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Racconti erotici sull'Incesto

Una insospettabile porcona

By 3 Febbraio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Una insospettabile porcona

Sono cresciuto attaccato a mia madre Mariella in maniera ossessiva. Avevo 12 anni quando mio padre era venuto a mancare all’improvviso. Mia madre aveva raddoppiato le sue premure per me, che ero rimasto l’unica ragione della sua vita; ma questa sua affettuosità sconfinata si intrecciava pericolosamente con i turbamenti propri della mia adolescenza, rendendo morboso il mio attaccamento. Del resto mamma era una donna desiderabile, dolce e sensuale al tempo stesso, e nel corso di quegli anni era diventata la musa permanente delle mie sempre più frequenti masturbazioni.
Ora io ero arrivato a 19 anni e faticavo sempre di più a trattenere l’attrazione che sentivo per lei; lei, a 48 anni, mi appariva ancora più formosa ed appetitosa che negli anni precedenti. Il fatto scatenante capitò un giorno di maggio, ricordo che era il pomeriggio di un giovedì. Quel giorno mia madre, appena uscita dalla doccia, mi chiamò:
– Luca, vieni un po’ qua ‘ ho bisogno del tuo aiuto per sistemare le tende delle finestre che ho appena lavato.
Presi la scala e mi portai verso le finestre del salone. Mamma era ancora in accappatoio e osservarla dal basso mentre sistemava le tende, sbirciando le sue belle cosce, mi provocava un’eccitazione irrefrenabile.
Non ce la facevo a resistere e, difatti, non appena finita l’operazione, dovetti precipitarmi in bagno per segarmi. Mi sedetti sopra il water, fantasticando su di lei, sognando di prenderla alla pecorina, e cominciai il lento movimento che mi avrebbe portato a godere in solitaria. Un godimento pazzesco, che stavo portando a termine quasi gridando:
– Mammaaaa ‘. tieniiii !!!
Probabilmente dovevo aver alzato troppo la voce, perché all’improvviso la porta si aprì e mia madre si affacciò un po’ affannata:
– Che ti succede? ‘ volevi qualcosa?
Ma le parole le morirono in bocca perchè, appena si rese conti di quel che accadeva, sospirò a bocca aperta, guardandomi, capì e richiuse rapidamente la porta, dicendo:
-Oh scusa ‘. Mi era parso mi avessi chiamata!
Per la sorpresa di quell’improvvisa intrusione la masturbazione si era bloccata di colpo. Ero rimasto interdetto e mi sentivo umiliato di essere fatto scoprire da mia madre mentre mi stavo segando. Ma, dopo un po’, trovai il coraggio di uscire dal bagno e la trovai ancora in corridoio, appoggiata al muro e pensosa. Appena mi avvicinai mi disse:
– Luca, alla tua età non credi … che dovresti fare altro che non ‘ fare tutto da solo?
Feci lo gnorri e le risposi con aria innocente:
– Non capisco, mamma…
– Lo sai benissimo quel che intendevo dire … del resto è normale …. sei giovane, hai tanta energia da sfogare ‘.. quel che non capisco è cosa ti sia successo così, all’improvviso ‘. sino a pochi minuti eri così tranquillo ? ‘
Sospirai, ero imbarazzato ad affrontare la questione
– Scusa, ma tu sei mia madre….. capisci, ho difficoltà a parlartene ‘.
– Ma davvero? …..Non mi ritieni all’altezza? ….
– No! non volevo dire questo …tutt’altro …il fatto è che ‘.
– Che? …
Sospirai di nuovo, più profondamente di prima, restai ancora qualche secondo in silenzio, ma non potevo sottrarmi alla insistenza interrogativa dei suoi occhi:
– Che ‘ in tutto questo c’entri tu!
– Iooo!!! ‘. In che senso c’entro io???…
– Eh sì che c’entri!….
