Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

una coppia felice

By 10 Maggio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Una coppia felice
Sto seduta sulla veranda, guardo il mare, sento su tutto il corpo dei piccoli dolori, sono quelli che io chiamo ‘ i postumi del giorno dopo’. Certo, a sessantacinque anni essere scopata da quattro insaziabili maschi ti lascia il segno. Però la vita è stata abbastanza benevola con me ‘.. ultima di una classica numerosa famiglia del sud , ho passato quasi tutta l’infanzia a lavorare nei campi con mio padre e i miei quattro fratelli, tutti molto più grandi di me, poi quando avevo quasi diciotto anni, mancavano solo tre mesi sono stata mandata a fare la domestica a casa del padrone della tenuta dove vivevano i miei. Il padrone era un vecchio barone ormai quasi immobile nella carrozzella. Ma aveva un figlio che dirigeva tutta la proprietà, un quasi trentenne arrogante, bastardo di prima categoria che poco dopo essere arrivata lì non esitò una notte a infilarsi dentro al mio letto, e tappandomi la bocca mi disse … ‘stai zitta che ti faccio divertire anche a te’, mi apre la camicia da notte e senza nessun attimo di preparazione mi pianta il cazzo dentro ‘.. nnnuunuuoonuu ‘ provo a reagire, ma lui è decisamente più forte di me, mi pompa un poco e mi sborra dentro alcuni schizzi, poi si alza e se ne va. Non si era nemmeno reso conto che ero vergine, per alcune notti fu sempre la stessa storia, fino a quando un mattino cadde da cavallo e si ruppe l’osso del collo. Quella notte non solo persi la verginità, ma un mese dopo mi resi conto di essere incinta. Quando lo dissi a mia madre momenti mi ammazza, dalle nostre parti se non sei sposata ma sei incinta allora sei puttana! Mio padre poi nemmeno volle provare a dire al padrone che suo figlio mi aveva posseduta con la forza, non mi avrebbe creduto nessuno, avrebbero detto tutti che io lo avevo invitato nel mio letto. D’altronde io ero già una bella ragazza, alta capelli neri e ricci , gambe snelle, culo sodo portavo già una seconda di reggiseno, ero una che quando passavo i maschi si giravano a guardarmi. Poi assieme a Nicola mio fratello avevo gli occhi azzurri come nostro nonno materno. Nicola era l’unico dei miei fratelli con cui andavo molto d’accordo, fin da piccola lui mi aveva sempre difeso, consigliato, era il mio migliore amico, ma ora viveva al nord. Quando era partito militare lo avevano mandato verso Bergamo, e finito il servizio di leva aveva trovato lavoro in una fabbrica di armi di quelle parti. Io c’ero rimasta malissimo, erano quasi due anni che non lo vedevo. A Natale lui viene finalmente giù, trova una situazione a dir poco incandescente, mio padre che mi vorrebbe ammazzare per aver disonorato la famiglia, i miei altri fratelli che si vergognano di parlarmi, le loro mogli mi trattano come una sgualdrinella da quattro soldi. ‘ Ti prego Nicola aiutami tu altrimenti mi ammazzo ‘, gli chiedo appena riesco a raccontargli tutto, lui ci pensa un poco e decide ‘ ‘sai che facciamo ‘. ti porto con me la nord, li la gente e diversa, ora vado su, e tu fra sette giorni mi chiami a questo numero ‘. Grazie alla complicità di mamma riesco a chiamarlo, vieni su, prendi il treno come ti ho spiegato io, che ho sistemato tutto. Quando dico a mio padre che me ne vado tira un sospiro di sollievo, non solo mi porta alla stazione, ma mi paga lui il biglietto. Quattordici ore di treno dopo sono a destinazione, sono sfinita, sono al terzo mese e si comincia a vedere, ma quando scendo dal treno Nicola mi corre incontro, mi abbraccia, io sono così felice che lo bacio sulla bocca, lui resta un momento stupito, poi risponde al mio bacio, le nostre lingue si trovano, e si scambiano una scarica di brividi che scende lungo