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Racconti erotici sull'IncestoTrio

Una piacevole vacanza di mare, sole e sc….

By 4 Aprile 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Una piacevole vacanza di mare, sole e sc’..

(Avventure erotico-sentimentali di una disinibita coppia di giovani sposi
in un campo di nudisti)

Cap. 1 – L’interesse di Giulia per il giovane circonciso

Eccoci finalmente arrivati nello splendido mare della Croazia presso una deliziosa spiaggetta poco frequentata e riservata esclusivamente ai nudisti.
Giulia (mia moglie) ed io, sistemate valigie, vestiti, ecc. nel bungalow appena affittato per l’intera settimana, ci affrettiamo a spogliarci e ad andare in spiaggia per trovare un posticino dove stenderci e prenderci il tanto desiderato sole e farci qualche bella nuotata.
Mia moglie è una splendida brunetta di 28 anni, non molto alta e con occhi scuri; il corpo è ben modellato e senza tracce di cellulite o smagliature.
Il posteriore di mia moglie, con i suoi glutei sodi e rotondi, è stato sempre molto apprezzato non solo da me ma anche da tutti i maschi che lo hanno potuto ammirare (alcuni solo con gli occhi, altri, oltre a me, hanno avuto la fortuna di apprezzarlo anche dal ‘vivo’ con carezze e baci) ma, credo, nessuno sia riuscito a violarlo in profondità (questo è uno dei segreti di mia moglie che non mi ha mai voluto svelare).
Il seno è piccolo (quando indossa il reggiseno porta la II misura) ed è molto ben modellato con piccoli capezzoli contorniati da altrettante piccole areole e perfettamente sostenuto naturalmente. Prenderli tra le mani per accarezzarli, baciarli e stringerne con le dita i capezzoli mi ha sempre mandato al settimocielo come si dice.
Uscimmo dal bungalow già in costume adamitico con i soli accappatoi ed un telo per stenderci assieme per prendere il sole.
Per la fretta di partire il giorno prima in macchina e per il desiderio di iniziare a prendere subito il sole non avevo provveduto alla depilazione della mia signora per cui lei mostrava il suo sesso ancora ricoperto di peli neri anche se non erano eccessivi per la precedente depilazione avvenuta appena il mese scorso.
L’opera di rasatura del suo delizioso sesso è sempre stata di mia esclusiva competenza e si ripete mensilmente (in genere prima delle mestruazioni) con il suo consenso e compiacimento in quanto segue sempre una prolungata e profonda leccata esterna ed interna.
Normalmente questa ‘sacra’ operazione avviene la sera prima di addormentarci e si conclude, da anni, sempre nello stesso immaginabile modo.
‘Ieri sera, per la fretta, non ti ho depilato e la tua fica è meravigliosamente coperta di peli’ le dissi.
‘Non fa niente, lo farai questa sera. Lo sai che mi piace farla vedere anche con un po’ di peli attorno alle grandi labbra’ rispose ‘Adesso riposiamoci e prendiamoci questo meraviglioso sole.’
Mia moglie era particolarmente allegra e felice anche perché, da poco, aveva avuto la conferma di essere rimasta incinta del suo primo figlio (ne avrà altri due) e che era al secondo mese di gestazione.
Ci stendemmo sul telo e mia moglie subito mi passò l’abbronzante chiedendomi di spalmarglielo sul corpo.
Cominciai con il mio solito massaggio iniziando dal basso delle gambe per salire alle cosce , ai meravigliosi glutei passando ripetutamente nella piega degli stessi tastando con l’indice il buchetto dell’ano che, invece di allargarsi, si stringeva di più impedendo una eventuale penetrazione.
‘Guido (il mio nome) prosegui, non ti fermare! ; lo sai che quel buco non è ispezionabile!’ mi disse lei girandosi per farsi spalmare sul davanti.
Così avvenne: gambe, cosce, pube, pancia, seni e braccia.
Sul viso se lo spalmò da sola dopo di che mi invitò a stendermi per essere ,adesso, spalmato dalle sue meravigliose mani; il che avvenne con un rilassante massaggio su tutto il corpo e con una evidente erezione quando le sue mani lo presero per ricoprirlo di crema abbronzante.
‘Possibile che ti arrapi sempre appena te lo tocco ?’ disse ridendo e dandomi un scappellotto sul pene in erezione.
Tutta la scena fu seguita con maliziosi e compiaciuti sguardi sia dagli uomini che dalle donne che passeggiavano sulla riva.
Gli uomini manifestavano la loro eccitazione con evidenti erezioni subito richiamati dalle proprie donne un po’ ingelosite.
Passarono così alcune ore di sole interrotte da alcuni bagni e nuotate in un mare meravigliosamente limpido e trasparente.
Un po’ stanchi ed assolati ci alzammo per assistere alla ‘passarella’ di tanti uomini e tante donne in costume adamitico e cominciammo a commentare scherzosamente la varietà del genere umano.
Le donne camminavano orgogliose e felici di mostrare il proprio sesso sia in versione completamente depilata, sia con ciuffetti sopra o attorno alle grandi labbra, sia con triangoli di peli ben curati sia con foreste più folte (in genere erano le donne di età più avanzata); e i seni avevano tutte le forme e misure pensabili , da quelli piccoli e autoreggenti, come quello di mia moglie (e che sono i più deliziosi e desiderabili), a quelli spropositati e dotati di volgari capezzoli circondati da enormi areole, a quelli appena pendenti, pur se giovanili, fino quelli che lambivano la pancia per il peso.
Spesso mia moglie commentava ‘Speriamo che non mi riduca così !’.
‘Non avverrà mai, il tuo seno è talmente meraviglioso e piccolo che non potrà accadere’ la rincuoravo.
Il sesso degli uomini veniva particolarmente scrutato ed esaminato criticamente da mia moglie che ne evidenziava tutte le misure e le caratteristiche anatomiche esprimendo, talvolta, il suo apprezzamento per quelli che presentavano dimensioni decisamente più vistose o che si offrivano alla vista in erezione.
A un certo punto notammo un bel giovane, dai capelli biondi e riccioluti, che per la terza volta ci passava davanti ogni volta sempre a meno distanza quasi a voler farsi meglio notare da mia moglie.
Mia moglie lo aveva già notato sin dal primo passaggio sia perché attratta dalla bellezza e dalla giovane età, sia perché incuriosita dalla forma del pene privo di prepuzio e, quindi, con il glande completamente scoperto anche in posizione di riposo.
Le spiegai che era stato circonciso.
‘Si, lo so, anche un amichetto del liceo lo era; lui era di famiglia ebraica. Quando la prima volta che me lo mise in mano rimasi sorpresa; lui mi spiegò perché non aveva il prepuzio. La cosa non mi impedì di masturbarlo come avevo già fatto ad altri compagni di classe; anzi mi piacque molto perché il glande restava sempre scoperto e fuori l’impugnatura della mano. Talvolta lo inumidivo prendendo in bocca il glande che massaggiavo con la lingua e spesso capitava che se ne venisse prima di sfilarlo dalla bocca.’
‘E’ proprio un bel ragazzo, mi piacerebbe vederlo da vicino e farmi spiegare il motivo della circoncisione o sapere se anche lui è di religione ebraica’ mi disse al terzo passaggio.
‘Se vuoi lo fermo e te lo presento’ le risposi scherzando e con malizia.
‘Voglio proprio vedere se hai il coraggio e la faccia tosta di fermarlo !’ mi rispose provocandomi.
‘Se ripassa ancora vediamo chi ha più faccia tosta’ risposi sperando che la provocazione fosse finita lì.
Altro bagno con nuotata, altro sole per asciugarsi quando mia moglie, svegliandomi dal torpore con un schiaffetto sul pisello a riposo, mi avvisò ‘Guarda chi sta arrivando!’.
Mi alzai lentamente per guardare se era vero; si era prossimo. Mi feci coraggio e mi alzai andandogli incontro.
‘Parli italiano?’ gli chiesi per rompere il ghiaccio.
‘Sì, perché?’ rispose interessato a continuare il colloquio.
‘Perché abbiamo scommesso, per via dei tuoi capelli biondissimi, che dovevi essere scandinavo o tedesco’ risposi inventandomi una scusa ‘Vieni a dirlo a mia moglie che si è particolarmente incuriosita anche per un tuo particolare anatomico’ e, così dicendo lo portai alla presenza di Giulia che, con un sorrisetto malizioso ed indagatore, gli disse: ‘Ho sentito che sei italiano. Da quale città vieni? Come ti chiami?’
‘Abito a Grosseto, mi chiamo Valerio e qual è il tuo nome ?’
‘Mi chiamo Giulia e sono romana anche se dall’accento non sembra’ rispose.
‘Sei molto giovane, quanti anni hai ?’
‘Ho appena compiuto 20 anni da pochi giorni e tu quanti ne hai ?’.
‘Ma non lo sai che gli anni non si chiedono alle signore ? Tu quanti me ne dai ?’.
‘Dall’aspetto giovanile e dal corpo particolarmente ben fatto ed attraente penso che puoi averne 22 o 23’.
‘Grazie del complimento Valerio ma devi aggiungere qualche anno in più. Vieni siediti accanto a me e mentre prendiamo il sole mi racconti qualcosa di te’ così dicendo si spostò un po’ sul telo per fargli posto.
Io mi piegai sulle ginocchia nella sabbia accanto al bacino di mia moglie che si piegò sul lato destro consentendomi di appoggiare il mio pene, leggermente in erezione, su uno dei suoi caldi ed abbronzati glutei.
‘Sei di Grosseto? Noi abbiamo una casetta a Capalbio. Ci devi venire a trovare a settembre, dammi il tuo telefono così ti chiamiamo quando andiamo a passare il fine settimana. Segnatelo Guido!’
‘Si, quando vuoi; verrò anche con qualche amico che conosco in zona’.
‘Si, ma anche con qualche bella ragazza’ aggiunsi subito io. Lui annuì.
Lui disteso in posizione supina ma poggiato sulle braccia guardava con sempre più desiderio la fica pelosa di mia moglie (si cominciavano a notare leggeri movimenti sussultori del suo pene che ben reprimeva); mia moglie posata su un lato, analogamente, era attratta dalla forma del pene di Valerio così liscio e senza la pelle del prepuzio.
‘Perché ti hanno circonciso? O sei, forse, di religione ebraica?’ Chiese dopo qualche minuto di silenzio.
‘No, non sono ebreo. All’età di 13 anni mia madre si accorse, quando mi lavava, che non riusciva a farmi uscire completamente il glande dal prepuzio perché era troppo stretto e i suoi tentativi di forzare lo scappellamento mi procuravano dolore. Mi portò dal chirurgo che subito mi sottopose a questa breve ma fastidiosa operazione. Crescendo ho sempre ringraziato mia madre che, tra l’altro, è stata la mia prima maestra di sesso. Mi ha insegnato a masturbarmi praticandomela lei quasi ogni giorno fin da adolescente; ancora oggi mi masturba quando glielo chiedo. Mi ha fatto conoscere nei particolari l’anatomia del sesso femminile guidandomi ad aprirle le grandi e le piccole labbra e ad inserirle le dita nella vagina. La devo sempre ringraziare per questo suo intervento in quanto mi ha facilitato i rapporti sessuali con le donne’.
‘Non mi dire che ti sei scopato tua madre!’ lo interruppe mia moglie.
‘Fino alla morte di mio padre, avvenuta due anni fa, mia madre non mi ha mai consentito di penetrarla con il pisello ma in compenso, come ti ho già raccontato, mi masturbava quasi quotidianamente e, spesso, mi praticava anche qualche pompino ingoiandosi sempre il mio sperma che lo preferiva a quello di mio padre e del suo amante. Dopo le mie continue insistenze ha cominciato a consentirmi di penetrarla con le dita, di leccarle le labbra della fica e di inserirle la lingua nella vagina. Mi ha insegnato ad eccitarla scoprendole e succhiandole il clitoride e come farle raggiungere l’orgasmo con la corretta stimolazione del clitoride; sono diventato così bravo che, quando mio padre era assente per lavoro, mi faceva dormire con lei a patto che le facessi raggiungere l’orgasmo con la stimolazione del clitoride compensandomi subito dopo con una adeguata masturbazione. Fino alla morte di mio padre non mi ha mai fatto entrare con il pene né nella sua fica né nel suo ano (diceva che erano riservati a mio padre e, aggiungo io, principalmente al suo amico-amante) anche se adorava il pisello di suo figlio e lo copriva sempre di baci appassionati unitamente ai coglioni che mordeva sempre con delicatezza stando sempre bene attenta a non provocarmi dolore. ‘Questo pisello l’ho fatto io ed è di mia proprietà’ ripeteva ogni volta che mi spogliava e che dormivamo assieme. Con la morte di mio padre le cose sono decisamente cambiate. Già dalla prima notte di vedovanza, con mio padre ancora in attesa di essere portato al cimitero, mi chiese di andare a dormire con lei nel suo letto ‘Per consolarla’ disse. Trovandomela accanto la strinsi tra le braccia e, sollevandole la camicia da notte, le presi i seni e le cominciai a stringere fortemente i capezzoli come spesso avevo già fatto altre volte sapendo che a lei piaceva moltissimo. Con la camicia sollevata il suo fondoschiena e i deliziosi rotondeggianti glutei, completamente scoperti in quanto lei non ha mai indossato le mutandine quando dorme, venne a contatto con il mio pisello che posizionai perfettamente al centro della piega dei glutei dopo essermi tolto le mutande. Manipolandole i seni e i capezzoli il pene si allungò e divenne duro per l’eccitazione. Mia madre rimase in silenzio per un po’ eccitandosi anche lei avvertendo le pulsazioni del pene tra i suoi glutei e per il massaggio che praticavo ai suoi capezzoli diventati subito duri ed appuntiti. Infine mi disse: ‘Avanti Valerio, sento il tuo pene durissimo tra le mie chiappe; è ora che sostituisci tuo padre in tutto e per tutto! Entrami dentro come faceva lui ed eiacula tutto il tuo sperma dentro tua madre. Resta come stai; entrami da dietro. Io mi piego in modo da facilitare l’entrata del pene nella fica che, dopo averla tante volte solo baciata e leccata, da tempo aspetti di penetrare.’ Così avvenne. Sempre coricati su un lato si piegò a 90 gradi. Io le lasciai i seni e, con le mani, le allargai i rotondeggianti e desiderabili glutei ed entrai immediatamente nella fica già umida per l’eccitazione raggiunta. Le ripetute e frenetiche entrate ed uscite del mio pene le fecero subito raggiungere un intenso orgasmo in contemporanea alla mia eiaculazione. ‘Valerio, sei stato bravissimo figlio mio adorato! Restami ancora dentro finché puoi. Domani mattina dobbiamo alzarci presto perché alle nove inizia il funerale di tuo padre; ma prima ti faccio scopare una seconda volta. Adesso dormiamo.’ Ci addormentammo abbracciati con il mio pene tra le sue cosce. Da quel giorno ho sempre dormito con lei al posto di mio padre. I rapporti sessuali sono diventati quotidiani con reciproca soddisfazione e senza alcuna protezione in quanto, da anni, prende la pillola anticoncezionale anche per evitare rischi conseguenti ai rapporti che ha con il suo amante. Mia madre mi ripete spesso che il mio pene è molto più lungo di quello di mio padre e di quello del suo ‘amichetto’ e che sono diventato talmente bravo ed esperto da superare ambedue.
