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Racconti erotici sull'Incesto

Un’idea audace con conseguenze impreviste

By 15 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Questo è un racconto di pura fantasia anche se è basato su alcune confessioni erotiche di un amico su skype…naturalmente anche i nomi sono inventati

Mi presento sono Fabio oggi ho 26 anni faccio il commesso in un negozio per sportivi e gioco a basket, anche se non sono molto alto 1.82 occhi verde/grigio corpo scolpito anche se gli addominali li ho appena accennati, al momento sono single per scelta anche se come vi dirò ho una vita sessuale molto attiva.
La mia famiglia è composta da mia madre Anna 44 anni(casalinga) portati bene anche grazie alla palestra è la classica bellezza mediterranea mora alta circa 1.68 con una bella quarta di seno, mia sorella minore Elisa di 22 anni(studia architettura) molto simile a mia madre ma più alta 1.73 e con due bellissimi occhi verdi e una terza che solo a vederle vien voglia di accarezzarle e infine mio padre 46 anni(muratore) alto 1.85 occhi azzurri e anche lui ha ancora un bel fisico grazie anche al lavoro che fa.

Fin da bambino sono stato un tipo dispettoso mi piaceva far piangere le bambine e adulavo le maestre sopratutto se avevano dei bei occhi, crescendo il mio rapporto con l’altro sesso non è cambiato fino ai 12 anni, giorno in cui vidi i miei genitori che facevano dei strani giochi in camera da letto e la mamma sembrava piangere solo che era un pianto diverso che mi faceva sentire strano..
Da allora decisi che avrei fatto come papà con le mie coetanee solo che anche per via dei miei molti dispetti non ero molto popolare e solo con Alessandra la mia compagna di banco(l’unica che trattavo bene per copiare i compiti) riusci ad entrare in intimità.
A 13 anni avrei potuto avere la mia prima esperienza sessuale se non fosse che già allora il mio pene era cresciuto parecchio e oltre ad essere lungo 19.5 cm misurati col metro da sarto era anche grosso e non riuscii nel mio intento anche perché Alessandra spaventata restava rigida impedendomi la penetrazione.
Alle superiori entrai nella squadra di basket e anche per via di quella bruttissima esperienza alle medie non pensai più a fare sesso anche se ne sentivo impellente il bisogno.
Facendo la doccia con gli altri ragazzi notai che altri due ragazzi Mario e Carlo erano ben dotati anche se non come me io ormai avevo raggiunto la mia dimensione massima(ho avuto uno sviluppo precoce) ben 29 cm per fortuna la divisa sportiva della scuola aveva i pantaloni larghi che arrivavano quasi al ginocchio o mi avrebbe dato non pochi problemi..
A 17 anni ero praticamente un uomo completamente sviluppato anche se ancora non avevo molti peli e quasi nemmeno la barba finalmente riuscii ad avere la mia prima fidanzatina solo che era una di quelle che la danno solo dopo il matrimonio ma io ero troppo giovane per sposarmi ed avevo troppa voglia per aspettarla e quindi ci lasciammo.
Finite le superiori iniziai a lavorare Par-time nel negozio dove lavoro tutt’ora e intanto studiavo per fare il veterinario, un giorno mentre cercavo degli appunti che mi aveva passato una mia amica notai passando dalla camera di mia sorella che in mezzo ai libri si intravedeva un diario.
So che è una cosa sbagliata ed è assolutamente senza scrupoli leggere il diario di una ragazza di 16 anni sopratutto se è tua sorella ma non resistetti, immaginatevi la mia iniziale delusione quando scoprii che non era suo ma di Sara la sua amica maggiorata per lo più erano stupidate pensieri insulsi sul cantante fico del momento ma andando avanti c’erano racconti sulle sue esperienze che mi fecero eccitare in modo spaventoso in particolare una frase mi colpii che avrebbe pagato per poterlo fare con uno di quei cazzoni neri superdotati che si vedono nei film porno, iniziai una lenta sega incurante che fossi in camera di mia sorella tanto avevo un pacchetto di fazzoletti per evitare di sporcare quando mi venne un dubbio, e se il diario non fosse di Sara ma di mia sorella? Per qualche secondo pensai a lei come donna una femmina fatale e incredibilmente troia ma poi scacciai il pensiero ritenendolo assurdo era solo una bambina mentre la sua amica che era più grande di due anni meritava più di un pensierino.