tutto il corpo. Restiamo qualche secondo abbracciati, poi mi dice …’ tieni, e mi da una piccola fede d’oro, questo consideralo il regalo per i tuoi diciotto anni, visto che non ti fatto nulla il giorno del tuo compleanno. Sai per renderti la vita meno dura ho detto che sei mia moglie, e sei incinta, così nessuno troverà nulla da ridire, mettila al dito’. Dopo tutti questi anni la porto ancora. Mi porta a casa sua, ha un piccolo alloggio, camera con un letto matrimoniale, cucina e un piccolissimo bagno, mi sembra una reggia. Quando andiamo a letto mi trovo distesa vicino a lui , mi abbraccia e mi dice ” da tempo mi sono innamorato di te, per questo sono rimasto qui, ma se mi vuoi io ora verrei essere tuo marito a tutti gli effetti’. Io ho le lacrime agli occhi, lo stringo a me, ‘.. ‘ io pure mi ero innamorata di te, ma mi dicevo che tu ti meritavi di più, ci sono rimasta malissimo quando te ne sei andato, e se mi vuoi ancora io sono tua , mi dispiace solo che quel porco’ ‘.. ma non riesco a dire altro, la sua bocca si unisce alla mia in un appassionato bacio, ‘ non ti devi dispiacere di nulla, pensa che così ora sei mia moglie, e questo sarà nostro figlio’ ‘.. le sue mani cominciano a scorrere sul mio corpo, per la prima volta scopro cosa vuol dire amare, godere del piacere che un vero uomo sa darti. Quella notte sono ripetutamente sua, lui è un formidabile amante, ha fatto esperienza sotto le armi con la moglie di un ufficiale, una vera troia rotta ad ogni esperienza,che una volta congedato pur di tenerlo ancora li non ha esitato ad andare a letto con due o tre politici pur di trovargli un lavoro, e visto cosa si ritrova mio fratello fra le gambe mi rendo conto di quanto lei ne fosse affascinata. Effettivamente non ne avevo mai visti altri, se si esclude il porco, ma lui ha un palo di carne di ben ventitre centimetri, e sicuramente dodici di circonferenza, quando entra in me la prima volta e come se perdessi di nuovo la verginità. Lui è il massimo che una moglie può desiderare, è affettuoso,premuroso, dolcissimo, in breve mi dimentico di tutti guai e vivo una serena gravidanza, partorisco un bellissimo maschio a cui lui vuole dare il nome di Marco, perche inizia con M come il mio nome Maria. Passati appena tre mesi una sera io mentre faccio l’amore con lui lo guardo e dico ” non uscire, resta dentro mettimi di nuovo incinta’ .. lui mi sorride, ‘sei sicura?”’si lo voglio’, e allora lui si scatena dentro di me regalandomi un bellissimo orgasmo, se ne viene. Come ovvio sono di nuovo piena, passo nove mesi durante i quali la mia conoscenza del piacere aumenta, per soddisfare al meglio le sue esigenze mi faccio insegnare a succhiarlo, diventando una perfetta bocchinara, con suo grande piacere, poi viene alla luce Mario. Venti giorni dopo festeggio il mio diciannovesimo compleanno. Passano appena tre mesi che torno alla carica, ‘dai Nicò, facciamo anche una femmina’, lui mi guarda, ‘ma sei matta, già non ci stiamo più qui e tu ne vuoi un ‘altro’ ‘ ma oramai sapevo come convincerlo e così dopo altri nove mesi arrivò Mirella, una bellissima bimba che come i suoi fratelli aveva dei bellissimi occhi azzurri. Soddisfatta di questo, mi sento felice. Circa due mesi dopo, mi erano di nuovo tornate le mestruazioni, Nicola si assenta per lavoro una settimana, e al ritorno, mentre aspetta il treno entra in una tabaccheria per comperare delle sigarette, vede che c’è una ricevitoria del totocalcio e gioca una semplice schedina da mille lire. Il giorno dopo scopriamo che ha fatto tredici, un sacco di soldi ci piove addosso. Quella sera scopiamo da matti, siamo così euforici che lui mi viene dentro senza che ce ne rendiamo conto. Solo alcune settimane dopo scopro che mi ha riempito di nuovo, e quando gli e lo dico lui ride, e