose e quindi con la mano testò se effettivamente c’era tutto quello che vedeva .Il suo sguardo stupito non sparì .Prese a menarmelo con molta calma e nel frattempo avvicinava sempre di più le sue labbra alle mie .Ci baciammo per qualche tempo mentre le toccavo seno e sedere con parecchia foga .Era fantastica, lei rimaneva lì e si lasciava baciare il collo mentre a turno con le mani mi toccava .Stavo per infilarle una mano tra le gambe per farle vedere quello che sapevo fare veramente, ma lei si scostò un attimo, mi guardò per qualche secondo e poi mi disse :
– Che ne dici di asciugarci e andare di sopra, così mi potrai finalmente far vedere quello che sai fare? ‘
– Perfetto .Però anche tu mi devi far vedere quello che sai fare . ‘
Sorridemmo, ci baciammo e poi uscimmo dalla piscina .Ci asciugammo vicendevolmente, entrammo in casa, salimmo le scale e ancora nudi entrammo in camera mia .Era un atmosfera perfetta, il letto era illuminato dalla luce della luna piena che entrava dalla finestra aperta sulla parete opposta al letto .Si stese a letto, mi misi sopra di lei e ci baciammo per qualche altro minuto, poi mi concentrai più sul suo seno e i suoi capezzoli mentre con le mani iniziavo a sfiorarla nei punti giusti senza però toccarla mai veramente .Piano piano scesi stavo per darci dentro con la lingua ma lei disse :
– Ti prego usa solo la mani . ‘
Io non obbiettai, se voleva così era meglio, di sicuro con le mani l’avrei fatta godere mentre con la lingua mi sarei dovuto impegnare molto nonostante Francesca mi avesse insegnato diversi trucchetti per andare sul sicuro e non sbagliare mai .Dapprima le toccai solo le labbra e il clitoride, facendola bagnare a sufficienza per finalmente penetrarla, prima con uno poi due e infine tre dita .La stavo masturbando a dovere ma sembrava non essere mai sazia e così mi chiese di usare anche il quarto dito .L’unico rumore che riuscivo a distinguere tra i suoi tanti ansimi di piacere, era il rumore caratteristico della vagina umida e sbattuta .Ero vicino a entrare dentro di lei e lo sapevo, non le dissi nulla e glielo infilai, lei contenta continuò ad ansimare nella posizione del missionario mentre io continuavo a stantuffarla come meglio potevo .Lei era stesa con una mano sul seno e l’altra tra i capelli .Ad un certo punto quando ormai era vicina all’orgasmo, stavo per darle gli ultimi colpi affinché lo consumasse, mi chiese di fermarmi, un po’ stupito cercai di capire il motivo di tale gesto ma vengo investito dal piacere delle sue labbra sul mio uccello, infatti lei mi aveva spinto con la schiena sul letto e aveva iniziato a lavorarmi l’uccello con le labbra e la lingua .Ero steso con la testa su un cuscino e sentivo i suoi capelli sulla mia pancia e una mano che mi accarezzava il petto mentre l’altra massaggiava i testicoli .Era veramente stupendo, sarei potuto rimanere così per sempre ma volevo farla mia di nuovo .Le feci capire con gentilezza che poteva andare bene e le feci segno di montare sopra di me .In men che non si dica, lei era sopra di me e stava incominciando a muovere il bacino in circolo permettendomi di stimolarle punti altrimenti difficilmente stimolabili e nel frattempo darmi piacere in un modo diverso ma efficace. Quando i movimenti divennero anche verso l’alto, piano piano lei tornò vicina all’orgasmo ma di nuovo si sfilò da sopra di me senza che io potessi evitarlo, nonostante la stessi tenendo saldamente per i fianchi .Me lo succhiò stavolta con più foga e più in profondità fino a che mi tornò la voglia di farla mia e così in breve le saltai addosso, la afferrai, la voltai e iniziai a penetrarla a pecorina, non mi sarei fermato fino a quando non fosse venuta a costo di continuare per tutta la notte .Non mi ci volle molto e così lei veniva stavolta senza alcuna possibilità di sottrarsi visto che le tenevo le mani dietro le schiena .Qualche momento dopo che le sue urla riempirono il silenzio intorno a noi, sentii una quantità di liquido in eccesso bagnare il mio membro e il mio inguine e schizzare sul suo interno coscia e le lenzuola .Lei riuscì a liberarsi e immediatamente si portò la mano tra le gambe e si stimolò il clitoride lasciando che altro