Ma più ci pensavo e più mi chiedevo come avesse fatto quel diario a finire in camera di mia sorella, così decisi di investigare e mi feci prestare da Carlo che era un maniaco pervertito il suo kit da spione doc.
La sera stessa mia sorella e le sue amiche fecero un pigiama party e lessero i diari di ognuna di loro che mia sorella aveva nascosto per la stanza e mentre lo facevano si toccavano a vicenda e si baciavano come delle lesbiche avevo voglia di entrare e farmele tutte se solo non ci fosse stata mia sorella in mezzo a loro..
Da qui però ebbi un’illuminazione sia io che Carlo e Mario non abbiamo avuto grandi successi un po’ per timidezza, per sfortuna o perché incontravamo sulla nostra strada sempre ragazze inesperte o troppo pudiche ma la fuori c’erano un mare di ragazze addirittura disposte a pagare per fare sesso con noi solo che non lo sapevano!!!!!!!!!!!
Parlai con loro delle mie intuizioni omettendo naturalmente da cosa esse derivassero e decidemmo di affittare un appartamento in cui prostituirci con le ragazze così avremmo potuto sfogarci e ci avrebbero pure pagato per farlo!!!
Trovammo tre stanze per studenti a 200′ al mese l’una ora avevamo tutto l’occorrente ma mancava ancora una cosa fondamentale il come farci pubblicità non dando troppo nell’occhio e senza farci smascherare dovevamo restare assolutamente anonimi.
Per l’anonimato prendemmo le camere con falsi nomi tanto erano in nero e il proprietario non disse nulla basta che lo pagavamo..mentre per non farci riconoscere dalle nostre clienti prendemmo delle maschere alla V per vendetta ma poi optammo per una più classica maschera di Zorro e tenere le luci molto basse nella semioscurità sarebbe stato più difficile riconoscerci.
Finalmente eravamo pronti ora ci restava un solo problema come fare per attirare le ragazze? Come farci pubblicità? L’idea venne a Carlo da bravo pervertito pensò ad un sito di annunci erotici ma così sarebbero venute signore mature non certo le diciottenni..
Ci fotografammo i peni in ordine di grandezza e con Gimp facemmo un’immagine come da film west col classico wanted e il prezzo fisso per uno dei 3 e relative dimensioni orario di visita e il posto i cellulari (presi dai rivenditori per strada in modo da non essere rintracciabili associando la sim al nostro nome) salvai il file e lo mandai a Sara in modo anonimo.
Ora sicuramente molti di voi si chiederanno perché proprio a lei e se non correvo il rischio che mia sorella vedesse le foto o peggio che le venisse voglia di venire a provarci.. ma tempo prima parlando con lei mi disse che le facevano schifo l’idea del sesso per soldi che doveva essere terribile per una donna o per un uomo essere usata/o così e quindi anche se avesse visto l’immagine per prima cosa non mi avrebbe riconosciuto dal pene e seconda cosa non sarebbe mai venuta a ficcanasare.