Mentre Valerio raccontava queste cose, mia moglie gli aveva sollevato, con la mano sinistra, i testicoli per accarezzarli e per contarli come fa di consuetudine e, con la destra, gli aveva preso il pene per esaminarlo attentamente da vicino e per apprezzare le nervature dell’asta priva di prepuzio; cominciò, quindi, a farlo oscillare a destra, poi a sinistra, poi in basso, poi in alto fino a sbattergli il glande (ormai in forte erezione) sulla pancia sotto l’ombelico ripetendo questi movimenti ritmicamente e sempre più velocemente (mia moglie era talmente attratta dal pene eretto e circonciso di Valerio che non si rendeva conto di quello che stava facendo alla vista di tanti bagnanti involontari spettatori della sua curiosità femminile).
Avuto sentore dell’imbarazzo dei passanti, e avvertita la durezza del mio pene appoggiato su uno dei suoi glutei, lo strinse forte alla base con l’indice e il pollice (così come faceva sempre con me prima dell’eiaculazione e della penetrazione), quindi si fermò e, di scatto, lo lasciò libero.
‘Che fai, Giulia, non concludi?’ reagì Valerio piuttosto contrariato in quanto prossimo a venirsene.
‘Fai da te, se vuoi’ le rispose sorridendo ‘Mica sono tua madre! Se proprio ci tieni posso, tutt’al più, assistere alla tua venuta e verificare quanto è consistente il tuo sperma visto che hai appena 20 anni’.
Quindi si girò stendendosi supina divaricando le gambe in modo da offrire agli astanti la visione del suo meraviglioso sesso che, pur se coperto da una modesta peluria scura, si presentava con le grandi labbra completamente aperte, quasi fossero pronte ad accogliere un organo maschile, e con al centro i morbidi lobi delle piccole labbra completamente bagnate di umore vaginale per l’eccitazione appena raggiunta. Anche i piccoli capezzoli si ergevano dritti e duri al centro dei piccoli seni. Vedendola in uno stato di evidente felicità per l’eccitazione raggiunta mi girai su di lei prendendole in bocca un capezzolo per massaggiarlo con la lingua e per succhiarlo delicatamente. Con la mano sinistra cominciai ad accarezzarle e a massaggiarle la fica inserendole l’indice e il medio nella vagina bagnatissima; con le dita bagnate di umore le lubrificai la clitoride turgida ed ancora dura facendola uscire completamente dal cappuccio affinché chi ci osservava potesse ammirare ed apprezzare la bellezza del sesso di mia moglie. Tutto questo sotto gli occhi attenti e pieni di cupidigia di Valerio che continuava a conservare il suo pene eretto e duro per la mancata venuta e che stringeva con una mano. Giulia, per ricambiare le mie effusioni e per provocare ulteriormente Valerio, si girò verso di me prendendomi con la sinistra i testicoli, dopo avermi completamente scappellato il pene con un colpo ben assestato con la destra. Avrebbe tanto voluto prenderlo in bocca ma si trattenne per i tanti bagnanti presenti. Fui io, allora, a sdraiarmi supino in attesa di una fellatio (che non avvenne) da parte di mia moglie reinserendo le dita nella sua fica deliziosamente ancora bagnata. La posizione assunta da Giulia consentì a Valerio di girarsi, a sua volta, sul lato sinistro appoggiandosi al suo fondoschiena in modo da posizionare il grosso pene eretto e duro tra la piega dei glutei e a prendergli con una mano un seno stringendole fortemente il capezzolo sempre duro ed appuntito.
Passarono diversi minuti di silenzio con Giulia che teneva con una mano il mio pene completamente scappellato e con l’altra i testicoli mostrandolo a Valerio e ai bagnanti poco distanti e con Valerio che premeva il suo cazzo duro ed eretto tra i glutei di mia moglie a cui continuava a palpeggiare con sempre maggior forza un seno e la punta del capezzolo.
A questo punto mia moglie si alzò improvvisamente, prese per mano Valerio e, strattonandolo, lo fece alzare dicendomi: ‘Guido. vado a farmi una nuotatina con questo bel ragazzo toscano un po’ deluso dalla mancata conclusione di un suo desiderio di giovane maschio, stai attento alle chiavi del Bungalow e ai soldi nel portafogli. Al ritorno ti darò il cambio se vorrai farti una bella nuotata’.
Corse verso la riva trascinandosi dietro Valerio per mano, quindi, dopo pochi passi nell’acqua bassa si tuffarono e cominciarono a nuotare verso il largo.
Sdraiato sul telo mi misi ad osservare tutti i loro movimenti e i loro giochi acquatici (ma non solo i giochi).
Ad una trentina di metri di distanza dalla riva si fermarono e, facendo emergere dall’acqua solo le loro teste, si misero a parlare a pochi centimetri l’uno dall’altro guardandosi negli occhi ed anche baciandosi.
Sicuramente i loro sessi erano in contatto, i capezzoli dei seni di mia moglie premevano sul petto di Valerio, i loro bacini uniti consentivano ai loro sessi di conoscersi meglio con il contatto fisico; il pene di Valerio, sicuramente in erezione e durissimo, cercava di aprirsi la strada tra le gambe di mia moglie per una iniziale penetrazione incoraggiato dall’allargamento delle sue gambe.
La penetrazione non tardò molto e durò molti minuti in quanto restarono fermi uno davanti l’altro fissandosi come in estasi. Dopo un po’ mia moglie deve aver fatto in modo che il pene uscisse dalla fica ormai soddisfatta dalla desiderata visita. Valerio scese, subito dopo, sott’acqua ricomparendo alle spalle di mia moglie che, ridendo, si girò; quindi nuovamente Valerio si tuffò sott’acqua e ricomparse alle spalle con grande ilarità (sicuramente mentre passava tra le gambe allargate di mia moglie le accarezzava il sedere e le baciava il pube e la fica pelosa).
Giulia emulò il gioco tuffandosi anch’essa sott’acqua trattenendosi per qualche minuto e ricomparendo alle spalle di Valerio, e questo si ripeté più volte con sua grande soddisfazione (si vedeva chiaramente dall’espressione di Valerio); passandogli tra le gambe mia moglie gli prendeva il pene, ancora in erezione, portando a compimento la interrotta masturbazione di prima accompagnandola anche con qualche bacio sull’asta priva della pelle del prepuzio; il movimento dell’acqua attorno a loro non dava adito a dubbi.
Finito questo gioco riemersero e si fermarono nuovamente con i visi a pochi centimetri l’un dall’altro guardandosi negli occhi, baciandosi e scambiandosi qualche parola che non riuscivo a capire malgrado la non eccessiva lontananza. Giulia, divincolandosi, iniziò a nuotare per allontanarsi.
Valerio la rincorse e la riprese subito con poche bracciate; si fermarono nuovamente l’uno davanti all’altro senza dir nulla ma, accostando i loro corpi, ripresero a baciarsi.
Terminato un lungo bacio Valerio si posizionò in modo da inserire nuovamente il suo pene tra le gambe di Giulia e trovare la strada per entrare nuovamente nella fica ormai aperta per l’orgasmo già raggiunto da poco e pronta a riceverlo per ripetere l’iniziale veloce scopata.
A questo punto mia moglie lo aiutò con le mani ad inserire il pisello nella fica che le procurò subito un piccolo sussulto in alto e, appoggiandosi e stringendo le braccia intorno al collo di Valerio (con le gambe aveva circondato e stretto il bacino di Valerio), riscese in acqua, quindi un nuovo sobbalzo in alto, poi un altro, ed ancora un altro e così via per decine di volte fino a quando si fermarono esausti scomparendo sotto l’acqua e riemergendo per iniziare una lunga nuotata di ritorno.
Mia moglie si era fatta scopare per ben due volte da Valerio consentendogli di venire dentro di se perché, essendo al secondo mese avanzato di gravidanza, non vi era alcun pericolo di restare incinta!
Giulia, dopo un rapido quanto veloce lavaggio con acqua marina della vagina per far fuoruscire tutto lo sperma ricevuto e dopo una breve nuotata ristoratrice, uscì dal mare per prima con un’aria raggiante e felice come se nulla fosse successo.
Distendendosi accanto a me, disse: ‘E’ un mare meraviglioso; domani voglio riprovare con te il gioco che ho fatto con Valerio, è una sensazione deliziosa, ti sembrerà di essere sospeso in aria. Non avevo mai provato a scopare in acqua. Ti piacerà sicuramente’.
Valerio rimase in acqua qualche minuto in più per smaltire tutto lo sperma che aveva ancora in corpo, per pulirsi dagli umori vaginali conseguenti all’orgasmo di mia moglie e per ricomporsi dall’eccitazione raggiunta con l’eiaculazione insperata nella fica di mia moglie. Quindi ci raggiunse e si sdraiò a pancia in giù accanto a mia moglie per riposarsi ed asciugarsi al sole caldo della Croazia.
Il silenzio fu interrotto da Valerio dicendo che aveva lasciato sua madre sola a prendere il sole a due-trecento metri da noi; ‘Anche se di questa mia prolungata assenza non se ne sarà neanche accorta in quanto è in dolce compagnia di Franco che, malgrado fosse amico d’infanzia di mio padre, è stato il suo amante fin da quando ero piccolo ed oggi è ufficialmente il suo ‘compagno’. Ricordo che la veniva spesso a prendere in macchina e mia madre rientrava quasi sempre tardi facendo arrabbiare mio padre che, però, ha sempre fatto finta di niente e tollerato, e forse anche favorito, le sue avventure extraconiugali con l’amico d’infanzia. Adesso che mio padre è morto i loro rapporti sentimentali-sessuali avvengono regolarmente anche a casa nostra quando sono assente. Me ne accorgo sempre la notte quando scopiamo in quanto trovo la sua fica estremamente lubrificata per la presenza di sperma non mio confermandomi l’avvenuto rapporto con il compagno. Ieri li ho sorpresi a letto (erano talmente presi dalla passione amorosa che non si sono minimamente accorti che li stavo osservando da dietro la porta della stanza) completamente nudi e posizionati come se volessero iniziare un 69, con mia madre che lo masturbava lentamente e lo leccava continuamente inserendoselo in bocca per succhiarlo e lui che le baciava e leccava la fica e la clitoride completamente fuori dal cappuccio e le inseriva ritmicamente le dita nella fica pelosa (mia madre preferisce che le grandi labbra siano circondate dai peli anche se adeguatamente sfoltiti e curati). Mia madre, accortasi che Franco era prossimo a venire, lasciò di succhiargli il cazzo e, alzandosi, si sedette a cavalcioni su di lui stringendogli il bacino con le gambe allargate e piegate sul materasso e, guidando con le mani l’inserimento del pene fortemente eretto nella fica, cominciò una prolungata cavalcata concludendola con il solito spasmo di piacere per il raggiungimento dell’orgasmo da parte di entrambi. Trattenendo il pene nella fica si distese sul corpo di Franco abbracciandolo e baciandolo focosamente’.
A questo punto mia moglie, presa da una forma insolita di gelosia, si alzò improvvisamente, tirò a se il telo facendo rotolare Valerio nella sabbia dicendo:
‘E’ ora di ritirarci Guido. Ci dobbiamo fare una bella doccia dopo tante ore di sole e tu hai anche una incombenza da fare. Ciao bel Valerio se vuoi ci possiamo rivedere domani così ci fai conoscere tua madre sempre che non abbia altre cose da fare e ti lasci libero come oggi, altrimenti ci rivedremo a Capalbio a settembre dove potrai portare con te anche tua madre così ci farai vedere come te la scopi! Perché, fino a quando non si sposerà, continuerà a dormire e scopare con te oltre che con il futuro secondo marito! Non è vero Valerio ?’ Concluse con una dose di malizia ed anche di provocazione.

