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Racconti erotici sull'Incesto

Svezzamento prolungato

By 3 Febbraio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Filippo, ho 21 anni, sono un tipo piuttosto solitario, e ho conosciuto il sesso dal vivo solo l’anno scorso. Erano le vacanze di Natale e, non avendo molti amici e non sapendo come passare le giornate, finivo per spararmi due-tre seghe al giorno davanti a siti internet porno.
Mia madre Olga sapeva benissimo come passavo le giornate e ne era molto preoccupata. Non si stancava di ripetermi che alla mia età non potevo stare lì, rintanato in casa, che dovevo assolutamente farmi degli amici, anzi, delle amiche, per conoscere e vivere i piaceri della vita.
Mia madre è donna piacente, di 50 anni, alta 1.70, capelli neri a caschetto, occhi castani, una quarta di reggiseno e un culo favoloso.
Una sera stavo per andare a letto, non prima di essermi visto in camera mia un film osé, di quelli che vanno in seconda serata, quando sentii il rumore di una porta che si chiudeva a chiave; capii che era la camera da letto dei miei, i quali si chiudevano dentro per fare sesso.
Eccitato per il film che avevo appena visto e preso dall’ebbrezza di assistere sia pure solo origliando ad una scopata dal vivo, mi piazzai dietro la loro porta e vi rimasi a masturbarmi. Li sentivo gemere ed ansimare, ma, non comprendendo esattamente se i miei avessero finito, mi attardai ancora un po’ a riprendermi dalla sborrata. Senonchè ad un certo punto sentii i passi di mia madre che stava per aprire la porta per andare in bagno e feci appena in tempo a svignarmela nella mia stanza, anche se era impossibile annullare il tramestìo di quella repentina ritirata.
L’indomani mi svegliai intorno alle 9 del mattino, mi lavai e mi vestii per poi spaparanzarmi davanti alla TV; mia madre era intenta a fare le pulizie di casa. Quel giorno era vestita particolarmente bene e particolarmente scollacciata: una cosa strana per fare le pulizie di casa!
All’improvviso entrò in camera mia, mi spense la TV e mi disse:
– Senti, Pippo, mi sono stufata di vederti sempre a casa stravaccato in poltrona ‘. e anche di ripulire ogni giorno la tua stanza ‘..
Aveva parlato delle pulizie in tono pesantemente allusivo, era chiaro che si riferiva alle tracce di sperma delle mie seghe. Non le risposi, ma lei continuò senza girare intorno all’argomento:
– Lo so benissimo che ieri sera hai sentito mentre io e tuo padre stavamo ‘. mica sono stupida!
Tentai una risposta difensiva:
– Ma mamma, cosa dici?’. io non so’ ieri sera dormivo…
Ma lei non demordeva:
– Seh, dormivi?!…. Passi tutto il giorno davanti a internet a visitare siti proibiti ‘. e ora addirittura ti metti a spiare i tuoi genitori!…. stai diventando proprio un depravato! ‘
Ammutolii, tenevo lo sguardo basso, mi stavo vergognando di me stesso. Mia madre mi aveva sgamato, non avevo argomenti da opporle:
– Immagino che alla tua età abbia bisogno di sfogarti, sessualmente dico, è naturale’ ma allora trovati una ragazza con la quale uscire! ‘ mica puoi continuare a poltrire in casa e a ‘. farti seghe!
A quel punto non potevo continuare a tacere, perciò con tono lamentoso, prossimo alle lacrime, le risposi:
– Mamma, lo sai che sono timido ‘ ho paura di uscire con delle ragazze, ho paura di sbagliare, di non saperci fare ‘ ho paura che mi prendano in giro’.
Mia madre ribattè subito:
– Ebbè, vuoi restare prigioniero di queste paure ‘. bamboccione per sempre ‘. ormai sei fatto grande ‘.
Poi, facendosi più dolce, aggiunse:
– Ma, dimmi, hai voglia? ‘. o sbaglio?
Le mie difese caddero, era il momento di aprirmi a lei:
– Oh, sì sì che ne ho!…. tanta!
Mia madre mi sorrise comprensiva e mi disse facendo la vocina che si usa verso i bambini:
– Il mio piccolo ha voglia, ma ha paura!…. Ci deve pensare la mamma, vero?’
