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Racconti erotici sull'Incesto

UNA VITA INCESTUOSA

By 17 Maggio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Dovevo andare i Sicilia dov’ era la mia nuova sede di lavoro l’unica cosa positiva era che si trasferiva anche la mia famiglia
Pino , mio suocero , sentiva molto la lontananza di mia moglie la sua primogenita . ‘ gigi non potrebbe venire con te la ‘piccola’, così farebbe un po’ di compagnia a tua moglie , anche in considerazione delle tue frequenti assenze ‘
La loro seconda figlia , diciottenne , era la ‘piccola’ . dovevo trasportare dei macchinari con un camion . pino non si dava pace ‘ se non c’è posto in cabina potrebbe arrangiarsi dietro. ci sarà pure un angolino per una fanciulla ‘
‘Piccola’ guardava me . non capivo se l’idea l’allettava e se avesse gradito quel lungo viaggio . pino insisteva ‘ ritroverai tua sorella e conoscerai una nuova e magnifica terra ‘ dopo aver caricato tutto il materiale , caricammo la ‘piccola’.nella cabina dove c’era l’autista ed io .
‘Piccola’ indossava una gonnellina leggera e una camicetta leggera e trasparente con le maniche corte abbottonata sul davanti . era ancora assonnata ed il movimento del camion faceva ciondolare la sua testolina .. per sorreggerla passai un braccio dietro le spalle . Poggiò il capo sulla mia spalla. era veramente graziosa ‘. si assopì quasi subito. La mia mano sentì il tepore di quel corpo giovane e l’accarezzai lievemente . senza volere una mia mano incontrò il rigonfiamento del seno …che dolcezza il minuscolo capezzolo .la guardai dormiva con un respiro profondo e regolare. Un sobbalzo la destò approfittai per carezzarla . ‘ hai bisogno di qualcosa? ‘. Il bagno?’ – ‘No, dove siamo? ‘ ‘Fra poco ci fermeremo, tutto bene’ Titty ? ‘ – ‘ grazie, perché mi chiami Titty ? ‘ disse tra sé e sé ‘ah.’ mi ricordo la fiaba del passerotto titty ” l’ammiravo’qualcosa nei miei pantaloni si agitò ‘ma cercai di cancellare’.le misi n braccio sulle spalle ‘ ti do fastidio ? ‘ – ‘ No mi piace essere coccolata’ accarezzata”
l’autista parcheggiò in prossimità di un bar . ‘ piccola ‘ si diresse al bagno
‘ gigi la porta non si chiude, non far entrare nessuno” rimasi di guardia’
ripreso il viaggio , Titty poggiò la testa sul finestrino, ma gli sbalzi gliela facevano sbattere le dissi di poggiati sulla mia spalla. e tornai ad abbracciarla . L’aria che entrava dal finestrino le scompigliava i capelli che le incorniciavano il viso . dormiva beatamente’. con una mano scesi lungo il fianco e la posai su una natica tonda e soda . mi sembrò che si contraesse al mio tocco . appoggiò contro me il suo delizioso culetto. sistemandosi’. ‘ lui’ stava scoppiando nei calzoni’ dopo altre tre ore di un lento e faticoso viaggio , con l’autista decidemmo di fermarci per cenare ma soprattutto per dormire . mi disse che nella zona conosceva un piccolo albergo di suoi amici ‘ vedrà che un letto lo troviamo ‘ c’erano solo due camere libere una singola ed una matrimoniale . dissi a titty che avremmo dormito insieme ‘ va bene sono così stanca che dormirei anche per terra ‘ cenammo da affamati poi uscimmo a goderci il fresco della notte . titty disse che andava a farsi una doccia ‘ poi vado a letto ‘ fu poi il mio turno di farmi la doccia ‘ zio ti aspetto ‘ Inutile nasconderlo , titty mi attirava sessualmente, ma nello stesso tempo mi ispirava un senso di tenerezza . Le carezze che avevano scoperto il suo corpo erano state deliziose, e desideravo ripeterle , ‘ quel corpicino mi eccitava tremendamente . la volevo .. volevo possederla , sentirla mia ma scacciai subito quel pensiero incestuoso’. tornai in camera in pigiama .c’era accesa una piccola abatjour . titty era a letto , aveva il viso sereno e sorridente . appoggiai un braccio su una sua spalla ‘ preferiresti dormire col tuo ragazzo.’ Alzò il visetto mi guardò ‘ non ho un ragazzo zio ‘ – ‘E’ difficile crederci sei così bella ‘ tolsi il braccio dalla sua spalla ‘scusa, Titty” prese la mia mano la ripose sulla sua spalla e si riavvicinò a me. ‘ zio è difficile parlare di queste cose. meno male che è buio, credo di essere diventata rossa come un pomodoro ” le presi il volto tra le mani e le diedi un bacio sulla bocca ‘ non dirmi che nessuno ha mai baciato queste belle labbra ‘ scosse il capo guardandomi negli occhi. ‘ ‘ vieni, piccola” le tesi le mani si avvicinò e le accarezzai i capelli. si rannicchiò contro me come una gattina che fa le fusa . la mia mano tornò sulle tettine le accarezzavo , sentivo il suo culetto contrarsi’. il mio attrezzo gonfiava il pigiama’.. le baciai gli occhi, la fronte , scesi a lambirle le labbra che non si dischiusero. era bello , ma quanto era eccitante’ ‘piccola Titty, passerottina mia”
Ecco, mi era scappata quella parola che ricordava’ e la mano scese sul suo grembo , si soffermò dove le gambe si riunivano, e mi sembrò di percepire, sotto la stoffa, il piccolo prato che nascondeva l’oggetto del mio impossibile desiderio .
il movimento delle sue natiche mi faceva impazzire fino al punto che temevo non poter trattenere un’eventuale eiaculazione’. .
fu lei a richiamarmi in un certo senso alla ragione. ‘ zio a che ora partiremo domattina ? ‘
‘ abbastanza presto’ forse è meglio cercare di riposare” mi distesi su letto rannicchiandomi su un lato per lasciare a lei il più spazio possibile.
‘buona notte, Titty.’ – ‘ buonanotte gigi ‘ allungai la mano la toccai e me la strinse come se volesse accarezzarmi. rimasi con gli occhi aperti fissi nel vuoto , poi mi girai cercando d’intravedere il suo corpo nudo e sinuoso ‘volevo uscire a prendere aria’.. ma le avrei dato fastidio . meglio restare lì anche se era un supplizio , un dolce supplizio’.sentivo il suo profumo di giovinezza , di vita , mi sembrava di annusare il tepore del suo corpo’ .
quel tepore, quel delicato profumo mi penetrava nel cervello, m’invadeva , s’insinuava nel mio sesso eccitato e pulsante fino allo spasimo.
tesi l’orecchio, il suo respiro era lungo, regolare , profondo. dormiva beatamente
la mia mano fremeva pensando alle belle tettine.. le mie dita sognavano di stringere i piccoli capezzoli …allungai un braccio senza farlo strusciare sul lenzuolo .. la mia mano aperta sfiorava un suo fianco e si posava lieve su una natica . non potevo continuare a torturarmi così , ma la mano si appoggiò lievemente su di lei . accarezzai , palpai , sentii il solco anale che divideva i glutei. Titty era immobile, il respiro non s’era modificato. deglutii a fatica. mi girai su un fianco . il cazzo pulsante era a poca distanza da lei ‘ il mio corpo toccava il suo fiore in piena fioritura .
feci in modo che il suo culetto poggiasse sulle mie gambe, e non potei evitare che il mio gonfiore andasse a porsi proprio li, dove i glutei si univano.
