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ZIA BIANCA
Finalmente erano arrivate le sospirate vacanze e ci si apprestava alla partenza , noi all’epoca stavamo a Milano ed io sognavo il mare come qualcosa di addirittura mitico , non vedevo l’ora di trovarmi dinnanzi a quella maestosa distesa d’acqua. Allora i viaggi non erano come ora che in due ore si va da Viareggio a Milano a quei tempi non c’era ancora l’autostrada e si faceva la via Emilia poi il passo della Cisa e da La Spezia si arrivava a Viareggio vale a dire che si partiva alle cinque di mattina e si arrivava al pomeriggio alle sei con fermata d’obbligo sul passo della Cisa per mangiare e far riposare l’auto una Fiat giardinetta 500 che poverina in discesa faceva gli ottanta all’ora.
Quella mattina partimmo mamma papa io e mia zia Bianca ; io e la zia dietro ed i miei davanti i bagagli stipati un po’ dappertutto e sul tetto . A mezzogiorno si arrivò al passo della Cisa e ci si fermò come programmato , dopo pranzo, un po’ di stanchezza, si ripartì , mia zia disse che avrebbe cercato di dormire e non so come ci riuscì si rannicchiò da una parte mettendo la testa sulle mie gambe riuscì ad appisolarsi, ma facendo quest’operazione si scompose non poco, le vesti gli salirono sopra le ginocchia ed ancora più su , le vedevo l’attaccatura delle mutandine ed un po’ di peli che uscivano dalle parti e cosa più eccitante ancora la scollatura si era piegata e io potevo sbirciare dentro , zia aveva un seno piccolo senza aureola ma con grossi capezzoli scuri come due amarene, ed io potevo vederne uno di straforo Avevo un braccio appoggiato alla spalliera del sedile di zia ma la posizione non era delle più comode, dopo un po’ la mia mano scese e la appoggiai su di lei .
Tutto quel vedere di cosce ed il capezzolo mi avevano fatto eccitare , avevo poca saliva in bocca ed il fiato corto , mia madre mi chiese qualcosa ed io nel risponderle usai una voce che la preoccupò e che mi chiese se mi volevo fermare un po’ , al che io risposi di no assolutamente , non volevo che svegliando la zia,lei avesse cambiato posizione o altro.
Zia era sempre appoggiata al mio grembo , mentre il mio cazzo iniziava a indurirsi , e zia nel dormiveglia sentiva quel bozzo duro e cercò di spostarlo come se fosse stato un oggetto nella mia tasca , per farlo lo accarezzò quasi , poi accortasi che non si spostava ci si accoccolò sopra , facendomelo diventare ancora più duro.
Per appiattire le asperità del suo cuscino si mise una mano sotto l’orecchio , così facendo la testa le si inclinò ancora di più fino a far combaciare la sua bocca ed il naso sul mio cazzo oramai in tiro.
Credo che a quel punto il profumo (?) del mio giovane sesso e la consistenza la abbiano svegliata o quanto meno le abbiano fatto venire strani pensieri.
Zia Bianca era piccola magrolina mora non era come si dice bella né sexy era una normalissima donna di trent’anni vedova di Eros un pittore morto prematuramente lasciandole mio cugino che appunto era in colonia a Viareggio ,zia non se la passava bene doveva lavorare duro e di divertimenti neanche ad immaginarli ,poi la vedovanza , chi se pigliava una vedova di 30 anni con un figlio grandicello, quindi credo che per lei a quei tempi la vita fosse davvero dura.
Io mi accorsi che , non so se consciamente o meno, ma la mano di zia indugiava sempre di più sul mio cazzo dal mio canto anch’io facevo finta di dormire , ma ad occhi lievissimamente socchiusi guardavo tutte le sue mosse, e vidi senza possibilità di errore
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che con il mignolo accarezzava il mio sesso ; il suo petto respirava con un certo non dico affanno ma non capivo ,c’era qualcosa di strano ecco! Poi cominciò a strusciarvi la gota , a quel punto mi sentii irrigidire tutto e venni nelle mutande macchiando un po’ anche i pantaloni , a quattordici anni si fa molto presto a raggiungere l’orgasmo , mia madre non so si accorse di un certo disagio si voltò e mi chiese se volevo qualcosa , se stavo bene e se per caso la macchina mi desse noia, io risposi che andava tutto bene solo che sospiravo perché non vedevo l’ora di arrivare al mare per fare un bagno.