– Oh, questa è bella! ‘ e sentiamo, sentiamo ‘
– Vedi mamma, poco fa mentre appendevi le tende ti si vedevano dal basso le cosce e ‘ io non guardavo apposta ‘ ma ‘ è stato più forte di me ‘.. e lui, lui si è indurito e .. la voglia ha preso il sopravvento’ scusami, ma non ce l’ho fatta a trattenermi ‘
Mamma aggrottò le sopracciglia e mi rispose piuttosto alterata:
– Ma tu sei malato, figlio mio! ‘. ti ecciti a spiare tua madre!!! ‘.
– Mamma, ti prego, non mi giudicare male ‘. Ti ho confessato la verità ‘.
– E dimmi, è la prima volta che ti capita?
– No, mamma ‘. è da tanto che ti guardo, ti spio ‘. Se lo vuoi sapere, ti sogno anche la notte ‘. Che ci posso fare se ho una mamma così bella e desiderabile!?… Mi dispiace veramente, ma è più forte di me!
Non so dove avevo trovato tanto coraggio a dirle tutto, ma alla fine mi sentii sollevato. E feci bene, perché mia madre d’un tratto dismise il broncio e rispose con un leggero sorriso:
– E chi ti ha detto che a me dispiace ? …sai, essere nei pensieri di un giovane è sempre un piacere! ‘ per una donna della mia età significa che ha ancora da dire qualcosa ‘.
– Allora non ce l’hai con me? ‘.
– Ma no, sciocchino! … semmai, mi dispiace che ti creo tanti turbamenti ‘. su dai, Luchino, vieni vicino a me’.
Mi attirò a sé, mi sbaciucchiò, poi cominciò ad accarezzarmi proprio lì, provocandomi un’erezione imperiosa. Espresse con gli occhi un senso di compiaciuta meraviglia, poi mi slacciò i pantaloni e, quasi senza farmene accorgere, mi stava già toccando e masturbando. Istintivamente le presi in mano un seno e le chiesi :
– Posso’. posso toccarti?….
– Non era quello che volevi ? … dai, vediamo quello che sognavi e desideravi farmi ‘
Intanto mi toccava con delicatezza estrema ed io provavo sensazioni nuove, irresistibili:
– Mammmaaaa!……. eccomi… mamma!!!…..
Si abbassò e sentii la mia cappella circondata dalle sue labbra e leccata dalla sua lingua:
– Aaahhhaaa… vengooooo…… sìììììì ‘. mammaaa ‘. che belloooo!!!
Le sborrai in bocca attirando la sua nuca verso il mio cazzo.
Non credevo ai miei occhi, mi sembrava di vivere uno dei miei sogni erotici. E non riconoscevo più mia madre, non avrei mai immaginato fosse così disinibita e sapesse fare pompini così divini.
Dopo qualche momento di rilassamento, ci stringemmo nuovamente l’uno all’altra e, mentre ci scambiavamo carezze sempre più indiscrete, lei mi chiese:
– Ma dimmi, con le tue amiche non hai mai fatto niente di simile?… ‘. è la prima volta?
Vedevo che ormai si era lasciata andare, che anche lei aveva finalmente dato sfogo ai suoi istinti repressi e che non intendeva affatto chiudere il discorso appena avviato.
– Allora che ne dici? ….sono stata brava?… ti è piaciuto …?
– E’ stato meraviglioso, mamma, anzi … sei stata meravigliosa!!!… Anche se io non ho esperienza ‘ mi hai fatto godere in maniera fantastica’. Non avrei mai pensato che mi avresti fatto venire nella tua bocca’ o meglio non ci ho capito molto, so solo che ho goduto!…
– Che vuoi dire? ‘. che mi sono comportata come una ‘ puttana?…
– Mamma….. ma che dici?… so solo che mi hai fatto godere ‘ e che sono fortunato ad averti come madre!
– Adesso dici così… ma … mentre godevi mi tenevi la testa’ proprio come una puttana!