respiravo affannato , ero confuso e nello stesso tempo la desideravo’. era così bello stringerla un po’ a me. una mia mano accolse nel palmo una tettina. restai così cercando di non muovermi. e vi rimasi a lungo. nonostante la stanchezza , di dormire neppure a parlarne. l’eccitazione era tale che temevo , da un momento all’altro, l’esplosione delle mie ghiandole seminali sarebbe stato un bel guaio’ presi un lembo della camicia da notte lo alzai e intrufolai una mano .. le mutandine erano leggere, abbastanza larghe . le mie dita incontrarono il prato dei suoi peli pubici. era come l’avevo immaginato… un boschetto di morbidi peli ..la mia mano scivolò sull’ano… Titty si mosse infastidita ..mi bloccai di colpo . Il sederino forse aveva percepito qualcosa di estraneo..
riprese il suo respiro regolare e proseguii a sfiorarla con la leggerezza di una piuma . Le grandi labbra erano chiuse , le accarezzai lievemente con un dito.
altro movimento di titty . la sua mano si mosse per accertare cosa mai fosse ciò che le premeva dietro. cercai di allontanarmi da lei, ma nello stesso momento il fallo sgusciò dal pantalone del pigiama e la sua mano l’afferrò . Sentii il suo corpo sobbalzare , lasciò la presa e si voltò verso me . Feci finta di uscire da sonno.
‘ Titty’ cosa succede’ scusa’ devo essermi r ivoltato nel sonno’ capita’ e certe reazioni sono naturali’ specie durante i sogni”
‘ ahh gigi’ sei tu” – ‘sì piccola, sono io. ti sei spaventata ? vieni vicino che ti abbraccio” Si avvicinò e sentì il cazzo teso fino allo spasimo ‘ma questo, gigi è il tuo sesso!’ – ‘Si’ ero un po’, come dire’.’ – ‘zio non credevo che potesse assumere tale dimensione” – ‘ma no Titty è normale che faccia così, è che , non so perché , ma sono un po’ eccitato. Scusa , ti abbraccio e poi torniamo a dormire.’
le cose stavano andando meglio di quanto sperassi.
la accolsi tra le mie braccia ‘ lui ‘ andò a posizionarsi tra il mio ventre ed il suo. da come muoveva l’addome lo sentiva’non disse nulla quando le alzai la camicia da notte perché ‘lui’ sentisse la sua carne fresca’. ora ero sicuro che da un momento all’altro sarebbe partita la sborrata’.. Ma chi se ne frega’ si rannicchiò, mosse un po’ il pancino sembrava volesse sentirlo meglio. mi sussurrò nell’orecchio. ‘Cosa mi capita questa notte’ ti prego gigi , ma ricordati che io sono’.’ Si fermò di colpo e pur nel buio mi fissò coi suoi occhi dolci e imploranti. Non lo hai fatto mai? ‘ – ‘no gigi e non devo farlo. stringimi a te mi’ basta.’ ‘basta’. più facile dirlo che farlo’. Incredibile dopo poco russava tra le mie braccia, e con le mani le accarezzavo le splendide e tonde chiappette vellutate come una pesca .
non so quanto tempo restammo così. ad un certo si mise supina.
la mia mano cercò le mutandine e gliele sfilai lentamente. .m’inginocchiai per terra
posai il capo sul suo grembo e con la lingua cominciai a lambirle il sesso. feci in modo che dischiudesse le gambe. la lingua proseguiva e s’intrufolò timida nella vagina tiepida e umida . poi cercò il clitoride e cominciò a suggerlo e leccarlo. Il suo bacino ondeggiava sempre più, e sentii le sue manine sulla mia testa, le piccole dita affusolate afferrare i miei capelli nervosamente. respirava sempre più affannosamente e con piccoli gemiti d’un tratto sobbalzò vigorosamente e con lungo gemito giacque’. spossata. la sua voce gorgogliava sorpresa e felice ‘ non immaginavo che fosse così bello’ altro che quello che si raggiunge da soli”
In quel momento la natura mi venne in aiuto’ mi sollevai ed il cazzo sparò il mio seme che si sparse sul suo pancino fino al seno tra le tette.