Mia madre vide Bianca appoggiata alle mie gambe che dormiva a bocca aperta e si mise a ridere vedendo che dalla bocca le era uscita della saliva e mi aveva bagnato i calzoncini , mai più sospettando che non era saliva ma sperma , a quelle parole zia si destò e si mise a sedere ricomponendosi le vesti che mia madre le aveva fatto notare si erano scomposte.
Arrivammo a destinazione alle cinque e c’era ancora un bel tempo,giusto per fare un bagno tutti ridendo e scherzando , zia disse che mi avrebbe insegnato a nuotare nella settimana che avremmo trascorso assieme e subito prese l’iniziativa , mi disse di avere fiducia e di lasciarmi andare che mi avrebbe sorretto lei , e così fece con una mano sorreggeva il petto e l’altra appoggiata sul costume , ma guarda proprio sul pisello ,io, se da una parte ero imbarazzato dall’altra ero gasato dalla situazione e mi sentivo al settimo cielo.
Da quel punto iniziai a guardare zia con altri occhi , certo non era quello che si può definire una bellezza era alta uno e sessanta scarsi capelli neri magra un seno piccolo , allora andavano di moda le maggiorate: Sofia Loren , Jane Mansfild e via dicendo lei non rientrava nei canoni delle bone anzi,anche se devo dire aveva delle belle gambe dei piedini molto graziosi ,la vita stretta ed i fianchi tondi tutto sommato era gradevole come corpo al centro del viso il naso un po’ troppo impegnativo che di contro faceva rimpicciolire tutto il resto, gli occhi marroni risultavano piccoli e la bocca anche se ben disegnata era anch’essa piccola , i capelli neri li portava con una strana frangia che le donava un’aria sbarazzina ma non le donava in femminilità, diciamo che era fuori moda per una donna di trent’anni vedova con un figlio .Le mani erano una cosa veramente bella , affusolate curate con unghie lunghe e laccate di rosa , proprio belle come del resto i piedi , chissà perché sin da allora mi sono soffermato sempre a guardare i piedi delle donne ed ancora oggi non potrei andare con una donna che avesse il 40 di piede ,lei li aveva davvero minuti credo il 35 o 36 magri con dita regolari e le unghie curate ed anch’esse laccate di rosa , lei teneva in modo particolare ai piedi che metteva in risalto con sandali dal tacco alto che unite alle caviglie strette e fini facevano davvero un bellissimo effetto. Forse ero io a voler vedere tutte queste cose perché avevo cominciato a guardarla con altri occhi.
Nella pensione ci sistemammo io e zia da una parte e mamma e papa dall’altra ,dopo sistemati andammo subito a trovare il cugino alla colonia , ma dato che non si poteva portarlo fuori la sera la visita fu breve e ci sì mise d’accordo che lo avremmo preso il giorno seguente per mezza giornata ,chissà perché erano così severi per via dei regolamenti del comune che gestiva quella colonia.
La sera per festeggiare tutti in pizzeria , sapete oggi è normalissimo andare in pizzeria allora lo era molto meno , non c’erano tanti soldi , ed anche le ferie al mare erano un evento da scrivere sul calendario.
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Dopo la pizza tutti a nanna , la stanchezza del giorno di viaggio si faceva sentire , se penso è davvero ridicolo che ci si mettesse quasi una giornata per arrivare , ora che vie traverse mi sono stabilito da tanti anni da quelle parti ci impiego due ore e mezzo ad arrivare a Milano.