Cap. 2 – La depilazione della moglie Giulia

Ci ritirammo nel nostro bungalow e, dopo una doccia quasi fredda, Giulia si predispose alla depilazione della fica sdraiandosi sul letto e divaricando, quanto necessario, le gambe non ancora abbronzate.
Cominciai prima sfoltendo la fica utilizzando una idonea forbicina, poi le spalmai il sapone da barba sul pube ed attorno alla fessura principale, quindi, con l’apposito rasoio procedetti ad eliminare quanto rimasto intorno alle grandi labbra fin sotto quasi all’inizio del ‘buchetto’ anale. Pulii il pube dai residui del sapone da barba e la disinfettai con il mio dopobarba spalmandolo con un leggero massaggio su tutta la zona interessata.
Procedetti, quindi, l’allargamento delle grandi labbra con ambedue le mani al fine di consentirmi di baciare e bagnare con la lingua le piccole labbra e il clitoride scoprendolo interamente e succhiandolo con intensità e passione al fine di ottenere il conseguente suo indurimento.
Passai, quindi, alle piccole labbra, già parzialmente aperte per l’eccitazione, leccandole e mordendole senza procurarle alcun dolore per poi iniziare a succhiare anche queste con passione. La lubrificazione abbondante mi segnalava il raggiungimento dell’ennesimo orgasmo da parte della mia adorabile mogliettina che, posizionandosi con le gambe allargate sopra le mie spalle, consentì l’immediata entrata in vagina del pene che, opportunamente, scappellato da lei stessa con il pollice e l’indice della mano, dopo alcune entrate ed uscite sempre più veloci la riempì di sperma.
‘Sei sempre il migliore per come lo fai amore mio! Anche se, come ben sai, ho scopato con uomini che ce l’hanno più lungo del tuo riesci sempre a farmi raggiungere il massimo dell’orgasmo. Comunque il tuo è apprezzabilissimo rispetto a tanti altri che lo hanno di dimensioni modeste; lo vedo da come te lo guardano le donne in spiaggia! Oggi con Valerio è stato solo un gioco, anche se piacevole per l’effetto dell’acqua marina e per le dimensioni non ordinarie del suo pene, ma nulla di più. Ma tu ci credi a tutte le cose che ha raccontato su sua madre? Che gli fa i pompini prima di farsi scopare? Che dormono tutti i giorni assieme come marito e moglie? Secondo me si è inventato tutto. L’unica cosa vera sarà quella dell’inizializzazione alla masturbazione così come, credo, facciano tutte le madri con i loro figli in età adolescenziale. Anche io, se nostro figlio sarà maschio, vorrò iniziarlo all’attività sessuale aprendogli il pisellino e, baciandoglielo, assaporare le sue prime gocce di sperma. Anche tu mi raccontasti, quando ci siamo conosciuti, che è stata tua madre ad aprirti per la prima volta il pisellino e a baciartelo. Fu lei, continuasti, che ti ha poi più volte guidato con la mano ed aiutato a masturbarti quando avevi 15 anni; che ti fatto vedere e conoscere il suo sesso e che ti ha insegnato a come aprirle le grandi e piccole labbra e a come inserirle le dita dentro; credo si sia limita a questo e non credo che si sia fatta anche scopare! Almeno non me lo hai mai raccontato!
Comunque se verrà con la madre a Capalbio ti autorizzo a scopartela ed anche ad inculartela ma, mi raccomando, non dimenticare di metterti il preservativo quando le entrerai nel culo! In compenso tu mi autorizzerai a farmi scopare nuovamente da Valerio che, oltre ad essere un gran bel ragazzo, è anche uno dei più dotati maschi che ho conosciuto fino ad oggi. Ma non credo che verrà perché è tutta un’invenzione erotica di un super dotato bel ragazzo’.
‘Ma questa mattina’ replicai ‘ mi hai chiesto l’autorizzazione a farti scopare da Valerio? Hai fatto tutto da sola; prima lo hai eccitato davanti a tutti i bagnanti toccandogli i coglioni e giocando con il suo pene, poi hai iniziato a masturbarlo interrompendo improvvisamente l’attività, poi gli hai consentito di mettertelo tra le chiappe, poi te lo sei portato in acqua concludendo la masturbazione e, quindi, ti sei fatta penetrare e riempire di sperma per ben due volte. Se io non ti avessi dato l’autorizzazione tu cosa avresti fatto? Ti saresti limitata solo ad un inizio di masturbazione facendoti ammirare solo la fica anche e nascosta da qualche ricciolino di peli ?’.
‘Si, è vero Guido. scusami se non ti ho chiesto alcun permesso ma la vista di quel bel ragazzo riccioluto con un altrettanto bel pisellone liscio per la circoncisione mi ha arrapato talmente da destarmi una curiosità ed un desiderio irrefrenabile di accarezzarlo e baciarlo. L’aver dovuto interrompere la sua masturbazione, per gli sguardi indiscreti dei vicini bagnanti, mi ha procurato un orgasmo spontaneo favorito anche dal tuo pene che si era particolarmente indurito per la scena a cui assistevi in silenzio e che premeva sul mio sedere. Ho deciso, così, di entrare in acqua all’improvviso perché ero tutta bagnata come hai potuto constatare inserendomi le dita nella vagina. E’ la prima volta in vita mia che mi succede di venire senza alcuna stimolazione ma solo toccando e guardando il sesso di un maschio. E poi me lo hai presentato tu! Non è vero? Tu lo hai fermato e tu lo hai invitato a prendere il sole con noi ben sapendo che i piselli dei bei maschietti mi sono sempre piaciuti! Dovevi aspettartelo che me lo sarei fatto! Quindi, implicitamente, l’autorizzazione me l’hai data tu !’
Concluse sorridendo e soddisfatta per la giustificazione che era riuscita a trovare.
Ma subito, come a metter le mani avanti, aggiunse: ‘E’ bene che sappi fin da adesso che, se verrà a Capalbio, qualche scopata con Valerio me le dovrai concedere. Ha un pene troppo bello e fuori misura quando è in erezione ! Questa mattina in acqua quando me lo ha inserito nella vagina ho avuto la sensazione che arrivasse fin dentro l’utero!’.
‘Ma gli hai pure baciato il pisello ?’ le chiesi con una certa curiosità ed invidia.
‘Si certo, più volte ma solo sul glande perché sott’acqua non è facile inserirlo in bocca senza ingoiare l’acqua del mare. Vieni Guido ora lo bacio pure a te esattamente come ho fatto a Valerio’.
Così dicendo con ambedue le mani mi aprì il pene e lo baciò appassionatamente con un sonoro schiocco; dopo di che ci abbracciammo come se fossimo ancora in luna di miele scambiandoci focosi baci con l’inserimento delle reciproche lingue in bocca mentre Giulia mi stringeva forte il pene rilassato e io le inserivo in vagina le dita della mano che copriva il suo sesso ancora umido per la penetrazione appena conclusa. ‘Come primo giorno in Croazia non c’è male, anche se è finita 2 a 1 a favore della mia intraprendente e meravigliosa mogliettina! Domani toccherà a me pareggiare il conto! Chi lo sa se la mamma di Valerio sarà disponibile a farsi scopare da me!’ pensai addormentandomi tra le sue braccia.

