Skip to main content
OrgiaRacconti CuckoldRacconti erotici sull'Incesto

Una vita borderline

By 22 Dicembre 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Quello che sto per scrivere e’ la storia di cio’ che ho vissuto. Non sono una scrittrice quindi abbiate pazienza.
Oggi sono una persona che vive una vita “normale” con la mia famiglia e che ama trasgredire col sesso in maniera abbastanza “canonica” frequentando Club Prive’ e facendo scambio di coppia.
Per anni, pero’, non e’ stata una vita “normale” la mia ma, al contrario, abbastanza movimentata e sopra le righe.
Avevo scritto per la prima volta queste mie confessioni su un sito abbastanza conosciuto e le risposte che avevo avuto via e-mail erano state abbastanza positive ed e’ questo il motivo che mi ha spinto a scrivere questo racconto e a pubblicarlo su questo sito specializzato.
La mia famiglia e’ sempre stata molto aperta in fatto di sessualita’. Intendo dire che i tabu’ relativi alla nudita’ non sono mai esistiti. I nostri genitori, figli della cultura degli degli anni 70, ci hanno portate fin da ragazzine in camping e luoghi dedicati alla pratica del nudismo. In casa i miei giravano nudi se facevano la doccia e non si sono mai fatti troppi problemi. Io e mia sorella, di due anni piu’ grande di me, vivevamo la nudita’ come la cosa piu’ normale di questo mondo.
Crescendo, pero’, tutto assumeva sfumature diverse. I pensieri cambiavano e le pulsioni sessuali cominciavano a sentirsi. Fortunatamente, come scritto sopra, potevamo parlarne senza problemi in famiglia e potevamo sentirci libere di condividere le nostre esperienze. E’ ovvio che la prima persona con la quasi iniziai a confidarmi fu mia sorella che aveva gia’ percorso i miei turbamenti ma lei stessa ne parlo’a mia madre invitandomi a non avere remore di sorta.
Il sesso era “normalita'” e cosi’ i nostri genitori volevano che fosse. La masturbazione, i desideri, la curiosita’ verso l’altro sesso venivano discussi in famiglia in maniera aperta. Oltretutto i circa 70 metri quadri del nostro appartamento nella periferia a nord di Milano non aiutavano certo a tenere molti “segreti”. Certi rumori dalla camera dei nostri genitori che prima passavano inosservati, adesso sapevamo perfettamente a cosa erano riconducibili. E, anche in questo caso, ne parlavamo apertamente con la massima naturalezza. Mia sorella era la piu’ esuberante fra noi e fu lei la prima ad avere l’idea di andare a spiare di soppiatto quello che facevano i nostri genitori in camera loro quando sentivamo certi “versi”. Era sbagliato? Probabilmente si ma la cosa ci eccitava e lo facevamo.
Intanto iniziavano le prime esperienze di mia sorella con alcune sue compagne di scuola. Si chiudevano in camera per studiare ma… facevano anche altro. Come lei stessa dopotutto mi raccontava alla sera quando eravamo nella nostra cameretta.
Col tempo lei inizio’ le sue esperienze di sesso con i maschietti e anche qui fra di noi non ci sono mai stati segreti di sorta.
La cosa che ricordo molto bene e’ che i nostri genitori ci lasciavano fare tutto quello che volevamo ma, dicevano liro, a patto che fosse fatto in sicurezza. Quindi o a casa di lui (il ragazzo di turno) o a casa nostra. Il problema era che, piccola com’era, si sentiva o capiva quello che si faceva nella nostra camera e questo mi ha sempre fatto pensare. Col tempo, con gli anni, ho capito che in realta’ c’era una qualche forma di cuckoldismo. Nel senso che secondo me (secondo noi, visto che parlandone con mia sorella era arrivata alla stessa conclusione) c’era un sottile piacere che provavano nel sapere che facevamo sesso e che venivamo, col tempo e crescendo, scopate dai ragazzi con cui ci mettevamo. Probabilmente, scopando fra loro, si eccitavano al pensiero di quello che facevamo.
E’ per questo che non ci hanno nai impedito di fare nulla. Anche quando mia sorella, per fare soldi, ha cominciato a frequentare un locale di lap dance (in realta’ a meta’ degli anni 80 non si parlava di lap dance ma di spogliarello) e sapevano perfettamente cosa faceva la dentro. Anzi: chiedevano sempre, anche davanti a me, come andavano le cose e cosa facesse esattamente. Sapevano che non solo si spogliava ma che si faceva anche toccare se davano qualche mancia.