liquido si spandesse nelle vicinanze .Mentre cercavo di capire cosa fosse successo, sentivo lei che ansimava con forza e continuava a invocare il mio nome e quanto gli fosse piaciuto tutto questo .Pensai un attimo e la prima cosa che mi venne in mente fu che Anna fosse una di quelle donne che durante l’orgasmo squirtavano, ovvero eiaculava quasi come un uomo .Non ero mai stato con una donna che avesse questa capacità e ne fui assolutamente sorpreso tanto che per qualche secondo rimasi come ipnotizzato .Non appena lei si fu ripresa mi chiese di non continuare e che se volevo potevo passare all’altro buco .Non mi feci scappare l’occasione e avendo ancora quasi gocciolante dei suoi umori e quindi ben lubrificato, la feci piegare un po’ di più affinché l’angolo di penetrazione fosse il più comodo possibile e senza troppa delicatezza glielo infilai e senza darle tempo di abituarsi la scopai con forza, sculacciandola di tanto in tanto fino a che ormai sull’orlo dell’orgasmo, le dissi :
– Anna, vengo, vengo . ‘
Non feci in tempo a finire che dovetti estrarre il mio uccello e a venirle sulla schiena nuda .Gli schizzi potenti e abbondanti le arrivarono quasi fino sui capelli .Mentre mi riprendevo, a tradimento presi il cellulare che avevo lasciato lì sul comodino e scattai una foto .Lei rimase per qualche secondo ancora di schiena poi senza dire nulla andò verso il bagno .Sentii l’acqua scorrere, entrai in bagno e mi infilai sotto la doccia pure io .Lei era lì che si lavava e faceva finta di niente, io la abbracciai da dietro e le baciai il collo ma lei rimaneva fredda e così le chiesi :
– Cosa c’è? ‘
– Niente . ‘
– Come niente .Hai anche il coraggio di dirmi che non hai niente? ‘
– Eh, niente .Non volevo che mi vedessi così . ‘
– Così come? ‘
– Insomma, non volevo venire in quel modo . ‘
– Cosa c’è di male? ‘
– Niente, credo .Però non volevo farlo . ‘
– Stai tranquilla, non è una cosa brutta anzi’ –
– Lo credi davvero? ‘
– Certo, è una cosa normale e se ti devo dire la verità parecchio eccitante . ‘
Lei si voltò sorridendo, mi afferrò il viso e mi baciò .Rimanemmo un po’ sotto l’acqua, quando uscimmo ci asciugammo e andammo a letto .Dormimmo come bambini fino al mattino dopo .Fu il canto degli uccellini a svegliarci, ci baciammo per qualche secondo e poi andammo entrambi verso il bagno, io naturalmente avevo la mia solita erezione mattutina che quel giorno persisteva più del solito .Volevo fare pipì ma come si sa nello stato in cui ero non era proprio la cosa più semplice e mentre cercavo una soluzione, lei si avvicinò, si sedette sul water e abbassandomi i boxer me lo prese in bocca .Ci mise tutto l’impegno di cui era capace non curandosi della possibilità che mio cugino, suo figlio entrasse nella stanza in qualsiasi momento .Io rimasi lì immobile a fissarla mentre si infilava più di metà del mio uccello in bocca e mentre la sua lingua passava sulla mia cappella .Le appoggiai solo una mano sul capo .Non mi ci volle molto e quando venni lei non fece una piega, accolse tutto tra le sue morbide labbra e ingoiò .Non appena ebbe finito, mi sorrise si alzò e così io potei finalmente fare pipì .Fu in quel momento che capii che Anna era sempre stata cotta di me, mi tornarono in mente scene dei nostri incontri in cui lei era dalla mia parte .Feci due conti e non potei non capire cosa quello avesse voluto dire .Ora la mia relazione non era più un triangolo ma decisamente un quadrilatero .Il giorno era appena iniziato e questo voleva dire solo che mi aspettava altro sesso .Lo facemmo nel primo pomeriggio mentre mio cugino dormiva, direttamente sulla sdraio in giardino, poi lei si fece scopare il culo mentre preparava da mangiare e passò tutta la cena con il mio sperma dentro di lei .Poi infine, quella sera come nella precedente dormimmo insieme solo dopo un ultima scopata che in realtà non fu l’ultima .La mattina dopo sarebbe tornati mia madre e mio zio, ciò avrebbe messo fine alla nostra ‘luna di miele’, ero triste o perlomeno lo dovevo sembrare anche se sapevo che arrivato a casa mi avrebbe aspettato un’altra grandiosa giornata di sesso con Francesca e pochi giorni dopo sarebbe stato il turno di Alessandra che sarebbe tornata .