Non riuscivo a capire cosa volesse dire o fare, so solo che aveva assunto un’espressione totalmente diversa da quella di prima, non era per nulla arrabbiata, aveva un’espressione accattivante.
– Spero che questa paura non ce l’abbia anche con tua madre ‘ non credo che pensi che mamma ti possa prendere in giro ‘
– Ma mamma, io’
– Tranquillo! ‘. Come si dice, figlio muto mamma lo capisce!
Intanto si avvicinò a me, accarezzandomi proprio sopra la patta, mi sembrava di scoppiare, sentivo il cuore battere all’impazzata, stavo tremando e non riuscivo a parlare. Sospirò, si alzò e mi disse:
– Adesso io vado a cambiarmi, aspettami qua.
Stavo per impazzire, avevo l’uccello che stava scoppiando. Ma, nel giro di pochi minuti, ecco che mia madre rientrò nella mia camera, con un reggiseno di pizzo nero, perizoma sottilissimo che copriva a malapena la fica e calze autoreggenti anch’esse nere. Mi guardò con aria di sfida e mi disse:
– Mmmm ‘ che te ne pare?
La visione era scioccante. Deglutii a fatica.
– Sei fantastica, mamma! ma così la mia voglia aumenta sempre di più ‘
Sorrise a quelle parole e si avvicinò dicendomi:
– Te la faccio passare io la voglia, porcellino!
Incominciò a spogliarmi, fino a farmi rimanere totalmente nudo con il cazzo durissimo.
– Bello! ‘ Non c’è che dire, ho fatto davvero un bel figlio e con un bell’uccello !!!
Non riuscivo a dire niente, trattenevo il respiro. Lei intanto ha incominciato a segarmelo molto lentamente guardandomi maliziosamente negli occhi. Ad un tratto si è inginocchiata, ha aperto la bocca e se l’è preso tutto. Un bocchino favoloso al quale non sono resistito più di venti secondi e le sono venuto in bocca.
Ingoiò tutto, poi si mise a ridere dicendo:
– Poverino! Che voglia esagerata che avevi!
– Scusami, mamma, non ce l’ho fatta a controllarmi.
– Non ti preoccupare ‘ poi, devi sapere che il sapore del tuo seme mi è piaciuto ‘ ma mica è finita qui …
Si alzò e incominciò a togliersi il reggiseno, il perizoma, rimanendo nuda con le calze; mi prese le mani, una me la portò sulle tettone e l’altra sulla fica umida. Poi, con fare ironicamente didascalico, mi disse:
– Vedi, bimbo mio, questa è la fica e queste sono le tette’ datti da fare ‘.
– Dici davvero? ‘ e come, come debbo fare? …
– E me lo chiedi? ‘ Stai sempre lì a vedere filmetti porno! ‘ Devi fare esattamente come in quei video … Su, con la bocca, con la lingua’
Intanto si coricò sul letto aprendo le gambe e mettendo in bella esposizione la fica. Incominciai a baciare le tette, davvero mi sembrava di rivivere i film che vedevo di nascosto, intanto sentivo il respiro di mia madre sempre più affannoso. Dopo cinque minuti la sentii dire con voce goduriosa:
– Per essere alla prima volta, sei bravissimo! ‘ ma adesso passiamo alla fica ‘
Scesi a leccarle la fica. Era meravigliosa, aveva uno sapore eccezionale. Lei si dimenava dal piacere. Ad un certo punto mi interruppe, si alzò dal letto, mi fece stendere sul letto con la testa sul cuscino e mi disse:
– Con la bocca sei davvero un fenomeno! Ma adesso è arrivato il momento che aspettavi da tanto ‘
Salì sul letto mettendosi a cavalcioni su di me all’altezza del cazzo, mi guardò negli occhi; io ero in trance, non percepivo più nulla dall’esterno, vedevo solo mia madre che si stava portando l’uccello all’entrata della sua fica per impalarsi:
– Aaaahhh’! Quant’è bello grosso!… Lasciati andare e lascia fare a me ‘ Tu intanto massaggiami le tette e il culo!