Arrivati in camera io mi spogliai e mi ficcai subito a letto , zia mi redarguì e mi disse che prima mi dovevo lavare per bene ed anche i denti , così lo feci e mentre ero intento alle mie abluzioni vidi zia che si era spogliata, era rimasta con la biancheria intima , io la vedevo dallo specchio, si tolse il reggiseno e si infilò una camicia da notte dopo la vidi sfilarsi anche le mutandine , venne in bagno a spazzolarsi i capelli ,io ero alla vasca per lavarmi i piedi così per uscire passai dietro a lei e mi parve che lei si scostasse un pò dal lavabo non dico per strusciarsi a me ma senz’altro per far si che in qualche modo ci si toccasse un pochino ,io passando sentii sotto la leggera stoffa della camicia da notte le forme libere del culo di zia e la cosa mi fece un grosso effetto dopo averla vista che si toglieva il reggiseno ,ma ancora di più quando la vidi sfilare le mutandine perché dopo tolte le guardò ed anche mi parve che le annusasse , non so allora il mondo delle donne per me era un grande mistero , non che ora mi possa vantare di averle capite ma se non altro dal lato tecnico un po’ ci ho capito.
Mi infilai a letto e nonostante cercassi di sbirciare qualcosa il sonno della stanchezza mi vinse e mi addormentai .
L’eccitazione di essere al mare mi fece svegliare molto presto appena dopo l’alba, volevo andare al mare e gettarmi nell’acqua , ma ero solo , tutti ancora dormivano dalla grossa anche zia , solo che lei girando e rigirandosi nel letto si era scoperta ed anche la camicia da notte si era sollevata e potevo vedere il culo di zia in tutta la sua maestà e siccome dormiva a pancia in giù con una gamba piegata vedevo anche la sua figa aveva pochi peli lisci e castani e le grandi labbra praticamente chiuse allora non sapevo come si chiamavano , ero ipnotizzato e continuavo a guardare vedevo la pianta dei suoi piedi così carini e dolci quasi fossero i piedi di una bimba , dormiva con il sonno pesante ed il respiro regolare , mi alzai per andare in bagno e speravo che non si svegliasse per continuare a guardarla ,era tanta l’attenzione di non fare rumore che sortii l’effetto contrario facendo un bel casino ma lei non si mosse di un millimetro al mio rientro era come prima , io mi ero avvicinato pronto a girarmi se si fosse svegliata , sentivo il profumo della sua pelle del suo sesso era un po’ acido ma non sgradevole anzi tutt’altro , mi era parso che avesse allargato di più le gambe ma forse era solo un effetto che io avrei voluto vedere.
Aveva una pelle molto bianca e lì di sotto si scuriva in coincidenza del sesso e dell’ano che vedevo per la prima volta , sembrava un fiore viola , stranamente lo vedevo pulsare come se respirasse , era un movimento lento ma costante si dilatava e si restringeva ed il mio sesso cominciava a farmi male da quanto era duro , io lo accarezzavo lentamente la cappella era tutta viola e congestionata ,mi ricordo come fosse oggi è stata una sega lenta ma potentissima e venni copiosamente nella mia mano, la tentazione di toccarla era fortissima avvicinai il viso alle sue grazie ma non ebbi il coraggio di toccarla mi bastò sentire il suo profumo ,ero come ipnotizzato dal suo ano così dolce ,profumato avrei voluto toccarlo baciarlo leccarlo e violarlo con le dita ed anche col cazzo ma la paura di una sua reazione con conseguente riferimento a mia madre e a mio padre mi bloccò e non feci nulla se non andare a lavarmi in bagno .
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Quando tornai di nuovo non si era mossa solo che mi parve ,ne sono quasi certo, che dal suo sesso colasse qualcosa di bianco che rendeva la pelle lucida vidi anche che il respiro si era fatto più pesante ,aveva quasi il fiatone come se avesse corso, mi rimisi a letto e anche se non dormii stetti a guardare il suo mappamondo , quando la vidi che si stava svegliando , così mi parve, mi girai verso il muro e feci finta di dormire , al che lei mi chiamò e mi disse di alzarmi per andare al mare.
In acqua continuò con le lezioni di nuoto e devo dire che sarei anche riuscito a imparare a nuotare se la mia mente non fosse stata distratta dalle sue mani che non smettevano di sorreggermi , e mentre lo facevano mi toccava sempre il cazzo ed anche se era diventato duro lei faceva finta di nulla come se fosse tutto normale, si trovava il cazzo in mano, così.
Il pomeriggio lo passammo con mio cugino e fu una bella giornata al mare di giochi spruzzi e risate poi la sera lo riaccompagnammo alla colonia e io e zia si rimase soli perché mamma e papa erano andati fuori da soli , cenammo alla pensione e dopo cena si andò a prendere un gelato e a fare due passi sino all’ora di andare a dormire.