Mi svegliò prima del previsto solo per darmi l’addio, arrivammo all’orgasmo entrambi due volte prima che il campanello suonasse .Da allora nonostante sia faticoso trovare il modo di incontrarci, non appena ne abbiamo l’occasione in qualche modo riusciamo a stare insieme come per esempio qualche settimana dopo quando mia madre a mia sorella andarono via per qualche giorno, io solo a casa la chiamai e così lei disse che sarebbe stata via per un paio di giorni per lavoro ma in realtà passò due giorni a casa mia a scopare nello stesso letto dove di solito stavo con Alessandra e Francesca .Come previsto non appena io e mia madre fummo soli in macchina, lei mi slacciò i pantaloni e iniziò a farmi un pompino tutto mentre io guidavo verso casa .Mi ci volle parecchio tempo prima di riuscire a venire un’altra volta visto che era il primo pomeriggio e quello era il terzo orgasmo .Lei non appena ebbe finito e ingoiato, mi diede una mano a rivestirmi dopodiché partì all’attacco e così le dovetti confessare quello che era successo in quei due giorni .Lei non era contenta, per niente, era preoccupata per suo nipote perché se avessero scoperto quello che era successo, i miei zii si sarebbero divisi e loro figlio avrebbe sofferto di questo .Per tutto il viaggio mi tenne il broncio ma non appena arrivammo a casa, tempo di mettere giù i bagagli e mangiare qualcosa ed era già a pecorina che mi implorava di continuare a scoparla .Per un periodo non ebbi più nessuna fantasia su donne della mia famiglia ma poi comparve una mia cugina che non vedevo da molto, e c’erano parecchie cose da recuperare .q95;
”per un periodo non ebbi più nessuna fantasia su donne della mia famiglia ma poi comparve una mia cugina che non vedevo da molto, e c’erano parecchie cose da recuperare”

Tutto era iniziato parecchi anni prima .Iniziavo ad entrare nella pubertà, avevo all’incirca 12 anni e lei 15 .Eravamo a casa sua ad una delle riunioni di famiglia che diventarono sempre più rare fino a quasi scomparire .Mi ricordo ancora quel giorno perché fu il mio primo vero incontro con il sesso .Fino ad allora il massimo a cui avevo assistito era stato qualche scena di film un po’ spinta o qualche fugace sbirciatina ai giornaletti degli amici .Non conoscevo nemmeno la masturbazione e sul sesso non sapevo nulla soprattutto su quello femminile .Però c’era una cosa che sapevo, mia cugina Roberta mi piaceva, ma non nel senso che era simpatica, mi piaceva .Sarebbe diventata una ragazza stupenda e già da allora si vedeva .Capelli castani lisci, occhi castano chiari, viso sempre sorridente e affascinante e le prime avvisaglie di un fisico longilineo, sodo ma con poco seno .Di solite quelle giornate le passavamo insieme a giocare innocentemente ma in lei era cambiato qualcosa, aveva come già detto 15 anni circa e quindi posso pensare che avesse già avuto le prime esperienze non dico sessuali ma intime con ragazzi e infatti notavo in lei un interesse nei miei confronti .Era sempre stata gentile ma quel giorno lo era più che mai e non perdeva occasione per avere contatti fisici più o meno involontari con me .Io non me ne curavo allora ma quello che successe fu un momento piuttosto importante per me e questo non me lo ha fatto dimenticare perciò negli anni ho potuto rifletterci sopra a lungo .Eravamo sempre in una piccola villetta a schiera con un piccolo giardino quindi non eravamo seguiti dai nostri genitori che ci lasciavano fare praticamente tutto quello che volevamo .Erano tutti in sala da pranzo ancora seduti a tavola e noi scorrazzavamo felici per la casa .Non ricordo come finimmo sul dondolo appeso nel giardino dietro casa .Ci stavamo riposando e giocando a carte quando lei dal nulla mi disse :
– Vuoi vedere la mia patatina? ‘
Io non sapevo nemmeno cosa fosse, pensavo ad un gioco innocente e così acconsentii .Quello che lei mi mostrò mi cambiò la vita, credo che quello fu il momento del mio ingresso nella pubertà .Lei con nonchalance si alzò si abbassò le mutandine bianche con su i cuoricini e senza battere ciglio si alzò il vestitino permettendomi di vedere per la prima volta una vagina dal vivo .Rimase lì ferma senza proferire parola mentre io non potevo staccare gli occhi dalla cosa che avrebbe occupato per sempre da allora un posto in prima fila nei miei pensieri .Non vedendo nessuna mia reazione mi chiese :