mi dice .. ‘se viene maschio o femmina non me ne importa nulla, basta che sia bello come te’ ‘. Per prima cosa compriamo una casa nuova, più grande, poi una vettura grande e spaziosa per me, dato che mi dovrò occupare dei bambini a tempo pieno. Quando nasce è una bellissima femminuccia, che chiamiamo Marina. Quando torno a casa dall’ospedale dove ho partorito entriamo direttamente dentro la casa nuova, io mi siedo e mi guardo intorno, ho messo la mondo quattro figli e non ho ancora ventitre anni ‘.. sarà il caso che mi dia una calmata. Da quel momento la vita prende un deciso ritmo accelerato, passano gli anni quasi senza che me ne renda conto. Grazie ai consigli della ginecologa che mi segue ho cominciato a usare la pillola, e questo ha reso i nostri rapporti ancora più belli, è sconvolgente donare il proprio corpo a colui che ti ama per il reciproco piacere, sapendo che tutto questo non sarà finalizzato alla nascita di una creatura. Passano velocemente gli anni, lui ha fatto cariera nella fabbrica, io mi sono occupata dei ragazzi, scuola, calcio per i maschi e piscina per Mirella, Marina e me, e questo rende il mio corpo ancora più bello. Quattro gravidanze non hanno lasciato quasi il segno, sia perche ero giovanissima, sia perche ho usato un vecchio metodo in uso dalle mie parti, quello di spalmare dell’olio d’oliva sulla pancia durante la gravidanza, questo ha reso la mia pelle molto elastica, non ho nessuna smagliatura, ne altri difetti, poi potendo permettermi di andare in piscina con mie figlie, faccio tanto sport, e quando sono in costume vedo lo sguardo degli uomini , le ragazze mi dicono,’ mamma li stendi tutti’.. Così tra una cosa e l’altra mi ritrovo a festeggiare il mio quarantesimo compleanno. Per l’occasione accetto di seguire Nicola che andrà per lavoro a Firenze. Partiamo il venerdì, lui si deve occupare di alcune piccole cose, e così la sera siamo liberi, fino a domenica il mondo è nostro. Da tempo i rapporti fra me e lui sono un po’ troppo diventati abituali, si facciamo sempre sesso con molto piacere, ma è evidente che avremmo d bisogno di nuovi stimoli, in tutti questi anni io gli ho dato tutto, culo compreso, e mi sono resa conto che anche lui è sulla mia stessa lunghezza d’onda. La sera prima di entrare al ristorante chiamiamo i ragazzi, li sento un tantino mosci, ma non ci faccio troppo caso, poi dopo cena mentre stiamo tornando verso l’albergo passiamo davanti ad un cinema a luci rosse ‘.’Dai entriamo’, io lo guardo ‘ ‘ma sei matto” ‘e dai’, e cosi mi ritrovo dentro un cinema seduti in ultima fila prima che si spengano le luci vedo che ci saranno si e no una cinquantina di persone, ma solo tre donne compresa me. Il film è sconvolgente, si intitola Taboo,American style, me lo ricordo ancora. Una storia di incesto dove i genitori si scopano allegramente figli e figlie senza nessun problema. Io mi metto accostata al suo braccio, e a metà del film allungo un po’ la mano e scopro che si è eccitato, ‘ma, ti piace?’, gli chiedo mentre lentamente da sopra i pantaloni comincio a segarlo ‘..’ si, è intrigante ,ma tu ti scoperesti i tuoi figli?’ ‘. Io non rispondo subito, penso ai ragazzi, modestamente li ho fatti veramente belli, e se si esclude Marco, che comunque non è da sottovalutare, Mario ha ripreso la dotazione del padre, al solo pensiero mi comincio a bagnare . Si accendono le luci del primo tempo, e vedo che intorno a una delle due altre donne c’è un certo movimento, poi appena si spengono mi ritrovo con due persone che si sono venuti a sedere vicino a noi, uno alla mia destra e uno davanti, per buona parte non fanno nulla poi il tizio alla mia destra comincia a mettere la mano sulla coscia, io lo dico a Nicola, ‘guarda che questo tocca’, lui si gira e mi dice ‘lascia stare, vediamo