Come la sera prima ci lavammo ed andammo a letto , sentimmo dei tuoni iniziò il finimondo lampi e saette tuoni e fulmini , zia mi chiese se non avevo paura ed io risposi che ero grande per avere paura dei tuoni e lei aggiunse che lei anche se era grande la paura dei temporali non l’aveva mai persa , spenta la luce si vedevano i lampi nel cielo ed ancora più fragorosi i tuoni scoppiavano con un fragore assordante ,lei si mise a urlare ed andò di la da mamma per scoprire che dormivano dalla grossa , così rientrando in camera mi chiese se poteva venire un po’ nel mio letto per prendere sonno ,io mi feci da parte e lei entrò .
Si girò su un fianco ed io sentivo il suo corpo così vicino attaccato che mi dovetti girare anch’io per starci in due , con quella mossa mi trovai con il suo culo proprio attaccato al mio sesso , in più mi mise i suoi piedi attaccati alle mie gambe perché si era rannicchiata in posizione fetale , non riuscivo a dormire , mi chiese non ti do noia vero? Ed io risposi con la voce impastata di no.Mi prese un braccio e si cinse la vita per sentire la mia presenza e un po’ di protezione.
Dopo circa non so quanto il suo respiro si fece dolce e regolare , io non sapevo che fare , poi pensai che potevo allungare le mani facendo finta di dormire , se mi avesse detto qualcosa avrei finto di svegliarmi , quindi ero innocente , perché nel sonno non siamo coscienti.
Allungai la mano e mi trovai un suo fianco , la feci scorrere in basso sino a trovare la pelle della coscia e poi lentissimamente cominciai a risalire sino che arrivai alla natica , lei fece un movimento e spinse il bacino più verso di me , quasi a volermi scacciare infastidita ,io mi fermai paralizzato ,non sapevo se togliere la mano o cosa.
Sentii i suoi piedini fregarsi alle mie gambe e un lieve mugugno , quasi un sospiro venuto male.
Il mio sesso era così duro che se fosse stata sveglia lo avrebbe senz’altro avvertito, la mano mi scottava , anch’io mi mossi un po’ scompostamente come se dormissi e lasciai cadere la mano che finì vicino al suo sesso , la pelle delle mie dita era così tesa che si sarebbe potuta rompere , sentivo i suoi peli , li sfiorai lentamente e lei non parve accorgersi ,io incoraggiato li accarezzai con più decisione , lei alzò un ginocchio così dovetti levare la mano, la ritirai accarezzando il suo fianco e la lasciai cadere dietro sentii la sfericità della sua natica ed alla fine della natica trovai ancora il suo sesso
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,come lo avevo visto la mattina , con una incoscienza che non ho più mi inoltrai tra le sue natiche e sentii il suo buco del culo , che come la mattina si muoveva lentamente si allargava e si restringeva io lo accarezzai , mi accorsi che zia respirava con respiri brevi e più intensi e mi disse “Dai Eros lasciami stare!” Stava sognando di essere con suo marito? Io mi sentii assolto pensai tanto dorme. Continuai ad accarezzare le sue parti intime .Lei disse “ lo sai Eros come va a finire vero?” Io non sapevo come fare ,fu lei che mi aiutò allungò una mano dietro e mi prese il cazzo in mano ,lo menò un pochino e poi si accomodò meglio ed io spinsi lei lo puntò alla sua figa ed io entrai “Eros toccami i piedi ,lo sai che mi piace tanto!” io ubbidii e le accarezzai le dita dei piedi una ad una intanto la scopavo , ad un certo punto mi disse “Eros mettilo dietro lo sai che non prendo nulla” così dicendo lo estrasse dalla figa e lo guidò alla sua porta posteriore ,io spinsi ed entrai tutto nel culo “ Così Eros così sai che mi piace di più , spingi bene amore mio” io continuai avanti e indietro mai avrei immaginato che la mia prima esperienza sessuale sarebbe stata così completa.Mi disse “ sento la tua cappella che tocca il fondo dell’utero , come lo sento tutto dentro , spingi bene Eros , fammelo sentire fino in fondo , dio come lo sento tutto nel culo . godo godo Eros come godo” Mentre inculavo dolcemente zia le accarezzai il seno lei mi prese una mano e cominciò a succhiarmi un dito come se stesse facendomi un pompino così facendo mi fece venire e credo che anche lei venne perché il suo respiro si fece più sincopato fino a che si ruppe e si sgonfiò. Mi addormentai.
