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Racconti erotici sull'Incesto

TUTTO IN FAMIGLIA 1

By 6 Giugno 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Mia madre è una bella donna, lo è sempre stata. Una classica femmina mediterranea: mora, carnagione scura, non troppo alta ma proporzionata nelle forme. Quando guardo le sue foto di lei da giovane non riesco a non pensare che mio padre sia stato proprio fortunato ad avere una moglie così bella al suo fianco. I miei genitori si sono conosciuti all’età di quattordici anni e da allora sono stati sempre insieme, come una coppia perfetta. Forse il carattere remissivo di mia madre ha coperto molti momenti negativi che tutte le coppie normalmente attraversano.
E’ sempre stata una donna di casa, premurosa e attenta alle esigenze di suo marito e di suo figlio, e poi è sempre stata bella. Nonostante i suoi 43 anni si è sempre mantenuta in forma. Sa di essere una bella femmina e non lo vuole nascondere. E’ femmina in ogni piccola cosa e gesto che compie, dallo spolverare le mensole di casa a quando si guarda allo specchio per controllare che il nuovo vestitino comprato al mercato le stia bene. Non posso negare che, la visione di quelle gambe tornite e lisce che terminano con caviglie sottili e piedini da fata, non mi abbia mai turbato.

Spesso mi sono eccitato trovandomi vicino a cesto della biancheria sporca, trovandovi paia di sue mutandine usate. Le prendevo, le annusavo e leccavo. Poi il senso di colpa aveva il sopravvento e facevo finta che non fosse successo nulla ma dio solo sa quante volte avrei voluto essere al posto di mio padre, in quel letto. Anche i commenti dei miei compagni di scuola mi facevano andare nei matti. Dicevano che mia mamma era una figa da impazzire e che avrebbero voluto scoparsela.
Avevano ragione. Quando arrivava in camera mia, al pomeriggio, per portarci la merenda, vestita semplicemente con una di quelle vestaglione leggere e le ciabattine, era fantastica, era eccitante, calda, sensuale”ma era la mia mamma”quella che ancora veniva a darmi il bacino della buonanotte.
Avrei voluto vivere in un mondo diverso in cui tutti i miei sogni e fantasie si potessero realizzare.
Ero invece costretto a desiderare in silenzio.
Tutto questo fino ad un anno fa’.fino al momento della grande svolta.
Era una calda giornata di giugno e tornai a casa da scuola prima del solito a causa di uno sciopero dei professori. Entrai in casa e mi diressi in camera mia, come al solito. Passando per il salotto vidi mia nonna seduta sul divano, completamente addormentata con la il volume della tv a 1000.
La mia sorellina, giocava nel suo box a pochi metri di distanza e mi salutò con uno dei suoi sorrisi.
Mi venne da ridere, decisi di non svegliarla ma abbassai l’audio assordante del televisore.
Fu così che sentii dei rumori provenienti dalla cucina. Pensai a mia madre intenta ai fornelli e, curioso di sapere cosa mi stava cucinando, andai a vedere.
La porta era semichiusa e sentivo anche la voce di mio nonno, ma quando aprii la porta mi trovai di fronte ad uno spettacolo assurdo. Una cosa che il mio cervello rifiutava di percepire ma che allo stesso momento mi faceva impazzire dall’eccitazione. Mia mamma Franca era piegata a novanta sul tavolo con il vestitino alzato in modo da scoprire gambe, sedere e pancia. Le mutandine erano ai suoi piedi, oramai calpestate dalle ciabattine che con quel po’ di tacco le facevano sgusciare fuori il culetto. Mio nonno la teneva per i capelli mentre la penetrava lentamente con colpi decisi.
Il viso di lei era rilassato e dalla bocca spalancata uscivano deboli gemiti. La mia dolce mammina si era totalmente abbandonata al nonno’.suo padre.
Per qualche secondo non si accorsero di me ma poi lei aprì i suoi dolci occhi e mi guardò come se sapesse che stavo guardando’.non sembrava sorpresa. Lasciava che la guardassi e accennò un timido sorriso.Poi fece cenno a mio nonno Giuseppe di fermarsi, ma sempre rimanendo in quella posizione mi chiamò con una mano. Mi avvicinai a lei che delicatamente mi sussurrò all’orecchio dolci parole dicendomi di stare tranquillo perché era tutto normale. Io non ebbi la forza di replicare o forse non volevo semplicemente rovinare quel momento. Lei mi disse di sedermi su una sedia di fianco a lei e mi tenne stretta una mano mentre nonno riprese a scoparla. Era sudata, accennava un sorriso ma poi sembrava piangesse’era in estasi e , mentre vedevo la sua carne tremare sotto i colpi di suo padre mi diceva ‘ guardami Giulio’.guardami’.guarda la tua mamma’.
E io la guardavo, in tutta la sua bellezza’.guardavo quelle gambe e quel sedere che avrei voluto leccare da sempre’e guardavo mio nonno, un omone di 70anni,rosso in viso dallo sforzo e concentrato sulle forme della figlia e a spingere quella verga dura dentro le sue morbidezze.
Proprio lui mi prese l’altra mano e me la fece appoggiare sul sedere bianchissimo di mamma che appena vide cosa stavo facendo mi sorrise, lo stesso sorriso di quando portavo a casa un bel voto in matematica.
La sua carne era calda e sudata e quando il vestitino scivolò giù, coprendola, a causa dei colpi sempre più veloci e pesanti di nonno, io lo ritirai su, passando la mano su tutto il corpo della mia meravigliosa mamma che mi ringraziò con un: ‘ grazie cucciolo’.
Dopo pochi istanti i colpi di Giuseppe rallentarono mentre Franca, radiosa, diceva ‘ si’bravo vieni papà vieeniii papà’ohhh’.vienimi dentro’..riempi la tua bimbaaa’mmmm..’.

Nonno Giuseppe aveva scaricato tutta la sborra dentro mia madre e lei, dopo aver ripreso fiato, si chinò veloce per raccogliere le mutandine che si infilò senza nemmeno pulire la sua passerona arrossata grondante umori e sperma. Si guardarono con sguardo complice si baciarono in bocca in maniera oscena e poi mamma mi abbracciò sussurrandomi all’orecchio ‘ amore mio’questo è il nostro segreto’.è così da sempre’solo mio, tuo, del nonno’e”.della nonna. Lo vuoi?’si lo so che lo vuoi piccolo porcellino mio’dimmi di si’ Io annuii con la testa e da allora cominciò uno dei periodi + belli della mia vita.

continua….

per suggerimenti o contatti scrivete a lasciatiguardare@live.it
http://lasciatiguardare.blogspot.com/

IMPORTANTE… LE FOTO SONO PRESE DA INTERNET E I RACCONTI SONO DI FANTASIA…

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