dove arriva’ ‘. Dove arriva lo scopro quasi subito, sento che risale la coscia e si insinua dentro le mutandine, ho un fremito di piacere quando con un dito mi tocca la figa, sego con più vigore il cazzo del mio uomo, l’altro davanti si gira e visto il tutto allunga una mano per toccare il mio seno, ‘io gli dico che non vedo niente’ allora si alza e si mette in piedi dietro di me e con tutte e due le mani mi comincia ad accarezzare il seno, sto decollando, è una situazione che mi fa morire. L’altro aggiunge un dito dentro, mi sento che sono prossima al piacere, lui estrae un cazzo di modeste proporzioni, e pur il tipo dietro tira fuori il suo, mi invita a prenderlo in bocca. Io mi giro versa Nicola, lui mi dice ‘succhia’, l’altro mi porta la mia mano sul suo cazzo, rispetto a quello del mio uomo è meno della metà ma comunque lo sego con calma, mi piace, mi sto eccitando ma non voglio farli venire. Andiamo vanti per un po’, il tizio che sto succhiando cerca di aumentare il ritmo, forse vuole sborrare, ma io non sono dello stesso avviso , pure l’altro cerca di venire, ma all’improvviso si accendono le luci, io smetto e li lascio delusi, quasi incazzati, io mi alzo, stanno per dire qualche cosa ma la mole del mio uomo li convince a lasciare perdere. Usciamo in fretta, mi riporta in albergo e lì dalla voglia che ho per spogliarlo gli strappo due bottoni dalla camicia. Lui si mette sopra , mi entra dentro, la mia passera è una palude da quanto è bagnata ‘. ‘Siii ‘ daiiii ‘ fammi morire’ ‘ lui mi guarda, sorride ‘ ‘ti sei eccitata è piccola puttana’ ‘.. io ho un lampo ‘ ‘si, scopa questa puttana che hai pagato, dai fammi sentire se stasera sei il mio miglior cliente’ ‘.. lui intuisce il gioco, mi asseconda ‘. ‘certo che ti scopo, ti voglio far sudare tutti i soldi che ti ho dato’ ‘.. impazzisco di piacere, sono scossa da una serie di orgasmi come non succedeva da tempo ‘.. ‘vengooooo’ ‘. è l’unica parola che riesce ad uscire dalla mia bocca ‘.. mi sbatte di brutto, io lo continuo a provocare, ‘daiiiii ‘ mettilo dentro, fammi sentire questo meraviglioso cazzo’ ‘.. ‘ti piace ..è?, e magari è il più grosso che ti sei beccata stasera’ ” ‘siiiii ‘. daiiiii ‘ vengono’ !!!!!! lo sento impazzire, aumenta il suo ritmo e sborra dentro di me ” tieniiiiii ‘ sborrooooo’ ‘. Restiamo abbracciati e ci addormentiamo così. All’alba lui si sveglia prima di me e ricomincia a scoparmi ‘ ‘ma che fa i?, hai ancora voglia ?’ .. lui mi guarda e ricomincia il gioco ‘ ‘certo che ho voglia, ieri sera non tornavi mai, scommetto che ti sei fatta scopare da qualche maiale’ ‘. Io mi eccito immediatamente, e rispondo ‘. ‘certo, ne ho presi tre, ma solo uno era degno di chiamarsi cazzo, mi ha sbattuto come un tappeto , ora voglio sentire se tu sei meglio’ ‘ a queste a parole si eccita da morire, il suo cazzo e veramente enorme, mi rigira, si mette in ginocchio dietro di me, mi alza e mi pianta il cazzo dentro da dietro, con le mani mi tocca il clito e il seno, muoio, ‘vengoooooo ‘ siiiiiiii ‘. daiiiii ‘ magnifico toro’. Andiamo avanti per un po’, poi mi distende di lato, e restando piantato dentro, e da dietro mi solleva la gamba destra, e si mette a fottermi a tutta forza, mi uccide, vengo a ripetizione, ma vado letteralmente via di testa quando mi passa il suo braccio sinistro sotto la testa, porta la mano davanti e prima mi stuzzica un po’ il seno, poi mi mette un dito in bocca e mi dice ‘ ‘succhia, e pensa a chi dei tuoi figli ti piacerebbe avere in bocca’ ‘. Io chiudo gli occhi, mi piacerebbero tutti e due, la cosa mi manda in estasi ‘ ‘venguummuu ” vengooooo ‘ VENGOOOOO’!!!!!! .. urlo togliendomi il dito di bocca , e mi fa eco il suo orgasmo quando gli dico ‘. ‘e tu pensa che qui ora c’è Mirella o Marina’ ‘.. ‘SBORROOOOOOO’!!!!!!!! ‘. e