Il mattino mi svegliai e zia era in bagno tutta allegra cantava ,finì di fare toeletta scendemmo a fare colazione ed andammo al mare senza fare nessunissimo riferimento a quanto era successo nella notte.
Passammo un’altra giornata al mare facendo bagni e giocando anche con mamma e papa , si prese anche il pattino e si fece un giro in mare , fu bellissimo.La sera dopo cena mamma e papa avevano fatto amicizia con un’altra coppia e dissero che sarebbero andati in un locale alla moda e chiesero a zia se voleva andare anche lei ,io sarei andato a letto , ma lei rifiutò dicendo che era stanca ed anche un po’ scottata dal sole e preferiva andare a dormire e poi le avrei fatto compagnia io. Andammo a letto e dopo il solito rituale del lavaggio zia mi chiese le potevo spalmare della crema sulle spalle dove non arrivava , io fui ben contento di aiutarla si stese sul letto e si abbasso la camicia da notte e io presi la Leocrema e comincia a spalmare sulle spalle poi vidi che era rossa anche più in giù glielo dissi ed abbassai ancora la camicia e continuai , lei mi diceva “Come sei bravo “, finito la schiena ed il dorso dissi che anche le gambe dietro erano arrossate , così alzai la camicia e iniziai a spalmare le caviglie i polpacci poi non so perché passai ai piedi (sapevo dalla notte precedente che zia era molto sensibile alle carezze dei piedi , e devo dire che anche a me piaceva molto accarezzare quei bei piedini di zia, mentre guardavo sotto la camiciola che si era alzata e lasciava intravedere le natiche , ed anche più su vedevo lo scuro dello sfietere viola e io mi eccitavo, lei disse che le facevo il solletico allora io lo feci apposta lei rideva e si divertiva e intanto si lasciava andare al piacere ,io le dissi che oramai che avevo le mani incremate le avrei messo la crema anche sul davanti , lei si girò ed io continuai ad incremare le gambe ,scesi dalle caviglie mi fermai ai sui piedini mettevo la crema anche tra le dita una ad una , lei aveva chiusi gli occhi ed io incremavo , il suo respiro era pesante e le vedevo gli occhi , devo dire che mi fecero un po’ impressione perché vedevo solamente il bianco ,aveva gli occhi un po girati in su.
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Salii sopra dalle ginocchia alle cosce ,lei le schiuse leggermente ,io vedevo il suo sesso un po’ aperto , lei sempre con gli occhi chiusi ed il respiro pesante non diceva nulla io salivo ai fianchi , non disse nulla ,il ventre …
Era abbandonata al piacere delle mie mani , salii e le spalmai sul davanti , mi abbassai al seno , sorrise e mi disse che ero proprio un birichino , sempre con gli occhi chiusi e mi chiese se stavo facendo esperienza per andare con le mie amichette, io non risposi , non riuscivo , non avevo più saliva in bocca.
Mi disse sei stato bravo ora te la do un po’ io e mi fece lo stesso servizio dietro e davanti quando arrivò alle cosce sul davanti si soffermò vicino all’inguine e mi disse sorridendo vedendo un mio testicolo che in parte usciva dagli slip “Eh si sei già un ometto grande!!!” ora lo rimettiamo a posto ,cosi dicendo prese il testicolo e lo infilò negli slip, fatta l’operazione si accorse che mettendo dentro il testicolo era uscita le cappella del cazzo da sopra le mutande , disse ridendo mettiamo a dormire anche lui,prese in mano il cazzo , che a quel punto era diventato bello duro ‘ con un po’ di fatica lo rinfilò nelle mutande, anch’io stavo con gli occhi chiusi come aveva fato lei, ma sbirciando vidi che lo guardava ipnotizzata.Lo aveva preso bene in mano e lo stringeva leggermente, vidi che mi guardava e vide che avevo gli occhi chiusi , lo guardò ancora un attimo poi disse” Ora dormiamo “ .