Cap. 3 – Roberta: la deliziosa giovane mamma di Valerio

Il giorno dopo ci svegliammo piuttosto tardi per la stanchezza e per il sole preso il primo giorno di vacanze. Ci baciammo appassionatamente prima in bocca con l’incontro delle nostre lingue e poi nel sesso. Giulia strinse subito il mio pene scoprendomi completamente il glande che baciò e lubrificò come sapeva far lei meravigliosamente portandomelo alla giusta erezione e durezza.
Io le baciai la deliziosa e liscia fica insinuandomi con la lingua nella profondità della sua vagina pronta ad accogliere il pene del marito. Con le dita le scoprii la clitoride, già dura, che subito presi a mordere delicatamente e a leccare. Con le dita avvertivo la vagina già bagnata di umore. Mi sollevai, le allargai le gambe e mi accinsi ad entrare nella sua fica pronta ad accogliermi. Poche entrate ed uscite, prima lente poi sempre più veloci, e subito una prolungata eiaculazione in contemporanea al primo orgasmo del giorno di Giulia. Rimasi a lungo dentro di mia moglie fino a smaltire l’eccitazione raggiunta.
Ci alzammo e ci andammo a fare subito una bella doccia tiepida lavandoci in ogni parte a vicenda.
Giulia suggerì: ‘Asciughiamoci al sole utilizzando questi due lettini davanti al bungalow. Dopo ci andiamo a fare una bella colazione in quanto ho piuttosto fame. Da quando un tuo spermatozoo è riuscito ad entrare in un mio ovulo fecondandomi ho sempre più fame!’
Restammo stesi al sole su i lettini tenendoci per mano forse per circa mezz’ora.
Gli uomini passandoci vicini restavano sempre più attratti dalla bellezza di quel sesso liscio che mia moglie mostrava compiaciuta tenendo le gambe allargate quanto necessario per offrire la giusta visione delle grandi labbra leggermente aperte per consentire ai lobi delle piccole labbra di fuoriuscire per scaldarsi al sole.
Con gli occhi chiusi (o semichiusi) notavo il passare ripetuto di uomini e donne che si soffermavano per ammirare quella esposizione di sessi (le donne si concentravano sul mio pene, gli uomini sul sesso di Giulia); ad un certo punto notai che un ragazzo slavo e dalla fisionomia non molto rassicurante, guardandosi attorno e vedendo di essere solo, si avvicinò moltissimo a mia moglie (forse a un metro), si inginocchiò a lato cominciando freneticamente a masturbarsi. L’eccitazione doveva essere tantissima in quanto venne quasi subito indirizzando il flusso di sperma verso il pube di Giulia che non centrò ma si riversò su uno dei seni e sulla sabbia. Mia moglie da sotto gli occhiali da sole aveva seguito anche lei l’attività di questo giovane ragazzo, stringendomi la mano, mi segnalava che non era il caso di intervenire. Infatti, subito dopo, il ragazzo si alzò e se ne andò soddisfatto di quanto fatto anche per l’avvicinarsi di altre persone.
Mia moglie si alzò dal lettino, rientrò nel bungalow, si fece una nuova doccia per togliersi lo sperma dal seno e tornò a distendersi dicendomi: ‘Appena sono asciutta andiamo a fare colazione’.
‘Ho paura che con quella meravigliosa fica così liscia oggi provocherai diversi uomini! Forse è il caso che te la copri almeno con un piccolo asciugamano!’
‘No, voglio che la fica di tua moglie, che hai depilato così bene, sia ammirata e desiderata da tutti! Sai che sono una esibizionista e che mi piace metterla in mostra (per la verità mi piace molto anche farmela toccare) e che mi piace che gli uomini si eccitino quando la guardano! So che anche a te piace che venga ammirata dagli uomini e che vai orgoglioso della fica di tua moglie! Non disdegni neanche far vedere le mie foto nuda a qualche amico! Di questo ti sono grata perché lo considero un atto d’amore nei miei confronti.’
Infine ci alzammo, chiudemmo il bungalow e ci avviammo al bar con il telo e gli asciugamani e con la borsa. Ci sedemmo a un tavolo sotto il sole facendo una abbondante colazione. Notammo che a un tavolo non lontano stavano anche facendo colazione un biondo giovane riccioluto con accanto una attraente ed abbronzatissima donna con una altrettanto bionda capigliatura piena di ricciolini fin sulle spalle, sorridente, di aspetto giovanile, con occhi vispi e furbi, ben dotata di seni robusti ma non cadenti e con bei fianchi rotondeggianti. Erano Valerio e la sua deliziosa quarantaduenne mammina orgogliosa di mostrare le bellezze del suo corpo agli avventori del locale.
Giulia ed io ci scambiammo un’occhiata d’intesa.
‘Adesso lo chiamo, così conosciamo questa mamma così premurosa e disponibile con il proprio figlio. Se le cose andranno come immagino, ad un certo punto mi porto con me Valerio e ti lascio solo con lei. Sono sicura che, adulandola un po’, riuscirai a scopartela!’
‘Giulia, non è che con la scusa di farmi scopare con la madre di Valerio tu ti stai creando l’alibi per farti nuovamente suo figlio?’
‘Beh, non ti nego che ho più volte desiderato, questa notte, farmi montare nuovamente da quel giovane circonciso! Ma tu hai la possibilità di pareggiare scopandoti sua madre! Questa notte tu mi racconterai nei minimi particolari come sarà andata ed io ti racconterò quelli con Valerio e ci ameremo come sempre facciamo da qualche anno!’
Quindi si alzò prendendo il vassoio con i resti della colazione per portarlo al banco di raccolta; quasi nello stesso momento si alzò Valerio con il loro vassoio dirigendosi dove già stava Giulia. L’incontro su obbligatorio anche se non involontario. Si salutarono con effusione scambiandosi un superficiale bacio sulla bocca. Valerio subito approfittò accarezzando e palpando i glutei di Giulia.
Giulia, per nulla imbarazzata dalle carezze sul culo, strinse con una mano il pene di Valerio ancora rilassato e penzoloni procurandogli una immediata leggera erezione.
‘Vieni Giulia, ti presento a mia madre! Vedo che c’è anche tuo marito. Chiamalo e venite a sedervi al nostro tavolo! Mia madre sarà contenta di conoscere altri connazionali con cui poter scambiare qualche parola.’
Giulia mi fece cenno e andammo tutti al tavolo dove era seduta la madre di Valerio che ci fu presentata dal figlio come la più simpatica e deliziosa mamma. In effetti la madre di Valerio La madre notò subito l’erezione, se pur non eccessiva, del figlio intuendo che Giulia gli doveva piacere in particolar modo.
‘Sai mamma, loro hanno una casa a Capalbio e ci hanno invitati per qualche giorno a fine estate! Gli ho promesso che ci andremo sicuramente durante un week end in cui Franco sarà fuori per lavoro! Vedi mamma, com’è bella questa giovane signora! Guarda come è ben depilata! Sembra un’adolescente anche per la pelle così liscia e senza alcuna smagliatura! Devi depilarti anche tu come lei!’
‘Ma se tu e Franco mi avete sempre detto di volermi vedere con la fica circondata di peli! Adesso ti viene voglia di depilarmi solo perché stai ammirando quella di questa gran bella signora! Ci penserò. Devo anche trovare la persona esperta perché la zona è molto delicata! Certo non potrai essere tu!’
‘Giulia, tu da chi ti fai depilare? Deve essere molto brava ed esperta. Ce l’hai perfetta e liscia! Te la posso accarezzare?’
‘Sì Roberta, puoi accarezzarla quanto vuoi; anche Valerio lo ha già fatto appena ci siamo incontrati ricordandosi che ieri, quando ci siamo conosciuti, l’avevo circondata da un po’ di peluria! L’artefice di questo mio sesso che tanto attrae uomini e donne è mio marito Guido che sarà ben lieto di depilarti se lo vorrai! E’ un lavoretto che fa spesso anche a molte mie amiche quando non vogliono spendere soldi con l’estetista! E’ bravissimo ed anche molto esperto in quanto non mi ha mai procurato alcuna ferita o se pur minimo taglio!’
‘Con questa presentazione, Giulia, non posso non prendere in considerazione di farmi depilare da tuo marito quando avrò deciso se farlo o meno. Adesso alziamoci e torniamo al bungalow per prendere assieme il sole e farci qualche nuotata, poi mangiamo assieme. Abbiamo ancora solo oggi per conoscerci meglio e farci compagnia in quanto domani lasciamo questo bel posto dove si vive in piena libertà e senza le costrizioni cittadine. Andremo qualche giorno in Grecia, poi a Malta e, quindi, rientriamo in città. Valerio, ci potevi far conoscere prima!’
‘Mamma, ho conosciuto Giulia e Guido solo ieri il giorno del loro arrivo al villaggio! Comunque quando c’è Franco stai sempre solo con lui dimenticandoti anche di tuo figlio che può anche affogare senza che tu te ne accorga!’
‘Giulia non ci far caso, mio figlio è geloso del mio compagno come lo era, prima, del padre! Tutti i figli maschi sono gelosi della madre perché la vorrebbero solo per loro e non gradiscono che la propria mamma possa amare anche altri uomini!’
Lasciammo il locale e ci incamminammo verso il loro bungalow situato a poca distanza. Roberta (la madre di Valerio) ci fece entrare per visitare le due stanze che lo componevano.
‘Questa più grande è per me e per il mio compagno; l’altra più piccola è di Valerio.’
Giulia ed io notammo subito che il letto della stanza grande era ancora tutto disfatto mentre quello di Valerio era in perfetto stato e, quindi, non usato nella notte appena trascorsa.
‘Adesso mettiamoci nel patio e prendiamo il sole; ci sono solo tre lettini ma sono molto larghi. Unendoli potremo starci comodamente tutti e quattro. Giulia facciamoci spalmare, dai nostri uomini, questa eccezionale crema solare. Con il tuo permesso tuo marito lo farà su di me e Valerio ti farà anche un bel massaggio su tutto il corpo. Malgrado sia ancora un giovincello è molto bravo nei massaggi! Da qualche anno mi massaggia tutti i giorni ed altrettanto faccio io con lui! Poi se ti sarà piaciuto il suo massaggio tu lo farai a Valerio ed io a Guido. Lo sai che hai un gran bel marito ed anche sufficientemente dotato? Ti capisco perché ti sei voluta far fecondare da un così interessante maschio!’
‘Beh, anche il tuo giovane figlio è più che ben dotato e promette bene!’
‘Sì, sono più che orgogliosa su come son riuscita a farglielo crescere! Da quando siamo in questo villaggio ho avuto modo di constatare che quel suo interessante muscolo attrae tutte le donne sia le più giovani sia quelle, diciamo, più anziane.’
Fin dal primo momento avevo notato (ed anche Giulia lo aveva) che Roberta aveva concentrato i suoi sguardi più sul mio pene che sul mio aspetto manifestando apertamente il suo interesse al mio organo sessuale cercando in tutte le maniere di sfiorarlo con il corpo ed anche stringendolo fortemente in un attimo di distrazione di Giulia e Valerio. In realtà Giulia lo aveva notato benissimo e, per contraccambio, aveva stretto quello di Valerio portandolo ad una erezione ben più vistosa. Giulia, ben contenta di come si stavano mettendo le cose, volle provocare ulteriormente Roberta lanciandole altri messaggi in gran parte non veritieri.
‘Anche Guido è molto esperto nel massaggiare i corpi femminili! Molte mie amiche me lo invidiano e vogliono sempre essere anche massaggiate dopo la depilazione e concludere la seduta come è facile immaginare. Oggi voglio vedere se anche il tuo giovane Valerio è così bravo come dici!’
Unimmo i tre lettini, li coprimmo con un paio di teli da spiaggia e ci sdraiammo uno accanto all’altro. Io accanto a Roberta, Giulia accanto a me e Valerio dall’altra parte. Roberta e Giulia si sdraiarono a pancia sotto aspettando di essere spalmate con la crema solare e di ricevere un bel massaggio sul lato B.
Presi il tubetto della crema e, spremendolo, feci uscire la crema distribuendola sulle spalle, sui glutei e sulle cosce.
Stessa cosa fece Valerio sul corpo di mia moglie notando che già il suo pene era alla massima erezione e che Giulia se lo stava gustando con gli occhi; non so se, come il giorno prima, si stesse anche eccitando e se la sua fica fosse già umida.
Cominciai, quindi, con ambedue le mani a spalmarla su tutta la superficie delle spalle, sul collo e sulle braccia iniziando con lenti movimenti rotatori e premendo con le dita sul morbido corpo di Roberta che si preparava a godere per il massaggio ed anche vedendo il pene del figlio e l’inizio dell’erezione del mio. Scendendo sul fondoschiena cominciai a palpare e massaggiare i meravigliosi, abbondanti e morbidi glutei soffermandomi sulla piega centrale ed affondandovi le dita per stimolare l’ano che reagiva con piccole pulsazioni ad ogni mio passaggio come ad invitarmi ad una visita più profonda. Cosa che feci inserendovi più volte la falange dell’indice prima di una mano e poi dell’altra.
Con la coda dell’occhio vedevo che anche Valerio insisteva sulla stessa zona di Giulia che, però, si divincolò togliendogli la mano dal centro del culo. Valerio deve aver reagito proseguendo oltre ed inserendole l’indice e il medio nella fica (ormai sicuramente bagnata per l’eccitazione); questa volta senza alcun respingimento ma, anzi, favorendone l’inserimento con l’allargamento delle gambe.
Passai a massaggiare le cosce, anch’esse morbidissime ed abbondanti (rispetto a quelle di Giulia) salendo lentamente dalle caviglie fino ai rotondeggianti glutei riscendendo palpeggiando l’interno delle cosce e risalendo nuovamente spingendomi fino all’imbocco del sesso che avvertivo già bagnato per l’eccitazione raggiunta. Nuovo passaggio e nuova esplorazione della fica di Roberta ma, questa volta, con la penetrazione in profondità della calda vagina sempre più bagnata.
Analoga esplorazione doveva aver eseguito Valerio nella vagina di Giulia che era sempre più in estasi e soddisfatta.
Il pene di Valerio era al massimo dell’erezione così come lo era il mio.
Improvvisamente Giulia si sollevò dal lettino e, prendendo per mano Valerio, ci annunciò: ‘Guido continua a massaggiare Roberta, io vado a farmi una nuotata con Valerio. Ci vediamo tra un’oretta! Vi basta per finire i massaggi? Se finite prima potete raggiungerci nel mare!’
Roberta annuì felice di poter stare sola con me e concludere la mattinata come sperava.
Girandosi supina e mostrandomi tutta la bellezza del suo corpo perfettamente abbronzato mi disse sorridendo: ‘Ma ti fidi di mandare la tua mogliettina sola con mio figlio? Guarda che Valerio, anche se giovane, è molto intraprendente ed è piuttosto attivo con le donne. Sicuramente proverà a sedurre tua moglie e so già come finirà la loro nuotata. Giulia inoltre, come avrai notato anche tu, è particolarmente attratta dal pene di Valerio che gli ha preso in mano diverse volte accarezzandolo e stringendolo per portarlo all’erezione.’
‘Sì Roberta, lo so che a mia moglie piace molto il pene di Valerio. Tra di noi non ci sono segreti! Ed è per questo che ci amiamo e, credo, non ci lasceremo mai! Ci vogliamo molto bene ma siamo e restiamo due persone libere di avere esperienze sentimentali e sessuali con chi ci dovesse piacere. Sono avventure prive di qualsiasi conseguenze sul nostro rapporto amoroso presente e futuro. Giulia e Valerio si sono già scopati due volte ieri mattina dentro il mare. Ieri sera Giulia ed io ci siamo amati con il trasporto di sempre (forse anche più intenso) ed ugualmente abbiamo fatto questa mattina al risveglio.’
‘Sono contenta che tra di voi ci sia questa sincerità di rapporti e di questa fiducia sul vostro futuro. Un po’ meno lo sono di Valerio che non mi ha raccontato nulla sull’avventura erotica avuta con la tua adorata e bellissima mogliettina. Eppure questa notte ha dormito nel letto con me sottoponendomi a ripetuti rapporti sessuali. Devi sapere che io e mio figlio ci amiamo da molti anni ed ha sostituito a letto il padre fin dal giorno della sua morte. Spero che non ti scandalizzi a quanto ti ho confessato, e che non disdegnerai di conoscere una madre incestuosa. Parola, questa, che desta repulsione non sapendo, invece, che l’amore fisico tra madre e figlio è tra le cose più belle e desiderabili della vita. E’ un amore che dura per tutta la vita! Con un qualsiasi uomo la grande passione, le grandi scopate, gli orgasmi sono spessissimo passeggeri. Ci si accoppia e ci si lascia con grande facilità anche restando ad abitare sotto lo stesso tetto. Con il proprio figlio il rapporto erotico-sentimentale è per sempre! Però, adesso che ci penso, questa notte qualchecosa di strano c’era in Valerio. Mi penetrava con troppa violenza e non con la delicatezza e la passione di sempre! Si comportava come se stesse scopando con un’altra donna e non con sua madre! Sicuramente, entrando dentro di me con quella violenza, pensava di possedere Giulia! Pensa che mi ha scopato ben cinque volte tenendomi sempre sotto di lui come se volesse impormi la sua dominazione. Tutte le altre volte il ruolo di dominazione ce lo siamo sempre scambiato.’
‘Lo so Roberta, so già del vostro rapporto e so che tra madre e figlio l’amore, anche fisico, non può finire mai se non con la vita! Non mi scandalizzo affatto di stare vicino ed accarezzare una meravigliosa mamma incestuosa come te! Mi sto quasi innamorando di te anche se non abbandonerei mai Giulia. Come vedi, accarezzando il tuo delizioso ed abbronzatissimo corpo, il mio ‘muscolo sessuale’ è al massimo dell’erezione e desidera tanto penetrarti ed esplorare la tua calda e pelosa fica.’
‘Sì mio bel Guido, lo vedo e l’ho subito ammirato toccandolo e stringendotelo furtivamente. A me piacciono tantissimo i peni con un bel prolungato prepuzio come il tuo che adesso ti prendo in mano! A me è sempre piaciuto scoprire lentamente la punta del pene e far fuoriuscire piano piano il glande come sto facendo adesso con il tuo e poi abbassare completamente la pelle fino alla base per esaltare le nervature dell’asta. Il glande, così duro e turgido, è pronto per essere baciato ed inumidito per iniziare una deliziosa masturbazione. Adesso te lo bacio, te lo bagno con la saliva della bocca e poi inizio a farti una bella sega! Lo vuoi Guido? Vuoi che continui?’
‘Certo Roberta, venirsene facendosi masturbare da una deliziosa donna come te è la seconda cosa più desiderata dall’uomo! La prima è entrare dentro una bella fica come la tua e venirsene!’
‘Come corri Guido, sei già sicuro che mi farò scopare da te?’
‘Sì, perché lo desideriamo ambedue!’
‘Senti Guido, andiamo in camera da letto. Lì staremo sicuramente più comodi e non daremo spettacolo ai passanti. Guarda lì davanti, a poca distanza da noi ci sono due uomini alquanto anziani con due fanciulle giovanissime di fianco che li stanno masturbando. Sicuramente sono puttanelle slave della zona che si saranno fatte pagare per quelle prestazioni. Qui c’è molta prostituzione giovanile sia femminile che maschile. Entriamo, dentro staremo più a nostro agio e nessuno ci vedrà!’