– Ti piace? ‘
– Sì, mi piace . ‘
– Adesso però voglio vedere il tuo pisello . ‘
Io cercai in tutti i modi di non farlo ma lei era più grande e più sveglia e non le ci volle molto a convincermi che funzionava così, se lei me la aveva fatta vedere adesso toccava a me farglielo vedere .Allora a malincuore mi abbassai i pantaloncini e le mutande e rimasi nudo davanti a lei .Avevo una erezione, ma non lo sapevo, alla vista di tutto quello, Roberta sorrise e disse :
– Si vede che ti piace .Adesso siediti che ti faccio una cosa che ti piacerà . ‘
Io non obbiettai, lei era più grande per me aveva ragione, così mi sedetti con il culetto nudo sul dondolo e lasciai che le facesse quello che voleva .Lei mi afferrò il mio uccello e iniziò a massaggiarlo con due sole dita proprio in punta, mi stava facendo una sega .Immediatamente mi piacque e quindi non la interruppi, notai però che le si fregava velocemente la mano tra le gambe e così le chiesi ignorantemente :
– Cosa stai facendo? ‘
– Ti piace quello che ti sto facendo? ‘
– Sì . ‘
– Beh a me piace questo . ‘
Insomma mia cugina Roberta mi stava facendo la mia prima sega mentre si masturbava .Mi ci vollero pochissimi minuti per venire e non schizzai nemmeno, non ero ancora pronto, non ero ancora nella pubertà eppure mi piacque talmente tanto che qualche giorno dopo decisi di provarci da solo nel letto, fu così che scoprii la masturbazione .I nostri incontri non finirono qui, qualche mese dopo ad un’altra riunione di famiglia, ci chiudemmo nella sua camera e sotto suo suggerimento iniziammo a giocare ai dottori .Inscenammo una piccola scena che prevedeva che io ero il dottore e che lei doveva essere visitata .Mi diede un piccolo oggetto dalla forma allungata e si spogliò stendendosi sul letto .Io rimanevo a guardarla con la voglia matta di toccarmi mentre lei mi chiedeva di toccarla tra le gambe .Io ubbidii e cercai di fare quello che le avevo visto fare l’ultima volta che ci eravamo incontrati ma lei in quel periodo aveva evoluto e di molto la sua tecnica di masturbazione, era già passata all’inserimento, mi chiese di infilarci un dito e di muoverlo velocemente .Io esegui e lei iniziò ad ansimare nel frattempo mi aveva abbassato i pantaloni e mi stava facendo una sega .Quella volta venni e una piccola quantità di sperma uscì finendomi sulle mutande .Mi rivestii ma lei mi chiese di continuare fino a che non la feci venire .Avevo fatto il mio primo ditalino .
Non appena ebbi finito, la prima cosa che feci fu di portare la punta umida del mio indice al naso per sentirne l’odore .Ne rimasi estasiato e continuavo ad annusarlo .Da allora non ci trovammo più in una situazione causa divergenze all’interno della famiglia mai più ripianate .La vedevo di rado e non succedeva mai più di un bacio sulla guancia e una veloce chiacchierata .Tutto cambiò il primo giorno di università, dovevo viaggiare e non era comodo quindi dopo le prime lezioni andai a cercare un appartamento dove stare durante la settimana per tornare a casa nel weekend a soddisfare le mie donne .Segui le indicazioni di un volantino e mi trovai davanti a questo palazzo, non lontano dalla facoltà e suonai, mi fecero entrare e dopo averlo guardato un po’ decisi che sarebbe stato il mio appartamento ma in quel momento si aprì la porta e l’addetto mi disse che era la padrona di casa, la mia coinquilina, già che fosse una donna mi andava bene, speravo fosse carina .Mi voltai e la vidi, era Roberta .Lei andava in un’altra università in zona ed era al terzo anno, ci baciammo e non appena trovammo l’accordo, festeggiammo l’avvenimento del ritrovo di due buoni amici .Eravamo l’opposto come studenti universitari, lei super diligente che prendeva solo 30 e si dispiaceva se non aveva la lode e io quello casinista che esce spesso e studia poco, la convivenza era piacevole e tranquilla nonostante tutto .Cercavo di farla uscire con me giusto per farla divertire ma lei non ne voleva sapere, e durante tutto il primo semestre non ero riuscito e sapevo anche che non usciva con un ragazzo da parecchio mentre io nonostante avessi chi mi aspettava