‘scusa, Titty’ scusa” nella penombra mi guardò quasi sorridendo ‘ non credevo che fosse così tanta e così collosa’. Ora vado a fare la doccia.’ Tornò avvolta in un asciugamani , lo aprì lentamente ‘ mi asciughi gigi ? ‘
‘aspetta, amore, ho qualcosa da’. dirti” al solo pensiero il cazzo riprese vigore..
sedetti sul letto, cominciai a ciucciarle le tettine e pian piano la feci sedere sulle mie gambe facendo in modo che il mio fallo si posizionasse a contatto con le sue grandi labbra sentendo i ricci del suo pube e battendo contro il suo pancino.
quel meraviglioso, voluttuoso contatto e quel suo dondolare lento e poi crescente fecero l’effetto previsto. Il cazzo sparò un altro violento spruzzo di sborra ‘ aprì le labbra come se volesse succhiarlo’. lo afferrò e poi guardò il palmo della sua manina impiastricciato .
infilai la mano tra sue gambe e cominciai a titillare dolcemente il suo piccolo bocciolo che pulsava al tocco delle mie dita . si stese aprì le gambe, e il suo culetto sussultava incantevolmente sempre di più sulle mie gambe,. ad un tratto vidi i suoi occhi rovesciarsi e mostrare la sclera , le sue labbra tremavano e sentivo il crescendo del suo gemito finchè ebbe un sobbalzo , si aggrappò e si strinse a me. in silenzio si rilassò come se i sensi l’avessero abbandonata .
‘grazie, gigi , grazie’ sei un tesoro , e grazie per comprendere la mia debolezza, senza abusarne” l’accarezzai con lievi carezze. ‘ ti è piaciuto ‘ ‘ ‘ ‘ da morire.. ma ora dobbiamo alzarci’fare la doccia’ partire’ sì è proprio così e non potrò mai dimenticare questa notte nella mia vita” la presi in braccio baciandola , coccolandola , scesi a baciarle la fighettina’..dopo una lunga pausa sussurrò ‘ mi piacerebbe vivere nuovamente questa meravigliosa esperienza questo sì.’

Trascorsero parecchi anni senza più vederla . Sapevo da mia moglie dei suoi successi scolastici. seppi che si ‘era brillantemente laureata ed era riuscita ad inserirsi tra le ricercatrici di una notissima casa farmaceutica . Titty era sempre nei miei pensieri , ma più passava il tempo e più la vedevo avvolta da una nebbia che me la nascondeva .. ogni sua notizia mi procurava un tuffo al cuore.. la rivedevo nuda tra le mie braccia come un tenero virgulto chissà se Titty ricordava ancora quella notte. ero sicuro che non l’aveva dimenticata, chissà , forse si era sposata ‘

che strane combinazioni ti dona vita . già da tempo lavoravo in una multinazionale e dovevo raggiungere una località del centro Italia per proporre i nostri prodotti . raggiunsi un albergo nelle vicinanze . non era attraente ma era quanto di meglio c’era nella zona ..
non mi piace, in genere , mangiare nei ristoranti degli alberghi. Chiesi ad un vigile urbano d’indicarmi un ristorante caratteristico. ‘ poco lontano, c’è un ottimo ristorante, con specialità locali, si troverà bene ‘ mi disse il nome ed in pochi minuti lo raggiunsi. C’era un po’ di vocio . proveniva da una grande tavolata . guardavo distrattamente i commensali e mi venne un accidente ‘ ma quella era Titty,la mia Titty ,,,’ lei alzò la testa e mi vide. rimase con gli occhi sbarrati e le labbra socchiuse’ Dio com’era bella , più bella di prima . era diventata una donna splendida ‘.. si alzò lentamente come al rallentatore e, senza dire nulla a nessuno, lasciò il tavolo io feci altrettanto mi venne incontro. si fermò di fronte a me. che visione incantevole.