Cap. 4 – Roberta: una deliziosa donna da amare.

Entrammo in camera e ci sdraiammo subito sul letto ancora sfatto. Roberta si dispose supina, allargò subito le gambe prendendo le ginocchia con le mani e portandosele a sé sul petto in modo che ammirassi in tutta la sua bellezza una meravigliosa fica con le grandi labbra aperte e le piccole completamente bagnate e pronte ad accogliere il mio pene eretto e duro. Prima di entrare in quella attraente e desiderabile fica mi abbassai e cominciai a leccare le grandi labbra e ad inserire la mia lingua nella profondità della vagina bagnatissima. Con una mano le allargavo il più possibile le piccole labbra per consentire alla lingua di andare più in fondo possibile, mentre con l’altra le stringevo fortemente la clitoride facendola uscire completamente, turgida e dura, dal cappuccio. Tolsi la lingua dalla vagina e cominciai a succhiarle la clitoride che si induriva sempre di più e si muoveva con piccoli impulsi di piacere dentro la mia bocca. Al posto della lingua avevo inserito nella vagina l’indice e il medio; a un certo punto Roberta emise un gemito di piacere per l’orgasmo raggiunto e la vagina fu inondata da un delizioso quanto piacevole umore vaginale. Anch’io ero al massimo dell’eccitazione e il pene mi stava per scoppiare in quanto sentivo già salire lo sperma. Lasciai la clitoride tutta fuori e svettante verso l’alto, tolsi le dita dalla vagina ed entrai con un colpo secco dentro la fica di Roberta che era al settimocielo per il piacere raggiunto. Cominciai ad entrare ed uscire con sempre maggiore velocità.
‘Dai Guido, sei meraviglioso, continua così, mi stai facendo avere un altro orgasmo, non uscire, vieni dentro di me, non avere paura sono protetta dalla pillola, riempimi, ecco, così, ancora così, bravo, bravo, ancora, ancora, sto venendo nuovamente! Che meraviglia! Ecco, sento il tuo sperma che continua ad uscire e a riempirmi la fica! Guido, sei particolarmente bravo, abbiamo avuto l’orgasmo nello stesso istante! Adesso capisco perché Giulia ti vuole tanto bene! Se ogni volta che la scopi la fai venire come hai fatto con me non ti lascerà mai!’
Restai dentro Roberta fin quando non ci calmammo e il respiro riprese il normale ritmo. Quindi uscii dalla fica con il pene ricoperto di sperma. Roberta, sempre supina e sfinita, ridistese sul letto le gambe tenendole leggermente aperte per consentire allo sperma in eccesso di uscire lentamente dalla piccole labbra appena socchiuse. Sentendolo scolare sull’ano mi chiese:
‘Guido mi prendi un asciugamano in bagno e mi pulisci? Poi penso io a pulirti il pene come so fare io! Lo sai che in vita mia non ricordo di aver avuto tanti orgasmi di seguito come adesso con te? Eppure uomini con cui ho scopato sono stati diversi! Sei stato bravissimo! Ma non pensare che sia la prima e l’ultima! Con te voglio scopare ancora tantissime volte sperando che siano tutte così! Purtroppo domani lasciamo il villaggio. Devi venire a Grosseto appena puoi!’
‘Sì Roberta, è stato bellissimo anche per me! Pensavo che avrei scopato, come mi è capitato altre volte, una delle tante donne sposate che ho posseduto. Ma questa volta è stato più intenso e profondo perché sto sentendo un sentimento che altre volte non ho avuto. Ti prometto che verrò a Grosseto tutte le volte che potrò. Anch’io voglio scopare con te tante volte nei prossimi mesi.’
Presi in bagno l’asciugamano e le tolsi lo sperma che fuoriusciva dalle piccole labbra aiutandone l’uscita con l’indice e il medio della mano con Roberta che si godeva la mia attività allargando quanto necessario le gambe.
‘Adesso Guido devi depilarmi come fai con tua moglie. Voglio fare una sorpresa a Valerio ed anche a Franco che mi conoscono con questo ciuffo di peli attorno alla fica. Voglio vedere cosa diranno e se gli piacerò anche depilata!’
‘Certo Giulia, gli piacerai ancora di più. Te lo assicuro. Sembrerai ancora più giovane e bella di quello che già sei!’
‘Grazie Guido, non c’è bisogno che mi aduli; la mia fica è tua comunque e tutte le volte che la vorrai. Intanto, dopo che mi hai depilato, devi entrarmi dentro nuovamente come fai con tua moglie e con tutte le sue amiche. Ma è vero che prima le depili e poi te le scopi come diceva prima Giulia?’
‘No, non è vero; te lo ha detto apposta per invogliarti e a non opporti alla depilazione da parte mia. E’ successo alcune volte con la cugina ventenne sua grande amica fin dalla fanciullezza. Un giorno, quando staremo soli ed avremo un po’ di tempo ti racconterò come accadde la prima volta e come si è ripetuto diverse volte sotto la sua guida. Adesso ti devo depilare, prima che tornino Giulia e tuo figlio! Resta distesa così sul letto ed apri bene le gambe senza piegarle. Vado in bagno a prendere il sapone, il rasoio di Valerio, l’acqua di colonia e torno.’
Tornai e cominciai a spalmare il sapone da barba su tutta la zona ed intorno alle grandi labbra. Iniziai con il rasoio a tagliare i peli partendo dal monte di Venere e scendendo verso le grandi labbra che. Roberta restava immobile con gli occhi chiusi gustandosi la mia lenta rasatura e pensando ad una nuova prossima visita del mio pene che ricominciava ad indurirsi. Le grandi labbra si erano leggermente aperte per l’eccitazione ed al centro si presentavano le piccole labbra ormai libere da residui di sperma. Tirai ancora di più quella di destra e, delicatamente, passai il rasoio per tutta la lunghezza del bordo stando ben attento a non provocare alcuna ferita; altrettanto feci con il lato sinistro. Ripassai delicatamente e lentamente (questa è l’accortezza da avere per portare all’orgasmo la donna) il rasoio su tutta la zona per asportare qualche eventuale residuo pelo sfuggito al primo passaggio del rasoio. Con l’asciugamano usato per toglierle lo sperma poco prima la pulii per bene asportando le poche tracce di sapone da barba ancora rimasto. Versai alcune gocce di acqua di colonia sulla parte trattata e cominciai a massaggiarla piano piano con movimenti rotatori di accerchiamento delle grandi labbra ormai completamente aperte per l’eccitazione raggiunta e per l’imminente orgasmo che raggiunse appena le strinsi fortemente, con il pollice e l’indice, la clitoride turgida e dura che prontamente si affacciò dal cappuccio mostrandosi nella sua bellezza apparendo come un piccolo capezzolo dritto e duro di appena un centimetro. Immediatamente presi la clitoride in bocca cominciando a leccarla e a succhiarla freneticamente. Le dita nella vagina avvertivano il raggiungimento dell’orgasmo da parte di Roberta per la presenza di abbondante umore vaginale.
‘Avanti Guido, mi hai fatto già venire un’altra volta! Entra, fai presto! Voglio nuovamente sentire il tuo sperma dentro di me!’
Il pene stava per scoppiare nuovamente; sentivo salire lo sperma e predisporsi a inondare la vagina di Roberta. Le alzai le gambe, le poggiai sul torace e le feci piegare sulle spalle intorno al collo; entrai di colpo e facilmente in una fica totalmente aperta e pronta ad accogliere il mio pene eretto e duro. Ci prendemmo vicendevolmente le mani in modo da sincronizzarci in una sempre più frenetica e veloce entrata e uscita. Alcuni minuti di questa meravigliosa e reciproca ginnastica conclusa con un nuovo orgasmo di Roberta e una mia venuta.
‘Mamma mia, Guido, sei stato ancora meraviglioso! Sono sfinita per gli orgasmi che mi hai fatto avere! Me li ricorderò per tutti i miei futuri giorni. Calmiamoci, ma resta dentro di mei più che puoi! Lo sento ancora duro nella vagina! ‘
Roberta tolse le gambe avvinghiate al mio collo, le distese e si rilassò facendo in modo che il pene rimanesse, anche se rilassato, dentro di lei. Io, sopra di lei, le palpai i seni e le strinsi, con il pollice e l’indice delle mani, i capezzoli duri e dritti ricoprendoli anche di baci. Infine ci baciammo appassionatamente in bocca con le nostre lingue che si rincorrevano e si scambiavano la saliva.
‘Grazie Guido, ci siamo appena conosciuti ma questa è stata una delle più belle mattinate che abbia trascorso in vita mia! Promettimi che me ne farai passare tante altre e non sparirai! Spero che per te non sia stata una delle tante scopate che hai avuto e che, sicuramente, avrai ancora con altre donne!’
‘No Roberta, anch’io voglio ringraziarti per questi primi due accoppiamenti che abbiamo avuto che sono stati particolarmente piacevoli e non paragonabili con le tante altre avventure che ho avuto. Questi sono stati intensi oltre che pieni di trasporto, passione ed anche, direi, di sincero affetto. Ti prometto che te ne farò avere ancora tanti. Per il momento fai in modo di venire a Capalbio a fine estate. Lì organizzerò il week end in modo da poter dormire noi due assieme; a Giulia non dispiacerà certo di dormire con tuo figlio.’
‘Guido, lo sai che sono passate quasi due ore? Giulia e Valerio potrebbero tornare da un momento all’altro. Se ci trovano in questo stato cosa penseranno?’
‘Penseranno che abbiamo scopato come lo avranno fatto anche loro nel mare!’
‘Innanzi tutto voglio vedere se mi hai depilato così bene come hai fatto con tua moglie! E se sei così bravo come lei stessa dice.’
Si alzò dal letto e subito si diresse verso lo specchio per rimirarsi. Era ferma in piedi completamente nuda e le potevo ammirare sia gli splendidi glutei e le cosce sia la parte frontale riflessa dallo specchio con il bel seno e i capezzoli ancora duri e dritti, con una pancetta appena arrotondata e un sesso completamente liscio e privo di peli che veniva evidenziato ancora di più per il fatto che intorno alle labbra l’abbronzatura, con il taglio del cespuglio preesistente, era leggermente minore rispetto a tutto il resto del corpo. Roberta rimase in silenzio guardandosi da tutte le angolazioni. Si accarezzò la fica per verificare quanto la pelle fosse liscia; si allargò con le mani le grandi labbra accorgendosi che gocce di sperma cominciavano ad uscire da quelle più interne. Le richiuse immediatamente serrandole per impedirne la fuoriuscita.
‘Sei veramente bravo Guido! Mi piace così liscia! Ho notato che anche questa volta mi hai riempito del tuo meraviglioso sperma. Ma io, adesso, voglio trattenerlo tutto dentro di me. Cercherò di tenere le grandi labbra le più strette che posso in modo che non esca. Son curiosa di conoscere i commenti di Giulia e di Valerio. Domani conoscerò quello del mio compagno Franco. Prima che tornino Giulia e Valerio facciamo una bella doccia rinfrescante (dopo due ore d’amore ci vuole!) ed aspettiamoli fuori al sole. Vieni Guido, io lavo te e tu lavi me, ma cerca di non farmi eccitare nuovamente! ‘