a casa nei weekend, non perdevo tempo ed ero già uscito con un paio di ragazze molto carine che avevo conosciuto in un pub .Era venerdì, ero appena rientrato a casa dopo aver fatto l’ultimo esame della sessione e sapevo che a breve lei avrebbe fatto lo stesso, intendevo convincerla a rimanere lì quella sera e uscire insieme a festeggiare per poi ritornare a casa un giorno dopo .Quando entrò in casa, le chiesi dell’esame che era naturalmente andato bene e le spiegai il mio piano per la serata, cena tranquilla in casa e poi tappa in un locale li vicino e poi magari a ballare .Lei era titubante e diceva di aver già le valigie pronte e di voler tornare a casa, non volli sentire scuse e alla fine con immensa difficoltà la convinsi a rimanere, avvisammo a casa che saremmo tornato il giorno dopo e ci preparammo alla serata .Mangiammo un piatto di pasta e un pezzo di carne e poi lei andò in doccia, naturalmente non usciva più dal bagno e l’ora iniziava a farsi tarda e siccome avevo l’intento di farla bere abbastanza affinché arrivasse in discoteca piuttosto carburata e disposta a lasciarsi andare e divertirsi con qualche ragazzo, dovevo accelerare i tempi .Così bussai gentilmente e chiesi se potevo intanto andare in doccia mentre lei si truccava o faceva quello che doveva, lei mi diede il permesso di entrare .Mi aspettavo di trovarla pudicamente coperta o già vestita ma invece era davanti allo specchio intenta a truccarsi con addosso solo la lingerie . Reggiseno e perizoma bianchi, sobri ma comunque eccitanti .Squadrai un po’ il suo fisico longilineo sicuro che lei non mi notasse e iniziai a spogliarmi, quando mi tolsi le mutande, le diedi le spalle in modo che non vedesse niente, non che la cosa mi desse fastidio ma per rispetto nei suoi confronti e così dopo essermi dato una scrollatina al pacco, entrai nella doccia e cercando di rimanere di spalle iniziai a lavarmi, non potevo vederla ma sentivo che aveva acceso il phon e sapevo che si stava asciugando i capelli .Dopo dieci minuti avevo finito, ma mi ero dimenticato l’asciugamano e lei aveva accesso il phon che faceva più casino di un reattore di un jet e non mi sentiva e così uscii nudo e solo dopo mi coprii con un asciugamano lei aveva sbirciato credendo di non essere vista .Io non dissi nulla per non metterla in imbarazzo e mi asciugai e poi senza dire nulla uscii dalla stanza, mi vestii semplicemente con jeans e camicia e rimasi in attesa .Ad un certo punto, ero sul divano che guardavo un po’ di televisione, pronto e un po’ spazientito dal suo ritardo e sento il suo passo veloce con i tacchi che si avvicina, mi dice che è pronta che le serve solo che le tiri su la cerniera del corpetto fino in alto .Lo faccio e mentre le sto dietro non perdo occasione di guardare per bene il suo bel sedere, mi si dipinge una sorriso e penso che abbia proprio delle qualità nonostante non sempre le metta in mostra .Quella sera mi ritorna in mente perché mi piaceva quando ero più piccolo, ben pettinata e truccata con jeans attillati, tacchi e corpetto rosso che le alzava incredibilmente il piccolo seno .Le faccio i complimenti che le accetta con imbarazzo e poi finalmente usciamo di casa .Andammo in questo locale ci sedemmo un po’ in disparte rispetto al flusso di gente ordinammo da bere e parlammo un po’, non era mai stata una molto loquace e finalmente riuscii a sapere qualcosa in più sul suo conto .Mi accorsi così all’improvviso che sembravamo una coppietta quando io facendo una battuta lei piuttosto carburata nonostante un solo drink, mi schioccò un bacio sulla guancia con affetto .Prendemmo un altro drink e non appena capii che quella sera sarebbe stata piuttosto interessante, rinunciai all’idea di cercare qualcuna per me e qualcuno per lei e decisi che avrei provato a farla mia. Ero sì aiutato dall’alcool ma ero sicuro che quello che sembrava provare per me non era solo effetto dell’alcool ma c’erano sotto dei sentimenti più o meno forti repressi nel tempo .Lei era allegra come non mai e così quando uscimmo dal locale non si rifiutò di andare in una discoteca lì vicino dove ero stato qualche volta, così le misi un braccio attorno al busto anche per sorreggerla nel suo incerto avanzare sui