Così noi avremmo raggiunto il nostro obbiettivo gli appuntamenti li davamo dalle 16.00 alle 23.00 e la mia prima cliente fu proprio Sara al telefono mi era sembrata abbastanza baldanzosa e invece una volta arrivata si dimostrò molto insicura così la trattai con tutta la dolcezza di cui ero capace la spogliai lentamente la baciai su tutto il corpo soffermandomi sul collo e le massaggiai la schiena mentre da dietro le strusciavo il cazzo fra le gambe, provai a entrare delicatamente ma con decisione ma non riuscivo e alla fine decisi che sarebbe stata lei ad impalarsi da sola e così fece, si mise sopra di me e inizialmente scese lenta fino a quando non riuscì a farne entrare quasi la metà e piangeva come se stesse perdendo di nuovo la verginità poi sentì che l’avevo riempita completamente e oltre non andava, rimase ferma per qualche secondo che a me sembrava un’eternità avevo una voglia di sbatterla solo che avevo paura di farle male e aspettavo che si abituasse, intanto le succhiavo i capezzoli e continuavo a baciarla c’ero riuscito alla veneranda età di 18 anni e mezzo avevo perso la verginità!!!iniziò a muoversi in un crescendo di emozioni mi sembrava di stare in paradiso mi diede il permesso e diedi colpi prima lenti ma profondi poi sempre più veloci e violenti come avevo visto fare nei film porno sentii le sue contrazioni dopo appena 6 minuti che lo facevamo (guardavo l’orologio non volevo durare poco mi ero fatto 3 seghe la mattina del giorno stesso per non venire subito) e venne stringendomi e graffiandomi la schiena con le unghie e mordendomi la spalla per non urlare fece per staccarsi ma io mi alzai la misi sul letto e continuai a sbatterla fino a quando non venne ancora 4 volte poi venni anche io estrassi il pene ancora turgido tenendo il preservativo dalla base per evitare che si sfilasse (dovevo comperarli in un sexy shop perché quelli normali non mi andavano bene).
Dopo qualche minuto lei si alzò mi ringraziò e se ne andò sculettando dicendo che avrebbe usufruito ancora dei miei servizi molto presto e per la prima volta mi sentii usato e capii quello che diceva mia sorella sul sesso senza amore ma a pensarci ero io che usavo lei e non viceversa quindi perché stavo a fare certi ragionamenti?.
Quella porca di Sara disse alle sue amiche come si era trovata con me e in breve tempo fummo tutti pieni di clienti disinibite e a fine mese ci dividevamo il ricavato equamente poiché la nostra era una società e io mi dannavo perché se ci avessi pensato prima chissà quanti soldi e quante scopate ci siamo persi ma recuperammo presto.
Ma dopo qualche mese che eravamo in attività iniziarono ad arrivare anche delle clienti meno giovani accettavamo le signore indipendentemente dall’età l’importante era che ci ispirassero sesso e le signore pagavano molto di più rispetto alle ragazzine tanto che in breve ci comprammo un nostro appartamento e andammo a vivere assieme ma gli appuntamenti li davamo ancora in quelle stanze(era più sicuro e 200′ al mese era meno della metà di quello che ci davano certe signore).
I miei non sospettavano nulla anche perché avevamo detto che per l’appartamento avevamo fatto un mutuo in 3 l’unica cosa che sia mia sorella che mia madre mi dissero è che pensavano che noi eravamo strani tre ragazzi in un appartamento da soli.. insomma pensavano che noi fossimo finocchi quanto si sbagliavano..
Fra le signore benestanti un giorno presi un appuntamento con la migliore amica di mia madre Susanna che era una sua compaesana e le somigliava parecchio per fortuna era passato un anno da quando avevamo intrapreso la nostra attività e quindi eravamo bravi a camuffare la voce e lei come le altre non mi riconobbe ma pur non essendo giovane con lei provai delle sensazioni molto forti forse per via della somiglianza a un certo punto immaginai di avere lei fra le mie braccia e la scopai con più foga del solito tanto da farla piangere pregandomi di rallentare ma poi iniziò a urlare e a godere insultandomi dandomi del porco vizioso e che godeva nell’essere montata da un bel maschione giovane e aitante come me era bellissima con quell’aria sbattuta e distrutta con tutti i capelli disfatti decisi di fare qualcosa che non avevo mai fatto e le chiesi il culo, lei all’inizio era titubante ma poi disse che accettava ma voleva essere una delle donne che non pagano per usufruire dei nostri servizi(alle ragazze più belle non le facevamo pagare per potercele sbattere più spesso) e io le dissi che per me andava bene(lo avrei fatto lo stesso anche se non mi avesse dato il culo da tanto avevo goduto).