Ci facemmo una rigenerante doccia palpandoci a vicenda in tutte le parti del corpo con la scusa di lavarci bene anche nelle parti che avevano fatto più ‘attività’. Roberta non si lasciò perdere l’occasione di palparmi i genitali stringendomi con le mani i testicoli, verificarne la consistenza e il numero, scappellarmi completamente il pene per massaggiarmi il glande.
‘Li hai contati bene? Sei sicura che sono due?’
‘Sì, Guido, li ho contati bene. Ti confermo che sono due e anche piuttosto voluminosi. Tutto OK.’
Concluse prendendolo in bocca per leccarlo e baciarlo con trasporto. Io le palpeggiai ed accarezzai i glutei inserendole ripetutamente l’indice nell’ano ottenendo una reazione di piacere e la promessa di farmi entrare, in un’altra occasione, con tutto il pene. Le palpai ed accarezzai anche la liscia fica inserendole in profondità le dita per facilitare l’uscita dello sperma e pulirle completamente la vagina, le piccole e le grandi labbra.
‘Guido , perché mi hai tolto lo sperma dalla vagina! Ti avevo detto che desideravo trattenerlo dentro di me il più possibile. Promettimi che prima di salutarci farai in modo di riempirmi nuovamente di sperma!’
‘Certo Roberta, abbiamo ancora tutto il pomeriggio e la sera per scopare altre volte! Anzi lo faremo subito. Appena tornano Giulia e Valerio ce ne andremo a fare un bel bagno a mare e lì ti penetrerò nuovamente.’
Terminai inserendole la lingua in profondità e, serrandole il sesso con le mani, le baciai la fica appena rasata. Ci andammo, quindi, a stendere al sole per asciugarci accostando due lettini e ricoprendoli con un telo di spugna.
‘Guido, rispalmami la crema abbronzante ma non come hai fatto due ore fa! Velocissimo, perché vedo in lontananza Giulia e Valerio che stanno parlando con altre persone che non conosco. Poi io la spalmo su di te.’
Così facemmo. Io la cosparsi di crema eseguendo anche un veloce massaggio su tutto il corpo senza provare a penetrare il suo sesso.
Roberta fece altrettanto sul mio corpo indugiando, più del necessario, su i miei testicoli e sul mio pene scappellandolo e richiudendolo più volte lentamente soffermandosi a rimirare il glande libero dal prepuzio.
‘Guido, hai un pene estremamente bello ed interessante! A me piacciono quelli come il tuo, con il prepuzio sviluppato che lo fa sembrare una piccola proboscide. Aprirlo e richiuderlo mi ha sempre eccitata fin da giovane. Devi sapere che anche il mio compagno, oltre a Valerio, è circonciso. Al contrario di Valerio, che è stato circonciso da fanciullo perché era affetto da fimosi al pisellino che si risolve solo con l’intervento chirurgico, il mio compagno è di origine ebraica e la circoncisione è, ancora oggi, una arcaica e barbara pratica religiosa. Ho sempre avuto fidanzati con il cazzo con il prepuzio; così come lo aveva anche mio marito. Ma non avevano certo le tue misure! Mi sta venendo la voglia di farti una sega ed assistere alla tua eiaculazione ma non posso perché Giulia e Valerio sono a pochi metri di distanza e, credo, abbiano visto che te lo tengo stretto in mano tutto scappellato. Penso che Giulia non si scandalizzi a vederci in questa condizione!’
‘Stai tranquilla Roberta, Giulia non si scandalizza affatto anche perché lo avrà fatto lei stessa a tuo figlio in acqua od anche fuori.’
Giulia e Valerio, tenendosi per mano, entrarono nel patio del bungalow salutando soddisfatti del tempo trascorso assieme nel mare azzurro e calmo della Croazia.
‘Finalmente siete tornati! Per il tempo trascorso vi dovete esser fatti diverse ‘nuotate’ ‘ disse Roberta con un tocco di malizia.
‘Mamma, sei bellissima! Ti sei fatta, finalmente, depilare da Guido! Brava, così sei ancora più bella! Tu e Giulia, adesso, avete i sessi che si assomigliano come due gocce d’acqua! Si vede che l’artefice è la stessa persona.’
Giulia si sedette sul lettino a lato di Roberta guardandole il sesso con attenzione.
‘Roberta, te l’avevo detto che Guido è molto bravo nel depilare le donne in quella zona del corpo. Sei rimasta soddisfatta? Dall’espressione che hai penso proprio di sì! Voglio solo toccartela per controllarla con la mia. Praticamente siamo state depilate da mio marito a poche ore di distanza: la mia ieri sera e la tua adesso!’
Così dicendo passò e ripassò la mano sul sesso di Roberta che si aprì leggermente per le sollecitazioni erotiche del massaggio.
‘Vieni Valerio, controlla e dimmi se noti qualche differenza tra me e tua madre!’
Giulia prese la mano di Valerio e la poggiò sul sesso della madre per nulla imbarazzata ma, anzi, interessata a farsi toccare dal figlio e da mia moglie.
Giulia, da maestra esperta in massaggi erotici, guidava la mano di Valerio con movimenti rotatori attorno alle grandi labbra ormai completamente aperte per l’eccitazione. Valerio, che ben conosceva il sesso della madre, ne approfittò per inserire l’indice e il medio nella vagina della mamma ritirandole fuori completamente bagnate di umore vaginale. Roberta, rilassata sul lettino con gli occhi chiusi, aspettava felice la conclusione di questo inatteso massaggio erotico che le stavano praticando il figlio e Giulia.
Giulia, lasciata la mano di Valerio in modo che concludesse liberamente l’esplorazione della fica della madre, disse:
‘Guido, a mare abbiamo conosciuto due simpatiche giovanissime coppie di Bologna appena arrivate anche loro in questo villaggio dove resteranno per tutta la settimana. Ci siamo dati appuntamento verso sera per andare assieme in un locale notturno nella città vicina e trascorrere allegramente la nottata. Porteremo con noi anche Roberta e Valerio e, son sicura, avremo modo di divertirci un bel po’.’
‘Adesso, mentre vi fate una bella doccia per rinfrescarvi, porto Roberta con me a fare una bella nuotata. Quando torniamo andiamo a mangiare tutti assieme al ristorante. Poi ci organizziamo per il pomeriggio e per la serata.’
Presi Roberta per la mano, la feci alzare dal lettino e ci incamminammo verso la riva del mare. L’interesse dei bagnanti per la zona più chiara di Roberta era evidente; gli occhi erano tutti concentrati sulla fica di Roberta e, questi palesi sguardi, la inorgoglivano per il desiderio che riusciva a suscitare negli uomini. Entrammo in acqua e cominciammo a nuotare allontanandoci dalla riva. Ci fermammo dopo la prima secca con l’acqua che arrivava a coprirci appena il petto. Abbracciai subito Roberta stringendola a me baciandola in bocca e cominciando a stringerle i seni e i capezzoli che si indurivano sempre più per i massaggi. Il mio pene, già in erezione e duro, si era subito posizionato tra le cosce di Roberta che lo stringevano fortemente.
‘Guido, penso che Giulia ci stia osservando anche se è piuttosto distante. Voglio, comunque, farle capire che un cazzo come il tuo non può essere di sua esclusiva proprietà. Si deve convincere che lo deve dividere anche con me!’
‘Sì Roberta, non ti preoccupare. Giulia sa già che ci siamo scopati e che, se continueremo a vederci, ci scoperemo anche in futuro. Giulia non è gelosa di me. Lei si è già fatta scopare da tuo figlio sia ieri appena conosciuti e sia oggi nelle due ore che ci ha lasciati soli. Questa mattina quando ci siamo conosciuti ha capito subito che tu mi piacevi molto e che desideravo scoparti. Ecco perché si è portato con se Valerio e ci ha dato il tempo necessario per amarci in tranquillità’
‘Se è così voglio farla assistere, anche se da lontano, a come mi scopi e a come mi riempi nuovamente di sperma che, questa volta, voglio trattenermi dentro il più tempo possibile. Per cui non ti azzardare a farmelo uscire come hai fatto prima. Avanti, non perdere altro tempo, entrami dentro come hai già fatto ben due volte. Lo sento meravigliosamente duro e pronto a farmi raggiungere l’ennesimo orgasmo. Lo sai che non ricordo quanti me ne hai fatti avere? Credo che questo sarà il quinto o sesto. Avanti, entra! Accanto a Giulia c’è anche mio figlio; così vede anche lui che la madre ha bisogno di scopare anche con altri uomini.’
Giulia si appoggiò con le braccia attorno al mio collo. Io le sollevai le gambe in modo che si stringessero attorno al mio bacino sostenendola con le mani nei glutei. Il pene, scappellato completamente da Roberta con l’indice e il pollice, trovò subito la strada per entrare. Dopo un primo momento di pausa per l’adattamento all’interno della sua vagina cominciai lentamente, con le mani sui glutei, ad allontanarla e a riavvicinarla al mio bacino. Roberta, perfettamente sincronizzata con i miei movimenti, facilitava e guidava le penetrazioni dentro di lei. Per diversi minuti seguimmo un ritmo piuttosto lento in modo che si predisponesse al raggiungimento dell’orgasmo. Quando anch’io cominciai a sentire che ero prossimo a venirmene iniziai a stantuffarla con sempre maggiore frequenza eiaculando dentro Roberta in trans per il nuovo orgasmo raggiunto. Rimanemmo avvinghiati con il mio pene dentro di lei baciandoci con passione.
‘Guido, sei stato ancora una volta eccezionale! Vorrei restare con il tuo cazzo dentro di me per tutto il giorno! Promettimi di rifarlo prima di salutarci.’
‘Sì Roberta, ti prometto che, come rientriamo dalle vacanze, ti raggiungo a Grosseto e trascorriamo una intera giornata in qualche bell’alberghetto della zona senza essere spiati da figli o mogli come è accaduto questa volta.’
Infine ci staccammo dopo il prolungato abbraccio sentendo che il mio pene era completamente fuoriuscito dal suo sesso. Roberta lo prese tra le mani, si immerse completamente in acqua, abbassò completamente il prepuzio per scoprire il glande prendendolo in bocca tenendolo un tempo sufficiente a trattenere il respiro. Roberta, soddisfatta per questa ultima scopata svoltasi sotto gli occhi del figlio e di mia moglie (oltre che di diversi bagnanti a noi prossimi), ricominciò a nuotare per tornare a riva. Io la seguì ed uscendo dal mare la presi per mano e rientrammo al bungalow attesi da Giulia e da Valerio stesi uno accanto all’altro su un solo lettino. Valerio copriva con la mano il sesso di Giulia che esplorava inserendole ritmicamente l’indice mentre lei gli stringeva fortemente il pene.
‘Ci facciamo la doccia e andiamo a pranzo’ dissi andando a baciare sulla bocca Giulia che non pensò minimamente di lasciare la presa del pene di Valerio.
‘Fate pure con calma, qui al sole si sta meravigliosamente bene.’
Andammo, quindi, a pranzo concludendo questa meravigliosa mattinata di mare, sole e di scopate.