schizza appena ho finito di parlare. Passiamo il resto della vacanza a visitare la città, andiamo in giro, lui mi regala della bellissima biancheria intima, reggicalze e mutandine di pizzo. La sera in albergo le provo davanti a lui, si eccita, io gli dico che mi sto preparando per incontrare un facoltoso cliente che mi dovrà sbattere fino all’alba. è troppo, mi prende in piedi appoggiata al muro, mi ammazza dalla forza dei suoi colpi, se volevo togliere un po’ di polvere dal nostro rapporto credo di aver trovato il modo giusto. Quando torniamo a casa i miei figli ci dicono che ha telefonato un fratello di Nicola dicendo che anche mia madre è morta, ma che non dobbiamo andare giù, tanto è successo dieci giorni fa, ci hanno telefonato solo perche lei voleva che lo sapessimo. Dopo quella vacanza i nostri rapporti si sono riaccesi di brutto, la fantasia è entrata prepotentemente nel modo di fare sesso. Nei mesi a seguire ci inventiamo le più belle scopate. A volte ci diamo appuntamento in posti diversi, e una volta siamo pure andati dentro un piccolo albergo fingendo di essere una coppia clandestina. Dorante questi nostri scambi spesso fantastichiamo sul coinvolgimento di altre persone, e spesso sono i nostri figli, e figlie, ma tutto rimane solo fantasia. All’arrivo dell’estate Mirella, Marina, Marco, e Mario insistono per andare in vacanza insieme,e per volere dei ragazzi andremo in Corsica. Alla fine di luglio partiamo, e a mezzogiorno ci imbarchiamo sul traghetto. Io mentre prendo il sole sul ponte guardo i miei figli, sono proprio dei bellissimi ragazzi, e Mirella e Marina poi, sembrano la mia copia da giovane, vedo che anche i passeggeri di sesso maschile non restano indifferenti al loro fascino. Strano, mi domando come mai non hanno ancora trovato dei compagni, effettivamente sono tutti e quattro liberi, è vero che di storie ne hanno, ma nessuna importante, e ora che ci penso da un po’ di tempo ho come l’impressione che questi ci tengano d’occhio, non so come dire, ma mi sento spesso sotto esame, ho uno strano presentimento, li guardo , ora discutono in disparte su non so cosa, ma sembra che mi riguardi ‘.. mi trema il cuore. Arriviamo verso sera, appena scaricati i bagagli andiamo al ristorante per cenare. Quando rientriamo dentro la casa che abbiamo affittato scopro cosa bolle in pentola. Stanchi andiamo a letto, siccome ci sono tre camere matrimoniali una è per noi, i ragazzi insieme e le donne nell’altra. Passati alcuni minuti sento dalla camera più vicina a noi dei chiari rumori di che sta facendo sesso, guardo Nicola e insieme apriamo la porta della camera ‘ ‘ ma cosa??!!!’ sbigottita vediamo che Marco sta scopando Marina, e Mario si tiene Mirella sopra ‘. ‘ ma siete diventati matti?, che vi viene in mente? ‘ loro ci guardano, smettono di scopare, ma restano abbracciati, noi ci avviciniamo al letto ‘. cerco di fare una faccia cattiva, ma sono in pieno subbuglio, ‘ragazzi, non si fa, siete fratello e sorella’!!! ‘.. ‘ si, è vero, ma anche lui è tuo fratello,’ ‘. mi dice Mirella, indicando Nicola, ” mi cedono le gambe, cado seduta sul letto, mi manca l’aria ” ‘ ma ” ma che dici ‘. sei matta?’tento di negare, ma lei mi spiega ‘ quando siete andati a Firenze , telefonò lo zio, e rispose Mario, lui lo scambiò per papà , ‘ dicci a tua sorella che è morta mamma”.. disse lo zio, ‘e per un momento credemmo che vi fosse successo qualche cosa, e poi voi avete telefonato poco dopo, quindi noi quattro ci siamo resi conto che le cose non quadravano, se lo zio aveva scambiato Mario per Nicola allora tu dovevi essere per forza sua sorella,e in effetti in questi ultimi tempi ci siamo divertiti a vedervi con occhi diversi, siete i migliori genitori che dei figli possano avere, ma noi abbiamo deciso che