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Racconti erotici sull'Incesto

vacanza dalla zia

By 14 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve sono Fernanda,studentessa in medicina presso l’università di milano. La storia che voglio raccontarvi,accadde quando ero al primo anno di liceo, e iniziavo a scoprire il mio corpo. Nei momenti di solitudine, scoprivo un piacere nuovo, quello delle carezze al pube, che mi causava forti vampate di calore e strane sensazioni, con un senso di piacere diffuso. Queste pratiche continuarono anche nel periodo estivo i miei mi mandarono in vacanza dalla zia complice un ottimo risultato a scuola, una promozione con ottimi voti. La zia era single, ma nonostante ciò una donna bellissima piena di vita malgrado i suoi 55 anni, di lei mi colpiva il seno grosso e sodo nonostante la sua età. Non appena arrivai,mi fece vedere le ultime modifiche apportate alla casa, la piscina nuova, e la sua enorme vasca da bagno con l’idromassaggio. Dopo una rinfrescata andammo a cenare la zia cucinava benissimo, finita la cena sparecchiai e aiutai la zia a rimettere a posto. Poi ci trasferimmo nella mia cameretta e parlammo del più e del meno, poi la zia mi fece la solita domanda che si fa alle ragazze della mia età ovvero se fossi fidanzata, e io risposi no, dedusse quindi che ero vergine. Senza timore la zia avanzava domande molto esplicite, e poi le ammisi che ogni tanto mi toccavo da sola, allorchè lei mi disse: qui non puoi toccarti sei in casa mia, ma sarò io a farlo, con me per questi 3 mesi non avrai segreti, ne io con te. Pertanto domani ti dirò come ti comporterai in casa mia, regole semplici alle quali ti dovrai attenere se non vuoi tornare in città al caldo e rinunciare a tutto ciò, io accettai e le diedi la buonanotte. L’indomani verso le 8 mi alzai e trovai la zia che faceva colazione, attese che finissi e mi disse gioia da ora in poi a casa starai tutta nuda, non puoi avere nulla addosso neanche i calzini, si intende anche se c’è gente, vengono sempre mie amiche tutte donne che ti conosceranno presto. Inoltre io ho deciso che sarai masturbata da me molte volta al giorno, spesso succederà per molte ora senza mai fermarci,potrò farti di tutto, cosi come le mie amiche, avranno carta bianca, ma non potranno portarti a casa loro starai sempre qui con me. Nei momenti in cui non mi andrà di masturbarti starai sul divano con le gambe larghe e mostrerai la figa aprendola con le dita, ti depilerò spesso, non avrai neanche un pelo, inutile dirti che presto non sarai più vergine, ma ancora è presto. Ora vai in bagno, voglio guardarti mentre fai i tuoi bisognini, non ti chiuderai mai a chiave e posso assistere in ogni momento a ciò che fai, doccia pipì e cacca, anzì spesso parteciperò allargando le chiappe mentre vai di corpo,stesso vale per le mie amiche. Ok? Io risposi ok, e mi avviai in bagno, feci la pipì, e quando fu ora di fare altro la zia mi si mise dietro e inizio a divaricare le chiappe e non appena stava per uscire mi fece sedere sul water. Quando mi pulii mi fece sedere sul bordo della vasca e mi depilò tutto il fiorellino, e mi disse vai sul divano e allarga bene le gambe, così feci. La zia venne e potè ammirare la figa nel suo splendore, inizio ad accarezzarmi e poi allargò le labbra e fece sporgere il mio clito, che succhiò forte e lo faceva ingrossare, in iziai a sentire la sensazione di bagnato e un liquido abbondante usciva dal fiorellino, e dopo pochi minuti iniziai a tremare come non mai e mi sentii impazzire e questa sensazione mi piegò poi la zia si chiama orgasmo. Quella pratica che pensavo fosse così bella mandò su tutte le furie la zia, che inizò a imprecare verso di me, perché avevo fatto la pipì sul divano, cioè il mio orgasmo era accompagnato da abbondanti schizzi di liquido. Seccata la zia, mi lasciò a gambe