tacchi, naturalmente complicato dall’assunzione di alcool .Sembravamo proprio una coppietta, io naturalmente non persi occasione di flirtare un po’, convinto che le facesse piacere e che nemmeno notasse che io, suo cugino, stavo flirtando con lei .Cinque minuti di coda e fummo dentro, non era affollatissima e c’era una sala dove andava musica commerciale che era vuota visto che nella sala principale c’erano un’altra serata .Prendemmo la consumazione obbligatoria ovvero un altro drink e finalmente iniziammo a ballare, lei ci sapeva fare e nonostante i tacchi si muoveva bene, io un po’ impacciato come sempre però non perdevo occasione di avere contatto fisico .Arrivai a strusciarmi su di lei pesantemente con l’uccello mezzo duro senza che lei avesse niente da obbiettare, la tenevo per i fianchi e mi strusciavo senza pensarci .Lei iniziava a farsi prendere dalla situazione e a perdere il controllo e il pudore, ora era lei che si strusciava su di me, voleva dire che ricambiava le mie attenzioni .Ad un certo punto ero indeciso addirittura di portarmela in bagno e farmela lì ma decisi di aspettare e vedere come andava a finire la serata .Dopo un po’ ci sedemmo su di un divanetto, in disparte e parlammo per quanto possibile, urlandoci vicendevolmente le cose nell’orecchie .Lei teneva le gambe incrociate e lasciava che la tenessi per il busto ma intanto non perdeva tempo e oltre a baciarmi in continuazione sulle guance a dirmi quanto mi voleva bene, spesso cercando di far sembrare che non facesse apposta mi appoggiava una mano sulla gamba sempre più vicino al mio pacco .Ad un certo punto mi disse :
– Ma cosa fai qui con me? Vai a cercarti una ragazza, chissà quante ne trovi! ‘
Io modestamente risposi :
– Ma va, non ne trovo una che sia una .Sono brutto, nessuno mi vuole . ‘
– Ma che brutto, sei un bellissimo ragazzo, simpatico, con un bel fisico e con un bel pisellone sotto . ‘
Io mi misi a ridere e poi facendo finta di niente, le chiesi a bruciapelo :
– Dici? E comunque tu cosa ne sai del mio pisellone? ‘
– Dico, dico .Prima quando sei uscito dalla doccia, mi è scappato l’occhio e ho visto per sbaglio che eri nudo . ‘
– Sese, per sbaglio .Brutta porcellina . ‘
Ci mettemmo a ridere e poi lei continuò appoggiandomi una mano sulla parte alta della coscia :
– No a parte gli scherzi, non ho mai visto un pisello così grosso in vita mia . ‘
– Dai lo sai, che non mi piace vantarmi, non sono fatto così . ‘
– Se fossi in te lo farei, anzi lo direi al mondo intero che ho un pisellone del genere e andrei in giro a scoparmi chiunque . ‘
– Eh ma a me non interessa chiunque . ‘
Dicendo ciò la strinsi a me e le stampai un bacione sulla guancia, quasi a farle capire che era lei quella che volevo, mentre aspettavo di sapere se il mio messaggio era stato inteso nel modo corretto, sentii la sua mano che era rimasta ferma sulla mia coscia, avanzare e avanzare fino a mettersi proprio sopra il mio pacco .Lei mi guardò e rise, avvicinò il suo viso al mio e mentre stava per scattare il bacio, i suoi occhi si chiusero e le nostre labbra si incontrarono in un turbinio di saliva e lingue, mentre la sua mano continuava a perlustrare la zona .Piuttosto eccitato all’idea di continuare la serata, le chiesi se vuole tornare a casa, lei annui dicendo che era stanca .Uscimmo dalla discoteca e iniziammo a camminare verso casa, io le tenevo un braccio intorno al collo e di tanto in tanto le davo un bacino sulla testa, al che lei si fermava e mi baciava per qualche secondo .La strada era vuota, era tardi, parecchio tardi e così potevamo camminare liberamente per la strada, arrivammo a casa, entrammo dalla porta, a quel punto lei disse di dover andare a darsi una rinfrescata, qualche minuto dopo tornò a piedi scalzi mentre io mi ero slacciato la camicia e la stavo aspettando sul divano con un birra in mano .Lei si sedette di fianco a me e così io cercai di ricreare la situazione di intimità che c’era prima .Le feci vari complimenti e così di nuovo lei arrivò con la mano nei pressi del mio pacco mentre io non avevo perso occasione di piazzare la mia mano sulla sua coscia e accarezzarla un po’ .Ci baciammo con passione per qualche minuto e quando lei iniziò a sbottonarmi i jeans, staccai le mie labbra dalle sue e le dissi :
