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Racconti erotici sull'Incesto

Una grigia giornata

By 16 Febbraio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Una giornata grigia, poca voglia di uscire e altrettanta voglia di vestirmi,
così stavo sul divano a guardare la TV, con addosso un camicione e dei pantaloncini comodissimi.
Cambiavo canale senza neanche guardare cosa trasmettevano, quando sentii la voce di mamma che mi rimproverava bonariamente

‘la vuoi smettere che mi fai venire il mal di testa’

ops, scusa mamma, ma sono così annoiata che non me ne sono neanche accorta. Oggi non so proprio come prenderla, sono apatica e svogliata e per di più ho una fastidiosissima irritazione alle parti intime che mi fa impazzire.

Tesoro, mi avevi fatto preoccupare, pensavo a qualche problema serio, non ti ho mai vista così.
Adesso ci pensa la mamma, prendo la mia crema e vedrai che ti passa in un attimo, aspetta che arrivo.

Tornò poco dopo con tutta l’attrezzatura e con un tono amorevole mi chiese di sfilarmi gli slip e di mettermi comoda.

Dai mamma!! posso farlo da sola, non è necessario che ‘.

Su! Su! poche storie, non vorrai dirmi che ti vergogni di me?

Ubbidii e mi misi comoda e ben disposta a farmi coccolare, mi allungai sul divano e allargai le gambe per facilitare l’operazione.

Quella posizione mi fece sentire inerme e vulnerabile, ma nello stesso tempo molto rilassata e completamente affidata alle cure di mia madre. Mi resi conto che a nessuno avevo offerto tanta disponibilità.

Mamma iniziò, con massaggi delicatissimi, a spalmarmi la crema e mi chiese se provavo sollievo

Io in effetti, gradivo molto quella sensazione di fresco e feci cenno di si, ma il massaggio iniziava a darmi piacere in altra maniera, quando con la punta del dito, mamma iniziò a spalmarla sul mio bottoncino, iniziai ad eccitarmi e sentirmi umida.

Di scatto mi ritrassi, quasi spaventata da quella reazione e dissi a mamma che poteva bastare.

Lei mi guardò e mi chiese se mi aveva fatto male

..no mamma, tutto ok .. e che … può bastare così.

Nei miei pensieri, continuavo a chiedermi se era possibile che mi fossi eccitata con mamma e che mi sarei dovuta vergognare di questo, lei lo aveva fatto con amore ed io invece ‘.

Passammo la serata guardando la tv e dopo cena, mamma mi chiese se mi era passato il fastidio, gli risposi di si, ma d’istinto ripensai ai suoi massaggi e senza volerlo mi venne spontaneo dirgli che avevo la sensazione che stava tornando.

Non ti preoccupare piccola, adesso ci mettiamo comode sul divano e ti faccio un’altra passata e vedrai che domani non avrai più niente.

Mi sono vergognata di me stessa per quella risposta, pensavo che stavo facendo una cosa sporca e stavo approfittando dell’amore e dell’innocenza della mamma. Con questi pensieri, decisi che una volta sul divano, avrei detto a mamma che forse non era il caso e che sarebbe bastato così.

Dopo aver riordinato la cucina, ci avviammo sul divano e guardammo i programmi della tv, mamma girò i canali fino a trovare un bel film, spense la luce e illuminate solo dal televisore, ci mettemmo comode e mamma mi disse:

Forza tesoro, sfilati gli slip che ti metto la crema ‘.

A quel punto, per la seconda volta, la mia risposta non fu quella che volevo e dissi di si.

Così, abbandonati i miei rimorsi di coscienza, mi misi comoda e aprii le gambe, forse anche più del dovuto.

Mamma, guardando la televisione, iniziò in maniera distratta un massaggio lento e delicato che in pochissimo tempo mi procurò una notevole eccitazione, che io cercavo di controllare per non far capire niente a mamma. Forse per la trama del film o per distrazione, il suo massaggio si prolungo e con movimenti circolari e costanti mi sfiorava il bottoncino e ad ogni passaggio, il mio piacere aumentava sempre di più. In poco tempo mi portò in uno stato di estasi incredibile, tanto da non farmi pensare più a niente e a volere solo godere.
Dovevo essere bagnatissima, ma se la crema di mamma nascondeva la mia eccitazione, dovevo controllare il mio respiro, altrimenti mi avrebbe sentito e sarei morta dalla vergogna.
In debito di ossigeno, sentii il piacere aumentare sensibilmente e mi sentii vicina ad un orgasmo esplosivo, che non sarebbe passato inosservato.