– Non me ne sono reso conto… scusami ‘ non era mia intenzione offenderti …
– Ma quale offesa! ‘ in quei momenti una donna gode molto di più a sentirsi trattata come una troia’
Il mio cazzo, a quelle parole, ebbe una reazione incredibile, riacquistò tutto il suo vigore tanto che anche lei ebbe un tremito e, guardando il suo viso, ci leggevo una grande voglia libidinosa.
Difatti, con una voce sensuale e intrigante che non avevo mai sentito prima, mi sussurrò:
– Senti Luca, che ne dici se ce ne andiamo sul letto? …. mi hai fatto venire una voglia matta di ‘. di scopare ‘. sì, di scopare ‘.
Mi spogliò e mi fece adagiare sul letto e mi mostrò il suo corpo nudo. Che meraviglia! L’avevo spiata tante volte, ma la visione di quelle cosce carnose, di quella figa pelosa, di quelle tette rigogliose e ancora ben erette, di quei fianchi generosi e di quelle chiappe tornite, mi toglieva il respiro. Con fare altero mi salì sopra, si posizionò in modo da infilarsi da sola il mio cazzo fremente nella figa calda e scivolosa dandomi le tette da baciare, poi mi disse:
– Oggi, voglia fare proprio come una puttana ‘. Sì, la puttana di mio figlio! ‘. Dai, immagina che stai fottendo una troia ‘. puoi dire e fare tutto quello che ti passa per la testa!
La presi per i fianchi e la sbattei violentemente contro di me: volevo entrare tutto in lei. Lei mi fece cenno di calmarmi e incominciò ad agitare lentamente il bacino, contraendo ritmicamente i muscoli della figa così che cominciai a provare un piacere indescrivibile. Si chinò a baciarmi ed i suoi capezzoli mi accarezzavano il petto, trasmettendomi brividi irresistibili.
I mie freni inibitori saltarono completamente e, come scaricando una voglia rabbiosa che veniva da lontano, cominciai a trattarla davvero come una puttana utilizzando un linguaggio che mai avrei pensato di poter usare con lei:
– Sei una porcona, mamma ‘. ti ho già sborrato in bocca ‘ ma vedo che hai una fame di cazzo che non ti dà pace ‘. ecco, ora ti riempio la fica ‘.
– Oh sì, bravo, Luca! ‘. L’ho già bevuto il tuo sperma ‘ ma ora ti voglio sentire nella mia pancia ‘ dai, pompala per bene la tua troia!
– Oh quanto sei bona, zoccolona di mamma! ‘. Ecco, tieni questo bestione che ti vuole sfondare!….
– Dammelo tutto!…. Hai un cazzo di ferro … bravo!… sì, sfondami, figlio mio ‘. Fammi godere come una troia!…. Aaahhh ssììììììì!!!!….
– Ti piace, eh, porca bocchinara?
– Aaaahh sììì’ sììì’. vengooo!!!
– Sììì, dai, sbrodola come una vacca!….
Improvvisamente sentii anch’io il piacere avanzare, era troppo perchè potesse durare ancora a lungo. Avevo mia madre, il sogno di tutta la mia adolescenza, infilzata sul mio cazzo:
– Mammmaa’ mignottona mia ‘….sìììì ‘.. ti riempio la fica!
– Sìììì ‘ dai ‘.. aaahhh’. che bello questo cazzone che mi trapana tuttaaaa!…
Alla fine, sudati ed esausti giacemmo affiancati. Poi lei si girò verso di me e mi baciò in bocca, facendomi assaporare per la prima volta le sue labbra, la sua lingua . Poi mi disse:
– E’ stato fantastico!… ho goduto subito!… e tu, Luca?…. ti sei scaricato per bene?….
– Oh, sì’. il piacere più grande della mia vita! ‘. Finalmente ti ho posseduta, ti ho scopata!… me ne sono fatte di seghe immaginando di chiavarti!…. ma lo faremo ancora?