se voi due siete stati bene insieme come marito e moglie, noi vogliamo fare la stessa cosa, e come vedi loro ci hanno detto di scegliere, noi non ci siamo stati a pensare molto, tanto più che non è detto che un domani si possa cambiare’ ‘. li guardo, Mirella si stacca da Mario, si alza e viene verso di me, ‘dai mamma, lasciaci provare, tanto resterà un segreto nostro, e loro stanno cambiando posto di lavoro, ‘ in effetti sia Marco che Mario saranno trasferiti, uno andrà a Venezia, e l’altro a Milano, Marina intanto si è accovacciata davanti Nicola, gli ha tirato fuori il cazzo che sta diventando duro, lo porta alle labbra ‘. ‘ lasciatevi andare, unitevi a noi’, ‘ lo mette tutto in bocca, lui mi guarda estasiato, io non ci capisco più nulla, le mani dei ragazzi mi toccano, la fica diventa umida, mi distendono sul letto e sento la lingua di Marco lappare la figa ‘. ‘ummumm ” siiiii ‘.. ma ‘. ‘ un momento dopo ho la bocca piena del cazzo di Mario, intanto le ragazze si stanno scatenando con Nicola, gli leccano il cazzo insieme, due lingue scatenate che lo fanno diventare durissimo ‘. ‘ accidenti com’è diventato grosso!!!! ‘poi lo fanno distendere, lo guardano e ad un cenno d’intesa Marina si impala sopra quel magnifico cuneo di carne che l’apre provocandogli un orgasmo improvviso ‘ siiiiiiii ”. VenGOOOOO!!!!!!! ‘ urla, io non ho il tempo di fare nulla, mi sento entrare un cazzo dentro la fica, ‘ siiiiii ‘perndimi ‘. daiiiiii ‘. amoreeeeeeeee ‘.. spingiiiii ‘, è il segnale che l’orgia comincia. Ci addormentiamo sfiniti che fuori è quasi l’alba, mi hanno scopato a tutto spiano, mi sono entrati dentro anche contemporaneamente tutti e tre, ma anche le ragazze si sono fatte infilare contemporaneamente dai tre maschi, e quando hanno sborrato la prima volta dentro la fica di Marina c’era il cazzo di Nicola, io gli ho detto ‘ esci, non ha nessuna protezione’, ma lei non si è mossa ‘ riempimi, daiiiii ‘.. sborrami’.. dentroooooo”. mettimi incinta, tanto se non sarai tu sarà uno di loro.’Siamo andati avanti a scopare senza nessuna precauzione da parte delle ragazze per tutti i venti giorni della vacanza. Al ritorno le coppie si erano ben formate, Marco e Marina si trasferirono a Venezia, e nove mesi dopo lei darà alla luce Mara, una bimba bellissima, mentre Mario e Mirella vanno ad abitare a Milano , lei invece darà alla luce Mauro, un maschietto con dei bellissimi occhi azzurri. L’estate successiva ci troviamo di nuovo in vacanza insieme, le ragazze spremono i maschi, Nicola compreso, per restare nuovamente incinta, cosa che gli riuscirà benissimo, e questa volta le parti si invertono, Marina partorisce un bel maschio, Michele, e Mirella invece Monia. Poi da quel momento la loro vita scorre fra i figli da crescere, il lavoro, noi che andiamo a trovarli e per alleggerire un po’ la fatica, spesso ce li facciamo lasciare a casa nostra, per noi avere dei ragazzi in casa è una gioia, mentre per loro è l’occasione per fantastiche scopate anche insieme, e soprattutto a volte è l’occasione per andare in vacanza scambiandosi la donna. Tra una scopata e l’altra sono passati ben venticinque anni, ieri ho festeggiato i miei sessantacinque anni, mi hanno organizzato una bellissima festa, poi tutti i maschi, escluso Nicola che aveva il suo bel da fare a tenere a bada le ragazze mi hanno scopata in maniera fantastica, anzi io al’inizio non volevo ‘ su via lasciate perdere una vecchia come me, divertitevi fra voi, ‘ ben sapendo che da un po’ , Mauro ha già messo incinta Mara, mentre Michele ci sta provando a fare lo stesso con Monia. Non so quanto mi resta da vivere, ma so soltanto che intorno a noi ci sono solo coppie felici, che siamo stati di buono o cattivo esempio non lo so, so soltanto che il ciclo continua ”..

Leave a Reply