Con una voce che non sembrava neanche la mia, dissi a mamma che poteva bastare, con l’intenzione di schizzare in bagno a finire l’opera e scaricare tutta l’eccitazione che avevo accumulato. A quel punto, mamma mi guardò e disse:

tesoro mio, visto che ci siamo ne metto un po anche io, tanto non fa mai male.

Eccitata com’ero, non resistetti e subito dissi:

all’ora mettiti comoda e sfilati gli slip!! ‘.. ora tocca a me occuparmi di te o….
hai vergogna mamma?

No, se a te non da fastidio, a me non disturba

Mamma si mise comoda e aprì le gambe come avevo fatto io, mostrandomi tutta la sua bellezza di splendida 45 enne curatissima e in gran forma.
Iniziai spalmando la crema che le procurò un lungo brivido ..

adesso vedrai che si scalda e ti passa..

toccai quella carne morbida con la massima delicatezza, non volevo che mamma capisse la mia eccitazione, iniziai dalle grandi labbra e con un massaggio circolare passai la crema su tutta la zona,
piano piano il mio massaggio si fece più pressante e costante, notai che mamma guardava il fim con attenzione ma il suo respiro si faceva più accelerato e le sue mani stringevano forte il tessuto del copri divano. Ero certa che si stava eccitando e anche tanto, così decisi di avere un suo consenso a continuare e le chiesi:

Mamma vado bene così o vuoi che cambi posizione?

Lei mi rispose quasi in trans, che ero bravissima ma che poteva bastare. Si ricompose e scusandosi si alzò per andare in bagno.
Io colsi l’occasione per buttarmi sul divano e inizia ad accarezzarmi. Ero bagnatissima e bastarono poche carezze su tutto il solco, lente e regolari per riportarmi nello stato d’estasi di poco prima. Non feci nulla per accelerare l’orgasmo, rimasi inerme senza muovere un muscolo e solo la mia mano si muoveva da sola, lentamente .. lentamente .. fino a procurarmi un orgasmo fantastico che mi ha colto improvviso e fortissimo con delle contrazioni al limite del dolore, partivano dalla spina dorsale e coinvolgevano tutto il corpo, continuavano fuori controllo facendomi fremere in ogni parte. Quando mi calmai ero spossata e appagata, non avevo mai goduto cosi tanto in vita mia,
quel contatto in apparenza innocente tra madre e figlia, mi aveva eccitato all’inverosimile.

Mi ricomposi e aspettai mamma che uscisse dal bagno, mi raggiunse sul divano e aveva un’aria beata e stanca, mi venne spontaneo pensare che la sua repentina corsa al bagno, forse le aveva dato sollievo come a me, si accovaccio sul divano e appoggiatasi a me, mi baciò sulla testa e ci addormentammo così.

La Mattina seguente, io andai a scuola e lei al lavoro, per tutto il giorno pensai a quei momenti di estrema eccitazione e nello stesso tempo di totale dolcezza, non potevo fare a meno di pensare alle gambe di mamma, alla morbidezza della sua pelle e a quei pugni stretti per il piacere. Mi ritrovai ad eccitarmi ancora, con le mutandine bagnate e con tanta voglia di carezze. Non vedevo l’ora di ritornare a casa e ritrovarmi sola con lei per cercare di ricreare quella situazione meravigliosa.

Verso sera rientrammo a casa e ci mettemmo a nostro agio, dopo una bella doccia decisi di mettere una casta camicia da notte di cotone, senza biancheria. Mamma mi vide e mi chiese come mai,

veramente ho ancora un po di fastidio li e non sopporto nemmeno gli slip

l’avevo buttata li, nella speranza che mamma mi fosse complice anche senza niente di esplicito, non avrei accettato nessun tipo di discorso che avrebbe sporcato quel gioco erotico che si creava con la paura di essere scoperti.

Tesoro se ti va, facciamo come ieri, ceniamo, ci mettiamo sul divano e ti faccio dei massaggi con la mia crema.

Certo mamma, se per te va bene, a me va benissimo. Ieri con i tuoi massaggi mi sono sentita benissimo.

Ok, all’ora aiutami che ci sbrighiamo.