Una settimana dopo la mia prima inculata quella troia di Susanna aveva coinvolto tutte le amiche di mia mamma anche quelle sposate per fortuna lei non venne anche perché mio padre anche lui ben dotato (circa 23 cm) non le faceva mancare il cazzo.
Raggiunti i 20 anni ci eravamo scopati centinaia di donne dai 18 anni in su e tutto andava in modo perfetto se non fosse che decidemmo di comune accordo di svelare la nostra identità a 3 ragazze quelle che sapevano scopare meglio e che ci piacevano di più e metterci con loro per andare a convivere anche perché i nostri genitori iniziavano ad essere pesanti e la mia scelta cadde su Sara la mia prima donna nonché la più porca e la più brava ormai era l’unica che riusciva a prendersi tutto il mio cazzone su per il culo e quasi tutto in gola..
Lei rimase sorpresa nello scoprire che io ero il fratello di quella che era diventata la sua migliore amica (Elisa ormai diciottenne era un gran bel bocconcino) ma acconsentì entusiasta, e qui che iniziano i miei guai entrando in confidenza scoprii che loro oltre a scambiarsi amorevoli attenzioni fra amiche si scambiavano anche i diari e quindi quello che avevo letto non era il suo ma quello di mia sorella!!!!!!!!!!!!!!!!.
Sara mi raccontò che mia sorella sapeva che lei è stata la prima cliente del nostro ‘servizio’ alle donne e che al suo compleanno (noi accettavamo solo le maggiorenni per evitare guai) sarebbe venuta a provare i miei 29 cm e che lei le aveva raccontato ogni particolare e che se noi ci fossimo messi assieme Elisa avrebbe capito tutto.. Alla faccia che la mia sorellina era schifata dal sesso a pagamento e ora cosa faccio? Mi chiesi, non potevo rifiutarla perché l’avrei demoralizzata ma non potevo nemmeno farmela era mia sorella!! per fortuna mancavano ancora due mesi al suo compleanno e io e Sara avremmo trovato sicuramente una soluzione..

Datemi qualche idea su come ritardare l’inevitabile conto su voi lettori o dovrò continuare la storia da solo ma vorrei mettere in questo racconto anche idee non mie in modo da renderlo più realistico e originale..esferorn@gmail.com Altro imprevisto

Dopo aver appreso le intenzioni di mia sorella con Sara ho cercato di trovare una soluzione per poterne uscire e fra questa c’era anche la possibilità che io mi ritirassi dal ‘servizio’ una o due settimane prima del suo compleanno.
Il giovedì successivo mi arrivò una telefonata mentre ero al lavoro era mia sorella disperata che mi avvertiva che mio padre è caduto da un pontile in malo modo e che era grave.
Ho telefonato per chiedere a Carlo di saltare le lezioni per venire a prendere il mio posto al negozio e sono corso all’ospedale dove ho trovato sia mia madre che mia sorella disperate, ho preso un infermiere in disparte e le ho chiesto esattamente quali fossero le condizioni di mio padre per fortuna mi disse che non era così grave ma doveva stare in assoluto riposo anche perché aveva danneggiato la colonna vertebrale e quindi per qualche mese non doveva assolutamente fare sforzi di alcun tipo.
Dopo appena 2 giorni dimisero mio padre dicendo che dovevano liberare i letti per i casi più gravi io nel frattempo mi sono ritrasferito a casa per aiutare mio padre e la mia famiglia in questo momento difficile.