Mamma mi guardò sottecchi e sorrise:
– Ma sei proprio un porcellone!…. Abbiamo appena finito e già pensi alla prossima!…. Il fatto è che sei davvero un figlio di puttana’. hai risvegliato la mia natura segreta e mi hai fatto diventare più porca di te! ‘
Era il momento delle confessioni e le chiesi:
– Ma dimmi, mamma, da quant’è che non scopavi? ‘. In tutti questi anni me lo sono chiesto più volte’. Spiandoti, qualche volta ti ho sorpresa che ti toccavi ‘ ma non ti ho mai vista con un uomo’
Mamma sospirò profondamente e mi rispose con un po’ di mestizia:
– Cosa vuoi, figlio mio’. Sono sempre stata fedele alla buonanima di tuo padre ‘. Da quando è morto ho pensato solo a tirarti su e a supplire all’assenza di tuo padre ‘. Ho represso la voglia ed ho resistito a tante avances ‘. Anche di quelle più insidiose ‘.
– Di chi?
– Di tuo zio Sergio’.
– Ma va!… zio Sergio?…. davvero dici?….
– Eh sì, proprio lui! ‘. Pensavo di avere un lui un sostegno dopo la morte del fratello ‘. Era stato sempre tanto premuroso, e tanto interessato a te ‘.. Lo coinvolgevo in ogni cosa, in ogni mia scelta, non nascondendogli nulla delle cose più riservate e anche intime ‘. E invece lui covava una passione segreta e un giorno gli è preso un raptus e mi ha aggredita alle spalle, scaraventandomi a terra ‘. è stato un episodio terribile, una violenza inaspettata!…
– E cosa è successo poi?
– Mi ha scaraventato a terra e si è catapultato su di me come un folle’ tenendomi schiacciata a terra con un mano, con l’altra mi ha sollevato la gonna e mi ha abbassato le mutandine, ha tirato fuori il suo arnese ed ha cominciato a tempestare di colpi il solco delle mie natiche ‘. capisci?…. voleva violentarmi, stuprarmi!…. sono riuscita a divincolarmi e mi sono girata in parte, facendogli perdere l’equilibrio, mi sono rimessa in piedi e come un fulmine sono scappata in camera chiudendomi a chiave ‘. Quando ne sono uscita, una mezz’oretta dopo, zio Sergio non c’era, era andato via ‘ da quel giorno non l’ho più rivisto ‘.
– Uuhhmm’. Hai capito lo zio? ‘.. voleva il tuo culo, mamma!!!
Il racconto della mamma mi aveva eccitato, lei se ne accorse e mi apostrofò subito:
– Ehi, lo rivedo già bello irrequieto ‘.
– Sì, mamma, è stato il tuo racconto ‘..
– Sei veramente un porco, Luca! ‘. Pensavo che il racconto ti provocasse una reazione di disgusto, non che ti eccitasse!….
– Sì, mamma, hai ragione, ma sai, mi sono per un momento identificato con zio Sergio’
– Con quell’animale?
– No, ma mi sono tornate in mente le tantissime seghe che mi sono tirate pensando di schiaffartelo in culo!….
– Ah!… e quasi quasi ti sarebbe piaciuto violentarmi come tentò di fare lui?
– Beh, no ‘. Mamma non farei mai qualcosa contro la tua volontà ‘
– Però ti piacerebbe mettermelo in culo, vero?
– Ad essere sincero, sì. E’ stata sempre la mia fissa’
Il cazzo mi si era ingrossato in maniera vistosa, mamma lo guardava con occhi avidi e cominciò ad accarezzarlo alla base, stringendomi anche i coglioni. Ci guardavamo negli occhi senza parlare, io intanto avevo cominciato ad accarezzarle un fianco. Lei senza dir nulla mosse il bacino e si girò di spalle offrendo alla mia vista tutta la sua magnificenza posteriore. Si distese a pancia in giù, prese il cuscino e se lo passò sotto la pancia per mettere in bella esposizione le sue belle chiappone.