‘ gigi sei tu ? proprio tu ? ‘ La voce era tremante e gli occhi lucidi di lacrime.
avrei voluto abbracciarla , stringerla’ sparire con lei per fare l’amore’mi tese la mano la strinsi tra le mie ci baciammo e le nostre lacrime si mescolarono’ un cameriere aveva assistito al nostro incontro e mi disse ‘ se lo desidera c’è una saletta riservata ‘
presi Titty per mano ed entrammo.. appena il cameriere uscì strinsi Titty tra le braccia, e le nostre bocche si cercarono, le lingue si gustarono freneticamente, voluttuosamente. le nostre lacrime si mischiarono alla saliva e le mie mani scesero a palpare i suoi tondi e sodi glutei. Erano quelli d’una donna fatta e che donna’. c’eravamo staccati, ci tenevamo per mano ammirandoci. Sporse il petto, maliziosa. un seno procace ma contenuto
‘Credi che sono ancora Titty ? ‘ Stavo per afferrarlo, ingordamente. Il cameriere rientrò e ci chiese cosa desideravamo. ( pensai un letto , un bel letto ) Titty fu la più svelta. ‘ Faccia lei’ a sorpresa’ questa è la giornata delle cose inaspettate ‘ Non riuscivamo a parlare ma non occorreva parlare. sapevamo bene cosa significasse quell’incontro e cosa ci attendesse e quello che volevamo fare . non so cosa mangiammo, e forse nemmeno lei .

raggiungemmo il mio albergo non mi aveva domandato dove alloggiassi ne per quanto tempo mi sarei fermato’. presi la chiave ed entrammo nella mia camera .
Ancora un abbraccio, più impetuoso e smanioso del precedente, ardente, impaziente..
continuando a baciarci ci spogliammo in fretta e senza parlare, guardandoci l’un l’altro
strinsi tra le mani i seni . ‘Sono ancora quelli della tua titty?…. o sono’ cresciuti ? ‘
‘sono splendidi, meravigliosi, ma per me rimani sempre Titty, la mia passerotta”
ammirai il folto bosco riccioluto ‘. Stese il braccio aprì la manina. impugnò il cazzo e lo strinse dolcemente le dita.
‘Non l’ho mai dimenticato gigi , è come se la mia mano ne avesse conservato il calco, lo sento ancora sul mio grembo, e mi formicola la pelle, rabbrividisco, quando la mente ricorda quell’improvvisa , tiepida , sconosciuta inondazione , ti ricordi gigi ? ‘ mi guidò verso il letto e si sdraiò. mi chinai su lei e iniziai a baciarle gli occhi, le labbra, il seno’. ciucciai golosamente i capezzoli. alzò le ginocchia e dischiuse le gambe. che spettacolo il suo sesso ‘ volevo baciarlo’ fece segno di ‘no ‘ con la testa.. ‘Ti voglio dentro subito gigi , subito” guidai il glande verso la vagina . lasciai pulsare la cappella all’ingresso delle grandi labbra’.lei alzò il bacino per catturalo ma arretrai.. inarcò il bacino per farselo penetrare ,,ma arretrai ancora”gigi mio ti prego , mi stai facendo morire dal desiderio ‘ la penetrai’ il suo addome sussultava voluttuosamente , la vagina sembrava volesse mangiarsi il pene da tanto fremeva’ Il calore che me lo avvolgeva sembrava un crogiolo che volesse fondere il lingotto per assorbilo’. scioglierlo e fare una cosa sola con la vagina …
Aveva gli occhi semichiusi, le labbra tremanti dalle quali usciva un roco mugolio, che divenne urlo quando, incredibilmente nello stesso istante, raggiungemmo l’orgasmo , la ‘fusione’ completa . Eravamo una cosa sola : lei ed io
Giacqui su di lei, mi accarezzava la schiena, mentre le contrazioni del grembo andavano pian piano acquietandosi. ‘ sei meravigliosa titty ‘ – ‘Sei un dio insuperabile gigi , . tu e solo tu solo, sei il mio uomo, il mio maschio”