Le cose andavano avanti cosi’. Con alcuni ragazzi che, per niente turbati da come le cose si svolgevano in casa, si eccitavano non poco a gurare per casa nudi o quasi dopo la doccia magari per farsi guardare da mia madre e, perche no’, anche per fare qualche battuta e provare a dare qualche palpata anche a lei che, di certo, non si metteva a gridarescandalizzata ma, al contrario, se ne usciva con qualche risata e qualche battuta.
Arrivata ai 18 anni ho cominciato anch’io a seguire mia sorella nei locali dove si esibiva e quando ci presentavamo come sorelle vi lascio immaginare l’interesse che si alzava intorno a noi. E con quello anche la quantita’ di soldi che facevamo.
Mia sorella, nel frattempo, andava oltre al semplice spogliarsi e iniziava a farsi pagare per appartarsi con qualche cliente generoso. I soldi che faceva a 20-21 anni arano incredibili. Non ci volle molto perche’ iniziassi anch’io. E non passo’ molto tempo prima che mia sorella che, ormai, era nel “giro” a tempo pieno mi convincesse a fare qualche “spettacolo” con lei. All’inizio ci spogliavamo soltanto. Poi ci toccavamo senza fare nulla di che ma solo quello faceva impazzire il pubblico e i soldi aumentavano. Quello pero’ faceva si che ci spingessimo sempre piu’ in la e piano piano suamo arrivater a fare marchette insieme. All’inizio erano solo pompini e toccate. Poi abbiamo comincuato a farci scopare a turno dallo stesso cliente ma senza fare niente fra noi: guardavamo ma non interagivamo fra noi.
Poi, col tempo e coi tabu’ che sparivano sempre di piu’ grazie alle offerte di soldi che aumentavano a livelli assurdi, abbiamo cominciato anche a interagire magari prendendo il cazzo di un cliente e inserirlo nella fica di mia sorella e viceversa o prendendolo in bocca dopo che aveva scopato l’altra o facendoli sborrare sui nostri visi uno attaccato all’altro o facendoci inculare a turno. Poi abbiamo iniziato con piu’ uomini insieme. Poi con coppie particolarmente danarose e sessualmente disinibite.
Il limite si spostava sempre di piu’. Inutile dire che per tanti anni abbiamo fatto la “vita” e ne abbiamo fatte e viste VERAMENTE di tutti colori.
Io ad un certo punto ne sono uscita, intorno al 36-37 anni, grazie a un mio cliente che sarebbe diventato mio marito. Come scritto all’inizio trasgredisco ancora col sesso in club prive’ o facendo scambio di coppia ma non piu’ facendo marchette.
Mia sorella, invece, non e’ mai uscita dal giro e adesso che ha 50 anni (io ne ho 48) continua a lavorare senza sosta facendo un po’ di tutto e facendo ancora parecchi soldi visto che sono diventate “moda” le Milf.
Qualche volta la assecondo nelle sue richieste di andare insieme a qualche “festa” privata con coppie e singoli e faccio finta di non capire che in realta’ si fa pagare per andare insieme ma… e’ mia sorella ed e’. Aposto cosi’: le voglio bene.
Questo e’ quanto. Non molto, direte voi, ma e’ quello che sono riuscita a scrivere.
Se volete scrivermi questo e’ il mio indirizzo: simona.occhielli@mail.com

Ho ricevuto e sto ricevendo un numero molto elevato di e-mail a cui, ci tengo a dirlo, rispondo senza distinzione. Lo ammetto: la cosa mi fa molto piacere.
Molti mi chiedevano di scrivere ancora. Il problema e’ che questa e’ la prima volta che scrivo su Milu e, come si e’ potuto capire, non ho esperienza di scrittura in generale.
Mi e’ stato chiesto di approfondire alcuni punti di cio’ che ho scritto e mi e’ stato suggerito di farlo in maniera molto dettagliata. Cerchero’ di farlo anche se, saro’ sincera, questo non e’ cio’ che avrei fatto io visto che alla fine si parla di cose successe a me e a persone a me molto vicine. Pero’ e’ anche vero che chi legge su Milu’ vuole leggere determinati dettagli e quindi lo faro’.
Ho anche chiesto praticamente a tutti quelli che mi avevano scritto quale argomento avessi dovuto toccare per primo e la stra-grande maggioranza ha risposto: “quello che facevi con tua sorella”.
Quindi…OK. Questo sara’. Una sola, importante, precisazione. Quello che sto per scrivere non si riferisce ad uno o a qualche episodio avvenuto: si riferisce ad un periodo temporale di circa 18 anni. Avevo 19 anni (lei 21) quando ho iniziato e ho smesso che ne avevo 37, quando mi sono messa insieme a quello che sarebbe stato il mio attuale marito (oggi ho 48 anni).