Insieme, apparecchiammo e cenammo, dopo circa un’ora, ci eravamo sistemate e io andai a lavarmi i denti. Ero eccitatissima, senza biancheria sentivo i miei umori bagnarmi l’interno delle cosce e la cosa non volevo che la vedesse mamma, mi lavai e riordinatami andai sul divano e aspettai mamma che arrivò con il necessario, anche lei tutta rinfrescata e con la camicia da notte come me.

Spegnemmo la luce e accendemmo la TV e in pochi attimi, si era ricreata la stessa atmosfera della sera prima. Con una differenza, sembrava esserci un’intesa silenziosa tra me e mamma.

Dai patata, vieni qui che ti metto la crema

Mi sdraiai, aprii le gambe e aspettai le sue carezze, mamma con mia sorpresa, prima di passare la crema mi accarezzò le gambe facendomi i complimenti per la mia bellezza e fece scorrere le sue dita delicatamente sull’interno coscia, facendomi rabbrividire ed eccitare ancora di più. La guardai e le feci un timido sorriso e lei sorridendo disse:

amore non ti imbarazzare di questi brividi, sono parti delicatissime ed è facile stimolarle, anche senza volerlo. Perciò se ti senti strana, non ti vergognare, non c’è nulla di male.

Ok mamma.

Iniziò il suo massaggio partendo dall’esterno delle grandi labbra, per insinuarsi su tutta la fessura, ma questa volta, il massaggio fu più lento e marcato, scansando accuratamente il clitoride come avesse voluto prolungare il godimento. Quando si insinuò con la punta del dito, nell’interno della mia fessurina, iniziai a godere e mi scappò un sospiro, mamma mi guardò con una strana luce negli occhi e mi disse:

tranquilla tesoro è normalissimo che succeda, lasciati andare e non vergognarti

A quelle parole, iniziai a guardarla negli occhi, mentre la sua mano continuava il massaggio e mi procurava un piacere immenso. Pur rispettando la mia verginità, si dedicava all’interno facendomi impazzire, non pensavo di poter godere di quelle carezze con tanta intensità e in poco tempo mi portò vicinissima all’orgasmo. Presi la sua mano e le dissi:

mamma, fermati altrimenti va a finire che mi fai venire

Non mi rispose, ma con uno sguardo mi fece capire di rilassarmi e abbandonarmi ai miei istinti.

Chiusi gli occhi e mi abbandonai completamente alle sue carezze, che a quel punto avevano solo uno scopo, farmi godere. Con un dito tese la pelle del mio monte di venere facendomi uscire il mio bottoncino e con l’altra mano, ci mise un dito sopra e iniziò a massaggiarlo delicatamente.
Quel contatto così diretto mi fece impazzire ed ebbi un’orgasmo pauroso, interminabile e ripetuto.
Mi fece arrivare in paradiso e continuando delicatamente ad accarezzarmi, prolungò quell’orgasmo all’infinito, sentivo le contrazioni fortissime, il mio ano pulsava ad ogni colpo, ero completamente in balia del mio orgasmo, senza nessun freno ed era una sensazione fantastica.

Forse persi i sensi e non mi accorsi di essermi addormentata, mi svegliai sul divano e mamma mi aveva coperto ed era andata a letto. Avrei voluto raggiungerla e ricambiarle il piacere, baciarla, abbracciarla e farla felice.

Andai in camera sua e nel buio, sembrava dormisse, mi infilai sotto le coperte e mi appiccicai a lei, trovandola caldissima e presi subito ad accarezzarla, la sua pelle liscia mi fece subito impazzire, era bellissima e io volevo darle piacere. Le mie carezze si fecero più audaci e si spostarono all’interno delle gambe, con delicatezza le spostai e trovai il suo triangolino caldo e invitante e cominciai a toccarla e sentii il suo respiro accelerare, capii che non dormiva e accettai quella condizione continuando ad accarezzarla ed in particolare ad occuparmi del suo bottoncino, proprio come aveva fatto lei. Dopo poco mi accorsi che stava avvicinandosi al piacere e rallentai il movimento per prolungargli quel momento, mi scoppio in un’orgasmo che la sconquasso tutta, continuai a massaggiarla delicatamente, fino che non si calmò.
La baciai sulle spalle e accarezzandola le dissi:

grazie mammina

grazie a te piccola mia

ci addormentammo abbracciate e felici di esserci conosciute a fondo.

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