aperte sul divano e si mise al computer e scoprì che alcune donne durante l’orgasmo eiaculano molto liquido simile alla pipì e mi venne a comunicare che ero una squirter. Mi disse che per punirmi di aver sporcato il divano mi avrebbe masturbato a lungo, avrei goduto 15 volte di continuo e che avrebbe chiesto aiuto alle sue amiche. Le chiamò e mentre loro arrivarono mi fece venire molte volte non smettendo di stimolare il clito neanche dopo ogni orgasmo, cioè lei faceva su e giù forte sul clito sempre. Io gia dopo mezz’ora ero stremata e anche lei aveva male al braccio. Una sua amica suonò alla porta e mi disse di restare a gambe larghe e attendere, ma non appena vidi la sua amica istintivamente strinsi le gambe e mi coprii il seno, allorchè la zia disse:subito allarga le gambe o ti cinghio la figa, ma io non mi decisi a farlo, allora la zia fece cenno alla sua amica che cercò di aprile le gambe con la forza ma non ci riuscì neanche quando la zia mi fece il solletico, e la zia disse, bene torna da tua madre, e io dissi questo no ti prego zia non voglio andare a casa, allora disse spalanca le gambe vado a prendere la cintura, io acconsentii e la zia e la sua amica me le diedero fortissime sulla passera. Per fortuna dopo quattro colpi ben assestati l’amica di mia zia volle leccarmi tra le cosce e con fare da troia disse vienimi in bocca, e mia zia la avverti che ero una squirter e lei disse bene berrò tutto, dopo una lunga leccata fu ora di venire la signora lo capì e si fermo lasciandomi sull’orlo dell’orgasmo senza farmi venire, e le due si misero a parlare raccomandandomi di non toccarmi. Trascorsi alcuni minuti ripresero a masturbarmi a grande velocità, sarà per il fatto che mi avevano fermato in quel modo che sentii un prurito intenso alla fighetta e venni con tantissima pipì, mentre continuavano come se niente fosse accaduto, e mia zia disse alla sua amica, continua sempre veloce, ti masturberemo a turno per due ore, senza mai fermarci, neanche se vieni, imparerai a controllarti e durerai di più, questo accadde tutti i giorni di quella calda estate, ma non si limitarono a questo, perché una delle amiche della zia portò con se una strana cintura a cui era attaccato un coso lungo e nero a forma di cilindro, di cui non sapevo l’uso, ne lo scopo. Questa amica disse a mia zia, che ne pensi la defloriamo? Mia zia disse di si,ma a patto che fosse lei stessa a farlo, la sua amica accettò mia zia indossò il fallo di gomma e poi disse, piccola è il momento le sue amiche mi leccavano i seni, prendevano fra i denti i capezzoli mordicchiandoli, poi una delle amiche si chinò sulla mia fighetta ne aprirono le labbra, e la zia appoggiò la punta alla fessura e spinse di botto con tutta la forza’dolore,dolore,dolore e ancora solo dolore, alla figa, dalla quale inizio a uscire un piccolissimo rivolo di sangue e le amiche di mia zia strizzando forte i capezzoli incitavano la zia a rifarlo, lei uscì quel coso sanguinante e lo cacciò dentro con forza e con slancio e lo fece per molte volte, fino a quando poi non venni con tanta pipì che la zia lecco avidamente. Nel frattempo arrivò l’amica di mia zia con una zucchina enorme vollero che le porgessi il culetto, perché dovevano rompermi il buchino, le mie urla non servirono due mi tennero e la terza mi inculò con violenza mentre la zia da parte mi guardava, senza dire nulla, ero in balia delle sue amiche, poi la zia andò a fare la spesa e le sue amiche fecero di me tutto il possibile, persino ebbi una mano nel culo,una in figa e insieme alla mano nel culo,una signora entrò quel coso legato alla cintura che poi era mi dissero un dildo enorme per sanguinare bene il culo, e cosi fu’mi ruppero tutto,proprio tutto, cosi fu la mia vacanza.
Anonimodel69@yahoo.it per commenti critiche e 2chiacchiere

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