Come scritto nel capitolo precedente mia sorella da qualche anno aveva iniziato a fare soldi in alcuni locali di spogliarello nella zona di Milano. Era la meta’ degli anni 80. Tutto era MOLTO diverso da oggi. Guadagnava e si rendeva indipendente. I soldi, pero’, ha iniziato a farli quando ha cominciato a fare qualcosa in piu’. Farsi toccare per delle mancie extra. Toccare a sua volta. Per poi iniziare le prime seghe e i primi pompini. Mai oltre a quello. Quando tornava a casa, il giorno successivo, mi raccontava delle sue esperienze e dei soldi che faceva. Stessa cosa con i miei che, invece di scandalizzarsi, non si facevano troppi problemi ad accettare parte di quei soldi che lei portava in casa. La ovvia conseguenza e’ che tutto cio’ per me comincio’ a risultare “normale” ai miei occhi visto che se ne parlava come se fosse stato un lavoro qualsiasi. Dopo un paio d’anni, finito il liceo, inizio anch’io a frequentare quei locali. Certo dietro una certa insistenza da parte di mia sorella e davanti alla compiacenza di mia madre che prospettava entrate extra in casa. Inizio con qualche spettacolino di spogliarello per abituarmi all’idea e, in tutta sincerita’, la cosa non solo non mi turba piu’ di tanto ma, anzi, mi piace anche. Li capisco che per natura sono esattamente come mia sorella e mia madre: siamo delle esibizioniste e ci piace essere ammirate e, perche’ no, desiderate. Le forme fisiche poi, aiutano. Non siamo mai state delle ragazze col fisico da modella. Tutt’altro. Siamo alte intorno al metro e settanta ma con forme “abbondanti”: prosperose o mediterranee potrei dire. Soprattutto mia sorella col suo culone imponente. Questo pero’ piace al pubblico e a quelli che sarebbero stati piu’ avanti anche i nostri clienti.
Tutto cambia quando il proprietario del locale capisce che puo’ fare i soldi veri con noi insieme e non piu’ divise. A mia sorella la cosa piace fin dall’inizio, probabilmente perche’ era nel giro gia’ da un paio di anni e non si faceva piu’ grossi problemi davanti alla prospettiva di guadagnare soldi extra. All’inizio ero un po’ titubante ma, davanti all’entusiasmo di mia sorella (e’ sempre stata lei la leader e la piu’ intraprendente fra noi) e all’accettazione di nostra madre, decido di provare.
Il numero si svolge con noi due che ci spogliamo aiutandoci una con l’altra toccandoci e accarezzandoci a vicenda. All’inizio facevamo finta. Poi non piu’. Iniziamo a prendere confidenza con i nostri corpi. Niente carezze nelle parti intime ma solo sul resto del corpo.
Dire che la cosa piace e’ riduttivo. I clienti chiedono espressamente di noi e di ripetere il numero piu’ volte. I frequentatori abituali e amici del proprietario sanno che siamo sorelle. Gli altri no. Ma i primi cominciano a fare richieste di incontrarci per “conoscerci meglio”. Dalle chiacchiere spinte e dalle carezze col tempo si passa ad altro. Palpate esplicite, strusciamenti vari. Mia sorella sapeva gestire e guidare i giochi visto che ci era gia’ passata.
Iniziamo a fare le prime seghe in macchina con loro che vengono al solo pensiero di chi siamo.
Poi iniziamo a fare i soldi veri andando nei motel. All’inizio ci limitavamo a spogliarci ad accarezzarci un po’ e a fare seghe e pompini ma, purtroppo e’ cosi’ (puo’ scandalizzare ma, ripeto, era esattamente cosi’), i soldi offerti ci spingevano ad andare oltre. Cominciano le prime scopate. I soldi sono parecchi. E a quell’eta’ allettavano parecchio. Il canovaccio era piu’ o meno lo stesso. Spettacolini di spogliarello fra noi, carezze varie, poi pompini alternati al cliente e poi questo che ci scopava a turno per poi sborrarci addosso. Dai Motel, che abbiamo frequentato per quasi tre anni, passiamo ad un appartamento in affitto che ci passava il proprietario dei locali dove avevamo iniziato ad esibirci anni prima. Inutile dire che l’affitto era MOLTO caro…
Ma ci stava. Eravamo al sicuro e protette e molti clienti venivano da lui viste le sue conoscenze nel giro di Milano e provincia.
Ormai siamo mignotte a tutti gli effetti. Scopiamo singolarmente o in coppia a seconda delle richieste e dei soldi offerti. Tutto ruota intorno ai soldi. Soldi che, badate bene, continuavano ad arrivare ai nostri genitori che sapevano perfettamente la loro provevienza. Famiglia strana, la nostra…
Tutto ruotava intorno ai soldi.