– Che ne dici di andare di la in camera? ‘
Lei annui e prima di alzarsi mi diede un bacio, ci dirigemmo in camera sua, quella più grande che ha il letto matrimoniale e ci lanciammo sopra, ci baciammo e così pure io potei finalmente partire all’attacco, fino ad allora ero rimasto piuttosto tranquillo per non sembrare io il fautore di quello che stava per accadere ma a quel punto non c’era motivo di trattenersi ancora, così le slacciai i pantaloni e glieli tolsi mentre lei mi toglieva la maglietta, qualche altro bacio e lei si spostò sopra di me, era seduta sopra di me mentre si slacciava il corpetto e lo lanciava lontano, poi si abbassò ancora un po’ per darmi qualche bacio mentre le sue mani tornavano nella zona del mio basso ventre .Dopo avermi slacciato i rimanenti bottoni e dopo che io me li ero sfilati lei ritornò seduta su di me .Mi guardò per un attimo, sorrise mentre le mia mani iniziarono ad accarezzare il suo splendido corpo, strinsi forte le sue chiappe mentre lei rimaneva ferma, piano piano le mia mani salirono, toccai il suo seno piccolino ma ben equilibrato ed esclamai :
– Come sei bella . ‘
Lei arrossi e poi tornò a baciarmi, le sue mani avevano già abbassato le mie mutande e me lo stavano già stringendo con forza e così iniziò a menarmelo. Mi tornano in mente le soppresse sensazioni di qualche anno prima mentre mi stava facendo la mia prima sega, solo che stavolta entrambi sappiamo cosa stiamo facendo e cosa ciò comporta .Le sue soffice mani, si muovevano sinuosamente e in modo perfetto mentre io non avevo perso tempo e stavo cercando di raggiungere l’interno delle sue cosce .Qualche secondo e lei disse, tra un bacio e l’altro sul collo e sul petto :
– Preparati al miglior pompino della tua vita, cuginetto mio, e poi vedrai che cosa divina, scoparsi la cugina . ‘
Non avrei mai creduto, potesse essere così, era una piuttosto riservata, timida e pudica ma quando si lasciava andare era proprio una sporcacciona di quelle che piacciono a me .Quando iniziò a succhiarmelo, pensai che non c’era niente male ma che non fosse il migliore ma non appena decise di darci dentro per davvero non riuscii a resistere e per la prima volta mi trovai nella posizione in cui ero io ad invocare il mio partner e non il contrario .Non credevo di resistere molto e così la dovette interrompere bruscamente, dicendole :
– Robi, fermati .Altrimenti il pisellone qui non fa una bella figura . ‘
Lei sorrise, lusingata e torno a stendersi sopra di me .La situazione si ribaltò, ora ero io a essere sopra di lei, la toccai un po’ per sentire la situazione da sopra le mutande e mi accorsi che era già abbastanza bagnata .Lei sussurrai :
– Vuoi che ti faccia vedere che pure io sono piuttosto bravo con la lingua? ‘
Lei annui, io le baciai il seno e il ventre e poi le sfilai le mutandine e misi la testa tra le sue gambe, iniziai con molta calma mentre lei tranquillamente rimaneva in attesa del piacere, non appena mi misi di impegno i suoi ansimi e i suoi respiri pesanti lo divennero ancora di più e a quel punto diedi tutto, leccai e succhiai velocemente e con forza, sempre senza strafare e lei venne mentre con entrambe le mani tra i miei capelli mi scongiurava di non fermarmi. Soddisfatto di quanto appena successo, tornai verso il suo viso e la baciai per qualche minuto, poi le dissi sicuro di non essere più vicino come prima all’orgasmo e poter quindi intraprendere il rapporto vero e proprio :
– Adesso il tuo cuginetto ti scoperà con il suo pisellone . ‘
Lei rise e poi rimase in attesa della mia mossa .Glielo infilai e anche solo quello le diede piacere, era una donna da un bacino piuttosto piccolo e il mio uccello sembrava davvero enorme dentro alla sua piccola vagina stretta .Incominciai con il mio lavoro, mentre non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi, mi piaceva essere dentro di lei e vedere il piacere fluire nei suoi occhi .I primi colpi furono leggeri e lenti, piano piano aumentai la velocità e la forza dei miei colpi, fino a che ogni mia affondata la faceva sobbalzare .Mi sembrava piuttosto presa dalla situazione così continuai mentre le baciavo il collo e sentivo il suo respiro farsi pesante di nuovo