aveva disteso le gambe, il ‘mio’ membro rifioriva in lei. ‘Mi sei piaciuta da morire, Titty”
‘Mi è piaciuto da’vivere’da risorgere, tesoro’ ma adesso tocca a me”
Mi spinse ordinandomi. ‘ sdraiati ‘ le sue mani vellutate lo accarezzarono’ma non ce n’era bisogno’ Si accoccolò, come se volesse sedersi sul mio pube. i suoi riccioli contornavano il suo sesso. dallo scuro delle grandi labbra , al rosa interno , al più chiaro e ancora il piccolo bocciolo che vibrava , il clitoride che avevo lambito voluttuosamente. prese il glande e quasi con golosità , lo portò lentamente nelle sue piccole labbra perché ‘lui’ le carezzasse . pian piano spostava il bacino per riceverlo, stringerlo, suggerlo’ e quando fu in lei, per quanto il suo sesso poté accoglierne, si fermò un momento. mi guardò, sorridente, e con aria di vittoria ‘ è mio gigi e non lo lascio più”
mi montava lei quel suo spingere e ritrarsi mi stava facendo impazzire. le accarezzavo i fianchi, le tormentavo le tette, le succhiavo i capezzoli, e la sua vagina si contraeva sempre di più’ ‘te lo mangia gigi ‘ così’ cosìììì’ ‘ finchè le sborrai il mio miele’..
‘sei bellissima, titty, insaziabile , insuperabile” non so per quanto tempo parlammo baciandoci , coccolandoci’ricordando’quel viaggio in camion’
si mise gattoni, sulla sponda del letto, e dietro di lei ammiravo il tondeggiare dei fianchi, la natiche perfette e rosee, intravedevo la vagina . mi chinai con la lingua e con la labbra mi gustavo il suo splendido fiore del peccato’le lappavo le grandi labbra ,
il corpo di Titty si gustava il piacere totale che le facevo gustare ‘indietreggiava lentamente, sembrava scodinzolare. la mia lingua s’allungava fino a toccare e gustare quel bocciolo incantevole .. il clito’.sentii che lei stringeva le gambe. proseguii , e nel contempo andai a titillare il clitoride.
‘ohhh dio, gigi sto per’ non fermarti’ ecco’ così’ piano’ bravo’. ecco’ ohhhh gigi , vengo , vengo vieni’ ti desidero’ non ce la faccio più”
spalancai i glutei e portai il glande impazzito alla vagina e le sfrgai la cappella sul clito’
si dimenava con sempre più forza , si spingeva verso me infilai il pene fino a che i testicoli sbattevano sulle natiche, . la stantuffavo con vigore alternando penetrazioni lente ad altre veloci’.. stavamo galoppando verso il piacere assoluto.. . cedette di schianto, si allungò sul letto, e io caddi su lei, con ‘lui’ ancora dentro, gagliardo e intento in un’ulteriore voluttuosa’ semina’.. giacemmo distesi, affannati’ma ebbri di felicità’
‘ Titty, non abbiamo pensato a nessuna precauzione”
Voltò la testa dalla parte mia, mi guardò quasi con meraviglia.
‘ baciami , abbracciami , stringimi , coccolami’non voglio altro che te” continuammo a parlare ,a coccolarci’.
e finalmente ci Morfeo ci accolse tra le sue braccia’.
il chiarore del mattino mi svegliò . titty dormiva prona ( a faccia in giù ) con un braccio sul mio corpo , le accarezzai il culo , le feci scorrere un dito nel solco anale solleticandola’. Ad occhi chiusi ed annaspando con una mano nell’aria cercò e trovò il suo trofeo’ lo teneva in mano ben stretto, come se temesse di perderlo’..

Forse è l’unica donna che ho veramente amato. Titty, la mia cognatina .

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