Questa sera non c’era il temporale come scusa per andare nel mio letto e non sapevo come fare, stetti a pensare come fare ma non trovavo nulla da inventare mi rassegnai a dormire anche se una vocina mi diceva che forse zia aveva finto di sognare e sapeva bene che ero io e non il suo Eros a scoparla , allora ero troppo ingenuo per capirlo ed avevo troppa paura delle eventuali conseguenze se zia avesse detto a mamma che io avevo fatto lo scemo .Mi misi a dormire.
Ma vuoi il sole vuoi la zia dopo poco mi risvegliai e la vista di zia con la camiciola abbassata dalle spalle ed alzata dalle gambe mi mise ancora la fregola , la chiamai zia zia zia ma lei nulla sembrava dormire come un sasso ,mi avvicinai la chiamai di nuovo ma nulla la accarezzai ,passai ai piedi la sentii mugolare apriva le dita dei piedi e mugolava poi disse “Dai Eros ancora ,ma non ti basta mai brutto porco” io risposi di no , mi accomodai vicino a lei e le baciai la schiena ,ma era tutta incremata , la accarezzai le natiche ,le aprii e infilai un dito nel suo sesso per sentire che era tutto viscido ed umido allora mi girai spingendola dall’altra parte del letto e mi trovai il suo sesso sulla mia bocca e lei il mio sulla sua , fu dolcissimo imparai subito come si lecca la figa,fu naturale , mentre lei prese il mio cazzo in bocca si stette un tempo indeterminato così a leccarci ,poi lei si girò e disse “ Adesso Eros prendimi prendimi” io non me lo feci ripetere la presi subito dal di dietro come la sera prima ,zia diceva hu hu hu dio dio hu hu hu dio dio , Eros non venire dentro sai che non prendo nulla , vienimi nell’altro buco ,sai che lo adoro” e così feci lo sfilai dalla figa e stavolta lo infilai io nel culo e la pompai la pompai la sentii venire diverse volte fino che anch’io venni in lei “ ti amo tanto Eros ti prego inculami dolcemente non mi fare male ,sii delicato non essere cattivo non farmi male, io risposi no non avere paura anch’io ti voglio bene. Peccato che aravamo al buio avrei voluto vedere la scena del mio cazzo che entrava tutto nel suo culo e vederlo uscire per poi reinfilarlo di nuovo ,ma era buio e non potevo accendere la luce , dovevo rendere il gioco quasi vero ero Eros suo marito e tale dovevo restare.
Mi disse sai che ti amo tanto vero mio caro Eros “ anch’io zia dissi..
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Queste sono state le vacanze più belle della mia vita sono passati quasi cinquanta anni ma le ricordo con dolcezza , tutte le sere che si rimase al mare facevamo l’amore zia con Eros ed io con zia sempre con la solita scusa ,lei dormiva e sognava Eros che la scopava in culo,sapeva bene che ero io ma doveva avere una scusa per fare quello che faceva e la scusa del dormiveglia si vede che le sembrò la più valida .
Al ritorno a Milano zia andò a casa sua e la parentesi si chiuse , cercai una volta di trovare la scusa di andare da lei ma non successe nulla , ma zia parlando di altro mi disse che ogni tanto si può essere pazzi ma poi si deve ritrovare la saggezza e saper rinunciare a certe pazzie che porterebbero alla rovina , e che bisogna avere dei bei ricordi per scaldarsi il cuore quando il gelo della solitudine ci aggredisce.
A questo punto sono curioso di capire se Giulia non ha il vizietto … vediamo quando uscirà il capitolo cosa…
Spero a breve il seguito della storia Veramente ben scritta ed eccitante . Sono curioso di sapere se Giulia si…
Il prossimo capitolo è quello dove Gabriele, messo alle strette dallo scadere del tempo e completamente traviato dai discorsi del…
Plot twist! Ah, devo dire che questo racconto si sta rivelando molto interessante per questa dinamica ossessiva che porta Gabriele…
Molto bello, mi sembrava di vederti. Spero che tu possa ritornare a scrivere, Chiara. Stefanopermilu@gmail.com