Cap. 5 – L’ultimo orgasmo della giornata con Roberta

Dopo il pranzo ci facemmo una lunghissima passeggiata in riva al mare percorrendo più volte i diversi Km di spiaggia che delimitavano a nord e a sud il tratto riservato ai nudisti. Giulia e Roberta, soddisfatte e felici per gli orgasmi avuti nella mattinata, ebbero modo di far ammirare a tutti i bagnanti i loro splendidi sessi appena depilati. Incontrammo le due coppie bolognesi già conosciute in mattinata da Giulia e Valerio che si unirono a noi e con cui concludemmo il pomeriggio giocando qualche partitina di palla a volo con altri turisti stranieri, prendendo il sole in riva al mare alternando qualche nuotata senza altri fini.
Giulia doveva aver intuito che Roberta si era presa una ‘cotta’ per me in quanto mi stette quasi sempre vicina con atteggiamenti affettuosi nei miei confronti arrivando spesso a prendermi con le mani il pene e a scappellarlo (senza conseguente sega) per far intendere alle donne presenti che il sesso del marito era riservato a lei.
Roberta, pur recependo il messaggio, non si faceva perdere l’occasione di venire in contatto con il mio corpo, e con il mio sesso in particolare, per avvisare Giulia che da oggi aveva una temibile concorrente e che doveva accettare di condividere le prestazioni sessuali del marito con lei. A Valerio non diede alcuna attenzione, anzi lo allontanava ogni qual volta il figlio cercava di toccarla palpeggiandole i seni, i glutei e la fica appena rasata che voleva che tutti ammirassero dimostrando quanto fosse ancora infantile nello spirito.
Sull’imbrunire ci lasciammo dandoci appuntamento alle 22 per andare con due macchine nel locale notturno della vicina cittadina. Ogni coppia rientrò per rispettivi bungalow per rinfrescarsi, sistemarsi e vestirsi (in discoteca bisognava andare, chiaramente, vestiti).
Entrati nel nostro, Giulia mi spinse subito sul letto montandomi sopra.
‘Ho visto come ti sei scopato Roberta e come lei ti ha ricambiato! Penso che si sia presa una cotta per te e non posso consentire che te la prendi anche tu! Tu resti mio sia perché ci amiamo sia perché dentro di me sta crescendo il risultato dell’incontro di un tuo spermatozoo con un mio ovulo. Tutte le altre avventure che ci capitano, e che ci capiteranno in futuro, devono essere solo avventure erotiche e nulla più! Con Valerio oggi ho avuto una grande delusione anche se è un bel ragazzo ben dotato. Non riusciva ad infilarmelo dentro in quanto non aveva l’erezione giusta. Ho dovuto aiutarlo con le mani e con la bocca per portarlo alla giusta erezione e, poi, se ne è subito venuto con due o tre gocce di sperma senza farmi raggiungere alcun orgasmo per la rapidità con cui ha concluso il coito. Una gran vera delusione che tu adesso devi cancellare! Poi mi ha fatto pure pena perché si è quasi messo a piangere dicendomi che era colpa della mamma che, non avendo il compagno con sé, lo aveva fatto scopare tutta la notte oltre a farsi inculare.’
‘Giulia, la versione della madre è un po’ diversa. Valerio ha ripetutamente scopato la mamma con una violenza che non aveva mai conosciuto. La madre, da questo suo imprevisto comportamento, ha intuito che il figlio stesse scopando con un’altra donna e non con lei. Tieni presente che Roberta non sapeva nulla che Valerio ti aveva scopato il giorno prima. Per cui non riusciva a comprendere il comportamento del figlio che, mi ha raccontato, è stato sempre delicato ed amoroso con lei nei rapporti sessuali. I loro orgasmi sono stati sempre piacevoli per entrambi. Questa notte Roberta ha solo subito violenza dal figlio e non ha avuto alcun orgasmo nei cinque consecutivi rapporti subiti. Quando le ho detto di te e di Valerio ha capito che, questa notte, il figlio scopava fisicamente lei ma col pensiero eri tu il corpo che ripetutamente penetrava. Credo proprio che sia Valerio ad essersi innamorata di te e non la madre di me. Quando si ama molto una donna spesso all’uomo può capitare di non riuscire ad avere l’erezione. E’ un blocco di natura psicologica che si risolve rapidamente. Certamente a Roberta è piaciuto molto scopare con me specialmente dopo la notte trascorsa con il figlio.’
‘Non sapevo di questi retroscena; Valerio non mi ha detto nulla di questo suo sentimento nei miei confronti. Me lo stai facendo rivalutare. Poverino! Non riusciva a scopare con me perché mi ama! In effetti, quando siete andati a farvi la nuotata, e siamo rimasti soli Valerio ha avuto un regolare e piacevole rapporto sessuale con me stendendoci sul letto della madre. La sua erezione è stata regolare e se ne è venuto dentro di me copiosamente facendomi eccitare non poco. Prima l’ho odiato, adesso comincio a volergli bene! Appena posso lo devo ricompensare a modo mio! Forse questa notte. Me lo porto in spiaggia e lì verificherò se i suoi problemi di deficit erettile sono stati risolti invitandolo a scoparmi e a rivelarmi i suoi sentimenti nei miei confronti. Così anche tu potrai scoparti nuovamente Roberta che, ritengo, non vede l’ora di riaverti tra le sue gambe. Anzi faremo così: io mi prendo Valerio, tu Roberta e ce li portiamo sulla spiaggia mettendoci vicini in modo da controllarci a vicenda. Farò in modo che Valerio, dopo essersi scaricato dentro di me, possa riconciliarsi con la madre tornando a scoparsela come ha sempre fatto e noi due anticiperemo l’accoppiamento come facciamo ogni sera prima di addormentarci. Adesso resta supino perché ti devo cavalcare come piace a me! Vedo che hai bisogno anche tu di un mio aiutino per fartelo indurire. Anche tu hai problemi erettili? O è il segno che anche tu mi ami? Ci penso io, amore mio. Con la bocca risolverò ogni tuo problema!’ ‘ concluse ridendo.
Non sussistendo problemi erettili appena preso in bocca da Giulia il mio pene raggiunse subito la normale erezione e durezza. Giulia accortasi che non era necessario continuare a spompinarmi si mise a cavalcioni su di me stringendomi il bacino con le gambe, lo prese con la mano, lo scappellò con l’indice e il pollice abbassandomi il prepuzio fino alla base e lo guidò dentro la sua vagina già bagnata di umore vaginale. Cominciò lentamente la sua solita cavalcata avvolgendomi il pene al massimo dell’erezione con il suo delizioso sesso. Sentendo aumentare l’eccitazione continuò aumentando la frequenza della cavalcata fino alla mia eiaculazione e al raggiungimento dell’orgasmo da parte sua. Rimase seduta su di me e con il cazzo dentro di se per interminabili minuti fino a che il suo respiro affannoso non fosse tornato regolare. Infine si sfilò il pene dalla fica stendendosi accanto a me ancora con il respiro non regolare. Si rialzò, mi prese il pene completamente coperto di sperma e se lo infilò in bocca cominciando a leccarlo e succhiarlo avidamente pulendolo da ogni traccia di sperma.
‘Mi sembra che te l’ho pulito abbastanza bene! Se Roberta vuole, adesso può assaggiarlo e farti un bel pompino! Poi mi dirai chi di noi due è più brava!’
‘Giulia, non sei mai stata gelosa da quando ci conosciamo; solo adesso ti vengono questi impulsi di gelosia! Lo sai che sera sarà l’ultima volta che staremo assieme e da domani non li vedremo più! Poiché avverto che le cose si possono complicare proprio per te che cominci a vedere Valerio con una prospettiva diversa non li inviteremo più a Capalbio. Questa notte avremo modo di divertirci anche con i nuovi amici bolognesi (mi sembra che uno di loro abbia già dimostrato un certo interesse per la tua deliziosa fica appena depilata) e, da domani, avremo tutto il tempo per dimenticarli. Sei contenta Giulia?’
‘Sì. Amore mio. E’ la conclusione che volevo che tu mi proponessi!’
‘ Adesso alziamoci, facciamoci la doccia e prepariamoci ad andare con gli amici in discoteca. Guarda che sono già passate le 21 ed abbiamo pochissimo tempo. La tua cavalcata è durata più di mezz’ora. Mettiti uno dei tuoi soliti vestitini provocanti e, mi raccomando, niente mutandine e reggiseno!’
La serata trascorse allegramente tra musica assordante e balli sempre più frenetici e sensuali. Anche Roberta aveva indossato una provocante minigonna ma senza alcun indumento intimo (fu la prima cosa che ci tenne a farmi constatare salendo in macchina). Tra un bicchiere d’alcol e un ballo gli amici bolognesi ebbero modo di far conoscenza, palpare e massaggiare più volte i glutei e i sessi di Giulia e di Roberta che ricambiarono toccando i loro cazzi eretti appena coperti dai pantaloni. Le loro simpatiche e disinibite mogliettine fecero altrettanto con me, con Valerio in particolare ed anche con altri avventori del locale. Più volte presero con loro Valerio, da cui erano palesemente attratte per la giovane età e per l’indiscutibile bellezza del suo aspetto fisico, distraendolo ed allontanandolo da Giulia. Si misero a ballare in disparte a tre con Valerio pressato dai loro corpi; ognuna delle attraenti mogliettine prese la mano di Valerio e, alzandosi leggermente il vestito, la posarono sul loro sesso libero da qualsiasi indumento intimo aspettando la visita delle sue dita che non so se ci sia stata. Anche con me, nel corso della serata, più volte hanno fatto in modo che conoscessi e palpassi le loro fiche leggermente pelosa e a farsi ispezionare la vagina ormai bagnatissima. Ambedue mi sussurrarono all’orecchio che avrebbero voluto essere ispezionate dal mio pene che avevano apprezzato ed ammirato al mare.
Valerio non era di buon umore in quanto ignorato da Giulia con la quale, al contrario, avrebbe voluto fare coppia fissa.