All’inizio sembrava essere tutto ok mia madre era contenta di riavermi per casa e lo stesso dicasi per la mia sorellina e papà mi era grato per l’aiuto che gli davo ma col passare dei giorni mia madre iniziò come ad inacidirsi, aveva sbalzi di umore e mi trattava male sia a me che mia sorella e litigavamo spesso anche se non urlavamo per non allarmare inutilmente mio padre.
Non riuscivo a capire il comportamento di mia madre e allora sfoderando tutta la mia faccia tosta chiesi a Susanna come stava il padre di quel mio amico non ricordo il nome che si lamentava che sua madre da quando suo padre ha avuto l’incidente stava diventando insopportabile. La risposta non poteva essere più scontata che scemo perché non ci ero arrivato prima e sopratutto perché non ci avevo pensato da solo era acida perché non faceva l’amore con mio padre e per una donna come lei passare dal farlo più volte durante la notte allo zero assoluto doveva essere un vero tormento.
Susanna mi disse che stava cercando di convincere la sua amica Anna questo è il suo nome(come se io non lo sapessi) a venire da me per sfogarsi.
Per fortuna Anna aveva detto di no a lei non andava di tradire il marito e in più ora in casa oltre a sua figlia c’era suo figlio a cui avrebbe dovuto dare spiegazioni del perché col marito malato se ne andasse in giro per qualche ora, in pratica in base a quello che mi aveva detto Susanna mia madre era così acida con me anche perché inconsapevolmente le impedivo di andarsene in giro a sfogare i suoi peggiori istinti.
Dopo aver avuto questa rivelazione e salutato Susanna passai il resto della serata con altre clienti per poi tornare a casa verso mezzanotte passata, Anna mi attacco appena varcai la soglia di casa sgridandomi perché questa casa non è un albergo e che dovevo rispettare determinati orari sopratutto ora che in casa ero il solo uomo che poteva proteggerli tutti in caso di minaccia(abitando in una zona periferica i furti nelle case erano all’ordine del giorno).
Io le dissi che sarei stato più a casa e che avrei fatto il possibile per non farla arrabbiare e l’abbracciai baciandola sulla fronte, e lei mi disse di scusarla se negli ultimi giorni era stata intrattabile ma era stata molto preoccupata per il babbo. Esattamente a una settimana dalla rivelazione mia madre era ancora sul piede di guerra stavolta era imbufalita con me perché avevo lasciato i vestiti sudati dentro la borsa dopo la partita (con tutti i pensieri che avevo in testa me n’ero completamente scordato) mi fece una scenata assurda al punto di svegliare mio padre sentendo le sue urla salimmo a tranquillizzarlo minimizzando la tensione e appena si fu riaddormentato uscimmo fuori per parlare.
Lei cercava in tutti i modi un pretesto per sgridarmi sembrava quasi che mi volesse cacciare fuori di casa e io che ormai avevo perso il controllo le dissi che era così stronza solo perché non scopava con papà e che doveva prendersi un bel vibratore e calmarsi con quello, senza rompere i coglioni al sottoscritto.
Mi diede uno schiaffo di quelli che ti lasciano il segno e mi chiuse fuori dicendo che ero come tutti gli uomini che ragionano solo con quello e non capiscono nulla sui veri sentimenti delle donne.
Incavolato nero decisi di chiamare Susanna dicendole che avevo voglia di una bella scopata selvaggia ma lei inaspettatamente mi disse che aspettava un’amica del suo paese che era andata a farle una sorpresa e che non poteva venire, io le dissi di portare anche lei che stasera avevo un posto libero per entrambe, lei parlò con questa sua amica e mi disse che ci stavano e che ci saremmo visti al solito posto.