E incominciò a salire e a scendere lungo il mio uccello emettendo mugolii e grida. Dopo cinque minuti di saliscendi, mi disse:
– Complimenti al mio bambino! Che bella mazza che ha! ‘. Ma guarda che dietro c’è anche un altro buco ‘
– Dici il cu ‘ il culo? …
– Sì, il culo! ‘ il cazzo lo si infila anche lì’ vuoi provare ? ‘
Si sfilò dall’uccello, mi disse di prendere il tubetto della crema contro l’acne che avevo nel tiretto, quindi si posizionò a 90′, si passò un po’ di crema sull’ano e mi disse di piazzarmi dietro di lei:
– Avvicinati di più che te lo porto proprio all’imbocco ‘. ma tu dovrai spingere piano piano, senza fermarti ‘.
E così feci, era fantastico penetrare nella sua cavità posteriore e sentire che godeva, vedere le tettone che penzolavano e si muovevano ad ogni colpo che le davo. Ad un certo punto mi disse con voce arrochita dalla goduria:
– Pippo, sei fantastico! … ma ho voglio di averti sotto di me, lo voglio sentire nella fica!
Tirai fuori in cazzo che era prossimo a schizzare, mi sdraiai sul letto, mia madre si rimise a cavalcioni e si impalò nuovamente e incominciò andare su e giù con una foga tale che le tette ballonzolavano impazzite e il letto incominciava a cigolare:
– Dai, Pippo, che oggi è il tuo giorno fortunato’ oggi mamma è la tua puttana … vedo che ti piace scopare, eh, bastardo?
Ero travolto dentro il vortice del godimento, per cui le risposi con inaudita improntitudine:
– Perché a te, bella zoccolona, non piace il mio uccello?
Lei, saltando sul cazzo come un’assatanata, mi rispose:
– Sì che mi piace! ‘. E tu, coglione, continuavi solo a farti seghe ‘ con questo arnese sai quante fiche puoi accontentare!….
– Aaaahhh’ sììììì, mamma ” che bello sfondarti la fica! ‘. sìììì ‘. sto per venireee!
– Sì, bello di mamma, sìììì ‘.. anche io sto per venireeeee! … dai, dai, sborraaaa ‘..
– Ooohhh’ sììììììì ” vengooooo ‘. sììììì ‘.. vengooooo!!!
– Sìììì ‘.. dai ‘. dammi tutto il tuo sperma ” sììììì ‘.. aaahhh ‘. il mio bambino!!!
Avevo sborrato dentro di lei e gli umori che le uscivano dalla fica cominciavano a colare lungo le mie cosce. Lei continuava a muoversi molto lentamente sul mio uccello fino a quando, esausta, non si accasciò sul letto.
Dopo un po’, accarezzandomi languidamente, mi sussurrò:
– Pippo, sei stato una vera sorpresa ‘. non immaginavo per niente di avere un figlio così prestante ‘
Da quel giorno scopiamo quasi tutti i giorni, con grande soddisfazione reciproca. Non mi rompe più le balle con la storia degli amici e delle amiche. Ora sono io a dirle con una punta di ironia che prima o poi dovrò trovarmi una fidanzata ed una moglie:
– Mi sono svezzato tardi, sento che ho bisogno ancora di un po’ di apprendistato ‘.
Lei sorridendo maliziosamente mi dice:
– Io sono qua per questo ‘ e sarò sempre a tua disposizione tutte le volte che vorrai ‘. ma mica puoi restare sempre bamboccione ‘. promettimi che presto ti troverai una donna’
– Ma certo mamma ‘ ma che fretta c’è?
L’ultima volta, a letto, mi ha confidato:
– Ti debbo dire che da quando scopo con te, con tuo padre perdo meno tempo a letto ‘
Ed io, incuriosito più che preoccupato:
– E lui? ‘ non si lamenta? …
– E di che deve lamentarsi? ‘ l’ho fatto godere come un porco per tanti anni! ‘ ora avrò pure diritto di godermi un bel cazzo giovane, o no?…
– Mica ha capito che ci sono di mezzo io? …
– No, non credo proprio ‘ e anche se fosse ? ‘. il fatto è che ormai con lui non godo più, mi limito a fargli scaricare i coglioni ‘.
Sono gratificato, inorgoglito di queste confidenze:
– Mamma, devi sapere che il mio cazzo è al tuo servizio, sempre, tutte le volte che vorrai ‘..
– Vuoi dirmi che posso contarci anche quando sarò più vecchia?
– Sì, sempre’.. anzi, vedrai, sarà questa la tua cura antinvecchiamento!

—-
roki_rae@hotmail.it

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