Era un invito più che esplicito. Mi disposi dietro di lui, mi chinai con la bocca a leccarla in mezzo alle chiappe e intorno alla rosa bruna dell’ano, nel contempo avevo infilato due dita nella sua fica. Forse indugiavo troppo in questa operazione preparatoria. Lei difatti cominciò a muovere il bacino con impazienza e a gemere sempre più rumorosamente. Io volevo portarla al massimo dell’eccitazione, ma lei ad un tratto sbottò:
– E chi aspetti?…. Dai porco, inculami! ….. adesso ….. sììì!
Puntai il cazzo tra le chiappe. Lei prese il cazzo con una mano, lo infilò tre volte in fica e poi lo avvicinò allo sfintere dicendo:
– Ora spingi piano, ma senza fermarti!
Mi aggrappai ai suoi fianchi e con voglia e violenza spinsi :
– Pianooo… pianooo!!! … Così me lo rompi! …fai piano!… ora, entra e dammi il tempo di abituarmi a questo bestione ‘ su, dai, così ‘. sììììì’.
Entrai dentro lentamente, tutto il mio cazzo ora era nel suo culo, mi fermai e dopo alcuni secondi cominciai a muoverlo in senso rotatorio aspettando le sue istruzioni:
– Bravo!… muoviti così lentamente! fammelo sentire bene e dammi il tempo di abituarmi!…. ahiai’. è un pezzo di ferro!
Poi mi prese la mano e la guidò alla sua fica e mi chiese di infilarla tutta dentro, e mentre obbedivo lei mi toccava le palle. Ora ero più tranquillo e allora mi ricordai cosa piaceva a lei e le dissi:
– Mamma, mai avrei potuto pensare di avere una vaccona come madre’.
– E tu, brutto porco, non sei contento? ‘.
– Sì, felicissimo! ‘. sognavo di schiaffartelo in culo come sto facendo, ma non immaginavo che contemporaneamente lo volessi anche in fica ‘
– Dai, ora pensa ad incularmi, figlio di puttana’ ora mi sono abituata al tuo cazzo’ ora puoi sfondarmi!
La presi in parola e partii all’attacco trivellandole il culo sino in fondo e facendo sbattere le mie palle sulle sue chiappe.
– Bravo! ‘ sììì ‘ oh com’è bello sentirmelo tutto dentro! ‘.
– Oh mignottona mia, il tuo culo mi sta facendo godere da dio!
– A zio Sergio non gliel’avrei mai dato!…. ma con te è un’altra cosa ‘. Dai, continua, pistonami per bene ‘.
– Mamma, sono al massimo, fra poco esplodo’..
– Sììì, tesoro, vai’. sborrami nel culo’ allagami il canale’. aaahhh’ riempimi il culo della tua sborra!
– Aaahhh ‘. sìììì ‘.. sìììì ‘ troiaaaaa ”
Crollammo sul letto lei sotto io sopra col mio cazzo nel suo culo:
– Oh sììì’.. resta ancora dentro un altro po’ ‘ mi piace sentirmi spaccata dal tuo cazzone!
– Mamma, sei stata grande!…. Grazie!
– Grazie a te, figlio mio ‘. Mi hai ridato il gusto di godere ‘. E mi hai liberato anche dal terrore dello stupro che mi portavo dietro da anni ‘ a fare la zoccola con te mi sento rinata!
– Beh, ora che te l’ho sverginato, spero che me lo vorrai dare qualche altra volta questo culo bellissimo!
– No, ora che ho scoperto questo piacere, non ci rinuncio per niente al mondo ‘.. abbiamo aspettato tanto e perso tanto tempo, prima di capire che siamo uguali, tutti e due porci ‘.. e nel mio culo puoi entrarci tutte le volte che vorrai!

—-
roki_rae@hotmail.it

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