Roberta, pur non disdegnando di farsi palpare ed accarezzare nelle zone erotiche anche da avventori estranei, non perdeva l’occasione di avere qualche approccio più intimo con me invitandomi a ispezionare ed accarezzare i suoi deliziosi e sodi glutei e la sua fica umida pronta ad accogliere dentro di se il mio pene eretto.
Verso le 2 di notte Giulia, inviandomi con lo sguardo il segnale convenuto, si avvicinò a Valerio, seduto quasi in disparte su una poltrona, si sedette su di lui alzandosi la minigonna in modo che la sua fica premesse con il peso sull’organo sessuale sotto i pantaloni, gli prese la mano e se la inserì tra le cosce a contatto le grandi labbra umide ed aperte e lo baciò in bocca appassionatamente.
‘Valerio, ti ho un po’ trascurato questa sera. Adesso voglio che mi scopi come hai fatto questa mattina sul letto di tua madre! Andiamocene fuori in riva al mare e lì mi devi montare come fai regolarmente con tua madre! Portiamoci anche Guido e Roberta che stanno pomiciando in modo alquanto esplicito davanti a tutti. Credo che anche tua madre voglia scopare un’altra volta con mio marito come anno fatto questa mattina in acqua.’
Valerio annuì al pensiero di potersi fare nuovamente Giulia. Si avviarono tenendosi per mano verso la spiaggia seguiti da me e Roberta già eccitata al pensiero di scopare nuovamente con me. Le due coppie bolognesi avevano capito le nostre intenzioni e decisero di seguirci anche loro per completare in bellezza la serata. La spiaggia era alquanto occupata da persone che scopavano in tutte le posizioni incuranti di chi passava vicino a loro. Trovammo infine uno spazio più libero e subito Giulia si sfilò il vestitino offrendo la vista del suo meraviglioso corpo nudo, appena oscurato dal buio notturno ma illuminato dalle luci del locale poco distante, al gruppo di noi sette. Anche le altre donne del gruppo subito l’imitarono sfilandosi ognuna il vestito che sarebbe servito a proteggere il corpo dal contatto della sabbia non più calda. Noi uomini ci sfilammo i pantaloni e le camicie. Giulia si predispose a ricevere su di sé Valerio e Roberta il mio corpo. Le mogliettine bolognesi decisero di scopare inizialmente con il marito dell’amica e poi ‘ sentii dirsi ‘ ‘se ce la faranno ancora ci facciamo ognuna il nostro maritino.’
Valerio, incurante di essere osservato dalla madre, entrò subito con decisione dentro Giulia che non sembrava molto partecipe in quanto era più interessata ad assistere a come reagisse Roberta ai miei affondi prima lenti poi sempre più veloci. Roberta raggiunse il desiderato orgasmo appena le eiaculai dentro emettendo il classico sospiro di piacere. Rimasi dentro di lei perché sapevo che era il suo desiderio. Valerio pure eiaculò dentro Giulia in quanto si era fermato di stantuffarla ed aveva il fiato affannato per la scopata. Giulia era contenta di aver fatto felice Valerio ma non doveva aver avuto alcun orgasmo in quanto il suo respiro era rimasto normale come all’inizio del coito. Giulia pure volle tenersi dentro di se il pene di Valerio per alcuni minuti.
Nel silenzio del post coito sentimmo le mogliettine bolognesi dirsi: ‘Tuo marito è formidabile! Ogni volta che mi scopa riesce sempre a farmi raggiungere l’orgasmo.’
‘Anche il tuo c’è riuscito con me! Inoltre mi ha riempita di sperma! Adesso vediamo se anche i nostri mariti ce la faranno a farci godere nuovamente! Passami il mio! Il tuo è già uscito dalla mia fica ma lo sento ancora duro. Il mio come ce l’ha ? Gli si è ammosciato?’
‘No, anche quello di tuo marito è ancora duro! Ce la dovrebbero fare se hanno ancora sperma nei coglioni!’
Giulia si tolse il pene di Valerio da dentro di sé, lo massaggiò con ambedue le mani per portarlo nuovamente duro e gli disse:
‘Adesso Valerio riconciliati con tua madre; entra dentro di lei come hai fatto adesso con me e voglile sempre bene. Noi, quasi sicuramente, non ci vedremo più ma ci ricorderemo di questi due bellissimi giorni di mare, sole e di scopate. Vai che sta aspettando che la monti!’
Ci cambiammo di posto. Io sopra Giulia e Valerio sulla madre che lo accolse baciandolo in bocca ed allargando le gambe per farlo entrare in una fica traboccante del mio caldo sperma.
‘Giulia ti entro dentro solo per farti uscire lo sperma di Valerio. In camera, a letto concludiamo a modo nostro la serata. Con me raggiungerai sicuramente l’orgasmo che poco fa non hai avuto con Valerio. Ti ho osservato che eri quasi assente quando Valerio entrava ed usciva freneticamente dentro di te. Hai voluto che fosse solo lui a godere. A letto, tra un po’, ti farò godere come sempre!’
Roberta e il figlio non ebbero un vero e proprio rapporto sessuale in quanto Valerio riuscì a mantenere l’erezione solo per pochi minuti. Le coppiette bolognesi ebbero subito l’orgasmo anche con i rispettivi mariti. Ci alzammo. Le donne si rinfilarono i loro minuscoli vestitini e ci incamminammo verso il parcheggio per riprendere le auto e rientrare nei rispettivi bungalow. Io e Roberta salimmo su una dell’ auto di una coppia bolognese sedendoci dietro, Giulia e Valerio sull’altra. Mentre marito e moglie parlavano della serata e di cosa fare il giorno dopo io abbracciai e baciai Roberta in bocca inserendole due dita nella fica stracolma del mio sperma (Valerio non era riuscito a venirsene) dicendole sotto voce:
‘Sicuramente domani mattina non ci vedremo in quanto ti viene a prendere Franco e andate via. A fine mese, come rientro a Roma, ti telefono per dirti quando potrò venire a Grosseto a prenderti. Tu cerca un bel alberghetto e prenota una stanza per il giorno che ti dirò. Ti passo a prendere a Grosseto e ce ne staremo tutto il giorno in albergo a fa l’amore senza che nessuno ci disturbi. Ti preavviso che Giulia deve aver intuito, assistendo al nostro amplesso di prima, che tra di noi non c’è solo il sesso. Dobbiamo stare molto attenti a come ci muoveremo nel prossimo futuro. Tu sei sicura che tuo figlio, per gelosia o per una qualche vendetta nei miei confronti, non informi il tuo compagno su questo nostro rapporto appena nato?’
‘Sicura non lo sono. Spero che non racconti nulla. Cercherò di tenermelo buono facendolo sfogare dentro di me ogni qual volta che me lo chiederà. Ti amo Guido! Ti desidero da morire! Se potessi ti scoperei nuovamente anche adesso! Ma non penso sia opportuno nella macchina di questi simpatici giovani sposini. Ti adoro!’
‘Anch’io Roberta! Ecco siamo arrivati. Scendiamo’
Gli altri erano già arrivati e ci aspettavano. Ci salutammo dandoci appuntamento in spiaggia con i bolognesi. Anche con Roberta ci salutammo con effusione baciandoci reciprocamente in bocca (io con Roberta e Giulia con Valerio). Giulia, prima di lasciarci, si avvicinò a Roberta e la baciò in bocca dicendogli: ‘Roberta, so che mio marito ti piace molto; ma anche tu piaci molto a lui ed anche a me! Peccato che non abitiamo nella stessa città; avremmo potuto affinare le nostre conoscenze. Ciao. Spero che ci si possa rivedere presto! Continua a curare bene tuo figlio; è un gran bel maschione!’
Terminò, così, questo secondo giorno da vacanze in un accogliente campo per nudisti in una splendida spiaggia della Croazia.

I giorni successivi furono altrettanto piacevoli perché trascorsi in compagnia di due giovanissime disinibite coppie di ‘scambisti’. Giulia si divertì (sessualmente) con i due giovani mariti allungando il già numeroso elenco di cazzi che hanno avuto il piacere di penetrare la sua deliziosa fica dai tempi della fanciullezza ad oggi dimenticando completamente il biondo e riccioluto Valerio. Altrettanto feci io con le loro giovani mogliettine bolognesi desiderose di farsi scopare non solo dai propri mariti senza dimenticare, al contrario, i deliziosi e meravigliosi orgasmi avuti con Roberta con la quale, nei mesi successivi, furono intensi e ripetuti gli incontri amorosi negli alberghi della bassa Toscana tra Talamone e Punta Ala.
Giulia non seppe mai dei miei incontri clandestini con Roberta in quanto sempre più concentrata al suo stato di futura mamma di un bel maschietto.
Roberta, sposatasi dopo due mesi con il compagno Franco per mantenere la promessa di quando erano amanti, ha continuato, anche dopo il matrimonio, ad avere regolari e frequenti rapporti sessuali con me che considera il ‘vero amore della sua vita’.
L’avventura con Roberta si è trasformata per entrambi sempre più in un rapporto di natura affettiva conservando, però, intatto l’aspetto erotico-sessuale del rapporto instaurato fin dal primo giorno nel campo per nudisti.
Tale rapporto continua intenso ed appassionato da oltre due anni non senza qualche difficoltà nell’organizzare gli incontri clandestini nei vari alberghi della costa ed eludere i controlli dei rispettivi coniugi e di Valerio con cui la madre ha continuato ad avere regolari rapporti sessuali per ‘tenerselo buono’ e per fugare l’insorgenza di eventuali dubbi su la vera natura delle sue periodiche e prolungate assenze diurne, e talvolta anche notturne, da casa.

I fatti esposti, scritti da Guido e Roberta tra una pausa e l’altra dei focosi amplessi che si sono succeduti in questi due anni, sono realmente avvenuti.

Il racconto è dedicato a mia moglie Giulia e a Valerio figlio di Roberta che, se avranno modo di leggerlo, potranno facilmente riconoscersi oltre che scoprire il seguito di quella piacevole vacanza di mare, sole e scopate in un campo per nudisti di qualche anno prima.

A chi ha avuto la costanza di leggere tutti i capitoli si chiede di esprimere un gradimento

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