Mi sbattei Susanna come non avevo mai fatto quasi con ferocia tanto che lei mi disse cosa mi fosse successo e io mentendo le dissi che mi aveva lasciato la mia ragazza e per questo ero incavolato e lei mi disse che era una folle a lasciare un bel cazzone come il mio. Finito con Susanna arrivò il turno dell’amica da tanto ero arrabbiato non ero nemmeno venuto ma lei per quanto volesse non era più in grado di continuare. La donna che entrò nella mia stanza aveva un culo stupendo sembrava fosse più alta della sua amica e con fare sinuoso si diresse verso di me che ero ancora disteso sul letto, quasi fosse ipnotizzata mi prese il cazzo in bocca senza dire una parola una cosa assurda con tutte le esperienze che avevo avuto non avevo mai provato nulla del genere con un semplice pompino continuavo ad avere brividi di piacere decisi di prenderla e leccarla facemmo un 69 incredibile e lei mi venne in faccia inondandomi con i suoi succhi e io bevvi tutto poi con le stesse movenze quasi oniriche mi si impalò sul cazzo, in genere le lasciavo abituare la prima volta alle mie dimensioni ma quella sera ero arrabbiato e la sollevai di peso e me la sbattei in piedi con tutta la forza che avevo e cosa incredibile a dirsi il mio cazzo entrò per la prima volta tutto dentro una vaggina sembrava fosse un guanto tutto attorno mi stringeva e me lo succhiava quasi fosse una bocca la montai per ore in modo selvaggio e decisi che avrei avuto quel culo e sputandoci sopra quasi fosse lei la puttana e non io la penetrai senza aspettare una sua reazione e ci diedi dentro con tutta la rabbia che avevo in corpo fino quasi a brutalizzarla, ma la cosa assurda è che quella troia dopo aver smesso di urlare di dolore ora urlava di piacere e mi incitava a sfondarla e che ero un porco a quel punto sentendola parlare mi si gelo il sangue nelle vene, quella troia che stavo sfondando era mia madre Anna e la chiamai per nome per esserne sicuro lei che mi aveva dato un altro nome sentendo il suo vero nome si allarmò senza staccarsi dal mio cazzo mi chiese come facevo a saperlo se per caso mi conosceva, io per fortuna e anche grazie al mio sangue freddo riuscì modificando la voce a dire che ero un amico di suo figlio, e che era orribile quello che avevo fatto al mio amico e non che non ci saremmo dovuti più vedere, e qui successe una cosa che mai mi sarei aspettato lei mi fece cadere sul letto e si inculo da sola fino alla base spingendo ancora col sedere quasi volesse inglobare anche i coglioni e mi disse che, io l’avrei scopata tutte le volte che voleva perché aveva bisogno di un cazzo e che se mi fossi rifiutato lei avrebbe raccontato a suo figlio tutto quello che era successo anche se in modo diverso facendola passare per una violenza e che suo figlio mi avrebbe spaccato la faccia e che lo stesso avrebbero fatto i colleghi di lavoro di mio padre, vi rendete conto mia madre mi stava ricattando minacciandomi di dire tutto a suo figlio(io) che mi sarei picchiato a quel punto compreso la troia che avevo davanti e dimenticando chi in realtà fosse me la sbattei per benino per poi lasciarla sfinita nel letto e l’ho fatta riportare a casa dalla sua amica.
Io tornai a casa prima anche grazie alla mia guida sportiva mia sorella mi guardò chiedendomi dove fossi stato e io le dissi della litigata con mia madre e che per sfogarmi ero andato a puttane e lei mi guardò malissimo e si chiuse in camera sua e lo stesso feci io anche se non riuscivo a dormire pensando a quello che era successo.
Mia madre e la sua amica tornarono a casa e si ubriacarono, iniziarono a raccontare tutti i particolari della serata, per fortuna mio padre dormiva profondamente anche per via degli antidolorifici mentre mia sorella come potevo vedere dallo spiraglio della porta era intenta a spiarle toccandosi dietro la porta ero confuso non sapevo più cosa pensare e cosa fare..

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