vicino alle mie orecchie .Capendo che la situazione era un po’ in stallo decisi di dare una svolta, mi alzai con il busto eretto e appoggiai le sue gambe al mio petto in modo da avere le sue ginocchia di fianco alle mie orecchie e poi facendo leva sui piedi, sbilanciai il peso in avanti e tornai a stantuffarla più forte che potevo, pochi minuti e lei venne di nuovo urlando il mio nome, non rallentai nemmeno per un secondo nonostante la vedessi piuttosto in difficoltà e a corto di fiato .Qualche altro minuto e le diedi una pausa, mi spostai e passai qualche minuto a baciarla mentre lei me lo menava giusto per non farlo scendere, cosa impossibile ma va beh tant’era .Sapevo che c’era solo un modo per concludere la faccenda, una bella e sana pecorina .Così le dissi :
– Ehi ti è piaciuto come ti ho sbattuto? ‘
– Si .Oh si, quanto mi è piaciuto . ‘
– Allora vedrai quanto ti piacerà questo . ‘
Detto ciò passai all’azione mentre lei già rideva e mi incitava a continuare .La presi, la voltai e quando lei fu a quattro zampa, entrai dentro di lei e senza nessuna calma come in precedenza, iniziai a scoparla con foga e velocemente .Ogni colpo che le davo, le si mozzava il fiato e la avvicinava ulteriormente ad un altro orgasmo, io intanto non potevo fare a meno di divertirmi a toccarle il sedere, a tirarle qualche pacca sul sedere e a fantasticare su quanto sarebbe stato bello scoparle il culo .Non sapevo se le facesse piacere e non credevo che me lo avrebbe chiesto lei e così decisi di approfittare della posizione e con un dito iniziai a stimolarle l’entrate, lei non reagì eccessivamente e così per ulteriore conferma ci infilai un dito, lei non disse nulla ma anzi continuava ad ansimare e così per qualche minuti mi dilettai a scoparla con un dito dentro il suo sedere e così mentre lei orgasmava di nuovo, io facevo altrettanto e la riempivo senza neanche aver avuto la possibilità di dirle niente .Non mi preoccupai perché sapevo per certo che prendeva la pillola anche se non aveva una vita sessuale particolarmente attiva ne regolare e sapevo anche che da quella sera in poi l’avrebbe avuta .Mi accasciai stancamente sopra di lei, aspettai qualche secondo e poi mi stesi di fianco a lei che adesso giaceva di fianco a me con la testa appoggiata sul mio petto .Mentre la mia erezione spariva lentamente, incominciai ad accarezzarle i capelli e ci addormentammo .Mi risvegliai all’ora di pranzo, per prima cosa mi accorsi di essere solo e sentii l’acqua della doccia scorrere .Mi ripresi un attimo e andai in bagno, feci pipì in silenzio coperto dal suo solito cantare e poi mi infilai nella doccia cercando di non farmi sentire, la abbracciai da dietro e le baciai il collo, lei si girò rimanendo tra le mie braccia e mi baciò .Rimanemmo molto sotto l’acqua, lei mi fece un pompino quasi a darmi il buongiorno, non mi ci volle molto a venire, era davvero brava, sborrai senza controllo in ogni direzione .Finimmo di lavarci, pranzammo e decidemmo di comune accordo che saremmo rimasti li per un altro giorno magari due e poi saremmo tornati a casa dalle nostre famiglie .Telefonammo alle rispettive famiglie, adducendo una scusa plausibile, e passammo un weekend da favola a scopare come ricci .Da allora non ci fu un singolo giorno in cui rimanevo in quella casa a dormire in cui non facessimo sesso .La, potevamo fare finta di essere ragazzo e ragazza, nessuno conosceva la verità e così non dovevamo trattenerci in pubblico .Era veramente un ottima situazione, dovunque dormissi avevo stupende donne o stupende ragazze disposte a tutto per rimanere con me .

A quel punto, successe una cosa del tutto inaspettata, per caso un giorno iniziai a parlare con un mio amico, premettendo che eravamo piuttosto ubriaco, per scherzare iniziai a fare battute anche un po’ pesanti sulla madre, dicendo che me la sarei scopata volentieri, lui sorrideva e disse che se la sarebbe fatta pure lui .Fu così che scoprii la passione del mio amico per la propria madre, decisi che dovevo aiutarlo a soddisfare il suo desiderio come io avevo fatto con il mio .Gli promisi che entro tre mesi, al massimo sei, sarei riuscito a farlo scopare con sua madre .

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