Piu’ i clienti erano danarosi e piu’ ci chiedevano di andare oltre. Il loro sogno era vederci baciare fra noi e soprattutto vederci leccare la fica o scopare fra noi. Non siamo mai arrivate a tanto ma non ci siamo neppure tirate indietro, negli anni, dal toccarci ovunque e dall’infilare le nostre dita nella fica dell’altra o nel culo.
Le situazioni dove i clienti pagavano di piu’ erano quelle in cui io o lei ci mettevamo a pecora con l’altra sdraiata sulla schiena e con le gambe aperte per farsi toccareo sditalinare mentre il cliente prendeva in fica o in culo quella a pecora incitandola a scopare l’altra. A vedere la scena sborravano in pochi minuti!
Potevano farlo addosso a noi oppure, con un extra sostanzioso, sulle nostre facce.
Spero non vi scandalizziate ma siamo andate, col tempo, ben oltre. Fino a fare pissing coi clienti. Intendo dire che, pagando, ci potevano pisciare addosso. Solo facendo il “mestiere” capisci quanto un uomo o una donna possano essere depravati e maiali. E’ solo una questione di soldi. I limiti, negli anni, si sono spostati sempre piu’ in la’.
Coppie danarose e porche che ci coinvolgevano nelle loro scopate. Da sole omcon altre coppie. Li e’ iniziata la frequentazione di noi due a “feste” private senza particolari limiti. Quanti cazzi presi e quanta sborra.
In alcuni casi i padroni di casa invitavano dei trans per rendere la serata ancora piu’ eccitante per farci scopare a turno o insieme. Trans che nella maggior parte dei casi, anche se ben pagati come noi, facevano fatica a scoparci nella fica e preferivano il nostro culo. Vista la vita che facevamo e’ vero che era ben allenato ma, in alcuni casi, anzi in uno in particolare, la cosa risultava, vi prego di credermi, abbastanza dolorosa. Era un trans mulatto molto alto (un fisico STUPENDO) che avevo un cazzo di dimensioni veramente ragguardevoli: credo fosse almeno 28 centimetri per una circonferenza veramente importante. Mia sorella era estasiata dai suoi coglioni per quanto erano grossi e, abbiamo poi scoperto, pieni.
Per farla breve quando ci scopava davanti (di malavoglia…) nessun problema ma quando ci prendeva dietro nel culo il problema era il condom. Con mia sorella, piu’ “elastica” la cosa andava abbastanza bene. Con me invece il condom si e’ lacerato per tre volte. Probabilmente difettosi. Oppure no. Sta di fatto che con l’attrito si rompevano. La follia era che i padroni di casa volevano a tutti i costi vederlo/a scoparmi il culo e quindi mi hanno convinta (con molti soldi…) a prenderlo senza condom (e con molto lubrificante…). Oggi se ci ripenso mi vengono i brividi. Allora facevo di tutto. Lo/a incitavano a scoparmi con sempre piu’ foga e veemenza. Volevano sentirmi urlare. E ci riusvivano! Quel cazzo era tanto bello da sentire un fica tanto doloroso, almeno oer me, nel culo. Il bello era che mia sorella non solo incitava anche lei la scopata ma aiutava i padroni di casa ad eccitarsi ancora di piu’ masturbandomi come una troia infoiata quale lei era (ed e’ tutt’ora…) mentre il trans mi apriva letteralmente il culo. Per poi inginocchiarci davanti a lui mentre la padrona di casa segava il trans e il marito per farli sborrare sulle nostre facce e in bocca. Follia. Pura follia. Ma per noi erano solo soldi. Oggi non riuscirei piu’ a fare certe cose senza protezione.
Era li che cominciavo a capire che dovevo fermarmi. Avevo circa 36/37 anni. Da un po’ non solo scopavo per soldi ma frequentavo anche un uomo che era stato nostro cliente per un paio di anni. Un porco senza limiti ma anche una persona molto intelligente e garbata. Alla fine ci siamo trovati. Porco lui, troia io. Non ci giudicavamo. Ci accettavamo per quello che eravamo e siamo. All’inizio mia sorella diceva che non sarebbe durato e che io, troia com’ero, avrei sentito il bisogno di tornare a fare la vita. In realta’ non e’ mai successo.
Trasgredisco tutt’oggi con club prive’ che frequento per mio piacere personale, con scambi di coppia e qualche orgia ma non piu’ per soldi e soprattutto con la complicita’ o con l’approvazione di mio marito che gode nel sapermi la sua puttana.
Questo e’ quanto.
Come sempre se volete scrivermi per commentare quanto letto o per suggerirmi qualcosa per i prossimi capitoli questo e’ il mio indirizzo: simona.occhielli@mail.com

Leave a Reply